L’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale porta all’arresto di un cittadino straniero in zona stazione.
Modena 19 febbraio 2020 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile e della Polizia Locale di Modena, durante un servizio congiunto di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione del fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, ha proceduto all’arresto di un cittadino nigeriano classe 1990 ai sensi dell’art. 73 comma 5 D.P.R. 309/90.
L’attività di contrasto ha interessato la zona della stazione ferroviaria ed in particolare via Nicolò dell’Abate, via Crispi e via Mazzoni strade segnalate e frequentate da persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante la perlustrazione gli Agenti hanno riconosciuto all’angolo tra via Mazzoni e via dell’Abate un soggetto che in data 23 gennaio aveva tentato di sottrarsi ad un controllo di polizia dandosi a precipitosa fuga senza però riuscirci e quindi denunciato per il reato di resistenza a P.U.
Gli operatori hanno quindi proceduto al monitoraggio del soggetto sia attraverso un’attività di osservazione nonchè attraverso le telecamere cittadine di sorveglianza opportunamente puntate sull’uomo da cui poco dopo era chiaramente visibile uno scambio tra lo straniero e un cliente di un piccolo involucro termosaldato con una banconota da 20 Euro.
Dall’identificazione dell’acquirente è stato possibile appurare che l’uomo aveva acquistato 0,12 grammi di sostanza stupefacente risultata essere successivamente CRACK dallo straniero a fronte della corresponsione di una banconota dal taglio di 20 Euro.
Per quanto sopra lo straniero, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti è stato fermato ed identificato e dalla successiva perquisizione personale è stato possibile rinvenire e sequestrare la somma di Euro 170 Euro probabile provento di spaccio e il telefono cellulare utilizzato per gli appuntamenti con i clienti.
Dell’arresto è stato notiziato il P.M. di turno il quale ha disposto il trattenimento presso gli Uffici della Questura e la fissazione del giudizio con rito direttissimo.
L’operazione è stata condotta da agenti in borghese, che hanno seguito i due fino a “coglierli sul fatto” mentre cedevano una dose a un cliente italiano. I due, entrambi con precedenti, sono stati processati per direttissima.
Di Claudia Fiori - Modena 6 febbraio 2020 – Richiedenti asilo, ma di fatto senza fissa dimora e spacciatori, con precedenti specifici per droga e rapina. Due cittadini nigeriani di 21 e 23 anni sono stati arrestati ieri pomeriggio da agenti della Polizia Municipale e della Compagnia dei Carabinieri di Modena, nell’ambito di un’operazione di contrasto allo spaccio di stupefacenti.
Gli agenti in borghese stavano perlustrando la zona della Stazione Ferroviaria, nota per la fervente attività di spaccio, quando hanno notato i due uomini, già noti alle Forze dell’Ordine, che stazionavano con fare sospetto sotto al cavalcavia Mazzoni. Gli agenti si sono quindi appostati e hanno atteso di coglierli sul fatto. Verso le 18.30, infatti, un “cliente” si è avvicinato e ha acquistato una dose di crack, poi si è allontanato per consumare la sostanza dietro a un furgoncino in via dell’Abate.
Gli agenti sono quindi entrati in azione e hanno bloccato sia i due pusher che il cliente, al quale è stata sequestrata una pipetta artigianale utilizzata per fumare lo stupefacente. La perquisizione dei due nigeriani, invece, ha consentito di trovare altre 11 dosi di crack e oltre 220 euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio.
I due stranieri, con precedenti per spaccio e rapina, sono quindi stati tratti in arresto e processati per direttissima. Sono quindi tornati in libertà con l’obbligo di lasciare il territorio comunale di Modena.
Operazione anti droga: un fermo, una denuncia e un arresto. Uno dei pusher ingoia le dosi pronte per lo spaccio. Tre diverse operazioni condotte dalla Squadra Volante di Modena hanno fatto finire nei guai quattro cittadini stranieri di diversa nazionalità, alcuni già noti alle Forze dell’Ordine per il reato di spaccio di stupefacenti.
Di Claudia Fiori Modena, 3 febbraio 2020 - Guardie e ladri? Meglio dire “Guardie e spacciatori”, soprattutto alla luce dei tre diversi episodi di cronaca che nelle ore scorse a Modena hanno visto protagonisti gli agenti della Squadra Volante e i pusher che ormai si dedicano al loro business a cielo aperto.
Il primo ha avuto come teatro via Piave, tra la Stazione ferroviaria e la zona Tempio. Qui gli agenti della Volante impegnati in un’operazione di controllo del territorio hanno notato tre uomini in atteggiamento sospetto. Si sono quindi avvicinati e hanno notato che uno dei tre, di nazionalità africana, con gesto fulmineo si è portato qualcosa alla bocca per poi ingoiarlo. È scattata quindi la perquisizione che ha consentito di recuperare gli involucri di plastica che l’uomo, un cittadino del Togo di 35 anni, si era nascosto sotto la lingua, oltre a una dose di marijuana pronta per la vendita che aveva in tasca. È stato quindi denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Identificati anche il compare, un cittadino della Guinea di 26 anni, e un italiano, residente nel mantovano. Il contesto ha consentito di risalire a una contrattazione per la vendita di droga.
La seconda operazione ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri, questa volta al Parco Novi Sad, zona tristemente nota come “supermarket della droga”. Qui un altro pusher è stato bloccato dopo una fuga rocambolesca a piedi, durante la quale l’uomo, un 29 enne libico clandestino sul territorio, ha gettato a terra sei dosi di hashish, poi recuperate dagli agenti. L’uomo è stato infine fermato e denunciato.
Il terzo episodio, invece, è avvenuto tra via Emilia Est e viale Trento Trieste, dove un 37 enne nigeriano, già noto alle Forze dell’Ordine per la sua attività di spaccio e irregolare sul territorio, è stato riconosciuto dagli agenti. Sentendosi “osservato”, l’uomo ha abbandonato a terra la sua bicicletta e si è messo a correre per evitare di essere riconosciuto e fermato. Gli agenti sono riusciti tuttavia a bloccarlo e a condurlo in Questura dove, nonostante il suo rifiuto di fornire le proprie generalità, attraverso la comparazione delle impronte digitale è emerso che a suo carico pendeva un ordine di carcerazione di un anno e cinque mesi per spaccio di droga. Il nigeriano è stato quindi condotto in cella nel carcere di Sant’Anna.
Eseguite 14 misure cautelari sul territorio della Provincia di Bologna da parte dei militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna.
Bologna 31 gennaio 2020 - Nella mattinata odierna, in Bologna, militari della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, con il supporto del Nucleo Elicotteri CC di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 14 indagati (4 di nazionalità italiana, 8 tunisina, 1 russa e 1 albanese), di cui 6 destinatari della misura degli arresti domiciliari e 8 del divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna, ritenuti responsabili di produzione di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990).
La complessa indagine, condotta dai militari della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale dal mese di novembre 2017 - coordinata dal Procuratore Capo di Bologna dott. Giuseppe AMATO e dal Procuratore Aggiunto dott. Francesco Caleca, condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna dott. Gianluca Petragnani Gelosi, che ha emesso l’Ordinanza di Custodia Cautelare –, mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale e geolocalizzazione di veicoli, nonché numerosissimi servizi di osservazione controllo e pedinamento, ha consentito di accertare e documentare numerosissimi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti (più di 800 cessioni al dettaglio di piccoli quantitativi), principalmente del tipo eroina, contestati agli indagati nell’odierna ordinanza.
Nel suo sviluppo, l’attività investigativa ha consentito di raggiungere ulteriori importanti risultati operativi, confluiti in autonomi singoli procedimenti penali. In particolare, sono stati tratti in arresto in flagranza 8 soggetti (di nazionalità albanese e tunisina) responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 73 D.P.R. 309/1990) e detenzione e porto abusivo di armi (artt. 10, 12 e 14 L. 497/74), ritenuti elementi importanti nella “filiera dello spaccio” di eroina sulle piazze bolognesi. Nelle circostanze sopra indicate, sono stati sottoposti a sequestro complessivi 5 kg di sostanza stupefacente (4 kg del tipo eroina e 1 kg di cocaina), una pistola semiautomatica con matricola abrasa e circa 80.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio di stupefacenti.
L’operazione odierna, inquadrata nella più generale lotta allo spaccio di stupefacenti, prioritario obiettivo della Procura di Bologna e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna, ha consentito di ricostruire e contrastare il fenomeno dello spaccio al dettaglio di eroina nelle strade bolognesi, diretto sia nei confronti di una rete di clienti “fidelizzati”, sia di compratori occasionali mediante appuntamento ed utilizzando un linguaggio in codice per identificare la tipologia dello stupefacente (nella maggior parte dei casi il termine “capelli bianchi” identificava l’eroina, il “caffè” l’hashish e il “latte” la cocaina).
All. Foto Conferenza stampa.
In foto, da sinistra: Comandante Compagnia Carabinieri Bologna Borgo Panigale, Maggiore Elio Norino, Comandante Reparto Operativo Comando Provinciale Carabinieri Bologna, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola, Comandante Nucleo Operativo Radiomobile Compagnia Carabinieri Bologna Borgo Panigale, Tenente Riccardo Angeletti.
All. link video: https://we.tl/t-wjZ4w7ChTH
Inviato venerdì 31/01/2020 12:01
CARABINIERI BOLOGNA
SGOMINATA BANDA DI SPACCIATORI DI EROINA
Operazione in corso da parte di 110 Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, con l’impiego di unità cinofile ed elicotteri. Disarticolata banda dedita allo spaccio di stupefacenti.
Eseguite 14 misure cautelari nei confronti di una banda di spacciatori (italiani e stranieri) di eroina e cocaina nelle piazze di spaccio bolognesi.
Le indagini, sviluppate dalla Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di accertare numerosissimi episodi di spaccio al dettaglio e sequestrare droga, soldi e armi nel corso delle prolungate e complesse investigazioni.
I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10:45 presso la Sala Scantamburlo della Legione Carabinieri Emilia Romagna.
Inviato venerdì 31/01/2020 08:11
BOLOGNA, 31 GENNAIO 2020
Operazione in corso da parte di 110 Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna. Eseguite 14 misure cautelari. Disarticolata banda dedita allo spaccio di stupefacenti.
Inviato venerdì 31/01/2020 07:02
I carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Parma hanno proceduto all’arresto di un cittadino nigeriano classe 95 in Italia senza fissa dimora.
L'uomo, pregiudicato, è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente presumibilmente del tipo hashish per un quantitativo pari a 68 gr. suddivisa in piccole dosi nonché della somma 230€ di denaro contante, in banconote da piccolo taglio, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.
L’arresto avvenuto alle ore 16:00 di giovedi scorso nei pressi del Parco Ducale all’ingresso di borgo Santo spirito.
Alla vista dei militari il nigeriano ha tentato la fuga ma è stato immediatamente raggiunto, bloccato e quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di sostanza stupefacente.
Il soggetto è trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa dello svolgimento del rito per direttissima
Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto al fenomeno dello spaccio e all’immigrazione clandestina da parte di soggetti pericolosi
Parma 31 gennaio 2020 - Nel corso della settimana si sono svolte altre due operazioni alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di due unità Cinofile di Bologna, 8 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia e 2 pattuglie della Polizia Municipale.
Grazie all’ausilio delle unità cinofile sono stati passati al setaccio diversi parchi cittadini, nonché Viale Vittoria Viale dei Mille e i controviali, con lo scopo di sottrarre dallo smercio la sostanza stupefacente. Durante l’operazione sono stati sequestrati mezzo chilo di cannabinoidi pronti per lo smercio, nel dettaglio marijuana e hashish.
Durante gli attenti controlli sono state identificate circa 90 persone e 23 autoveicoli.
Durante i vari accertamenti, che si sono estesi in s.leonardo e nella zona centro, con particolare attenzione a P.za Ghiaia, sono stati fermati:
un cittadino pakistano trentenne, con precedenti per aver commesso una violenza sessuale su minorenne, il quale è stato sottoposto all’Ufficio immigrazione che lo ha espulso con accompagnamento presso il Cpr di Roma, in attesa dell’accompagnamento in frontiera;
un altro soggetto, un moldavo 34enne con precedenti per reati contro il patrimonio, tra cui l’odiosissimo precedente per furto in abitazione, è stato espulso, con notifica del provvedimento da parte dell’ufficio immigrazione. L’uomo è stato accompagnato da personale della Polizia di Stato in frontiera, ove lo attendeva un volo per il rimpatrio.
Altri tre soggetti, un cittadino ivoriano 31enne, uno nigeriano 24enne e un marocchino 34enne, sono stati espulsi con ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale, tutti e tra gravati da precedenti, in ultimo l’ivoriano è stato sanzionato per ubriachezza molesta, fatto commesso in Piazzale della Pace.
Continua ad essere applicata in modo efficace la strategia del Questore per garantire la sicurezza sul nostro territorio, massimizzando i controlli su strada e le espulsioni dal territorio di cittadini stranieri pericolosi.
Due tunisini di 21 e 49 anni sono stati trovati in possesso di diverse dosi di hashish pronte per la vendita in un bar di fronte all’Istituto Corni di Modena, frequentato dagli studenti. Le verifiche hanno consentito di identificare che i pusher erano irregolari sul territorio in seguito alla fuga dal centro di accoglienza di Lampedusa, che aveva fatto decadere l’iter per la richiesta di asilo.
Redazione Modena 24 gennaio 2020 – Avevano addosso rispettivamente 25 e 16 grammi di hashish, già divise in dosi e pronti per la vendita. E aspettavano i “clienti” posizionandosi in pieno giorno presso il bar Nuovo Fiore di via Aldo Moro, proprio di fronte all’Istituto Corni, frequentato dagli studenti.
Si tratta di due tunisini di 21 e 49 anni che sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio dalla Polizia in seguito a un controllo effettuato dagli uomini di una Volante e che ha portato al rinvenimento della droga.
Da ulteriori controlli è emerso che i due stranieri erano irregolari sul territorio poiché, dopo essere arrivati presso il centro di accoglienza di Lampedusa, erano in seguito fuggiti facendo perdere le loro tracce e facendo di conseguenza decadere l’iter per la richiesta di asilo. I due risultavano anche residenti, chissà come, presso un hotel modenese dove alloggiano richiedenti asilo già inseriti nei percorsi istituzionali.
A conferma di come i pusher si appostino nei pressi dei locali frequentati dagli studenti, un terzo tunisino 36 enne e senza fissa dimora è stato fermato dai Carabinieri del Radiomobile a pochi metri dal bar Nuovo Fiore e la stazione delle corriere. L’uomo aveva con sé 17 grammi di hashish e una dosa di cocaina pronta per la vendita.
Nella giornata di sabato, la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Parma dr. Mattia Fiorentini su richiesta del Sost. Proc. dr.ssa Emanuela Podda nei confronti di 4 cittadini nigeriani responsabili di spaccio di cocaina nella città e nell’hinterland di Parma.
Sono stati raggiunti da misura cautelare in carcere:
• ABUNENE Nelson Ukpebor, classe 1980;
• BALOGUN Innocent Inegbenedion, classe 1982;
entrambi domiciliati in Parma mentre, allo stato, altri due destinatari sono irreperibili.
L’attività di indagine è stata avviata nell’aprile del 2018, allorquando gli agenti della Squadra Mobile hanno iniziato a monitorare gli spostamenti di ABUNENE Nelson Ukpebor indicato come dedito all’attività di spaccio. I primi accertamenti operati hanno consentito di identificare alcuni clienti, sequestrando a loro carico la cocaina venduta da ABUNENE. Si accertava che il giovane spacciatore acquisiva la richiesta tramite telefonata o sms, per poi darsi appuntamento con gli acquirenti in varie zone della città (Botteghino, Campus, stadio) e nei comuni di Monticelli e San Polo di Torrile.
La successiva attività investigativa, supportata da presidi tecnologici ed inizialmente incentrata esclusivamente sull’ABUNENE, ha consentito di ricostruire la quotidiana attività di spaccio di cocaina condotta dall’uomo, documentare centinaia di cessioni ed identificare molti dei suoi clienti. La maggior parte di questi, in particolare, erano clienti “fidelizzati” con i quali, nel corso delle telefonate, non era necessaria alcuna specificazione per definire il luogo dell’appuntamento e la quantità di stupefacente richiesto.
L’attività tecnica ha inoltre consentito di accertare che ABUNENE si avvaleva della collaborazione di BALOGUN Innocente e di un terzo cittadino nigeriano ed altresì che i tre operavano in stretta sinergia tra di loro, condividendo lo stupefacente, tanto che i clienti, indipendentemente dal numero chiamato, venivano dirottati verso il sodale che fosse immediatamente disponibile o, semplicemente, più prossimo al luogo dell’appuntamento.
L’ultimo tassello dell’attività ha riguardato l’individuazione del fornitore dei tre, ovvero il quarto nigeriano. Questi, già noto agli agenti della Squadra Mobile in quanto tratto in arresto nel 2016 per traffico di sostanze stupefacenti, da una parte riforniva i tre della cocaina da loro spacciata e, dall’altra, aveva una fiorente attività di spaccio al “dettaglio” di cocaina e marijuana.
Dalla complessiva attività sono emersi gravi indizi relativamente alla cessione di centinaia di dosi di cocaina, che avrebbero fruttato agli indagati un ricavato non inferiore ad almeno 50.000 €, somma che forma oggetto del decreto di sequestro preventivo adottato dal GIP su richiesta del PM.
Nel corso della perquisizione presso le abitazioni dei due indagati arrestati, sono stati sequestrati beni di valore tra cui un TV 52 pollici di ultima generazione, un IPHONE 11 e monili in oro.
Un giro d’affari importante, certificato anche da un messaggio di uno dei clienti di ABUNENE che, arrabbiato per la scarsa qualità della cocaina datagli nell’ultima occasione e indispettito dai pretesti accampati dal nigeriano, gli dice “prima di andare a letto, una cosa ti giuro sulla tomba di mia madre, tu hai perso un cliente da 20000 € all’anno come minimo…bye bye, anzi fottiti”.
Modena 13 gennaio 2020 - Nella serata di domenica, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino italiano di 49 anni, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Fermato per un controllo mentre percorreva via Puccini a bordo della propria auto, l’uomo si è mostrato da subito particolarmente agitato e nervoso. Da una immediata verifica in banca dati è emerso che il 49enne era gravato da numerosi precedenti penali e di Polizia specifici, motivo per il quale gli agenti hanno effettuato un’ispezione più approfondita.
Sulla sua persona, in una tasca della giacca, sono stati rinvenuti tre involucri termosaldati di sostanza stupefacente, accertati successivamente essere del tipo cocaina.
Un accurato controllo dell’autovettura, ha permesso agli agenti di rinvenire ulteriori 20 involucri di cocaina, occultati nel vano centrale dell’auto, tra i due sedili anteriori dentro un sacchetto in simil pelle di colore nero, nonché nel tessuto della leva del cambio.
La sostanza stupefacente per un peso complessivo di 16 grammi e la somma in contanti pari a 835 euro sono stati sottoposti a sequestro; il malvivente, dopo gli accertamenti di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
Nella giornata di mercoledì, quattro equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno proceduto al controllo dello stabile in disuso, ex “Termosanitaria Corradini S.P.A.”, sito in via Ruffini, nelle cui vicinanze, recentemente, sono stati notati alcuni individui con precedente in materia di stupefacenti.
Nello stabile sono stati rintracciati in totale 14 soggetti, tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria per invasione di terreni ed edifici al fine di occuparli. Il fabbricato, posto su due livelli, versava in pessime condizioni igieniche ed al suo interno erano stati ricavati alcuni giacigli di fortuna.
Inoltre, l’attività ha portato all’arresto di 8 persone, fra cui due donne, ed alla denuncia in stato di libertà di altri 6 individui, questi ultimi tutti cittadini tunisini, fra cui due minori.
Quattro degli arresti sono scattati per detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, infatti, gli operatori della Squadra Volante hanno sequestrato complessivamente 29,2 grammi di cocaina e 899,1 grammi di hashish, suddivisi in dosi termosaldate e pronte per essere immesse nel mercato illecito.
Una cittadina macedone di 31 anni è risultata essere destinataria di un provvedimento di sospensione cautelativa della detenzione domiciliare, emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Bolzano a seguito di tre episodi di evasione dalla misura cautelare degli arresti domiciliari cui la donna era sottoposta.
Un cittadino libico di 23 anni è risultato essere destinatario dell’aggravamento della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Modena e Provincia, emessa dal Tribunale di Modena lo scorso 19 novembre, commutata con la misura della custodia cautelare in carcere.
Altri due individui, entrambi cittadini tunisini di 36 e 23 anni, sono stati tratti in arresto per reingresso illegale nel territorio nazionale. I due erano stati accompagnati coattivamente alla frontiera.
I sei soggetti denunciati in stato di libertà si sono resi responsabili a vario titolo di inosservanza alle norme sugli stranieri, porto di oggetti atti ad offendere, nel particolare due coltelli a serramanico, e falsa dichiarazione a Pubblico Ufficiale sull’identità personale.
La Polizia di Stato arresta anche un 22enne per spaccio di sostanze stupefacenti
Nelle stesse ore, in via Nicolò dell’Abate, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 22 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Durante un servizio mirato alla repressione dello spaccio di droga in città, gli agenti della Sezione Narcotici hanno notato il 22enne mentre era intento a cedere una dose di marijuana ad una giovane donna. Sottoposto a perquisizione personale, il soggetto è stato trovato in possesso di 20,10 grammi di marijuana, suddivise in quattro involucri.
Su disposizione del Magistrato di Turno, il cittadino nigeriano è stato trattenuto all’interno delle camere di sicurezza della Questura in attesa di processo con rito direttissimo.