"Upside down" significa letteralmente sottosopra. E' questa la bizzarra novità in materia di degustazione del vino. In effetti la curiosità ci porta a pensare come sia possibile degustare un vino con un calice "capovolto"...volete saperne di più? Solo CECILIA NOVEMBRI potrà soddisfare al meglio questo arcano con il suo articolo odierno!
Di Cecilia Novembri
Per una degustazione che si rispetti il bicchiere è uno degli elementi fondamentali per poter apprezzare al meglio le caratteristiche organolettiche del vino che consenta poi l'ottimale abbinamento con il cibo.
Quindi cena elegante o degustazione professionale i calici del vino sono un punto di forza.
Ed ecco una bizzarra invenzione per "sdrammatizzare" la forma solenne di certe degustazioni, UPSIDE DOWN: il calice in cui si beve al contrario! Si poteva pensare che in fatto di calici fosse stato inventato tutto il possibile, dalle classiche forme per degustazioni ufficiali a quelli per la birra, a quelli ampi per i grandi rossi e così via, e invece no, l'originale gadget ha una fessura che parte dalla base e attraversa l'intero stelo, la bevanda così scende fino al bicchiere vero e proprio (rigorosamente chiusa).
Ne esce così una pseudo bottiglia dalle sembianze di calice capovolto, perfetta per una cena ad alto tasso di sorprese.
Il gesto estetico ne esce totalmente stravolto.
E per quanto riguarda l'analisi organolettica scatta immediatamente la curiosità di esaminare il nuovo oggetto, anche se di sicuro non si tratta della trovata ideale per rendere giustizia a tutti gli aromi e i profumi del nostro amato vino.
In vendita online sul portale inglese Red5. Upside Down, forse può essere preso come un invito all'ironia, per sdrammatizzare la forma solenne di certe degustazioni. In fondo, il vino è anche gioco!
CREDITS: brigatadicucina.it - magazine.hotelbrunelleschi.it - canovatour.it - gqitalia.it odditymall.com - media.toxicfox.co.uk
La seduzione è indubbiamente "un'arma" molto raffinata fatta di piccoli dettagli che uniti al fascino della donna (o dell'uomo) che la esercita può davvero mietere vittime inconsapevoli. Quel tocco di seduzione in più che rende esclusiva una persona è il suo profumo che si fissa nella mente come in un fermo-immagine. VERONICA VOLPI ha trovato un profumo storico che è stato ultimamamente rienterpretato ricco di sensualità e mistero quasi da diventare...velenoso!
Di Veronica Volpi
"I am not a Girl, I am Poison". Non sono una ragazza, sono un veleno.
François Demachy, parfumeur créateur di Dior, reinterpreta l'iconico profumo Poison dedicandole alle ragazze che seducono gli uomini in un modo diretto, sexy e quasi sfacciato.
L'elisir francese colpisce nelle sue note orientali-fruttate, inebria nel turbine dello speziato per poi rassicurare nella freschezza del balsamico.
L'Arancia amara è la nota di testa che attira l'attenzione, per poi lasciare il posto alla seduzione della Rosa di Damasco e la Rosa di Grasse; il tutto è armonizzato nel turbine dello speziato di Fava Tonka, Sandalo, Vaniglia, Mandorla e Balsamo del Tolù.
Il bouquet olfattivo diventa specchio della donna che lo indossa: ribelle e anticonformista come l'Arancia amara, la Fava Tonka e il Sandalo, ma senza perdere l'eleganza e la sensualità della Rosa, della Vaniglia e della Mandorla.
L'immagine diventa quella di una party girl al rooftoop del Boom Boom Room di New York, celebre location delle feste più cool della città, vestita in new romantic style e tacco vertiginoso, che con un solo sguardo seduce e inebria la sua preda maschile.
Il profumo diventa specchio del ventesimo secolo, di quelle ragazze ribelli che non hanno paura di niente e di nessuno, che con la loro sfrontatezza abbandonano totalmente la timidezza dei primi amori per conquistare l'uomo che desiderano.
Il tutto però senza abbandonare il fascino che le distingue.
CREDITS – sfilate.it – sandrascloset.com – lively.it -carowepage.tumblr.com
Wannabemag.com – stylology.it – public.fr – gqitalia.it – ohstyle.uk – STYLEUS99.COM
Il Salone del Mobile, il Fuorisalone o meglio la Design Week, altro importante evento internazionale del "Made in Italy" a Milano, si è da poco concluso con l'edizione 2016. GIULIA SANTORO in esclusiva per FLASHON MAG ha girato in lungo e in largo tra eventi ed esposiizoni per offrire a tutti noi un assaggio di quelle che sono state le ultime proposte, le novità in tema di Design, arredo e tanta eccellenza italiana!
Di Giulia Santoro
Ogni anno si dice più o meno la stessa la cosa, ma quest'anno il Salone del Mobile ha superato se stesso, o meglio, è stato superato dal FuoriSalone!
Per chi non ha avuto la possibilità di visitare Milano durante l'ultima Design Week cercherò di riproporre ciò che ho trovato di maggior interesse e che ha regalato momenti emozionanti.
La Design Week ha aperto i battenti martedì 12 Aprile con il grande Opening: tanti, tantissimi gli eventi sparsi per la città. I più grandi e famosi brand di design, architettura e moda hanno organizzato sontuosi eventi per l'Opening della design week di Milano. Concentrati nel distretto di Brera assistiamo ai più blasonati e attesi eventi dell'inaugurazione. In particolare da Kartell quest'anno in collaborazione con Lapo Elkann ha creato una linea essenziale, di carattere, sofisticata con ricercatezza e ricchezza dei materiali e nelle logiche di produzione.
UNOPIU' mantiene il suo incontrastato ed inimitabile stile.
Brand d'eccellenza italiano per l'arredamento da esterno, colpisce come questo marchio riesca a mantenere uno standard altissimo per scelta dei materiali e del design. Un design che abbatte le barriere dei muri ed interno ed esterno comunicano tra di loro.
Richard Ginori invece ci catapulta in un mondo parallelo, fatto di antica eleganza, il fascino di un tempo che fu, soprattutto invidiato e sospirato, traslato nel nostro tempo. Romantico ma aggressivo, leggero ma deciso, unico e non per tutti.
In serata, nel meraviglioso contesto privato del giardino di Palazzo Borromeo, l'evento organizzato dalla nota vodka Belvedere. Un installazione di geniale sincretismo tra ecologico, futurismo ed eleganza. Una veranda su due livelli, fatta di specchi e legno. Dentro ci sono piante, una cucina, il bancone. Tutto a risparmio energetico ecosostenibile.
Il tour continua l'indomani tra i vibranti distretti del FuoriSalone e la curiosità di captare particolari unici in angoli che normalmente sono inaccessibili come i palazzi o le corti del vivace quartiere di zona Tortona: ovunque ci sono installazioni.
Il museo del design, Superstudiopiù, il Palazzo Ansaldo hanno aperto le loro frontiere e ci fanno conoscere i loro tesori, fatti di visionarie e grandi installazioni inventate per rendere la nostra vita migliore. Non per altro la linea guida proposta in quest'edizione della Design Week è rivolta a poche regole in cui è l'arredamento, e non solo, ad adattarsi alle esigenze dell'uomo e della Terra piuttosto che il contrario.
Ci sono illuminazioni, auto lussuose, piscine, biciclette, arredamento per la casa, cucine, salotti, orologi. Nulla è lasciato o dato per scontato. La bellezza e la praticità ecosostenibile sono i principi cardine di questo volteggiare e susseguirsi di esemplari del design.
Durante il weekend il Salone del Mobile apre le porte anche al pubblico e di certo non potevamo mancare questo intenso momento.
Rispetto al FuoriSalone si intuisce subito che qui l'atmosfera è più business e meno mostra, ma è pur sempre interessante scoprire per primi quali saranno le novità del domani in termini di arredamento domestico, illuminazione, ufficio, ed esterni.
Sono presenti tutti i grandi brand del settore e posizionati per aree tematiche.
Ci sono i padiglioni dedicati alle cucine, alle zone Living, alle sale da bagno, al giardino.
Anche qui grande attenzione è rivolta all'ecosostenibilità e alla presentazione dei nuovi materiali dove vengono scoperti i segreti delle tecnologie alternative, ma pur rispettando le esigenze di oggi in termini anche di fruibilità e praticità delle cose.
Le cucine sono tecniche, di facile manutenzione, studiate sia per ambienti piccoli che per tasche meno "ricche".
I bagni sono semplici ma orientati per offrire qualche "servizio aggiuntivo" per chi li vive, come ad esempio doccie-sauna, cromoterapia, musicoterapia in filodiffusione col resto della casa.
Tema centrale e ricorrente è il colore, la vivacità e l'eleganza.
Inoltre sono sempre più numerose le collaborazioni tra top brand di moda con i brand del design che quest'anno hanno la piena fusione in un connubio ideale.
Ora che questo importantissimo evento internazionale si è concluso, Milano è tornata alla consueta normalità: i negozi ai loro consueti orari, le dinamiche installazioni sono state smantellate e le pagine dei giornali, dei blog, dei siti internet cominciano a pubblicare quelle che sono le novità emerse quest'anno.
E così come quando si torna da un viaggio di quelli che ti cambiano e ti fanno crescere, così la Design Week ha lasciato quella voglia di rivivere questa esperienza unica ed emozionale.....arrivederci ad Aprile 2017!
CREDISTS: - glamour.it – indiansavage.com – living.corriere.it