Regione Emilia-Romagna

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Regione Emilia Romagna

Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/

Sanità, Abolizione superticket: cancellato anche il ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico. Per rendere esecutiva la novità introdotta dalla Regione, sono stati adeguati tutti i sistemi di anagrafe, prescrizione, pagamento e prenotazione. Dalla manovra un risparmio annuo di 34 milioni di euro per gli assistiti, interamente coperti da risorse regionali. 

Bologna - 

Procede bene, in Emilia-Romagna, l’abolizione del superticket, anche dal punto di vista operativo. Dall’avvio, il 1^ gennaio 2019, della manovra voluta dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini, non sono state evidenziate particolari criticità e questo per entrambe le misure varate, di cui beneficiano milioni di emiliano-romagnoli.

 

LE DUE MISURE VARATE

La prima: abolizione, appunto, del superticket, cioè della quota aggiuntiva sui farmaci (fino a 2 euro per ogni confezione, con un tetto massimo di 4 euro a ricetta) e sulla specialistica ambulatoriale, cioè visite ed esami (fino a 10 euro a ricetta), per i nuclei familiari con redditi fino a 100mila euro.

La seconda: cancellazione del ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico (sia per i figli che per i genitori).

 

IL PUNTO IN COMMISSIONE SALUTE 

Il punto è stato fatto questa mattina in Regione, in Commissione Salute, dalla direttrice generale dell’Assessorato alle Politiche per la salute, Kyriakoula Petropulacos, a meno di un mese dalla novità introdotta, che consentirà ai cittadini residenti in Emilia-Romagna un risparmio annuo di circa 34 milioni di euro, interamente coperti da risorse regionali.

“Nonostante la complessità legata all’aggiornamento di tutti i sistemi per poter procedere rapidamente all’adeguamento delle banche dati, sono state pochissime le problematiche rilevate, e risolte in genere velocemente- è il commento dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Voglio sottolinearlo, non è un’operazione da poco, a livello organizzativo, oltre che di impegno economico per la Regione. Ma è un’operazione che si traduce in un beneficio reale per milioni di cittadini, con un risparmio complessivo di 34 milioni di euro l’anno. Ne siamo orgogliosi, e il fatto che tutto stia funzionando nel verso giusto ci rende ancora più soddisfatti”.

 

LE NUOVE FASCE DI REDDITO

A tutti i soggetti presenti nell’Anagrafe regionale degli assistiti è stato attribuito in modo automatico, sulla base delle autocertificazioni sinora presentate, un codice di fascia di redditoQB (quota base) per redditi inferiori o uguali a 100mila euro, e QM (quota massima) per redditi superiori a 100mila euro.

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OLTRE 3 MILIONI DI CITTADINI NON PAGANO PIÙ IL SUPERTICKET

Attualmente, dunque, in Emilia-Romagna oltre 3 milioni di cittadini – parliamo di assistiti in fascia QB – non pagano più il superticket, che rimane a carico di soli 500mila assistiti, i più abbienti.

Contemporaneamente, quasi un milione di persone (979.486 assistiti) non pagano più il ticket base, perché sono in fascia FA2,che indica l’appartenenza a nuclei con almeno 2 figli a carico. 

Tra coloro che non pagano più il superticket sono compresi 1 milione 900mila assistiti già esenti precedentemente, perché appartenenti alla fascia di reddito più bassa, mentre a questo numero vanno aggiunti 820mila residenti titolari di un’esenzione totale per età/reddito, invalidità civile, di guerra, di servizio. E i disoccupati, naturalmente, continuano a non pagare il superticket e neppure il ticket base, come in Emilia-Romagna avviene, per volontà della Regione, ormai da diversi anni. Con un unico onere a carico dei lavoratori colpiti dalla crisi: quello di comunicare annualmente agli sportelli Cup la propria fascia di reddito, in quanto la loro posizione lavorativa ed economica potrebbe cambiare nel tempo.

 

INFORMAZIONI UTILI

È possibile verificare la propria fascia reddituale di appartenenza accedendo al Fascicolo Sanitario Elettronico, se attivato, oppure tramite Cup.

Qualora una persona ritenga di non appartenere alla fascia che gli è stata attribuita in automatico in Anagrafe - senza alcuna incombenza per i cittadini - per esempio perché l’anno precedente è cambiato il proprio reddito familiare, può chiedere una modifica presentando l’autocertificazione.

Per quanto riguarda l’eliminazione del ticket base per i nuclei familiari con due o più figli, il numero degli aventi diritto è stato recentemente aggiornato sulla base dei dati forniti alla Regione dall’Agenzie delle Entrate, relativi alle dichiarazioni dei redditi 2017 (sul 2016); ma già nel mese di marzo saranno disponibili i dati relativi alle dichiarazioni 2018 (sul 2017). Nel frattempo, per qualunque cambiamento sia intervenuto (nascita di un altro figlio, o uscita dallo stato di famiglia di un figlio già grande), occorre fare la segnalazione al Cup.

Va ricordato, infine, che il superticket non si paga neanche per prestazioni e visite prescritte e/o prenotate nel 2018, ed effettuate dal primo gennaio 2019.

Da questa settimana, inoltre, i cittadini che beneficiano delle due misure regionali troveranno l’indicazione della cifra risparmiata sulla prenotazione.

 

 

Fonte: Regione ER 

Commercio. I tre Centri agroalimentari Caab, Caar e Cal vanno in rete per migliorare competitività ed efficienza. L'assessore Corsini: "Lo scenario è profondamente cambiato, occorre rilanciare il ruolo di queste strutture puntando su servizi innovativi e sinergie operative"

Sottoscritto in Regione un protocollo d'intesa che segna l'avvio di un processo di aggregazione organizzativa e operativa tra le tre società di gestione dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso di Bologna, Rimini e Parma

Bologna – Più competitività a servizio dei consumatori e maggiori servizi per gli operatori commerciali con l'obiettivo di trainare le economie del territorio. Risultati da raggiungere attraverso la collaborazione e l'integrazione delle strategie commerciali e organizzative dei tre centri agroalimentari all'ingrosso e partecipati dalla Regione Emilia-Romagna – Centro Agro Alimentare di Bologna (Caab), Centro Agro Alimentare e Logistica di Parma (Cal) e Centro Agro Alimentare Riminese (Caar).

È l'obiettivo del protocollo di intenti sottoscritto oggi pomeriggio a Bologna presso la sede della Regione tra i presidenti di Caab, Cal e Caar, rispettivamente Andrea Segrè, Marco Core e Mirco Pari, gli assessori comunali Davide Conte (Bologna), Gianluca Brasini (Rimini) e Marco Ferretti (Parma), alla presenza dell'assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini.

L'intesa, promossa dalla Regione, segna l'avvio di un progetto di aggregazione organizzativa ed operativa delle tre strutture, la cui principale attività è la gestione dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso che sorgono nei rispettivi Comuni, che sono anche gli azionisti di maggioranza, con la Regione che detiene quote minoritarie del capitale delle società.

"L'Emilia-Romagna- afferma Corsini- dispone di una rete di 19 tra centri agroalimentari e mercati all'ingrosso: un patrimonio di valore per il servizio che offrono al sistema economico locale. Lo scenario in cui queste strutture operano negli ultimi tempi è tuttavia mutato profondamente, soprattutto per le grandi trasformazioni che hanno riguardato la distribuzione, sia quella al dettaglio, sia la Gdo. Di qui l'esigenza di fare rete, modernizzare e rilanciare il ruolo di queste strutture, puntando soprattutto sull'offerta di servizi innovativi, sulle sinergie operative per il contenimento dei costi gestionali e sul rafforzamento della collaborazione gestionale tra operatori pubblici e privati".

Le priorità individuate
Tra le priorità indicate nel protocollo sottoscritto, il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze maturate dai Centri, il miglioramento della qualità dei servizi offerti a consumatori e operatori, la condivisione di soluzioni tecnologiche e organizzative, la partecipazione comune a fiere e congressi, la progettazione di soluzioni innovative in tema di e-commerce./G.Ma

In allegato - I firmatari del protocollo d'intesa: l'assessore regionale Corsini è il secondo da sinistra

Mobilità sostenibile. La Regione estende l'ecobonus per chi acquisterà l'auto ibrida anche nel 2019: per tre anni contributo annuo fino a 191 euro, pari al costo del bollo. Dal 15 gennaio al via le prime domande online per accedere al beneficio regionale. I fondi saranno accreditati direttamente ai cittadini emiliano-romagnoli che acquisteranno veicoli a basso impatto ambientale e a ridotto consumo energetico.

Bologna –

Altri 3 anni di contributi per i cittadini emiliano-romagnoli che acquisteranno nel 2019 un’auto ad alimentazione ibrida, a basso impatto ambientale e a ridotto consumo energetico. 
La Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini ha infatti esteso gli incentivi all’acquisto di veicoli ecologici (auto ibride benzina-elettrica, ad alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno) anche per i mezzi che saranno immatricolati nel prossimo anno. Si tratta di un contributo annuo fino a un massimo di 191 euro,erogato per un triennio,pari al valore del bollo di un’auto di media cilindrata. Le richieste potranno essere inoltrate dal 15 gennaio.

“L’impegno della Regione per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria passa da azioni concrete che ogni cittadino può toccare con mano nella propria quotidianità- afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo-. Tra queste rientra l’ecobonus che garantisce di fatto tre anni di bollo gratis per tutti gli automobilisti che compiono una scelta ecologica e sostenibile con l’acquisto di un veicolo ibrido: una misura che, nei primi due anni di applicazione, ha riscosso un grande successo con5.780 richieste di contributo presentate per auto immatricolate nel 2017 e nel 2018”.

 

COME OTTENERE IL CONTRIBUTO

Non si tratta di un’esenzione del bollo auto ma di un contributo triennale equivalente: quindi gli intestatari dell’auto, che poi riceveranno il beneficio, dovranno comunque pagare il bollo auto e la Regione verserà loro il relativo ammontare, fino appunto a 191 euro che è il valore del bollo per un mezzo di media cilindrata.

In particolare, i cittadini residenti in Emilia-Romagna che immatricoleranno un’automobile nel corso del 2019 potranno chiedere il contributo con una domanda online, dalle ore 10 di martedì 15 gennaio, fino alle 12 del 31 dicembre attraverso la piattaforma web: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi/bandi-2018/bando_bollo/.     
Per accedere al sistema occorre precedentemente registrarsi con Federa (http://federazione.lepida.it/registrati) oppure con Spid, il sistema pubblico di identità digitale (https://www.spid.gov.it/), o con Smartcard. Nella domanda si dovranno inserire i propri dati anagrafici, quelli dell’auto e le coordinate bancarie sulle quale ricevere poi l’importo dovuto: ogni anno la Regione provvederà in automatico all’accredito.

 

Fonte: Regione ER

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