questa norma è anche molto di più, come hanno segnalato alcuni dei consiglieri intervenuti e l'assessore alla salute, Carlo Lusenti, perchè prevede, per la prima volta in Italia, di costruire le condizioni per l'accessibilità degli animali da affezione in strutture di cura per visitare il paziente con cui essi hanno vincoli di affetto e detta disposizioni per "promuovere la conoscenza, lo studio e l'utilizzo di nuovi trattamenti di supporto e integrazione delle cure clinico-terapeutiche" con impiego di animali (pet therapy), effettuati "in affiancamento alle terapie di medicina tradizionale".
Il progetto di legge, composto da nove articoli (di cui uno, l'ottavo, di modifica alla l. r. 8/1994 sulla caccia, soppresso da un emendamento presentato in aula dal relatore, Andrea Defranceschi), era stato sottoscritto, nella sua veste originaria, da Marco Monari (Pd), Gabriella Meo (Sel-Verdi), Mauro Manfredini (Lega nord), Andrea Defranceschi (Mov5s), Gianguido Bazzoni (Pdl) e Liana Barbati (Idv).
Durante i lavori di commissione, questo provvedimento, assunto come testo base rispetto a altri due progetti di legge di analoga tematica, presentati rispettivamente da Stefano Cavalli (Lega nord) e Gianguido Bazzoni (Pdl), è stato oggetto di un serrato dibattito che ha visto la presentazione e l'accoglimento di diversi emendamenti, che hanno portato al testo approdato oggi in Aula.