Le buone previsioni dei raccolti hanno finalmente convinto il mercato che ha reagito con sensibili ribassi. prosegue la crescita dei noli. I Cruscami ancora molto appetibili per il settore bioenergetico.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 agosto 2016 -
Finalmente hanno prevalso i fondamentali, cioè la previsione di buoni raccolti, e dato credito alle buone notizie provenienti dal gruppo di esperti e coltivatori che stanno controllando lo stato dei raccolti.
Infine, quindi, il mercato è sceso, e con tutta probabilità i fondi sposteranno il loro lungo sui mesi avanti.
Giovedì 25 agosto
SEMI settembre 998,20 (-32,4 ) nov 975,40 (-29,6 )
FARINA settembre 324,30 (-7,2 ) dic 318,80 (-8,1 )
CORN settembre 323,40 (-4 ) dic 332,00 (-4,2 )
GRANO settembre 401,20 (-4 ) dic 423,60 (-2,4 ) marzo 446,60 (-1,6 )
Per i proteici i valori ruotano intorno ai 346 euro per la 44 e 353 per la proteica, il girasole proteico sui 217 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya girano su valori 337 per la 44 e 346 per la proteica.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto stante lo stadio vegetativo della soya e il calo delle temperature registrato. Nella giornata di venerdi quotavano 370 euro partenza in entrambi i due stabilimenti.
Il settore delle bioenergie potrebbe approfittare dei prezzi "popolari" dei cruscami che si stanno realizzando su settembre a 98 euro, per creare quelle scorte a buon mercato che consentirebbero di arrivare a congiunzione con il prossimo raccolto.
Indicatori internazionali 25 agosto 2016
l'Indice dei noli è risalito a 718 punti, il petrolio è ancora attorno a 47,00$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a1 1,12910
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Sorprende la posizione dei Fondi di Investimento che, a fronte di previsioni produttive consistenti, non interpretino i dati secondo le attese. Le indicazioni USDA sono interpretate con letture diverse e contradditorie.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 agosto 2016 -
Il mercato di Chicago continua il suo altalenare senza dare una indicazione precisa. La cosa che preoccupa e inquieta è come mai, a fronte di previsioni di buoni raccolti di seme, i fondi restino lunghi di posizioni su questo comparto: 101.920 contratti di seme e 47.530 di farina.
Difficile da credere che vogliano perdere soldi se, come da previsioni, i raccolti saranno buoni. E' un segno evidente che sulle cifre dell'Usda girano molte e discordanti interpretazioni specie sul comparto soya. Insomma il rischio di un rally rialzista a fronte di qualche notizia non in linea con il pensiero comune non è da escludersi.
Sul mercato domestico la situazione è in evoluzione con il crollo dei cruscami, che si riprenderanno solo nel settembre avanzato, il grano ricomincia a dare segni di ripresa specie per le qualità migliori, l'orzo e stazionario ma di certo ha smesso di scendere. Fa invece scalpore il repentino ridimensionamento del mais contratto 103 che, sia a Verona che a Milano, ha segnato cali oltre le attese. Le spinte di svendita arrivano dall'Est, per la raccolta dei precoci e poco o per nulla irrigui. In Italia invece la merce è in campo e l'unica consolazione sembrerebbe legata a scarsi inquinamenti da tossine.
Sul fronte dei proteici i valori di metà settimana ruotavano intorno ai 350 euro per la 44 e 360 per la proteica, il girasole proteico sui 223 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro pta depositi interni, sul 2017 i prezzi della far soya girano su valori 342 per la 44 e 352 per la proteica. Cominciano riscuotere interesse le quotazioni di farina di girasole sia basso proteico che proteico sulla nuova campagna (158 euro per il 28% e 205 euro per il proteico partenza stabilimenti di produzione o porti da settembre16 a marzo 2017).
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio-nuovo raccolto stante lo stadio vegetativo della soya e il calo delle temperature registrato.
Il settore delle bioenergie potrebbe approfittare dei prezzi "popolari" dei cruscami che si stanno realizzando su settembre a, 98 euro, per creare le scorte a buon mercato per arrivare a congiunzione con il prossimo raccolto. Oppure del gennaio giugno 2017 a 120 euro arrivo.
Indicatori internazionali 23 agosto 2016
l'Indice dei noli è risalito a 692 punti, il petrolio è sceso a 47,40$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a 1,12909
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016. Mais in crescita poco inferiore al record della stagione 2014-2015. Stabile la produzione di semi di Soia con le maggiori produzioni di Cina & C. parzialmente bilanciate dalle diminuzioni previste per gli USA.
MAIS: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Mais per la nuova stagione (inizio della stagione: 1°Settembre) è prevista a 1011.07 Mio t, +42.2 Mio t rispetto al 2015-16, e poco inferiore al record di 1013.5 Mio t della stagione 2014-15.
La produzione di Mais negli Stati Uniti è attesa a 366.54 Mio t. per il 2016-17, con un aumento di 5.6 milioni di acri nelle piantagioni di Mais, il quale compensa abbondantemente la riduzione delle rese dei terreni.
L'export degli USA è stimato in crescita rispetto al 2015-16 (+4.44 Mio t). I prezzi competitivi e la minor offerta e concorrenza da parte del Brasile dovrebbero supportare l'aumento dell'export degli Stati Uniti per le stagioni 2016-17 e 2015-16.
Gli stock finali negli USA per il 2016-17 sono proiettati a 54.68 Mio t, +8.89 Mio t rispetto al 2015-16. Se la previsione si realizzasse, gli stock sarebbero i più alti dalla metà degli anni '80.
La produzione di Mais è stimata in aumento per i principali produttori, con una ripresa nelle produzioni per Sud Africa e UE, maggiori aree coltivate in Argentina, Russia e Ucraina.
In Cina la produzione di Mais è stimata a ribasso di 6.6 Mio t, in seguito ai cambiamenti delle politiche di sostegno e alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais per i bassi prezzi interni.
In Cina il consumo di Mais è proiettato a +9.5 Mio t.
SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di semi di Soia per la nuova stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1°Ottobre) è stimata a 324.2 Mio t, con aumenti per Cina, India, Brasile, Ucraina e Argentina, parzialmente bilanciati da una diminuzione negli Stati Uniti.
Negli USA la produzione di Soia è attesa a 103.42 Mio t (-3.3% rispetto alla stagione 2015-16), con minori aree coltivate e rese. Gli stock finali sono previsti a 8.29 Mio t, -2.6 Mio t rispetto alle proiezioni riviste per il 2015-16.
In Brasile la produzione è proiettata a 103.0 Mio t (+4.0 Mio t dal 2015-16), con più aree coltivate e rese dei terreni. Anche inArgentina la produzione di Soia è stimata in aumento di 0.5 Mio t, per un valore di 57.0 Mio t.
In Cina si prevede una produzione in crescita (+0.4 Mio t) date le maggiori aree coltivate in seguito alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais.
L'export mondiale di Soia è previsto a 138.3 Mio t, +4.3% rispetto al 2015-16, con aumenti per i maggiori Player esportatori, ovvero Stati Uniti, Argentina e Brasile.
L'import di Soia in Cina è stimato a 87.0 Mio t (+4.0 Mio t rispetto al 2015-16).
(in allegato la galleria imagini con i grafici CLAL)
Mais & Soia: stime della nuova stagione maggio 2016. Mais in crescita poco inferiore al record della stagione 2014-2015. Stabile la produzione di semi di Soia con le maggiori produzioni di Cina & C. parzialmente bilanciate dalle diminuzioni previste per gli USA.
MAIS: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Mais per la nuova stagione (inizio della stagione: 1°Settembre) è prevista a 1011.07 Mio t, +42.2 Mio t rispetto al 2015-16, e poco inferiore al record di 1013.5 Mio t della stagione 2014-15.
La produzione di Mais negli Stati Uniti è attesa a 366.54 Mio t. per il 2016-17, con un aumento di 5.6 milioni di acri nelle piantagioni di Mais, il quale compensa abbondantemente la riduzione delle rese dei terreni.
L'export degli USA è stimato in crescita rispetto al 2015-16 (+4.44 Mio t). I prezzi competitivi e la minor offerta e concorrenza da parte del Brasile dovrebbero supportare l'aumento dell'export degli Stati Uniti per le stagioni 2016-17 e 2015-16.
Gli stock finali negli USA per il 2016-17 sono proiettati a 54.68 Mio t, +8.89 Mio t rispetto al 2015-16. Se la previsione si realizzasse, gli stock sarebbero i più alti dalla metà degli anni '80.
La produzione di Mais è stimata in aumento per i principali produttori, con una ripresa nelle produzioni per Sud Africa e UE, maggiori aree coltivate in Argentina, Russia e Ucraina.
In Cina la produzione di Mais è stimata a ribasso di 6.6 Mio t, in seguito ai cambiamenti delle politiche di sostegno e alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais per i bassi prezzi interni.
In Cina il consumo di Mais è proiettato a +9.5 Mio t.
SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di semi di Soia per la nuova stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1°Ottobre) è stimata a 324.2 Mio t, con aumenti per Cina, India, Brasile, Ucraina e Argentina, parzialmente bilanciati da una diminuzione negli Stati Uniti.
Negli USA la produzione di Soia è attesa a 103.42 Mio t (-3.3% rispetto alla stagione 2015-16), con minori aree coltivate e rese. Gli stock finali sono previsti a 8.29 Mio t, -2.6 Mio t rispetto alle proiezioni riviste per il 2015-16.
In Brasile la produzione è proiettata a 103.0 Mio t (+4.0 Mio t dal 2015-16), con più aree coltivate e rese dei terreni. Anche inArgentina la produzione di Soia è stimata in aumento di 0.5 Mio t, per un valore di 57.0 Mio t.
In Cina si prevede una produzione in crescita (+0.4 Mio t) date le maggiori aree coltivate in seguito alla riduzione degli incentivi per le piantagioni di Mais.
L'export mondiale di Soia è previsto a 138.3 Mio t, +4.3% rispetto al 2015-16, con aumenti per i maggiori Player esportatori, ovvero Stati Uniti, Argentina e Brasile.
L'import di Soia in Cina è stimato a 87.0 Mio t (+4.0 Mio t rispetto al 2015-16).
(in allegato la galleria imagini con i grafici CLAL)
Mais e Soia: aprile 2016 - Maggiori produzioni previste in Argentina.
MAIS: Dati previsionali per 2016-17
La produzione mondiale di Mais per l'annata 2015-2016 è stimata a 972.13 Mio t, in aumento rispetto alle stime formulate il mese scorso (+2.49 Mio t), riflettendo le maggiori produzioni in Argentina, Messico e Serbia.
La produzione di Mais in Argentina è stimata in aumento (+1.0 Mio t), in conseguenza alle piogge registrate durante Febbraio e Marzo giunte dopo la siccità di Gennaio. La produzione di Mais è prevista in aumento di 0.5 Mio t anche per Messico e Serbia, riflettendo le ultime statistiche del governo.
La produzione di Mais negli USA rimane invariata rispetto alle stime formulate a Marzo. L'utilizzo di Mais nella produzione di etanolo è in aumento (+0.63 Mio t), vista la maggiore produzione di etanolo nel mese di Marzo rispetto a quanto previsto.
Le importazioni nella UE sono stimate in diminuzione di 1.0 Mio t rispetto alle stime di Marzo, a causa di una maggiore offerta di frumento a prezzi competitivi.
In Cina si prevede un aumento dell'impiego del Mais nell'alimentazione, che ha prezzi più favorevoli del Frumento. Gli stock finali in Cina sono stimati inferiori alle stime precedenti (-2 Mio t).
SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Soia per la stagione 2015-16 è stimata a 320.15 Mio t, invariata rispetto alle stime di Marzo, con maggiori produzioni in Argentina compensate da minori produzioni in India.
La produzione di Soia in Argentina è prevista a 59 Mio t (+0.5 Mio t), con una maggior resa per i terreni, che bilancia una diminuzione delle aree coltivate.
In India la produzione di Soia è prevista a 7.5 Mio t, in diminuzione di 0.5 Mio t rispetto alle previsioni del mese scorso a causa della diminuzione delle aree coltivate e della resa dei terreni (0.66 t per ettaro).
Le esportazioni di Soia degli Stati Uniti sono previste in rialzo di 0.41 Mio t, per un totale di 46.40 Mio t, riflettendo le maggiori importazioni stimate per la Cina (+1 Mio t) e per altri paesi come Iran, Giappone, Bangladesh e Messico.
Le maggiori esportazioni previste per Brasile e Stati Uniti sono bilanciate solo parzialmente dalle riduzioni stimate per Argentina e India.
(in allegato la galleria imagini con i grafici CLAL)
L'ultimo mese dell'anno conferma l'intonazione negativa dei mercati agricoli palesatasi a partire dall'autunno. Lo segnala l'Ismea sulla base dell'Indice dei prezzi agricoli all'origine, che si è portato nel mese di osservazione a 111,7 (2010=100) facendo registrare una flessione del 2% su novembre e del 2,5% su dicembre di un anno fa.
Roma - A dicembre, i prezzi al consumo dei beni alimentari e delle bevande, alcolici inclusi, risultano - sulla scorta dei dati divulgati dall'Istat - in flessione dello 0,4% su base mensile e in aumento dell'1,1% su base annua, ossia rispetto al livello di dicembre dell'anno scorso, in lieve decelerazione rispetto al più 1,6% di novembre.
L'Indice "core" dell'Ismea - calcolato per evidenziare la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando dall'indicatore i prodotti ortofrutticoli, più volatili e maggiormente influenzati da fattori stagionali - a dicembre si colloca a 111,0 (2010=100) a conferma di una dinamica mensile negativa (-1,8%), sebbene lievemente più attenuata rispetto a quanto evidenziato dall'indice complessivo. Il confronto su base annua segnala invece una tendenza deflativa più marcata di quella indicata dall'indice complessivo (-5,6% sul livello di dicembre 2014).
Nel comparto vegetale che fa segnare nel suo complesso un meno 2,6% sul mese precedente, pesano le significative flessioni degli ortaggi (-7,8%) condizionati dall'eccesso di offerta che le temperature insolitamente miti hanno riversato sui mercati. Continuano ad arretrare anche i prezzi degli olii di oliva (-5,5%) in un contesto non favorevole neanche per i semi di soia (-0,9%) e per i cereali (-2,1%), che scontano i ribassi registrati sui mercati internazionali. Per i vini, le rilevazioni Ismea indicano una brusca battuta di arresto (-1,8%) dell'abbrivio positivo della nuova campagna. Frutta e colture industriali, con un incremento rispettivamente del 3,2% e del 3%, sono invece le uniche due voci in controtendenza rispetto all'andamento complessivamente negativo del comparto.
L'insieme della zootecnia chiude dicembre senza particolari novità rispetto all'andamento dell'intero 2015. La flessione dell'1,7% su base mensile riflette un'ulteriore discesa dei listini del bestiame vivo (-3,9%), solo in parte controbilanciata da una timida progressione dei lattiero caseari (0,5%). Tra gli animali vivi si segnalano ancora una volta riduzioni significative a carico dei suini (-6,9%), avicoli (-5,2%) e conigli (-11,4%) a fronte della lieve ripresa che ha interessato i bovini (0,3%) e degli incrementi più significativi per gli ovi-caprini (+4,5%). Flettono lievemente su base mensile anche le uova (-0,2%).
Su base annua, l'indice elaborato dall'Ismea arretra del 2,5%, con flessioni più marcate per l'aggregato zootecnico (-3,5%) e più attenuate per il comparto delle coltivazioni vegetali (-1,7%). In quest'ultimo ambito produttivo, flettono, rispetto a dicembre 2014, i prezzi degli olii di oliva (-22,6%), dei cereali (-9,3%) e, in misura inferiore, della frutta (-3,5%) e dei vini (-1,6%). Solo per gli ortaggi, le coltivazione industriali e i semi di soia il confronto annuale risulta positivo, con un più rispettivamente del 14,8%, del 5,9%, e dello 0,3%.
Nell'aggregato zootecnico, la dinamica tendenziale fa registrare una riduzione del 3,2% per il bestiame vivo, del 2,3% per i lattiero caseari, e del 15,9% per le uova.
In media d'anno, in linea con le variazioni acquisite divulgate con i dati di novembre, i prezzi agricoli del 2015 relativi alla prima fase di scambio risultano complessivamente in aumento dell'1,5% rispetto al livello del 2014, mentre sulla scorta dell'Indice core la tendenza si conferma deflativa (-3,7%).
(Ismea 22 gennaio 2016)
Clima, accordo raggiunto ma... Latte sempre più giù e parmigiano sempre più su. Cereali, cala il petrolio, calano i noli, la FED alza i tassi e gli scambi stagnano. Renzi pigliatutto, con Bonaccini si accaparra le regioni. Emilia Romagna, Xylella Free.
(in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 51 20 dicembre 2015
1.1 editoriale Clima, accordo raggiunto, ma...
3.1 cereali Cereali cala l'indice dei noli e sono favoriti gli scambi tra mercati distanti.
4.1 Lattiero caseario Latte sempre più giù e Parmigiano sempre più su.
5.1 turismo Itinerari verdi, all'Alta via dei Parchi dell'Emilia Romagna è andato un abito riconoscimento
5.2 salute Il Formaggio può creare dipendenza'
5.3 educazione alimentare Frutta e latte nelle scuole
6.1 fitosanità Emilia Romagna, Xylella Free
6.2 cereali. 2° aggiornamento Mercati internazionali. La Fed ha alzato i tassi.
7.1 alimentazione "Sono come mangio". Il consorzio torna nelle scuole.
8.1 export Dalla CCIAA di Reggio finanziamenti per partecipare a fiere internazionali
8.1 regioni Con Bonaccini, Renzi si piglia anche le Regioni
9.1 export emilia romagna Qualche timido rialzo per i vini bianchi.
11.1 promozioni "vino" e partners