Inagurata "Africa" di Sebastião Salgado: in mostra 30 anni di reportage in 100 immagini del celebre maestro, presso ‘Binario49’ e presso lo ‘Spazio Gerra’ di Reggio Emilia. Ingresso libero.
Reggio Emilia -
Un'ambizione importante, che poteva suonare folle, quella dell'organizzazione no-profit con sede presso il Caffè letterario Binario 49 di Reggio Emilia, ma la perseveranza ha ripagato l'impegno di Khadija Lamami e Claudio Melioli di Casa D’Altri concretizzando il sogno di portare le opere del celebre Sebastião Salgado nella loro città.
Il fotografo brasiliano, maestro riconosciuto tra i più importanti del nostro tempo, ha deciso di mettere in mostra gratutitamente 100 fotografie, riunite nell’esposizione Africa, nei due luoghi di cultura contemporanea reggiani, in una anteprima assoluta per l’Italia, che costituisce la prima esposizione di sempre di Salgado a Reggio Emilia.
Sabato scorso è stata inaugurata presso il Caffè letterario Binario49 di via Turri e proseguirà contemporaneamente nello stesso luogo e allo Spazio Gerra di piazza 25 Aprile fino al 24 marzo 2019. Non è mancato il richiamo di tantissimi visitatori che hanno affrontato ore di fila per poter entrare e godersi con calma l'esposizione (erano consentiti 40 ingressi alla volta). Un vero successo che ha portato oltre 500 visitatori in poche ore, in entrambe le sedi.
REALTÀ E DIGNITÀ NELLA FOTOGRAFICA DI SEBASTIÃO SALGADO
La fama di Sebastião Salgado è legata ai reportage sulla vita delle popolazioni povere ed emarginate, nei luoghi più remoti del Pianeta. Con le sue foto Salgado fa toccare con mano gli effetti prodotti da guerre, carestie, malattie, deforestazioni e condizioni climatiche ostili, riuscendo sempre a cogliere l’essenza di momenti unici, nel rispetto della dignità e del valore assoluto della persona.
Salgado è molto vicino ai destini dei migranti e con i suoi scatti ha voluto più volte richiamare l'attenzione del pubblico sulle loro sofferenze. Durante i primi viaggi nel continente africano, per conto dell'Organizzazione mondiale del Caffè, Salgado inizia a conoscere l'Africa comprendendo immediatamente che per trovare delle soluzioni ai problemi del Terzo mondo, era necessario che questi venissero documentati. Inizia così una missione cui dedica 30 anni della sua vita. Lo strumento che lo porterà a realizzare i suoi progetti sarà la macchina fotografica, con la quale produce oltre 40 reportage, immortalando tribù dalla Namibia al Sudan, la natura travolgente dei paesaggi della regione dei Grandi laghi, seguendo rotte e destini dei rifugiati in ogni parte del continente durante periodi storici e mutamenti climatici differenti.
SEBASTIÃO SALGADO - AFRICA
A cura di Lélia Wanick Salgado
L’esposizione Africa, vincitrice premio del pubblico M2-El Mundo per la migliore mostra nell’ambito di PhotoEspaña 2007 è un vero e proprio omaggio alla storia, ai popoli e ai fenomeni naturali del continente Africano, ma anche una denuncia.
Reggio Emilia, 10 febbraio – 24 marzo 2019
Sedi espositive:
Binario49 - via Turri 49, Reggio Emilia www.b49.it |Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 347.5889449
Spazio Gerra - piazza 25 Aprile, Reggio Emilia www.spaziogerra.it | 0522.585654
Giorni e orari di apertura:
venerdì, sabato, domenica: 10-13 / 15-20
Apertura straordinaria di Spazio Gerra in occasione dell’inaugurazione sabato 9 febbraio: 18.30-23.
Nelle altre giornate, apertura su prenotazione. Ingresso libero
Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia
Resilient: presso Forma Meravigli a Milano, quaranta fotografie che raccontano i reportage realizzati da Marco Gualazzini in Africa dal 2009 al 2018. Le immagini in mostra sono il frutto di un lungo lavoro che hanno portato l’autore ad esplorare il continente alla ricerca di storie e vicende inedite.
Parma -
Ha inaugurato ieri, presso le sale di Forma Meravigli a Milano, la mostra Resilient del fotografo parmigiano Marco Gualazzini (intervista). L’esposizione a cura di Alessandra Mauro raccoglie, per la prima volta in una mostra, circa quaranta fotografie che raccontano i reportage realizzati dall’autore in Africa dal 2009 al 2018.
La resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento; Marco Gualazzini nel suo lavoro cerca di testimoniare in che modo il continente africano reagisca ai problemi e alle crisi che lo flagellano con una capacità di resilienza straordinaria e insieme drammatica.
Le immagini in mostra sono il frutto di un lungo lavoro di quasi dieci anni che hanno portato l’autore ad esplorare l’Africa alla ricerca di storie e vicende inedite. Storie che nessuno vorrebbe sentire. È il caso delle sue immagini del Congo, paese piegato dalle credenze popolari e dal rapporto tra religione e stregoneria, dove chi soffre di malattie mentali viene tuttora considerato un indemoniato e lo stupro è usato come arma di guerra (ogni anno vengono stuprate 15.000 donne) o il Mali tormentato dalla guerra e dalle infiltrazioni islamiste nell’Africa subsahariana.
Nei suoi reportage Gualazzini documenta le condizioni del Sudan del Sud e della Somalia, uno tra i paesi più pericolosi e meno accessibili per stranieri e giornalisti. Durante il suo ultimo viaggio, nel 2018, il fotografo ha testimoniato la grave crisi umanitaria in corso lungo il bacino del lago Ciad, dovuta alla desertificazione come conseguenza del cambiamento climatico.
Le immagini, di grande forza compositiva e impatto giornalistico, compongono un racconto fotografico straordinario e importante e ci regalano uno sguardo ravvicinato, partecipe e attento, sulla nostra realtà.
La mostra è accompagnata dal libro omonimo edito da Contrasto.
Forma Meravigli, un’iniziativa di Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano MonzaBrianza Lodi e Contrasto.
A questo link l'intervista a Marco Gualazzini
Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia
Un grande fotografo, un parmigiano vero, una persona attenta al mondo circostante, capace di cogliere in uno scatto l’essenza di un’emozione. Spesso, purtroppo, della sofferenza. Marco Gualazzini, porta a Milano la sua mostra “Resilient”: un progetto che sarà visibile al pubblico a partire da giovedì 31 gennaio, nelle splendide sale della Fondazione Forma in Via Meravigli.
Appuntamento alle ore 18.30 per l’inaugurazione. A seguire, spazio fino al 24 marzo, dal mercoledì alla domenica (tra le 11 e le 20) per osservare i suoi lavori. L’ingresso è gratuito.
Com’è nata l’idea di questa esposizione?
“La mostra è figlia della pubblicazione di un libro dal medesimo titolo: “Resilient”. È il risultato di un lungo lavoro fatto sul mio archivio personale: dieci anni di attività in Africa. Per questo doppio impegno, volume ed esposizione, devo ringraziare il collezionista d’arte Giampaolo Cagnin e Roberto Koch, editore dell’agenzia “Contrasto” per cui lavoro. È grazie a loro che ho iniziato questo viaggio a ritroso ne tempo”.
Che significato ha per lei “Resilient”?
“Non è stato facile riassumere dieci anni di Africa. Dal 2009 ho collezionato tantissimi servizi, molto diversi tra loro. Ho seguito le crisi più grandi del continente fino a ottobre 2018. Sono partito da reportage che avevano come tema l’islamismo radicale, sono incappato quasi per caso nel Congo, terra con molti altri problemi indipendenti dal fattore religioso. E ancora, la Somalia che dal 2011, quando l’ho vista per la prima volta, sta cambiando anno dopo anno”.
Su che base ha scelto le fotografie?
“Il libro parte dai tanti traumi di un intero continente. La resilienza nasce in risposta a questi drammi. La mostra è una conseguenza del volume, è un lavoro fatto in sottrazione nei confronti delle immagini pubblicate nel libro. Ho scelto gli scatti cercando di raccontare tutto il percorso che ho vissuto”.
Cosa le ha regalato “Resilient”?
“Mi ha dato la possibilità di rileggere i miei servizi con un occhi diverso, più maturo. Già dal 2015 devo ammettere di aver avuto modo di aggiungere una certa dose di consapevolezza al mio lavoro. La necessità di preparare un libro mi ha messo davanti all’obbligo di riflettere sul percorso che ho fatto”.
E cosa è scaturito da questa riflessione?
“In questi dieci anni ho raccontato il dolore degli altri. É il mestiere che faccio. Guardare indietro mi è servito per capire se sono stato coerente con le scelte che avevo fatto. Un grande fotografo come Paolo Pellegrini ha affermato che ogni dieci anni è fondamentale fare il punto della situazione per capire ciò che è stato realizzato: sono contento di aver avuto questa opportunità che da solo, forse, non avrei fatto mia”.
Pietro Razzini
A Reggio Emilia l’Africa di Sebastião Salgado 30 anni di reportage in 100 immagini del celebre maestro in mostra al ‘Binario49’ e allo ‘Spazio Gerra’. Il fotografo ha concesso gratuitamente l’esposizione delle sue opere, ammirato dall’impegno multiculturale e di coesione sociale nel quartiere della stazione.
Reggio Emilia -
“Oltre un anno fa – raccontano Khadija Lamami e Claudio Melioli di Casa D’Altri, che gestisce il Caffè letterario Binario 49 - ci siamo messi in testa di provare a portare in questo quartiere della Stazione, nella nostra città, una mostra fotografica di Sebastiao Salgado, per amore della sua opera e perché ci piacciono le sfide, perché sentivamo che era giusto farlo, o almeno provarci. L'abbiamo cercato con creatività, dall'altra parte del mondo, facendogli arrivare il nostro progetto e spiegando l’impegno che con l’associazione portiamo avanti per riqualificare uno luogo degradato e svuotato di contenuti quale era il Binario49 prima del nostro arrivo, per riportare al centro un quartiere. Gli abbiamo raccontato di noi, del quartiere, di come lo vediamo e di come viene visto, di come ci piacerebbe che diventasse. Alla fine è successo: una domenica mattina, Salgado ci chiama al telefono. Per dirci: ‘Ragazzi, so che mi state cercando per fare qualcosa a cui tenete molto. Sono qui, ditemi… ’ ”.
Il passo successivo è stata la collaborazione con lo Spazio Gerra. A dieci anni dall'inizio delle sue attività – spiega Stefania Carretti di Ics - Spazio Gerra ha accolto con piacere l'invito dell'associazione Casa d'Altri di collaborare e mettere a disposizione le proprie competenze e i propri spazi per facilitare l'arrivo a Reggio Emilia una grande mostra, quale è Africa di Sebastião Salgado. Filo conduttore l'impegno comune in un'ottica di scambio e reciprocità, per instaurare una costruttiva sinergia tra il centro storico e uno dei quartieri di Reggio Emilia, portando così il pubblico dei due spazi al di fuori dei propri abituali ambiti di riferimento.
Questo celebre testimone del nostro tempo si è calato ed ha apprezzato il progetto di coesione sociale e scambio culturale di ‘Caffè letterario Binario49’ nel quartiere della Stazione centrale, oltre a quello di innovazione e contemporaneità di ‘Spazio Gerra’ nel centro storico, a Reggio Emilia.
Intuito inoltre il valore del ponte tra il quartiere multiculturale della Stazione e il suo quartiere più antico, il centro storico, il fotografo brasiliano, maestro riconosciuto tra i più importanti del nostro tempo, ha deciso che 100 fotografie, riunite nell’esposizione Africa, siano in mostra gratuitamente, nei due luoghi di cultura contemporanea reggiani, in una anteprima assoluta per l’Italia, che costituisce la prima esposizione di sempre di Salgado a Reggio Emilia e che si apre il 9 febbraio (ore 17 – Evento inaugurale) al Caffè letterario Binario49 di via Turri e proseguirà contemporaneamente nello stesso luogo e allo Spazio Gerra di piazza 25 Aprile fino al 24 marzo 2019.
REALTÀ E DIGNITÀ NELLA FOTOGRAFICA DI SEBASTIÃO SALGADO
La fama di Sebastião Salgado è legata ai reportage sulla vita delle popolazioni povere ed emarginate, nei luoghi più remoti del Pianeta. Con le sue foto Salgado fa toccare con mano gli effetti prodotti da guerre, carestie, malattie, deforestazioni e condizioni climatiche ostili, riuscendo sempre a cogliere l’essenza di momenti unici, nel rispetto della dignità e del valore assoluto della persona.
Salgado è molto vicino ai destini dei migranti e con i suoi scatti ha voluto più volte richiamare l'attenzione del pubblico sulle loro sofferenze. Durante i primi viaggi nel continente africano, per conto dell'Organizzazione mondiale del Caffè, Salgado inizia a conoscere l'Africa comprendendo immediatamente che per trovare delle soluzioni ai problemi del Terzo mondo, era necessario che questi venissero documentati. Inizia così una missione cui dedica 30 anni della sua vita. Lo strumento che lo porterà a realizzare i suoi progetti sarà la macchina fotografica, con la quale produce oltre 40 reportage, immortalando tribù dalla Namibia al Sudan, la natura travolgente dei paesaggi della regione dei Grandi laghi, seguendo rotte e destini dei rifugiati in ogni parte del continente durante periodi storici e mutamenti climatici differenti.
SEBASTIÃO SALGADO - AFRICA
A cura di Lélia Wanick Salgado
L’esposizione Africa, vincitrice premio del pubblico M2-El Mundo per la migliore mostra nell’ambito di PhotoEspaña 2007 è un vero e proprio omaggio alla storia, ai popoli e ai fenomeni naturali del continente Africano, ma anche una denuncia.
Reggio Emilia, 10 febbraio – 24 marzo 2019
Evento inaugurale: sabato 9 febbraio ore 17 - Binario49
Sedi espositive:
Binario49 - via Turri 49, Reggio Emilia www.b49.it |Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 347.5889449
Spazio Gerra - piazza 25 Aprile, Reggio Emilia www.spaziogerra.it | 0522.585654
Giorni e orari di apertura:
venerdì, sabato, domenica: 10-13 / 15-20
Apertura straordinaria di Spazio Gerra in occasione dell’inaugurazione sabato 9 febbraio: 18.30-23.
Nelle altre giornate, apertura su prenotazione. Ingresso libero
Il 2018 sta per essere archiviato. Tra qualche anno i ricordi più dolorosi tenderanno a ridursi di intensità, i più piacevoli si archivieranno in un angolo di memoria per essere richiamati all'appello alla bisogna, mentre tanti altri verranno smarriti definitivamente salvo quelli che potranno essere recuperati, insieme alle emozioni che si provarono, attraverso l'album dei ricordi.
Ecco quindi l'album dei ricordi di Parma dedicato al 2018, realizzato con le immagini di Francesca Bocchia.
Buona Visione e un Augurio per un Felice 2019 a tutti gli affezionati lettori di Gazzetta dell'Emilia & dintorni. (LGC)
Il fotografo Erberto Zani ha ricevuto il primo premio ai Chromatic Awards 2018 nella categoria "Street".
Realizzata in una strada di Dacca, in Bangladesh, l'immagine descrive il lavoro di asciugatura e raccolta di centinaia di pezzi di pelle. Una volta ripuliti, verranno utilizzati nella creazione di portafogli, cinture, scarpe e venduti in tutto il mondo.
Chromatic Awards è una competizione internazionale di fotografia a colori che raduna partecipanti da tutto il mondo, selezionati e premiati da una giuria composta da editori, curatori di gallerie, agenti e fotografi. 20 le categorie a cui è possibile partecipare: ambiente, astratto, architettura, città, concettuale, cultura, moda, fine art, paesaggio, natura, nudo, persone, fotogiornalismo, foto-manipolazione, ritratto, sport, still life, street, viaggio, animali e natura selvaggia.
Le foto vincitrici delle varie categorie verranno raccolte nel prestigioso catalogo annuale.
https://chromaticawards.com/winners-gallery/chromatic-awards-2018/professional/street/gold-award
Erberto Zani (Italy, 1978) is a documentary photographer, journalist and photo books designer, based between Parma (Italy) and Basel (Switzerland). Since 1998 he worked as photographer in advertisement sector. Freelance since 2008, most of his works are focused on documentary-humanitarian themes. He cooperates with companies, magazines and No Profit Organizations, for photographs and editorial projects. Available for assignments internationally.
Parmafotografica compie 30 anni! Si è tenuta sabato sera 24 Novembre 2018, alla Trattoria Rigoletto nel centro a Parma, la cena per festeggiare questo importante anniversario della associazione. Un ringraziamento da parte della presidente Giovanna Ziveri e dal consiglio direttivo è stato indirizzato a tutti i soci (fondatori e non) che in questi anni si sono impegnati nel far si che l'associazione giungesse a questo traguardo!
Nell'occasione, sono stati premiati con una targa i due "Veterani" del circolo Raffaele di Pasquale e Rodolfo Cervi che da oltre vent'anni si spendono attivamente e con continuità nell'allestimento e la cura delle varie mostre e manifestazioni fotografiche.
Parmafotografica avanti cosi!
Fotografie di Davide Fornari
E’ uno dei festival fotografici più significativi a livello nazionale. Tema della 9° edizione: la famiglia italiana. Presentato stamattina in Provincia da Canova, Montali, Balestrazzi. Esposizioni visitabili fino al 25 novembre.
Parma -
La nona edizione del ColornoPhotoLife, uno dei festival fotografici più significativi a livello nazionale, si svolgerà dal 9 all’11 novembre 2018 nella Reggia e in altre sedi del Comune di Colorno, con mostre fotografiche, proiezioni, conferenze e workshop.
E’ stato presentato stamattina a Palazzo Giordani da Michela Canova Sindaca di Colorno e Delegata provinciale al Patrimonio, PierLuigi Montali fondatore del festival e presidente del Gruppo Fotografico Color’s Light, Antonella Balestrazzi presidente di Antea -Progetti e Servizi per la Cultura e il Turismo. La Provincia di Parma, che patrocina l’iniziativa insieme a Comune di Parma, di Colorno e Regione, ha anche messo a disposizione gli spazi più prestigiosi della Reggia.
Il festival, grazie alla qualificata collaborazione con CSAC, presenta opere di importanti autori sulla scena nazionale e internazionale, ma offre anche agli appassionati fotografi di ogni livello l’occasione di esporre le proprie opere al fianco di quelle di grandi maestri e vedere le tendenze in atto nell’ambito della fotografia nazionale.
A PARMA
A dare il via alle tre giornate, l’inaugurazione l’8 novembre della mostra di uno dei più grandi esponenti italiani del ritratto fotografico: Efrem Raimondi con “La mia Famiglia”, nello spazio espositivo BDC28 di Parma, che resterà aperta fino al 25 novembre: venerdì dalle 18 alle 20, sabato e domenica dalle 16 alle 20.
A COLORNO
Le mostre quest’anno presentano autori di gran calibro: Gianni Berengo Gardin con “Dentro le case” dall’archivio dello CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma), Hazel Kingsbury Strand (moglie del famoso fotografo Paul) con “Luzzara – La famiglia Lusetti”, Enrico Genovesi con “Nomadelfia” e Gisella Congia con “Me, the imperfect mother” negli spazi espositivi del Piano Nobile della Reggia.
Nell’Appartamento del Principe saranno visibili i lavori di Luigi Briselli (“Eternamente famiglia”), Giuseppe Codazzi (“La famiglia delle case della carità”) e la collettiva “Lab di Cult Fiaf 032 – Colorno/Parma” degli autori che hanno partecipato al laboratorio sul tema «La Famiglia in Italia».
Nell’Appartamento del Duca, sempre nella Reggia, esporranno Stefania Adami con “Barconi d’alto bordo”, Anna Alvoni (“Ragazze sul divano”, la fotografia vincitrice del premio Colornophotolife 2017), Lucia Castelli (“Italiani d’Istria”), Fabio Moscatelli (“Qui vive Jeeg”, a cura di Loredana De Pace) e Farida Saglia (“39. In my father’s clothes”).
Nello spazio espositivo MUPAC (Museo dei paesaggi di terra e di fiume) al primo piano dell’Aranciaia, sarà allestito il Rural project di Davide Grossi.
Nello spazio espositivo Venaria e sotto i portici della Reggia troveranno posto altre opere realizzate nei laboratori Di Cult Fiaf: 18 laboratori in 7 Regioni italiane, progetto tematico condiviso a livello nazionale con la rete dei gemellaggi nei festival: “FacePhotoNews” di Sassoferato (AN), “Una penisola di Luce” di Sestri Levante (GE), CARPI Foto Festival del Grandangolo di Carpi (MO).
Le esposizioni di Colorno saranno visitabili fino al 25 novembre 2018.
Ingresso gratuito nei giorni del festival ai i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Esposizioni Piano Nobile e Appartamento del Duca nelle settimane successive al festival solo con visite guidate: sabato, domenica e festivi: ore 10, 11, 15, 16, 17 (inizio ultima visita) Biglietto Intero € 6,50 - Biglietto Ridotto € 5,50.
Esposizioni Appartamento del Principe: sabato, domenica efestivi: 10 -12 e 15- 18 ingresso libero. Esposizioni Aranciaia: sabato, domenica e festivi 10 -12 e 14,30 -17,30 – ingresso libero
PROGRAMMA
Giovedì 8 novembre
Ore 19: Parma (spazio espositivo BDC28), inaugurazione mostra “La mia Famiglia” di Efrem Raimondi.
Venerdì 9 novembre
Ore 18: Reggia di Colorno, Sala del Trono, inaugurazione Festival, saluto delle autorità, presentazione mostre con i curatori e gli autori e giro delle mostre in Reggia.
Ore 21: Aranciaia 1° piano, inaugurazione mostre, laboratori e proiezione audiovisivi “30 anni di Color’s Light”
Sabato 10 novembre
Ore 9-17,30: workshop Enrico Genovesi presso Sede Color’s Light e Simona Ghizzoni presso Venaria
Ore 10: Reggia di Colorno, apertura stand Libreria specializzata incontri programmati
Ore 10-12,30: Reggia di Colorno - Sale espositive, letture portfolio su prenotazione
Ore 10,00 – 12,30: Aranciaia, lettura audiovisivi AV Lab
Ore 11,15–12,15: Reggia di Colorno - Sala del trono conferenza con Gisella Congia «L'immagine della maternità: tra miti, stereotipi e verità»
Ore 14,30 -18: Reggia di Colorno - Sale espositive, lettura portfolio su prenotazione
Ore 15,00 – 17,00: Aranciaia - 1° piano, lettura audiovisivi AV Lab
Ore 18: chiusura spazi Reggia, MUPAC e Aranciaia
Ore 18,30 -20: Aranciaia - 1° piano, Lectio Magistralis di Efrem Raimondi
Domenica 11 novembre
Ore 9/17,00: workshop presso Sede Color’s Light e presso Venaria
Ore 10: Reggia di Colorno, apertura stand Libreria specializzata, incontri programmati
Dalle ore 10: Parma - CSAC, visite guidate con Paolo Barbaro (gradita prenotazione)
Ore 10-17,30: Aranciaia, Area Tecnica con SONY-OLYMPUS-TAMRON-SIGMA-GODOX-Zhiyun
Ore 10-12,30: Reggia di Colorno - Sale espositive, letture portfolio su prenotazione
Ore 11,15–12,15: Reggia di Colorno - Sala del trono, Alberto Prina e «l’esperienza di fotografia Etica di Lodi»
Ore 15,00-16,30: Reggia di Colorno - Sala del trono, Reggia: Loredana De Pace incontra gli autori Enrico Genovesi, Nicoletta Cotechini, Giuseppe Codazzi e Luigi Briselli
Ore 17: Reggia di Colorno - Sala del Trono, proclamazione dei vincitori del “Portfolio Maria Luigia” con assegnazione dei premi e chiusura del Festival
Ore 18: Parma – CSAC, tavola rotonda con Paolo Barbaro e Simone Terzi su «La famiglia in Italia, fotografie iconografiche».
Domenica 18 novembre
Ore 16: Parma – CSAC, Lectio Magistralis di Gianni Berengo Gardin.
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Per informazioni e iscrizioni alle letture portfolio (entro il 5 novembre):
ColornoPhotoLife - Tel: 348 5259409 Sito web: www.colornophotolife.it
Pagina FB: https://www.facebook.com/groups/223731227644440/?ref=bookmarks
Fonte: Provincia di Parma
13 e 14 ottobre è stato il week end delle Giornate FAI d'autunno. Tra i "luoghi del Cuore" c'era la Certosa di Parma (Certosa di San Girolamo). Le foto di Davide Fornari
Copertina, foto e gallery di Davide Fornari
Inaugurata la mostra fotografica legata al progetto “LIKE & DISLIKE” - Cio' che mi piace/Ciò che non mi piace di te presso l'Oratorio San Quirino di Parma.
Parma -
Inaugurata questa mattina presso l'oratorio di San Quirino, in via degli Ospizi Civili 1, la mostra fotografica dedicata al progetto: “LIKE & DISLIKE” - Cio' che mi piace/Ciò che non mi piace di te”.
Finanziata dall'Assessorato Pari Opportunità del Comune di Parma, sostenuta dallo Spazio Giovani dell'Azienda USL di Parma e col patrocinio di Soroptimist Parma, vede il coinvolgimento dell'Associazione W4W – Women for Women che dal 2015 è attiva a Parma nella realizzazione di iniziative in difesa del ruolo della donna nei vari campi della vita culturale, sociale ed economica, con un occhio particolare al tema delle discriminazioni e della violenza di genere, oggi, purtroppo, di drammatica attualità.
L'iniziativa ha coinvolto i ragazzi della 4A, 4F e 5F dell'ITE G. Bodoni che hanno risposto con i loro scatti fotografici alla domanda Cosa mi piace/Cosa non mi piace di te.
Uno stimolo alla riflessione sugli aspetti positivi e negativi delle relazioni, sui comportamenti sani, paritetici e assertivi rispetto a quelli molesti, oppressivi, manipolatori e potenzialmente violenti, con un occhio particolare alla violenza di genere che si è trasformato in un contest promosso dall'Assessorato Pari Opportunità del Comune di Parma, sostenuto dalloSpazio Giovani dell'Azienda USL di Parma e col patrocinio di Soroptimist Parma che ha visto le premiazioni dei lavori migliori durante l'inaugurazione.
Angela Zanichelli, insieme a Carla Verrotti dell'Ausl di Parma ha sottolineato come "L'occhio dei giovani unito alla sensibilità della fotografa ha ragionato sulle relazioni, sugli aspetti molesti che si celano anche nelle relazioni apparentemente perfette, ha portato a raccogliere lavori davvero meritevoli, fotografie che raccontano".
Il primo premio a pari merito è andato a Nicole Colli e Marius Foltea. Gaia Dall'Aglio, Sabrina Besseghini, Alice Branchini, Gaia Renda e Sofia Amadasi si sono aggiudicate le 5 menzioni speciali. Per tutti libri fotografici e buoni acquisto offerti dalla Libreria Feltrinelli.
Alla proiezione di 72 foto dei ragazzi corredate da didascalie, si aggiungono 36 foto fatte da Fiammetta Mamoli, che esprimono il punto di vista degli adulti su questo stesso tema.
APERITIVO E ASTA BENEFICA
Sabato 27 Ottobre, dalle ore 18,00 aperitivo e asta benefica.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
La mostra, nell'ex oratorio dei San Quirino, strada degli Ospizi Civili, 1, a Parma, resterà aperta, a ingresso libero, dal 17 al 28 ottobre, dal lunedì al sabato, ore 10-12 e 16-18,30. Domenica 28 apertura per l'intera giornata.
Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia