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Cultura, arte e 'saper fare' italiano, spiegati ai giovani da grandi nomi dell'imprenditoria, del design e dell'informazione al Teatro Regio, di Parma il 29 e 30 Novembre 2013 -
 
Parma, 25 novembre 2013 -

Tra storia e modernità. Una sorta di passeggiata a cavallo di due secoli, per trovare le origini dell'eccellenza italiana e capire quanto - su arte, ingegno, idee e scoperte - si possa ancora costruire il futuro.

L'Osservatorio Permanente Giovani – Editori e Fondazione Cariparma presentano i protagonisti del convegno "Il Segno italiano: moderno per tradizione" che si terrà a Parma, nella splendida cornice del Teatro Regio, Venerdì 29 e Sabato 30 Novembre.

Una due giorni di incontri promossa in occasione della celebrazione del 200° anniversario dalla morte del grande stampatore, editore, disegnatore, incisore e designer di font tipografici Giambattista Bodoni (Saluzzo 26 Febbraio 1740 – Parma 30 Novembre 1813).

Un programma di altissimo livello con ospiti nazionali ed internazionali del mondo dell'impresa, dell'informazione e del design.

Tra tutti il Vice Presidente ed ex direttore del The Washington Post Marcus Brauchli,

quotidiano da sempre simbolo della democrazia nel mondo, la cui testata è rappresentata da un carattere Bodoni che ha preso il nome nel campo tipografico di "Postoni". Brauchli parlerà della storica svolta grafica, digitale e organizzativa sotto la sua direzione.

Sarà una video intervista, da parte del Corrispondente de La Stampa Maurizio Molinari, invece ad aprire i lavori del primo giorno di convegno. Protagonista, il famoso architetto e designer mondiale Massimo Vignelli, che parlerà della figura di Bodoni tracciando un ponte immaginario tra la figura di Bodoni ed il suo segno ai giorni nostri.

Segno che ha rappresentato una delle prime forme di eccellenze: una sorta di antesignano del Made in Italy attuale. A parlare di questo tema interverrà Paolo Barilla Vice Presidente dell'omonimo gruppo emblema di uno dei più importanti aspetti dell'italian-style nel mondo: il cibo. Al suo fianco una giovane designer Marta Bernstein.

Chiuderà i lavori della prima giornata appunto Marcus Brauchli intervistato dal Vice Direttore de La Stampa Massimo Gramellini.

Il secondo giorno a parlare del legame tra Bodoni, Parma e i giornali saranno prima l'Amministratore Delegato della Gazzetta di Parma Matteo Montan e poi il suo direttore Giuliano Molossi.

A seguire, l'intervista a Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, uno dei più autorevoli quotidiani italiani, che parlerà dell'importanza dell'informazione di qualità.

Sarà infine il direttore Generale della Rai Luigi Gubitosi a chiudere il convegno parlando di come il servizio pubblico grazie al suo ruolo e attraverso le sue reti televisive possa aiutare a far conoscere sia in Italia che all'estero il segno e le eccellenze del nostro Paese.

Gianbattista Bodoni, nel duecentesimo anniversario dalla scomparsa, sarà il filo conduttore del convegno. Una figura, quella dello stampatore per eccellenza, che continua ancora oggi a lasciare la sua impronta nel segno della modernità. Un esempio di come l'Italia sia stata, in passato, culla della cultura e del saper fare. Ma, anche, di come questi elementi possano rappresentare - oggi più che mai, in un periodo di crisi e sfiducia - solide fondamenta dalle quali ripartire.

Il convegno, che si inserisce nel contesto delle celebrazioni bodoniane, è stato fortemente voluto dallo scomparso Presidente della Fondazione Cariparma Carlo Gabbi e portato avanti con la stessa volontà e orgoglio dal suo successore Paolo Andrei. Una manifestazione che rappresenta per Parma un vero e proprio evento di altissimo livello, che farà assumere alla città emiliana, per due giorni, il ruolo di capitale internazionale della cultura.

Come sempre i protagonisti della manifestazione saranno soprattutto gli studenti, oltre 450 provenienti da tutta Italia, che partecipano al progetto "Il Quotidiano in Classe" promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani – Editori.

Per gli studenti sarà un'opportunità unica. Un'occasione dove avranno modo di dialogare a tu per tu con i diretti protagonisti del convegno. Per loro una vera e propria iniezione di fiducia per ripartire di slancio nella costruzione di un Paese che, oggi più che mai, conta sulle nuove generazioni.

A condurre la due giorni di lavori sarà l'editorialista del Corriere della Sera Dario Di Vico.

(Fonte: Ufficio Stampa Osservatorio Permanente Giovani – Editori)


Martedì, 12 Novembre 2013 10:44

Reggio Emilia, allo Spazio Gerra "Digital Garden"

Un "Giardino Digitale" inteso come design e soluzione d'arredo sostenibile e salutare: mostre, installazioni, workshop, incontri, menù, interventi di esperti, concerti -
 
Reggio Emilia, 12 novembre 2013
 
Lo spazio Gerra, luogo culturale innovativo e aperto di Reggio Emilia, ospita sino al 26 gennaio, un progetto originale, promosso da Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con REI – Reggio Emilia Innovazione, FabLab Reggio Emilia, IREN e Cofar (gruppo Unieco) e con il sostegno di Smeg. "Digital Garcen" piattaforma verde capace di creare una interazione fra piante, tecnologie digitali, design e pubblico. Un ricco programma di mostre, installazioni, workshop, incontri, menù, interventi di esperti, concerti: un dialogo doveroso fra l' uomo e le piante che va dalla presa di coscienza dell'impatto ambientale prodotto, alla sensibilizzazione riguardo al consumo e allo spreco, sfruttando le riflessioni che il mondo vegetale silenziosamente sollecita.
 
I protagonisti
 
Tanti i protagonisti di spicco per un progetto che diviene contenitore di idee e soluzioni innovative. Le nuove tecnologie al servizio della sostenibilità sono oggetto dell'installazione Dancing Flowers realizzata con pannelli solari dall'artista belga Alexandre Dang. Microsistemi climatici in grado di autoalimentarsi profilando scenari futuri sono invece il tema di Networking Nature, by Studiomobile. Dare consapevolezza dei propri consumi attraverso l'impronta idrica è l'obiettivo di Animali Sociali e Too Design Consultancy in Earthbeat. Phoresta, una onlus che si occupa di riforestazione ha messo a punto per Digital Garden un progetto in cui i visitatori possono riequilibrare le emissioni di Co2 della struttura Spazio Gerra.
Quando il verde diventa arredo e design si trasforma poi nella Home Garden, la mini serra di Renzo Piano per Smeg; o nelle installazioni verdi e nel Teatrino di Verzura di Paolo Vezzali; o ancora nella serra MEG – Micro Experimental Growing di Yradia o all'E-Vaso di MakeinBo, un progetto di artiginato digitale che attraverso un sistema di sensori permette alla pianta di muoversi per trovare le condizioni ottimali alla propria crescita.
Verde anche come allestimento grafico e video nelle realizzazioni di Crisitan Grossi con il progetto Organica. La relazione tra tecnologia e sostenibilità è inoltre il fulcro del progetto di Fab Lab Reggio Emilia in collaborazione con Maximilian Ascari, che realizzerà un orto indoor aperto per un semestre come laboratorio di sperimentazione di prototipi per il controllo a distanza delle piante.
Il verde diventa poi performance con il progetto curato da Agora Coaching Project che porta nuovi coreografi a legare le loro produzioni alla tematica e agli spazi di Digital Garden; il Concerto di Natale, realizzato in collaborazione con Voci di Piante sarà l'occasione per ascoltare dal vivo la musica prodotta da vere e proprie piante collegate a sensori.
 
 
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Sabato, 19 Ottobre 2013 10:31

Let’s Cake: l' irresistibile dolcezza

Non c'è più torta senza cake design e a Modena il 26 e il 27 ottobre arriva il weekend più dolce dell' anno -
 
Di Sara/B, 19 ottobre 2013
 
Incredibili costruzioni, perfette in ogni dettaglio curate con maestri da far invidia ai migliori scultori per un piacere che conquista la vista prima ancora del palato, necessariamente dal cuore di zucchero. Oggi non basta più saper preparare un dolce gustoso, il must have dell' alta pasticceria è riuscire ad ornare la propria torta impreziosendola con colori, fiocchi, glitter, fiori, perline, vere e proprie sculture modellate a mano e chi più ne ha più ne metta: è la pasta di zucchero o ghiaccia, la vera protagonista.
 
 
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                                                                                                                                            by oggisposi.tgcom24.it
 
Le torte a piani e le classiche wedding cakes anglosassoni sono state importate e "tradotte". Si dice che questa arte dolciaria sia nata ufficialmente in occasione di un matrimonio, quello della Regina Vittoria nel 1840, ed è per questo che il composto a base di zucchero e albume d'uovo, che una volta asciugato assume l'aspetto del ghiaccio, viene chiamato anche royal ice, ovvero ghiaccia reale. Tanto alla moda da avere propri festival ed eventi, come il Cake Design Italian Festival di Milano che nella passata edizione ha raggiunto 13.000 presenze. Riviste, corsi, tutorial, e programmi tv, dal reality show statunitense "Il boss delle torte" a quello nostrano "Torte in corso con Renato", in Italia il cake design ha cambiato il modo di intendere i dolci, partendo dal design appunto. Una vera e propria arte capace di creare torte con un proprio mood definito che si adatta al tipo di evento, divenendo parte artistica e integrante dell' allestimento stesso. Un tema che prende forma grazie alla creatività e all' impeccabile maestria per un dolce studiato ad "hoc". Appassionati e addetti ai lavori creano torte a più piani che sfidano la forza di gravità e danno vita a vere e proprie rappresentazioni, dipinte finemente: creazioni artistiche talmente belle che è un peccato mangiarle!
 
 
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                                                                                                                                                    by alfemminile.com
 
Let's Cake, è la prima fiera dedicata al Cake Design e alla Sugar Art di Modena e il 27 e 28 ottobre ci si potrà diverte in una full immersion di dolcezza, tra espositori, torte, laboratori, degustazioni e ospiti illustri. Il programma di questa due giorni a base di zucchero prevede corsi e dimostrazioni per apprendere le tecniche e l' utilizzo dei materiali: dal modelling alla ghiaccia reale, dai fiori di zucchero al Visual Food design per preparare piatti gustosi e divertenti.
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Di Sara/B, 5 ottobre 2013 -

Dagli arredi alle abitazioni sino ai luoghi sacri il cartone sfida ogni limite per una architettura che diventa etica -

Complice l' imponente ondata "eco" il cartone sta vivendo la sua chance per diventare un materiale a tutto tondo; estremamente duttile e funzionale per gli arredi interni è sempre più protagonista di numerosi progetti di designer e non solo.

L'uso della carta o del cartone nell'arredamento è una vera e propria tendenza confermata dalle ultime edizioni del Salone del Mobile di Milano e non smette di stupire per l' infinità di possibili forme e funzionalità a cui si presta. Che sia una comoda poltrona in cartone ondulato, colorata e alla moda o un punto luce sofisticato tra collezioni di lampade e lampadari il cartone si colloca con la disinvoltura green che lo contraddistingue in qualsiasi ambiente o stile. Mobili divertenti e semplici da montare; leggeri da trasportare; personalizzabili; ecosostenibili e riciclabili al 100% senza rinunciare alla bellezza del design.
Da qualche anno il cartone si è imposto anche come materiale da rivestimento per creare arredi o pareti di atelier in cui l' accostamento crea originali interni capaci di fondere un ambiente urbano e naturale.

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                                                                                                                                                                immagine by architetturaecosostenibile.it

Ma la sua corsa inarrestabile per equiparare in prestazioni e utilizzo gli altri materiali non è ancora terminata: il cartone compresso, oggi è uno dei materiali più cool per gli architetti che vogliono stupire con vere e proprie costruzioni ecosostenibili.

Shigeru Ban il maestro per eccellenza del cartone pressato, ha saputo sfruttare l' ingegno per far fronte alle necessità del suo Paese e non solo, da quando nel 1994 un terremoto di 7.2 gradi Richter devasto' la città di Kobe in Giappone. Una forte impegno sociale che si sposa con un altrettanto forte rispetto per l 'ambiente capace di creare delle strutture davvero sorprendenti ed ecosostenibili. Divenuto uno dei più grandi architetti eco del mondo, segnalato dal Times tra gli innovatori nel campo dell' architettura del 21esimo secolo, Shigeru Ban continua a stupire con costruzioni avveniristiche. Non importa se spesso queste siano solo temporanee, quasi sempre la sua architettura si mette con umiltà a disposizione di Paesi colpiti da disastri naturali.

La sua tecnica si basa su strati di carta riciclata intorno a tubi di alluminio, che vengono sfilati successivamente, la cui carta viene resa più resistente impregnandola con dei collanti naturali.

Nel 1995 con la Paper House, da vita al primo caso autorizzato di uso strutturale dei tubi di carta in un edificio permanente e per il padiglione giapponese presenta all' Expo 2000 di Hannover con tubi di cartone di lunghezza sempre più elevata. Da lì nel 2007 arriva a costruire il primo ponte di carta costruito a Remoulin in Francia e quest' anno è stata inaugurata la cattedrale realizzata a Christchurch in Nuova Zelanda dopo il tremendo terremoto che nel Febbraio del 2011 ne distrusse quella storia. Un edificio imponente, che comprende vetri colorati, tubi in cartone e container riciclati capace di ospitare fino a 700 persone.

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                                                                                                                                                                         immagine by it.livegreenblog.com

Il cartone riciclabile e dalle sorprendenti possibilità d'impiego sia in termini figurativi che strutturali è riuscito a diventare protagonista di progetti unici dall' anima ecologica e solidale.

 

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Parma, 25 settembre 2013 -
 
Questa sera, quinto appuntamento con Art Save the City-Conference_Parma Edition 2013 dalle ore 21 alle 23 presso il Theatro del Vicolo di Parma -
L' argomento della conferenza sarà 'Rigenerazione urbana ai tempi della crisi' a cui interverranno il Prof. Damianos Damianakos, Prof. Paolo Ventura, Prof. Michele Zazzi con Lara Albertini (Architetto in Parma), Michele Alinovi (Assessore all'Urbanistica), Luca Boccacci (Consigliere dell'Ordine degli Architetti PPC di Parma), Gianluigi Capra (Presidente del Centro Provinciale Studi Urbanistici e Consigliere dell'Ordine degli Ingegneri di Parma), Alessandra Gravante (Comune di Parma e Università degli Studi di Parma, Dottoranda di ricerca in Forme e strutture dell'architettura), Angelo Monti (Presidente della Consulta Architetti della Lombardia e Presidente dell'Ordine Architetti PPC di Como), Valeria Pastorelli (Architetto in Reggio Emilia).
 
In allegato la locandina dell' evento
 
Art Save the City è un'iniziativa realizzata dall'APS Pensare per Fare con la coorganizzazione del Comune di Parma, con il contributo dell'Università degli Studi di Parma, della Camera di Commercio di Parma e con il supporto di numerosi sponsor e parternship. Il progetto è patrocinato da: Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, Confesercenti Parma, Ascom Confcommercio Parma, Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Parma, Fondazione Architetti Parma e Piacenza e Liceo Artistico Statale Paolo Toschi di Parma.
 
(Fonte: ufficio stampa Art save the City/incontri Pensare per Fare)
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Parma, 18 settembre 2013 -

Questa sera, dalle ore 21 alle ore 23 al Teatro al Parco l'appuntamento con "Arte e Città: un dialogo con Ettore Favini. Nuove letture per il quartiere san Leonardo" -

All' incontro interverranno la Prof.ssa C.Casero, Prof.ssa F.Zanella, Associazione Culturale Others con E.Favini, L.Ferraris (Assessore alla Cultura) e G.Marani (Assessore alle Politiche Giovanili)

Art Save the City - Parma edition 2013

Art Save the City è un'iniziativa realizzata dall'APS Pensare per Fare con la coorganizzazione del Comune di Parma, con il contributo dell'Università degli Studi di Parma, della Camera di Commercio di Parma e con il supporto di numerosi sponsor e parternship. Il progetto è patrocinato da: Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, Confesercenti Parma, Ascom Confcommercio Parma, Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Parma, Fondazione Architetti Parma e Piacenza e Liceo Artistico Statale Paolo Toschi di Parma.

L'intero progetto parte da una riflessione:

In un clima di instabilità politica, economica e di cambiamenti socio-culturali, possono l'arte e la cultura dare un contributo per stimolare riflessioni e soluzioni, apportando dunque crescita e sviluppo? L'obiettivo è quello di avere non una risposta, ma diverse. Per questo si scelgono come interlocutori: intellettuali, accademici, artisti e professionisti, sia del territorio parmigiano che del più ampio territorio nazionale.
Gli ambiti di interesse sono: architettura; design; fotografia; teatro; musica; pittura-scultura; cinema; letteratura.

Il progetto si muove su tre fronti:

Art save the City_Art Exhibition, una mostra collettiva che vuole essere uno strumento per chiamare il pubblico cittadino, a riflettere sulla tematica arte-città, presso lo spazio espositivo di Pasubio Sviluppo, in Via Pasubio 3 a Parma.

Art save the City_Conferences, una serie di 10 incontri serali in diverse sedi, per discutere su come ogni disciplina possa dare un contributo alla città nel contesto contemporaneo.
Momenti di dialogo in cui i rappresentanti del mondo accademico si confrontano con professionisti, interrogandosi su come la propria disciplina abbia dato o possa dare un contributo pro-positivo per la città.

Art save the City_Street Art Contest, un concorso di Art on the road, volto a coinvolgere la città dal vivo. Il contest rivolge l'attenzione ad alcuni luoghi critici della Città di Parma con l'obiettivo di proporre soluzioni che inducano a riflettere sulla tutela e sulla vivibilità di tali spazi. In base a tematiche differenti vengono presentati 11 luoghi urbani dislocati tra i quartieri dell' Oltretorrente e del Centro Storico in cui realizzare microinterventi di valorizzazione delle aree selezionate.
Attraverso il bando, indirizzato ad artisti del territorio nazionale italiano, verranno selezionati quindi 11 progetti di installazioni temporanee o permanenti, uno per ogni luogo e sarà lo staff organizzativo a comunicare la scelta dei vincitori entro lunedì 23 settembre 2013.
Durante il weekend del 5 e 6 ottobre 2013 i progetti vincitori avranno l'opportunità di essere realizzati nel luogo prescelto dall'artista stesso, promuovendo così l'evento.
In base alla valutazione di due giurie, una "tecnica" ed una "popolare", verranno premiati gli interventi ritenuti maggiormente in coerenza con le finalità espresse dal tema sorgente dell'iniziativa Art Save the City e dalla tematica proposta per quel singolo luogo di esposizione dell'installazione.
La "giuria popolare" è formata dai visitatori che potranno esprimere la propria preferenza collegandosi ai vari link relativi ai social network entro le ore 24.00 del 12 ottobre 2013. Nella giornata conclusiva dell'intero evento Art Save the City verranno comunicati i due vincitori dello Street Art Contest 2013_Art Save the City Parma Edition e dello Street Art Contest Web 2013_Art Save the City Parma Edition.

L'intera iniziativa si svolge in un lasso temporale di 31 giorni, sino a domenica 13 ottobre 2013.

Per maggiori informazioni www.pensareperfare.it


(fonte: ufficio stampa Pensare per Fare)
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Sabato, 10 Agosto 2013 10:35

Legno e hi tech i must in cucina

Di Sara/B, 10 agosto 2013 -

Un look naturale e avveniristico per il centro nevralgico della casa -

Quest' anno la moda verte sulla continua ricerca dei materiali naturali, lasciati per lo più nella loro composizione originaria e sempre guardando alla sostenibilità ambientale. Fra tutti non può che essere al primo posto il legno: caldo, accogliente, "vivo" si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente sia come rivestimento che nei complementi d'arredo.
La cucina dal sapore tradizionale con mensole, dispense a vetro, boiserie e materiali naturali si veste di un nuovo stile. Luogo di vita conviviale che si fonde sempre meglio col living divenendone il naturale proseguimento in un unico spazio, l'ambiente cucina non si nasconde più, tutt'altro e la continuità è sottolineata dai rivestimenti.
Il parquet nonostante vecchie dicerie è ottimo anche tra i fornelli, meglio se resistente come il classico rovere, teak, iroko, o in sostituzione il gres porcellanato per un look analogo. Il legno abbandona le tonalità calde e le sfumature di gamma intermedia; i toni sono chiari e luminosi o scuri e profondi marroni. Naturali o sbiancati, di recupero o invecchiati il plus è dato dalle venature a vista per sentirne la vera essenza materica. Un contrasto volutamente portato agli accessi: non solo visivo, tattile, da creare con pietra, cemento, acciaio. Naturali ma freddi i primi, come le pietre e il marmo, o lucidi e opachi i secondi.
Basi, pensili, schienali dai colori tenui, la palette con ogni sfumatura di bianco, corda, fango, grigio: spopolano i grandi neutri per un ambiente rilassante che non stanca facilmente, aiutando a spiccare l'innata espressività dei materiali; igiene per l'acciaio e solidità per la pietra. Il tutto giocato sul contrasto materico o con finiture lucide opache per sottolineare il design.

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                                                                                                                                        Alevè Eclettica di Stosa Cucine by arredamentiweb.it

Naturalmente le nuove tendenze puntano sempre più sulla tecnologia in ogni ambiente della casa, un esempio all'insegna dell' hi tech è Essential Quadra di Toncelli. La domotica arriva in cucina dove tutto è integrato e controllato tramite wifi, con smartphone tablet computer si possono controllare l' accensione degli elettrodomestici e i loro consumi, la velocità di aspirazione della cappa, le luci led, la temperatura ambiente, l'automazione del piano di lavoro, gli allarmi di sicurezza creando l' ambiente ad hoc. E se il sottofondo musicale aiuta la creatività in cucina, con tecnologia ad eccitatori (magneti applicati alle superfici) il suono dell' ipad si diffonderà in tutta la stanza. il piano cucina di una volta lascia il posto alla tecnologia più estrema. Un esempio incisivo l' avveniristico mega tablet del Progetto Prisma sempre di Toncelli.

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                                                                                                                                          Cucina Prisma di Toncelli immagine by leonardo.tv

Di moda e tecnologiche che infondano sicurezza per prestazioni e qualità come beni durevoli e affidabili nel tempo: oggi più che mai la concretezza fa da padrona.

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Sabato, 27 Luglio 2013 10:45

Addio rigattieri nascono gli Italian Pickers!

Di Sara/B, 27 luglio 2013 -

Il modernariato rivive le luci della ribalta tra passione per il design e ricordi d’infanzia -

Ricercare “tesori perduti” spesso sommersi in polverose cantina, accatastati in mercatini o addirittura abbandonati per essere smaltiti è l’attività di chi si definisce un picker! Un’ adrenalinica ricerca che con un pizzico di fortuna ed un occhio da esperto osservatore può far scoprire oggetti unici che hanno fatto la storia del design e più che mai attuali.
Portata in auge dal nuovo programma in onda su Cielo, la figura del picker a metà fra un hobby e una professione è la versione trendy dei nostri vecchi rigattieri. La portata di questo fenomeno che ha preso il via dal format americano, trova un forte riscontro in Italia dove già da alcuni anni, il giro d'affari annuale di antiquariato e modernariato è stimato in oltre 3 miliardi di Euro con 3.433 negozi dedicati. Il design vintage però la fa da padrona; oggi sempre più richiesto ed apprezzato rispetto al fratello antiquariato.
Alla ribalta oggetti icona del design industriale che contraddistinguono il nostro paese da quasi un secolo. Meglio gli arredi se degli anni '50 periodo che in questo revival del passato sta andando per la maggiore, perché se c'è stato il tempo dell' usa e getta, oggi la parola d’ordine è riutilizzo. Le statistiche certificano un aumento del mercato dell'antiquariato del +31,2% negli ultimi tre anni. Le motivazioni? Il risparmio senza dubbio, ma anche una nuova moda e un certa nostalgia per gli oggetti che popolavano le case d’ infanzia di chi è figlio di quegli anni.
Chi non vorrebbe appendere in casa tolle di latta nate dell’esplosione pubblicitaria, affettare ancora il salume con la rossa Berkel, passare il tempo giocando con un vecchio flipper o ascolare musica dagli imponenti juke box o dall’ avveniristica radiogiradischi Brionvega Rr126?

Berkel affettatrice rid

                                                                                                                                     foto by eshop.capriccishop.com

Gli articoli più ricercati oltre l’ oggettistica sono le grandi icone dell’ arredamento come l’ Arco di Castiglioni, la chaise longue di Le Courbusier o la Superleggera di Gio Ponti, pezzi cult tuttora omaggiati e copiati, ma per i picker, veri appassionati del vintage, la sfida è trovare gli originali.

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Sabato, 20 Luglio 2013 10:32

Un “filo di carta” tra arte moda e design

Di Sara/B,  20 luglio 2013 -

Dall’abbigliamento alle scarpe si può davvero dar vita a un total look ecofriendry, il principio è sempre ecosostenibilità, riciclo e rispetto dell’equilibrio ambientale e il “tessuto”:  la carta!

Sembrerebbe dall’ aspetto fragile e poco resistente ma non è così!
Passione per il disegno, abilità manuale e fantasia nel trasformare un foglio di carta in qualcosa di più che un semplice vestito possono dar vita a una fantastica costruzione tridimensionale.
Questo lo spirito che unito all’ attenzione particolare per il riciclo creativo ha portato Caterina Crepax, figlia del noto disegnatore di fumetti Guido Crepax creatore della mitica Valentina, a utilizzare scarti cartacei, come documenti e scontrini, trasformandoli in “preziosi” tessuti per abiti sontuosi.
Una linea sottile unisce moda arte e architettura: questi abiti scultorei prendono ispirazione dal mondo animale, vegetale e da elementi di decorazioni architettonica .

http://www.caterinacrepax.com/

creazioni caterina crepax rid

                                                                                                                     immagine by facebook.com/pages/Caterina-Crepax-Paper-Dreams

 

La designer è ora in mostra in Olanda ad Aperdoorn al Coda Museum fino al 17 ottobre 2013.
http://www.coda-apeldoorn.nl/tentoonstellingen/coda-museum/coda-paper-art/

CODA Paper Art presenta una sezione trasversale delle innumerevoli possibilità di lavorare la carta: 39 artisti e designer di fama internazionale danno nuova vita alla carta tra design arte e moda.

E ai piedi? Una scarpa di carta sì, ma non di una carta comune: impermeabile, traspirante e riciclabile, ecologica, elegante e personalizzabile. Nonostante sia di carta infatti il propilene rende “Cartina” una ballerina resistente all’acqua e alle sollecitazioni dell’uso quotidiano. La suola è costituita da TR (materiale termoplastico) ed è anch’essa riciclabile.
Anche le confezioni, realizzate con cartone riciclato non potevano che essere ecosostenibili - http://www.cartinalaballerina.com/shop/ballerine-donna/E

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                                                                                                                                                                immagine by cartibalaballerina.com

Se si vuole completare l’ outfit restando sempre ecosostenibili e “cartacei” gli accessori di certo non mancheranno. Fogli di carta sia pregiata sia riciclata sapientemente lavorati  riprendono vita dando forma ad anelli orecchini bracciali e collane con “perle” resistenti, impermeabili all’acqua e sempre sorprendenti. Angela Simone, grafica di professione presso il mensile Elle, realizza le sue pietre lavorando carte di consistenze e grammature differenti con specifiche tecniche di preparazione dei materiali, tra cui il "suminagashi” (tecnica giapponese che le permette di decorare la carta ottenendo disegni astratti e onde) o il “quilling” (arte di arrotolarla strettamente) creando gioielli leggerissimi in cartoncino ondulato. Nelle sempre più frequenti mostre nazionali e internazionali propone vari modelli di collane, bracciali, spille e orecchini; una ricerca artistica costante sulla forma e sull’accostamento a materiali diversi. Gioielli, piccole forme d’arte che nulla hanno da invidiare a quelli “veri”, almeno per unicità e valenza creativa. http://www.angelasimone.it/

collana esagoni angela simone rid

                                                                                                                                                                             immagine by bigodino.it

 

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Parma, 13 luglio 2013 - 

La Vespa nei 12 oggetti che hanno segnato il design mondiale degli ultimi 100 anni -

Amata da tutti, centauri e non, da sempre un' icona del made in Italy a livello mondiale, ha avuto il riconoscimento che le spettava.

Pubblicato in Design Emilia
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