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Mercoledì, 01 Luglio 2015 13:14

Domenica di escursioni alla Valle del Tassobbio

Domenica 5 luglio escursioni davvero per tutti: a piedi, a cavallo, in moto e in mountain- bike. E tante iniziative anche per bambini e diversamente abili. Ritrovo a Cortogno. -

Reggio Emilia, 1 luglio 2015 -

"E' davvero una bella iniziativa, anche perché nasce dal basso, da un gruppo di cittadini affascinati dalla bellezza del nostro territorio che ha saputo coinvolgere anche realtà come le Pro loco e l'associazionismo già molto presenti e attive", ha detto il consigliere delegato Pierluigi Saccardi alla presentazione. Una giornata per riscoprire la Valle del Tassobbio, uno dei più suggestivi della provincia reggiana, situato fra i territori di Casina, Vetto, Castelnovo Monti, Canossa e Carpineti e caratterizzato da una grande ricchezza in termini geomorfologici: falesie rocciose, boschi, prati, cascate e sorgenti.

Domenica 5 luglio per tutto il giorno una serie di iniziative ed escursioni partiranno da Cortogno di Casina e per la prima volta, coinvolgeranno tutti gli amanti della natura con escursioni a piede e a cavallo e percorsi riservati ad appassionati di mountain-bike e di moto.
Le escursioni coinvolgeranno infatti, tanto chi ama muoversi a piedi, chi a cavallo o ancora chi preferisce le 2 ruote (con motore o senza) o le 4 del quad. Domenica mattina la valle sarà veramente aperta a tutti e alle 9, da Cortogno di Casina, partiranno sia escursioni a piedi con il Club alpino italiano, sia a cavallo con la Federazione italiana sport equestri, sia in moto o col quad con il Comitato escursionisti su ruote, sia in mountain-bike.

Molte le attività dedicate anche ai bambini e ai giovani (dall'escursione a piedi che sarà alla loro portata, al battesimo della sella, alla possibilità di provare una minimoto per chi ha tra i 7 e i 14 anni grazie a mezzi, protezioni e istruttori della Federazione motociclista italiana). Iniziative che saranno rivolte anche ai diversamente abili, grazie all'impegno della onlus Gast di Reggio Emilia che quest'anno, ha sottolineato il presidente Giacomo Cibelli, "ha già fatto fare ben 100 ore di sci a 34 ragazzi".

Promossa dal Coordinamento della Valle del Tassobbio - composto dai rappresentanti delle Proloco di Marola, Migliara, Cortogno e Leguigno, delle associazioni di volontariato "Torri e Fontane" di Gombio, "Il Ducato" di Vedriano, della parrocchia di Crovara e da numerosi cittadini – la giornata è stata presentata ieri mattina in Provincia dal consigliere delegato alla Promozione del territorio, Pierluigi Saccardi, e da Candida Tommasi del Coordinamento della Valle del Tassobbio insieme ai rappresentanti delle tante associazioni coinvolte nella giornata di festa.

Inaugurati a Castelnovo, alla presenza del direttore regionale Mainetti, i locali che ospiteranno anche parte della colonna mobile provinciale per l'Appennino reggiano e la Garfagnana

Reggio Emilia, 22 maggio 2015 - foto in galleria -

Inaugurati ieri mattina a Castelnovo Monti, nell'area attigua al Centro Fiera ed al centro sociale Insieme, i nuovi locali a servizio del Centro sovracomunale di Protezione civile. La struttura – realizzata da Unione dei Comuni dell'Appennino reggiano, Comune di Castelnovo Monti, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna – ospiterà anche i mezzi per le diverse tipologie di intervento in fasi di emergenza, compresa parte della colonna mobile provinciale per l'Appennino reggiano e la Garfagnana comprendente torri faro, attrezzature per campi di primo soccorso, tende pneumatiche e brande, generatori, mezzi di primo intervento sanitario, container con brande e posti letto di lunga durata. A tagliare il nastro – insieme al sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell'Unione dei Comuni Enrico Bini, al presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi e al sindaco di Villa Minozzo e assessore dell'Unione alla Protezione civile Luigi Fiocchi – anche il direttore dell'Agenzia di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna Maurizio Mainetti. "Non potevo mancare perché le inaugurazioni di locali, sedi, magazzini rappresentano il segno concreto dell'impegno di un territorio nel campo della Protezione civile ovvero a favore della sicurezza dei cittadini", ha tra l'altro dichiarato il direttore Mainetti.

"Ho già avuto modo di affrontare un paio di situazioni abbastanza complicate, la piena del Po e il black-out conseguente alle nevicate di febbraio, che mi hanno fatto comprendere quale sia il valore del fare protezione civile in un territorio – ha detto il presidente Manghi – Credo che ci siano tre priorità al centro della vita di una comunità: la sanità, ovvero la tutela della salute dei cittadini; la scuola, ovvero la formazione delle generazioni future; la protezione civile, nel senso di un sistema di rassicurazione e di protezione di un territorio.

"L'inaugurazione di oggi, come ha detto il sindaco Bini, è il simbolo di un lavoro che è in atto di costruzione di un vero e proprio sistema all'altezza delle sfide che gli eventi naturali del tempo che viviamo ci sottopongono purtroppo più frequentemente che in passato, un sistema che ha la dimensione dell'Unione di Comuni, perché lavorare insieme è l'unica strada percorribile", ha aggiunto il presidente Manghi ringraziando poi "tutti i volontari che ho visto in azione e che rappresentano davvero il valore aggiunto che Reggio Emilia porta con sé e che sono fondamentali perché le istituzioni possano svolgere pienamente il loro compito".

La giornata è stata arricchita da una serie di esercitazioni che hanno coinvolto i ragazzi dell'istituto comprensivo Bismantova di Castelnovo Monti che hanno potuto assistere a una prova di spegnimento incendio, ad una di tipo sanitario su un quadro di infortunio e rianimazione e una ricerca di persona dispersa e relativo soccorso. Presenti ovviamente anche la responsabile della Protezione civile della Provincia Federica Manenti e i vertici del Coordinamento delle associazioni di volontariato e numerosi volontari dell'Associazione nazionale Alpini, Croce Verde di Castelnovo Monti, Corpo nazionale del Soccorso alpino, nonché l'Unità cinofila di soccorso della Protezione civile, i Vigili del fuoco e rappresentanti di Prefettura e forze dell'ordine.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

CASTELNOVO MONTI – Conclusa la riunione del COC, non saranno allestiti posti letto in palestra

CASTELNOVO MONTI – Come annunciato si è riunito alle 14.30 il Centro Operativo Comunale per pianificare le possibili azioni rispetto all'emergenza legata ai black out, che permangono in diverse frazioni. A seguito della riunione, rispetto a quanto previsto in mattinata, viste le poche richieste finora pervenute, è stato deciso di non attrezzare con posti letto la Palestra di via Sozzi, ma invece di allertare nell'eventualità di dover soddisfare le richieste di persone in difficoltà, gli alberghi della zona. Per ogni segnalazione resta a disposizione il Centro Operativo Comunale, al numero 0522 610111.

Nuovo sopralluogo di Provincia e Anas. Ormai ultimati la Variante di Ponterosso e i 5 interventi di razionalizzazione della Ss 63 da Cà del Merlo a Croce. A breve anche l'avvio del tunnel della Bocco-Canala: la galleria sarà pronta a maggio 2016 -

Reggio Emilia, 26 settembre 2014 -

Provincia e Anas hanno compiuto ieri mattina un nuovo sopralluogo sulla Statale 63 per fare il punto sullo stato dei diversi cantieri, Variante di Ponterosso e galleria Bocco-Canala compresi. Al sopralluogo hanno partecipato la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini con il dirigente alle Infrastrutture Valerio Bussei; il capo Compartimento dell'Emilia-Romagna di Anas Nicola Prisco con il responsabile dei lavori Matteo Castiglioni e quello del procedimento Aldo Castellari; il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini con la responsabile del Settore Lavori pubblici Chiara Cantini, il capogruppo di maggioranza di Carpineti.

"Con Anas abbiamo fatto un sopralluogo per valutare lo stato dei lavori dei cantieri sulla Statale 63 e superare insieme alcuni problemi che si sono registrati - spiega la presidente Sonia Masini – Per quanto riguarda il primo stralcio della Variante di Ponterosso, c'è un leggero ritardo dovuto a problemi tra Anas ed Enel per lo spostamento della linea ad alta tensione sulla rotatoria di Croce. L'obiettivo , se le condizioni meteo climatiche rimarranno buone, è quello di concludere questo cantiere, e i cinque relativi alla razionalizzazione della Statale 63 da Cà del Merlo a Croce progettati dalla Provincia, ma realizzati da Anas, entro la metà di novembre".
Per quanto riguarda invece la galleria Bocco-Canala, sono in corso le opere propedeutiche allo scavo del tunnel che dovrebbe iniziare tra dicembre e gennaio prossimi, in lieve ritardo a causa del sopravvenuto fallimento di una delle ditte del consorzio che si è aggiudicato l'appalto. La conclusione dell'opera è prevista per il maggio 2016.

"I lavori stanno comunque tutti procedendo e a breve saremo in grado di concludere questi interventi molto importanti e attesi che avvicinano ulteriormente l'Appennino alla città e che stanno facendo lavorare decine di persone, aspetto non secondario in un momento economicamente difficile come questo", ha aggiunto ricordando come ai 34 milioni della Bocco-Canala e ai quasi 9 di lavori in fase di ultimazione, vadano aggiunti i 4 milioni della variante di Ponterosso di Castelnovo Monti a cui sta provvedendo direttamente la Provincia di Reggio Emilia, così come avvenuto per le Varianti di Canali, in città, e di Puianello a Quattro Castella. Tutte queste opere destinate a rivoluzionare i collegamenti da per la montagna, saranno illustrate ai cittadini sabato 11 ottobre nel teatro di Castelnovo Monti.

Il dettaglio degli interventi

Galleria Bocco-Canala

Il progetto prevede due gallerie (di 800 e 300 metri) ed un viadotto centrale di circa 300 metri. L'opera è stata appaltata da Anas al CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna). I lavori sono stati consegnati l'8 agosto 2013 e sono in corso le opere propedeutiche allo scavo del tunnel che dovrebbe iniziare tra dicembre e gennaio. La conclusione dell'opera è prevista per il maggio 2016.
Importo lavori: 34 milioni

Variante di Ponterosso

Destinata a risolvere il problema del famigerato 'tornantone' di Ponterosso che ogni inverno mette in grandi difficoltà camionisti e automobilisti bloccando spesso il traffico alle porte di Castelnovo Monti, la Variante è stata interamente progettata e finanziata dalla Provincia di Reggio Emilia, esclusa una quota di fondi europei che transitano attraverso la Regione e 500.000 euro stanziati dal Comune di Castelnovo Monti. Il progetto prevede la realizzazione di una strada di categoria C1 intorno all'abitato di Castelnovo Monti lunga 1.500 metri, con larghezza complessiva di 10,50 metri (due corsie di 3,75 m e due banchine di 1,50 m ciascuna).
Primo stralcio (da Croce alla zona sportiva, circa 1.000 metri): i lavori, iniziati nell'aprile 2013, si concluderanno, tempo permettendo, a metà novembre.
Costo: 5,4 milioni di euro (3,1 di fondi europei attraverso la Regione Emilia-Romagna, 1,8 dalla Provincia di Reggio Emilia, 500.000 euro dal Comune di Castelnovo Monti mediante l'alienazione dell'ex sede Agac).

Secondo stralcio (dalla rotatoria della zona sportiva alla rotatoria con la Statale 63(via Micheli) e via Comici, circa 500 metri): già conclusa la progettazione e appaltati provvisoriamente i lavori alla ditta Unieco nei cui confronti, così come previsto dal Codice dei Contratti, sono in corso le verifiche sui requisiti generali e morali, necessarie per giungere all'aggiudicazione definitiva. I lavori del secondo stralcio potranno comunque iniziare solo a seguito del completamento del primo stralcio, per ragioni legate alla sicurezza del cantiere e al fine di limitare i disagi, tenuto anche conto della situazione morfologica della zona e delle sovrapposizioni che si avranno con il cantiere Anas per le opere di difesa spondale presso la zona Coni, di cui si prevede a breve. L'appalto prevede 11 mesi per l'ultimazione dei lavori, con la possibilità di essere ridotti a 8 mesi. Costo: 3,5 milioni di euro.
Costo complessivo 8,9 milioni di euro, compresi interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.

Razionalizzazione Statale 63 da Cà del Merlo a Croce

Intervento 1. E' il cantiere più vicino a Reggio, tra Cà del Merlo e Pignedolo. L'intervento, della lunghezza di circa 780 m, prevede il risezionamento della sede stradale per tutta la sua lunghezza incrementando la dimensione trasversale dagli attuali 6-7 m a 10.50 m anche con il raddoppio del ponte stradale esistente. Lavori aggiudicati da Anas alla ditta Zaccaria Costruzioni srl (nessun subappalto) a dicembre 2012, conclusione prevista per novembre. Importo lavori: 2,8 milioni.

lntervento 2. Si tratta dell'intervento decisamente più importante avendo un'estensione complessiva di circa 450 m, in variante al tracciato esistente, che con la costruzione di un nuovo ponte stradale di 120 m con tre campate, consente la rettifica dell'asse viario nel tratto tra Felina Matta e Pignedolo. Lavori aggiudicati da Anas alla ditta Moviter in ATI con Capiluppi Lorenzo Snc a dicembre 2012 (subappaltatori Tazzioli e Magnani e Ceag). I lavori stanno procedendo e termineranno a novembre. Importo lavori: 3,8 milioni.

Intervento 3. Tratto Felina Matta-Feriolo: il tracciato stradale, della lunghezza di circa 750 m, ricalca in sostanza quello esistente e per tutta la sua lunghezza è stato allargato passando dagli attuali 6-7 m a 10.50 m. Per consentire l'allargamento della sede stradale saranno realizzati rilevati di sottoscarpa in terra armata.

Intervento 4. In località Calcinara, riguarda la razionalizzazione dello svincolo tra la Ss 63 e la Sp 9 mediante la costruzione di una nuova rotatoria. L'intervento consente inoltre di aumentare il livello di sicurezza dell'incrocio, spezzando un tratto rettilineo della Statale solitamente percorso a velocità sostenute.

Intervento 5. In località Boaro, si estende per una lunghezza di circa 380 m e consiste nella parziale rettifica di un tratto stradale dove è presente una doppia curva e nel contestuale ampliamento della piattaforma stradale a 10.50 m, coerentemente a quanto previsto negli altri interventi.
I lavori sono stati appaltati da Anas e si concluderanno a metà novembre. Importo complessivo degli interventi 3, 4 e 5 : 2,2 milioni.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Festival Cittaslow dei Cibi Strada: il 26 e 27 luglio a Felina (Reggio Emilia) due giorni all'insegna del vivere slow -

Reggio Emilia, 22 luglio 2014 -

Il 26 e 27 luglio 2014 a Felina di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) torna il consueto appuntamento con il Festival Cittaslow dei Cibi Strada, l'evento dedicato al buon gusto e al buon vivere che ogni estate porta nel comune reggiano numerose appassionati provenienti da tutta Italia.
La manifestazione rientra tra gli eventi selezionati da ANCI per Expo 2015, una raccolta di iniziative in tutta Italia per promuovere l'agroalimentare italiano in vista del grande evento del 2015. Si parlerà quindi di cibo a 360°.

Accanto alla tradizionale presenza delle Cittaslow italiane rappresentate dalle loro eccellenze agroalimentari e al Mercato della Terra di Slow Food Reggio Emilia, questa nuova edizione sarà caratterizzata come sempre dalla presenza dei Cibi di Strada, spesso conosciuti anche con il loro nome inglese "street food", tutti quei cibi pronti per un consumo veloce e immediato, in piedi o seduti o anche mentre si sta passeggiando.
Intorno alla tavola ci ritroveremo per mangiare una fumante polenta stiada, servita sul tagliere come da tradizione, e ormai da anni simbolo indiscusso della manifestazione. Ma sarà anche una disfida tra piatti vegetariani e piatti di carne: il tradizionale pinzimonio arricchito da hummus di ceci contro salsiccia con cipolla caramellata, riso basmati con verdure versus spalla al forno, insalata di farro contro tagliere di salumi e formaggi.
E ancora gnocco fritto, necci, baccalà fritto, panini con i sapori delle Cittaslow, piadine, erbazzone di montagna, e tante altre proposte anche per gli intolleranti al glutine.

La manifestazione proseguirà infatti la sua collaborazione con l'AIC Associazione Italiana Celiachia con tanti cibi di strada che potranno essere gustati anche da chi soffre di intolleranza al glutine. Il tutto potrà essere consumato accompagnato da birra artigianale e vini emiliani.
Presente anche il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano che sarà rappresentato da un gruppo di aziende che partecipano al "Paniere dei Parchi", un progetto di Soft Economy nei Parchi e nelle Aree Protette dell'Appennino Emiliano. Si tratta di una rete di aziende agroalimentari e turistiche che avranno come obiettivo quello di valorizzare il rapporto stretto e sinergico con il territorio di origine. Gli operatori saranno impegnati in attività di qualificazione e promozione, mirate a intercettare nuovi mercati e target, all'interno di un unico paniere di prodotti e servizi, con lo scopo di proporre un "paesaggio alimentare" di alto pregio e di presentarlo a un vasto pubblico, anche attraverso presentazioni, show cooking, incontri.

Un'altra importante presenza "verde" sarà la partecipazione del progetto Mobile Green Power, che darà la possibilità di produrre energia semplicemente pedalando. Il progetto e la filosofia di MGP nascono dal bisogno di sostenibilità dei consumi in base a due principi fondamentali: produrre energia elettrica con metodi ecologicamente sostenibili e consumarne il meno possibile, coniugando ecologia, ambiente e spettacolo...in uno slogan "il movimento è Energia"!
Insolita protagonista sarà poi la pecora, con laboratori artistici sulla lavorazione della lana cardata, e prove di tintura e di telaio con l'Associazione per il recupero della lana di pecora cornigliese.
In strada non ritroveremo solo cibi ma anche mostre, i giochi antichi promossi da UISP, il mercatino delle opere dell'ingegno e dell'artigianato artistico e tanta buona musica ad opera delle street band che nell'arco delle due giornate animeranno strade e piazze di Felina. Sabato sera "La Notte delle Bande" rassegna bandistica con la partecipazione del Complesso Bandistico "G. Verdi" di Moglia (MN) e del Corpo Bandistico Banda "Città di Scandiano" (RE), domenica sera concerto di musica swing anni '40 e '50 con Bixio e le Simpatiche Canaglie.
La manifestazione è realizzata in collaborazione con le associazioni locali e con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna, Parco Nazionale dell'Appennino tosco – emiliano, Unione Montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano. Il Festival Cittaslow dei Cibi di Strada oltre ad aver ottenuto il riconoscimento di Ecofesta è anche all'interno del percorso ORI DELLA TERRA REGGIANA proposto dalla Provincia di Reggio Emilia.

(Fonte: Mood comunicazione)

 

Si terrà domani un seminario promosso dal CAT-Centro Assistenza Tecnica Confcommercio Emilia Romagna sulla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale dei parchi. L'evento si inserisce in un ciclo di seminari per presentare i progetti avviati e realizzati con il finanziamento dei Fondi Europei  -

Reggio Emilia, 26 giugno 2014 -

Domani, Venerdì 27 giugno 2014, presso l'albergo Tre Re – Via Roma 17, a Castelnovo ne' Monti, Reggio Emilia – a partire dalle ore 15.30 si terrà il seminario "NUOVE OPPORTUNITÀ PER ARRICCHIRE L'OFFERTA DEL TERRITORIO", dedicato alla promozione dei progetti di valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale legati ai Parchi Nazionali e Regionali e realizzati con i finanziamenti regionali dell'Asse IV del POR FESR (Programma operativo regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) 2007-2013.
L'evento si inserisce in un ciclo di seminari promossi ed organizzati da CAT-Centro Assistenza Tecnica Confcommercio Emilia Romagna in collaborazione con le sedi Confcommercio del territorio, su iniziativa della Regione Emilia Romagna, per presentare i progetti avviati e realizzati con il finanziamento dei Fondi Europei della precedente programmazione, con l'obiettivo di far conoscere gli interventi di riqualificazione attuati e avviare un percorso di condivisione del patrimonio del territorio, favorendo lo sviluppo di nuove opportunità di offerta turistica.
"In questi anni il sistema dei Parchi della nostra Regione – dichiara Alessandro Grande, Direttore di Confcommercio Reggio Emilia – si sta sempre più affermando come un significativo elemento di attrattività per gli amanti della vacanza attiva e del turismo naturalistico-culturale, sia sul mercato nazionale sia rispetto alla domanda estera. E' necessario continuare a investire in questa direzione, anche promuovendo forme di turismo sostenibile che possano valorizzare al meglio l'intero sistema regionale delle aree protette, dando continuità agli interventi già intrapresi per rendere competitiva la nostra offerta soprattutto sui mercati esteri".
I nuovi spazi recuperati per migliorare i servizi di accoglienza e informazione e i nuovi percorsi pensati per una sempre più efficace fruizione delle aree naturalistiche nel rispetto dei luoghi (come, ad esempio, i Percorsi naturalistici della Valle del Fiume Trebbia, Le porte del Parco, Valorizzazione dei castelli e degli edifici storici delle Terre di Canossa, Le piccole capitali del Po) rappresentano un arricchimento del patrimonio culturale e ambientale del territorio, e contribuiscono ad esprimerne ulteriormente l'unicità.
"Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano – conclude Alessandro Grande – rappresenta un punto di forza di questo territorio, su cui occorre maturare una consapevolezza nuova, anche come Associazione. E' infatti indispensabile un'attenta valutazione delle esigenze che esprime il mercato per rendere il più efficace possibile l'impiego delle risorse e finalizzarle su progetti realmente rispondenti agli obiettivi di qualificazione e promozione del territorio".

(Fonte: Ufficio stampa Confcommercio Reggio Emilia)

In 21 uffici postali è attivo uno sportello dedicato al solo pagamento dei bollettini di conto corrente. Per gli ultra settantenni uno sconto sulla commissione dei bollettini -

Reggio Emilia, 11 giugno 2014 -

In 21 uffici postali del Reggiano (Reggio Emilia Centro, Reggio Emilia 1 in viale Timavo, Reggio Emilia 2 piazzale Marconi, Reggio Emilia 3 via Borsellino, Reggio Emilia 4 viale Umberto I, Reggio Emilia 5 via Fratelli Cervi, Reggio Emilia 7 via Martiri di Cervarolo, Reggio Emilia 8 via Kennedy, Bagnolo in Piano, Castellarano, Castelnuovo di Sotto, Castelnuovo ne' Monti, Cavriago, Correggio, Guastalla, Montecchio, Novellara, Rubiera, San Maurizio, Sant'Ilario d'Enza e Scandiano) è operativo uno sportello dedicato al solo pagamento dei bollettini di conto corrente.
L'innovazione permette di rendere ancora più veloci le operazioni di pagamento, soprattutto quando c'è grande concentrazione di clientela per il pagamento delle imposte locali o la riscossione delle pensioni.
Il bollettino di conto corrente postale può essere pagato presso gli uffici postali con il contante, con le carte Postamat dei titolari di conto BancoPosta e con i bancomat di tutti gli Istituti bancari.
Inoltre, in tutti gli uffici postali per gli "over 70" c'è lo sconto della commissione sui bollettini.
Poste Italiane ha avviato una campagna di comunicazione rivolta a coloro che hanno già compiuto 70 anni per ricordare che possono pagare le bollette (ovviamente a loro intestate) ed in genere i bollettini postali (fatture per le utenze luce, gas, acqua, telefono, le rate dei finanziamenti, bollo auto, canone Rai, multe e tutti i soggetti muniti di conto corrente postale) versando una commissione di € 0,70 anziché € 1,30.

(Fonte: ufficio stampa Poste italiane)

Un gesto di grande generosità al Day Hospital Oncologico di Castelnovo ne' Monti in ricordo dello scomparso geom. Alfredo Sentieri, dalla famiglia Sentieri e dal Club Alpino Italiano -

Reggio Emilia, 11 giugno 2014 -

Nei giorni scorsi sono stati donati al Day Hospital Oncologico di Castelnovo ne' Monti un televisore e un lettore DVD, del valore complessivo di circa 1.300 euro; la generosa donazione è stata elargita, in ricordo dello scomparso geom. Alfredo Sentieri, dalla famiglia Sentieri e dal CAI (Club Alpino Italiano) di Castelnuovo Monti, del quale il geom. Sentieri è stato presidente per anni.
L'offerta vuole essere un ringraziamento a tutta l'Equipe medico-infermieristica del Day Hospital Oncologico che ha accompagnato la famiglia Sentieri nel percorso di malattia del defunto Alfredo. Il televisore, posto nella sala d'aspetto del DH Oncologico, permetterà di intrattenere, nei momenti di attesa, i molti pazienti e loro familiari che quotidianamente frequentano la struttura.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)

Il 26 e 27 luglio a Felina due giorni all'insegna del vivere slow: due giornate in cui protagonisti saranno i cibi di strada, oltre a musica, animazione e laboratori di cucina e show cooking -

Reggio Emilia, 2 giugno 2014 -

Il 26 e 27 luglio 2014 a Felina di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) torna il Festival Cittaslow dei Cibi di Strada, l'evento dedicato al buon gusto e al buon vivere.
La manifestazione realizzata come ogni anno in collaborazione con le associazioni locali e con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna, Parco Nazionale dell'Appennino tosco – emiliano, Comunità Montana, propone un percorso nel mondo della gastronomia delle Cittaslow, la rete internazionale delle città del buon vivere, partendo dai cibi di strada, quelli che raccontano le radici dell'identità di un luogo.
Protagoniste dell'evento saranno ancora una volta le Cucine di Strada con prodotti dell'Appennino e delle Cittaslow presenti, accanto a queste le produzioni delle aziende del circuito Cittaslow italiano ospiti.
Tanti gli appuntamenti che si susseguiranno nel corso delle due giornate, tra concerti e animazioni con artisti di strada, la cucina si farà anche spettacolo attraverso laboratori ed appuntamenti con lo show cooking.

(Fonte: ufficio stampa Festival Città Slow)

La storia del nostro erbazzone parte da lontano e prende forma nelle accoglienti cucine di un tempo, quelle con la stufa, spesso la sola della casa, un tavolo di legno massiccio e le rezdore con il grembiule, indaffarate ai fornelli. E' la storia di una cultura rurale e genuina...

Reggio Emilia, 24 maggio 2014 - di Giulia Rossi

C'è a chi piace la parte più croccante e chi preferisce gustarsi tutta la morbidezza del ripieno, quasi sempre scottandosi la lingua. Solitamente la sua fisionomia ricorda quella rigorosa di un rettangolo, ma c'è chi a volte la "fuieda" la stende in una teglia tondeggiante. Ha un manto color biscotto, ma il suo sapore è decisamente salato. Il suo profumo è inconfondibile e, se chiudiamo gli occhi, ci proietta in un baleno indietro nel tempo, quando le nostre nonne decidevano di farci una sorpresa per cena ma noi, ancor prima di arrivare in cucina, avevamo già intuito cosa ci saremmo trovati nel piatto di lì a poco.
Se non l'avete ancora capito, stiamo parlando dello "scarpasoun", l'erbazzone per chi non mastica troppo bene il dialetto reggiano. Inimitabile, appetitoso, unico. Unto al punto da leccarsi le dita.

Lerbazzone rid

LA CONGREGA DELLO SCARPASOUN.

A Reggio Emilia la sua fama lo precede, quindi non ha bisogno di troppe presentazioni; fuori dai confini dell'esagono tuttavia, non tutti ancora hanno avuto il piacere di assaggiare questa chicca della gastronomia locale. Ed è proprio con lo scopo di far arrivare la nostra torta salata sulle tavole dei cittadini di tutto il mondo, che in questi giorni è nata la "Congrega dello Scarpasoun", un un'associazione culturale, presieduta da Alice Benassi, (socia dell'azienda Nonna Lea), che ha radunato un gruppo di appassionati della buona cucina emiliana, per promuovere il nostro l'erbazzone.
E quest'anno saranno proprio loro, i nuovi ambasciatori del gusto reggiano, il principale cuore pulsante della "Sagra dello Scarpasoun", la tradizionale festa in onore del re delle tavole reggiane, in programma sabato 7 e domenica 8 giugno, a Montecavolo.
Anche per l'edizione 2014 in cartellone sono previsti giochi, laboratori per grandi e piccini, tanta musica e il mercato contadino. Neanche a dirlo, il protagonista indiscusso delle due giornate sarà sempre lui: lo scarpasoun, da gustare a tutte le ore, anche per una buona causa. Il ricavato infatti sarà devoluto all'Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri.

Sagra dello scarpasoun. Dalla pagine facebook dellevento rid

                                                                       Sagra dello scarpasoun immagine tratta dalla pagine facebook dell'evento

IL NOME E LA STORIA DELLO SCARPASOUN.

Ma qual è stato il passato dello scarpasoun, prima che diventasse "famoso"? E come lo cucinavano le nostre nonne?
La storia del nostro erbazzone parte da lontano e prende forma nelle accoglienti cucine di un tempo, quelle con la stufa, spesso la sola della casa, un tavolo di legno massiccio e le rezdore con il grembiule, indaffarate ai fornelli. E' la storia di una cultura rurale e genuina, di un prodotto nato povero, ma che si è arricchito di generazione in generazione, attraverso preziose ricette che sono passate di madre in figlia, per poi entrare nel nuovo millennio quale piatto ricco e prelibato.
Certo il suo nome dialettale non gli rende giustizia, poiché scarpe e cibo difficilmente sono termini affiancabili, ma c'è una spiegazione: le umili famiglie contadine infatti, per preparare l'impasto dell'erbazzone utilizzavano non solo la parte morbida e verde delle bietole, colte nei campi a partire dal mese di giugno, ma anche il fusto bianco, chiamata "la scarpa" della pianta. Da qui "scarpasoun".

LA RICETTA DELLA NONNA.

La sua preparazione non richiede tanto tempo e nemmeno eccessive abilità in cucina. Ricetta della nonna alla mano, leggiamo che una volta pulite le bietole dalla terra e tagliati i gambi bianchi, che vanno inseriti nell'impasto, perché danno più morbidezza all'erbazzone, si lavano, si strizzano e si tagliano con la mezzaluna. Una volta tagliate, le bietole andranno messe in una teglia assieme a cipolla, aglio, sale e prezzemolo, facendo rosolare il tutto a fuoco lento; mentre in un tegamino a parte vanno fatti soffriggere lardo e pane grattugiato che, una volta raffreddati, si uniscono al precedente composto. Infine, si aggiunge al tutto uovo e Parmigiano Reggiano a volontà.
Anche la "fuieda" è abbastanza veloce da preparare: su un tagliere si impasta la farina con sale, acqua gassata e un po' di latte; poi si stende con il matterello in modo da rendere la pasta abbastanza sottile, e la si sistema in un tegame. E' il momento di versare il contenuto verde nello stampo per poi ricoprirlo con un altro pezzo di sfoglia. Si bucherella la parte superiore dell'erbazzone con una forchetta, qualche fiocco di lardo e il vostro scarpasoun sarà pronto da infornare.

Libri di ricette rid

UN INGREDIENTE PUO' FARE LA DIFFERENZA.

C'è un ingrediente speciale che qualifica e distingue il classico erbazzone "cittadino" da quello "montanaro": il riso, che arricchisce il tradizionale scarpasoun di note più dolci e delicate.
Casina, Carpineti, Castelnovo ne' Monti, Felina sono soprattuto queste le valli che per prime hanno visto arrivare sulle loro tavole l'erbazzone direttamente dalla pianura. A condurlo fin sul nostro Appennino sono state proprio loro, le mondine, che per consuetudine avevano il diritto di portare a casa un chilo di riso per ogni giornata di duro lavoro. Così questo ingrediente veniva inserito anche nell'impasto dello scarpasoun, dando vita a una deliziosa variante della vera ricetta.

LA FESTA DI CARPINETI.

All'erbazzone montanaro e al suo "ingrediente segreto" è stata dedicata anche una festa ad hoc, che si svolge ogni anno verso la metà di luglio dal nome: "Lo Scarpazzone in forma", organizzata dall'associazione Carpineti da vivere. Un altro modo per continuare a gustare e tramandare alle nuove generazioni il sapore vero di una tradizione culinaria unica.

Pubblicato in Cultura Reggio Emilia
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