È specializzato nello studio delle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali come l'HIV ed alle complicanze della terapia antiretrovirale (HAART).
Di Giulia Bertotto Roma, 29 gennaio 2023 (Qutidianoweb.it) - Lavora da oltre 35 anni come Internista e Cardiologo presso un importante ospedale romano ed è stato sospeso dall’ordine (sospensione non ancora attiva) per aver...visitato i suoi pazienti ed applicato il principio di precauzione?
Se così fosse, non si tratterebbe di una causa personale ma di una causa di civiltà per interpretazione politica del codice deontologico a scapito della salute, della vita e della qualità di vita dei pazienti.
Glielo abbiamo chiesto direttamente.
Professor Barbaro, iniziamo dalle conseguenze sulla salute dei suoi pazienti che lei avrebbe riscontrato in seguito alla vaccinazione anti-Covid. Ha dichiarato anche di possedere una documentazione di 370 casi già dal luglio 2021.
Vorrei premettere che ho più di 35 anni di esperienza ospedaliera come medico, di cui 13 in terapia intensiva e in unità coronarica, e non ho mai assistito ad un numero così alto di morti improvvise, soprattutto in persone giovani senza precedenti familiari né clinici di cardiopatia.
Ho registrato anche un incremento significativo di casi di pericardite e miocardite, i quali sono anch'essi responsabili di morte improvvisa, soprattutto in soggetti giovani.
C'è anche una recente ricerca che mostra la correlazione tra cicatrici fibrotiche post miocarditiche che rappresentano una condizione di instabilità elettrica la quale si può manifestare in qualsiasi momento di stress, come l'attività sportiva, determinando aritmie fatali.
Le cause delle miocarditi associate al vaccino anti-Covid sono sei:
La prima è l'azione diretta della proteina spike sul tessuto miocardico (Int.J.Mol.Sci. 2022;23:6940) dimostrata mediante biopsia endomiocardica.
La seconda è relativa all'azione combinata del vaccino e della variante naturale vaccino-resistente per effetto ADE, mentre la terza è imputabile all'azione autoimmune per reazione crociata con la titina o connectina miocardica.
La quarta avviene a causa della riattivazione di virus cardiotropi (es, EBV,CVM, HIV-1) in relazione allo stato di immunodeficienza indotto dal vaccino (VAIDS) rilevabile attraverso il pannello MIT.
La quinta è quella che provoca la miocardite ipereosinofila (sindrome ipereosinofila, spesso associata a reazione allergica ad eccipienti del vaccino come PEG, polisorbato 80 e trometamina che possono dare anche reazioni incrociate tra loro per condivisione di polimeri strutturalmente correlati a causa di porzioni condivise).
La sesta e ultima è la miocardite catecolaminergica (necrosi a banda di contrazione) per incremento dei livelli di catecolamine.
La probabilità di sviluppare questi disturbi e/o patologie aumenta con il numero delle dosi ricevute?
Sì, la probabilità di sviluppare queste patologie cresce in relazione al numero di dosi ricevute.
I casi accertati sarebbero di gran lunga superiori se ci fosse l'onestà deontologica di svolgere le dovute ricerche ma per ragioni politiche -e non certo scientifiche- questo viene proibito e coloro che cercano di farlo vengono demonizzati.
Anche le consulenze tecniche post-mortem vengono etichettate come morti naturali, ma in realtà non vengono fatte le opportune indagini per escludere contro ogni ragionevole dubbio la correlazione con il vaccino.
Un adeguato screening pre-vaccinale avrebbe potuto evitare molti di questi fenomeni avversi e ancora potrebbero evitarli.
Anche l'età influisce, per via dell’iper-reazione del sistema immunitario alla Spyke: sotto i 40 anni i rischi della vaccinazione superano i benefici, mentre in questa fascia di età il pericolo di morte a causa della malattia Covid -19 è inferiore all’1%.
Cosa può fare chi è vaccinato e ora teme complicanze ed effetti avversi anche a medio e lungo termine?
Dipende dal numero delle dosi, come detto sopra. Io consiglio di svolgere un Pannello MIT per studio dell’immunità cellulo-mediata e controllo dei parametri di coagulazione, particolarmente del D-Dimero, che in presenza di valori normali di fibrinogeno è espressione di coagulazione intravascolare. Così da poter assumere eventualmente farmaci anticoagulanti.
Possono essere svolti anche un anno o più in seguito al vaccino.
Consiglio a coloro che hanno ricevuto il vaccino di svolgere il pannello MIT per controllare l'immunità cellulo-mediata ogni 6 mesi ciclicamente, in base alle condizioni cliniche riscontrate.
Lei è stato sospeso dall'ordine dei Medici per sei mesi per aver suggerito ai suoi pazienti di effettuare uno screening prima della vaccinazione anti-Covid. È davvero surreale.
Davvero surreale e indegno per una istituzione che dovrebbe tutelare la professione nella corretta interpretazione del codice deontologico.
Lo screening pre-vaccinale viene persino proibito ai medici di base e ci sono disposizioni in tal senso che vietano gli screening sia prima che dopo.
Io invito i pazienti a fare il contrario e a svolgerli sia prima che dopo.
Prima per valutare rischi specifici del singolo soggetto ed eventualmente ricevere un'esenzione, e dopo per valutare eventuali danni.
Ai sensi dell'articolo 48 del codice deontologico, infatti, il paziente deve essere informato dei rischi di un trattamento sanitario ancora in fase sperimentale.
Alla popolazione italiana è stato fatto firmare un consenso informato.
Il cosiddetto consenso informato purtroppo non è “informato” poiché non è neppure aggiornato con le diciture sui rischi riportate sulla tabella Ema del settembre 2022.
Ancora oggi si firma un consenso informato che risale alle conoscenze disponibili nel dicembre del 2020, nel quale vengono riportati eventi avversi lievi e transitori e non sono riportati o conosciuti gli effetti a lungo termine.
Nella tabella Ema del settembre 2022 mancano anche informazioni cliniche definitive per ciò che concerne la vaccinazione mRNA su soggetti immuno-depressi, con malattie autoimmuni, cardiovascolari e neurologiche.
A che punto è la sua causa con l'Ordine medico?
Io ho fatto opposizione e la sospensione non è attiva, in quanto ho fatto ricorso al CEEPS, e andrò fino alla Cassazione finché non prevarrà nei tre gradi di giudizio il buon senso per aver rispettato il codice deontologico.
Già l'apertura di un provvedimento disciplinare nei confronti di chi si è permesso di effettuare un'accurata anamnesi ed analisi pre-vaccinali per la tutela preventiva del paziente è di per sé una violazione dell'articolo 4 relativo alla libertà e non condizionabilità del medico nello svolgimento del proprio lavoro, previsto anche dal primo paragrafo del Giuramento di Ippocrate.
Gli articoli 6 e 19 prevedono che l'attività medica sia sempre svolta in concomitanza con l'aggiornamento delle scoperte cliniche. L'articolo 13 recita anche il medico non può prescrivere farmaci dei quali non conosce il profilo farmacologico.
L'articolo 48 obbliga inoltre il medico ad informare il paziente di potenziali rischi quando deve sottoporsi ad un farmaco sperimentale.
Quindi in definitiva io ho applicato il codice deontologico che è stato interpretato invece in maniera politica, partendo già da una violazione da parte dell'Ordine dell'articolo 4 relativo all'indipendenza e non condizionabilità del medico.
Oggi la figura del medico è stata stravolta e trasformata in un mero esecutore di volontà politiche con interpretazione politica delle regole dell'Ordine, ed è per me l'aspetto più amaro e inaccettabile.
Insomma, lei ribalta le accuse, è l'Ordine a non aver rispettato le sue stesse norme.
Perché, a suo avviso, la popolazione è stata costretta ad una somministrazione massiva di un prodotto che può nuocere alla salute sia direttamente, sia con la possibilità di causare immuno-depressione, e che quindi contraddice gravemente il primo obbligo deontologico della Medica ossia “Non nuocere”?
Ha primeggiato un atteggiamento scientistico, ossia ideologico e non scientifico, ovvero di osservazione, sperimentazione e verifica.
Già da giugno-luglio 2021 non era assicurato il vantaggio dei benefici sui rischi di questi prodotti.
La stessa Ema ha reso nota una tabella in cui i rischi definiti sono miocarditi, pericarditi e ADE, di cui ho parlato poc'anzi.
Per questo purtroppo credo ci sia stata della malafede nelle istituzioni deputate a scegliere come gestire la diffusione del virus e la vaccinazione massiva: la legge 76/21 era basata su un falso scientifico perché la legge sull'obbligo vaccinale prevede che il vaccino prevenga l'infezione e la sua trasmissione.
Questo non era negli endpoint già segnalati dalle case farmaceutiche produttrici; infatti, già in scheda tecnica tale tutela dalla trasmissione non era garantita.
L'articolo 32 non è stato rispettato perché un trattamento sanitario può essere imposto solo a tre condizioni: qualora non vi fossero farmaci alternativi, e invece esistevano (già all'atto della Legge 76/21), ed è stato dimostrato che usati in fase precoce avrebbero ridotto l'ospedalizzazione del 90%.
La seconda condizione è che il farmaco fosse efficace, ma le stesse case farmaceutiche (con la confessione della Small al Parlamento Europeo) avvertivano che non lo era, e terza condizione è che il farmaco garantisse un adeguata profilo di sicurezza.
Tale profilo di sicurezza non era conosciuto. Per imporre un TSO -secondo l'articolo 32- gli effetti collaterali accettabili sul singolo devono essere lievi, transitori, non invalidanti e non mortali.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Una singola morte non giustifica in maniera assoluta l’interesse collettivo.
Ci sono state migliaia di morti correlate ma queste non sono stato sufficienti per la sospensione della campagna vaccinale e del ritiro del farmaco.
Lei ha parlato di una “evidente correlazione tra vaccino mRNA e morte cardiaca di cui ci si accorge solo quando accade nella propria famiglia: lungi da me anche per via della mia estrazione cattolica dall'augurare questo per portare consapevolezza a magistrati o presidenti e consiglieri dell'Ordine dei Medici ma questo è un crimine contro l'umanità”.
Secondo la nostra Costituzione anche un solo decesso vìola in termini medici, etici e giuridici l'articolo 32.
Anche la morte di un singolo non giustifica l'interesse collettivo, e qui si parla di migliaia di vite umane.
Proprio per questo io sono responsabile e consulente medico di diverse associazioni a tutela di queste vittime invalidate o la cui qualità della vita è ora compromessa come Danni Collaterali, Ascoltami, Il filo di Arianna e altre.
Queste persone meritano rispetto e considerazione, che continuano a non esserci. Per questo sono anche testimonial del docu-film Invisibili, proiezione che viene demonizzata dall'ordine con l'etichetta “no-vax”.
Come possono essere definiti no vax proprio quei medici che hanno dedicato la loro vita alla scienza in nome della verità empirica o quei cittadini che hanno creduto in questo vaccino e poi ne sono rimasti vittime?
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Invisibili: https://youtu.be/9PDZrvVJCjU