Il presidente della Provincia alla commemorazione dell'eccidio: "Reggio, l'Italia e l'Europa non possono sottrarsi al dovere della solidarietà verso i migranti in fuga da guerre e fame".
Reggio Emilia, 29 dicembre 2016
Attualizzare l'accoglienza di casa Cervi, preservando e reiterando quel patrimonio di solidarietà che rappresenta il lascito dei fratelli Cervi e di tanti altri eroi e martiri della Resistenza nonché un valore fondante della nostra comunità.
Questo - unitamente alla necessità di pacificazione nel mondo di cui abbiamo quanto mai bisogno, anche alla luce dei recenti tragici accadimenti che hanno interessato l'Europa e non solo - il nucleo centrale dell'intervento con il quale il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha commemorato ieri mattina al Poligono di tiro l'eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri. "È certo che si tratti di un tema delicato e scomodo, ma l'attuale situazione internazionale, che non genera ancora una società di eguali, impone un atteggiamento di responsabilità verso i migranti in fuga dalle guerre e dalla fame e anche Reggio Emilia è chiamata a proseguire nell'adempimento di un dovere di solidarietà al quale nessuno può sottrarsi. L'argomento è indubbiamente complesso ed è per certi aspetti il vero terreno di sfida di questi anni: a maggior ragione, dunque, va affrontato senza slogan e sbrigatività di pensiero, in un atteggiamento di responsabilità e coinvolgimento corale, accompagnato da impegni e regole precise, dall'Europa, all'Italia a ogni comune della nostra provincia", ha detto il presidente Manghi sottolineando "la necessità di fare accoglienza oggi, nella nostra quotidianità, proprio come casa Cervi assicurò rifugio e ospitalità a tanti che erano in cerca di difesa e protezione".
Il presidente della Provincia - che dopo la deposizione di una corona di fiori al poligono si è recato al Museo Cervi di Gattatico per un dibattito sul tema 'Dalla Resistenza alla Costituzione. Attualità del sacrificio dei Sette Fratelli Cervi' - ha concluso riprendendo un passaggio del discorso di Piero Calamandrei al Teatro Eliseo di Roma in occasione di una manifestazione dedicata proprio ai fratelli Cervi: "La storia è fatta di una serie continua di scelte: anche l'Italia, dieci anni fa, fece una scelta. Tra la libertà e la servitù, tra il privilegio e la giustizia, tra l'umanità e la ferocia, il popolo italiano fece la sua scelta; e questa si chiamò Resistenza. Questa è ancora la nostra scelta, questa sarà la scelta del nostro avvenire".
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La Provincia di Reggio Emilia conferma anche quest'anno il progetto che integra, anche a casa, l'attività degli insegnanti di sostegno. Tutte le 12 palestre di Reggio dotate dell'apparecchio salva-vita.
Reggio Emilia, 21 dicembre 2016
Anche in quest'anno scolastico la Provincia di Reggio Emilia riuscirà a garantire la prosecuzione del progetto Tutor, che ormai da una decina d'anni assicura un importante sostegno a favore degli studenti disabili. Lo farà – come hanno illustrato ieri mattina il presidente e la vicepresidente con delega all'Istruzione Giammaria Manghi e Ilenia Malavasi, insieme alla dirigente del Servizio Scuola Anna Campeol - attraverso uno stanziamento di circa 55.000 euro che permetterà di attivare una settantina di queste "preziose figure di coetanei, spesso universitari, che non sostituiscono gli educatori e soprattutto gli insegnanti di sostegno, ma integrano la loro attività a scuola e a casa contribuendo alla crescita degli studenti disabili".
"Una riproposizione non scontata, considerando le difficoltà finanziarie delle Province, di un progetto innovativo avviato da tempo ed al quale teniamo particolarmente, con il quale surroghiamo quanto dovrebbe fare lo Stato – ha sottolineato il presidente Giammaria Manghi – Qui in Emilia il rapporto tra alunni disabili e insegnanti di sostegno è ancora favorevole, ma comunque insufficiente, e da tempo sono gli enti i locali a sopperire: dai Comuni con gli educatori introdotti alla fine dello scorso millennio alle Province con progetti come il Tutor".
Nell'occasione, il presidente della Provincia di Reggio Emilia ha poi annunciato un altro importante sforzo prodotto da Palazzo Allende a favore delle scuole, che sarà particolarmente apprezzato anche dalle società sportive: "Abbiamo dotato tutte e 12 le palestre di scuole superiori della città di un defibrillatore, adeguandoci alla norma, ma soprattutto alla sostanza – ha detto Manghi – Si tratta infatti di uno strumento importantissimo per salvare, in caso di arresto cardiaco, la vita non solo di chi quotidianamente frequenta le nostre scuole, ma anche delle migliaia di giovani, e non solo, che dopo l'orario scolastico utilizzano le nostre palestre. Ovviamente spetterà ai singoli istituti far sì che i defibrillatori vengano correttamente posizionati, così come le società sportive che gestiscono le strutture dovranno provvedere agli opportuni corsi di formazione".
Queste le dodici palestre di Reggio Emilia dotate di defibrillatore: le 2 del liceo scientifico Moro, Zanelli, Filippo Re, Scaruffi-Levi-Tricolore (l'unica che ne era già dotata grazie a una donazione), Iti Nobili, Secchi e Matilde di Canossa al polo di via Makallè, liceo Ariosto-Spallanzani, Motti (Scuole Verdi) di via Cialdini, Galvani-Jodi e liceo Chierici.
Tornando ai Tutor, la vicepresidente Ilenia Malavasi ha ribadito come questo progetto confermi – al pari di quello attivato con il sostegno dell'Associazione italiana dislessia a favore degli studenti con disturbi specifici di apprendimento – "una volontà politica di grande attenzione verso la disabilità all'interno della scuola da parte di chi, come la Provincia, crede fermamente nel diritto allo studio e nelle pari opportunità". "Pur non avendo potuto coprire, per carenza di risorse, tutte le oltre 300 domande presentate dalle scuole, la settantina di tutor che potremo attivare garantiranno comunque un sostegno prezioso ad altrettanti ragazzi e alle loro famiglie", ha aggiunto Malavasi ricordando anche i "650mila euro di fondi ministeriali che la Provincia ha potuto da poco ripartire tra i Comuni, che ogni anno sostengono tra educatori e trasporti una spesa di ben 1,8 milioni a favore dei disabili".
Infine, la vicepresidente ha presentato l'ultima edizione della guida di Polaris, in distribuzione proprio in queste giorni nelle scuole medie, "strumento fondamentale per i circa cinquemila ragazzi che tra il 16 gennaio e il 6 febbraio dovranno iscriversi alle superiori, che avranno così modo di valutare la ricca offerta formativa delle nostre scuole per una scelta, si spera, il più possibile consapevole".
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Maurizio La Macchia della Provincia e Francesco Boni del Comune di Montecchio a Camerino con il Nucleo di valutazione regionale integrato per eseguire i rilievi di agibilità degli edifici.
Reggio Emilia, 6 dicembre 2016
Non c'è solo l'aiuto economico, quello che – attraverso la raccolta di fondi avviata dalla Provincia di Reggio Emilia – punta a ricostruire la scuola elementare di Montegallo. Il sostegno alle popolazioni terremotate del Centro Italia assicurato da Provincia e Comuni reggiani passa anche attraverso il personale inviato in queste settimane per partecipare alle attività di esecuzione dei rilievi di agibilità degli edifici, al fine di consentire al più presto il rientro dei cittadini nelle proprie case o – in caso negativo - confermare lo stato di inagibilità delle abitazioni.
Sono state 6 le squadre di tecnici di pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole coordinate dall'Agenzia regionale di Protezione civile da poco rientrate, dopo una settimana trascorsa al Centro operativo comunale di Camerino, uno dei paesi più colpiti della provincia di Macerata. Tra di loro anche due ingegneri reggiani - Maurizio La Macchia del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia e Francesco Boni del Servizio Lavori pubblici del Comune di Montecchio – che fanno parte del Nucleo di valutazione regionale integrato (Nvri) avendo conseguito l'apposita idoneità di agibilitatori presso la Regione Emilia Romagna.
(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)
Mega-assegno a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia consegnato al presidente Manghi: contribuirà alla ricostruzione della scuola elementare di Montegallo.
Reggio Emilia, 2 dicembre 2016
Un mega-assegno da 10.000 euro a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia è stato consegnato ieri pomeriggio a Palazzo Allende al presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi. La somma è il frutto della bella iniziativa che Riomania e tutte le altre associazioni di Rio Saliceto hanno realizzato, con il patrocinio del Comune, il 23 ottobre scorso al Centro polivalente Delfino. A consegnare l'assegno, il presidente dell'associazione di promozione sociale Riomania Ivan Russo, accompagnato dal sindaco Lucio Malavasi e da Laura Terribile del Comune di Rio Saliceto.
"Questo è uno dei tanti, generosi contributi attraverso i quali il territorio reggiano, grazie alla sensibilità dei Comuni e delle associazioni, intendono aiutare in maniera concreta le popolazioni del Centro Italia colpite dalla terribile sequenza di terremoti di questi mesi – ha detto il presidente Giammaria Manghi nel ringraziare Ivan Russo – Una meravigliosa gara di solidarietà che ci permetterà di raggiungere l'obbiettivo di 200.000 euro con i quali ricostruire la scuola elementare di Montegallo, il comune di Ascoli Piceno che i reggiani hanno "adottato" d'intesa con la Regione Emilia-Romagna".
"Sono davvero orgoglioso del risultato raggiunto da Riomania e da tutte le altre associazioni di Rio Saliceto, che conferma lo spirito fortemente solidale della nostra comunità - ha aggiunto il sindaco Lucio Malavasi – Riomania, che da un quarto di secolo compie un lavoro davvero prezioso a favore dei nostri giovani e delle crescita sociale e culturale di Rio Saliceto, rappresenta una delle più belle esperienze di associazionismo a livello provinciale".
Come effettuare le donazioni
Il conto è intestato a "La Provincia di Reggio Emilia per le emergenze e la solidarietà" ed è attivo presso la filiale Unicredit di via Emilia Santo Stefano 18/e con le seguenti coordinate Iban: IT 12 I 02008 12800 000100658213 (per pagamenti disposti dall'estero BIC SWIFT: UNCRITM1075).
Nella causale è necessario indicare "Terremoto Centro Italia 2016": le somme versate saranno destinate a progetti di assistenza e ricostruzione seguiti direttamente dalla Provincia di Reggio Emilia. Con il sindaco di Montegallo e l'Assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia, l'obbiettivo concordato è la ricostruzione della scuola elementare del piccolo comune ascolano.
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E' previsto per lunedì mattina il transito in territorio reggiano del colmo della piena del Po originata dall'ondata di maltempo che si è abbattuta nelle scorse ore sul Piemonte.
Reggio Emilia 26 novembre 2016 - E' quanto emerso in base alle stime di Aipo questa mattina in Prefettura, dove si è già messa in moto l'ormai rodata macchina del sistema di Protezione civile che coinvolge istituzioni e forze dell'ordine.
"Anche in questa occasione la Provincia di Reggio Emilia darà il proprio supporto al prefetto e ai sindaci nel fronteggiare ogni eventuale emergenza e proprio nel nostro Centro unificato provinciale di Protezione civile in via del Chionso domani mattina verrà allestita l'Unità di crisi", spiega il presidente Giammaria Manghi sottolineando come "questa piena, in base alle stime di Aipo, non dovrebbe essere paragonabile a quella del 2014 e tanto più a quella del 2000".
Il livello di colmo previsto all'idrometro di Boretto per lunedì mattina è infatti compreso tra i 7,50 e gli 8,20 metri. "Come Provincia siamo già attivati per predisporre l'eventuale chiusura a tutti i mezzi del ponte tra Boretto e Viadana e della strada arginale (Sp 62R e Sp 2) da Brescello a Luzzara al raggiungimento dei 7,50 metri", aggiunge il presidente Manghi.
Con l'eventuale chiusura del ponte e della strada arginale, i collegamenti tra il Reggiano e il Mantovano saranno comunque garantiti attraverso il ponte di Guastalla-Dosolo sulla Sp 35, quelli tra il Reggiano e il Parmense attraverso il ponte sull'Enza a Sorbolo. Si ricorda che il ponte Guastalla-Dosolo è raggiungibile dalla Variante Cispadana (uscita di San Giacomo) percorrendo via Sacco e Vanzetti: la stessa Cispadana garantirà anche i collegamenti tra tutti i cinque comuni rivieraschi.
Per info in tempo reale sulla piena del Po e sulla viabilità è possibile consultare il profilo Twitter @ProvinciadiRE della Provincia di Reggio Emilia.
La Provincia di Reggio Emilia torna a investire in una delle sue principali competenze: viabilità e sicurezza stradale. In arrivo interventi per 3,2 milioni. Il dettaglio degli interventi è stato illustrato questa mattina dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, insieme al consigliere delegato e al dirigente alle Infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei.
Reggio Emilia, 10 novembre 2016
Grazie all'avanzo registrato nell'ultimo assestamento di bilancio e al programma di alienazione del patrimonio immobiliare non più strategico per l'ente – nonché a finanziamenti regionali e statali – la Provincia di Reggio Emilia torna a investire in una delle sue principali competenze: viabilità e sicurezza stradale. Il dettaglio degli interventi - per un ammontare di 3 milioni di euro, che movimenteranno ulteriori 200.000 euro da parte dei Comuni – è stato illustrato questa mattina dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, insieme al consigliere delegato e al dirigente alle Infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei.
La somma più consistente – 1,9 milioni - arriva proprio dalla Provincia grazie agli 1,4 milioni (comprensivi di 75.000 euro di risorse regionali) dell'avanzo registrato nell'ultimo assestamento di bilancio, cui si sommano ulteriori 500.000 euro derivanti dal piano di alienazione degli immobili non più strategici per l'ente. "Un piano che è stato davvero fondamentale per permetterci di realizzare opere importanti nei due settori, strade e scuole, che rappresentano il fulcro dell'attività delle 'nuove' Province", ha sottolineato il presidente Giammaria Manghi, ricordando che, sempre grazie alla vendita dei magazzini ex-Car e della caserma dei carabinieri di Reggio, "abbiamo già potuto avviare tra settembre e ottobre interventi di manutenzione stradale per circa 2 milioni di euro e sarà possibile completare la Variante di Ponterosso e iniziare la costruzione del nuovo polo scolastico in via Fratelli Rosselli".
"Oggi è dunque un momento di grande soddisfazione in questo complicato cammino di riforma di un ente che ha alle spalle una lunga stagione in cui le risorse arrivano tramite i trasferimenti dello Stato, ora sostanzialmente venuti meno, e che ha dunque dovuto cercare strade nuove strade per garantire servizi ai cittadini in particolare per stradee scuole", ha concluso sottolineando come questi 3 milioni siano stati reperiti "in gran parte grazie a un avanzo libero di bilancio, frutto di una gestione oculata dell'annualità finanziaria 2016, al quale si aggiungono 1,1 milioni di contributi stanziati dal Governo per la manutenzione delle strade provinciali con la Legge stabilità 2016".
Ulteriori 200.000 euro arriveranno "da cofinanziamenti decisi dai Comuni per interventi di messa in sicurezza di tratti particolarmente pericolosi che la Provincia ha individuato sulla base delle indicazioni delle stesse amministrazioni comunali", ha spiegato il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Andrea Tagliavini, che nell'occasione ha tracciato anche un bilancio del suo mandato, giunto ormai a scadenza (il 17 dicembre si terranno le elezioni indirette per il rinnovo del Consiglio provinciale). "Due anni di lavoro davvero impegnativi", ha detto ricordando che "quando siamo entrati come sindaci a guidare la Provincia, nell'ottobre 2014, mancavano le risorse per affrontare la stagione invernale che era alle porte e per fare manutenzione, ma soprattutto avevamo due opere appaltate e non avviate, Variante di Ponterosso e nuova scuola in via Fratelli Rosselli, e altri cinque cantieri bloccati dal Patto di stabilità: i ponti di Boretto e Ligonchio, la Variante di Osteriola, il completamento dell'asse Bagnolo-Novellare e la ristrutturazione antisismica del liceo Chierici". "Dopo due anni, grazie in particolare al piano di alienazione degli immobili, tutte queste sette opere sono state sbloccate", ha concluso ricordando che la Provincia continuerà a provare a vendere "nonostante la difficoltà del mercato anche Palazzo Palazzi-Trivelli e ex Opg".
Con i 3,2 milioni di euro previsti complessivamente dalla manovra saranno finanziati ben 16 interventi. Tra questi - ha elencato il dirigente Valerio Bussei - interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di ponti e strade provinciali per 925.000 euro che potranno essere avviati già la prossima primavera, dunque con una stagione favorevole, senza dover aspettare l'approvazione del bilancio 2017; 300.000 euro per il recupero del fabbricato rimasto in proprietà alla Provincia dopo la vendita dei magazzini ex Car di via Lombroso (un capannone di 1.500 metri quadrati che verrà bonificato dall'amianto e ristrutturato per essere destinato ad archivio documentale e magazzino in condivisione con il Comune di Reggio); 200.000 euro per gli appalti del servizio neve; quasi 100.000 euro per rifare l'impianto antincendio del polo scolastico di Scandiano e adeguare l'impianto di irrigazione del campo sportivo del polo di via Makallé.
D'intesa coi Comuni – e quasi tutti con la loro compartecipazione finanziaria - saranno inoltre realizzati interventi di messa in sicurezza di punti critici della viabilità, compresi alcuni sottopassi, a Bibbiano, Correggio, Poviglio, Quattro Castella, Reggio, Rio Saliceto, Rubiera, San Polo, Sant'Ilario d'Enza e Vetto.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Aiuti alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto dello scorso agosto: ospite d'eccezione il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani. Il presidente Manghi all'Assemblea straordinaria dei sindaci ha annunciato l'ambizioso obbiettivo.
Reggio Emilia, 24 ottobre 2016
Duecentomila euro per ricostruire la scuola elementare di Montegallo, il comune terremotato di Ascoli Piceno che la Provincia e i Comuni reggiani hanno individuato come destinatario delle risorse raccolte con le tantissime iniziative di solidarietà che si sono tenute e stanno tuttora svolgendosi nel nostro territorio. E' questo l"obbiettivo ambizioso, ma realistico" che il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha annunciato sabato nel corso dell'Assemblea straordinaria dei sindaci che si è riunita proprio sul tema degli aiuti alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto dello scorso agosto. Nella Sala del Consiglio provinciale, un ospite d'eccezione: il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani, che proprio il presidente Manghi aveva invitato nel Reggiano nel corso della visita compiuta a fine settembre nel paese marchigiano. E, insieme, ai sindaci anche molti rappresentati delle associazioni di volontariato che in questi mesi hanno collaborato con i Comuni reggiani nel promuovere e organizzare le tante iniziative di "una solidarietà che ha davvero avvolto tutto il nostro territorio, consentendoci già di superare i 65mila euro nel conto corrente unico promosso dalla Provincia per convogliare tanto le donazioni dei privati, quanto quelle delle istituzioni, perché fare solidarietà insieme è più efficace", ha detto Manghi.
Per quanto riguarda l'obbiettivo degli aiuti, il presidente della Provincia ha confermato che "si punta a ricostruire la scuole elementare di Montegallo, oggi ospitata in un prefabbricato della cittadella realizzata a tempo di record dalla Regione Emilia-Romagna, anche perché la sicurezza delle scuole, come ha confermato anche l'inaugurazione di questa mattina a Rio Saliceto, è l'architrave su cui si fonda il futuro delle nostre comunità".
Nel cedere la parola al sindaco Fabiani - che nel pomeriggio era atteso da altre iniziative nella Reggiolo simbolo del terremoto d'Emilia e nella Correggio che proprio venerdì celebrava i vent'anni dal sisma che la colpì - Manghi ha invitato il collega "a tornare a Montegallo confortato dalla possibilità di riabilitare la sua comunità, come è avvenuto proprio qui nel Reggiano".
Il sindaco Fabiani ha iniziato il suo intervento indossando la fascia tricolore "a testimoniare che oggi, qui con me, ci sono idealmente tutti i cittadini di Montegallo". "Siete veramente stati tutti fantastici, l'Emilia-Romagna è stata fantastica, e più di una volta mi sono chiesto se anche noi saremmo riusciti a fare quello che avete fatto voi - ha detto – Al di là degli aiuti, tempestivi ed efficaci, ho fatto i conti ieri sera e sono stati ben 138 i sindaci emiliano-romagnoli che mi hanno chiamato in queste settimane. Abbiamo già svolto un migliaio dei 1.500 sopralluoghi richiesti e proprio sabato scorso abbiamo chiuso tutti i campi di accoglienza. Una regione intera ci ha adottato e ci dà la forza di ripartire: e noi montanari siamo tanto testardi quindi ce la metteremo davvero tutta per ripartire. Visiterò tutti i comuni dell'Emilia-Romagna per ringraziarli e ho già ordinato cinquemila chiavi del Comune di Montegallo per voi".
La mattinata si è chiusa con un lungo e caloroso applauso di ringraziamento rivolto a tutti i volontari reggiani che hanno promosso le iniziative di solidarietà e, soprattutto, si sono recati nel Centro Italia nella fase dei soccorsi: "Anche durante la mia visita a Montegallo ho trovato nel campo di accoglienza tantissimi reggiani: volontari di Protezione civile, agenti di polizia municipale, tecnici comunali – ha detto il presidente Manghi – Come se una comunità, quella reggiana, si fosse trasferita in un luogo dell'Italia che soffre, e questa nostra splendida risorsa rappresenta un'altra pietra angolare di Reggio Emilia e della sua storia".
(Fonte: ufficio stampa Provincia RE)
Il ministro Galletti in Provincia per l'apertura di Behind Food Sustainability che fino al 24 novembre permetterà di riflettere sul rapporto fra uomo, cultura, natura e produzione/consumo di cibo.
Reggio Emilia, 10 ottobre 2016
Alla presenza del ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, è stata inaugurata questa mattina a Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, la mostra dell'Unesco "Behind Food Sustainability" che fino al 24 novembre consentirà – in particolare al mondo delle scuole – di riflettere sul rapporto fra uomo, cultura, natura e produzione/consumo di cibo e, più in generale, sulla salvaguardia del patrimonio culturale e naturale come elemento fondante dello sviluppo sostenibile.
A fare gli onori di casa, in una Sala del Consiglio provinciale gremita di rappresentanti delle istituzioni e studenti del Motti, il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, che ha parlato di "importante occasione per favorire un miglior approccio culturale a tutte le tematiche relative alla sostenibilità ambientale proprio da parte delle giovani generazioni, un cammino di civiltà teso a un migliore rapporto con l'ambiente che rientra tra le scelte di programmazione quotidiana di tutte le istituzioni reggiane come conferma la scelta di questa sede, la Provincia, che è la casa dei Comuni".
"Una corretta produzione alimentare che passi attraverso la lotta agli sprechi e all'inquinamento, come anche fin dal Padiglione Zero l'Expo ci ha ricordato, è un obiettivo fondamentale, perseguibile solo con una formazione permanente dei nostri giovani che non dobbiamo mai cessare di promuovere", ha aggiunto il presidente Manghi sottolineando inoltre con "grande favore la forte interazione forte tra Ministero dell'Ambiente e Ministero dell'Agricoltura che si registra in questo mandato governativo" e "l'importanza, ai fini della valorizzazione del territorio, del riconoscimento assegnato dall'Unesco al nostro Appennino come area Mab, riconoscimento sul quale è iniziata una riflessione anche nella zona del Po".
Di "mostra importante, che è giusto ospitare in una sede istituzionale rappresentativa dell'insieme dei Comuni e del territorio," ha parlato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, per il quale "il tema del cibo negli ultimi anni ha compiuto un salto di qualità a livello di attenzione da parte dell'opinione pubblica, e questo è molto positivo perché il tema del food, che è al tempo steso locale e globale, è fondamentale per costruire una positiva idea di sviluppo, ma anche di comunità".
Sul significato dell'Area Mab si è soffermato anche il presidente del Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano Fausto Giovanelli: "E' un riconoscimento non solo morale o di immagine, ma profondamente operativo e interattivo, che ci permette di promuovere un concetto fondamentale: quello di prenderci cura del nostro territorio per prenderci cura del pianeta, promuovendo un rapporto attento colto e rispettoso tra uomo e natura". In questo, "il sistema dei Parchi svolge un ruolo importantissimo, attraverso una interazione feconda con il mondo della scuola, ma anche con il mondo della produzione, mettendo in valore anche l'economia sostenibile".
Il prefetto di Reggio Emilia, Raffaele Ruberto, ha portato il suo saluto, definendo quello reggiano "un territorio con enormi risorse tra cui proprio la produzione di qualità e la biodiversità, punte di diamante del Made in Italy": "Anche il sistema scolastico reggiano rientra tra queste eccellenze – ha aggiunto – e questo è altrettanto importante perché a questi ragazzi passeremo il testimone".
Proprio in rappresentanza del sistema educativo è intervenuta la dirigente scolastica degli istituti D'Arzo e Motti Maria Sala, evidenziando "la valenza educativa di una mostra che rappresenta un punto di partenza per un percorso di spessore per i ragazzi, finalizzato a sensibilizzarli sui temi della sostenibilità, del cibo quale elemento caratterizzante di ognuno di noi e del nostro territorio, ampliando i loro orizzonti portandoli a conoscere l'identità culturale del mondo che ci circonda e, dunque, aiutandoli a costruire un pensiero critico che favorisca lo sviluppo di mercato che non sprechi, ma condivida le risorse".
In conclusione, l'intervento del ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, onorevole Gian Luca Galletti, soddisfatto "per questa mostra che racchiude le bellezze italiane e viene ospitata in una provincia di grande cultura e rispetto del territorio e ricca di eccellenze agroalimentari". Dopo aver a sua volta sottolineato l'importanza della qualifica di area Mab ottenuta dall'Appennino reggiano "per la sua valenza internazionale che ci permetterà di collaborare con altre esperienze, acquisendo le buone pratiche che ci sono in altre parti del mondo e facendo conoscere le nostre", il ministro si è soffermato sul fondamentale ruolo ricoperto dai "parchi italiani, che proteggono ben il 10% di un territorio che ha una biodiversità tra le più ricche al mondo". "Parchi che sono nati per la conservazione, ma oggi occorre fare un passo in avanti perché investire nei parchi conviene a tutti rappresentando una grande leva di sviluppo per un Paese, come il nostro, che ha nel proprio Dna tre punti di forza: bellezza, cultura e tradizione", ha detto anticipando che proprio in questa direzione va la nuova legge sui Parchi che sarà a breve presentata.
"La gestione del territorio è fondamentale perché evita tantissimi problemi: io ho il terrore dei pezzi di territorio non gestiti, perché diventano più fragili e, dunque, pericolosi", ha aggiunto il ministro Galletti auspicando "un presidio forte, con il maggior numero possibile di attività nei parchi ed il coinvolgimento degli agricoltori, che sono i miei migliori amici".
"Il futuro del nostro Paese è nei parchi, che rappresentano anche un formidabile strumento di educazione per sviluppare una cultura ambientale seria in un Paese nel quale dobbiamo fare i conti con ancora troppa maleducazione ambientale", ha concluso il ministro.
La mostra 'Behind Food Sustainability'
La mostra racconta per immagini il rapporto fra uomo, cultura, natura e produzione/consumo di cibo e, più in generale, la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale come elemento fondante dello sviluppo sostenibile. 'Behind Food Sustainability', realizzata dall'Unesco, mette in evidenza le esperienze provenienti dalla rete di siti Patrimonio mondiale, dalle Riserve di biosfera e dagli elementi del Patrimonio culturale immateriale. Luoghi reinterpretati come modelli di sostenibilità alimentare, dai quali trarre ispirazione per un futuro sostenibile. Inoltre la mostra Unesco presenta una sezione dedicata all'Area Mab (Man and the Biosphere) dell'Appennino Tosco Emiliano che approfondisce alcuni temi specifici. Tra i tanti temi affrontati "Intreccio di diversità biologiche e culturali: nell'equilibrio tra uomo e natura il segreto per affrontare i rischi dell'omologazione"; "Frontiera climatica, terra di passaggio, incanto di paesaggi: tra Europa e Mediterraneo, tra Pianura padana e mare, un caleidoscopio della natura"; "Riserva delle sorgenti, energia per la vita: preservare e gestire l'acqua, risorsa primaria"; "Coltivare l'Appennino, sviluppare l'economia locale: l'agroalimentare presidio del territorio, fattore di identità collettiva e di coesione sociale".
La mostra sarà visitabile per le scuole e per gruppi organizzati fino al 24 novembre su prenotazione telefonando al numero 0522.444427.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
L'accordo presentato nella sede della Provincia che, col Comune di Bibbiano, ha svolto un ruolo importante per favorire l'intesa. Manghi: "Segnale di speranza in stagione ancora densa di difficoltà".
Reggio Emilia, 4 ottobre 2016
Finalmente un raggio di sole in una stagione economica tormentata anche nella nostra provincia. Arriva dalla Coopbox, storica cooperativa di packaging del Gruppo Ccpl, che ieri mattina in Provincia ha presentato l'accordo integrativo aziendale – approvato a scrutinio segreto dal 90% dei 250 lavoratori, 200 dei quali divisi tra le sedi di Reggio e soprattutto Bibbiano – che risulta fondamentale non solo per salvaguardare l'occupazione, ma soprattutto per sostenere l'attuazione degli accordi assunti con gli istituti finanziari, indispensabili per garantire la continuità aziendale ed il rilancio dell'azienda.
Proprio la Provincia, insieme al Comune di Bibbiano, ha svolto un ruolo importante in questa delicata e lunga trattativa, conclusasi con l'approvazione del nuovo integrativo che ridefinisce temporaneamente la componente fissa del premio produzione, introduce un elemento variabile di premio legato al raggiungimento degli obiettivi economici presenti nel piano industriale e conferma in pratica tutta la contrattazione integrativa presente nella realtà Coopbox.
"Dopo aver purtroppo più volte assistito a trattative conclusesi negativamente e con pesanti ripercussioni su tante famiglie, una volta tanto aver raggiunto un esito positivo assume un valore che va oltre Bibbiano, ma coinvolge tutta la nostra provincia dando fiducia e speranza in una stagione che è ancora densa di difficoltà", ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, sottolineando anche positivamente il fatto che "le istituzioni continuino a fare la propria parte, ovviamente nel rispetto dei ruoli, perché il tema del lavoro è fondamentale per fare comunità".
"Soddisfazione e gratitudine per tutti coloro – azienda, sindacati e in particolare lavoratori - che con fatica hanno affrontato questo percorso non semplice, manifestando nei momenti delicati grande senso di responsabilità" sono stati espressi dal sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, per il quale questo "primo risultato è fondamentale per il rilancio di una cooperativa storica che, nei prossimi mesi, dovrà passare dal piano industriale, al quale si dovrà lavorare da domani con la stessa determinazione per consolidare la presenza di Coopbox sul mercato".
Soddisfatta anche l'azienda, presente con il presidente Moris Ferretti, l'amministratore delegato Emilio De Pascale e il responsabile del personale Mauro Zanichelli. "Siamo molto contenti come azienda, ma anche come cittadini, nel vedere che le istituzioni ci sono e aiutano le imprese e i sindacati a raggiungere accordi importanti come questi", ha detto il presidente Moris Ferretti, definendo inoltre "l'accordo raggiunto dopo più di due anni , grazie anche a maestranze particolarmente responsabili, un primo, fondamentale passo per garantire la continuità e il rilancio dell'azienda".
Di "accordo essenziale per poter ottenere una intesa con le banche che finalmente ci permetta di dare vita ad azioni di sviluppo che mancano da troppo tempo", ha parlato anche l'amministratore delegato Emilio De Pascale per il quale "dopo anni difficili di pesanti tagli, poter riparlare di sviluppo, investimenti e crescita è come rivedere un raggio di sole dopo un lungo temporale".
Il ringraziamento a Provincia e Comune è stato quindi espresso dai rappresentanti di sindacati e lavoratori Pino Oliverio, Vittorio Venezia, Sergio Luzi, Stefano Iotti e Gianni Del Rio della Filctem-Cgil dai quali è giunto anche un "invito alla direzione aziendale a ritrovare sensibilità nell'ascolto delle esigenze dei lavoratori, ai quali dopo questo scontro, che è stato anche aspro come in occasione della censurabile disdetta unilaterale della contrattazione aziendale, non si potranno chiedere ulteriori sacrifici". "Ora serve un piano industriale serio e impegnativo – hanno aggiunto – La competitività non passa attraverso la riduzione dei diritti e delle tutele".
Anche Ivano Montanari della Rsu ha sottolineato "la fiducia data dai lavoratori, con grande senso di responsabilità, alla direzione aziendale, dalla quale ora ci aspettiamo non solo una riduzione del costo del lavoro, ma anche una migliore organizzazione ed investimenti tecnologici per salvaguardare un patrimonio storico rappresentato da una cooperativa importante, ma anche da 200 famiglie".
Alberto Araldi di Legacoop, che ha accompagnato l'azienda, ha quindi evidenziato come "anche nei momenti di maggiore tensione, non sia mai mancata da parte di tutti la volontà di guardare avanti, e come la sigla di questo accordo, che consente di sbloccare risorse fondamentali per rilanciare l'azienda, sia stata facilitata enormemente dalla presenza delle istituzioni".
Soddisfazione è stata infine espressa dall'amministratore delegato del Ccpl, Pasquale Versace, per il quale "anche nella più complessa operazione di salvataggio del Ccpl questo accordo rappresenta un significativo passo in avanti".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il dettaglio dei lavori – che oltre all'adeguamento antisismico del Chierici e al raddoppio del Gobetti prevedono anche il nuovo Polo del Territorio – sono stati illustrati da presidente Manghi e vice Malavasi. Garantiti anche i progetti Tutor per l'inclusione degli utenti deboli.
Reggio Emilia, 15 settembre 2016
Si va dai 2,5 milioni per la ristrutturazione antisismica del liceo artistico Chierici di Reggio Emilia agli oltre 2,2 milioni – 1,6 dei quali per il solo raddoppio della nuova ala del Gobetti di Scandiano, ai circa 200.000 spesi questa estate per lavori di ristrutturazione o ampliamenti di aule richiesti dalle stesse scuole superiori fino ai 5,4 milioni (2,4 dei quali stanziati dalla Provincia che finalmente consentiranno – presumibilmente a partire dal 2017 – di iniziare la costruzione del nuovo Polo scolastico del Territorio chiamato a ospitare in via Fratelli Rosselli il Secchi, dando sfogo al contempo al Polo di via Makallé.
Ammontano dunque complessivamente a 10 milioni il valore dei lavori – i più piccoli già ultimati – che la Provincia di Reggio Emilia sta gestendo a favore dell'edilizia scolastica e che il presidente Giammaria Manghi ha illustrato questa mattina alla stampa e agli 870 studenti del Chierici, "scuola simbolo dei lavori e soprattutto del nostro impegno a favore della sicurezza dei nostri ragazzi, che abbiamo anteposto al rispetto del vincolo amministrativo del Patto di stabilità che da anni ci impediva di avviare il cantiere nonostante fosse finanziato: il ché non significa credere di essere stati bravi, ma semplicemente di aver fatto il nostro dovere...".
In più, la "ciliegina sulla torta rappresentata dai 650.000 euro assegnati dalla Regione Emilia-Romagna alla Provincia di Reggio Emilia per i Progetti Tutor annunciati dalla vicepresidente con delega all'Istruzione Ilenia Malavasi, che nell'occasione ha anche fornito alcuni dati sulla popolazione scolastica 2016-17, salita a 21.715 studenti nelle scuole superiori di tutta la provincia, di cui 5.541 nelle prime classi (244 in più) "il che significa inevitabilmente trovare i necessari spazi".
"I 650.000 euro assegnatici dalla Regione rappresentano la somma più alta affidata a una Provincia, e questo conferma la serietà del lavoro avviato da tempo da Palazzo Allende sul tema dell'inclusione e che abbiamo cercato di portare avanti nonostante la carenza di risorse, convinti come siamo che la scuola si faccia con le strutture, ma soprattutto con le risorse umane ha concluso il presidente Manghi, che ha fatto riferimento anche ai due container allestiti provvisoriamente al Gobetti per consentire i lavori di ampliamento: "Sono stati richiesti dalla stessa dirigenza, che l'ha valutata una soluzione: a chi ci chiede perché non abbiamo iniziato prima i lavori, basta rispondere che non dipende da noi quando rendere utilizzabili i mutui Bei sono utilizzabili...Piuttosto che aspettare un altro anno, ripeto d'intesa con la dirigenza scolastica, abbiamo dunque adottato questa soluzione più che dignitosa...".
Alla conferenza-stampa di questa mattina hanno partecipato anche i dirigenti Valerio Bussei – che ha illustrato in dettaglio i lavori al Chierici - e Anna Maria Campeol.
(Fonte: ufficio stampa Provincia RE)