E' stata una mattina entusiasmante per gli alunni della classe 5 C della primaria del Maria Luigia che hanno incontrato il sindaco, Federico Pizzarotti, nella sala del Consiglio Comunale, con lui anche il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni.
Gli alunni della primaria, durante l'anno scolastico, hanno, infatti, realizzato il progetto di cittadinanza attiva: “Un Comune in Comune”, che ha visto impegnata la classe Maria Luigia, guidata dall’insegnante Antonella Montecchi e Antonina Corso.
Gli alunni hanno simulato la gestione di un Comune immedesimandosi nei diversi ruoli, politici e amministrativi, che guidano una Amministrazione.
Proprio nell'ambito di questo progetto la classe ha dato vita ad un Comune virtuale con tanto di sindaco e assessori. E sono stati proprio loro a sottoporre al sindaco un vero e proprio patto di gemellaggio.
Il progetto, avviato ormai da un anno, ha così vissuto il suo momento culminante nella sala del consiglio comunale dove gli studenti si sono confrontati con il primo cittadino in persona colloquiando con lui e informandosi sull'attività ed il funzionamento dell'ente.
Il sindaco Alberto Cocozzello, eletto dai compagni di classe, ha guidato e presentato al sindaco Pizzarotti le proposte migliorative attuate, grazie alla collaborazione degli Assessori, nella città di Cittacì.
Presentato anche il giornale che racconta la città affiancato da una redazione televisiva. Al termine delle firme ufficiali sulle pergamene dei i due Sindaci non sono mancate le domande degli alunni al Sindaco Pizzarotti che ha risposto a tutte le loro curiosità.
Momento di premiazioni nell'ambito del progetto “Parma, sostenibilità in azione!” promosso dal Comune di Parma, Assessorato alle Politiche di sostenibilità ambientale, nell'ambito del programma di mobilità sostenibile casa – scuola del Comune di Parma.
“Ascolta il rumore dei tuoi passi” è il titolo dell'azione messa in campo nell'ambito del progetto, un'azione promossa da Arpae – Agenzia Prevenzione Ambiente Energia dell'Emilia – Romagna e dal Comune di Parma in collaborazione con Fiab Parma Bicinsieme e coop Cigno Verde rivolta alle scuole primarie e secondarie di primo grado della città con l'obiettivo di attuare attività educative e didattiche per promuovere il tema della mobilità sostenibile; per rendere i bambini consapevoli dei vantaggi legati alla salute ed al benessere nell'utilizzare mezzi di trasporto alternativi all'auto privata per recarsi a scuola, facendo ricorso alla bici o andandoci a piedi nella consapevolezza che il benessere ambientale è responsabilità di tutti. Camminare o pedalare ha risvolti positivi non solo sulla viabilità ma anche sulla salute, non si inquina, permette di socializzare con i compagni di percorso. concorre a migliorare la qualità della vita in generale.
Al momento della premiazione hanno partecipato l'Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale,Tiziana Benassi; Angela Chiari, Mobility Manager d'area del Comune; Andrea Mozzarelli Presidentedi Fiab Parma Bicinsieme e Giuseppe Boselli di Arpae.
Soddisfazione è stata espressa dall'Assessore Tiziana Benassi che ha dichiarato:“Ringrazio i ragazzi delle scuole elementari e medie per l’impegno e l’entusiasmo che hanno messo nel concorrere a questa iniziativa di educazione alla mobilità sostenibile. In ben 900 studenti hanno partecipato. Un successo che dimostra la sensibilità verso le tematiche ambientali delle nuove generazioni. “Per andare a scuola, camminiamo e pedaliamo, non usiamo sempre l’auto. Si può fare. E’ divertente e fa bene, a tutti.” Da parte nostra - dell’ Amministrazione Comunale - l’impegno di poterlo fare in un contesto adeguato, sicuro. Questo è il messaggio che vorrei passare a questi ragazzi e alle loro famiglie. Quello di oggi è un punto di partenza che ci stimola a investire ancora e di più in questa iniziativa, per incidere in modo sostenibile sugli spostamenti casa-scuola. La strada è lunga – i dati raccolti dimostrano che almeno la metà delle famiglie si muove ancora su auto privata per portare i figli a scuola – ma è davvero incoraggiante toccare con mano l’entusiasmo e la partecipazione di questi ragazzi, la loro voglia di fare la differenza. Ringrazio anche gli insegnanti e i genitori che li hanno accompagnati in questo percorso educativo e che sono stati - e sempre saranno - fondamentali e indispensabili nel preparare i ragazzi alle scelte”.
Le classi vincitrici sono state premiate con un attestato, un cartello da esporre a scuola e con una gita a piedi o in bici.
Migliore classe assoluta è risultata essere la 1B della primaria Cocconi con attività legate allo spostamento casa – scuola in bici e a piedi.
Nella categoria mobilità pedonale si è classificata la 1D della secondaria di primo grado Puccini.
Per la categoria mobilità ciclabile si è classificata la classe 2B della scuola secondaria di primo grado Puccini.
Per la categoria legata ai mezzi pubblici si è classificata la 2B della scuola secondaria di primo grato della Fra Salimbene - Sanvitale.
Al concorso hanno partecipato 39 classi ( 24 della secondaria di primo grado), i bambini coinvolti sono stati circa 900 di 8 scuole differenti. Il concorso di rinnova a settembre e per le scuole interessate c'è ancora la possibilità di iscriversi.
Dalla partecipazioni delle classi al concorso è emerso che circa la metà degli alunni intervistati utilizza un mezzo privato per andare a scuola, un dato che si contrae nei mesi primaverili. I bambini che vanno a piedi sono circa il 30 % con un incremento nei mesi primaverili. Circa l'8% utilizza i mezzi pubblici per raggiungere la scuola, mentre il 10 % usa la bici. Il percorso intrapreso incentiva comportamenti virtuosi e scoraggia l'uso dell'auto per recarsi a scuola.
Continuano gli incontri nelle scuole della città e della Provincia programmati dalla Questura di Parma fortemente voluti dal Questore Gaetano Bonaccorso.
L’ultimo si è tenuto presso l’Istituto Comprensivo San Vitale – Fra Salimbene di Parma che ha visto la partecipazione di numerosi studenti che con entusiasmo e curiosità hanno partecipato al dibattito. Gli argomenti trattati sono stati il “Cyber Bullismo e l’utilizzo consapevole dei social network” nonché tematiche quali il rispetto delle regole e l’importanza di essere cittadini attivi e protagonisti della vita sociale.
L’incontro tenuto da due Commissari della Polizia di Stato ha dato la possibilità ai ragazzi di rivolgere domande e soddisfare curiosità legate alle tematiche trattate.
La Polizia di Stato e la Scuola decidono insieme di investire sui più giovani fornendo loro un’opportunità di conoscenza e crescita nella consapevolezza che solo attraverso una forte attività di prevenzione e rispetto delle regole si possa compiere un cambiamento culturale in grado di fornire un miglioramento nella nostra società.
Sono due studentesse di Moro e Canossa le vincitrici della 'sfida' che, nelle scorse settimane, ha coinvolto 1.800 studenti attraverso "What Europe does for me? Cosa fa l'Europa per me?", il modulo formativo che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione per la progettazione internazionale E35, ha predisposto per illustrare agli studenti delle scuole superiori l'importanza e il funzionamento dell'Unione europea e le opportunità offerte in particolare ai giovani. Le due ragazze, insieme ai migliori studenti di tutte le scuole reggiane coinvolte, sono state premiate oggi pomeriggio, in Sala Consiglio, dal presidente e dalla vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni ed Ilenia Malavasi.
Letizia Della Casa del Canossa e Matilde Bertani del Moro saranno dal 19 al 21 maggio a Praga, per partecipare al progetto Crossover, cofinanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma Europa per i cittadini, che mira ad attivare strategie di promozione della cittadinanza europea attiva a livello locale, mettendo a confronto partner provenienti da diversi Paesi, alcuni dei quali più favorevoli all'Ue, altri decisamente meno. Insieme ad Andrea Poluzzi della Fondazione E35, che illustrerà le attività realizzate a livello locale in merito alla promozione dell'Ue e al contrasto all'euroscetticismo, Letizia e Matilde presenteranno proprio il progetto "What Europe does for me" promosso dalla Provincia di Reggio Emilia e il percorso che gli permesso loro di prendere parte alla missione a Praga.
Tra aprile e la prima metà di maggio, sono stati ben 1.800 gli studenti – di quarta e, soprattutto, quinta superiore – coinvolti in una ventina di incontri da "What Europe does for me?". Il format - studiato da Martino Soragni e Francesca Tamburini della Fondazione E35, che hanno tenuto gli incontri – prevedeva un test preventivo attraverso la piattaforma Kahoot!, una breve parte teorica e una seconda di diretto coinvolgimento degli studenti attraverso quiz e talk. Proprio in base ai punteggi ottenuti nel quiz finale, i due studenti che hanno ottenuto il miglior risultato sono stati premiati con il viaggio a Praga di tre giorni.
"In un anno importante che, il prossimo 26 maggio, vedrà anche gli italiani chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento europeo, con questa iniziativa abbiamo voluto informare gli studenti circa il funzionamento dell'istituzione e dei suoi organi elettivi, anche al fine di promuovere una buona partecipazione al voto, perché tanto l'Italia quanto l'Europa hanno bisogno dell'impegno e del protagonismo dei nostri giovani", ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, complimentandosi con i ragazzi e con i loro compagni per "l'impegno con il quale hanno aderito ad una iniziativa attraverso la quale abbiamo voluto avvicinare le istituzioni, quella europea, ma anche quella provinciale, ai nostri giovani cittadini, dai quali uscirà la nostra futura classe dirigente".
"Grande attenzione è stata anche dedicata a tutti gli aspetti relativi alle opportunità che l'Unione europea offre ai giovani in termini di formazione, tirocini e lavoro grazie ai programmi Erasmus + e My first EURES job ed anche attraverso il Corpo europeo di solidarietà, una sorta di servizio civile continentale", ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi, che ha anche ricordato le centinaia di ragazzi ai quali la Provincia, nel corso di questi anni, "ha permesso di svolgere importanti esperienze, di studio, ma anche di vita, all'estero".
Questa la graduatoria finale: Letizia Della Casa (Canossa), Matilde Bertani (Moro), Benedetta Ferri (Motti), Zoe Braglia (D'Arzo), Artur Grigorian (Scaruffi-Levi-Tricolore), Annalisa Magnani (Cattaneo-Dall'Aglio), Martina Ferrari (Einaudi), Martina Falbo (Galvani-Iodi) Marco Marongiu (Zanelli), Gabriele Barbaro (Secchi), Gabriele Guidetti (Convitto-Corso), Andrea Morieri (Filippo Re).
Sono aperte le iscrizioni al Centro Estivo Sportivo, organizzato dal Gruppo Sportivo Anna Frank di Parma, che partirà il prossimo 10 giugno con orario 8.00-17.00 presso la parrocchia del Buon Pastore in Largo Coen, 7 (zona Crocetta).
Tante le attività sportive e ricreative, laboratori didattici, due giornate in piscina alla settimana, una gita settimanale e il servizio mensa.
Il centro, rivolto a bambini e bambine dalla prima elementare alla prima media, è coordinato dalla psicologa e psicoterapeuta Francesca Tenti, affiancata da operatrici professionali, sia per la parte didattica, sia per quella sportiva.
Le iscrizioni - fino ad esaurimento posti - vengono raccolte presso la palestra della scuola Anna Frank in via Pini,16 dal lunedì al venerdì con orario 16.30 - 18.00.
Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare il numero 339 5243471.
Conclusi oggi gli incontri, promossi dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con la Fondazione E35, per illustrare ai giovani l’importanza e le opportunità dell’Unione Europea. Per due di loro un viaggio premio a Praga.
Reggio Emilia
Si è concluso questa mattina, proprio alla vigilia della Festa dell’Europa, “What Europe does for me? Cosa fa l’Europa per me?”, il modulo formativo che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione per la progettazione internazionale E35, ha predisposto per illustrare agli studenti delle scuole superiori l’importanza e il funzionamento dell’Unione europea e le opportunità offerte in particolare ai giovani.
In un mese esatto, sono stati una ventina gli incontri che, negli istituti di tutto il territorio reggiano, hanno coinvolto ben 1.800 studenti delle classi quarte e, soprattutto, quinte: gli ultimi, questa mattina nell’aula magna dello Scaruffi, sono stati 120 studenti del Motti.
Il format - studiato da Martino Soragni e Francesca Tamburini della Fondazione E35, che hanno tenuto gli incontri – prevedeva un test preventivo attraverso la piattaforma Kahoot!, una breve parte teorica e una seconda di diretto coinvolgimento degli studenti attraverso quiz e talk. Proprio in base ai punteggi ottenuti nel quiz finale, i due studenti che avranno ottenuto il miglior risultato saranno premiati con un viaggio a Praga di tre giorni (dal 19 al 21 maggio) all’interno di un progetto sulla cittadinanza europea del programma “Europa per i cittadini”. La premiazione dei due vincitori, e dei migliori studenti di ogni istituto, si terrà giovedì 16 maggio nella Sala del Consiglio provinciale.
“In un anno importante che, il prossimo 26 maggio, vedrà anche gli italiani chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento europeo, con questa iniziativa abbiamo voluto informare gli studenti circa il funzionamento dell’istituzione e dei suoi organi elettivi, anche al fine di promuovere una buona partecipazione al voto, perché tanto l’Italia quanto l’Europa hanno bisogno dell’impegno e del protagonismo dei nostri giovani – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni - Per cambiare in meglio le cose, le critiche, pur legittime, infatti non bastano: serve un migliore rapporto tra cittadini e istituzioni che inevitabilmente passa dall’utilizzo degli strumenti democratici a nostra disposizione, a partire dal diritto di voto”.
“Grande attenzione è stata anche dedicata a tutti gli aspetti relativi alle opportunità che l’Unione europea offre ai giovani in termini di formazione, tirocini e lavoro grazie ai programmi Erasmus + e My first EURES job ed anche attraverso il Corpo europeo di solidarietà, una sorta di servizio civile continentale”, aggiunge la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi.
Fonte: Provincia di Reggio Emilia
Grande successo ha ottenuto la prova sul campo degli occhiali predisposti per la realtà aumentata, sperimentata per la prima volta in ambito nazionale presso la scuola media Montanari di Mirandola.
Lo scopo è stato quello di favorire la nascita di modelli didattici innovativi orientatati alla inclusione degli alunni con disagio. La prova doveva verificare la possibilità di avviare una interazione sincrona tra l’insegnante e l’alunno in modo da facilitare l’apprendimento nelle differenti discipline. In questo momento è possibile inviare le informazioni digitali nel “terzo occhio dello studente” e di poterle visualizzare, ma non di interagire. È necessario avanzare nella realizzazione di un progetto per computer che consenta allo studente di comunicare in modo digitale con l’insegnante. Per Guido Zaccarelli, ideatore e promotore dell’iniziativa «questo dimostra l’importanza di promuovere iniziative che sostengano lo sviluppo tecnologico in quegli ambiti che spesso sono esclusi dalla ricerca perché focalizzati in ambito industriale e commerciale».
Nonostante questo, alla scuola secondaria di I grado “F. Montanari” continua la sperimentazione didattica con la realtà aumentata e virtuale. “Sono quasi due decenni che il nostro istituto sperimenta sistematicamente metodologie didattiche che prevedono l’utilizzo di strumenti tecnologici. Nel corso degli anni, la presenza di un team digitale particolarmente attente alle innovazioni ma consapevole della priorità del metodo rispetto agli strumenti, ci ha consentito, oggi, di costruire, su solide basi metodologiche, percorsi didattici tutti da sperimentare che prevedono il ricorso a questa nuova frontiera della tecnologia”, ricordano gli insegnanti del nuovo team digitale formato dalle professoresse Bruno Cecilia, Anna Perretta, Rosa Navarra, Serra Francesca, Elisa Golinelli, operative da questo anno scolastico.
“Il nostro obiettivo, in continuità con quanto realizzato negli anni dai nostri colleghi”, ricordano ancora gli insegnanti, “è praticare l’inclusione invisibile: un’offerta formativa che ponga al centro del processo di insegnamento - apprendimento le abilità e le fragilità di ciascun allievo, a partire dalle quali costruire percorsi formativi personalizzati, flessibili, efficaci, tenendo bene a mente, però, i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento che caratterizzano il nostro segmento scolastico.
La realtà aumentata e virtuale, nella varietà delle sue declinazioni didattiche, può sostenerci nel nostro obiettivo”, continuano gli insegnanti. “Ci stiamo muovendo nella direzione tracciata dal MIUR, dalle azioni del PNSD e dalla lungimiranza di personalità esterne alla scuola, come il dottor Guido Zaccarelli che appoggia e implementa le nostre progettualità”.
Alla prova su campo era presente alla la Dr.ssa Daniela Pederzoli, una mamma operativa presso un'associazione di volontariato che si occupa di disabilità infantile: «sono molto affascinata e incuriosita dal mondo della realtà aumentata. Ritengo che, una volta risolte alcune criticità, come ad esempio quella rappresentata dalla struttura degli occhiali, ancora non adatta all’uso quotidiano, l’impiego della realtà aumentata in ambito scolastico, così come nel sociale, possa diventare uno strumento facilitante (e inclusivo) per i nostri ragazzi. Penso in particolare a quelli più fragili, con disturbi dell’apprendimento o che rientrano nello spettro autistico o ancora con la sindrome di down, ecc.. Se si riuscirà ad ottenere un’adeguata customizzazione del prodotto, la realtà aumentata potrà diventare davvero una risposta tangibile alle esigenze più diverse. La voglia di esplorare questo sentiero c’è, le energie non mancano e tante idee stanno già affiorando alla mente».
In questo momento del tempo si invitano le aziende e le istituzioni ad avviare al loro interno azioni che possano contribuire a completare il progetto di sperimentazione in stretta sintonia con il corpo docenti perché possa ambire a diventare un progetto pilota da estendere, in base ai risultati ottenuti, a livello nazionale.
Le Fiamme Gialle di Parma hanno tenuto nei giorni scorsi degli incontri con gli studenti della Scuola primaria “Mezzani” e dell’Istituto Superiore “ITIS G. Galilei” di San Secondo Parmense per parlare di cultura della legalità economica, nell’ambito della settima edizione del Progetto “Educazione alla legalità economica”.
Si tratta di un’iniziativa che trae origine dal Protocollo d’intesa stipulato tra il Comando Generale della Guardia di Finanza ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finalizzato a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli alunni delle scuole primarie e secondarie.
A sette anni dall’avvio del Protocollo, l’intento degli incontri non è cambiato: far maturare nei giovani la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione dell’evasione fiscale e dello sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Con l’ausilio di materiale audio-visivo della fedele mascotte della Guardia di Finanza, Finzy, il grifetto finanziere, e di video di cronaca sempre attuali, i militari di Parma hanno, infatti, illustrato ai giovani discenti il ruolo rivestito dal Corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, il cui compito principale risiede nel tutelare le libertà economiche, affermando un principio di “convenienza” sociale della legalità, quale bene fondamentale per lo sviluppo della leale concorrenza e per l’incremento dei servizi rivolti a tutti.
Temi particolarmente sentiti dai ragazzi si sono dimostrati il costo sociale e umano della contraffazione e i rischi per gli acquirenti dei prodotti contraffatti, oltre alla lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti e gli effetti derivanti dal loro uso. Le domande dei giovani più curiosi hanno permesso, infatti, di instaurare un dialogo particolarmente dinamico che ha coinvolto anche gli insegnanti presenti, facendo sì che gli interventi delle Fiamme Gialle si siano inseriti compiutamente in quel percorso didattico intrapreso dagli studenti, che passa dalle nozioni apprese tra i banchi di scuola fino ad arrivare alla formazione di cittadini consapevoli.
Gli incontri dei militari della Guardia di Finanza di Parma continueranno ancora per tutto il mese di aprile in altri Istituti scolastici del territorio e all’iniziativa sarà abbinato un concorso denominato “Insieme per la legalità”, che ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, tramite il coinvolgimento delle scuole, sul valore civile ed educativo della legalità economica, nonché in merito alle attività svolte dal Corpo in tali settori, favorendo la loro espressione libera, creativa e spontanea sulla tematica.
Iniziato oggi con tre classi del Canossa un ciclo di 18 incontri, promossi in collaborazione con la Fondazione E35, per illustrare ai giovani l’importanza e le opportunità dell’Unione europea.
Reggio Emilia -
E’ iniziato questa mattina nell’aula magna del Bus Pascal, coinvolgendo tre quinte del vicino liceo Canossa, “What Europe does for me? Cosa fa l’Europa per me?”, un modulo formativo che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione per la progettazione internazionale E35, ha predisposto per illustrare agli studenti delle scuole superiori l’importanza e il funzionamento dell’Unione europea e le opportunità offerte in particolare ai giovani. “In un anno importante, che coinciderà a maggio con il rinnovo del Parlamento europeo, il modulo mira ad informare gli studenti delle classi quarte e quinte circa il funzionamento dell’istituzione e dei suoi organi elettivi, anche al fine di promuovere una buona partecipazione al voto, perché tanto l’Italia quanto l’Europa hanno bisogno dell’impegno e del protagonismo dei nostri giovani – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni - Per cambiare in meglio le cose, le critiche, pur legittime, infatti non bastano: serve un migliore rapporto tra cittadini e istituzioni che inevitabilmente passa dall’utilizzo degli strumenti democratici a nostra disposizione, a partire dal diritto di voto”.
“Grande attenzione sarà poi dedicata a tutti gli aspetti relativi alle opportunità che l’Unione europea offre ai giovani in termini di formazione, tirocini e lavoro grazie ai programmi Erasmus + e My first EURES job ed anche attraverso il Corpo europeo di solidarietà, una sorta di servizio civile continentale”, aggiunge la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi.
Complessivamente circa 1.700 gli studenti, prevalentemente di quinta, che saranno coinvolti attraverso 18 incontri programmati da qui al 7 maggio in istituti superiori di città e provincia. Il format - studiato da Martino Soragni e Francesca Tamburini della Fondazione E35, che terranno gli incontri – prevede un test preventivo attraverso la piattaforma Kahoot!, una breve parte teorica e una seconda di diretto coinvolgimento degli studenti attraverso quiz e talk.
Fonte: Provincia di Reggio Emlia
Caso di bullismo a Parma: i docenti non possono rispondere di episodi che avvengono al di fuori del perimetro delle scuole
Dopo che i genitori di una ragazzina hanno denunciato, tra gli altri, anche gli insegnanti della giovane studentessa vittima di presunti atti di bullismo, gravi episodi che sarebbero stati perpetrati con l'uso di modalità telematiche al di fuori dell'orario scolastico, in merito alla vicenda prende posizione anche la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, che si dichiara disponibile a prestare tutta l'assistenza possibile ai colleghi che sono stati involontariamente coinvolti in questa spiacevole vicenda.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza a tal fine precisa: "Si parla di denunce ma siamo curiosi di capire quali reati o delitti si ipotizzano a carico degli insegnanti per atti che sarebbero stati compiuti da minor,i quando questi erano sotto la responsabilità dei loro genitori - continua il dirigente sindacale - comunque sia il Contratto Collettivo che regola il lavoro e le prestazioni professionali dei docenti prevede che questi programmino ed organizzino le lezioni e partecipino a tutte le attività funzionali legate all'organizzazione di esse, spesso equivocando sulla cortese disponibilità degli insegnanti molti ritengono che oltre ad insegnare le loro materie i docenti abbiano anche altri obblighi".