Martedì, 09 Aprile 2024 15:35

Allarme Fentanyl In evidenza

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È un potente farmaco usato contro il dolore cronico che nel 2022 ha provocato negli Stati Uniti più di 73000 decessi una tendenza allarmante che potrebbe coinvolgere l’Europa.

Di Antonio Marsilio Torino, 8 aprile 2024 - In California spacciare Fentanyl di questi tempi equivale a commettere un omicidio. Una svolta clamorosa causata dalle cifre angoscianti del numero di decessi provocati dal farmaco in questo Stato della West Coast americana e dalle previsioni altrettanto fosche per il futuro. Una storia iniziata in sordina negli anni ’90 del secolo scorso quando negli Stati Uniti sono state sdoganate terapie del dolore molto aggressive con l’uso di oppioidi. Era diffuso allora tra i ricercatori un consenso trasversale sulla necessità di affrontare in modo innovativo stati di dolore molto intenso tipici di alcune patologie come il cancro per dare un supporto concreto e non solo morale a questi pazienti in grande sofferenza. La valutazione condivisa era che all’interno di un corretto rapporto fra medico e malato non si potessero generare problemi di dipendenza grazie alla conoscenza dei bisogni del paziente e a un rigido controllo delle prescrizioni dei farmaci. 

 Ma negli States non esiste un Servizio Sanitario pubblico che regola il settore nelle sue varie articolazioni. C’è il rigido controllo della Food and Drug Administration sulle autorizzazioni all’uso dei farmaci per specifiche malattie e sul rispetto di alcune regole sanitarie generali. Molto è invece demandato al mercato dove i rapporti fra i vari attori della Sanità, medici, pazienti, industrie farmaceutiche si consolidano in progress. La forza di queste ultime è diventata l’elemento cruciale della progressiva rottura dell’equilibrio medico-paziente su cui si reggeva il mercato degli oppioidi contro il dolore cronico.

Alla metà degli anni ’90 la Purdue Pharma produttrice dell’antidolorifico OxyContin a base di oppioidi ha alterato in suo favore e in via definitiva questo equilibrio. Ha iniziato una pesante campagna di marketing rivolta ai medici con la sponsorizzazione di convegni e di corsi di formazione professionale che hanno enfatizzato la sicurezza del farmaco e il suo basso potenziale di rischio rispetto alla dipendenza al fine di sollecitarli ad aumentare il numero di prescrizioni. Come puntualmente è avvenuto con il paradosso che i pazienti continuavano a consumare il farmaco ai ritmi consueti.

Un fenomeno che ha creato un mercato parallelo formato da persone vicine ai pazienti composto da parenti e amici con un effetto alone che ha portato ad un progressivo aumento del numero di consumatori e, cosa più importante, ha fatto conoscere al di fuori del circolo ristretto medico-paziente agli abituali consumatori di droghe la forza di questa nuova classe di oppioidi, che hanno effetti fino a cinquanta volte superiori a quelli dell’eroina e cento volte della morfina. Nel frattempo, nel 1998 la FDA ha approvato una nuova classe di oppiacei, il Fentanyl sempre per il trattamento del dolore cronico con gli stessi effetti dell’OxyContin ma molto più performante contro il dolore con dosi massime di assunzione di un solo milligrammo.  

Il resto degli avvenimenti è stato raccontato nei dettagli in una lunga intervista dal giornalista Sam Quinones un freelance con base a Los Angeles che ha assistito in diretta allo svolgersi di questa storia nel nuovo secolo. È entrato in scena il più potente gruppo di spaccio della droga al mondo, il Cartello di Sinaloa in Messico leader nel commercio di cocaina, eroina e metamfetamine verso gli Stati Uniti e il Canada. Per il Cartello il Fentanyl è stato un cambio di passo commerciale perché non soffriva dei pesanti vincoli produttivi connessi con l’eroina che iniziano dai campi di papaveri fino ad arrivare alla preparazione del prodotto finito ai quali andavano sommate le continue distruzioni dei campi di coltivazione da parte dell’esercito messicano.

Il Cartello ha introdotto il Fentanyl per allargare la sua offerta commerciale sul mercato con un prodotto più semplice da trattare e molto più redditizio. In un primo momento con l’oppiaceo proveniente direttamente dalla Cina un canale che è diventato impraticabile dopo i vari accordi raggiunti a inizio secolo fra le Autorità Cinesi e quelle Americane. Attualmente la Cina esporta solo le materie prime per la produzione del Fentanyl che viene assemblato nella formulazione finale all’interno di veri e propri mega laboratori clandestini nei territori controllati dal Cartello di Sinaloa e dagli altri cartelli messicani della droga.

Il resto è storia recente. La riduzione delle prescrizioni di farmaci a base di oppioidi imposta ai medici da parte della Food and Drug Administration ha prodotto i suoi effetti con una loro diminuzione del 47% in pochi anni, un effetto giunto troppo tardi perché gli oppioidi, Fentanyl in primo piano, avevano da tempo preso le strade dei cartelli messicani. La Purdue Pharma è stata dichiarata colpevole da una Corte di New York di avere minimizzato gli effetti di dipendenza che poteva provocare l’OxyContin sui pazienti e per le ripetute sollecitazioni ai medici di aumentarne le prescrizioni. Dovrà pagare una penale di 4,5 miliardi di dollari che verrà utilizzata per finanziare i programmi di prevenzione delle dipendenze negli Stati Uniti. A consuntivo si calcolano in vent’anni più di cinquecentomila morti da assuefazione da oppiacei con una tremenda accelerazione iniziata nel 2015 che è arrivata a più di settantatremila decessi nel 2022 prodotti dal solo Fentanyl a cui ne vanno sommati altri trentamila da ascrivere ad altri oppiacei che sono diventati così la prima causa di morte nelle classi di età fra i 18 e i 49 anni.

Alla luce di questi avvenimenti l’allarme in Europa è giustificatamente alto. Solo l’Estonia finora è stata interessata ad inizio secolo al fenomeno ma in quindici anni è stato contenuto grazie alla chiusura di un laboratorio clandestino avvenuto nel 2017. Ci sono segnali che i talebani attualmente principali fornitori di droghe tradizionali attraverso vari intermediari del mercato europeo vogliano allargare la loro offerta al Fentanyl. Circolano tra i servizi di Intelligence occidentali segnali della riduzione nel 2022 dell’area di coltivazione del papavero da oppio in Afghanistan la premessa per i talebani e altri gruppi criminali di entrare nel mercato degli oppioidi sintetici più remunerativi e semplici da produrre che non l’eroina. Altri segnali preoccupanti arrivano dal Messico. Il Centro Europeo per il Controllo delle Droghe (EMCDDA) è in allarme per i contatti in atto fra cartelli messicani e reti criminali europee per un tentativo organizzato di inserirsi nel mercato europeo in particolare nel fornire assistenza per la produzione in loco del Fentanyl. Il pericolo è proporzionale all’intreccio fra interessi criminali, le loro dimostrate capacità di marketing nel mercato della droga e la impreparazione dei tossicodipendenti europei verso la potenza di questo farmaco decine di volte superiore a quella delle droghe a cui sono abituati.

Con queste premesse poco tranquillizzanti il Governo italiano ha annunciato nel marzo di quest’anno l’adozione di un piano di prevenzione nazionale contro l’uso improprio del Fentanyl e di altri oppioidi sintetici che dovrà ancora essere integrato dai necessari strumenti operativi da mettere in atto sul territorio e a livello centralizzato. Saranno interventi che dovranno funzionare in parallelo all’attuale utilizzo sanitario del Fentanyl che è iscritto nella Tabella dei Medicinali tra quelli previsti per la terapia del dolore severo e ammessi per la loro prescrizione medica a condizioni restrittive.

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