Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto al fenomeno dello spaccio e all’immigrazione clandestina da parte di soggetti pericolosi
Parma 27 febbraio 2020 - Nel corso degli ultimi giorni si sono svolte altre due operazioni alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di 4 unità Cinofile di Bologna, 8 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia e 2 pattuglie della Polizia Municipale.
Grazie all’ausilio delle unità cinofile sono stati passati al setaccio diversi parchi cittadini, tra cui Parco Falcone e Borsellino, Parco Vero Pellegrini, il Parco Ducale nonché Viale Vittoria, Viale dei Mille e i controviali, con lo scopo di sottrarre dallo smercio la sostanza stupefacente. Durante l’operazione sono stati sequestrati 3 etti di cannabinoidi(Marijuana e hashish) e 6 grammi di cocaina.
Durante gli attenti controlli sono state identificate circa 85 persone e 29 autoveicoli.
Durante i vari accertamenti, è stato fermato un cittadino camerunense classe 88’, gravato da numerosi pregiudizi di polizia, fermato ha dichiarato le generalità di un’altra persona, per questo denunciato per sostituzione di persona e sottoposto al provvedimento di espulsione.
Continua ad essere applicata in modo efficace la strategia del Questore per garantire la sicurezza sul nostro territorio, massimizzando i controlli su strada e le espulsioni dal territorio di cittadini stranieri pericolosi.
Carabinieri Forestali: attenzione agli incendi boschivi, sanzioni per l’accensione di residui vegetali effettuati senza le necessarie comunicazioni.
Parma, 25 febbraio 2020. i Carabinieri Forestali della provincia di Parma sollecitano grande attenzione agli incendi boschivi a causa dei fattori predisponenti: assenza di precipitazioni, temperature elevate, mancanza di coltre nevosa in montagna, presenza di vento e vegetazione secca facilmente infiammabile.
Condizioni inusuali per questo periodo. Elevate negli ultimi giorni una quindicina di sanzioni per fuochi accesi per bruciare residui vegetali, pratica ammessa, ma solo previa comunicazione al numero verde regionale.
In questi giorni la prolungata assenza di precipitazioni, le elevate temperature, la presenza di vegetazione secca, il vento, e l’assenza di neve in montagna stanno determinando condizioni predisponenti per gli incendi boschivi.
Per questo motivo, l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile della regione Emilia Romagna ha deliberato la “fase di attenzione” per il pericolo incendi boschivi.
Per chi avesse necessità di accendere fuochi per eliminare materiale vegetale, è consigliabile che eviti di farlo in queste condizioni; se proprio necessario, l’interessato dovrà adottare tutte le cautele possibili: effettuare la combustione di prima mattina, non in giornate ventose, su quantitativi ridotti di materiale e, soprattutto, presidiando con continuità e fino a sicuro spegnimento il fuoco.
Inoltre la normativa prevede che eventuali fuochi per eliminare residui di potature o vegetazione secca, nei pressi di boschi e di aree cespugliate debbano obbligatoriamente e preventivamente essere segnalati al numero verde regionale che fa capo ai Vigili del Fuoco 800841051 o alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali delle Stazioni del parmense hanno intensificato, anche a scopo preventivo, la vigilanza sul territorio, individuando e sanzionando una quindicina di trasgressori che hanno acceso fuochi senza la preventiva comunicazione. Tale comportamento infatti, oltre a deresponsabilizzare chi accende fuochi, spesso determina l’intervento su falsi allarmi delle squadre di spegnimento e pattuglie dedicate alle indagini.
Prevenzione e informazione: La Polizia di Stato incontra i giovani alunni dell’I.C. VALCENO unitamente a quelli di PELLEGRINO e VARSI.
Educare alla legalità rappresenta uno dei principali obiettivi della Polizia di Stato, consapevole che solo educando si può prevenire. In questa ottica proseguono senza soluzione di continuità gli incontri-confronti presso gli Istituti Scolastici della Provincia di Parma, l’ultimo dei quali, tenutosi pochi giorni fa,, ha visto coinvolti 152 ragazzi delle scuole secondarie insieme ai loro 15 docenti. L’incontro è stato organizzato dalla Sezione di Polizia Postale della Questura di Parma la quale ha voluto creare un momento di riflessione e confronto con alunni e docenti sul tema della sicurezza online con l’obiettivo di creare consapevolezza in merito alle potenzialità del web e ai rischi ad esso connessi.
Dal cyberbullismo, al sexting, ai furti di identità digitale fino all’adescamento online, questi e altri gli argomenti che il Sovrintendente Marco Vezzosi ha voluto affrontare con i ragazzi delle scuole secondarie per guidarli nella loro vita virtuale. I giovani uditori sono stati messi in guardia dai fenomeni criminali che oggigiorno si consumano in rete, esortandoli a fare attenzione a non diventare vittime degli stessi e a creare reti sicure di comunicazione virtuale.
A tal fine sono stati suggeriti degli accorgimenti per non cadere nella trappola tesa dal cyberbullo, dagli adescatori di minori, da chi vuole appropriarsi dell’altrui identità invitando i più giovani a non chiudersi in sé stessi qualora si ritrovassero a esser vittime, ma a cercare sempre il confronto con i propri genitori e amici. D’altro canto è stato toccato anche il tema delle conseguenze giuridiche cui va incontro chi compie atti illeciti in rete, esortando i ragazzi a non fare i forti con i più deboli ma a costruire relazioni sane e positive con coetanei e non.
L’incontro ha riscosso grande partecipazione, circostanza che ha permesso ai rappresentanti della Polizia di Stato e agli alunni presenti di guardare con positività a queste iniziative e di considerarle come importanti momenti di insegnamento oltreché di imprescindibile riflessione.
Per questa ragione a questo momento di riflessione ne seguiranno altri presso gli istituti scolastici di Parma e Provincia nell’ottica di educare i più giovani ad essere adulti responsabili.
Parma: nella scorsa mattinata, la Questura di Parma, nell’ambito del progetto “QUESTO NON E’ AMORE”, ha organizzato un altro gazebo a Sorbolo, per offrire, anche in provincia, un servizio di informazione e sensibilizzazione relativamente al fenomeno della violenza contro le donne (c.d. violenza di genere).
Abbiamo, non a caso, deciso di essere presenti nel periodo di San Valentino perché la Polizia di Stato vuole ricordare tutto ciò che amore non è.
L’argomento della violenza di genere è un fenomeno trasversale a tutte le fasce sociali, per combatterlo è necessario anche un deciso cambiamento culturale che possa aiutare le donne a vincere la paura, rompendo l’isolamento e la vergogna, nella consapevolezza di avere degli strumenti di contrasto, di sostegno e di tutela. Per questo fine precipuo, quindi, vengono organizzati i gazebo, ossia per far conoscere alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sociale, che esiste una fitta rete di istituzioni, enti locali ed associazioni di volontariato che ogni giorno si impegnano per affermare una parità di genere contro stereotipi e pregiudizi e che il poliziotto rappresenta uno snodo fondamentale di questa rete.
Il progetto tende a stabilire un contatto diretto con le donne che saranno accolte da psicologi, operatori della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.
Durante l’incontro era presente il Dirigente della Divisione Anticrimine, il Vice Questore Dott.ssa Silvia Gentili.
Continuano i controlli del territorio massivi e l’attività di espulsione di cittadini stranieri pericolosi ed irregolari
Parma 8 febbraio 2020 - Continua l’attenta attività di prevenzione rispetto alla commissione di reati predatori da parte dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che nel corso della settimana ha messo in atto un’intensa attività di controllo del territorio, su segnalazione e di iniziativa.
A questa attività si aggiunge quella svolta nella serata di ieri durante un servizio straordinario di controllo del territorio che vedeva tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e una pattuglia della Polizia Municipale coordinate dal Dirigente l’UPGSP. Il servizio, finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, si concentrava nelle zone cittadine maggiormente interessate dal fenomeno e si impegnava nel controllo di diversi cittadini stranieri taluni dei quali risultati poi avere precedenti in materia di spaccio.
Durante i controlli si procedeva altresì alla denuncia di due soggetti gravati dal divieto di ritorno a Parma.
L’attività di prevenzione si estendeva al controllo avventori, interessando centri scommesse e pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande del centro cittadino.
All’attività pervasiva di controlli si è affiancata quella dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Parma nella settimana che va dal 01.02.2020 al 07.02.2020. La stessa ha infatti proceduto all’allontanamento di quattro soggetti di origine extracomunitaria gravati da precedenti penali. In particolare, un cittadino di origini tunisine, detenuto presso il locale Istituto Penitenziario per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e la persona, è stato coattivamente allontanato dal Territorio Nazionale. Su di lui gravavano molteplici provvedimenti di espulsione la cui esecuzione era ostacolata dalla difficoltà a risalire alle esatte generalità del soggetto.
Ed ancora, un cittadino guineano, rintracciato nel quartiere S. Leonardo dalla Squadra Volante, gravato da precedenti in materia di stupefacenti, reati contro la persona e il patrimonio, è stato condotto presso il C.P.R. di Roma, Ponte Galeria, a seguito del provvedimento del Questore di Parma che ne disponeva appunto l’accompagnamento.
In data 03.02.2020 un cittadino nigeriano, trovato in atteggiamenti sospetti dagli Agenti delle Volanti in Viale Vittoria, irregolare sul Territorio Nazionale e gravato da precedenti per spaccio e colpito da plurimi provvedimenti di espulsione, è stato accompagnato presso il C.P.R. di Brindisi.
Da ultimo, un cittadino ucraino, destinatario di una segnalazione per lite in famiglia, soggetto rispetto al quale vi è stato sempre l’intervento di una pattuglia delle Volanti, sarà coattivamente imbarcato su un vettore aereo in data odierna.
A questi allontanamenti si aggiungono nr. 4 provvedimenti di espulsione determinati dal Prefetto di Parma cui sono seguiti contestuali Ordini del Questore di Parma ad abbandonare il Territorio Nazionale.
Dal resoconto delle attività emerge chiaramente quella che riteniamo un’efficace strategia per garantire la sicurezza della città, ovvero, operando una scrupolosa attività di analisi, a cui conseguono intenti controlli operativi su strada, a seguito dei quali i soggetti pericolosi vengono espulsi, allontanandoli fisicamente dalla nostra città.
Il personale della Squadra Volante fermava un’autovettura in Viale Trattati di Roma, nei pressi del casello autostradale, nella giornata di sabato scorso.
I soggetti privi di documenti venivano accompagnati in questura per accertamenti e identificati per M.A. classe 1990 di origine siciliana e T.N. classe 1991 e A.L. classe 1979, originari della Georgia.
I soggetti già gravati da altri precedenti penali, venivano sottoposti a perquisizione personale estesa anche al veicolo e venivano trovati in possesso di oggetti idonei allo scasso (2 cacciaviti, 1set di Grimaldelli e una chiave a pappagallo).
Tutti e tre venivano deferiti per la violazione dell’art. 10 bis del TUI e dell’art. 707 del C.P.
Riqualificazione Rio Mindollo, la sinergia tra Bonifica Parmense e amministrazione comunale pone in sicurezza il territorio di Collecchio
I lavori, realizzati per ridurre il rischio allagamenti a valle della statale della Cisa, portati a termine in tre step per complessivi 243 mila euro, di cui 125 mila euro finanziati dal Consorzio
Parma, 18 Dicembre 2019 - Ridurre il rischio allagamenti a valle della strada statale della Cisa e contribuire alla riqualificazione di una zona residenziale nella periferia di Ozzano Taro, frazione del Comune di Collecchio. Le maestranze del Consorzio della Bonifica Parmense hanno portato a termine un complesso ed importante intervento che rappresenta un contributo essenziale per la messa in sicurezza del territorio; l’intervento ha riguardato il Rio Mindollo, nei pressi di Ozzano Taro, nel Comune di Collecchio: in particolare è stata realizzata la copertura con l’utilizzo di scatolari in cemento armato, ognuno delle dimensioni di due metri e mezzo per un metro e mezzo.
La sinergia tra la Bonifica Parmense e le Amministrazioni Comunali prosegue dunque positivamente, con strategici interventi pianificati a vantaggio della messa in sicurezza dei comprensori e dei cittadini che vi abitano. I lavori – che, a partire dal sottopasso della strada statale SS 62 della Cisa, si sono estesi su un tratto lungo 200 metri – sono stati portati a termine in tre diversi step per complessivi 243 mila euro, di cui 125 mila euro finanziati dall’ente consortile.
Piacenza, 14 novembre 2019 - Nuovo incontro del Nucleo Tecnico Politico per la Montagna per fare il punto sull’avanzamento dei lavori in tema di difesa del suolo e sull’avvio della programmazione degli interventi per il prossimo anno (concertazione stabilita dall’art. 3 della Legge Regionale n. 7 del 6 luglio 2012).
Dopo l’incontro del Nucleo di metà settembre era stato chiesto alle Unioni Montane e ai comuni non compresi (nelle unioni) di inoltrare al Consorzio le proposte di intervento relative alla lotta al dissesto idrogeologico alle quali i tecnici consortili hanno dato seguito effettuando sopralluoghi e compilando le relative schede di progetto, 77 in tutto, complete di: interventi da eseguire, stima dei costi e priorità secondo cui dovranno essere eseguiti.
Sono stati poi illustrati i 26 progetti il cui finanziamento da parte della regione è notizia recente. Si tratta di progetti riferiti ad interventi volti alla prevenzione di danni da fenomeni franosi rispondenti al bando PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2014/2020 misura n. 5.1.01 della Regione Emilia Romagna (linea di finanziamento regionale indirizzata a investimenti in azione di prevenzione volte a ridurre le conseguenze delle calamità naturali e avversità climatiche – prevenzione danni da fenomeni franosi al potenziale produttivo agricolo).
Per ognuno dei progetti sarà cura dei tecnici consortili redigere un progetto esecutivo finale a cui seguirà l’approvazione della Regione Emilia Romagna e l’affidamento e la realizzazione in un tempo massimo di 18 mesi (dall’approvazione di Bologna).
“Gli amministratori del territorio montano hanno espresso gratitudine nei confronti del Consorzio condividendone la strategicità e l’efficacia nell’operato. Questo ci gratifica e ci stimola a proseguire con impegno nel nostro lavoro. Come ente abbiamo colto con interesse la proposta arrivata dalle amministrazioni di valorizzare l’azione della bonifica eseguendo nuovi interventi. Nel 2020 il personale in forza al comparto tecnico si concentrerà su quanto pianificato e approccerà alla valutazione di pianificare nuovi lavori a protezione del territorio. Per quanto riguarda i 3 milioni di euro appena finanziati, tramite i progetti PSR, ringraziamo l’amministrazione regionale uscente cha ha dimostrato grande sensibilità verso il territorio montano e con la quale, negli anni, si è instaurato un proficuo rapporto; con i funzionari regionali, peraltro, stiamo lavorando per recuperare ulteriori progetti non finanziati ma in graduatoria e ritenuti meritevoli” commenta Fausto Zermani a conclusione del tavolo di lavoro.
Prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e del consumo di droga da parte dei giovani studenti
Parma 23 ottobre 2019 - Nella mattinata odierna la Questura di Parma ha organizzato dei controlli finalizzati alla prevenzione dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole e nelle zone limitrofe alle scuole.
Il servizio svolto si inserisce all’interno di una più ampia progettualità della Questura rispetto alla prevenzione del fenomeno “droga”, costituisce un solo tassello delle attività che svolgiamo. Infatti riteniamo importante, oltre che sul piano della repressione, operare su quello della prevenzione, incontrando gli alunni delle scuole medie e superiori di Parma e Provincia, per spiegare le finalità degli interventi operativi, nonché per spiegare le conseguenze giuridiche di condotte gravi come lo spaccio o l’assunzione di sostanze stupefacenti. Questa progettualità è già ricominciata con il riprendere delle lezioni da parte degli studenti.
"Oggi - comunica la Questura di Parma - siamo stati presenti con due unità cinofile di Bologna, 3 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine e due Volanti della Questura. I controlli si sono sviluppati all’interno di due enti professionali e all’uscita delle classi nella zona di Viale Maria Luigia e più in generale nel Quartiere Oltretorrente. Durante le predette attività abbiamo segnalato alla Prefettura un giovane appena maggiorenne perché trovato in possesso di hashish per uso personale, nonché denunciato a piede libero poichè in possesso di un coltello a serramanico. Crediamo molto nel servizio svolto nella mattinata odierna, tant’è che verrà riproposto nell’arco dei prossimi giorni."
Infermieri e Oss, sotto la guida dei loro colleghi Marco Alfredo Arcidiacono e Giovanni Boschi e la supervisione della Coordinatrice Infermieristica Sartori Donatella, hanno concretizzato l'aspetto di Educazione Sanitaria di cui si caratterizza, per sua natura, la professione infermieristica.
Una iniziativa che si è resa possibile grazie alla partecipazione alla campagna MAKE SENSE, promossa in Europa dalla European Head and Neck Society (EHNS), che si pone di perseguire l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione in merito ai tumori della testa e del collo.
Per queste forme di cancro è di fondamentale importanza la prevenzione e la diagnosi precoce fino ad arrivare al miglioramento dei percorsi di cura dei pazienti colpiti da queste neoplasie.
Il carcinoma della testa e del collo, di cui spesso le persone ignorano sintomi e fattori di rischio, è il quinto tumore più diffuso (tra gli uomini).
Da questa neoplasia si può guarire, ma solo se diagnosticata tempestivamente. Purtroppo, però, la maggior parte delle volte il tumore viene diagnosticato in fase avanzata: questo avviene perché il paziente stesso non riconosce i sintomi della malattia e quindi non si arriva ad una diagnosi tempestiva.
I fattori di rischio principali dei tumori della testa e del collo sono, l’abuso di alcolici, il fumo e i comportamenti sessuali a rischio.
L'arma vincente invece è EVITARE I RISCHI e quest'ultimi debbono essere esplicitati alla comunità. "Riteniamo pertanto - sottolineano i promotori dell'iniziativa, che sia fondamentale EDUCARE PER NON CURARE".
Per maggiori informazioni e per contatti:
https://makesensecampaign.eu/it/
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Per l'occasione è stato creato anche un video: