Di Sara/B, 5 ottobre 2013 -
Dagli arredi alle abitazioni sino ai luoghi sacri il cartone sfida ogni limite per una architettura che diventa etica -
Complice l' imponente ondata "eco" il cartone sta vivendo la sua chance per diventare un materiale a tutto tondo; estremamente duttile e funzionale per gli arredi interni è sempre più protagonista di numerosi progetti di designer e non solo.
L'uso della carta o del cartone nell'arredamento è una vera e propria tendenza confermata dalle ultime edizioni del Salone del Mobile di Milano e non smette di stupire per l' infinità di possibili forme e funzionalità a cui si presta. Che sia una comoda poltrona in cartone ondulato, colorata e alla moda o un punto luce sofisticato tra collezioni di lampade e lampadari il cartone si colloca con la disinvoltura green che lo contraddistingue in qualsiasi ambiente o stile. Mobili divertenti e semplici da montare; leggeri da trasportare; personalizzabili; ecosostenibili e riciclabili al 100% senza rinunciare alla bellezza del design.
Da qualche anno il cartone si è imposto anche come materiale da rivestimento per creare arredi o pareti di atelier in cui l' accostamento crea originali interni capaci di fondere un ambiente urbano e naturale.
immagine by architetturaecosostenibile.it
Ma la sua corsa inarrestabile per equiparare in prestazioni e utilizzo gli altri materiali non è ancora terminata: il cartone compresso, oggi è uno dei materiali più cool per gli architetti che vogliono stupire con vere e proprie costruzioni ecosostenibili.
Shigeru Ban il maestro per eccellenza del cartone pressato, ha saputo sfruttare l' ingegno per far fronte alle necessità del suo Paese e non solo, da quando nel 1994 un terremoto di 7.2 gradi Richter devasto' la città di Kobe in Giappone. Una forte impegno sociale che si sposa con un altrettanto forte rispetto per l 'ambiente capace di creare delle strutture davvero sorprendenti ed ecosostenibili. Divenuto uno dei più grandi architetti eco del mondo, segnalato dal Times tra gli innovatori nel campo dell' architettura del 21esimo secolo, Shigeru Ban continua a stupire con costruzioni avveniristiche. Non importa se spesso queste siano solo temporanee, quasi sempre la sua architettura si mette con umiltà a disposizione di Paesi colpiti da disastri naturali.
La sua tecnica si basa su strati di carta riciclata intorno a tubi di alluminio, che vengono sfilati successivamente, la cui carta viene resa più resistente impregnandola con dei collanti naturali.
Nel 1995 con la Paper House, da vita al primo caso autorizzato di uso strutturale dei tubi di carta in un edificio permanente e per il padiglione giapponese presenta all' Expo 2000 di Hannover con tubi di cartone di lunghezza sempre più elevata. Da lì nel 2007 arriva a costruire il primo ponte di carta costruito a Remoulin in Francia e quest' anno è stata inaugurata la cattedrale realizzata a Christchurch in Nuova Zelanda dopo il tremendo terremoto che nel Febbraio del 2011 ne distrusse quella storia. Un edificio imponente, che comprende vetri colorati, tubi in cartone e container riciclati capace di ospitare fino a 700 persone.
immagine by it.livegreenblog.com
Il cartone riciclabile e dalle sorprendenti possibilità d'impiego sia in termini figurativi che strutturali è riuscito a diventare protagonista di progetti unici dall' anima ecologica e solidale.
Di Sara/B, 10 agosto 2013 -
Un look naturale e avveniristico per il centro nevralgico della casa -
Quest' anno la moda verte sulla continua ricerca dei materiali naturali, lasciati per lo più nella loro composizione originaria e sempre guardando alla sostenibilità ambientale. Fra tutti non può che essere al primo posto il legno: caldo, accogliente, "vivo" si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente sia come rivestimento che nei complementi d'arredo.
La cucina dal sapore tradizionale con mensole, dispense a vetro, boiserie e materiali naturali si veste di un nuovo stile. Luogo di vita conviviale che si fonde sempre meglio col living divenendone il naturale proseguimento in un unico spazio, l'ambiente cucina non si nasconde più, tutt'altro e la continuità è sottolineata dai rivestimenti.
Il parquet nonostante vecchie dicerie è ottimo anche tra i fornelli, meglio se resistente come il classico rovere, teak, iroko, o in sostituzione il gres porcellanato per un look analogo. Il legno abbandona le tonalità calde e le sfumature di gamma intermedia; i toni sono chiari e luminosi o scuri e profondi marroni. Naturali o sbiancati, di recupero o invecchiati il plus è dato dalle venature a vista per sentirne la vera essenza materica. Un contrasto volutamente portato agli accessi: non solo visivo, tattile, da creare con pietra, cemento, acciaio. Naturali ma freddi i primi, come le pietre e il marmo, o lucidi e opachi i secondi.
Basi, pensili, schienali dai colori tenui, la palette con ogni sfumatura di bianco, corda, fango, grigio: spopolano i grandi neutri per un ambiente rilassante che non stanca facilmente, aiutando a spiccare l'innata espressività dei materiali; igiene per l'acciaio e solidità per la pietra. Il tutto giocato sul contrasto materico o con finiture lucide opache per sottolineare il design.
Alevè Eclettica di Stosa Cucine by arredamentiweb.it
Naturalmente le nuove tendenze puntano sempre più sulla tecnologia in ogni ambiente della casa, un esempio all'insegna dell' hi tech è Essential Quadra di Toncelli. La domotica arriva in cucina dove tutto è integrato e controllato tramite wifi, con smartphone tablet computer si possono controllare l' accensione degli elettrodomestici e i loro consumi, la velocità di aspirazione della cappa, le luci led, la temperatura ambiente, l'automazione del piano di lavoro, gli allarmi di sicurezza creando l' ambiente ad hoc. E se il sottofondo musicale aiuta la creatività in cucina, con tecnologia ad eccitatori (magneti applicati alle superfici) il suono dell' ipad si diffonderà in tutta la stanza. il piano cucina di una volta lascia il posto alla tecnologia più estrema. Un esempio incisivo l' avveniristico mega tablet del Progetto Prisma sempre di Toncelli.
Cucina Prisma di Toncelli immagine by leonardo.tv
Di moda e tecnologiche che infondano sicurezza per prestazioni e qualità come beni durevoli e affidabili nel tempo: oggi più che mai la concretezza fa da padrona.
Di Sara/B, 27 luglio 2013 -
Il modernariato rivive le luci della ribalta tra passione per il design e ricordi d’infanzia -
Ricercare “tesori perduti” spesso sommersi in polverose cantina, accatastati in mercatini o addirittura abbandonati per essere smaltiti è l’attività di chi si definisce un picker! Un’ adrenalinica ricerca che con un pizzico di fortuna ed un occhio da esperto osservatore può far scoprire oggetti unici che hanno fatto la storia del design e più che mai attuali.
Portata in auge dal nuovo programma in onda su Cielo, la figura del picker a metà fra un hobby e una professione è la versione trendy dei nostri vecchi rigattieri. La portata di questo fenomeno che ha preso il via dal format americano, trova un forte riscontro in Italia dove già da alcuni anni, il giro d'affari annuale di antiquariato e modernariato è stimato in oltre 3 miliardi di Euro con 3.433 negozi dedicati. Il design vintage però la fa da padrona; oggi sempre più richiesto ed apprezzato rispetto al fratello antiquariato.
Alla ribalta oggetti icona del design industriale che contraddistinguono il nostro paese da quasi un secolo. Meglio gli arredi se degli anni '50 periodo che in questo revival del passato sta andando per la maggiore, perché se c'è stato il tempo dell' usa e getta, oggi la parola d’ordine è riutilizzo. Le statistiche certificano un aumento del mercato dell'antiquariato del +31,2% negli ultimi tre anni. Le motivazioni? Il risparmio senza dubbio, ma anche una nuova moda e un certa nostalgia per gli oggetti che popolavano le case d’ infanzia di chi è figlio di quegli anni.
Chi non vorrebbe appendere in casa tolle di latta nate dell’esplosione pubblicitaria, affettare ancora il salume con la rossa Berkel, passare il tempo giocando con un vecchio flipper o ascolare musica dagli imponenti juke box o dall’ avveniristica radiogiradischi Brionvega Rr126?
foto by eshop.capriccishop.com
Gli articoli più ricercati oltre l’ oggettistica sono le grandi icone dell’ arredamento come l’ Arco di Castiglioni, la chaise longue di Le Courbusier o la Superleggera di Gio Ponti, pezzi cult tuttora omaggiati e copiati, ma per i picker, veri appassionati del vintage, la sfida è trovare gli originali.
Di Sara/B, 20 luglio 2013 -
Dall’abbigliamento alle scarpe si può davvero dar vita a un total look ecofriendry, il principio è sempre ecosostenibilità, riciclo e rispetto dell’equilibrio ambientale e il “tessuto”: la carta!
Sembrerebbe dall’ aspetto fragile e poco resistente ma non è così!
Passione per il disegno, abilità manuale e fantasia nel trasformare un foglio di carta in qualcosa di più che un semplice vestito possono dar vita a una fantastica costruzione tridimensionale.
Questo lo spirito che unito all’ attenzione particolare per il riciclo creativo ha portato Caterina Crepax, figlia del noto disegnatore di fumetti Guido Crepax creatore della mitica Valentina, a utilizzare scarti cartacei, come documenti e scontrini, trasformandoli in “preziosi” tessuti per abiti sontuosi.
Una linea sottile unisce moda arte e architettura: questi abiti scultorei prendono ispirazione dal mondo animale, vegetale e da elementi di decorazioni architettonica .
http://www.caterinacrepax.com/
immagine by facebook.com/pages/Caterina-Crepax-Paper-Dreams
La designer è ora in mostra in Olanda ad Aperdoorn al Coda Museum fino al 17 ottobre 2013.
http://www.coda-apeldoorn.nl/tentoonstellingen/coda-museum/coda-paper-art/
CODA Paper Art presenta una sezione trasversale delle innumerevoli possibilità di lavorare la carta: 39 artisti e designer di fama internazionale danno nuova vita alla carta tra design arte e moda.
E ai piedi? Una scarpa di carta sì, ma non di una carta comune: impermeabile, traspirante e riciclabile, ecologica, elegante e personalizzabile. Nonostante sia di carta infatti il propilene rende “Cartina” una ballerina resistente all’acqua e alle sollecitazioni dell’uso quotidiano. La suola è costituita da TR (materiale termoplastico) ed è anch’essa riciclabile.
Anche le confezioni, realizzate con cartone riciclato non potevano che essere ecosostenibili - http://www.cartinalaballerina.com/shop/ballerine-donna/E
immagine by cartibalaballerina.com
Se si vuole completare l’ outfit restando sempre ecosostenibili e “cartacei” gli accessori di certo non mancheranno. Fogli di carta sia pregiata sia riciclata sapientemente lavorati riprendono vita dando forma ad anelli orecchini bracciali e collane con “perle” resistenti, impermeabili all’acqua e sempre sorprendenti. Angela Simone, grafica di professione presso il mensile Elle, realizza le sue pietre lavorando carte di consistenze e grammature differenti con specifiche tecniche di preparazione dei materiali, tra cui il "suminagashi” (tecnica giapponese che le permette di decorare la carta ottenendo disegni astratti e onde) o il “quilling” (arte di arrotolarla strettamente) creando gioielli leggerissimi in cartoncino ondulato. Nelle sempre più frequenti mostre nazionali e internazionali propone vari modelli di collane, bracciali, spille e orecchini; una ricerca artistica costante sulla forma e sull’accostamento a materiali diversi. Gioielli, piccole forme d’arte che nulla hanno da invidiare a quelli “veri”, almeno per unicità e valenza creativa. http://www.angelasimone.it/
immagine by bigodino.it
Parma, 13 luglio 2013 -
La Vespa nei 12 oggetti che hanno segnato il design mondiale degli ultimi 100 anni -
Amata da tutti, centauri e non, da sempre un' icona del made in Italy a livello mondiale, ha avuto il riconoscimento che le spettava.