La crisi ha colpito pesantemente anche in Emilia Romagna. Nonostante tutto i NEET sono ancora, seppur di poco, al di sotto della media europea.
di LGC - Parma 26 Marzo 2014 --
Sono quasi 90mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Sono quelli che l'Unione europea definisce i Neet: Not in Education, Employment or Training.
Un numero elevato in termini assoluti ma ancor più inquietante osservandone di trend disegnato dal 2004 al 2011 quando, in soli sei anni, si è passati dal 9,8% al 15,3% secondo i dati dell’ultimo report dell’ISTAT. Un tasso appena inferiore alla media europea.
Infatti, in Italia (22,7%) la quota dei Neet,( giovani non inseriti in un percorso scolastico/formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa) è molto superiore a quella della media europea (15,4 per cento) con un’incidenza più elevata tra le donne (25,4 per cento) rispetto a quella registrata fra gli uomini (20,1 per cento), soltanto la Bulgaria e la Grecia presentano valori più alti fra i Paesi UE.
In Emilia Emilia-Romagna si osserva una percentuale di Neet inferiore che nella media del Paese pari al 15,3% e leggermente inferiore anche alla media europea.
Nell’analisi di genere, si evince che le donne (18,9) registrano percentuali stabilmente più sfavorevoli rispetto agli uomini (11,9).
Più in generale nel secondo trimestre del 2013 sono 162.000 le persone in cerca di occupazione in Emilia Romagna.
Una quota che si è andata a incrementare a partire dal 2008 con andamenti diversificati tra i generi. I maschi, come riporta la “Fotografia del Sociale” dell’Emilia Romagna, in cerca di impiego risentono della crisi economico-finanziaria già dal quarto trimestre del 2008 mentre le femmine mostrano un aumento a partire dal secondo trimestre del 2009. Ad un primo parziale e leggero riassorbimento del fenomeno per entrambi i generi dal terzo trimestre del 2011 si assiste ad una ripresa della crescita fino a raggiungere il picco più alto nel primo trimestre del 2013 ed attestarsi nel secondo trimestre del 2013 a 82mila unità per le femmine ed 80mila per i maschi. Tuttavia, confrontando i punti più alti e più bassi raggiunti dalla disoccupazione, i maschi passano da 23mila unità a 93mila, quattro volte di più, mentre le femmine, nello stesso periodo, da 32mila a 103mila, oltre tre volte di più.
Politiche giovanili. Trecentomila "Youngercard" in Emilia-Romagna per promuovere consumi responsabili, protagonismo e fruizione di offerte culturali e sportive per i giovani tra i 14 e i 29 anni. Un sito e un camper per presentare la nuova carta. Bortolazzi: "Il nostro invito ai ragazzi, perché siano protagonisti attivi"
Bologna, 10 marzo 2014 -
Sono 110 i Comuni, 10 le Unioni e un Circondario gli Enti che hanno aderito al progetto "Youngercard", la carta ideata dall'assessorato Progetto giovani della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni di Ferrara e Reggio Emilia, dedicata ai giovani tra i 14 e i 29 anni per promuovere consumi responsabili, protagonismo giovanile e fruizione di offerte culturali e sportive.
Trecentomila copie della Youngercard sono a disposizione dei ragazzi e delle ragazze che vivono, studiano o lavorano in Emilia-Romagna e saranno distribuite, a partire dalla fine del mese, da uffici comunali, Informagiovani, biblioteche e centri di aggregazione. A che cosa servono è raccontato dal sito www.youngercard.it e anche attraverso il tour di un camper: un vero e proprio centro giovanile itinerante, dotato di connessione wi fi, strumentazione tecnologica e con a bordo due operatori giovanili che, oltre a fare promozione ed animazione, daranno un aiuto nella distribuzione delle carte.
"E' un progetto che fa sistema e mette in relazione gli Enti e i giovani dell'Emilia-Romagna", ha sottolineato l'assessore regionale al Progetto giovani Donatella Bortolazzi, durante la presentazione del progetto in Regione, insieme all'assessore alle politiche giovanili del Comune di Fiorenzuola D'Arda, Sara Lusignani, all'assessore circondariale alle politiche giovanili del circondario imolese Anna Venturini, al presidente dell'Unione Terre d'Acqua Renato Mazzuca e a rappresentanti del Comune di Carpi. "La Youngercard avrà valore in tutto il territorio", ha aggiunto Bortolazzi. "E' un invito ai nostri ragazzi perché siano protagonisti attivi, da Piacenza a Rimini, dà loro opportunità e stimoli e la possibilità di partecipare a progetti di cittadinanza attiva al servizio della comunità e per la propria crescita".
A cosa serve la Youngercard
La carta, distribuita gratuitamente, dà ai titolari una serie di agevolazioni per la fruizione di servizi culturali e sportivi (come teatri, cinema e palestre) e sconti presso numerosi esercizi commerciali (sia locali che regionali, sia in piccoli negozi e ristoranti che in catene e grande distribuzione).
La Youngercard inoltre invita i suoi possessori a diventare giovani protagonisti, ossia a investire parte del proprio tempo e del proprio impegno in progetti di volontariato organizzati in collaborazione con enti locali, associazioni, università, scuole, polisportive, circoli o cooperative sociali: si tratta di una serie di progetti di cittadinanza attiva, della durata tra le 20 e le 80 ore, che possono riguardare diversi ambiti (sociale, educativo, artistico, culturale, informatico, linguistico o ambientale). I primi progetti avviati riguardano, ad esempio, giovani volontari che insegnano l'utilizzo del pc agli anziani, corsi di lingue o attività di volontariato in corsia. Ogni ora di volontariato svolta consentirà di accumulare punti sulla propria carta e, quindi, di poter ricevere alcuni premi individuati a livello locale.
La distribuzione
Le carte già stampate sono 300.000 per tutto il territorio regionale e verranno distribuite sulla base della popolazione residente nella fascia d'età 14-29 in ciascun Comune e Unione aderenti.
Piacenza 20.000 18 Comuni Parma 30.000 11 Comuni + 2 Unioni Reggio Emilia 39.000 24 Comuni +2 Unioni Modena 49.000 8 Comuni + 2 Unioni Ferrara 21.500 15 Comuni Bologna 65.000 18 Comuni + 2 Unioni + Circondario imolese Forlì-Cesena 27.500 4 Comuni Ravenna 25.000 1 Comune + 2 Unioni Rimini 23.000 11 Comuni
Il sito
Il sito www.youngercard.it ha tutte le informazioni relative alla Youngercard, aggiornate in tempo reale dai diversi enti aderenti.
Nella pagina "Convenzioni" si possono cercare quelle attive a livello locale utilizzando due tipologie di filtri: per categoria merceologica o per provincia.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Giovani: aggregazione, informazione, lavoro: gli stanziamenti per ogni Provincia -
Bologna, 6 marzo 2014 -
Con il voto favorevole dei consiglieri Pd e Sel-Verdi e l'astensione di Fi-Pdl e Lega nord, la commissione Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport ha espresso parere favorevole alla delibera di Giunta che stanzia 400.000 euro per il 2014 a sostegno di interventi degli Enti locali rivolti ai giovani.
Illustrata dall'assessore alle Politiche giovanili, Donatella Bortolazzi, la delibera è in applicazione alla Legge regionale 14/2008 ed è stata assunta con qualche mese di anticipo rispetto agli anni scorsi. L'ambito di intervento è quello dei giovani fra i 15 e i 29 anni, che sono quasi 600mila in Emilia-Romagna. Fra i criteri essenziali, un massimo del 70% nel finanziamento del progetto e non più di tre progetti finanziabili in ogni ambito provinciale. Nei fatti, sulla base del bando 2013, coi 400.000 euro della Regione sono stati finanziati 16 progetti, mobilitando 780.000 euro complessivi.
Confermati i tre ambiti di intervento: l'area dell'aggregazione e della cittadinanza attiva; quella dell'informazione e della comunicazione rivolta ai giovani; le azioni propedeutiche al lavoro. La distribuzione delle risorse regionali a livello provinciale, effettuata sulla base della popolazione giovanile residente, prevede 84.900 euro a Bologna, circa 66mila a Modena, 51mila a Reggio Emilia, quasi 42mila a Parma, 36mila a Forlì-Cesena, 33mila a Ravenna, 31mila a Rimini, 28mila a Ferrara, quasi 27mila a Piacenza.
La valutazione dei progetti avverrà sulla base di precisi criteri, valorizzando la progettazione di Enti locali aggregati, la continuità e riproducibilità delle attività previste e il loro radicamento sul territorio, il numero degli utenti destinatari.
Probabilmente si tratta dell'ultimo bando regionale che assegna un ruolo operativo alle Province: il venir meno del loro ruolo di coordinamento, sta già spingendo l'assessorato a costruire relazioni con le Unione dei Comuni e altre reti territoriali.
In commissione sono intervenuti Thomas Casadei e Giuseppe Pagani (Pd).
(rg)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Dai giovani cooperatori uno stimolo e un contributo al tessuto produttivo e sociale della città
Modena, 19 febbraio 2014
Si è ricostituita nei giorni scorsi l'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena. Possono farne parte persone di età compresa tra i 18 e 35 anni, soci o dipendenti di cooperative ed enti che aderiscono a Confcooperative Modena.
«Dai giovani cooperatori ci attendiamo uno stimolo e un contributo ideale, culturale, sociale e imprenditoriale – afferma la vice direttrice di Confcooperative Modena Cinzia Nasi - L'Associazione Giovani Cooperatori, infatti, si propone di contribuire alla promozione culturale e civile dei giovani, con particolare riguardo alla loro educazione cooperativa ai fini di un loro pieno inserimento nella vita e nell'attività del movimento cooperativo».
Alla guida dell'associazione è stato eletto il presidente di Promappennino Riccardo Solmi (35 anni), già impegnato nel livello nazionale dell'Associazione Giovani Cooperatori. Vicepresidente dei giovani cooperatori modenesi è Francesca Corrado, della cooperativa Well B Lab; fanno parte del consiglio provinciale dei giovani cooperatori anche Ilario De Nittis (cooperativa Scai), Chiara Cardascia (cooperativa Scioglilingua), Grazia Migliuolo (cooperativa Il Girasole) e Rita Santunione (cooperativa Caleidos).
(Fonte: Ufficio stampa Confcooperative MO)