La rete degli orti urbani di Reggio Emilia si apre a famiglie, scuole e associazioni. Al nuovo regolamento, approvato oggi a larga maggioranza dal consiglio comunale, seguiranno in autunno i bandi per l'assegnazione dei lotti liberi negli orti esistenti.
Reggio Emilia, 21 luglio 2015 - di Ivan Rocchi
Orti urbani, urban farming, agricoltura in città: chiamatela come volete, ma la mania di coltivare piante da frutto e verdure nei piccoli spazi di terra ha invaso anche la nostra città. Infatti non è raro vedere piante di pomodoro, erbe aromatiche o altri vegetali spuntare nei giardini condominiali. E quasi ognuno di noi, soprattutto in questa stagione, custodisce gelosamente sul balcone di casa uno o più vasi.
Dal prossimo autunno anche i cittadini che non hanno queste possibilità potranno finalmente dedicarsi all’agricoltura urbana grazie al nuovo regolamento approvato oggi a larga maggioranza – 20 voti favorevoli e due astenuti - dal consiglio comunale. I nuovi orti arricchiscono la rete esistente di circa 300 appezzamenti, che coinvolgono circa mille coltivatori.
Gli orti sociali fino ad ora erano destinati ad anziani e pensionati, mentre grazie al nuovo Regolamento la possibilità di assegnazione viene estesa a famiglie, associazioni e scuole. Il Comune infatti sottolinea che negli ultimi tempi erano pervenute numerose richieste di affidamento, a seguito di una maggiore diffusione della cultura dello urban farming, ma anche a causa della crisi economica che colpisce sempre più famiglie.
Orti urbani per tutti, quindi: le concessioni rimangono gratuite e avranno un’equa rotazione. “Tra gli elementi distintivi del regolamento approvato - spiega l’assessore a Partecipazione, Cura dei quartieri e Agenda digitale Valeria Montanari - voglio sottolineare l'attenzione costante alle fasce più deboli e ai nuovi bisogni di socialità, con la massima apertura possibile alle scuole e alle associazioni. Intendiamo promuovere una diversa cultura del cibo, per una rieducazione all'alimentazione consapevole, alla sostenibilità e alla consapevolezza di ciò che mangiamo”.
Per quanto riguarda i requisiti richiesti per l'assegnazione degli orti urbani per i singoli cittadini e nuclei famigliari, gli assegnatari devono dimostrare di non avere la proprietà, il possesso o la disponibilità di altri appezzamenti di terreno coltivabile superiore ai 30 metri quadrati e non essere imprenditore agricolo. I rapporti tra il Comune di Reggio Emilia e gli assegnatari degli orti urbani saranno gestiti da Comitati di gestione e dai Centri sociali.
di Walter - Parma, 18 Maggio 2013 -
Una nuova e terrificante norma dell'UE mette davvero a rischio i piccoli agricoltori biologici. Già c'è la crisi a mettere al tappeto gli agricoltori e forse la UE vuole tirare la mazzata finale. La nuova norma di fatto creerebbe una sorta di favore alla multinazionali dei semi, la Monsanto e DePrut in prima linea.