I fondi di investimento e assicurativi si sono mossi, senza un particolare e specifico ordine, in ricopertura molto probabilmente seguendo "ordini automatizzati di sicurezza" invece di una reazione alle spinte rialziste dei mercati.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 marzo 2016 -
Venerdì 4 / 3 / 2016
Semi: marzo 870,40 (+14,2) maggio 878,40 (+14,6) luglio 884,40 (+14,2)
Farina: marzo 267,70 (+5,7) maggio 270,90 (+6) luglio 273,20 (+5,8)
Olio: marzo 30,73 (+0,32) maggio 30,96 (+0,35) luglio 31,19 (+0,34)
Corn: marzo 354,40 (+0,6) maggio 358,20 (+1,6) luglio 363,40 (+2,2)
Grano: marzo 454,40 (+1,4) maggio 460,60 (+1) luglio 466,60 (+1)
Le cifre ufficiali dei fondi (all'1/3), comparse dopo le chiusure, hanno dimostrato peraltro come siano forti le posizioni scoperte: il "corto" del seme è di ben - 81.458 contratti, quello della farina è a - 48.719, il "corto" del corn a - 203.837 forte anche il "corto" del grano -107.477
Il mercato domestico La situazione generale del mercato interno permane invariata. Tutte le filiere lamentano uno stato di difficoltà. Ora anche dalla Francia e dall'Est europa arrivano segnali di resistenza e questo potrebbe portare a una possibile ripresa delle quotazioni.
Bioenergetico. Il settore manifesta le solite preoccupazioni sulla prossima campagna dove le semine a mais saranno ulteriormente ridotte a favore di riso e proteoleaginose.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli prosegue la sua lenta risalita a 349 punti, il petrolio è ancora in recupero a 37$/barile e il cambio ruota attorno a 1,09552
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Cereali, i primi segnali di recupero. Crisi profonda nel comparto lattiero. Dove va il parmigiano reggiano? Quality awards, vince la Cirio. Vinitaly, i calici da tutto il mondo. Prezzi agricoli in discesa ancora in gennaio. Andrea Bonati confermato ai vertici di Confcooperative Parma.
SOMMARIO Anno 15 - n° 09 06 marzo 2016 (in allegato il file pdf scaricabile)
1.1 editoriale Sempre meglio di niente...
3.1 cereali Cereali. I primi segnali di recupero
4.1 cereali Cereali. La sorpresa USDA
5.1 Lattiero Caseario Crisi profonda nel comparto lattiero.
6.1 parmigiano reggiano Dove va il Parmigiano?
7.1 Quality awards Quality Award 2016: vincono i pelati, le passate e le polpe pomodoro Cirio
7.2 vinitaly Calici dal mondo al 50esimo vinitaly
8.1 mercati Ismea, prezzi agricoli ancora in calo a gennaio
9.2 nomine Andrea Bonati confermato alla presidenza di Confcooperative Parma
10.1 promozioni "vino" e partners
Petrolio e noli in fase di recupero trascinano anche i mercati che segnano dati positivi. Positivi i dati delle produzioni di semi e corn in Brasile. Confermate le buone previsioni del sud america.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 marzo 2016 -
Positivi segnali di recupero nonostante le notizie sui raccolti in Sud America siano ottimistici. Infatti l'agenzia Informa, stima la produzione del seme in Brasile a 101,3 milioni di tonnellate rispetto alla precedente previsione di 100,5 (l'USDA è a 100). Quella dell'Argentina è a 59 contro 60 (l'USDA è a 58,5). La produzione del corn dal Brasile è data a 82,5 contro 81,6 (l'USDA è a 84). Quella dell'Argentina a 27 contro 26 (l'USDA è a 27).
Con questi dati, almeno teoricamente, i prezzi avrebbero dovuto segnare negativo. A aumentare il tasso di incertezza si aggiunga che la Cina forse avrà bisogno di maggiore disponibilità di soya (si stima 1,5 milioni di tonnellate) e potrebbe invece immettere sul mercato le sue scorte di cereali.
Con Petrolio in recupero, noli in recupero lo scorso giovedi anche i mercati hanno dato segni positivi.
Mercoledì 3 / 3 / 2016
Semi : marzo 854,20 (+3,4) maggio 861,40 (+3,4)
Farina : marzo 261,20 (+3,1) maggio 264,50 (+3) Olio : marzo 30,17 (-0,15) maggio 30,37 (-0,17)
Corn : marzo 354,40 (+0,6) maggio 356,20 (+0,4)
Grano marzo 442,60 (+0,6) maggio 450,20 (+4,2) luglio 456,20 (+3,6) dicembre 481,20 (+3,6) )
Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi che si dimostrano sempre molto ridotti. Dall'est e dalla Francia invece proseguono i tentativi di vendita per tutti i cereali e pure per i sottoprodotti. I cruscami hanno iniziato una fisiologica risalita così come i sottoprodotti e i proteici risentono dell'aiuto del cambio.
Bioenergetico. Il settore manifesta le solite preoccupazioni sulla prossima campagna dove le semine a mais saranno ulteriormente ridotte (istat ipotizza un calo del -8%) a favore di riso e proteoleaginose.
Indicatori internazionali 3 marzo 2016
l'Indice dei noli è risalito a 332 punti, il petrolio ha recuperato un altri 2$ a 35$ e il cambio si abbassa a 1,08639 avendo toccato anche 1,083.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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In un comparto lattiero caseario che sta attraversando uno stato di crisi fortemente preoccupante, il Parmigiano Reggiano prosegue la sua corsa al rialzo trascinando però un aumento della produzione che potrebbe, il condizionale è d'obbligo, compromettere la durata del periodo di positività se la domanda non fosse in grado di assorbire la maggior disponibilità di prodotto.
di Virgilio Parma, 05 marzo 2016 – (grafici in galleria immagini)
Il comparto lattiero caseario non sta certamente attraversando uno delle suoi più floridi periodi.
La prima campagna lattiera (aprile 2015- marzo 2016) oefana dal "pendizio" delle quote latte è stata contraddistinta dal crollo del valore del latte e dei suoi derivati.
Una caduta libera che ha contribuito a consolidare la crisi delle due principali DOP, Grana Padano e Parmigiano Reggiano in particolare.
Questo almeno sino a ottobre scorso quando, sorprendendo un po' tutti gli operatori ormai scoraggiati, i mercati delle due eccellenze si sono lievemente distaccati dalla curva flessiva invertendo la tendenza negativa.
Mentre il Parmigiano Reggiano non ha più interrotto il costante percorso di risalita, il Padano si è mosso molto più modestamente.
Dove andrà a finire il prezzo del Parmigiano Reggiano è difficile da prevedere, tant'è che tutte le volte che qualcuno ha tentato delle previsioni si è infranto contro la dura legge del mercato.
In questi giorni due sono gli elementi che fanno pensare e che teoricamente sarebbero in conflitto soprattutto per un prodotto assoggettato a domanda pressoché rigida:
1. le quotazioni rialziste;
2. l'incremento produttivo.
E' dei giorni scorsi la notizia (26 febbraio) che i grandi player del comparto si sono dati battaglia nell'aggiudicarsi i 19 lotti in cui erano suddivise le 40mila forme andate all'asta a seguito della procedura concordataria dei Magazzini Emiliani e della Bergamaschi di Suzzara.
Alla fine dalla vendita all'incanto si è realizzato un ricavo sensibilmente più alto delle previsioni portando all'incasso ben 22 milioni di euro che potranno soddisfare il ristoro dei crediti delle aziende in concordato. Presenti direttamente all'asta erano infatti i rappresentanti dei Big del settore, della Boni spa di Parma, della Zanetti Spa di Bergamo, della Mulino Alimentare spa anch'essa di Parma seppure la proprietà del reggiano Claudio Guidetti, la Parma Reggio Spa di Reggio e Modena, la Nuova Castelli di Reggio e la Colla Spa di Piacenza. Nessuno ha voluto sottrarsi allo scontro per assicurarsi una quota del prezioso prodotto.
Proprio la massiccia presenza dei grandi commercianti, che hanno battuto prezzi con punte anche superiori ai 10 euro (media 9€/Kg.), lascia intendere che la curva discendente non si dovrebbe innescare troppo presto.
Se questo episodio, che vede tutti i grandi operatori disponibili a mantenere elevato il prezzo, non vi fosse stato sarebbe invece il caso di cominciare a allarmarsi per l'incremento produttivo che il risveglio del mercato ha stimolato. Già dai primi segnali di ripresa - come può evincersi dal grafico CLAL in galleria immagini - dello scorso mese di ottobre, gli allevatori hanno ricominciato a incrementare sensibilmente la produzione.
+2,7%, +3,3%, 5,2% e +5,7% la scala di crescita da ottobre a dicembre 2015 per giungere a gennaio 2016 (ultimi dati ufficiali) mese nel quale si sono registrate 297.493 forme di Parmigiano Reggiano, quasi 16.000 più del gennaio 2015 e quasi 40.000 in più rispetto al novembre 2014.
Un'euforia che potrebbe essere pagata a caro prezzo se il mercato domestico non dovesse riprendersi e soprattutto se i Big Player non riuscissero a incrementare le esportazioni.
Su quest'ultimo fronte i segnali sono positivi, dal Canada alla Cina il Parmigiano è nei sogni di tanti consumatori e sarebbe sufficiente erodere una piccola quota di mercato al "Parmigiano Fake" (solo negli USA sono 100.000 le tonnellate di prodotto prodotti venduti con il termine "parmesan" e in confezioni che palesemente richiamano l'Italia) per annullare ogni timore di una prossima pesante crisi.
La gamma dei "rossi" CIRIO premiata nella categoria del pomodoro italiano secondo i risultati dei test condotti direttamente con i consumatori.
Milano, 4 marzo 2016 – "Sono prodotti veramente buoni": è stato questo il giudizio positivo che i consumatori hanno espresso per i Pelati, la Passata Rustica e la Passata Verace, la Polpa Più e la Polpa Finissima di pomodoro CIRIO, una gamma di prodotti che si è aggiudicata il Premio Quality Award 2016.
Il riconoscimento italiano viene attribuito ai prodotti alimentari (Food & Beverage) attraverso test sensoriali condotti da laboratori indipendenti specializzati con il coinvolgimento diretto di un ampio campione di consumatori. La valutazione dei prodotti è effettuata tramite un blind test che omettendo la marca prevede un giudizio su alcune componenti del prodotto, quali l'etichetta degli ingredienti, il gradimento globale, il sapore, l'aspetto, la consistenza e l'odore. Il Premio Quality Award viene assegnato a quei prodotti alimentari che hanno soddisfatto ampiamente i 200 consumatori in target a garanzia di una scelta rassicurante in termini di materia prima, gradimento e gusto.
Il costante impegno lungo l'intera filiera Cirio, dal miglioramento produttivo in campagna all'innovazione di prodotto, danno sempre i loro frutti ed i prodotti oggi premiati ne sono la miglior conferma: la Passata Rustica, inventata da Cirio, originale e polposa come fatta in casa, è ideale per preparare i migliori sughi della tradizione italiana. Grazie all'inconfondibile consistenza e corposità, mantiene il caratteristico sapore del miglior pomodoro fresco e una perfetta aderenza alla pasta. È di alta qualità, perché preparata con l'esclusivo setaccio a trama larga che rende il prodotto più polposo delle passate classiche.
La Passata Verace ha la consistenza vellutata e un sapore naturalmente dolce. Cremosa ed omogenea, si adatta ad ogni tipo di ricetta, grazie all'alta qualità del pomodoro Cirio, e porta in tavola tutta la ricchezza del gusto autentico.
I Pelati Cirio, belli, grandi e calibrati, sono il simbolo della cucina italiana e della tradizione Cirio. Coltivati e lavorati con passione nella zona italiana d'eccellenza, sono immersi in una ricca salsa di pomodoro. Corposi, di colore rosso vivo e maturi al punto giusto, hanno il sapore pieno e tutta la polposità del pomodoro fresco.
La Polpa Più è la prima polpa fine con corposi pezzi di pomodoro; ricca e versatile in cucina, ha un sapore intenso perché ai pomodori tagliati a cubetti viene aggiunta una salsa densa e gustosa. La consistenza è equilibrata tra polpa fine e cubettata. Una bontà dal gusto intenso che rende ancora più facile, pratica e veloce la preparazione di ottimi primi perché aderisce perfettamente alla pasta.
La Polpa Finissima è una polpa extra fine, cremosa, che racchiude tutto il gusto e la freschezza del miglior pomodoro italiano. Preparata con Polpa di pomodoro in pezzi finissimi, ha una consistenza densa ed omogenea ed è perfetta per accompagnare la pasta all'uovo o per lunghe cotture.
Nel 2016 tutti i prodotti premiati dai consumatori e contraddistinti sul pack dal logo Quality Award entreranno a far parte di un vero e proprio "consorzio della qualità" e all'interno dei punti vendita si delineerà una sorta di fil rouge di tali prodotti che potranno fregiarsi del logo del premio in esclusiva nella loro categoria merceologica.
A Veronafiere dal 10 al 13 aprile 2016. Grandi vini di Francia, Spagna, Portogallo, Australia, Argentina, Ungheria, Ucraina, Romania, Georgia, Azerbaijan, Svizzera, Regno Unito, Serbia, Slovenia, Croazia e anche Cina nei padiglioni, nelle esclusive degustazioni di Vinitaly e nel Taste and buy.
Verona, 3 marzo 2016 – Vini da tutto il mondo al 50° Vinitaly dal 10 al 13 aprile 2016 (www.vinitaly.com), nel Padiglione Vininternational, a Vinitalybio e Vivit, nelle executive class della Vinitaly International Academy e nelle grandi degustazioni di Tasting Ex... press. Molte le occasioni di contatto con i buyer internazionali negli stand e negli incontri b2b di Taste and buy.
Vininternational. Nel padiglione Vininternational (pad. i), quello dedicato alle aziende estere, quest'anno protagonista la Spagna, che nell''Espacio España co-organizzato da Icex (l'Istituto per il commercio estero spagnolo) torna con una grande collettiva di 18 cantine in rappresentanza di tutti i suoi territori vinicoli. Forte di 90 Dop e 41 Igp, la Spagna ne porta a Verona oltre 20, più numerose Igp: una grande occasione per chi vuole approfondirne la conoscenza e anche per parlare di affari. Per gli incontri commerciali e le attività collaterali, gli espositori spagnoli dispongono di una tasting room, inoltre partecipano a Taste and buy, il matching b2b organizzato da Vinitaly con le delegazioni commerciali selezionate da Veronafiere in 30 Paesi.
A Vininternational presenti anche cantine e vini di Francia, Australia, Portogallo, Svizzera, Regno Unito, Georgia, Azerbaijan, Serbia e per la prima volta Cina, mentre le cantine di Slovenia e Croazia continuano a presentarsi nel padiglione 6.
Vinitalybio e Vivit. Aziende estere anche tra i vini biologici di Vinitalybio (da quest'anno è collocato nel padiglione 8), dove sono presenti altri vini spagnoli, rumeni e francesi; ancora francesi e poi argentini e sloveni, invece, tra i vini artigianali di Vivit (anch'esso spostato nel padiglione 8).
Le degustazioni VIA. A Vinitaly il vino è business e anche cultura, con degustazioni ogni anno sempre più prestigiose ed uniche. Così sono pure quelle di quest'anno, con le executive class della Vinitaly International Academy organizzate dal direttore scientifico Ian D'Agata, con protagonisti i migliori vini del panorama enologico mondiale. Si inizia domenica 10 aprile con dieci annate di Pinot Gris Clos Saint-Urbain Rangen de Thann di Zind-Humbrecht, da molti considerato il più grande Pinot grigio del mondo, a partire dalla mitica vendemmia del 1983.
Lunedì 11 con Alice Feiring si va alla scoperta del fascino della Georgia, mentre nel corso di due differenti walk around tasting è possibile apprezzare tutte le sfaccettature dei grandi vini di Bordeaux e di alcuni vitigni rari di Francia. Per la prima volta a Vinitaly, sempre il giorno 11, il tasting sui vini cinesi, mentre martedì 12 aprile otto grandi vini dal mondo vengono presentati da Jean-Claude Berrouet, universalmente considerato uno dei tre più importanti enologi degli ultimi 50 anni.
Tasting Ex... press. In collaborazione con le più importanti riviste internazionali di settore tornano le degustazioni di Tasting Ex... press, che propongono quest'anno, tra le altre, una 'boutique' dell'enologia australiana (11 aprile), con vini dalla Tasmania, da Hunter Valley, Adelaide Hills e dalle altre regioni enoiche del Paese, oltre ai vini di Slovenia e Ungheria.
Il viaggio alla scoperta dei vini del mondo offerto da Vinitaly è ancora lungo. Sul sito di Vinitaly www.vinitaly.com in continuo aggiornamento il calendario delle degustazioni e le modalità di partecipazione.
I dati USDA dello scorso fine settimana hanno preso tutti in contropiede. La previsione di minor produzione, determinate dalle minori semine (-6,6%), sono smentite e tutto sembra congelato anche in ragione di un elevato stock di riporto.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 29 febbraio 2016 -
A chiusura della conferenza del 25-26/2, l'USDA ha pubblicato le stime delle produzioni USA e degli stock per la campagna 2016/17 espressi in milioni di tonnellate. (in parentesi produzioni e stock 2015/16)
corn : 351,2 ( 345,5 ) // stock finali : 50,73 ( 45,66)
soia : 103,7 ( 106,90 ) // stock finali : 11,97 ( 10,69 )
grano : 54,42 ( 55,84 ) // stock finali : 26,91 ( 26,28)
"La cifra che ha fatto più scalpore - è il commento di un autorevole operatore - è stata quella degli stock di fine raccolto del grano: si pensava infatti ad un calo, vista la stima della minor area seminata ( - 6,60% ). Il calo invece non c'è stato perché l'USDA ha aumentato la produzione, stimando un aumento delle rese per acro. Poi ha tenuto conto di un forte stock di riporto del raccolto precedente (causato essenzialmente dalle minori esportazioni di questa campagna). Quindi lo stock del 2016/17 non è diminuito. E questo, nonostante l'USDA abbia aumentato i consumi interni e le esportazioni. Anche se l'aumento di queste ultime potrebbe essere discutibile, se il contesto mondiale sarà ancora quello di adesso. Le quotazioni del Chicago sono già basse, ma questo "messaggio" dell'USDA le ha ancora più appesantite" .
Il mercato domestico. Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi che si dimostrano sempre molto ridotti. Dall'est e dalla Francia invece proseguono i tentativi di vendita per tutti i cereali e pure per i sottoprodotti. I cereali girano tutti dal 165 al 175 partenza porti. Valori che non possono non condizionare il mercato interno e le prossime semine.
Bioenergetico. Il settore manifesta le solite preoccupazioni sulla prossima campagna dove le semine a mais saranno ulteriormente ridotte a favore di riso e proteoleaginose. I contratti di crusche e sottoprodotti stanno diventando più difficili da concludere e non si esclude che presto si possa assistere a un recupero dei listini. .
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è risalito a 327 punti, il petrolio ha recuperato un altro dollaro a 33$ e il cambio ruota attorno a 1,09211
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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I mercati d'origine cominciano a manifestare qualche segnale di ripresa. Sul mercato dei cereali il calo del grano condiziona tutto il comparto e i fondi continuano il loro rischioso gioco di mordi e fuggi con operazione di quasi esclusiva ricopertura. Consumi interni ancora molto limitati.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 febbraio 2016 -
Ancora molto deboli i segnali di una potenziale ripresa del comparto cerealicolo. Sul mercato dei cereali il calo del grano condiziona tutto il comparto e i fondi continuano il loro rischioso gioco di mordi e fuggi con operazione di quasi esclusiva ricopertura.
Il mercato domestico Situazione invariata da diversi mesi sul fronte dei consumi che si dimostrano sempre molto ridotti. Dall'est e dalla Francia invece proseguono i tentativi di vendita per tutti i cereali e pure per i sottoprodotti.
Alcuni valori delle farine: proteica caricabile 306 normale 300 a-m-giugno 305 e 297, secondo semestre 305 e 297 il 2017 306 e 314. (prezzi base partenza porto di Ravenna)
Anche le farine di girasole e di colza hanno cominciato a risentire del calo della regina delle farine proteiche.
I cereali girano tutti dal 165 al 175 partenza porti. Una condizione fortemente condizionante il mercato interno e in particolare modo le prossime semine che non potranno reggere tali valori.
Bioenergetico. Nel settore delle Bioenergie la situazione rimane immutata con una maggiore preoccupazione derivante dalla possibilità di una riduzione di aree investite a mais a favore di riso e proteoleaginose. Intanto è ricomparso sul mercato il polverino di sansa d'oliva denocciolato a valori di 95 euro alla tonnellata reso Lombardia e dei fondi di caffè alla rinfusa su valori di circa 100 euro alla tonnellata.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è nuovamente salito a 322 punti, il petrolio ha si è stabilizzato da qualche giorno intorno a 32$ e il cambio si è leggermente rafforzato a favore dell'Euro 1,10344
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Auchan e Coop hanno ritirato dalla vendita le barrette di cioccolato nei negozi. Anche i chioschi automatici stanno provvedendo a svuotarli dalle barrette incriminate.
Emilia 24 febbraio 2016 Le barrette di cioccolato Mars miniature e Snickers multipack, dopo essere state richiamate in 55 paesi, saranno tolte anche dagli scaffali dei grandi dettaglianti e dai distributori automatici in Italia. Auchan e Coop hanno infatti annunciato che il ritiro solo dai loro negozi riguarda 2.000.000 prodotti. Chi ha già acquistato uno di questi articoli prodotti in Olanda e che potrebbero contenere pezzetti di plastica può riportarlo in negozio e chiedere il rimborso. Pure i chioschi stanno svuotando gli automatici, togliendo le barrette incriminate. Chi ha già acquistato le barrette, che potrebbero potenzialmente contenere pezzetti di plastica, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" può riportarle in negozio e sarà rimborsato.
(Lecce, 24 febbraio 2016 Giovanni D'AGATA)
"Quanto poco fa preannunciato da Paolo De Castro in merito alla proposta di ritiro da parte del direttore generale Joost Korte dell'atto delegato sul vino, è una notizia di importanza straordinaria per i produttori di vini fondamentali per la nostra identità e per il nostro export".
Ad affermarlo sono i senatori Pd Leana Pignedoli, Stefano Vaccari e Giorgio Pagliari che proseguono "distretti come quello del Lambrusco hanno un impatto socio economico dirompente, non solo nelle province di Reggio Emilia, Modena e Parma ma anche a livello nazionale. Il Lambrusco ha fatto una strada ineguagliabile, si è conquistato un posizionamento importante attraverso un processo di miglioramento di qualità, di organizzazione sia per la valorizzazione di un fattore di competizione dell'Europa vitivinicola nel mondo".
"Nell'incontro che si è tenuto poche settimane fa ad Arceto di Scandiano - proseguono i parlamentari emiliani - abbiamo proposto un'azione comune a vari livelli al Ministro Maurizio Martina e a Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale dell'Europarlamento, per sostenere i produttori in questa importante battaglia. Questo primo successo, se confermato, sarebbe un importante volano per dare il via a nuovi progetti per il comparto. Per tutelare e affermare nostro Made in Italy ci servono sempre più garanzia di alta qualità, organizzazione, sistemi".
(uff. stampa Gruppo PD Senato Repubblica - 23 febbraio 2016)