Mercoledì, 09 Agosto 2023 07:33

Sabrina, storia di un’altra danneggiata dal “siero magico”. In evidenza

Scritto da

Di Giulia Bertotto Roma, 8 agosto 2023 - Sabrina Benussi vive dai suoi 58 anni a Trieste, e per motivi di lavoro e perché ritenuta “fragile” (in quanto diabetica), si è vaccinata. Non immaginava che questa scelta -fatta per la tutela del proprio corpo e del benessere collettivo- nascondesse la rovina del suo stato di salute, l’impossibilità di lavorare e la perdita del suo stile di vita.

Sabrina, grazie per aver scelto di raccontarci la sua testimonianza. Quando ha eseguito la somministrazione del vaccino anti-Covid?

Ho eseguito due dosi di Pfizer, rispettivamente il 22 maggio e 19 giugno del 2021, entrambe senza effetti collaterali degni di nota. Il 12 gennaio 2022 ho eseguito la terza dose con Moderna e ho subito accusato dei mancamenti. Il 1 marzo del 2022 avevo finalmente trovato un lavoro a tempo indeterminato vicino al mio comune; mentre mi recavo al lavoro sono svenuta alla stazione. Sono stata soccorsa e dopo diversi esami, i medici hanno stabilito che si trattasse di ansia e depressione somatizzati. In effetti la mia indole tende talvolta all’eccessiva preoccupazione ma mai nella mia vita avevo avuto simili disturbi fisici. Dopo questo svenimento ho continuato a soffrire di un senso di “ubriachezza”, io lo chiamo così. Mi sentivo frastornata e intontita. Un neurologo privato ha valutato di fare degli accertamenti dato che nel 2013 avevo subito un lieve infarto celebrale.

Ma il giorno prima del ricovero, a fine marzo 2022, ho preso il Covid, che è durato più di 5 settimane. Dopo il Covid il senso di ubriachezza era decisamente accentuato e in più erano emerse anche scosse in tutto il corpo, forte fotofobia, insonnia prolungata, mi capitava anche di vedere doppio. Ero spaventata da ciò che mi succedeva. Sono dimagrita di dieci chili. Alcuni medici dicevano che era long-Covid e altri depressione. All’inizio me ne stavo convincendo anche io, così mi sono rivolta ad uno psichiatra, come consigliato dal mio medico di base. Lo psichiatra stesso ha affermato che non avevo bisogno del suo intervento.

Tra agosto e settembre 2022 ho avuto di nuovo il Covid. Per fortuna che in questa occasione il mio oculista di famiglia ha risolto almeno il problema della fotofobia. E’ stato l’unico medico che ha creduto che i miei malesseri potessero essere causati dalla vaccinazione. Anche i miei parenti mi hanno creduto. E meno male, perché conosco diverse persone che non sono state credute neppure dai famigliari!

Sono stata indirizzata ad un centro specializzato in long-Covid, struttura che fa parte dell’ospedale Maggiore Catinara di Trieste, e dagli esami specialistici svolti lì sono emersi disordini neurologici.

Come mai si è sottoposta a tre dosi di questo prodotto farmaceutico?

Dopo 15 anni avevo perso il lavoro e quello appena ritrovato non intendevo perderlo. Alla mia età non è facile saltare da un lavoro all’altro, non ti assumono facilmente. Ho sbagliato e sono pentita, avrei dovuto informarmi meglio ma in quel momento mi sono sentita un po’ in trappola.

Come sta oggi?

Ad oggi oltre al senso di intontimento generale e costante soffro anche di mancanza di memoria, momenti di assenza, istanti in cui perdo il filo di quello che sto facendo, problemi di concentrazione, acufeni, disbiosi, colesterolo alle stelle, diabete. Il mio corpo è impazzito, il mio sistema immunitario è debole. Ho anche strascichi di alcuni virus come citomegalovirus ed herpes virus epstein barr che risultano dalle mie analisi.

Mi sforzo di tenermi attiva e camminare ma dopo pochi passi ho già l’affanno, i miei ritmi non sono più quelli di due anni fa. Ho fatto tanti mestieri diversi tra cui la commessa, la dipendente in lavanderia, le pulizie, la postina, il lavoro che svolgevo quando mi sono vaccinata, e quando è iniziato il calvario. Ero appassionata di camminate nella natura, concerti, fotografia, realizzavo creazioni di bigiotteria: oggi è diventato difficile portare avanti anche queste piccole passioni e distrazioni. Attualmente non riesco a guidare, sono un pericolo per me stessa e per gli altri, non riesco a reggere la frenesia del lavoro di consegna della posta. Alcuni giorni non sa che fatica alzarmi dal letto e pensare a tutto quello che dovrò affrontare, nel corpo e nel cuore. Per non parlare delle spese per tutte le visite mediche private e i tentativi di cura.

Lei ha scritto agli organi sanitari, giuridici, ministeriali, competenti in materia, per denunciare quello che le è successo?

No, non lo ho fatto in realtà. Mi sento molto sola e conservo le mie forze per le visite mediche, stare meglio e tornare al lavoro e alle mie attività. A fine agosto ho in agenda un appuntamento per ottenere un eventuale sussidio di invalidità. Io rivorrei la mia vita e la mia indipendenza, ma se non posso ottenerla, vorrei almeno essere in grado di mantenermi.

Le facciamo i nostri sinceri auguri per questo esame e per tutto il resto.

Che idea si è fatta su quanto successo nel nostro paese negli ultimi tre anni? Il panico da virus ha rintontito tutti i medici?  

Ho un fratello che da anni mi avverte sui pericoli nascosti in tutte le vaccinazioni; quando i miei figli erano piccoli mi aveva dato un volumetto da leggere che mi aveva fatto inorridire. Avrei dovuto dargli retta. Qui non si tratta di errore umano, ma di una volontà anti-umana. Secondo alcuni volti che non vediamo e che sono molto forti, siamo troppi sulla terra e vogliono eliminarci. Questa è la mia opinione e al momento non c’è nulla che mostri il contrario.

Grazie a voi per questa opportunità di raccontare la mia storia, so che è simile e diversa da molte altre e prima o poi ci dovrà essere giustizia anche per noi.