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L’uomo, di nazionalità tunisina, ha prima forzato il posto di blocco, poi si è dato a una fuga rocambolesca, prima in auto, poi a piedi. Bloccato finalmente dagli agenti, gli sono stati sequestrati quasi un etto e mezzo di droga e 980 euro in contanti.

Di Claudia Fiori - SASSUOLO (MO) 10 febbraio 2020 – Doveva probabilmente essere una serata dedicata agli “affari” quella tra sabato e domenica, per un pusher tunisino, che invece ha finito la nottata alla Casa Circondariale di Modena con le accuse di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e guida senza patente.

Erano circa le 19 di sabato quando, nell’ambito di operazioni di controllo di routine, i Carabinieri di Fiorano hanno imposto l’alt a una Toyota Yaris. Il conducente, anziché fermarsi, si è dato alla fuga con una serie di manovre e sorpassi azzardati. Ne è nato un inseguimento durato circa 5 minuti. Arrivato alla Circonvallazione Nord Est di Sassuolo, infatti, il conducente della Yaris è incappato in un rallentamento e ha deciso di abbandonare l’auto su un’aiuola nei pressi di una rotatoria e di proseguire la fuga a piedi. I Carabinieri non si sono persi d’animo e, di corsa, lo hanno finalmente raggiunto. L’uomo, tuttavia, ha reagito con calci e pugni e solo dopo una violenta colluttazione è stato alla fine immobilizzato.

La perquisizione ha consentito di rinvenire addosso al tunisino una busta con ben 103 dosi di cocaina, pronte per la vendita, e 980 euro, probabile frutto del business criminale. La droga era presumibilmente destinata al “movida” del sabato sera. Il pusher è stato quindi arrestato, mentre i suoi clienti avranno dovuto rinunciare allo “sballo”.

 

 

 

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Polizia di Stato e Polizia Municipale: controlli anti droga negli istituti scolastici

Nell'ambito dei servizi di Controllo Integrato del Territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, nella mattinata odierna, personale del Commissariato di P. S. di Carpi, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e a uomini della locale Polizia Municipale, con l'ausilio di una unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, ha effettuato verifiche presso l’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” e l'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato “Giancarlo Vallauri” in via Baldassarre Peruzzi.

I controlli, concordati con la dirigenza scolastica, hanno interessato sette classi complessivamente e sono stati estesi alle aree cortilive di pertinenza dei plessi scolastici.

Nel corso dell'attività agli studenti e al personale docente è stata illustrata la normativa in materia enunciata dal D.P.R. 309/90 e successive modifiche, in particolare gli artt. 73 e 75 relativi allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti.

 

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Martedì, 04 Febbraio 2020 15:16

Arresto per droga a Langhirano

I carabinieri della stazione di Langhirano hanno tratto in arresto un soggetto parmigiano, classe 1998 residente a Langhirano poiché trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Il soggetto percorreva via Fabiola a bordo della propria automobile quando veniva fermato dalla pattuglia. All'interno della vettura venivano trovate  alcune dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish e di una dose di cocaina.

A seguito di perquisizione domiciliare venivano anche  rinvenute  delle banconote di piccolo taglio per circa 1800 euro, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, nonché un ulteriore quantitativo di 130 g di hashish e una decina di di grammi di marijuana.

Termine formalità di rito veniva trattenuto gli arresti domiciliari

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Sabato, 01 Febbraio 2020 09:53

"Operazione Battindarno", 14 arresti

Eseguite 14 misure cautelari sul territorio della Provincia di Bologna da parte dei militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna.

Bologna 31 gennaio 2020 - Nella mattinata odierna, in Bologna, militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 14 indagati (4 di nazionalità italiana, 8 tunisina, 1 russa e 1 albanese), di cui 6 destinatari della misura degli arresti domiciliari e 8 del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna, ritenuti responsabili di produzione di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990).

La complessa indagine, condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale dal mese di novembre 2017 - coordinata dal Procuratore Capo di Bologna dott. Giuseppe AMATO e dal Procuratore Aggiunto dott. Francesco Caleca, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna dott. Gianluca Petragnani Gelosi, che ha emesso l’Ordinanza di Custodia Cautelare –, mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale e geolocalizzazione di veicoli, nonché numerosissimi servizi di osservazione controllo e pedinamento, ha consentito di accertare e documentare numerosissimi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti (più di 800 cessioni al dettaglio di piccoli quantitativi), principalmente del tipo eroina, contestati agli indagati nell’odierna ordinanza.

Nel suo sviluppo, l’attività investigativa ha consentito di raggiungere ulteriori importanti risultati operativi, confluiti in autonomi singoli procedimenti penali. In particolare, sono stati tratti in arresto in flagranza 8 soggetti (di nazionalità albanese e tunisina) responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990) e detenzione e porto abusivo di armi (artt. 10, 12 e 14 L. 497/74), ritenuti elementi importanti nella “filiera dello spaccio” di eroina sulle piazze bolognesi. Nelle circostanze sopra indicate, sono stati sottoposti a sequestro complessivi 5 kg di sostanza stupefacente (4 kg del tipo eroina e 1 kg di cocaina), una pistola semiautomatica con matricola abrasa e circa 80.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio di stupefacenti.

L’operazione odierna, inquadrata nella più generale lotta allo spaccio di stupefacenti, prioritario obiettivo della Procura di Bologna e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna, ha consentito di ricostruire e contrastare il fenomeno dello spaccio al dettaglio di eroina nelle strade bolognesi, diretto sia nei confronti di una rete di clienti “fidelizzati”, sia di compratori occasionali mediante appuntamento ed utilizzando un linguaggio in codice per identificare la tipologia dello stupefacente (nella maggior parte dei casi il termine “capelli bianchi” identificava l’eroina, il “caffè” l’hashish e il “latte” la cocaina).

All. Foto Conferenza stampa.
In foto, da sinistra: Comandante Compagnia Carabinieri Bologna Borgo Panigale, Maggiore Elio Norino, Comandante Reparto Operativo Comando Provinciale Carabinieri Bologna, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola, Comandante Nucleo Operativo Radiomobile Compagnia Carabinieri Bologna Borgo Panigale, Tenente Riccardo Angeletti.
All. link video: https://we.tl/t-wjZ4w7ChTH
Inviato venerdì 31/01/2020 12:01

 

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CARABINIERI BOLOGNA
SGOMINATA BANDA DI SPACCIATORI DI EROINA
Operazione in corso da parte di 110 Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, con l’impiego di unità cinofile ed elicotteri. Disarticolata banda dedita allo spaccio di stupefacenti.
Eseguite 14 misure cautelari nei confronti di una banda di spacciatori (italiani e stranieri) di eroina e cocaina nelle piazze di spaccio bolognesi.
Le indagini, sviluppate dalla Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di accertare numerosissimi episodi di spaccio al dettaglio e sequestrare droga, soldi e armi nel corso delle prolungate e complesse investigazioni.
I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10:45 presso la Sala Scantamburlo della Legione Carabinieri Emilia Romagna.
Inviato venerdì 31/01/2020 08:11

BOLOGNA, 31 GENNAIO 2020
Operazione in corso da parte di 110 Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna. Eseguite 14 misure cautelari. Disarticolata banda dedita allo spaccio di stupefacenti.
Inviato venerdì 31/01/2020 07:02

Pubblicato in Cronaca Emilia

I carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Parma hanno proceduto all’arresto di un cittadino nigeriano classe 95 in Italia senza fissa dimora. 

L'uomo, pregiudicato, è stato trovato  in possesso di sostanza stupefacente presumibilmente del tipo hashish per un quantitativo pari a 68 gr. suddivisa in piccole dosi nonché della somma 230€ di denaro contante, in banconote da piccolo taglio, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.

L’arresto avvenuto alle ore 16:00 di giovedi scorso nei pressi del Parco Ducale all’ingresso di borgo Santo spirito.

Alla vista dei militari il nigeriano ha tentato la fuga ma è stato immediatamente raggiunto, bloccato e quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di sostanza stupefacente.

Il soggetto è trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa dello svolgimento del rito per direttissima

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Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto al fenomeno dello spaccio e all’immigrazione clandestina da parte di soggetti pericolosi

Parma 31 gennaio 2020 - Nel corso della settimana si sono svolte altre due operazioni alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di due unità Cinofile di Bologna, 8 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia e 2 pattuglie della Polizia Municipale.

Grazie all’ausilio delle unità cinofile sono stati passati al setaccio diversi parchi cittadini, nonché Viale Vittoria Viale dei Mille e i controviali, con lo scopo di sottrarre dallo smercio la sostanza stupefacente. Durante l’operazione sono stati sequestrati mezzo chilo di cannabinoidi pronti per lo smercio, nel dettaglio marijuana e hashish.

Durante gli attenti controlli sono state identificate circa 90 persone e 23 autoveicoli.
Durante i vari accertamenti, che si sono estesi in s.leonardo e nella zona centro, con particolare attenzione a P.za Ghiaia, sono stati fermati:
un cittadino pakistano trentenne, con precedenti per aver commesso una violenza sessuale su minorenne, il quale è stato sottoposto all’Ufficio immigrazione che lo ha espulso con accompagnamento presso il Cpr di Roma, in attesa dell’accompagnamento in frontiera;
un altro soggetto, un moldavo 34enne con precedenti per reati contro il patrimonio, tra cui l’odiosissimo precedente per furto in abitazione, è stato espulso, con notifica del provvedimento da parte dell’ufficio immigrazione. L’uomo è stato accompagnato da personale della Polizia di Stato in frontiera, ove lo attendeva un volo per il rimpatrio.
Altri tre soggetti, un cittadino ivoriano 31enne, uno nigeriano 24enne e un marocchino 34enne, sono stati espulsi con ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale, tutti e tra gravati da precedenti, in ultimo l’ivoriano è stato sanzionato per ubriachezza molesta, fatto commesso in Piazzale della Pace.
Continua ad essere applicata in modo efficace la strategia del Questore per garantire la sicurezza sul nostro territorio, massimizzando i controlli su strada e le espulsioni dal territorio di cittadini stranieri pericolosi.

 

 

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Due tunisini di 21 e 49 anni sono stati trovati in possesso di diverse dosi di hashish pronte per la vendita in un bar di fronte all’Istituto Corni di Modena, frequentato dagli studenti. Le verifiche hanno consentito di identificare che i pusher erano irregolari sul territorio in seguito alla fuga dal centro di accoglienza di Lampedusa, che aveva fatto decadere l’iter per la richiesta di asilo.

Redazione Modena 24 gennaio 2020 – Avevano addosso rispettivamente 25 e 16 grammi di hashish, già divise in dosi e pronti per la vendita. E aspettavano i “clienti” posizionandosi in pieno giorno presso il bar Nuovo Fiore di via Aldo Moro, proprio di fronte all’Istituto Corni, frequentato dagli studenti.

Si tratta di due tunisini di 21 e 49 anni che sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio dalla Polizia in seguito a un controllo effettuato dagli uomini di una Volante e che ha portato al rinvenimento della droga.

Da ulteriori controlli è emerso che i due stranieri erano irregolari sul territorio poiché, dopo essere arrivati presso il centro di accoglienza di Lampedusa, erano in seguito fuggiti facendo perdere le loro tracce e facendo di conseguenza decadere l’iter per la richiesta di asilo. I due risultavano anche residenti, chissà come, presso un hotel modenese dove alloggiano richiedenti asilo già inseriti nei percorsi istituzionali.

A conferma di come i pusher si appostino nei pressi dei locali frequentati dagli studenti, un terzo tunisino 36 enne e senza fissa dimora è stato fermato dai Carabinieri del Radiomobile a pochi metri dal bar Nuovo Fiore e la stazione delle corriere. L’uomo aveva con sé 17 grammi di hashish e una dosa di cocaina pronta per la vendita.

 

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Nella giornata di sabato, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Parma dr. Mattia Fiorentini su richiesta del Sost. Proc. dr.ssa Emanuela Podda nei confronti di 4 cittadini nigeriani responsabili di spaccio di cocaina nella città e nell’hinterland di Parma.

Sono stati raggiunti da misura cautelare in carcere:
• ABUNENE Nelson Ukpebor, classe 1980;
• BALOGUN Innocent Inegbenedion, classe 1982;
entrambi domiciliati in Parma mentre, allo stato, altri due destinatari sono irreperibili.

L’attività di indagine è stata avviata nell’aprile del 2018, allorquando gli agenti della Squadra Mobile hanno iniziato a monitorare gli spostamenti di ABUNENE Nelson Ukpebor indicato come dedito all’attività di spaccio. I primi accertamenti operati hanno consentito di identificare alcuni clienti, sequestrando a loro carico la cocaina venduta da ABUNENE. Si accertava che il giovane spacciatore acquisiva la richiesta tramite telefonata o sms, per poi darsi appuntamento con gli acquirenti in varie zone della città (Botteghino, Campus, stadio) e nei comuni di Monticelli e San Polo di Torrile.

La successiva attività investigativa, supportata da presidi tecnologici ed inizialmente incentrata esclusivamente sull’ABUNENE, ha consentito di ricostruire la quotidiana attività di spaccio di cocaina condotta dall’uomo, documentare centinaia di cessioni ed identificare molti dei suoi clienti. La maggior parte di questi, in particolare, erano clienti “fidelizzati” con i quali, nel corso delle telefonate, non era necessaria alcuna specificazione per definire il luogo dell’appuntamento e la quantità di stupefacente richiesto.

L’attività tecnica ha inoltre consentito di accertare che ABUNENE si avvaleva della collaborazione di BALOGUN Innocente e di un terzo cittadino nigeriano ed altresì che i tre operavano in stretta sinergia tra di loro, condividendo lo stupefacente, tanto che i clienti, indipendentemente dal numero chiamato, venivano dirottati verso il sodale che fosse immediatamente disponibile o, semplicemente, più prossimo al luogo dell’appuntamento.
L’ultimo tassello dell’attività ha riguardato l’individuazione del fornitore dei tre, ovvero il quarto nigeriano. Questi, già noto agli agenti della Squadra Mobile in quanto tratto in arresto nel 2016 per traffico di sostanze stupefacenti, da una parte riforniva i tre della cocaina da loro spacciata e, dall’altra, aveva una fiorente attività di spaccio al “dettaglio” di cocaina e marijuana.

Dalla complessiva attività sono emersi gravi indizi relativamente alla cessione di centinaia di dosi di cocaina, che avrebbero fruttato agli indagati un ricavato non inferiore ad almeno 50.000 €, somma che forma oggetto del decreto di sequestro preventivo adottato dal GIP su richiesta del PM.
Nel corso della perquisizione presso le abitazioni dei due indagati arrestati, sono stati sequestrati beni di valore tra cui un TV 52 pollici di ultima generazione, un IPHONE 11 e monili in oro.

Un giro d’affari importante, certificato anche da un messaggio di uno dei clienti di ABUNENE che, arrabbiato per la scarsa qualità della cocaina datagli nell’ultima occasione e indispettito dai pretesti accampati dal nigeriano, gli dice “prima di andare a letto, una cosa ti giuro sulla tomba di mia madre, tu hai perso un cliente da 20000 € all’anno come minimo…bye bye, anzi fottiti”.

 

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Si è conclusa con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare (una in carcere, l’altra ai domiciliari), l’indagine che la Stazione Carabinieri di Medesano e il Nucleo Operativo della Compagnia di Salsomaggiore Terme hanno avviato e condotto sotto la direzione della Procura della Repubblica di Parma (Dr. Ausiello) a seguito del decesso per overdose da eroina di un giovane 28enne del posto, avvenuto circa un anno fa.

L'attività investigativa, che ha preso le mosse dall’analisi degli ultimi contatti e frequentazioni della vittima, ha consentito di individuare due giovani “pusher” nigeriani, uno con ruolo di capo l’altro di aiutante, gravitanti nel comune di Parma, dediti in maniera assidua ed esclusiva all’attività di spaccio. I Carabinieri, sempre coordinati dal PM responsabile del fascicolo, sono riusciti, a seguito di complessi servizi di pedinamento e con l’aiuto delle indagini tecniche, a raccogliere nei confronti dei due indagati elementi indiziari circostanziati e decisivi per ricostruire decine di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, anche di diverso tipo, nonostante le misure che gli stessi, abituati ad agire in un contesto di illegalità, prendevano per eludere i controlli delle forze di polizia, cambiando spesso telefono e spostandosi sempre in zone diverse per incontrare i propri clienti.

E’ stato accertato che i due, tra la fine del 2018 e il 2019 abbiano ceduto complessivamente centinaia di dosi di crack, eroina, cocaina e marijuana, con un giro di affari di alcune decine di migliaia di euro.
Aderendo alla prospettazione della Procura di Parma, il G.I.P. ha disposto pertanto le due misure cautelari che i Carabinieri hanno eseguito in due momenti diversi, la prima a dicembre e la seconda nei giorni scorsi dopo aver rintracciato, non senza difficoltà, i due soggetti.

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Giovedì, 16 Gennaio 2020 15:38

Armi e droga, arrestato un albanese incensurato

Trovato con armi e droga: la polizia di stato arresta un cittadino albanese incensurato

Nella giornata di martedì 14/01/2020, personale della Squadra Mobile di Parma ha tratto in arresto DISHI Rikard, cittadino albanese classe ’85 in quanto trovato in possesso di 526,3 di eroina, 5,4 di cocaina destinate alla cessione a terzi, 3 fucili e 2 pistole semiautomatiche con matricola abrasa.

Nell’ambito di dedicata attività info-investigativa condotta da questa Squadra Mobile, si è appreso che il predetto DISHI Rikard fosse coinvolto in una fiorente attività di spaccio e mantenesse frequenti contatti con propri connazionali sospettati di esser coinvolti nell’ambito dei furti in abitazione. In particolare, dai primi accertamenti svolti dal personale di Questa Squadra Mobile, è emerso che questi potesse detenere presso la propria abitazione armi provento di furti perpetrati nella provincia parmigiana.

Nella mattinata di martedì 14 gennaio u.s., gli uomini della Sezione antidroga procedevano a perquisizione per la ricerca di armi presso l’abitazione del DISHI in zona San Pancrazio ed all’interno della stessa, dove l’uomo viveva da solo, venivano rinvenuti 5 fucili, una borsa termica che conteneva 3 pistole semiautomatiche con caricatori riforniti di relativo munizionamento ed una scatola contenente cartucce di vario calibro. Nella medesima stanza, all’interno di un armadio, veniva rinvenuto un “panetto” di sostanza stupefacente del tipo eroina, per un peso complessivo di grammi 526,3, un sacchetto in plastica trasparente contenente sostanza stupefacente del genere cocaina, per un peso complessivo di grammi 5,4, un bilancino di precisione ed una scatola per profumi, al cui interno vi erano due orologi da polso e due cosiddetti a “cipolla”, una fede nuziale e due collane.

Dalle verifiche effettuate nell’immediatezza, si accertava che due fucili erano provento di furto in abitazione perpetrato nel dicembre 2018 a Fidenza (Pr) ed una pistola era provento di furto in abitazione perpetrato nel febbraio 2019 a Sorbolo (Pr).

Al termine della redazione degli atti di rito, DISHI Rikard, si disposizione del PM di Turno dr. Umberto AUSIELLO, è stato associato in stato di arresto presso la locale Casa Circondariale.

Pubblicato in Cronaca Parma
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