Dopo i primi scossoni che hanno seguito la pubblicazione dei dati USDA dello scorso venerdi, i mercati si stanno riallineando. La farina di soia mostra segni di marcata linearità.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 6 ottobre 2016 -
Dopo le stime Usda del 30 settembre scorso il mercato, per il comparto soya, ha registrato immediatamente un risultato positivo e confermato anche il lunedi 03/10 per poi prendere una leggera strada in discesa nei due giorni successivi (4 e 5 ottobre). In definitiva la soglia 300 dollari per la farina e 950 punti per il seme sta tenendo.
Le previsioni dei raccolti di seme e di mais sono ovunque stimate buone e le vendite/consumo, specie per la soya, tengono bene. Si viene a delineare un contesto di mercato molto lineare sul periodo 10/2016-31/12/2018. Nella giornata odierna il prezzo è stato di 336 partenza porti per la farina di soya proteica per 27 mesi, mentre per la soya 44% il prezzo è inferiore di 7-8 euro.
Prezzi di tutto rispetto che dovrebbero difficilmente tendere a ulteriori ribassi.
Sul mercato nazionale il mais di base contratto 103 continua a mostrare segni di resistenza sulla posizione, mentre per quello qualitativo sussistono limitati spazi per nuovi cali. Dall'estero ancora non si sono manifestate particolari pressioni di merce anche in forza dei problemi qualitativi e sanitari (Aflatossine) e per il persistere di problemi connessi alla logistica dei trasporti gommati.
Indicatori internazionali 6 ottobre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 869 punti, il petrolio cresce a 49,50$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,11834 con punte anche inferiori.
Dati UDA 30 settembre 2016
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 ottobre 2016 - Il mercato ha ben tenuto ai dati pubblicati dall'USDA venerdi scorso. Le serie sono in positivo e le prossime ore saranno determinanti per meglio valutare le reazioni dei grandi investitori.
Indicatori internazionali 03 ottobre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 875 punti, il petrolio si muove attorno verso l'alto a 48,0$ e l'indice di cambio ruota attorno a 1,12304.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Alla vigilia della pubblicazione dei dati USDA i mercati mostrano segnali di nervosismo, concentrati a inseguire le fughe di notizie, le stime e le previsioni meteo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di nervosismo per il susseguirsi di dati, stime e previsioni meteo che, pur non segnalando allarmi, hanno stimolato i fondi che continuano a restare lunghi sulle posizioni di seme e di farina di soya. Nelle ultime sedute la soglia di resistenza dei 300 dollari base per tonnellata corta relativamente alla farina soya, si era rotta ma immediatamente recuperata la posizione, e così pure per i 950 centesimi per bushel di seme di soya.
I fondi tengono le posizioni sostenuti dalle vendite. Ieri sera (27/9 ndr) il mercato ha tentato una fuga verso l'alto raggiungendo anche un sensibile + 5 dollari ma poi ha chiuso praticamente invariato. Motivo dell'impennata temporanea le notizie di vendite a Cina e Messico.
l'Usda di oggi fornirà maggiori informazioni e da lunedi si vedrà quali venti tireranno.
I prezzi dei proteici nel frattempo hanno subito un leggero rincaro di due tre euro tonnellata e lunedì si svelerà se la fase di calo sarà giunta a termine o se continuerà sulla base dei dati delle vendite e degli stock di fine campagna.
Sul mercato domestico i consumi non riprendono e si prospetta un autunno complesso dal punto di vista della logistica con l'estero, continuano infatti a scarseggiare le opportunità di ritorno a pieno carico per i camion.
I cruscami intanto hanno smesso di scendere ma non trovano la forza di ripartire fatto salvo il pellet. Il farinaccio di grano duro è offerto da molti ma con differenze qualitative sensibili. Orzo ancora statico e il mais prosegue il suo stato confusionale; dal 160-163 euro partenza per il 103 al 187 arrivo per la merce certificata. Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 176 euro e il gennaio giugno a 180/182, ma con pochi dispostia vendere.
Il comparto delle bioenergie sta invece apprezzando la stagnazione dei cruscami e i favori di un mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.
Indicatori internazionali 28 settembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 902 punti, il petrolio cresce a 47,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12171 con punte anche inferiori.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Il mercato sta prendendo le misure alle probabili sorprese che potrebbero rivelare i dati USDA che saranno resi pubblici il prossimo venerdi. L'atteggiamento anomalo dei fondi lancia sospetti sulla consistenza degli stock di fine campagna.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di apparente tranquillità con soglie di resistenza sui 300 dollari base per tonnellata corta della farina di soya, e di 950 centesimi per bushel relativamente al seme di soya, mais a 330 centesimi per bushel e grano a 400.
Un atteggiamento anomalo che potrebbe fare presumere che i fondi di investimento siano a conoscenza dei dati che l'USDA rilascerà solo il 30/9 riguardo a volumi di stock di fine campagna che potrebbero risultare molto inferiori alle attese, con conseguente corsa ai rincari sul comparto soya.
Le quotazioni accessibili: 333 euro per la farina di soya proteica sino a fine 2017 e potenzialmente anche per il 2018 mentre per la normale la quotazione si aggira intorno a 324 sino a tutto il 2017.
Per il 2018 la soya proteica quota 332 euro tonnellata ma solo per il gennaio-giugno, una posizione sgombra da molti fattori esterni, clima, eventi geopolitici, o monetari e probabilmente basata su statistiche e riporti. Una occasione favorevole per gli acquisti vista la combinazione favorevole del cambio a 1,12 e mercati con valori contenuti che, molto probabilmente, non potrà protrarsi in eterno.
Per le farine di soya ogm free il trimestre ottobre-dicembre è quotata 353 euro partenza stabilimenti produttivi nord Italia.
Riguardo il mercato domestico, i ridotti consumi influenzano il tenore del mercato che continua a languere. I cruscami hanno interrotto la fase discendente e al momento non trovano sufficiente energia per ripartire fatto salvo il pellet, i grani migliori di alta qualità, l'orzo è statico e il mais vive ancora uno stato confusionale, dai 163 euro partenza per il 103 ai 190 arrivo per la merce certificata.
Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 178 euro e il gennaio giugno a 183. Foraggi disidratati in aumento.
Il comparto delle bioenergie si avvantaggia della stagnazione dei cruscami e del mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.
Indicatori internazionali 26 settembre 2016
l'Indice dei noli è a 941 punti, il petrolio si muove attorno il basso a 45,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12389.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Inizio di settimana (lunedi 19/9) che sta replicando la chiusura di venerdi scorso con una generalizzata ondata di rialzi.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 settembre 2016 -
Dopo l'ondata di cali ecco che, con un colpo di coda, i mercati hanno chiuso in rialzo proprio in chiusura di settimana, lo scorso venerdi sera.
Le ragioni sono, come spesso accade, determinate dalle informazioni meteo e dalla conseguente reattività dei "Fondi" che la fanno da assoluti padroni. Le previsioni meteo che indicano una stagionalità piovosa con conseguenze per i raccolti di mais e di seme di soia, affiancate ai dati di rese di USDA, hanno determinato le reazioni di chiusura come di seguito illustrato:
Venerdì 16 / 9 /2016
SEMI nov 966,00 (+15,4) gen 971,20 (+15,4)
FARINA ott 313,70 (+5,1) dic 312,80 (+5,6)
CORN dic 337,00 (+7) mar 347,20 (+7)
GRANO dic 403,20 (+3,6) mar 425,00 (+2,6) mag 439,00 (+2)
Nella mattinata di Lunedi il mercato telematico segnava ancora in positivo (una decina di punti per i semi di soia,+12-15€ le farine di soia, +3-5 dollari per farine, mais e grano).
Sul mercato interno prosegue il clima di incertezza, per non dire di confusione, sulle posizioni di mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, Orzo stazionario, e crusche iniziano a dare segni di ripresa sull'onda delle esportazioni, altrettanto dicasi per i foraggi disidratatati.
Per le bioenergie si è di nuovo aperta la possibilità di acquistare granella di mais fuori dai limiti di legge previsti per le micotossine, nonostante i quantitativi siano ancora limitati anche in ragione delle selezionatrici ottiche che consentono una migliore lettura con sensibili recuperi in termini quantitativi di prodotto rispondente alle normative.
Indicatori internazionali 19 settembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 800 punti, il petrolio si muove verso il basso a 44,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del dollaro quotare 1,11645.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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La pubblicazione dei dati USDA di lunedì 12 settembre hanno dato una spinta al ribasso dei valori delle materie prime. Il mercato interno è ancora in stato confusionale sul segmento del mais.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 settembre 2016 -
La stima di produzione del seme di soya in USA è infatti risultata superiore alle aspettative, 114 milioni di tonnellate contro le 110 previste ad agosto, gli stock di fine campagna 2015/16 sono stati ridotti di un milione di tonnellate da 6 a 5, mentre quelli per il 2016/17 sono previste superiori di quasi un milione (da circa 9 arrivano a quasi 10 milioni).
Per il mais è confermata una minore produzione USA, da 385 milioni circa a 384 milioni, ma che sono pur sempre valori elevati. Inoltre, tutti gli altri valori dei raccolti mondiali di mais, salvo quelli della EU, sono stati confermati ottimali.
Notizie positive per il grano che finalmente, in considerazione di una stima sensibilmente più contenuta degli stock mondiali (da 253 a 249 milioni di tonnellate), ha visto reagire i mercati al rialzo.
Comunque, dopo la parziale resistenza di lunedì, ieri si è registrato un calo sensibile:
SEMI settembre 968,20 (-16,2) nov 944,00 (-20,2)
FARINA settembre 310,40 (-7,9) ott 307,30 (-6,2) dic 306,10 (-5,8)
CORN settembre 319,20 (-10) dic 330,00 (-9,4)
GRANO settembre 374,60 (-8,4) dic 401,00 (-8,2) mar 421,60 (-8,2)
In prospettiva del probabile rafforzamento del dollaro sull'euro, in conseguenza del possibile rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve, potrebbe concretizzarsi un ulteriore aumento dei valori dei proteici. Sono infatti maggiori le probabilità di un rialzo sensibile piuttosto che il verificarsi di una posizione di stasi o ribassi.
Il Mercato Interno non sembra voglia smuoversi dalla posizione di incertezza per il mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Merce dall'estero ne arriva in misura molto contenuta e con valori tra i 196 e i 200 euro arrivo. La limitata consistenza della merce sui porti viene esitata a 187 euro partenza.
Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, Orzo ancora stazionario, e le crusche iniziano a dare segni di ripresa sostenuta da una certa programmazione delle esportazioni a breve termine. I foraggi disidratati continuano a risentire delle forti richieste che arrivano dall'estero specie dal sud est asiatico.
Indicatori internazionali 13 settembre 2016
l'Indice dei noli è nuovamente salito sino a 804 punti, il petrolio ruota attorno a 46,0$ e l'indice di cambio vede l'allentamento del dollaro quotare 1,12220.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Le discrezioni anticipate da Reuters sugli stock e le produzioni. L'ipotesi di leggera flessione non ha spaventato i mercati che, giovedi sera, hanno chiuso in positivo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 9 settembre 2016 -
Nella attesa dei dati ufficiali USDA di lunedì 12, segnaliamo le indiscrezioni diffuse dalla agenzia internazionale: produzione del seme è stata stimata in 111 milioni di tonnellate contro 110 dell'USDA di agosto, quella del corn a 382 milioni di tonnellate contro 386. Gli stock di fine campagna 2015/16 per il seme sono stimati a 6,30 milioni di tonnellate contro 6,95 dell'USDA di agosto. Invariata è la cifra riferita agli stock della campagna 2016/17 con 9 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda gli stock del corn per il 2015/16 viene riportato il valore di 43,50 in agosto erano 43,33. Per il 2016/17, la stima è di 59 contro 61 di agosto. Mentre nessuna variazione segnalata sugli stock di fine campagna del grano: 30 milioni di tonnellate
Nonostante le variazioni riportate, il Chicago Board non ha reagito chiudendo, giovedi sera, in positivo su tutto il fronte a conferma della buona tenuta delle vendite.
Per i proteici i valori ruotavano, sempre nella giornata di giovedi, intorno ai 337/340 euro per la 44 e 350 per la proteica, il girasole proteico sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya giravano su valori di 339 per la 44 e 347 per la proteica base 46,50%.
In sintesi, salvo imprevisti, i valori sono ancora appetibili per gli acquisti.
Per le farine di soya ogm free convenzionali ormai è rimasto un solo venditore che fa da monopolista, mentre sull'ottobre dicembre gira a 365 euro.
Sulla sponda del mercato domestico, a destare attenzione è ancora l'incertezza sul mais, il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa; non entra merce dall'estero se non a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo, e il prodotto ancorato al porto sta scemando e viene proposto a 187 euro partenza. Sui mesi futuri gli esteri base Brescia giovedi così quotavano; ottobre-dicembre 170, ottobre16- marzo 17 175, e il gennaio-giugno 180, per cui l'ottobre 2016 - giugno17 matematicamente quota 177.
Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, l'orzo ancora stazionario, e le crusche iniziano a dare segni di ripresa mentre i foraggi disidratati continuano a risentire delle forti richieste che arrivano dall'estero.
Nulla di particolare da segnalare per il settore delle bioenergie, salvo la corsa ancora ai cruscami di grano sui 93 euro e ai farinacci di grano a 135. Scarsa è la quantità di sottoprodotti dell'industria del riso e vi è attesa per i prossimi nuovi prezzi delle farine di mais.
Indicatori internazionali 09 settembre 2016
l'Indice dei noli è nuovamente salito sino a 792 punti, il petrolio è anch'esso risalito a 47,0$ e l'indice di cambio vede l'allentamento dell'euro quotare 1,12839.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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La scorsa settimana il mercato domestico aveva dato segnali di ripresa per il tenero mentre cali sono stati registrati per il frumento duro e il mais. Occhi puntati sui mercati esteri dove si assiste a una ripresa del mais dettata da azioni speculative soprattutto nell'emisfero nord.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 settembre 2016 -
Martedi sera il Chicago ha chiuso con il segno positivo per il settore soya con vendite ben tenute e la tendenza di queste ore è verso il rafforzamento a conferma di una azione speculativa che sta operando oltre oceano.
Per i proteici i valori ruotano intorno ai 337/340 euro per la 44 e 348. Il girasole proteico è quotato sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017. I prezzi della farina soya girano su valori 336 per la 44 e 346 per la proteica base 46,50%.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto. La quotazione è attorno ai 370 euro, mentre sull'ottobre dicembre si aggira intorno a 361 euro.
Il mercato nazionale mostra ancora segnali di confusione riguardo al mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per la merce di qualità la situazione è invertita. Dall'estero non arriva materiale se non a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo, e al momento la disponibilità di prodotto ai porti è limitata e viene esitata a 187 euro partenza.
Il grano, almeno per le qualità superiori, sembra rafforzarsi. Orzo al momento ancora stazionario, con prezzi attorno a 163€/ton. arrivo per settembre e 171 arrivo da settembre 2016 a giugno 2017. Le crusche invece cominciano a dare segni di ripresa.
I Foraggi disidratati stanno risentendo delle forti richieste che arrivano dall'estero.
Indicatori internazionali 7 settembre 2016
l'Indice dei noli è risalito a 745 punti, il petrolio oscilla attorno a 45,0$/barile e l'indice di cambio è attorno a 1,12454.
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Nella giornata di govedi il Chicago Board ha chiuso in terreno positivo dopo vari ribassi, complice il fatto che lunedi sarà giorno festivo e non vi saranno operazioni di mercato.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 settembre 2016 -
Per i proteici i valori ruotano intorno ai 335-340€ euro per la 44 e 343 per la proteica, il girasole proteico sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya girano su valori 335 per la 44 e 345 per la proteica.
Salvo imprevisti, quindi, i valori sono ancora nel range di valori ancora appetibili per chi dovesse acquistare merce.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto, specialmente per uno dei due più importanti produttori.
Sul mercato domestico continua a destare preoccupazione l'incertezza che vive il mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo anche se la merce arriva solo dal Veneto, dove si registrano valori anche a 163 partenza, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Dall'estero poca merce e a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo.
Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori. A fare scalpore è la notizia data da France Agrimer che indica per il loro raccolto una quota del 75% con un peso specifico inferiore a 76 Kg. E' certo perciò che di grano uso zootecnico ne potrebbe arrivare molto e si presume che frenerà il tentativo di rialzo del mais di qualità. Orzo stazionario con trattative (1 settembre) a 163 arrivo per settembre e 172 arrivo da settembre 16 a giugno 17.
Indicatori internazionali 25 agosto 2016
l'Indice dei noli è leggermente sceso a 712 punti, il petrolio ha avuto una flessione negativa a 43,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a1 1,11921. Alcuni prospettano il cambio prossimo se non addirittura inferiore alla parità a seguito del probabile rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve USA
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Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Dopo tanto tempo sembra stiano prevalendo i "fondamentali", cioè la previsione di buoni raccolti. Gli operatori sono rinfrancati dalle buone notizie provenienti dal "tour" dei tecnici esperti e coltivatori che stanno controllando lo stato dei raccolti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 31 agosto 2016 -
Il mercato quindi sembra volgere verso la discesa e i fondi spostare il loro lungo sui mesi avanti nel nuovo anno.
Per quanto riguarda i proteici, nella giornata di ieri, i valori ruotavano intorno ai 344 euro per la 44 e 354 per la proteica, il girasole proteico sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni. Sul 2017 i prezzi della farina di soya ruotavano su valori di 338 euro per la 44 e 349 per la proteica. Alcune operazioni di ricopertura che ha visto interessata la proteica sul consumo ha raggiunto i 360 euro arrivo Nord Italia.
Quindi, salvo imprevisti, i valori stanno diventando appetibili per chi dovesse acquistare soprattutto in previsione di un ulteriore rafforzamento dell'euro che attenuerebbe il beneficio di mercato.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto.
Sul mercato domestico a destare l'attenzione è la confusione sul mais, il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo anche se la merce arriva solo dal Veneto, dove si registrano valori anche a 165 partenza, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Dall'estero infatti entra merce con valori tra i 193 e i 200 euro arrivo, e la merce al porto sta scemando e viene esitata a 183-185 euro partenza. A creare ancora più confusione è il fatto che si registrino ancora, seppure in modo minore rispetto alle ultime campagne, casi d'inquinamento da Aflatossina B1. Comunque nel giro di due settimane i problemi dovrebbero dipanarsi.
Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, e questo nonostante i mercati internazionali abbiano registrato in pochi giorni cali sino al 10%, questa è una posizione che si chiarirà nel tempo, certo che di grano uso zootecnico ne arriverà tanto e frenerà il tentativo di rally al rialzo del mais di qualità. Orzo stazionario, ieri trattative a 163 arrivo per settembre e 172 arrivo da settembre 16 a giugno 2017.
Cruscami collassati, anche se è prevista a breve termine (una max due settimane) una ripresa per via di possibili esportazioni già in programmazione.
Il settore delle Bioenergie è "scettico" dalle alte rese dei trinciati in termini di tonnellaggio.
Indicatori internazionali 30 agosto 2016
l'Indice dei noli è sceso a 715 punti, il petrolio è sceso a 46,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a1 1,11450. Alcuni prospettano il cambio prossimo se non addirittura inferiore alla parità a seguito del probabile rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve USA.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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