Regione Emilia Romagna
Sito Ufficiale: http://www.regione.emilia-romagna.it/
Sit-in a Roma davanti al Parlamento di sindaci e amministratori emiliano-romagnoli con l'assessora regionale. In regione una "sforbiciata" da quasi 5,7 milioni di euro. Petitti: "Ora occorre che l'Esecutivo ripensi a questa decisione scellerata".
Bologna –
Anche l’Emilia-Romagna scende in piazza per manifestare contro i tagli del Governo ai Comuni che hanno intrapreso il percorso della fusione. Al sit-in organizzato, mercoeldì mattina a Roma in piazza Montecitorio, ha partecipato anche l’assessora regionale al Riordino istituzionale, Emma Petitti, insieme a sindaci e amministratori arrivati da tutta Italia. Già nei giorni scorsi, i Comuni emiliano romagnoli che hanno scelto di intraprendere la strada virtuosa della fusione hanno espresso la loro preoccupazione poiché dovranno fare i conti, nella sola Emilia-Romagna, con un taglio di circa 5,7 milioni di euro per l’anno 2019.
“Oggi abbiamo deciso di manifestare - sottolinea l’assessora Petitti - perché i primi a farne le spese saranno purtroppo i cittadini. A inizio mandato ci eravamo posti l’obiettivo di suggellare una forte condivisione tra Regione ed Enti locali per il raggiungimento di obiettivi strategici. Dal 2015 a oggi, in Emilia-Romagna sono nati 13 nuove municipalità, dall’accorpamento di 33 Comuni, che hanno potuto contare su risorse importanti, circa 37 milioni di euro tra contributi regionali e contributi statali. Ora si trovano a fare i conti con questa riduzione di risorse”.
Tra le fusioni che si vedranno tagliate le risorse quelle di Poggio Torriana e Montescudo-Montecolombo in provincia di Rimini, Valsamoggia e Alto Reno Terme in provincia di Bologna, Fiscaglia, Terre del Reno, Riva del Po e Tresignana in provincia di Ferrara, Sissa Trecasali, Sorbolo Mezzani e Polesine Zibello in provincia di Parma, Ventasso in provincia di Reggio Emilia, Alta Val Tidone in provincia di Piacenza.
L’assessora Petitti assicura che “la Regione non abbasserà la propria quota di risorse per i Comuni che abbiano scelto la strada della fusione: per il 2019 l’importo dei contributi regionali ammonta a oltre 2,5 milioni euro, ma è evidente che questo non è sufficiente. Ogni livello di governo deve mantenere i propri impegni, diversamente metteremmo a rischio la programmazione di decine di Comuni italiani ed emiliano-romagnoli che hanno visto nelle fusioni uno strumento di crescita per i propri territori”.
Le fusioni rappresentano un nuovo modello istituzionale per l’Emilia-Romagna: parte dalle esigenze dei cittadini e dei territori anche per fronteggiare la carenza di risorse finanziarie, problema ormai comune a tutti gli enti locali.
“Quello che abbiamo intrapreso - chiude Petitti - è un percorso virtuoso che non può essere messo a repentaglio a causa di una decisione scellerata da parte del Governo. Perciò occorre che l’Esecutivo ripensi la scelta e adegui il fondo nazionale per le fusioni al fabbisogno complessivo, rispettando i patti presi con le realtà locali. Per questo oggi ci siamo trovati qui a manifestare da tutta Italia”.
Fonte: Regione ER
Milano Marittima. Dopo la tromba d'aria di ieri, ritorno alla normalità in tempi record. L'assessore Corsini: "Ripristinati servizi, stabilimenti balneari e strutture ricettive pienamente operative. Ma quali disdette, ai turisti dico di venire qui a vivere questo 'miracolo' e l'accoglienza di una terra straordinaria".
Bologna -
“Strade riaperte e pulite, stabilimenti balneari in piena funzione, attività economiche e strutture ricettive pronte a continuare regolarmente la propria attività. A chi accenna a disdette per alberghi e vacanze, dico di fare esattamente il contrario: venite qui a vivere l’esperienza di ospitalità di questa terra, soprattutto dopo la dimostrazione di grande forza e unità di queste ore”.
L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, sottolinea lo sforzo che è stato fatto a Milano Marittima e Cervia per tornare alla normalità in pochissimo tempo dopo la tromba d’aria di ieri mattina, che ha provocato ingenti danni (le prime stime parlano di 2 milioni di euro per la sola parte pubblica).
“La violentissima tromba d’aria di ieri- prosegue Corsini- sembrava aver demolito una delle eccellenze turistiche del nostro Paese. Situazioni in cui possono prevalere sgomento, rabbia, rassegnazione. E invece in meno di 48 ore questo gioiello chiamato Milano Marittima torna subito a splendere. Istituzioni, Forze dell’ordine, Protezione civile, volontari, cittadini e operatori economici hanno reagito, insieme alla solidarietà degli stessi turisti: poche lamentele e via al lavoro, immediatamente, per ripulire strade, coordinare gli interventi, attivare tutto l’imponente ed efficiente sistema di Protezione civile, vanto di questa terra. Ed ecco servito quello che solo a chi non abita in questa regione, in Emilia-Romagna, potrebbe sembrare un miracolo. Come ha detto il presidente Bonaccini nel sopralluogo di ieri- chiude l’assessore- la Regione c’è e farà la sua parte, chiedendo lo stato d’emergenza nazionale per risarcire i danni pubblici e quelli a privati, stanziando i fondi per i primi interventi urgenti e intervenendo con fondi propri là dove a cittadini e imprese non verrà garantita la copertura nazionale”.
(In allegato, l’immagine della spiaggia di Milano Marittima ieri mattina e oggi)
Territorio. "Progettare la bellezza" riqualificando piazze, scuole, edifici pubblici, parchi, alloggi: volume della Regione sui progetti di rigenerazione urbana avviati in Emilia-Romagna. Trentacinque interventi distribuiti da Piacenza a Rimini. L'assessore Donini: "Abbiamo chiuso l'epoca del consumo di nuovo suolo e aperto il mercato della rigenerazione e cura delle nostre città". I progetti in dettaglio, per un investimento di circa 41 milioni di euro.
Bologna –
Un ponte tra centro e periferia per saldare l’identità urbana di Parma con un grande progetto che collega i quartieri Pablo e Oltremare. La valorizzazione dello storico porto canale a Cervia (Ra). Gli interventi per contrastare lo spopolamento e promuovere il turismo a Bedonia, nell’appennino parmense. Le operazioni per un riuso alternativo degli spazi con la ristrutturazione di un edificio dismesso del centro a cui dare nuove funzioni a Conselice (Ra) o, ancora, la nascita del ‘Parco della Resilienza’ in uno storico comparto di case popolari a Bologna.
Sono solo alcuni dei 35 progetti che raccontano i processi di rigenerazione urbana dell’Emilia-Romagna, raccolti nel volume “Progettare la bellezza”, la pubblicazione della Regione rivolta ad amministratori locali, operatori e cittadini. Nel volume viene dato ampio spazio alla illustrazione di tutti gli interventi di Comuni e Unioni che si sono impegnati a elaborare strategie di rigenerazione urbana, selezionati con il primo bando pubblicato lo scorso anno dalla Giunta regionale e finanziato con circa 41 milioni di euro.
Obiettivo dei progetti è migliorare la vivibilità delle città, la qualità urbana e ambientale, così come previsto dalla legge urbanistica regionale che punta al consumo zero di suolo, con azioni concertate con le comunità locali e con interventi di riuso e riqualificazione degli spazi urbani - piazze, scuole, edifici pubblici, parchi, alloggi - che nel giro di alcuni anni modificherannoil volto di molte località della regione. Un percorso virtuoso che mira a creare una cultura della rigenerazione urbana, la nuova frontiera che lega i processi di urbanizzazione con la salvaguardia del suolo e dell’ambiente.
“Siamo una Regione che punta sulla rigenerazione urbana per diventare sempre più bella e ridurre il consumo di suolo- afferma Raffaele Donini, vicepresidente con delega alla Programmazione territoriale-. Questi primi 35 progetti che abbiamo voluto raccogliere in questa pubblicazione, tutti di grande qualità, lo dimostrano. Siamo partiti con un primo stanziamento di 36,5 milioni di euro; grazie ad un’ottimizzazione delle risorse regionali è stato possibile aggiungere ulteriori 5 milioni che ci hanno permesso di cofinanziare altri 8 progetti e oggi siamo saliti a un impegno complessivo di 41 milioni che ci permette di cofinanziare 43 progetti in regione. Guardando poi la partecipazione al bando- prosegue il vicepresidente della Regione- con 112 richieste dai Comuni dell’Emilia-Romagna, in pratica uno su tre, è evidente come la nuova legge urbanistica, ponendo la rigenerazione al centro delle sue politiche, abbia interpretato un’esigenza molto diffusa sul territorio. Un’esigenza sentita sia dai piccoli comuni sia da città più grandi che ha intercettato energie collettive e stimoli innovativi che non potranno fare altro che bene a questa regione. È ormai chiaro che siamo pronti- conclude Donini- a chiudere l’epoca del consumo di nuovo suolo vergine e aprire il mercato della rigenerazione urbana e della cura delle nostre città”.
Progettare la bellezza, i contenuti del volume
La pubblicazione, una fotografia delle esperienze di rigenerazione urbana in corso in Emilia-Romagna, traccia i contenuti e risultati della prima fase del bando regionale per la rigenerazione oltre a proporre una serie di contributi sulle politiche regionali di pianificazione fino all’innovativa legge urbanistica 24/2017 che pone la tutela ed il riuso del territorio al centro delle politiche urbanistiche.
Nella pubblicazione, dirigenti e tecnici regionali spiegano il quadro di riferimento e le novità introdotte dalla legge urbanistica in tema di riduzione del consumo di suolo e attivazione di processi di rigenerazione e il Piano urbanistico generale che riduce le previsioni urbanistiche in un’ottica di riuso; fanno il punto sui nuovi strumenti urbanistici e legislativi introdotti dalla legge e presentano un resoconto dei risultati e degli effetti del bando e delle strategie presentate dalle amministrazioni.
Michele De Pascale, presidente di Anci e sindaco di Ravenna, porta il punto di vista dei Comuni e evidenzia l’importanza della condivisione delle politiche urbanistiche sul territorio; Sandra Vecchietti, Inu Emilia-Romagna, analizza gli effetti del nuovo approccio alle trasformazioni delle città introdotto dai processi di rigenerazione urbana. Infine, Alberto Talamo, presidente del Comitato unitario delle professioni regionali, porta il particolare punto di vista dei professionisti sul riuso delle città e del patrimonio abitativo con la partecipazione delle comunità ai processi di riuso.
La seconda parte del volume è dedicata alla presentazione, con immagini e una dettagliata descrizione, delle strategie di riqualificazione presentate da città capoluogo come Parma, Bologna, Ravenna, Rimini, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e da piccoli e grandi Comuni distribuiti nel piacentino e in tutte le altre province.
Pubblicato dalla Regione in 1.600 copie, è stato realizzato su progetto del Servizio qualità urbana e politiche abitative in collaborazione con la Direzione generale Cura del territorio e dell’ambiente, del Servizio pianificazione territoriale urbanistica, trasporti paesaggio, del Servizio Giuridico del territorio, disciplina dell’edilizia, sicurezza e legalità. Il volume sarà disponibile e scaricabile anche online sul portale regionale Territorio./Eli.Co.