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L'appuntamento verterà sul tema "Sinergie fra pittura e musica" e sarà condotto dalla prof.ssa Tinterri. Il calendario di novembre e dicembre.

Poviglio 18 Novembre 2013 - -

Prosegue la collaborazione tra l'Amministrazione comunale e l'Università del Tempo libero. Si svolgerà martedì 19 novembre 2013 alle ore 15.00, presso la Biblioteca situata all'interno del Centro Culturale di via Parma, la conferenza "Sinergie fra pittura e musica". Un incontro dedicato al rapporto tra le due arti, illustrato dalla professoressa Vania Tinterri e organizzato dall'Università del Tempo Libero in collaborazione con il Comune – Assessorato alla Cultura.

La conferenza del 19 novembre rientra nell'ambito delle attività in programma per novembre 2013: conferenze, visite guidate e momenti informativi per approfondire la storia del territorio e numerosi altri temi della cultura, dall' attualità alla storia dell'arte e all'archeologia, passando di scienza naturali, religione e medicina.

L'Università del Tempo Libero è promossa dalla Parrocchia di Poviglio ed è attiva sul territorio da oltre dieci anni: le sue attività sono rivolte a cittadini e cittadine povigliesi, pensionati e non solo, che vogliano condividere opportunità culturali e ricreative.

Questo il programma dettagliato degli incontri in programma per i mesi di novembre e dicembre al martedì, dalle ore 15.00 alle 17.00:

- Martedì 19 novembre ore 15.00, "Sinergie fra pittura e musica". Prima parte. Relatrice: Prof.ssa Vania Tinterri;

- Martedì 26 novembre ore 15.00, "I Gonzaga a Poviglio". Relatrice: Prof.ssa Gabriella Barilli;

- Martedì 3 dicembre ore 15.00, "Patologie polmonari". Relatrice: Dott.ssa Anna Simonazzi;

- Martedì 10 dicembre a Reggio Emilia: visita guidata alla Collezione d'Arte Contemporanea Maramotti;

- Martedì 17 dicembre ore 15.00: Festa degli auguri per il S. Natale preceduta da un momento di riflessione e preghiera.

 

 

Maramotti collezione darte - sede foto anni 50 gde

Pubblicato in Comunicati Arte Emilia
Lunedì, 18 Novembre 2013 15:45

Abbattere la Crisi con La Cultura!

Tra le tante, dolorose conseguenze della crisi – specie per chi ha perso o non ha un lavoro – c'è sicuramente anche la rinuncia allo svago e alla cultura. Un aiuto importante arriva però dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Fondazione I Teatri che, insieme, hanno promosso un progetto finalizzato a incentivare la fruizione culturale da parte di chi sta vivendo momenti di forte difficoltà: perché anche attraverso la cultura si favorisce la coesione sociale.

Reggio Emilia 18 novembre 2013 - Da domani, martedì 19 novembre, al Centro per l'impiego di Reggio Emilia gestito dalla Provincia in via Premuda 40, ben 1.000 reggiani che hanno perso o non hanno un lavoro (ma anche cassintegrati o persone in mobilità o con contratto di solidarietà) - se residenti o domiciliati nella nostra provincia – potranno infatti richiedere un voucher che consentirà loro di ottenere un biglietto a prezzo agevolato (10 euro) per uno dei 120 spettacoli in programma nella stagione 2013/2014 de I Teatri: dalla prosa alla lirica, dai concerti alla danza, all'operetta.

"L'arte, nelle sue varie forme espressive, rappresenta una grande opportunità per mantenere la vivacità culturale e intellettuale di una comunità. L'arte promuove e sviluppa la coscienza critica, l'arte è luogo della memoria, è stimolo alla creatività, è l'occasione per riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, ecco perché è importante che diventi sempre di più un fatto quotidiano, fruibile dal maggior numero possibile di persone – spiega la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini - Qualcuno sostiene che con la cultura non si mangi: è un errore, perché solo ripartendo da quello che abbiamo e che ci rende unici al mondo potremo tornare a crescere. La cultura produce pensiero, identità, cittadinanza. Per questo renderla accessibile, specie a coloro che a causa della crisi economica oggi non possono permettersi un biglietto a teatro, è un dovere per le istituzioni".

"E' nelle finalità della Fondazione I Teatri promuovere e diffondere lo spettacolo dal vivo, soprattutto nei confronti di persone che, temporaneamente o permanentemente, vivono condizioni di disagio. L'iniziativa dei mille biglietti a dieci euro prova ad avvicinare al teatro le persone che in questo particolare momento possono trovare proprio a teatro ragioni e stimoli per affrontare la situazione ", aggiunge il direttore generale della Fondazione I Teatri Giuseppe Gherpelli.

Come funziona. Per ottenere uno dei 1.000 biglietti a disposizione dei reggiani in difficoltà lavorativa, basterà presentarsi al Centro per l'impiego che erogherà immediatamente un voucher nominativo che potrà poi essere scambiato, entro 30 giorni, alla biglietteria dei Teatri dietro presentazione di un documento d'identità e a fronte del pagamento del prezzo agevolato di 10 euro. Sempre alla biglietteria dei Teatri potrà inoltre essere effettuata la scelta dello spettacolo, in base ai posti messi a disposizione e rimasti effettivamente disponibili al momento della conversione del voucher.

Ovviamente, per consentire al maggior numero di disoccupati di sfruttare il beneficio, è previsto che ogni persona possa richiedere un solo biglietto.

Lo Sportello Progetto di promozione culturale sarà operativo al Centro per l'impiego di Reggio Emilia in via Premuda 40 (3° piano) tutti i martedì pomeriggio dalle 15 alle 17 e il giovedì mattina dalle 8,45 alle 12,45. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0522.700811 oppure inviare un e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Lunedì, 18 Novembre 2013 14:56

ITINERARIO CULTURALE TRANSNAZIONALE

Il vicepresidente della Provincia Parma con il sindaco di Bobbio Rossi e l'associazione degli Amici di San Colombano al Lambro a Bangor per la firma del documento. L'obiettivo è candidare il percorso tra i Cammini d'Europa

Piacenza 18 novembre 2013 - Entra nel vivo il progetto di creazione di un itinerario culturale transnazionale dedicato a San Colombano. Nelle scorse ore a Bangor, nell'Irlanda del Nord, è stato siglato il protocollo di intesa tra Italia (Provincia di Piacenza, Comune di Bobbio, associazione degli Amici di san Colombano al Lambro), Francia (Comune di Luxeuil-les Bains e Association des Amis de Saint Colomban) e Irlanda del Nord (North Down Borough Council e le chiese di Bangor) per la promozione del cammino europeo. L'obiettivo è quello di costruire un comitato scientifico che avrà il compito di presentare entro il 2014 la candidatura del cammino dedicato al Santo all'Istituto europeo degli itinerari culturali di Lussemburgo. A rappresentare il territorio piacentino durante la cerimonia per la sigla del documento erano presenti il vicepresidente della Provincia di Piacenza Maurizio Parma e il sindaco di Bobbio Marco Rossi con i rappresentanti dell'Associazione degli Amici di San Colombano al Lambro.

"E' indispensabile oggi – ha sottolineato il vicepresidente Parma – investire in cultura e nelle tradizioni locali. I cammini e gli itinerari turistici rappresentano una parte importante, se non fondamentale, delle prospettive turistiche europee: è necessario in questo senso adottare un'ottica di sistema che unisca fianco a fianco Province, Comuni e associazioni di un medesimo territorio. Con il cammino dedicato a San Colombano Piacenza ha dimostrato unità di intenti e di impegno: crediamo fortemente in un progetto che sarà in grado di unire diversi Paesi europei". "E' stato un incontro storico – ha aggiunto il sindaco Rossi – perché abbiamo messo la firma su un accordo che coinvolge diversi Paesi europei e che intende allargarsi ad altri territori. Finalmente si è prodotto qualcosa di concreto nel nome di San Colombano".

L'itinerario culturale dedicato a San Colombano – promosso in diverse occasioni dalla Provincia di Piacenza (si ricordi ad esempio l'edizione 2012 della Bit di Milano) – si pone come finalità principale la conoscenza e la valorizzazione dei luoghi toccati dall'abate e il dialogo tra i Paesi che in passato ospitarono il Santo (da Bangor a Luxeuil-les Bains fino a Bobbio). Il progetto prende le mosse da un anniversario importante: il 1400° della morte di San Colombano che si celebrerà nel 2015.
Lunedì, 18 Novembre 2013 14:27

Torna Natura dei Teatri al Lenz di Parma

Grande attesa per l'arrivo a Parma, martedì 19 novembre (ore 21), a Lenz Teatro, per la 18a edizione di Natura Dèi Teatri, il festival curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Rifrazioni, di Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa con "Nel lago dei leoni. Dalle estasi di Maria Maddalena de' Pazzi", trascrittura e regia di Marco Isidori, con Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, Valentina Battistone, Stefano Re.

Parma 18 novembre 2013 - Una vicenda affascinante quella di Santa Maria Maddalena, al secolo Caterina Lucrezia de' Pazzi, che, alla fine del Cinquecento, nella clausura del convento di Santa Maria degli Angeli a Firenze, sorprese e spaventò le consorelle con un'infilata di estasi di natura sconvolgente per l'intensità emozionale. Ciò che risultava anormale, nella pur già scontata eccezionalità del fenomeno, era la dilagante verbosità nel contatto con il divino. La sua 'uscita dal mondo' assumeva contorni decisamente barocchi, quasi il rilievo sconcertante di una rappresentazione teatrale.

I Marcido hanno dato a questo sogno la palpabilità tangibile del reale. Maria Maddalena de' Pazzi rivive incarnata in un'attrice, per restituire il soffio "straniero" di quell'esperienza mentale estrema: si sta parlando adesso di uno "stato" dell'essere dove l'angelo poteva andare quasi in copula col demonio e dove la sensualità sboccava volentieri in una proposizione di felice orgiasmo creaturale, che diremmo matematico, per intrinseca, lampeggiante logica filosofica; ha dovuto spogliarsi di ogni ritegnosità interpretativa, per accedere ad un piano "operativo" che bisogna di necessità definir come "altro". Maria Luisa Abate, straordinaria performer che usa le proprie risorse tecniche come se suonasse uno strumento musicale, tanto da essere considerata l'erede femminile di Carmelo Bene, sfodera una gamma stupefacente di tonalità che sostengono sia il demoniaco sfrontato che l'intelligenza della rivelazione divina.

Il "Coro delle Monacelle", composto da Paolo Oricco, Stefano Re e Valentina Battistone, ciascuno fornito di una maschera d'acciaio, commenta in controcanto l'accavallarsi fitto, implacabile nel fervore religioso della sua indiscussa "maniacalità", del folle rosario estatico, situandone il clima psicologico e quello "storico", con elegante proprietà drammatica, sostenuta però sempre, dalla chiara consapevolezza di partecipare ad un momento concelebrativo.

Il testo originale è stato "corretto/assai/corrotto" da Marco Isidori affinché le parole dell'estasi pronunciate oltre quattrocento anni addietro nella clausura di un convento fiorentino, potessero, per insistita e insistente virtù teatrale, diventar corpo scenico significativo per la sensibilità e per l'occorrenza dell'oggi.

Quanto al titolo dello spettacolo "Nel Lago Dei Leoni", esso sta ad indicare un periodo di grave penitenza, la più severa delle penitenze, l'afflizione acuta che l'assenza presso di sé del divino provoca: una condizione terribile, angosciante, che Maddalena ebbe a sperimentare costantemente e malgrado tutte le risorse della sua santità, nel corso dell'avventura terrena che le toccò in sorte.

La scena, firmata da Daniela Dal Cin, tra le scenografe italiane più originali, premio Ubu 2009, ha il suo centro in un 'sedile', disegnato per aprirsi ad una pluralità di suggestioni che vanno dalla classicità di un trono fino ad alludere ad una moderna sedia elettrica.

Teatro anomalo e irriducibile a etichette artistiche o metodologiche è quello dei Marcido, in cui il testo è inteso come pura Musica, la Danza è movimento degli attori, la Scenografia è quell'arte che può costringere l'inorganico alla recitazione. In cui lo scambio energetico tra platea e palco è essenziale, senza il quale non vi può essere Teatro.

Natura Dèi Teatri si realizza grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Nationales Performance NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, Federal Government Commissioner for Culture and the Media, German Bundestag ed in collaborazione con Fondazione "Arturo Toscanini", Fondazione Prometeo.

Biglietti: Euro 10,00 intero, Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30, dipendenti AUSL con prenotazione obbligatoria e fino ad un massimo di 5 ingressi ridotti a replica). La Biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. Data la capienza limitata, è consigliata la prenotazione telefonica.

Info e prenotazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma, T. + 39.0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzrifrazioni.it
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Parma, 15 novembre 2013

Inaugura con "I Promessi Sposi" domani, sabato 16 novembre alle ore 20.30 (con repliche domenica 17 e domenica 24 novembre ore 18.30, 21/22/23 novembre ore 20.30) negli spazi post-industriali di Lenz Teatro, in Via Pasubio, la 18a edizione di Natura Dèi Teatri, il festival curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Rifrazioni, che sino al 1 dicembre 2013 presenterà un denso programma di creazioni contemporanee internazionali ispirate alla suggestione concettuale proposta dagli ideatori: "GLORIOSO", secondo nucleo tematico del progetto artistico triennale, indicazione tratta dall'opera filosofica di Gilles Deleuze.

Dopo l'Hamlet al Teatro Farnese, prosegue il lavoro ultradecennale di Lenz Rifrazioni con gli attori "sensibili", ex lungodegenti psichici e persone con disabilità intellettiva, percorso di ricerca unico in Europa per intensità e risultati espressivi, che ora si innesta sulla messinscena del grande romanzo storico manzoniano, "I Promessi Sposi", avvio del nuovo progetto biennale di creazioni sceniche dedicate all'opera di Alessandro Manzoni.

Realizzato con il sostegno di Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale- Dipendenze Patologiche AUSL Parma, Comune di Parma, Provincia di Parma, Regione Emilia-Romagna, Mibac-Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale, in collaborazione con il Centro Polifunzionale "P. Corsini" di Pellegrino Parmense, il progetto si inserisce, in accordo con il Comune di Parma, nel programma delle manifestazioni dedicate al Bicentenario Verdiano del 2013.

L'opera fondativa della lingua italiana viene ritrascritta, come le precedenti riletture della classicità di Lenz Rifrazioni, in visioni contemporanee e rigenerata con estremismo linguistico e antiretorico da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto che ne firmano la regia.

Il romanzo della riscossa degli umili e degli esclusi dalla cittadinanza viene qui scomposto in ventiquattro grandi quadri performativi e visuali installati nello spazio monumentale della Sala Majakovskij di Lenz Teatro. Artefici di questa nuova riscrittura drammatica sono gli attori "sensibili": Frank Berzieri, Giovanni Carnevale, Carlo Destro, Paolo Maccini, Andrea Orlandini, Delfina Rivieri, Vincenzo Salemi, Carlotta Spaggiari, Barbara Voghera, insieme al nucleo di attori storici di Lenz Valentina Barbarini, Monica Bianchi, Roberto Riseri, Elena Sorbi.

La presa di possesso dei personaggi manzoniani da parte di questi "magnifici umili" diventa una contemporanea rivolta del pane e una ribellione all'oblìo, una pestilenza benefica che costringe alla malattia dell'uguaglianza e alla misericordia dell'attore tragico, di intransigente moralità come l'uomo verdiano. Il testo recitato è una composizione di frammenti originali, substrati di episodi di vita realmente vissuti o immaginati, concerto polifonico di dialoghi metafisici continuamente rientranti e uscenti nella corsia maestra del rimando testuale originario. Come la drammaturgia, anche la visione dello spettatore è libera, invitata a sostare frontalmente allo svilupparsi dell'azione principale ma con ampia possibilità di mutare il proprio punto di vista.

La ricerca musicale di Andrea Azzali si innesta invece sul "Requiem" di Giuseppe Verdi, con un metodo di lavoro sviluppato su due differenti procedimenti che conducono ad un unico risultato: la ri-drammatizzazione del "Requiem" all'interno della drammaturgia de "I Promessi Sposi" e un secondo metodo, più tradizionale, che porta ad una riscrittura della partitura originale in un nuovo elemento che rinvia ad un ricordo-oblìo della struttura originaria. Il continuo rimando corre di pari passo con lo svilupparsi delle sequenze teatrali che delineano la nuova scrittura narrativo/segnica sul doppio binario personaggio-attore sensibile.

Biglietti: Euro 10,00 intero, Euro 8,00 ridotto (over 60, studenti universitari, under 30, dipendenti AUSL con prenotazione obbligatoria e fino ad un massimo di 5 ingressi ridotti a replica). La Biglietteria apre 30 minuti prima di ogni spettacolo. Data la capienza limitata, è consigliata la prenotazione telefonica.

Info e prenotazioni: Lenz Teatro, Via Pasubio, 3/e, Parma, T. + 39.0521.270141, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzrifrazioni.it
 
(Fonte: ufficio stampa Lestaffette)
 
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Reggio Emilia, 14 novembre 2013 -
 
Domani, venerdì 15 novembre alle ore 17.30 nella Sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi a Reggio Emilia lo scrittore e critico Claudio Franzoni presenta il suo ultimo libro, edito da Guanda, dal titolo "Da capo a piedi. Racconti del corpo moderno" in dialogo con scrittrice e storica dell'arte Alessandra Sarchi. "Un saggio magistrale e godibile per leggere i gesti dei nostri contemporanei, dai politici agli attori, dai papi alla gente comune" secondo lo scrittore e saggista Marco Belpoliti.
 
Negli ultimi anni l'attenzione quasi ossessiva per il corpo e per l'«immagine» ha contribuito a porre in una nuova luce l'ambito della gestualità, il concetto stesso di «gesto», vale a dire quella porzione di movimento che, per una ragione o per l'altra, ci appare così speciale, così eloquente. Eppure, abituati come siamo, da secoli, ad attribuire il primato alla parola, continuiamo a trascurarne la centralità. Questo libro dimostra invece l'importanza dei gesti, spesso decisiva, nei piccoli momenti della vita quotidiana e nei grandi passaggi della storia politica. Non un trattato sulla gestualità e neppure un manuale di consigli o indicazioni meccaniche, ma una ricognizione sull'uso odierno del corpo, a cominciare dai gesti del potere: agitare mani e dita per aria, incrociare le braccia, inginocchiarsi e baciare la terra, per arrivare, tra corna e linguacce, saluti romani e pugni chiusi, baci e bacini, gesti comuni e gesti desueti, a quelli che compiamo non solo nello scambio con gli altri, ma riferendoci alle cose, quando abbiamo a che fare con un telefono, una tastiera, una chitarra. Insomma l'occasione per osservare, attraverso esempi tratti dall'oggi e dal passato, come i movimenti del corpo, incluse le pose di cui facciamo il nostro «stile», siano la conseguenza di ben precise visioni del mondo e delle relazioni tra gli uomini. Qualche esempio: il dito indice di Fini puntato contro Berlusconi a dire "che fai mi cacci.? Le fragili mani di Paolo VI che nella famosa intervista ad Alberto Cavallari. Il braccio disteso di Saddam Hussein nelle statue che il regime aveva disseminato in Baghdad. Willy Brandt inginocchiato di fronte al ghetto di Varsavia, Giovanni Paolo II inginocchiato a baciare la terra. Perché il regolamento della Camera vieta di accavallare le gambe durante i lavori parlamentari? La mano portata dietro la testa nell' immagine di una celebre pubblicità di un antidolorifico ha a che fare con le Demoiselles d' Avignon di Picasso?
 
Claudio Franzoni si occupa da anni di storia della tradizione classica pubblicando saggi sulla storia del collezionismo e sulla ricezione dell'arte antica in età medievale e moderna. All'interno di questi studi ha approfondito la riflessione sulla gestualità nelle arti figurative, in particolare in Tirannia dello sguardo. Corpo, gesto, espressione nell'arte greca (2006) e in vari articoli apparsi sulle riviste online «Engramma » e «Doppiozero». La rassegna "Planisfero 2013" è resa possibile grazie al sostegno degli "Amici della Biblioteca".
 
(Fonte: ufficio stampa Comune di Reggio Emilia)
Bologna, 14 novembre 2013 -
 
Verdi 200: Lunedì 18 novembre alle ore 19 La Traviata con Mariella Devia in differita streaming sul sito www.giuseppeverdi.it -
Il Cartellone Verdi 200 digitale offre per il mese di novembre la possibilità di vedere gratuitamente, sul web e sul digitale terrestre, La Traviata nella produzione della stagione lirica 2010 del Teatro Comunale di Bologna, la bacchetta di Michele Mariotti e la regia di Alfonso Antoniozzi per la splendida voce di Mariella Devia, interprete del ruolo di Violetta. Orchestra, Coro e tecnici del Teatro Comunale di Bologna. Lunedì 18 novembre, a partire dalle 19,00, collegandosi ai siti www.giuseppeverdi.it , www.magazzini-sonori.it , www.lepida.tv , e http://streaming.cineca.it/tcbo/ sarà possibile assistere gratuitamente alla differita streaming che prevede la trasmissione della conferenza di presentazione dell'opera, seguita dalle interviste ai protagonisti e dall'opera integrale senza intervalli. La visione potrà essere fruita anche attraverso il televisore di casa sul canale regionale 118 del digitale terrestre LepidaTVe su smartphone e Ipad grazie alla App gratuita Verdi200.

Descrizione dell' opera

Opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla piéce teatrale "La Signora delle Camelie" di Alexandre Dumas, alla sua prima rappresentazione nel 1853 La Traviata ottenne un deciso insuccesso (a causa dell'argomento trattato e di interpreti non eccellenti); ben presto però l'opera di Verdi iniziò a riscuotere il successo di pubblico che tutt'oggi raccoglie nel mondo.

La messa in scena che propone il Teatro Comunale di Bologna per la stagione d'opera 2010, in coproduzione con il Teatro Giuseppe Verdi di Trieste, è un allestimento dello stesso anno che vede alla regia Alfonso Antoniozzi, un grande cantante che per la terza volta nella sua carriera artistica veste i panni di regista.

La sua Traviata è ambientata negli anni '60, con un notevole salto in avanti rispetto all'originale, ma in un'epoca in cui la storia di Violetta e Alfredo si adatta con realismo.

A dare voce a Violetta, con un'interpretazione intensamente drammatica, è l'eccellente voce di Mariella Devia che ha rivelato in conferenza stampa di apprezzare particolarmente questa Traviata ambientata in anni che lei stessa ha vissuto.

La Traviata è stata allestita come ultimo spettacolo della Stagione Lirica 2010 del Teatro Comunale di Bologna. C'è da lodare il lavoro di Alfonso Antoniozzi che, con pochi mezzi ma molte idee, costruisce un allestimento da ricordare: l'ambientazione è negli anni '50/'60, con una festa a casa di Violetta volgare e scomposta, quasi a ricordare il basso livello morale di una società "in" ma terribilmente vuota in valori e ricchezze interiori. I personaggi minori sono caratterizzati con tocchi lievi ma di ottimo gusto, anche se la vera svolta si ha nell'atto conclusivo, che Antoniozzi immagina come un lungo sogno di Violetta dormiente a terra (un mimo) che, alla fine, morirà sola.

Tempi della differita streaming

Dalle ore 19,00 alle 19,45 Conferenza di presentazione dell'opera realizzata in occasione del suo riallestimento al Comunale nel 2012. Intervengono Nicola Sani e Alfonso Antoniozzi.

Dalle 19,45 alle 20,30 circa interviste ad alcuni tra gli interpreti principali, tra cui Mariella Devia e il regista.

Dalle 20,30 alle 23 diretta streaming dell'opera La Traviata.

Conclude la trasmissione il video "Buon Compleanno Maestro" (17 minuti) , realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, che raccoglie suggestive immagini dei luoghi verdiani e la testimonianza di cantanti lirici, registi e direttori d'orchestra che in Emilia-Romagna sono nati o lavorano e che qui raccontano il "loro Verdi".

Cartellone Verdi200 digitale

Il Cartellone Verdi200 digitale fa parte delle iniziative realizzate dalla Regione Emilia-Romagna per celebrare il bicentenario della nascita del grande compositore emiliano. Obiettivo del progetto è diffondere l'opera verdiana offrendo al pubblico la possibilità di seguire gratuitamente gli spettacoli in programma, via web o nei maxischermi dei teatri regionali aderenti a TeatroNet e cablati dalla rete Lepida. Il Cartellone è coordinato dall'Assessorato regionale alla Cultura e dal Teatro Comunale di Bologna, con il supporto di Lepida Spa e la collaborazione di Cineca.

/CL

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Parma, 12 novembre 2012
 
Da oggi, gli abbonati 2013 potranno esercitare il diritto di prelazione per l'acquisto dell'abbonamento sino al 20 novembre 2013. Eventuali nuovi abbonamenti saranno invece in vendita dal 21 al 23 novembre 2013.
I biglietti per tutte le rappresentazioni saranno disponibili dal 26 novembre 2013 presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma e dal 27 novembre 2013 on-line sul sito.
Tante le promozioni e agevolazioni per i giovani, le famiglie, i lavoratori, gli abbonati al Parma Calcio e le Aziende.
Tra queste una promozione speciale riservata ai giovani e alle famiglie in occasione della Stagione Lirica 2014 del Teatro Regio di Parma, per vivere l'emozione del teatro e scoprire il fascino e la bellezza del Regio.
Per i giovani tra i 18 e i 30 anni una riduzione del 50% sul prezzo degli abbonamenti e dei biglietti per Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini (12, 18, 21, 24, 26 gennaio), La cambiale di matrimonio di Gioachino Rossini (21, 23, 25, 28 febbraio), Les pêcheurs de perles di Georges Bizet (25, 31 marzo, 2, 4, 6 aprile), Musica instrumentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in Croce di Joseph Haydn (18 aprile).
E i per giovani fino a 17 anni accompagnati da un familiare adulto che acquista il biglietto, uno spettacolo del turno D al prezzo di € 5,00. Abbonamenti dal 12 novembre 2013, biglietti dal 26 novembre 2013. Le promozioni sono valide fino a esaurimento posti.
La biglietteria del Teatro Regio di Parma è aperta da martedì a sabato ore 10.30-13.30, 17-19, chiusa la domenica e il lunedì e i giorni festivi. Per informazioni: tel. 0521 203999 - www.teatroregioparma.it
Il Teatro Regio di Parma è sostenuto da Comune di Parma e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Major partner Fondazione Cariparma. Il Teatro Regio di Parma è sostenuto anche da Camera di Commercio di Parma e Fondazione Monte di Parma.
 
(Fonte: Comune di Parma)
Boretto, 8 novembre 2013
 
Il celebre musical di Hollywood sarà presentato nella versione di Corrado Abbati sabato 16 novembre -
Sarà un avvio di stagione a passo di musica quello del Teatro del Fiume di Boretto: sabato 16 novembre il sipario s'alzerà infatti sulle note di "Cantando sotto la pioggia", opera simbolo del grande teatro di Broadway reinterpretata da Corrado Abbati e dalla sua compagnia "Inscena".
Un classico del musical, riproposto da Abbati con un allestimento del tutto nuovo che vede il coinvolgimento della società inglese Up Stage Designs e dei due scenografi inglese Phil R. Daniels e Charles Cusick Smith, fedele all'ambientazione tracciata nell'omonimo capolavoro cinematografico diretto nel 1952 da Stanley Donen e Gene Kelly.
La vicenda, ambientata nell'elegante e suggestivo mondo di Hollywood, narra la storia dell'attore Don Lockwood, acclamata stella del muto: con l'avvento del sonoro la sua stella rischia di appannarsi, da qui l'idea del suo produttore di trasformare l'ultima pellicola girata dall'attore insieme all'odiata compagna di set Lina Lamont in un film parlato. Lina, tuttavia, ha una voce insopportabile e fastidiosa: per questo il ballerino Cosmo, miglior amico di Don, suggerisce di trasformare il film in musical, facendo doppiare la voce di Lina alla giovane attrice e cantante Kathy, di cui Don si è nel frattempo innamorato. Quando scopre la verità, Lina si infuria e tenta di sabotare la storia d'amore, ma sarà ben presto lei stessa vittima di un brutto ma meritato tiro che la metterà alla berlina del pubblico..
La dinamica regia di Abbati ricostruisce le atmosfere magiche del cinema, costruendo uno spettacolo ricco e coinvolgente tra danza, musica, gag divertenti e molto altro ancora. Da sottolineare le musiche, opera di Nacio Herb Brown, che comprendono anche una splendida versione italiana di "You Are My Lucky Star", "Good Morning" e "Singin'in the Rain". A curare le coreografie e la direzione musicale sono invece Giada Bardelli e Maria Galantino, storiche collaboratrici di Abbati.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00: il costo del biglietto è di 20 euro per la platea, 17 euro per la Galleria e il ridotto. Hanno diritto alle riduzioni i giovani di età inferiore ai 25 anni e le persone oltre i 60.
La biglietteria è situata presso il Comune di Boretto (Piazza San Marco 5) e osserverà i seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 17.00 alle 19.00; sabato dalle 9.30 alle 12.30.
I biglietti potranno essere acquistati anche la sera stessa dello spettacolo, presso il Teatro del Fiume.
La programmazione 2013/2014 del Teatro del Fiume proseguirà con altri nomi noti del teatro italiano, tra cui Valerio Mastrandrea, Silvio Orlando e Giuseppe Giacobazzi. Tra i prossimi appuntamenti: Antonio Guidetti con "Alfio, Delfo e l'Alberta, du campanuon e na serta" (14 dicembre), The followers of Christ con il classico concerto gospel di Natale (23 dicembre) e Valerio Mastrandea con "Qui e ora", mercoledì 29 gennaio 2014.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.comune.boretto.re.it
Telefono 0522/963724 – 963723 – 963758 – 963759, tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00.
 
(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)
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Mercoledì, 06 Novembre 2013 16:53

Classifica mondiale EPI: Italia bocciata in Inglese

Parma, 6 novembre 2013
 
Il fatto che gli italiani, forti della lunga tradizione letteraria che ne ha determinato la fortuna, siano molto più attaccati alla propria lingua madre ha ora una solida base scientifica. Nella terza edizione della classifica EPI (English Proficiency Index) sulla conoscenza dell'inglese da parte di 60 Paesi del mondo, l'Italia si posiziona infatti al 32esimo posto dopo Uruguay, Sri Lanka e Russia.

Fanalino di coda fra gli Stati europei (dopo l'Italia c'è solo la Francia), il nostro Paese stenta ancora ad aprirsi completamente all'uso della lingua inglese, malgrado l'interesse che dimostra verso settori come la musica e la politica straniera. La classifica di EF (Education First), fondata su test effettuati su 750.000 adulti provenienti da 60 paesi nell'arco di tempo di sei anni (2007-2012), rivela anche come ci sia una forte correlazione tra la conoscenza della lingua da parte della forza lavoro di una nazione e le prospettive economiche del Paese stesso.

Una scoperta, questa, che potrebbe illuminare i futuri scenari socio-economici dell'Italia nel momento in cui, per un'ottimale comunicazione col resto del mondo, venisse incentivato l'insegnamento della lingua inglese. «L'impatto economico di tale programma coordinato è evidente», sostiene infatti il Dott. Christopher McCormick, responsabile degli affari accademici di EF e della rete di ricerca universitaria.

L'inglese è poi la lingua del marketing, delle scienze, della finanza, della medicina e della tecnologia; è una lingua che, in virtù dell'ampio uso sul web, negli scambi di lavoro e nelle relazioni personali internazionali, apre un ventaglio infinito di opportunità nel mondo del lavoro, non solo all'estero ma anche in Italia stessa.

Tra i risultati chiave della classifica EF EPI si nota anche che:

Paesi asiatici come Malesia, Singapore, Corea del Sud, Indonesia, Vietnam, Hong Kong SAR e India hanno modificato in meglio negli ultimi di sei anni la loro conoscenza della lingua inglese;

Paesi del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) appaiono anch'essi in crescita negli investimenti per il miglioramento delle competenze linguistiche;

La maggior parte dei Paesi europei è già competente in inglese o sta procedendo col vento in poppa verso quell'obiettivo: è il caso, ad esempio della Polonia e dell'Ungheria. Il podio lo detengono Svezia, Norvegia e Olanda, mentre perdono posizioni l'Italia e la Francia;

Le aree più deboli nella competenza dell'inglese sono il Medio Oriente e alcuni Paesi dell'Africa: nazioni che, senza una buona conoscenza della lingua, rischiano di non poter sfruttare la ricchezza che gli proviene dal petrolio. Fanno eccezione gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia che, di pari passo con l'economia, hanno visto migliorare anche questo settore;

Oltre metà dell'America Latina si trova nella fascia EF EPI di competenza minima.
 
Questa indagine in Italia è stata ufficialmente rilasciata dal sito www.englishtown.it
 
(Fonte:EF Education First)
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