Visualizza articoli per tag: Territorio MIrandola

 

Oggi a Mirandola si rinnova l'appuntamento con la tradizionale Festa di Primavera -

 

Modena, 27 aprile 2014 -

 

La manifestazione, che si tiene da oltre vent'anni nella prima domenica dopo Pasqua, è organizzata dal Principato di Francia Corta e attira nella città dei Pico migliaia di visitatori. Si tratta, infatti, di una grande festa carnevalesca, alla quale partecipano una ottantina di gruppi mascherati provenienti da tutta Italia, ma anche carri allegorici, bande musicali e gruppi di majorettes. La partenza del corteo è previsto per le ore 15 e sfilerà per le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza Costituente. Gli stand gastronomici allieteranno la giornata. Nel pomeriggio, degustazione di gnocco fritto.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 26 Aprile 2014 11:15

Domani torna la Festa di Primavera

 

Domani, domenica 27 aprile, a Mirandola, si rinnova l'appuntamento con la tradizionale Festa di Primavera -

 

Modena, 26 aprile 2014 -

 

La manifestazione, che si tiene da oltre vent'anni nella prima domenica dopo Pasqua, è organizzata dal Principato di Francia Corta e attira nella città dei Pico migliaia di visitatori. Si tratta, infatti, di una grande festa carnevalesca, alla quale partecipano una ottantina di gruppi mascherati provenienti da tutta Italia, ma anche carri allegorici, bande musicali e gruppi di majorettes. La partenza del corteo è previsto per le ore 15 e sfilerà per le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza Costituente. Gli stand gastronomici allieteranno la giornata. Nel pomeriggio, degustazione di gnocco fritto.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Venerdì, 25 Aprile 2014 09:50

A Mirandola torna la Festa di Primavera

 

Domenica 27 aprile, a Mirandola, si rinnova l'appuntamento con la tradizionale Festa di Primavera -

 

Modena, 25 aprile 2014 -

 

La manifestazione, che si tiene da oltre vent'anni nella prima domenica dopo Pasqua, è organizzata dal Principato di Francia Corta e attira nella città dei Pico migliaia di visitatori. Si tratta, infatti, di una grande festa carnevalesca, alla quale partecipano una ottantina di gruppi mascherati provenienti da tutta Italia, ma anche carri allegorici, bande musicali e gruppi di majorettes. La partenza del corteo è previsto per le ore 15 e sfilerà per le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza Costituente. Gli stand gastronomici allieteranno la giornata. Nel pomeriggio, degustazione di gnocco fritto.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Parte, in questi giorni, la ristrutturazione dei locali che ospiteranno il reparto di Ostetricia e Ginecologia. Il progetto ha l'obiettivo di dare una sede definitiva al comparto materno-infantile dopo il sisma e consegnare ai cittadini una struttura moderna ed efficiente -

 

Modena, 17 aprile 2014 -

 

Un "punto nascita" nuovo per l'ospedale di Mirandola, dotato di sala operatoria e degenze moderne e confortevoli, con due sale travaglio-parto che offriranno la possibilità alle gestanti di partorire anche in acqua. Sono questi alcuni degli obiettivi che guideranno la ristrutturazione e la riorganizzazione complessiva del reparto di Ostetricia e Ginecologia del 'Santa Maria Bianca'. In questi giorni, a ridosso del secondo anniversario del terremoto, partono i lavori che consentiranno il trasferimento definitivo dell'area materno infantile di Mirandola all'interno del Padiglione Scarlini (al piano terra del corpo 8) dove, fino a poco tempo fa, era ospitata l'Unità Operativa di Cardiologia. Finalità principale dell'intervento di ristrutturazione è l'adeguamento funzionale e impiantistico dei locali destinati ad accogliere le mamme e i nuovi nati.

Il "punto nascita", una volta rinnovato, ospiterà 6 stanze per le degenze, 12 posti letto in tutto, su una superficie di 750 metri quadrati (3.375 metri cubi). Le stanze saranno predisposte per il "rooming-in", cioè un particolare tipo di degenza post parto che permette alle donne di tenere nella propria stanza i bambini appena nati, giorno e notte, senza limiti di orario, fino alle dimissioni. Sarà realizzato, inoltre, un accesso separato per la stanza di degenza neonatale, per il locale nido e le due sale parto.

Al termine dei lavori, che si stima dureranno circa 7 mesi, la nuova struttura sarà dotata di una propria sala operatoria per le procedute chirurgiche urgenti, come i parti cesarei. Oltre alla sala per gli interventi, sarà predisposto un locale per la preparazione e il risveglio delle pazienti, un deposito e uno spazio riservato ai chirurghi. Secondo il progetto esecutivo, il costo complessivo previsto dell'intervento è di 800 mila euro.

Grazie a questo intervento si rafforzeranno i rapporti di collaborazione tra il comparto materno-infantile del 'Ramazzini' e il 'Santa Maria Bianca' e prenderà sempre più corpo il percorso di riorganizzazione per area geografica e intensità di cura degli ospedali presenti in provincia, come definito dall'ultimo Piano Attuativo Locale (PAL).

"L'intervento ci permette di migliorare l'efficienza organizzativa del reparto – spiega il Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda Usl di Modena, Paolo Accorsi – e mantenere, allo stesso tempo, un'alta qualità assistenziale, garantendo così la massima sicurezza dei pazienti e la 'clinical competence' di tutti gli operatori. Il reparto rinnovato, sia dal punto di vista funzionale che strutturale, rafforza inoltre la logica di concreta integrazione che, in questi anni, è stata costruita fra le strutture materno-infantili dell'Area Nord, a partire dalla mobilità degli operatori per arrivare ad una loro stretta collaborazione".

"L'attivazione del punto nascita nuovo – sottolinea Teresa Pesi, Direttore dell'Ospedale di Mirandola – rappresenta una prova tangibile della volontà dell'Azienda Usl di rilanciare il reparto e superare le difficoltà incontrate, in modo particolare, a seguito del sisma. In questo senso è necessario proseguire nella strada intrapresa, ampliando le sinergie organizzative e gestionali esistenti e creandone di nuove, in modo particolare tra le Unità Operative di Mirandola e Carpi".

Il Reparto di Ostetricia e Ginecologia
Il Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Mirandola, diretto dal dottor Paolo Accorsi, gestisce l'intero percorso di gravidanza, dalla diagnosi prenatale (test combinato, ecografie, amniocentesi, villocentesi) fino all'assistenza al parto e al puerperio. Nel reparto lavorano 7 medici, una coordinatrice ostetrico/infermieristica, 11 ostetriche, 6 infermieri e 6 operatori socio sanitari. In questi ultimi anni sono stati realizzati diversi progetti di integrazione fra le Unità operative di Ostetricia e Ginecologia degli ospedali di Carpi e Mirandola: in ambito onco-ginecologico è stato costituito un team multidisciplinare che centralizza i casi più complessi su Carpi e, analogamente, per l'endometriosi una equipe gestisce i pazienti più complessi su Mirandola che è punto di riferimento per questa patologia.

L'attività del reparto dopo il sisma
Nell'ultimo biennio di attività, l'Ostetricia di Mirandola ha dovuto fare i conti con i gravi problemi dovuti al terremoto. Da maggio a dicembre 2012, infatti, il reparto è stato chiuso.
Nel 2011 l'Ostetricia di Mirandola ha registrato 577 nati. L'anno successivo, a causa del sisma, i parti si sono fermati invece a quota 225. Per 7 mesi, infatti, il comparto ospedaliero resta chiuso e le mamme di Mirandola si spostano in altri ospedali. La riapertura del punto nascita, nella sede provvisoria occupata finora, avviene a fine 2012. Un primo bilancio, seppur parziale e ancora condizionato da alcune difficoltà, è quello relativo al 2013. A un anno dalla riapertura sono nati in reparto al 'Santa Maria Bianca' 403 bambini (211 femmine e 192 maschi). I tagli cesarei rappresentano, nel 2013, il 19.5% del totale. A tutt'oggi, nel 2014 il reparto ha registrato 128 nuovi nati, ed i cesarei si attestano al 18,5%.

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

 

Un gruppo di lavoro presso il Mise sta lavorando agli approfondimenti indicati nelle raccomandazioni della Commissione, per la definizione di linee guida. Nel frattempo sospese in tutta l'Emilia-Romagna nuove attività di ricerca e coltivazione. L'assessore Gazzolo: "Mai perso tempo nè pensato di tenere il rapporto nel cassetto, sarebbe stato incoerente col nostro lavoro" -

 

Parma, 15 aprile 2014  –

È on line sul sito della Regione il Rapporto redatto dalla Commissione Ichese (International Commission on Hydrocarbon Exploration and Sismicity in the Emilia Region), incaricata di valutare possibili relazioni tra attività di esplorazione per idrocarburi e aumento dell’attività sismica nell’area colpita dal terremoto in Emilia-Romagna nel maggio 2012. La Commissione scientifica internazionale  è stata istituita l’11 dicembre 2012 con decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri su richiesta del Commissario delegato per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna, Presidente Vasco Errani.
Le linee principali del Rapporto sono state illustrate in Assemblea legislativa dall’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo, che ha evidenziato come non ci sia stata «nessuna inerzia o volontà di nascondere la verità tanto che è stata proprio la Regione ad aver voluto lo studio. Non abbiamo mai pensato di tenere il rapporto nel cassetto: sarebbe stata sciocchezza incoerente rispetto all’azione che la Regione porta avanti da tempo».
Gli esperti hanno considerato un’area di interesse di circa 4000 km2, che include tutta la zona colpita dalla sequenza sismica iniziata il 20 maggio 2012. Nell’area sono presenti tre concessioni di sfruttamento per idrocarburi: Mirandola (con incluso il campo di Cavone), Spilamberto e Recovato, nonché il campo geotermico di Casaglia (Ferrara) e il giacimento di stoccaggio di gas naturale di Minerbio situato al margine sud-est dell’area.
«La Commissione – ha spiegato l’assessore Gazzolo -, ha escluso relazioni con il sito di Rivara e ha  richiamato l’attenzione sulle attività del campo di Cavone sottolineando come sia necessario, per escludere o confermare l’ipotesi di un legame causale, approfondire gli studi  e sviluppare attività di monitoraggio altamente tecnologiche per l’acquisizione di ulteriori dati necessari alla costruzione di un modello dettagliato del sottosuolo che possano supportare l’evidenza statistica che è stata rilevata».
Per quello che riguarda Cavone, la società Gas Plus (che gestisce gli impianti), è stata convocata al Ministero dello sviluppo economico domani, per stabilire le modalità operative del programma di monitoraggio sul campo, che sarà avviato subito. Il programma prevederà che l'attività degli impianti sia finalizzata non alla produzione ma alla ricerca scientifica, alla acquisizione di nuovi dati e misure nei pozzi, ad aggiornare e ampliare il modello geodinamico del sottosuolo a mettere a punto nuovi sistemi di monitoraggio, secondo le raccomandazioni espresse dalla stessa Commissione Ichese.
Inoltre la Regione ha deciso di estendere, sino alla acquisizione dei risultati delle azioni, la sospensione in tutta la regione di qualsiasi nuova attività di ricerca e coltivazione, come è stato fatto fino ad ora nel cratere.
La Commissione ha formulato raccomandazioni per una gestione ottimale delle attività di sfruttamento del sottosuolo, che comportano l’esigenza di definire nuove tecniche di monitoraggio e controllo, sviluppo di modellistica geofisica e geologica, nuove metodologie statistiche, piani di gestione del rischio con individuazione degli Enti e i sistemi di controllo, programmi di interazione e comunicazione con la popolazione e gli amministratori. Per queste ragioni, con la collaborazione del mondo della ricerca, nel mese di febbraio, è stato costituito presso il Ministero dello sviluppo economico - in stretta relazione con la Regione Emilia-Romagna - un Gruppo di lavoro (riunito proprio in queste ore in sessione plenaria per la quarta volta) composto da tecnici del Ministero, del Dipartimento della Protezione civile e da specialisti nel settore della geologia, della sismologia e della prevenzione del rischio, provenienti dal Dipartimento della Protezione Civile e da Istituti di Ricerca (Cnr, Ogs, Ingv, Università), che sta lavorando agli approfondimenti indicati nelle raccomandazioni della Commissione, per la definizione di linee guida.

 

(Fonte:ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Alla cerimonia sono intervenute il sindaco di Camposanto Antonella Baldini e la presidente dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, Palma Costi.

Modena, 3 aprile 2014


A quasi due anni dal terremoto, la Cisl torna a Camposanto con una nuova sede che si trova in via Roma 9/a ed è stata inaugurata oggi – giovedì 3 aprile. Alla cerimonia sono intervenute il sindaco di Camposanto Antonella Baldini e la presidente dell'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, Palma Costi.

«Dopo aver riaperto le nostre sedi di S. Felice, Mirandola, Finale e Carpi, oggi chiudiamo il cerchio - ha dichiarato il segretario provinciale della Cisl William Ballotta -Vogliamo continuare a stare sul territorio e accogliere le persone che si rivolgono a noi per ricevere un'assistenza in materia fiscale e previdenziale».

Nella nuova sede Cisl di Camposanto, che occupa una superficie di 60 metri quadrati, è presente anche un operatore Ugc (Unione generale coltivatori). Oltre a inaugurare la nuova sede di Camposanto, la Cisl di Modena ha presentato La cooperativa Bosco della Saliceta e la Cisl di Camposanto. Si tratta del primo dei Quaderni dell'archivio storico, una collana che la Cisl intende realizzare recuperando e riordinando i documenti del suo archivio. Il lavoro è stato curato dagli ex segretari provinciali Cisl Giancarlo Bernini e Antonio Guerzoni, che hanno partecipato alla presentazione insieme al presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco. La cooperativa Bosco della Saliceta nasce nel 1949 per iniziativa di Ermanno Gorrieri, uno dei padri fondatori della Cisl modenese, allo scopo di favorire la piccola proprietà contadina. La cooperativa acquista dai conti di Carrobbio il bosco della Saliceta, una tenuta di 500 ettari, e comincia a coltivarne le terre. Nonostante l'avversione dei comunisti, arriva a occupare fino a 3 mila braccianti. Al momento del suo scioglimento, avvenuto nel 1957, la cooperativa conta ancora 300 soci.

«Il grande e, per certi versi, inaspettato interesse suscitato dal libro La storia della Cisl di Modena negli anni '50 – Documenti e manifesti di Ermanno Gorrieri, pubblicato nella primavera 2013, ci ha stimolato a continuare, con la preziosa collaborazione degli amici Bernini e Guerzoni, il complesso lavoro di riordino dei nostri archivi – ha spiegato Ballotta - Abbiamo scoperto di possedere uno straordinario patrimonio che, una volta recuperato e sistemato, sarà messo a disposizione non solo dei nostri dirigenti, operatori e iscritti, ma di studiosi, storici e dell'intera comunità modenese. Presto chi vorrà conoscere la storia della Cisl, dalle sue origini ai giorni nostri, potrà consultare documenti, fotografie e manifesti originali. Ricostruire la nostra storia attraverso le testimonianze e i materiali dell'epoca non è solo un servizio reso alla società. Serve anche a noi: riscoprire le nostre radici – ha concluso il segretario Cisl - ci aiuta a capire da dove veniamo, dove stiamo andando, perché ci stiamo andando».

 

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

 

Dalle ore 8.00 di domani, mercoledì 12 marzo entra in funzione la struttura di emergenza-urgenza completamente rinnovata. L'accesso pedonale si sposta da via Fogazzaro in via Smerieri -

Mirandola, 11 marzo 2014 -

A distanza di appena due giorni dalla sua presentazione ufficiale alla cittadinanza, diventa operativo il nuovo Pronto Soccorso dell'Ospedale 'Santa Maria Bianca'. La nuova area di emergenza-urgenza dell'Ospedale di Mirandola apre ufficialmente le porte ai pazienti domani mercoledì 12 marzo: a partire dalle 8.00 sarà attivo il nuovo accesso in via Smerieri (non più quello da via Fogazzaro in uso negli ultimi mesi).

Dopo un importante intervento di ripristino e miglioramento, il Pronto Soccorso dell'Ospedale 'Santa Maria Bianca' torna dunque nella sede che lo accoglieva prima del terremoto. Una tappa importante nel percorso di ricostruzione dei servizi dell'area Nord che restituisce al territorio una struttura più moderna, efficiente e qualificata.

(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)

 

All'inaugurazione di ieri pomeriggio erano presenti anche l'assessore regionale Carlo Lusenti e il sindaco Maino Benatti. Il reparto torna nella sua sede originale. Per l'intervento sono stati investiti 958mila euro e sono serviti 135 giorni di lavoro -

 

Mirandola, 11 marzo 2014 -

Dopo un importante intervento di ripristino e miglioramento il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Mirandola torna nella propria sede originaria. È questa la tappa più recente di un percorso avviato da mesi, grazie al quale il "Santa Maria Bianca" si sta progressivamente lasciando alla spalle le ferite del sisma, restituendo alla comunità una struttura che non solo sta "ritornando come prima", ma che vede ulteriormente qualificato il proprio ruolo nell'area nord e, più in generale, nell'ambito della rete provinciale.

Per sottolineare questo significativo momento, ieri pomeriggio, 10 marzo, si è tenuta la cerimonia d'inaugurazione alla quale, tra gli altri erano presenti l'Assessore regionale alle Politiche per la Salute Regione Carlo Lusenti, il Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, il Direttore Generale dell'Azienda Usl di Modena Mariella Martini, il Direttore dell'Ospedale di Mirandola Teresa Pesi.

Complessivamente, per la ristrutturazione del Pronto Soccorso, sono stati investiti poco meno di 958mila euro, 787mila dei quali per la struttura e 170mila per la dotazione tecnologica. Il progetto ha previsto una riorganizzazione degli spazi e dei percorsi per i pazienti secondo il modello dell'intensità di cura: sono infatti stati creati due accessi separati per i codici rossi e per i casi meno gravi (codici verdi e bianchi). Fulcro della nuova organizzazione è l'area del triage, vera e propria cabina di regia che indirizza i pazienti in arrivo verso l'area più appropriata alle loro esigenze.

All'esterno, per l'accesso di auto-mediche e ambulanze, è stato predisposto un ampio spazio (la cosiddetta 'camera calda') in parte chiuso e climatizzato in grado di ospitare due veicoli contemporaneamente e in ogni condizione climatica. All'interno del reparto, tra le novità più significative, va ricordata la presenza di un'area per l'Osservazione Breve e Intensiva (OBI) dei pazienti e un locale POCT – Point of Care Testing – che consente analisi ematiche "salva-vita".

Nella scelta dei materiali si è ricorsi a tecnologie costruttive "a secco" di tipo industriale per rispondere alla duplice esigenza di sicurezza e durabilità. Oltre ai lavori di ristrutturazione propriamente edilizia sono stati rinnovati tutti i sistemi impiantistici, come quello della distribuzione dei gas medicali, realizzato considerando le ultime normative in materia e disponibile direttamente al letto del paziente.

Tutti gli ambulatori per i codici verdi e bianchi sono dotati di lampade scialitiche di ultima generazione. Di configurazione tecnologica ancora superiore è la dotazione strumentale degli ambulatori per i codici rossi, nei quali è stato installato a soffitto un pensile a braccio singolo con colonna per sistemi infusionali. I locali sono tutti allestiti per consentire l'utilizzo in loco della tecnologia radiologica.

 

triage rid

 

DICHIARAZIONI

"Desidero prima di tutto ringraziare coloro che hanno lavorato per il raggiungimento di questo risultato: i tecnici, il personale amministrativo, gli esperti di ingegneria clinica e naturalmente il personale sanitario, così come la Regione, la Provincia e il comune di Mirandola. Anche in questo caso il risultato è il frutto di un lavoro di squadra, sicuramente complesso, ma indispensabile per centrare gli obiettivi che ci siamo dati. Un grazie anche alla comunità mirandolese che ha colto il senso del nostro impegno spronandoci a fare bene e il più in fretta possibile, accettando gli inevitabili disagi che la presenza dei cantieri determina. Concludo evidenziando con soddisfazione che il Santa Maria Bianca è ormai tornato a gestire volumi di lavoro assimilabili a quelli precedenti il terremoto del 2012 a conferma che davvero la fase più difficile è alle nostre spalle".
Mariella Martini, direttore generale Azienda Usl di Modena

"Un nuovo importante tassello nella ricostruzione e riqualificazione dell'Ospedale di Mirandola che conferma gli impegni presi, prima con il Piano Attuativo Locale (Pal) e poi con il Piano di riattivazione dell'ospedale di Mirandola a seguito del terremoto. Come avevo ricordato in occasione delle notizie positive sul reparto di Maternità, l'Amministrazione comunale sta lavorando per consolidare e aumentare la presenza dei nostri servizi (con l'integrazione con l'ospedale di Carpi). I prossimi impegni saranno per la Casa della Salute, Hospice e Lungodegenza / Lungoassistenza per completare le indicazioni di programmazione sanitaria inserite nel Pal". Maino Benatti, Sindaco di Mirandola

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)

 

In un anno l'aumento delle prenotazioni è stato di 36.045 unità, pari a un +5,30% totale. "Professionalità e comodità di accesso, i due requisiti più apprezzati" -

 Modena, 25 febbraio 2014 -

Continua a crescere il numero delle prenotazioni di visite ed esami specialistici effettuate nelle farmacie del territorio. Confrontando i dati del 2012 con quelli del 2013, emerge che l'incremento è stato di 36.005 unità, pari ad un +5,30%. In valore assoluto si è passati da 679.747 prenotazioni a 715.792. Dall'analisi dei dati risulta anche evidente che le pesanti conseguenze derivanti dal terremoto, almeno in questo ambito, appaiono superate, tanto che il maggior incremento percentuale, +25%, si registra nel distretto che ha subito maggior danni, vale a dire quello di Mirandola.

"Si tratta di un dato che, ancora una volta, evidenzia il gradimento da parte dei cittadini rispetto alla opportunità di effettuare le cosiddette prenotazioni CUP nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale entrando in una farmacia. Le motivazioni di questo crescente successo credo siano molteplici. Sicuramente c'è la comodità: le farmacie sono presenti in modo omogeneo in tutto il territorio, anche nei comuni o nelle frazioni di minori dimensioni; inoltre gli orari, molto flessibili e prolungati, semplificano non poco la vita soprattutto a chi lavora" spiega Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena, l'Associazione che riunisce la totalità dei titolari di farmacie private. "Ma l'elemento per me più importante è il luogo dell'erogazione del servizio. La farmacia è parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale ed ha una funzione che è eminentemente di interesse pubblico. Al suo interno opera il farmacista che, con il medico di medicina generale, rimane il primo punto di riferimento per i cittadini in ambito sanitario. Spesso al rapporto professionale si somma un solido rapporto fiduciario" prosegue la Casale.

Scorrendo i dati emerge che in valori assoluti il distretto nel quale nel 2013 sono state effettuate più prenotazioni CUP è quello di Modena con 151.375, seguono Carpi con 144.747, Sassuolo (141.812), Mirandola (91.952), Castelfranco Emilia (74.260), Vignola (81.429) e, in chiusura, Pavullo con 30.217 prenotazioni.

Schermata 2014-02-25 alle 15.49.41

Interessante è anche l'analisi delle tendenze per singoli distretti. In tutti, sia pure con differenze percentuali anche rilevanti, si registrano incrementi. In questa classifica, come già ricordato, si colloca al primo posto il distretto di Mirandola, che passa dalle 73.807 prenotazioni del 2012 alle circa 92.000 del 2013, con una differenza di 18.145 unità pari ad un +24,58%. Si ricorda che in questo distretto, nel confronto dati tra il 2011 e il 2012, si era registrata una contrazione dell'11%, dovuta al sisma del maggio 2012 che aveva colpito il territorio della Bassa, con 21 farmacie evacuate su 150 di cui 17 solo nel distretto di Mirandola. Si registrano significativi incrementi anche nei distretti di Vignola (+8,43%), di Pavullo (+6,85%), di Modena (+2,70%), di Carpi con il 2,08% e di Castelfranco Emilia con il 2.37%. Pressoché invariato il valore di Sassuolo, che registra un +0,62%.

"Prendendo spunto da questi dati, colgo l'occasione per rinnovare il nostro impegno a favore della farmacia dei servizi, un luogo cioè dove la gente oltre ai farmaci può ricevere una risposta più complessiva in termini di servizi dedicati alla salute. Il nostro auspicio è che il proficuo dialogo attivato in questi anni con l'Azienda Usl di Modena possa trovare nuovo slancio sia in un'ottica di integrazione ulteriore tra il servizio sanitario pubblico e la rete delle farmacie, sia come opportunità per razionalizzare l'utilizzo delle risorse a disposizione" ha concluso Silvana Casale.

(Fonte: ufficio stampa Federfarma Modena)

 

Dalle quattro di questa mattina rallentata la circolazione con forti disagi e ritardi fino a 120 minuti -

Modena, 19 gennaio 2014 -

Questa mattina, verso le quattro ignoti hanno preso di mira i binari della stazione di Mirandola sulla linea ferroviaria Bologna - Verona. I malviventi hanno tagliato i cavi in rame provocando un guasto tecnico che ha rallentato il traffico ferroviario, nella tratta San Felice - Poggio Rusco, con ritardi fino a 120 minuti e sei treni Regionali cancellati. In tarda mattinata la circolazione è ripresa regolarmente.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia