Grande attesa per l'arrivo a Parma, martedì 19 novembre (ore 21), a Lenz Teatro, per la 18a edizione di Natura Dèi Teatri, il festival curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Rifrazioni, di Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa con "Nel lago dei leoni. Dalle estasi di Maria Maddalena de' Pazzi", trascrittura e regia di Marco Isidori, con Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, Valentina Battistone, Stefano Re.
Parma 18 novembre 2013 - Una vicenda affascinante quella di Santa Maria Maddalena, al secolo Caterina Lucrezia de' Pazzi, che, alla fine del Cinquecento, nella clausura del convento di Santa Maria degli Angeli a Firenze, sorprese e spaventò le consorelle con un'infilata di estasi di natura sconvolgente per l'intensità emozionale. Ciò che risultava anormale, nella pur già scontata eccezionalità del fenomeno, era la dilagante verbosità nel contatto con il divino. La sua 'uscita dal mondo' assumeva contorni decisamente barocchi, quasi il rilievo sconcertante di una rappresentazione teatrale.
I Marcido hanno dato a questo sogno la palpabilità tangibile del reale. Maria Maddalena de' Pazzi rivive incarnata in un'attrice, per restituire il soffio "straniero" di quell'esperienza mentale estrema: si sta parlando adesso di uno "stato" dell'essere dove l'angelo poteva andare quasi in copula col demonio e dove la sensualità sboccava volentieri in una proposizione di felice orgiasmo creaturale, che diremmo matematico, per intrinseca, lampeggiante logica filosofica; ha dovuto spogliarsi di ogni ritegnosità interpretativa, per accedere ad un piano "operativo" che bisogna di necessità definir come "altro". Maria Luisa Abate, straordinaria performer che usa le proprie risorse tecniche come se suonasse uno strumento musicale, tanto da essere considerata l'erede femminile di Carmelo Bene, sfodera una gamma stupefacente di tonalità che sostengono sia il demoniaco sfrontato che l'intelligenza della rivelazione divina.
Il "Coro delle Monacelle", composto da Paolo Oricco, Stefano Re e Valentina Battistone, ciascuno fornito di una maschera d'acciaio, commenta in controcanto l'accavallarsi fitto, implacabile nel fervore religioso della sua indiscussa "maniacalità", del folle rosario estatico, situandone il clima psicologico e quello "storico", con elegante proprietà drammatica, sostenuta però sempre, dalla chiara consapevolezza di partecipare ad un momento concelebrativo.
Il testo originale è stato "corretto/assai/corrotto" da Marco Isidori affinché le parole dell'estasi pronunciate oltre quattrocento anni addietro nella clausura di un convento fiorentino, potessero, per insistita e insistente virtù teatrale, diventar corpo scenico significativo per la sensibilità e per l'occorrenza dell'oggi.
Quanto al titolo dello spettacolo "Nel Lago Dei Leoni", esso sta ad indicare un periodo di grave penitenza, la più severa delle penitenze, l'afflizione acuta che l'assenza presso di sé del divino provoca: una condizione terribile, angosciante, che Maddalena ebbe a sperimentare costantemente e malgrado tutte le risorse della sua santità, nel corso dell'avventura terrena che le toccò in sorte.
La scena, firmata da Daniela Dal Cin, tra le scenografe italiane più originali, premio Ubu 2009, ha il suo centro in un 'sedile', disegnato per aprirsi ad una pluralità di suggestioni che vanno dalla classicità di un trono fino ad alludere ad una moderna sedia elettrica.
Teatro anomalo e irriducibile a etichette artistiche o metodologiche è quello dei Marcido, in cui il testo è inteso come pura Musica, la Danza è movimento degli attori, la Scenografia è quell'arte che può costringere l'inorganico alla recitazione. In cui lo scambio energetico tra platea e palco è essenziale, senza il quale non vi può essere Teatro.
Natura Dèi Teatri si realizza grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Nationales Performance NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, Federal Government Commissioner for Culture and the Media, German Bundestag ed in collaborazione con Fondazione "Arturo Toscanini", Fondazione Prometeo.
Biglietti: Euro 10,00 intero, Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30, dipendenti AUSL con prenotazione obbligatoria e fino ad un massimo di 5 ingressi ridotti a replica). La Biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. Data la capienza limitata, è consigliata la prenotazione telefonica.
Info e prenotazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma, T. + 39.0521.270141,
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -
www.lenzrifrazioni.it