La rete di Morata all'89' elimina i ducali. La Juve vince ma non convince -
Parma, 29 gennaio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
Secondo quarto di finale di Coppa Italia: Parma contro Juventus, prima della classe contro ultima. Dopo la sfida tra Milan e Lazio, terminata con la vittoria dei biancocelesti, ieri sera al Tardini si è decisa la seconda semifinalista che, come da previsione, è la capolista che dovrà ora affrontare la vincente tra Roma e Fiorentina. Abbandonato anche da Cassano, che nella giornata di lunedì ha deciso di rescindere il contratto con la società ducale, il Parma esce dalla Coppa Italia a testa alta tanto che la squadra vista in campo potrebbe ambire a ben altro in campionato.
Orfani, dunque, di FantAntonio, i ducali partono in attacco con Palladino e Rodriguez; per la Juve Allegri schiera Llorente, Pepe e Coman. L'ultimo precedente tra crociati e bianconeri risaliva al 9 novembre e si era concluso con un drammatico 7-0: gialloblù dunque con voglia di riscatto nonché di dare prova positiva per sé e per i tifosi dopo il confronto post-gara di domenica. Buona la partenza per i padroni di casa, piuttosto lanciati in avvio di partita: Palladino al 23' non trova lo specchio di poco mentre Nocerino brucia due occasioni goal. Il primo tempo termina comunque senza particolari emozioni, escludendo il palo di Pepe durante i minuti di recupero. Stesso copione per la seconda frazione di gioco che comincia all'insegna della noia, con una maggiore iniziativa da parte degli emiliani: al 59' gran tiro di Rispoli, respinge un pronto Chiellini che manda in corner; anche in questo caso Palladino manca di poco il bersaglio. Per portare a casa la vittoria, obiettivo dichiarato della Juve, Allegri inserisce Pogba per Vidal e Morata per Coman. E' proprio il numero 9 a creare le azioni più pericolose insieme a Marchisio che all'86' sbaglia un rigore in movimento. Passano tre minuti e Morata risolve la pratica capitalizzando un tocco di Llorente, probabilmente però in fuorigioco sul passaggio di Marchisio. Niente supplementari e niente semifinale per un ottimo Parma, bravo a contenere gli attacchi dei bianconeri ed a tenere il campo, dove non si è quasi percepita la distanza di ben 40 punti che separa le due squadre in classifica.
L'autorete di Cascione illude i gialloblù, beffati da Alejandro Rodriguez nel finale -
Parma, 26 gennaio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
La prima giornata del girone di ritorno è stata caratterizzata anche dal derby tra emiliani e romagnoli, derby tra ultime della classe, ovvero Parma e Cesena. Disputata al Tardini, la gara è andata agli ospiti che hanno cercato maggiormente la vittoria e che hanno staccato i ducali, ora solitari all'ultimo posto con 9 punti. Dopo le polemiche sorte per aver reclamato il pagamento degli stipendi arretrati, Cassano è partito dalla panchina, sostituito da Palladino a sua volta schierato insieme ai due neo acquisti Varela e Cristian Rodriguez. Già a fine primo tempo la curva reclama però FantAntonio che, inserito dopo l'intervallo, non riesce a smuovere la situazione. Sotto di una rete al 22' per il goal di Pulzetti, ad illudere i crociati ci pensa l'autogoal di Cascione dovuto ad una clamorosa incomprensione con il suo portiere che manca il retropassaggio. Il regalo del Cesena però non basta, il Parma è incapace non solo di creare gioco, ma anche di mantenere il risultato sul pari: punizione di Brienza, Alejandro Rodriguez raccoglie e trafigge la porta di Mirante ad un minuto dalla fine.
Ennesima doccia fredda per i gialloblù, stavolta ancora più gelata perché mette la squadra con un piede in serie B. A fine partita non sono mancate le contestazioni, gli ultras hanno chiesto a Cassano di richiamare in campo la squadra che, guidata da mister Donadoni, si è presentata davanti alla curva Nord per un confronto. L'unica nota positiva è stata la prestazione dei nuovi acquisti, i più propositivi insieme a Mauri: probabilmente con un pizzico di sfortuna in meno, sia Nocerino, alla sua seconda partita con la maglia crociata, sia Rodriguez, all'esordio in gialloblù, avrebbero anche trovato il goal. Domenica prossima il Parma affronterà una partita non semplice contro il Milan che, seppur non in piena forma, ha dalla sua le mura amiche del Meazza nonché un bottino punti molto più consistente.
Le pagelle: Mirante 5,5 – Costa 6 – Paletta 5 - Gobbi 5 – Cassani 5 (dal 74' Rispoli 5,5) – Lodi 5,5 (dal 46' Cassano 5,5) – Mauri 6 – Nocerino 6 – Varela 5,5 – Palladino 5 (dal 62' Galloppa 5) – Rodriguez 6,5
Cagliari sconfitto 2-1. Al prossimo turno i ducali sfideranno la vincente tra Juventus e Hellas Verona -
Parma, 15 gennaio 2014 – di Maria Caterina Viscomi -
Il Parma riparte dalla Coppa Italia e lo fa con la vittoria sul Cagliari, altra squadra non in forma di questo campionato, aggiudicandosi i quarti di finale dove incontrerà Juventus o Hellas Verona. 3-5-2 per Donadoni che, come Zola per gli avversari, si affida a parecchie riserve; in campo anche il neo acquisto Lila che però disputa solo un quarto d'ora a causa di un dolore al polpaccio destro. Tardini semi-vuoto per assistere ad una gara piuttosto anonima, portata a casa da chi ha saputo mostrare qualcosa in più. Nel primo tempo è più Parma che Cagliari ed infatti sono i crociati ad andare negli spogliatoi con l'umore migliore: il merito è di Paletta che su punizione di Cassano la insacca con una bella rovesciata. Nella seconda metà di gioco il copione è lo stesso con i padroni di casa che riescono ad imporsi sui sardi, abili invece a sfruttare una delle poche ingenuità della difesa gialloblù con Sau al 74'. Nel finale Rispoli batte Colombi e porta i suoi ai quarti con un bel goal rasoterra dall'esterno. Applausi del Tardini per Cassano, sicuramente il migliore in campo, per aver creato un gioco pericoloso e dettato l'azione del vantaggio emiliano. Risultato nel complesso giusto, Parma più presente, capace di pressare ed al contempo di ostacolare il gioco degli avversari.
Le pagelle: Mirante 6 – Paletta 6 – Mendes 5,5 – Felipe 5,5 (dal 78' Santacroce sv) – Rispoli 6,5 – Mariga 6 – Lila sv (dal 13' Lucas Souza 6) – Bidaoui 5,5 – Galloppa 6,5 – De Ceglie 6 – Cassano 7 (dal 70' Pozzi 6)
Una voce proveniente dall'Inghilterra accosterebbe il "bad boy" alla maglia crociata -
Parma, 14 gennaio 2015 - di Luca Gabrielli -
Durante il mercato di gennaio, si sa, se ne sentono di cotte e di crude ma quella che da qualche giorno sta facendo discutere i tifosi del Parma Calcio ne ha davvero dell'incredibile...Mario Balotelli dal Liverpool al Parma!
Il noto giornale inglese "The Guardian" parla della concreta possibilità di un trasferimento a gennaio del più grande talento italiano ( lo è ancora?) nella città ducale. Non vengono menzionate cifre o modalità di trasferimento e proprio questo lascia credere che sia una di quelle notizie da bar che ogni tanto saltano fuori, ma nel calciomercato nulla è impossibile e allora i tifosi si pongono una domanda: "e se fosse vero?"
Riassumiamo brevemente le ultime vicissitudini che hanno coinvolto la società del Parma.
Da più o meno 10 giorni si è insidiata ai vertici dirigenziali una nuova proprietà capitanata, non ancora ufficialmente ma questa è un' altra storia, dal facoltoso petroliere albanese Rezart Taci. La situazione di classifica del Parma è a dir poco drammatica, a 8 punti dalla zona salvezza, una missione impossibile.
In questo scenario, non certo dei più facili, si apre la finestra di mercato invernale dove per tutto il mese di gennaio le squadre di Serie A possono migliorare le proprie rose, comprando o scambiandosi giocatori.
Il neo presidente, prima di tutto, ha deciso di intervenire saldando i copiosi debiti lasciati dalla vecchia dirigenza e saldando gli stipendi arretrati di dipendenti e giocatori ma ha anche messo a disposizione una non precisata somma che il Dg Pietro Leonardi potrà disporre nel calciomercato.
Di certo la rosa verrà rinforzata in tutti i reparti. E' ufficiale l'acquisto del centrocampista albanese Andi Lila e a breve dovrebbero arrivare dal Torino, via Milan, Antonio Nocerino e dalla Lazio Gonzalez, Ederson e Perea.
Ma il vero colpo di mercato il Parma lo farà in attacco, in modo da poter affiancare ad Antonio Cassano un vero bomber. I nomi affascinanti sono tanti, da Gilardino a Pazzini, da Borriello ad Adebayor fino a quello dell'altra sera di Mario Balotelli.
Quest'ultimo è da quando ha esordito a 17 anni nell' Inter che fa discutere, non certo per le sue doti tecniche-atletiche sopraffine, piuttosto per il carattere immaturo e scontroso che a 24 anni non gli ha ancora permesso di diventare un acclamato campione. Passato quest'estate dal Milan al Liverpool, il suo attuale allenatore Brendan Rodgers non lo vede per niente, facendolo stare in panchina. Ha sicuramente bisogno di giocare per non buttare via il suo talento, per questo la soluzione Parma potrebbe essere ideale. Un prestito di 6 mesi per comporre una coppia Cassano-Balotelli sulla carta, sottolineo sulla carta, incredibile che possa portare il Parma ad una salvezza che equivarrebbe ad uno scudetto per il neo patron Taci.
Ripeto, siamo ai confini della realtà ma in fondo al tifoso del Parma sognare non costa nulla.
Neroverdi sconfitti 2-1. Alle 18 al Tardini appuntamento con Parma-Cagliari -
Reggio Emilia, 14 gennaio 2014 – di Maria Caterina Viscomi -
A distanza di una settimana è ancora Milan-Sassuolo ad andare in scena, stavolta per gli ottavi di Coppa Italia. Ed il risultato è sempre 2-1 ma stavolta a favore dei rossoneri che centrano la qualificazione ai quarti di finale contro la vincente tra Torino e Lazio. Il Milan, pur soffrendo, si è preso, dunque, la rivincita sugli emiliani grazie alla rete di De Jong all'86' e dopo il pareggio di Sansone su rigore. Padroni di casa in campo con il tridente El Sharawi-Cerci-Pazzini; per Di Francesco turnover in attacco con Floccari e Pavoletti al posto di Zaza e Berardi. Ottimo primo tempo per il Milan che al 38' sblocca il risultato con Pazzini, autore di una prestazione di valore a dimostrazione di meritare un posto fisso anche in campionato. Il cross è di Cerci che invece non riesce ad andare a segno, nonostante un clamoroso palo al 42' che fa letteralmente tremare la porta del Sassuolo. Pochi minuti dopo sono gli ospiti a trovare il goal ma la rete, realizzata da Vrsalijko, è annullata per un fuorigioco molto dubbio. Nella ripresa altro episodio poco chiaro: al 64' Zapata ha un contatto in area con Pavoletti che va terra; i rossoneri protestano, ma per l'arbitro è rigore. Se ne prende carico Sansone che riesce a freddare Abbiati. Non servono i supplementari per decidere il vincitore: a quattro minuti dalla fine è De Jong a dire la sua regalando la qualificazione al Milan. Dopo le vittorie contro Cittadella e Pescara, il Sassuolo deve invece dire addio alla Coppa.
Sala, Toni e Valoti travolgono i ducali. Per i neroverdi a segno Zaza -
Parma, 12 gennaio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -
Hellas vs Parma - Passo indietro del Parma contro l'Hellas rispetto alla partita di domenica scorsa: scaligeri in campo per sfatare il tabù casalingo (la vittoria al Bentegodi mancava dal 4 ottobre), crociati con l'obiettivo di continuare positivamente sugli entusiasmi della gara contro la Fiorentina. Il dominio nella prima frazione di gioco è tutto dei padroni di casa, l'unico sussulto del Parma viene da Mauri che viene ribattuto dall'avversario, sul rimbalzo Cassano serve De Ceglie che spreca. Più concrete le spinte dei veneti con l'ottima intesa tra Saviola e Sala che al 39' con destro chirurgico riesce a trafiggere la porta di Mirante. Ad inizio ripresa il Parma cambia volto e si lancia con le ripartenze: al 62' Cassano ottiene la punizione, Lodi trasforma in goal. Il pari però dura poco ed a mettere la firma sul vantaggio scaligero è lo scatenato Toni, già più volte fermato da Mirante, che al 72' brucia Paletta, irriconoscibile rispetto alla scorsa stagione. C'è tempo anche per il 3-1 siglato da Valoti, alla sua prima rete in serie A. Ancora un brutto Parma che, piuttosto impaurito, non riesce mai a dire la sua sotto la porta avversaria. Testa ora alla sfida di Coppa Italia contro il Cagliari che si giocherà mercoledì 14 e valida per gli ottavi di finale.
Migliore in campo: Toni Peggiore in campo: Paletta
Sassuolo vs Udinese - Si è chiusa, invece, con un pari la sfida tra Sassuolo e Udinese: a decidere le reti dei soliti Zaza per i padroni di casa e Thereau per i friulani. Al 12' vanno subito in vantaggio i neroverdi su colpo di testa dell'attaccante della Nazionale che capitalizza un cross di Vrsalijko il quale nel giorno del suo 23° compleanno si è regalato un bel 7 in pagella e il titolo di migliore in campo. Al 26' arriva però la rete del francese a riportare il risultato in equilibrio; la gara è decisa dunque nei primi quarantacinque minuti, nonostante nel secondo tempo i padroni di casa abbiano preso in mano la situazione e rischiato ripetutamente il raddoppio: al 84' Berardi spreca un'ottima occasione per portare a casa la vittoria, rispondono gli ospiti con Bruno Fernandes che manca i tre punti per un soffio. Continua la serie positiva per il Sassuolo, rialza invece la testa l'Udinese dopo la sconfitta casalinga contro la Roma. Risultato più che giusto.
Migliore in campo: Vrsalijko Peggiore in campo: Gabriel Silva
I ducali raggiungono quota 9 punti ma sono ancora ultimi della classe insieme al Cesena. I neroverdi vincono in rimonta a San Siro -
Parma, 7 gennaio 2014 – di Maria Caterina Viscomi -
Befana generosa per il Parma che nella calza dell'Epifania ha trovato la vittoria casalinga contro la Fiorentina di Montella grazie alla rete di Andrea Costa al 12' della prima frazione di gioco. Il nuovo anno dei ducali è iniziato, dunque, con 3 importantissimi punti che mancavano dal primo novembre, data della gara contro l'Inter. Oltre alla vittoria Donadoni ha ritrovato, dopo Paletta, anche l'ex viola Cassani, autore di una prestazione sufficiente nonostante la lunga assenza per infortunio. Al contrario, è cominciato nel peggiore dei modi il 2015 dei toscani che hanno chiuso la partita in 9 per le espulsioni di Gonzalo Rodriguez e Savic, nonché sprecato l'occasione del pareggio con il rigore fallito da Mario Gomez al 34': De Ceglie trattiene Cuadrado e Damato non ha dubbi sul penalty; il tiro del tedesco però è debole e scontato e viene facilmente neutralizzato da Mirante. Nella ripresa Parma arretrato a difendere il bottino conquistato, Montella tenta di invertire il risultato puntando tutto sui cambi che si rivelano però vani: gli ospiti restano in 9 al 85' e il doppio vantaggio numerico non può che rendere più agevole il finale per gli emiliani.
Giornata da ricordare anche per il Sassuolo che a San Siro è riuscito nell'impresa di battere per la prima volta i rossoneri: merito non solo della squadra ma anche di mister Di Francesco che sta man mano perfezionando il gioco dei suoi ragazzi, portandoli sino a metà classifica. Il Milan parte con il turbo e impensierisce da subito la retroguardia neroverde con le ottime giocate di El Sharawi e Poli che al 9' realizza la rete del vantaggio. La reazione del Sassuolo non tarda arrivare e lo fa con Berardi, generoso e pronto a sacrificarsi per i compagni: il traversone è per Sansone che stoppa di petto per poi trafiggere Diego Lopez. Padroni di casa invece imprecisi, non basta l'ingresso del neo acquisto Cerci per migliorare la situazione nonostante qualche buona conclusione sulla quale Consigli si fa trovare pronto. Al 67' Zaza mette la sua firma e decide la gara con il goal del 2-1 che fa calare il sipario sul Meazza: fischi per il Milan, applausi per i neroverdi che stanno sviluppando un bellissimo progetto.
Emiliani ancora a 6 punti. Dopo la pausa è il turno di Parma-Fiorentina -
Parma, 19 dicembre 2014 – di Maria Caterina Viscomi -
Saranno feste amare per il Parma che ha chiuso l'ultimo turno prima della pausa natalizia con un'altra sconfitta, decisa al San Paolo contro il Napoli che ha invece ritrovato i tre punti camminando agevolmente sulle macerie della formazione emiliana, suo malgrado protagonista di una stagione disastrosa. Partita chiusa già nella prima mezz'ora di gara con le reti di Zapata al 18' e di Mertens che al 30' dagli undici metri (per fallo di Gobbi) beffa Mirante, bravo comunque a capire la direzione della palla. Sino all'intervallo nessun pericolo per gli azzurri, deve pensarci Lodi, subentrato in corso di match, a suonare la carica crociata con un clamoroso palo che fa tremare la porta di Rafael, rimasto inoperoso per tutti i novanta minuti. Si deve sporcare i guanti invece Mirante, chiamato in causa sino allo scadere del tempo da un micidiale Higuain che rischia mandare gli ospiti sotto di tre reti poco prima del triplice fischio.
Buoni i cambi decisi da Donadoni per dare una scossa alla partita: Lodi e Rispoli, entrati per Galloppa e De Ceglie, risultano infatti i migliori della classe insieme a Mirante che ha avuto il merito di fermare a 2 reti il passivo della sua squadra. Parma sempre più ultimo e con una situazione societaria ancora non ben definita dopo la smentita di Pietro Doca, dato come nuovo presidente qualche giorno fa che ha voluto però precisare che la trattativa sarà ufficialmente conclusa solo in presenza dei giusti presupposti. Non si nasconde dietro questa situazione Donadoni, il quale nel post-gara ha voluto sottolineare come la colpa della classifica sia soprattutto di chi scende in campo e non del club.
Le pagelle: Mirante 6 – Paletta 5,5 – Lucarelli 5,5 – Gobbi 5 - Santacroce 5 (76' Mendes sv) – Acquah 6 – Galloppa 5,5 (67' Lodi 6) – Mauri 5,5 – De Ceglie 5,5 (46' Rispoli 6) – Cassano 5,5 – Palladino 5.
I ducali recuperano il punto decurtato in settimana mentre i neroverdi incassano una sconfitta dopo 8 gare utili -
Parma, 15 dicembre 2014 – di Maria Caterina Viscomi -
Parma vs Cagliari – E' terminata con un pari la prima partita della nuova gestione del Parma, pari che, seppur risultato di novanta minuti scialbi, risulta importantissimo per la classifica della formazione ducale, la quale nel corso della settimana si era vista depennare, a causa del mancato pagamento dell'Irpef, un punto dai già esigui sei accumulati nelle 14 giornate precedenti. Rientri importanti alla corte di Donadoni quelli di Mirante tra i pali e di Paletta, subentrato al 65' a rilevare De Ceglie. 4-3-3 sia per i padroni di casa sia per il Cagliari, arrivato al Tardini in crisi di vittorie da oltre un mese e privo della coppia d'attacco Sau-Ibarbo. Buona la partenza per il Parma che già al 4' rischia il goal con De Ceglie su una bella apertura di Cassano; stessa musica qualche secondo dopo con Lodi e Palladino che mancano il vantaggio ostacolandosi goffamente tra di loro. Più tardi sono gli avversari a farsi vedere con Farias che supera Mirante, ma trova Mauri a salvare la porta emiliana (22'). Per il resto della gara il copione è quello di sempre: ritmi bassi ed emozioni scarse. Sul finire sono i sardi a dare una scossa alla partita con Joao Pedro che all'82' ed all'89' tenta di lasciare la sua firma: Lucarelli e Mirante rispondono però "presente". Risultato, dunque, di parità che non accontenta nessuna delle due squadre, entrambe bisognose di portare a casa l'intero bottino.
Migliori in campo: Costa (Parma) – Avelar (Cagliari) Peggiori in campo: Galloppa (Parma) – Longo (Cagliari)
Palermo vs Sassuolo - In scena al Barbera contro il Palermo, il Sassuolo ha invece visto sfumare il pareggio al 93' dopo una partita giocata a viso aperto e ad armi pari: i rosanero interrompono dunque la serie di otto risultati utili degli emiliani, allungando invece la loro striscia positiva e raggiungendo il record fatto nel campionato 2009-2010 con Delio Rossi in panchina. Di Francesco deve rinunciare agli squalificati Peluso, Vrsalijko e Berardi, degnamente sostituiti da Longhi, Gazzola e Floro Flores. Inizio e finale di gara particolarmente scoppiettanti: al 3' apre le danze Rigoni che firma la rete del vantaggio su corner di Dybala il quale due minuti dopo si avvicina al raddoppio con un tiro a giro. A metà gara sono i neroverdi a mettere in pericolo la porta di Sorrentino che però decide di chiuderla a più mandate: nulla da fare per Floro Flores, Taider e Longhi che, tra tutti, manca l'occasione più preziosa. Ultimi minuti di gioco al cardiopalma: Sassuolo in dieci dal 67' per l'espulsione di Consigli per fallo su Dybala in chiara occasione da goal. All'85' (finalmente!) gli emiliani trovano il pareggio con il neo entrato Pavoletti: palla di Floccari, respinta corta di Andelkovic e il numero 14 non manca l'appuntamento con il suo primo goal in A. Sullo scadere per i padroni di casa entra Belotti, autore della rete che vale i tre punti; gli ospiti invece chiudono il match in 9 per il cartellino rosso a Cannavaro per gioco violento. Nonostante il risultato, nelle parole post-gara di Di Francesco il rammarico per non aver portato a casa punti lascia spazio alla soddisfazione per come i suoi ragazzi, con la giusta mentalità, hanno saputo gestire la situazione di inferiorità numerica mettendo in difficoltà gli avversari.
Migliori in campo: Pavoletti (Sassuolo) – Dybala (Palermo) Peggiori in campo: Consigli (Sassuolo) - Andelkovic (Palermo)
Al Sassuolo non basta la doppietta di Zaza: la Roma trova il pareggio in extremis
Parma, 8 dicembre 2014 – di Maria Caterina Viscomi
Quattordicesima giornata di campionato: Roma-Sassuolo e Parma-Lazio, romane contro emiliane, le due più in forma a sfidarsi nella cornice dello Stadio Olimpico nell'anticipo del sabato, i rispettivi cugini in scena invece al Tardini. Epiloghi di gara diversi per neroverdi e crociati, uniti però da un pizzico di sfortuna e da qualche svista arbitrale.
E' andata comunque meglio al Sassuolo che, seppur rimontato di ben due reti negli ultimi venti minuti, è riuscito nell'impresa di fermare la corsa dei giallorossi, peraltro aiutati da un rigore concesso generosamente da Irrati e che Ljajic ha concretizzato al 77' per poi regalare ai suoi anche il goal del pareggio in pieno recupero, scatenando le proteste degli ospiti che hanno contestato la posizione irregolare di Florenzi, autore dell'assist per il serbo. Scontata la giornata di diffida nella gara contro l'Hellas, è sceso in campo un super Zaza, come sempre al centro del tridente con Sansone e Berardi: ed è proprio l'attaccante azzurro, a digiuno di goal da diverse giornate, a punire per ben due volte a distanza di tre minuti De Sanctis (15' e 18'). Dopo l'intervallo De Rossi si fa espellere per somma di ammonizioni, gli emiliani sembrano avere in mano la vittoria che sarebbe potuta arrivare se non ci fosse stato il rigore a favore dei capitolini (Vrsalijko chiude su Gervinho, la palla va a rimbalzare sul suo braccio e Ljajic dagli undici metri non sbaglia) che ha dato lo slancio al serbo anche per la rete del 93'.
A Parma, invece, non sono bastate le voci (poi confermate dall'a.d. Pietro Leonardi) su un probabile accordo tra Ghirardi ed un gruppo russo-cipriota per la vendita della società a riportare la squadra alla vittoria. Sul campo, infatti, la situazione è rimasta invariata ed i ducali hanno incassato la dodicesima sconfitta stagionale, stavolta contro la Lazio che è invece tornata a vincere dopo tre giornate. I primi minuti della gara vedono gli ospiti predominare, ma la reazione del Parma è buona e gli sviluppi sembrano ribaltarsi in pochi istanti tanto che all'11' sono proprio gli emiliani ad andare in vantaggio con la rete di Gobbi, annullata ingiustamente da Guida per presunto fuorigioco di Cassano.
A trafiggere la porta di Marchetti ed a far sperare i ducali di poter chiudere il primo tempo sull'1-0 è poi Palladino che al 45' la mette dentro deviando una conclusione di Santacroce; pochi attimi dopo però ci pensa il capitano biancoceleste Mauri a riportare il risultato in parità: sono forti le proteste da parte della tifoseria ducale per il recupero troppo prolungato durante il quale è appunto arrivata la rete del brianzolo. Nella ripresa la Lazio mette in mostra il suo lato migliore creando una serie di situazioni pericolose per la retroguardia di casa che al 59' commette un banale errore da cui nasce l'azione che porterà la formazione del parmigiano Pioli nuovamente in vantaggio: rinvio di Iacobucci per Gobbi che sbaglia goffamente regalando un pallone d'oro a Djordjevic il quale a sua volta serve un ispirato Felipe Anderson. Un buon Parma ci prova in tutti i modi a penetrare la difesa laziale che però cala un muro difficile da rompere; Donadoni può essere contento della performance dei suoi, rimasti quasi sempre in partita ed a testa alta nonostante la posizione in classifica che è forse più amara di quel che dovrebbe essere rispetto a quanto visto nelle ultime gare. Se la Lazio riparte da Parma nella sua corsa verso il vertice della classifica, il Parma può ripartire dalla notizia della cessione del club, notizia che dovrebbe diventare definitiva a metà settimana. Il costo dell'operazione si aggira intorno ai 7-8 milioni, ora si resta in attesa della formalizzazione.
Le pagelle -
Sassuolo: Consigli 6,5 – Vrsalijko 6 – Cannavaro 6,5 – Acerbi 7 –Peluso 6 – Taider 6,5 – Missiroli 7 – Brighi 6,5 – (80' Biondini 5,5) – Berardi 6,5 (81' Floro Flores sv) – Zaza 7 (84' Floccari sv) – Sansone 6,5.
Parma: Iacobucci 5,5 – Santacroce 6 (65' Mendes 5,5) - Lucarelli 6 – Costa 6 – Rispoli 5,5 – Mauri 5,5 (77' Belfodil sv) – Lodi 5 – Galloppa 6 (69' Acquah 5,5) – Gobbi 5,5 – Cassano 5,5 – Palladino 6.