Personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di anni 31 per il reato di lesioni gravissime.
Il fatto è avvenuto all'interno di un campo nomadi di Mirandola; la vittima, un uomo di 54 anni, raggiunta da un pugno, è caduta rovinosamente a terra. Trasportato da personale del 118 presso l'Ospedale di Baggiovara le sue condizioni sono peggiorate. Sottoposto ad intervento chirurgico, attualmente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione in stato di coma.
Sono in corso le indagini da parte del Commissariato per fare chiarezza sulla vicenda ed individuare ulteriori eventuali soggetti coinvolti.
Nel primo pomeriggio di sabato personale della Squadra Volante è intervenuto a seguito di segnalazione di un'avvenuta aggressione in via Francesco CRISPI quando un nigeriano ha chiesto soccorso su linea 112NUE perché minacciato da cinque connazionali, uno dei quali armato di cacciavite.
L'immediato intervento di personale della Squadra Volante e di personale Polfer ha consentito di bloccare tre dei cinque soggetti responsabili dell'aggressione in danno di un nigeriano di 27 anni in regola con le norme sul soggiorno. Uno dei tre fermati è risultato non in regola con le norme sul soggiorno e sono stati avviati gli accertamenti amministrativi del caso da parte dell'Ufficio Immigrazione. I tre fermati hanno 23,24 e 25 anni, sequestrato anche il cacciavite utilizzato per la minaccia. In corso gli accertamenti sul movente.
Sempre nella giornata di ieri la Squadra Volanti ha indagato a piede libero altri due cittadini stranieri, un nigeriano e un albanese, in quanto non in regola con le norme sul soggiorno rintracciati nel corso degli ordinari servizi di pattugliamento sul territorio cittadino.
Personale del Nucleo Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Parma, nella giornata di giovedi, ha arrestato in flagranza un cittadino italiano di 22 anni per furto aggravato e lo ha denunciato in stato di libertà per Minacce aggravate e Lesioni Personali.
Il giovane, introdottosi all'interno del Reparto Geriatria dell'Ospedale Maggiore di Parma, dopo aver frugato in alcune borse e scassinato un armadietto personale di una infermiera, si è impossessato del contenuto di alcuni portafogli (denaro e schede bancomat).
Un Maresciallo dei Carabinieri in pensione segue il soggetto e riesce a bloccarlo all'interno del parcheggio dell'Ospedale dove, dopo una colluttazione, il ragazzo propone uno scambio: 1000 euro in cambio del portafoglio rubato.
Al fine di prendere tempo e contattare le Forze dell'Ordine l'Ex Militare si dichiara disposto a trattare e convince il giovane a tornare all'interno della struttura.
Una volta dentro la situazione degenera poiché il ragazzo, non ricevendo la somma richiesta, aggredisce l'infermiera sia verbalmente, minacciandola di morte, sia fisicamente, colpendola con calci e pugni e provocandole lesioni guaribili in 20 giorni.
Le Volanti della Polizia di Stato, intervenute immediatamente, riescono a bloccare il giovane che viene trasportato in Questura per gli accertamenti di Polizia, dai quali è stato possibile riscontrare vari precedenti di Polizia e vari procedimenti penali a suo carico.
Per i reati commessi il giovane è stato posto agli arresti domiciliai presso il Servizio Sanitario "Ospedale Maggiore" di Parma in attesa di essere giudicato.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto hanno arrestato un quarantenne marocchino residente a Castello d'Argile per rapina impropria.
E' successo poco dopo la mezzanotte, quando la Centrale Operativa del 112 ha ricevuto la telefonata di una donna che riferiva di essere stata minacciata e aggredita da un cliente che aveva sorpreso a rubare il fondo cassa all'interno del suo bar situato in Piazza Andrea Costa a Pieve di Cento.
Una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto si è diretta sul posto e ha proceduto all'identificazione delle parti, la barista, quarantaquattrenne cinese e il cliente, quarantenne marocchino, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio e affetto da ludopatia e alcolismo.
Stando alla ricostruzione dei fatti, il cliente dopo aver perso dei soldi alle slot machine si è alzato dallo sgabello e approfittando dell'assenza della donna che era andata in bagno, è andato a "svuotare" il fondo cassa.
A furto consumato, il marocchino non è fuggito, ma preso da un impulso incontenibile di continuare a giocare, si è seduto nuovamente davanti alle slot machine. Quando la barista è tornata dietro al bancone e si è accorta di essere stata derubata di una settantina di euro, ha visionato le immagini di sorveglianza e ha scoperto che l'autore del furto era ancora all'interno del suo locale.
In attesa dell'arrivo dei Carabinieri, la barista ha affrontato il cliente-ladro, intimandogli di restituire i soldi, ma lui ne ha pretesi altri per continuare a giocare e forse a vincere.
La donna si è rifiutata e il giocatore d'azzardo, dopo averla minacciata con frasi del tipo: "Ti taglio la gola e ti brucio il bar", l'ha aggredita, ferendola a una mano. Medicata dai sanitari del 118, la donna è stata giudicata guaribile in sette giorni.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Ferrara, l'uomo è stato rinchiuso in carcere.
All: Foto archivio – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.
Piacenza, aggressione Carabiniere: 'Emerge la matrice della sinistra radical chic. Con i rivoluzionari da salotto si rischia il ritorno agli anni delle BR'
'Figli di papà, che giocano a fare la rivoluzione contro l'ordine costituito che li mantiene, pedine di un disegno criminale che sta attaccando direttamente lo Stato e l'ordine costituito (quello che ne resta). Rivoluzionari da salotto, nemici dalla liberta', figli di quel tessuto culturale di sinistra che riporta a quello in cui generarono le BR. Questo è l'identikit che sta emergendo delle indagini sui responsabili degli scontri di Piacenza e dell'aggressione al Carabiniere: figli di papà annoiati, capricciosi e violenti per devianza ideologica. Assomigliano molto a quelli che nel passato imbracciarono le armi e si trasformarono in brigatisti. Un pericolo da evitare. Da chi provoca e pesta un Carabiniere, mette a ferro e fuoco le città - come sempre più spesso sta succedendo nei cortei sedicenti antifascisti in Emilia-Romagna - a chi decide di imbracciare le armi, il passo è purtroppo breve. Va scongiurato. La miccia accesa da questi gaga' rammolliti, radical chic di una "gauche au caviar", deve essere spenta, prima che sia troppo tardi."
A dichiararlo Enrico AIMI, consigliere regionale dell'Emilia Romagna e candidato al Senato per FI.
L'episodio è accaduto a Castelnuovo Rangone, dove un marocchino di 45 anni, sorpreso a rubare da alcuni veicoli, ha prima preso a pugni una ragazza di 25 anni, poi un giovane di 29, proprietario dell'auto, accorso in suo aiuto.
Castelnuovo Rangone (MO) – Una ragazza di 25 anni stava passando in via Botticelli alle 2 della notte tra lunedì e martedì, quando ha notato un uomo che stava armeggiando attorno ad alcuni veicoli parcheggiati nei pressi di alcune villette. Intuendo che egli stava tentando di commettere un furto, ha quindi tentato di dissuaderlo alzando la voce per attirare l'attenzione dei proprietari.
L'uomo, che aveva già asportato alcuni oggetti da un'auto e da un autocarro, per nulla intimorito, anzi disturbato dall'intervento della giovane, non si è fatto scrupolo e ha cominciato a prenderla a pugni. La venticinquenne ha preso a gridare ancora più forte e, per fortuna, questa volta ha attirato l'attenzione di un 29 enne, proprietario dell'auto derubata dal ladro.
Il ragazzo, accorso in aiuto della concittadina, ha poi ingaggiato una lotta con il malvivente e anche lui ha rimediato qualche pugno ben assestato. Il caso ha voluto che in quel momento passasse una pattuglia dei Carabinieri, che è intervenuta bloccando e ammanettando l'uomo, che è risultato essere un 45 enne di origine marocchina regolare sul territorio e residente in zona. I due giovani, invece, sono stati medicati al Pronto Soccorso per le escoriazioni dovute alla colluttazione con una prognosi di qualche giorno.
L'episodio è accaduto fuori da un locale in via Contrada. Il gruppo voleva usufruire della corsa senza pagarla. Uno dei due tassisti è riuscito a fuggire. Per l'altro danni per 300 euro, a cui si sommano quelli per lo stop lavorativo "forzato".
MODENA – Che cosa fai se hai passato la serata in un locale e hai alzato troppo il gomito? Chiami un taxi e ti fai accompagnare a casa. Forse hanno pensato così, o forse erano appiedati, la banda di nove ragazzi attorno ai vent'anni, ma nel gruppo c'è anche qualche minorenne, che lo scorso fine settimana, attorno alla mezzanotte e mezzo, ha chiamato due taxi dando appuntamento ai conducenti davanti a un noto locale di via Contrada.
Quando però i mezzi sono arrivati, il gruppo, visibilmente in preda ai fumi dell'alcool, si è messo a contrattare sul prezzo, ma è risultato evidente che nessuno aveva intenzione di pagare la corsa.
Uno dei tassisti, vista la brutta aria, è riuscito a salire sul mezzo e ad allontanarsi. Per il secondo, invece, che aveva già a bordo una parte della banda, è andata decisamente peggio.
I giovani hanno cominciato a tirare calci, pugni e bottigliate all'autovettura danneggiando il taxi per circa 300 euro. A questi si sommano anche quelli per i mancati guadagni, dal momento che il mezzo ha dovuto rimanere fermo per una giornata intera per essere rimessa in sesto.
E' successo nel pomeriggio di sabato nel centro di Parma, quando un individuo, dal volto mascherato da Halloween ha preso di mira dei passanti, colpendoli a pugni in faccia.
Come riferito dalla Gazzetta di Parma, quattro sono i giovani che si sono recati al Pronto Soccorso perché vittime dell'aggressore. Sul caso indaga la polizia.
Ore 19.05 di ieri una volante veniva inviata in via Mazzini in quanto alcuni giovani stranieri riferivano di essere stati aggrediti da un soggetto il quale aveva ferito uno di loro con una coltellata all'addome.
Gli agenti accertavano che la ferita era superficiale ed il ragazzo rifiutava l'intervento dell'ambulanza.
In merito all'accaduto il ragazzo aggridito riferiva che, mentre si trovava con i suoi amici, veniva avvicinato da un uomo che gli chiedeva del denaro. Al suo rifiuto veniva avvicinato nuovamente dall'uomo che chiedeva ancora dei soldi. Ad altra risposta negativa il soggetto estraeva un coltello dalla tasca e colpiva alla pancia uno dei ragazzi per poi allontanarsi.
La volante effettuava un controllo in zona alla ricerca dell'uomo e lo rintracciava, grazie alla descrizione dei ragazzi, nei pressi della Pilotta.
L'uomo, G.V. italiano classe 1975 pluripregiudicato, veniva trovato in possesso di un coltello con lama pieghevole. Accompagnato in Questura veniva denunciato per il reato di minaccia aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Le volanti della Polizia di Stato intorno alle 03.00 della notte tra mercoledi e giovedi sono intervenutein zona Stazione FF.SS. per segnalazione di avvenuta rapina ai danni di un trentacinquenne residente a Parma.
Arrivate sul luogo della segnalazione, gli agenti intercettavano la vittima la quale presentava numerose abrasioni alle braccia ed una ferita lacero contusa alla testa nonché un'ecchimosi allo zigomo. L'uomo ha riferito che poco prima, mentre stava facendo rientro a casa, transitando per il piazzale antistante la stazione ferroviaria, veniva avvicinato da un giovane di origini africane.
Questi gli avrebbe dapprima richiesto insistentemente del denaro, per poi aggredirlo fisicamente, minacciarlo di morte impugnano una bottiglia di vetro che poco prima aveva infranto contro un muretto. Da questo si innescava una colluttazione durante la quale l'extracomunitario colpiva con diversi pugni la testa del malcapitato e si concludeva quando, dopo aver scaraventato a terra la vittima, l'aggressore gli sfilava dalla tasca un telefono cellulare per poi dileguarsi in sella ad una bicicletta.
L'uomo veniva poi affidato alle cure del 118, accorso sul posto a seguito della richiesta della Sala Operativa della Questura e successivamente veniva giudicato guaribile in giorni sette.