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Numerosi addetti ai lavori all'incontro organizzato da CNA sul terzo settore con Giovanni Moro, invitato dall'Associazione modenese a discutere sul mondo del non profit e sul suo saggio dal titolo provocatorio "Contro il non profit" -
Modena, 18 settembre -
Oltre cinquanta persone hanno preso parte all'incontro organizzato da CNA con Giovanni Moro, invitato dall'Associazione modenese a discutere sul mondo magmatico del non profit e sul suo saggio dal titolo provocatorio "Contro il non profit", interesse giustificato dall'attività di consulenza che da oltre vent'anni CNA svolge nei confronti del terzo settore, con seguendo circa 500 società attive in campo assistenziale, sportivo e culturale. Una definizione questa che nasconde in sé una contraddizione e che potrebbe risultare fuorviante: il sociologo romano non critica il terzo settore, ma analizza questo "magma" caotico di norme e definizioni opache caratterizzato solamente per esclusione (non profit). È infatti la stessa origine del fenomeno, secondo l'autore, a determinarne la natura confusa, un calderone dove convivono ristoranti e mense per i poveri.
Durante la serata, Moro ha analizzato le specificità e il problema della normativa che disciplina questo settore, portando ad avere sotto una stessa voce più attività tra loro differenti, non solo nell'attività, ma anche nelle modalità con la quale viene reso il presunto servizio di utilità sociale. "L'invenzione chiamata no profit ha avuto successo – spiega Giovanni Moro - perché attorno ad essa è stato creato un alone di benevolenza che ricade su tutti gli enti che rientrano in questo ambito. Ed è inaccettabile – continua il sociologo - il fatto che un ente previdenziale di categoria – perché capita anche questo - sia considerato come la cooperativa che si occupa di impiegare giovani nei territori confiscati alla mafia, o che fondazioni e imprese private abbiano il diritto di raccogliere il 5xmille. Basti pensare che a Roma operano 22 associazioni di clown terapia e solo 5 che si occupano di assistere i malati terminali e le loro famiglie. E' la stessa cosa? Ovviamente no. In questo marasma nascono così comportamenti scorretti, il più delle volte, però, legali, determinati dalle ambiguità legislative e da una definizione a maglia troppo larga".
Secondo il docente universitario, che ormai da decenni si occupa di queste problematiche, la vera definizione di no profit ruota attorno alla risposta a una domanda: "qual è l'interesse generale che riveste una determinata attività? Che differenza c'è tra un circolo privato e una polisportiva, se pago i campi allo stesso modo o se ho gli stessi servizi. Al contrario, se la società fa pagare meno i ragazzi in difficoltà economica, favorisce l'integrazione, affitta gli impianti a costi minori, allora ho una ricaduta per la collettività che merita di essere premiata".
Insomma, non sono in discussione le agevolazioni al terzo settore, ma la base confusa ed eterogenea alla quale oggi queste si rivolgono. Il problema è soprattutto normativo, affinché i privilegi ossi in essere siano restituiti a chi davvero ne segue i principi.
(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)
Calo export Russia e Ucraina: a salvare il settore ci pensa la moda femminile con la carta Europa -
Modena, 18 settembre -
Il botta e risposta di sanzioni tra Europa e Russia sul caso Ucraina, una questione che ha tenuto banco nelle scorse settimane, ha alzato l'asticella dell'attenzione dell'economia modenese coinvolgendo non solo l'agroalimentare, ma anche l'arredamento, il design e il tessile abbigliamento: ad ogni sanzione europea, Putin risponde con misure sempre più restrittive che interessano anche prodotti a marchio Made in Italy. Dall'alimentare all'arredamento, passando per il settore moda e accessori. Settori, questi ultimi, che classificano l'Italia come secondo fornitore della Russia.
Archiviato un primo semestre 2014 già in calo sull'anno precedente (-4,2%, questa la diminuzione denunciata dalle esportazioni modenesi nel settore), il pericolo di perdere clientela russa (un mercato che, assieme a quello ucraino vale quasi 58 milioni di euro) diventa un fattore davvero destabilizzante per il tessile-abbigliamento di casa nostra. "E non solo per chi produce direttamente – ammonisce Tamara Gualandi, presidente di CNA Federmoda Modena – c'è un'intera filiera che rischia le conseguenze di un blocco del mercato russo-ucraino: imprese del tessile, ricamifici, persino i trasporti". In questo contesto cala la fiducia delle imprese e quindi la propensione ad investire".
Del resto, se guardiamo alla nostra Provincia, i dati che emergono dall'indagine statistica congiunturale sul II trimestre della Camera di Commercio di Modena, svolta in collaborazione con CNA e Confindustria, mostra segnali precisi. La maglieria ha subito, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, un calo produttivo del -14,7% e il fatturato del -5,2%, al contrario della percentuale di vendita estera che è salita dell' 1,5%. Uguale dinamica per il settore abbigliamento: produzione (-4,9%) e fatturato interno (-2,3%) con segno meno, fatturato all'estero con segno più (+6,2%). Nonostante il calo degli ordini esteri (-3,8% per la maglieria e -26% per l'abbigliamento rispetto al 2013) per le imprese della moda, in particolare quella femminile, continuare a investire sull'export è la chiave di successo per uscire dalla stagnazione che blocca il mercato del nostro paese.
"Importante è quindi individuare nuovi mercati e costruire rapporti commerciali e in questo senso le fiere di settore possono aiutare. Tra le più importanti per le nostre imprese sicuramente rientrano le edizioni di maggio e novembre di Modaprima. Puntare sulla qualità, sperando che la diplomazia, quella buona, abbia la meglio sulla minaccia. È questo di cui abbiamo bisogno e non solo per una questione economica", chiosa Tamara Gualandi. Allora via libera alle spedizioni verso i Paesi UE, tra i mercati più dinamici in questo momento e che assorbe il 50,7% del totale export moda donna.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Lunedì 15 settembre (dalle ore 16.00) incontro di CNA presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena per riuscire a portare un centro estetico a un livello superiore e potersi differenziare in un mercato sempre più competitivo -
Modena, 12 settembre 2014 -
Conoscenza, consapevolezza, cambiamento e coordinamento. Queste le parole chiave per riuscire a portare un centro estetico a un livello superiore per potersi differenziare in un mercato sempre più competitivo e sempre più spietato. Riuscire a fornire ai propri clienti una consulenza sulla base delle caratteristiche specifiche della singola persona è la chiave del successo per gli imprenditori del benessere per poter rilanciare la propria attività. Un'attività appesantita dal momento di recessione attuale e da un mercato affollato da competitors, con prezzi sempre pù aggressivi.
Per arrivare a questo obiettivo, CNA mette in campo i suoi specialisti del mestiere organizzando i "Lunedì della Bellezza": una serie di incontri per la presentazione di corsi creati su misura per aiutare gli imprenditori a utilizzare al meglio nuove tecniche e conoscenze (teoriche e pratiche) del settore.
Il primo di questi incontri dal titolo "La gestione del centro estetico" si terrà lunedì 15 settembre, dalle ore 16.00 alle ore 17.30, presso la sede CNA Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Relatore della giornata Paolo Casalgrandi di SPA Consulting, esperto in tecniche di gestione e consulenza nell'ambito del benessere, che illustrerà ai partecipanti come poter incrementare le opportunità di guadagno e di crescita professionale per un settore in continua evoluzione. Chiarirà inoltre le materie che saranno oggetto dei corsi di formazione che si svolgeranno nei mesi a seguire in CNA: spazieranno dalla vendita e fidelizzazione della clientela al comunicare con successo, passando per la gestione ed organizzazione delle risorse umane e agli strumenti di marketing e merchandising.
La partecipazione all'incontro è gratuita. Per informazioni o iscrizioni www.mo.cna.it, oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)