Venerdì, 18 Febbraio 2022 16:23

Quando la sanità funziona, i cittadini sono pazienti felici. In evidenza

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Riceviamo la segnalazione di un nostro lettore che vuole esternare la sua soddisfazione dopo il ricovero in un reparto del S. Orsola di Bologna.

 

Di LGC Bologna, 18 febbraio 2022 – Raramente il settore sanitario ha goduto degli onori di cronaca quotidianamente come in questi ultimi due anni. Dagli “eroi” del 2020, quelli che indossavano calzari e camici “confezionati” dai sacchi delle immondizie e magari con mascherine “farlocche”, quelli stessi che hanno lasciato sul campo oltre 400 colleghi e amici annoverati tra medici, infermieri e OSS, per arrivare a oggi dove molti hanno subito l’onta della sospensione lavorativa per il rifiuto alla inoculazione del farmaco mRNA, noto al pubblico televisivo come vaccino anti Covid Sars-2.  

Seppure tra alterne emozioni, gli ospedalieri sono entrati nel cuore di tutti e sempre più spesso, i pazienti che vengono dimessi dai vari reparti hanno il piacere di esternare la loro ammirazione per quei camici, bianchi o azzurri che si son presi cura di loro, riuscendo a rimetterli in sesto nonostante la pressione pandemica.

Ecco quindi che, abituati a fare del sensazionalismo con le notizie tragiche, anche quando sono solo poco più che fuori dall’ordinario, quando una testimonianza positiva giunge in redazione, cerchiamo di valorizzarla, perché la fiducia, verso il prossimo e le istituzioni, possa pian piano tornare a crescere ricollocandosi nella posizione più consona.

A seguire il breve appunto di apprezzamento pervenuto da un nostro affezionato lettore bolognese.

"Egregio direttore,

sarei felice se potesse dare voce a queste mie considerazioni a seguito delle dimissioni dall’ospedale dove sono stato ricoverato per un delicato intervento chirurgico per un aneurisma addominale. Devo ammettere che sono stato operato  e quindi curato nel reparto Cardio Toraco-Vascolare (Pad. 23) del Policlinico Sant'Orsola di Bologna con tantissima professionalità e disponibilità di tutti verso di me ma anche nei confronti dei miei familiari.  Penso perciò di fare una cosa gradita se pubblicizzo la mia soddisfazione per le cure ricevute. Dal professor Gianluca Faggioli, ai Medici e per finire agli Infermieri e gli Operatori sanitari, tutti hanno avuto la capacità di accostare l’alta professionalità a una garbata accoglienza. Un rapporto sereno e trasparente tra paziente e personale sanitario che, almeno a me personalmente, ha favorito il rilassamento e l’innalzamento del tasso di fiducia per questa pattuglia di donne e uomini che si dividevano la mia vita responsabilmente. Un Grazie gigantesco da Luigi A.– Bologna, 17 febbraio 2022 “

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Tanta ammirazione per il reparto dal quale è appena stato dimesso che ha incuriosito la nostra redazione perciò abbiamo contattato il chirurgo per meglio comprendere la natura e la complessità dell’intervento.

Ed in effetti il professor  Gianluca Faggioli si è dimostrato cordiale e collaborativo, fiero di guidare la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare dell’ateneo bolognese "Alma Mater Studiorum".

prof_Gianluca_Fggioloi-3036_20201029101050.jpeg“La nostra scuola di Specializzazione – spiega il chirurgo - è la più ambita a livello nazionale ed è perciò che la selezione per l’accesso è molto rigida.”

Una selezione che, molto probabilmente, contribuisce alla crescita qualificata dei professionisti che operano nell’unità specialistica e che traspare anche nelle relazioni con i pazienti e i loro familiari.

“Costantemente, prosegue il professor Faggioli, ricordiamo a tutti gli operatori dell’importanza del ruolo all’interno dell’unità specialistica. Per venire al caso del signor Luigi, la difficoltà dell’intervento è stato determinato da una particolare anomalia renale del cliente, che pur non cagionando problemi di salute allo stesso, crea invece notevoli problemi a chi deve intervenire. Il “rene pelvico”, così si chiama la anomalia in questione, è stato da noi molto approfonditamente studiato sino a giungere, nel 2003, alla pubblicazione di un importante studio nel quale abbiamo descritto tutte le varianti anatomiche e dal titolo “Renal anomalies in aortic surgery: Contemporary results” (Anomalie renali in chirurgia aortica: risultati contemporanei ndr).”

Lo scopo dello studio era di valutare i problemi tecnici e i risultati del trattamento chirurgico della malattia aortica associata alle maggiori anomalie renali.

Sono state esaminate le anomalie renali osservate durante le procedure aortiche eseguite in un periodo di 19 anni. Sono stati quindi considerati il tipo di anomalia renale, le procedure diagnostiche, la funzionalità renale preoperatoria, la tecnica di ricostruzione vascolare e la gestione del rene anomalo, correlandoli con i risultati perioperatori e a lungo termine.

Uno studio di interesse internazionale che ha ancor più qualificato i relatori tra i quali appunto il professor Faggioli e la Scuola di Specialità che dirige.

Insomma, il nostro lettore “Luigi” non poteva “capitare” in ambiente migliore per sottoporsi a un intervento così delicato.

 

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