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Non esiste una ricetta unica per conquistare la Cina e non esiste un unico profilo di consumatore. Servono scelte mirate per convincere i cinesi ad acquistare e a bere vino italiano, ancora poco presente nelle filiere dell'horeca e soprattutto nel segmento del lusso.

Verona, 3 dicembre 2014 – 

È quanto emerso dal focus sul mercato cinese nella prima giornata di wine2wine (Veronafiere, 3-4 dicembre), il business forum per gli operatori del settore firmato Vinitaly, dove sono state tracciate le 'istruzioni per l'uso' con cui accedere al Celeste Impero dove il vino italiano ha ancora molto da esprimere.
Per Yang Lu, sommelier e wine director del gruppo Shangri-La Hotels e Resorts: «La Cina è una piazza in continua evoluzione dove la parola d'ordine è targetizzare.

Il brand Italia deve puntare a posizionare le proprie etichette nelle carte dei ristoranti e degli hotel ritenute garanzia di qualità e ad oggi monopolizzate dalla Francia, che si posiziona sulla fascia medio alta della popolazione». Non a caso la Francia detiene il 46% delle importazioni cinesi in valore, mentre l'Italia (5° Paese importatore) si ferma solo al 7% a pari merito con la Spagna, superata anche da Australia (15%) e Cile (11%).
Tra le aree di criticità del vino italiano in Cina, individuate da Yang Lu, anche quella degli «importatori, che devono essere in grado di portare in Cina non solo i grandi produttori vitivinicoli ma anche le altre eccellenze enologiche per tentare di appassionare un mercato potenziale da 3 miliardi di euro in totale».
Negli ultimi anni la Cina ha fatto un balzo in avanti sul fronte produttivo. Infatti, secondo quanto riportato a wine2wine da Judy Chan, presidente di Grace Vineyard, la prima cantina a conduzione familiare in Cina fondata nel 1997 e oggi considerata come uno dei migliori produttori di vino cinese «attualmente si contano 10 regioni a vocazione vinicola con circa mille vigne contro le 21 censite alla fine degli anni '90. Il maggiore produttore cinese realizza circa 150 milioni di bottiglie, ma il mercato è talmente vasto e complesso, anche dal punto di vista produttivo, che prospetta margini di crescita anche per i produttori locali».
(Fonte Ismea su dati Gta 2013).
Ufficio Stampa Veronafiere

Domenica, 07 Dicembre 2014 09:00

EXPO 2105. Attesi 1,5 milioni di visitatori cinesi

Export. Ministro Martina, il settore vitivinicolo si presenti unito per raccontare la sua storia

Verona, 3 dicembre 2014 – «L'Expo esige che il settore del vino si presenti unito per raccontare le sue eccellenze. Si tratta di una grande sfida per la filiera vitivinicola e anche per Vinitaly che dovrà mantenere alto il livello di attenzione per 6 mesi». Così il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, intervenendo alla sessione conclusiva del primo giorno di wine2wine, il primo forum sul business del vino organizzato da Veronafiere e Vinitaly.

L'esposizione universale di Milano sarà una grande sfida per il made in italy e il vino italiano sarà un driver importante di riflessione e di rilancio anche in chiave economica. Per Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «Expo 2015 dovrà essere l'occasione per l'Italia di raccontare e imprimere la sua bella storia fatta di imprese, territori e prodotti capaci di lasciare il segno, così come avvenne nell'edizione di Parigi del 1855 con l'introduzione della prima classificazione dei Cru». Tra i punti di forza del padiglione del vino quello della sua comunicabilità, soprattutto verso i 3 milioni di visitatori stranieri attesi a Milano, di cui 1,5 milioni arriveranno dalla Cina.

«Ad oggi sono già stati venduti 300mila biglietti e sono stati concessi oltre 600mila visti per l'Italia». È questo lo stato dell'arte della Cina sull'Expo di Milano secondo Richard Wei, dirigente del Segretariato generale del Shanghai Post-Expo. «In occasione di Expo – ha proseguito il delegato cinese impegnato nel team di lavoro del governo di Shanghai per la partecipazione a Expo 2015 – abbiamo intenzione di istituire il 'China-Italia fashion and industry development fund', un fondo da circa 125 milioni di euro per promuovere una piattaforma di scambi sui settori del made in Italy, tra cui il vino, l'olio e la moda».

Ufficio Stampa Veronafiere


Vino. Kamarianakis (Ambasciata Canada in Italia): entro 18-24 mesi eliminati i dazi sul vino grazie all'entrata in vigore CETA, accordo di libero scambio UE-Canada.

Verona, 4 dicembre 2014 – Si accorciano i tempi dell'azzeramento dei dazi doganali applicati alle importazioni di vino in Canada previsto dal 'CETA', l'accordo di libero scambio tra UE e il Paese nord americano, avviato nel 2008.

L'annuncio è stato dato oggi da Emmanuel Kamarianakis, Consigliere del Ministro agli affari commerciali presso l'Ambasciata del Canada a Roma, in apertura della seconda e ultima giornata di wine2wine, il primo business forum del settore organizzato da Veronafiere-Vinitaly.

«Entro 18-24 mesi – ha esordito Kamarianakis – sarà operativa la parte dell'accordo che prevede l'eliminazione dei dazi per il 98% dei flussi commerciali, tra cui il vino; il restante 2% invece rimarrà per i prodotti agricoli». Tra gli obiettivi dell'entrata in vigore del CETA anche la semplificazione delle procedure doganali; la trasparenza dei flussi commerciali e lo snellimento degli ostacoli tariffari. «Da questo accordo – ha proseguito Emmanuel Kamarianakis – ci aspettiamo un aumento di 12 miliardi di dollari di scambi commerciali provenienti tra l'Europa e il nostro Paese».

Il consumo del vino in Canada continua a crescere. Nel 2013, i canadesi hanno bevuto 220 milioni di bottiglie di vino l'anno, con un consumo pro capite di 17,4 litri (pari a 234 dollari). Le importazioni (oltre 370 milioni di litri) rappresentano il 70% del vino in circolazione con 1,97 miliardi di dollari di fatturato e una crescita del 4,3 per cento.

L'Italia, con 70 milioni di litri circa, è il primo Paese importatore per volume e secondo (con gli Usa) per valore, circa 400 milioni di dollari, sorpassato dalla Francia che, secondo Emmanuel Kamarianakis, «arriva sul mercato canadese con più dinamicità e con proposte più attraenti che fanno aggiudicare alle etichette francesi un miglior posizionamento. Occorre che l'Italia si organizzi meglio, facendo più gioco di squadra».
Ufficio Stampa Veronafiere

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 48 30 novembre 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 48 30 novembre 14

1.1 editoriale L'urlo degli assenti.
3.1 vino Wine2Wine fotografa i trend del vino
4.1 Lattiero caseario Cala di altri 5 cent il prezzo all'origine del "Parmigiano"
5.1 federconsorzi Agrinsieme, i soldi alla Federconsorzi sono uno "scippo" agli Italiani.
5.2 agricoltura clima Fiducia in calo per le aziende agricole
5.3 Nutrizione La dieta mediterranea costa meno del junk food
6.1 Ho.re.Ca. Oliera addio, scattano multe fino 8mila euro
6.2 consumi e mercati Male le mele bene l'olio confezionato
7.1 export Embargo russo, i primi dati elaborati da Ismea

c.a.s.e.a. - Agenzia stampa elettronica  agroalimentare - copertina e sommario

Domenica, 30 Novembre 2014 11:15

Wine2Wine fotografa i trend del vino

Previsti 26 seminari declinati in 6 diverse aree tematiche al nuovo progetto b2b di Veronafiere-Vinitaly in collaborazione con Federvini ed Unione Italiana Vini, Wine2Wine. Il 3 dicembre alle 17,00 sarà presene il Ministro Maurizio Martina. Il 4 firma dell'accordo per il finanziamento all'internazionalizzazione alle imprese.

Verona, 24 novembre 2014 – Un format innovativo dedicato al prodotto "vino" e a tutto ciò che ruota attorno al suo business quello che presenta Veronafiere all'interno del Palaexpo il 3 e il 4 dicembre con la prima edizione di Wine2Wine (www.wine2wine.net): la nuova piattaforma di aggiornamento, formazione, networking, condivisione, tendenze e strumenti a supporto dell'attività imprenditoriale del settore vitivinicolo, ideata in collaborazione con Federvini ed Unione Italiana Vini.
Le tematiche affrontate spaziano dall'ambito normativo a quello amministrativo-finanziario, fino al marketing e alla comunicazione con focus sul mondo web e social oggi in continua e veloce evoluzione, ma tra tutti l'export e le dinamiche del mercato oltre confine fanno da padrone.

Sono previsti 26 seminari su 6 aree tematiche: internazionalizzazione, normativa, scenari di mercato, amministrazione e finanza, marketing e comunicazione, special workshop. Una ricca agenda di workshop che si apre mercoledì 3 dicembre alle ore 9.00 con "Il settore vitivinicolo di oggi e domani", durante il quale interverranno Giovanni Mantovani Direttore Generale di Veronafiere, Sandro Boscaini di Federvini, Domenico Zonin di UIV, Ian D'Agata Direttore Scientifico di Vinitaly International Academy.
Chiude la prima giornata (dalle ore 17.00 alle ore 18.30) il "Forum di presentazione del Padiglione Vino a Expo 2015" con gli interventi del Ministro delle politiche agricole alimentare e forestali, Maurizio Martina, e del Presidente di Veronafiere, Ettore Riello, e del Direttore Generale, Giovanni Mantovani insieme all'architetto Italo Rota, il progettista del Padiglione Italia di Veronafiere-Vinitaly all'Esposizione Universale.
Giovedì 4 dicembre alle ore 11, invece, al 5° piano del Palazzo Uffici di Veronafiere, sarà presentato il primo accordo in Italia tra SIMEST (Società Italiana per le Imprese all'Estero) e un organizzatore fieristico, in questo caso Veronafiere, per il finanziamento all'internazionalizzazione alle imprese.

Ricerca, comunicazione, innovazione e attenzione ai mercati di riferimento del comparto sono i focus che delineano il carattere dell'intera iniziativa. Attraverso il dialogo con i produttori, Wine2Wine, ha realizzato inoltre degli osservatori ad integrazione dell'offerta formativa e seminariale. Un'analisi puntuale del mercato iniziata a Vinitaly 2014 con la pubblicazione del primo Outlook di wine2wine – L'Osservatorio b2b di Vinitaly concentrato sulle esigenze delle cantine in ambito export. Presentato in questi giorni invece il nuovo studio sviluppato in filo diretto con il settore ho.re.ca, intervistando circa 7000 contatti attivi su base nazionale tra ristornati (54.8%), enoteche (21.8%) e wine bar (13.3%), per raccogliere la loro percezione sulle dinamiche generali e sull'andamento delle vendite di vino. I risultati delle ricerche saranno argomento di discussione durante le due giornate di forum.

"Wine2Wine, ideato da Veronafiere-Vinitaly, è l'unico evento in Italia dedicato specificamente al business del settore vitivinicolo – spiega Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere. L'occasione per la Fiera di Verona di integrare la propria offerta alle imprese e di promuovere, oltre all'attività commerciale durante Vinitaly, nuove opportunità di confronto e dialogo tra i player coinvolti nella produzione e distribuzione di vino, al fine di intensificare contemporaneamente sinergia tra le varie realtà, efficienza nei processi e una corretta gestione finanziario-patrimoniale del comparto."

Con testimonianze dirette di produttori, buyer e distributori, consulenze di professionisti dei settori vino, finanza, GDO e ho.re.ca, e case history il filo conduttore che lega i temi protagonisti a Wine2Wine è l'analisi degli scenari e dei trend del comparto vitivinicolo, una fotografia del mercato odierno e futuro in ottica b2b per la prima volta in Italia e a Veronafiere.

Le aree tematiche e i meeting in programma

· MERCATO INTERNAZIONALE
Mercoledì 3
I nuovi volti del mercato cinese con Judy Chan (Grace Vineyard); Yang Lu (Shangri-La Hotels); Sunny Zhang (Pinor Sommeliers); Yanni Wu (Shanghai Morning Post Readers Club).
Sessione moderata da: Stevie Kim (Vinitaly International)

Giovedì 4
Export: Focus mercati con monopolio con Luc desroches (Masi Agricola); Emmanuel Kamarianakis (Ambasciata del Canada).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)

Export: Focus USA con Antonio Ciccarelli (Marc de Grazia Selections); Alberto Lusini (Mezzacorona); Marilisa Allegrini (Allegrini Azienda Agricola); Massimo Tuzzi (Casa Vinicola Zonin).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)

Export: Focus mercato Germania e UK con Luzia Schrampf (Der Standard), Richard Grosche (Weingut Reichsrat von Buhl); Juan Park (Wine Intelligence).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)

· AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Mercoledì 3
Strumenti finanziari per crescere con Gabriele Barbaresco (Ricerche e Studi - Mediobanca); Andrea Fedi (Legance); Vincenzo Capizzi (SDA Bocconi); Angelo Aiello (ISA); Rolando Chiossi (GIV); Federico Girotto (Masi Agricola); Carlo Ferraresi (Cattolica Assicurazioni).
Sessione moderata da: Carlo Rossi Chauvenet (SDA Bocconi)

Giovedì 4
Strumenti per migliorare le decisioni di Business con Gianluca Lombardi Stocchetti (SDA Bocconi); Sandro Sartor (Ruffino); Raffaella Alia (Antinori).
Sessione moderata da: Paolo Castelletti (UIV)

· NORMATIVA
Mercoledì 3
Diritti d'impianto e viticultura moderna: le criticità del nuovo sistema con Angelo Frascarelli (Università di Perugia); Roberta Sardone (INEA); Pedro Ballesteros Torres MW (Instituteof Mastersof Wine); Monty Waldin (Decanter); Paolo Castelletti (UIV); Ottavio Cagiano de Azevedo (Federvini).
Sessione moderata da: IanD'Agata (Vinitaly International Academy)

PAC 2014-2020: quali le opportunità per le aziende del vino con Paolo Castelletti (UIV); Felice Assenza (Mipaaf); Francesca Bignami (Copa-Cogeca).
Sessione moderata da: Paolo Castelletti (UIV)

Giovedì 4
Regole e controlli nella produzione e distribuzione del vino con Ottavio Cagiano de Azevedo (Federvini); Geninatti Satè (Legance).
Sessione moderata da: Ottavio Cagiano de Azevedo (Federvini)

· SCENARI DI MERCATO
Mercoledì 3
Cambiamenti nel mondo del vino: consumo, produzione e distribuzione con Tiziana Sarnari (ISMEA); Ferdinando Zamboni (Zenato); Stefano Cordero di Montezemolo (SCdM Academy); Matteo Fasoli (Fasoli Gino); Alberto Baban (Piccola Industria - Confindustria); Roberto Sarti (Caviro).
Sessione moderata da: Tiziana Sarnari (ISMEA)

Giovedì 4
Quali prospettive per il mercato del vino in Italia: crisi e nuove opportunità con Virgilio Romano (IRI); Filippo Cesarini Sforza (Duca di Salaparuta); Andrea Terraneo (Vinarius); Daniele Simoni (Schenk Italia).
Sessione moderata da: Paolo Massobrio (Papillon)

· SPECIAL WORKSHOP
Mercoledì 3
3 nazioni per 3 visioni: Cina, Usa e Italia all'Expo 2015 con Mitchell Davis (JBF); Richard Wei (Shanghai Post-Expo); Cesare Vaciago (DG Padiglione Italia).
Sessione moderata da: IanD'Agata e Stevie Kim (Vinitaly International)

I molteplici valori del vino in Italia: dalla redditività agli impatti patrimoniali sui territori
Organizzato dall'Associazione Donne del Vino con Elena Martusciello (Associazione Le Donne del Vino); Denis Pantini (Wine Monitor - Nomisma); Bill Thomson (Knight Frank Florence); Stefano Roncon (Banco Popolare); Mario mancini (Banco Popolare).

Giovedì 4
Caratteristiche di un buon degustatore. Come valutare gli "Esperti" con Mark Palermo (Law and Behavior Foundation); Janna Rijpma Meppelink (Ennovision Int Media); Bernard Burtschy (Le Figaro).
Sessione moderata da: Ian D'Agata (Vinitaly International Academy)

Il passaggio generazionale nel settore vinicolo con Daniela Montemerlo (SDA Bocconi); Carlotta Pasqua (AGIVI); Alessandro e Stefano Perini (Cantine 4 Valli); Violante Gardini e Donatella Cinelli Colombini (Casato Prime Donne); Silvia e Primo Franco (Nino Franco Spumanti).
Sessione moderata da: Carlotta Pasqua (AGIVI)

Il ruolo del turismo enologico con Daniela Mastroberardino (Movimento Turismo del Vino); Camilla Lunelli (Cantine Ferrari); Cristina Gionfriddo (Planeta); Alexandra de Vazeilles (Château des Bachelards).
Sessione moderata da: Daniela Mastroberardino (Movimento Turismo del Vino)

· MARKETING E COMUNICAZIONE
Mercoledì 3
Web marketing: strumenti e strategie vincenti con Luca Curtarelli (Google Italia); Stefano Mazzarese (Google Italia) Jacopo Matteuzzi (Studio Samo).
Sessione moderata da: Jacopo Matteuzzi (Studio Samo)

Giovedì 4
Social media marketing – informazioni e Strumenti con Simone Grossi (Studio Samo); Filippo Marini (Marchesi de' Frescobaldi); Davide Macchia (BeSharable); Alessandro D'Annibale (H-Farm).
Sessione moderata da: Simone Grossi (Studio Samo)

Il valore del Brand per incrementare la redditività con Alessandro Regoli (WineNews); Francis Michael Claessens (Claessens International); Giovanni Bertani (Tenuta Santa Maria alla Pieve).
Sessione moderata da: Enrico Gallorini (GRS Ricerca e Strategia)

Vino e e-commerce: strumenti di vendita per i vini italiani, in Italia e all'estero con Andreas Schmeidler (Vente-Privée); Bernard Burtschy (Le Figaro); Francesco Domini (Feudi San Gregorio); Alessandra Boscaini (Masi Agricola).
Sessione moderata da: Timothy O'Connell (Vinitaly Wine Club)

Come sfruttare la potenza dell'Expo a livello territoriale con Gianni Bruno (Veronafiere); Chiara Lungarotti (UIV+Federvini); Matteo Gatto (Expo2015); Fabio Renzi (Symbola).
Sessione moderata da: Gianni Bruno (Veronafiere)

Wine Blog: utili o inutili? con Paolo Errico (SocialMeter by Maxfone); Matteo Bisol (Venissa); Lene Bucelli (Avignonesi); Giovanna Lazzari (Casa Vinicola Zonin); Stefania Paglino (Planeta); Alessandro Cortes (Argiolas).
Sessione moderata da: Stevie Kim (Vinitaly International)

Go Direct: Il consumatore sempre più al centro con Giampiero Nadali (Fermenti Digitali); Elisabetta Tosi (Fermenti Digitali); Reka Haros (Azienda Agricola Sfriso); Armin Kobler (Weinhof Kobler).
Sessione moderata da: Giampiero Nadali (Fermenti Digitali)

Persuadi a sceglierti, a scegliere i tuoi vini. Come? Il neuro-marketing del vino con Patrizia Marin (Marco Polo Experience); Vincenzo Russo (IULM); Marilisa Allegrini (Famiglie dell'Amarone d'Arte); Lamberto Vallarino Gancia (Padiglione Italia Expo 2015); Roberto Bruno (Fontanafredda).
Sessione moderata da: Patrizia Marin (Marco Polo Experience)

Ufficio Stampa Veronafiere

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 47 23 novembre 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 47 23 novembre 14

1.1 editoriale L'Anacronistica politica della Merkel italiana
3.1 meccanizzazione Le nuove frontiere del Contoterzismo.
4.1 Lattiero caseario Lattiero caseari, prezzi stazionari
5.1 biodiversità Patrizio Roversi verrà premiato a Parma.
5.2 HO.RE.CA. Quando l'alta cucina si unisce allo sport, a favore della beneficienza.
5.3 vino Vino. Decennale dell'Istituto Grandi Marchi a Milano.
6.1 eventi Parmigiano Reggiano, la Dop più premiata grazie alla Nazionale.
6.2 Lattiero caseario Parmigiano Reggiano: nel 2015 produzione ridotta
7.1 quote latte PR Grandi manovre al Parmigiano Reggiano

cibus 47 copertina


Antinori: Orgogliosi di essere ambasciatori del vino italiano nel mondo.

Milano, 19 novembre 2014. "Per capire quali siano i margini del nostro made in Italy e quanto c'è ancora da lavorare basta guardare alla nostra quota export in Europa e negli Stati Uniti. I due storici mercati di sbocco valgono oggi ancora i 2/3 del totale delle esportazioni, con il Canada al 13% e soprattutto Asia e Russia che non arrivano alla doppia cifra. I Grandi Marchi da dieci anni sono impegnati ad invertire questa tendenza per garantire competitività al vino made in Italy su mercati fondamentali del futuro". Lo ha detto oggi, in apertura dell'evento per il decennale dell'Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, il suo presidente, Piero Antinori. L'istituto – che raggruppa 19 tra le aziende-icona dell'enologia italiana per un valore complessivo pari al 6,7% delle esportazioni di vino imbottigliato nel mondo – ha presentato per la prima volta a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, nel corso di una degustazione storica dedicata ai suoi 10 anni di attività, i principali numeri del percorso comune di internazionalizzazione iniziato nel 2004.

Complessivamente le 19 cantine simbolo del vino italiano nel mondo che fanno parte dei 'Grandi Marchi' (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Tenuta Greppo, Ca' del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca D'Almerita, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Tenuta San Guido, Umani Ronchi) hanno investito in dieci anni circa 60mln di euro in attività di promozione, di cui 18mln finanziati attraverso i fondi Ocm (negli ultimi 5 anni). A questi vanno poi aggiunti 5,15mln di Euro investiti congiuntamente nelle azioni comuni dell'Istituto Grandi Marchi. "Abbiamo lavorato e lavoreremo per fare da apripista sui nuovi mercati, che rappresentano il vero sviluppo della nostra economia e non solo sul vino - ha aggiunto Antinori -. In 10 anni abbiamo fatto 49 eventi in Russia, 31 in Giappone, 22 in Canada e in Cina, 14 in Corea e 13 in India. Siamo stati anche in Brasile, Thailandia, Messico, Taiwan, Hong Kong e la prossima settimana saremo in Malesia ed Indonesia. Questo significa che abbiamo frequentato i mercati emergenti molto più che Usa, Italia ed Europa. Cerchiamo – ha concluso Antinori - di fare sistema con i nostri mezzi e in parte con quelli concessi dai fondi di promozione per contrapporre un'alternativa di qualità alla presenza francese e di altri Paesi produttori che per motivi geopolitici partono avvantaggiati".
Una missione, quella decritta dallo Statuto, 'di promuovere lo sviluppo e la diffusione della cultura del vino italiano a livello internazionale anche attraverso la costruzione dell'immagine del vino italiano sui mercati emergenti', che l'Istituto ha assolto più volte attraverso decine di tour attorno al globo: 248 missioni internazionali, 18 Paesi obiettivo, quasi 50mila incontri mirati con altrettanti operatori (buyer, giornalisti), oltre a centinaia di iniziative (75 walk around tasting, 74 seminari, 39 gala dinner, conferenze stampa e iniziative di promozione).

L'evento organizzato in collaborazione con la storica rivista Civiltà del bere e Iem – International Exhibition Management – ha visto i leader del vino italiano presentare in degustazione 57 etichette-capolavoro compresi alcuni esemplari del millesimo 2004.
Ufficio stampa Istituto Grandi Marchi

Lambrusco, cantine cooperative ottimiste sulla commercializzazione. Diminuisce la raccolta di uva nella provincia di Modena, mentre si conferma buona la qualità -

Modena, 29 ottobre 2014 -

Diminuisce la raccolta di uva nella nostra provincia, mentre si conferma buona la qualità. Lo afferma Confcooperative Modena, che ha analizzato i dati sulla vendemmia delle quattro cooperative vitivinicole aderenti, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva coltivata in provincia di Modena. Ricordiamo che il movimento cooperativo nel suo complesso produce il 90 per cento dei Lambruschi modenesi.

Quest'anno il prodotto conferito negli stabilimenti delle Cantine di Carpi e Sorbara, S. Croce di Carpi, Settecani di Castelvetro e Formigine Pedemontana ammonta a 672.312 quintali. «Rispetto all'anno scorso registriamo un calo del 5 e mezzo per cento - dichiara Alberto Vaccari, presidente della Cantina Formigine Pedemontana e coordinatore del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – Si temeva che le abbondanti piogge estive potessero compromettere la raccolta, invece l'andamento climatico di settembre, e soprattutto della prima metà di ottobre, unito a un maggior impegno richiesto ai viticoltori, ha consentito un risultato soddisfacente. Dal punto di vista qualitativo, nelle zone del Grasparossa grazie alla maturazione tardiva rileviamo un minore calo del contenuto zuccherino, mentre la zona del Sorbara ha risentito di un calo quantitativo a causa delle grandinate di aprile. Nel complesso, quindi, l'uva raccolta dalle nostre cantine si presenta in buone condizioni».

Vaccari si dichiara ottimista anche sull'andamento delle vendite. «Gli operatori del settore credono nel prodotto e speriamo condividano sempre più il lavoro che si sta facendo tra Modena e Reggio Emilia per valorizzare il Lambrusco. Avremo un vino fresco, dalle belle tonalità e di buona personalità in grado – conclude il presidente della Cantina Formigine Pedemontana e coordinatore del settore vitivinicolo di Confcooperative Modena – di raccontare le eccellenze del nostro territorio».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Sabato 18 e domenica 19 ottobre protagonista l'etichetta che porta la firma del maestro Giancarlo Bargoni alle Cantine Casabella con "Mont'Arquato Rosso" -

Piacenza, 16 ottobre 2014 -

"Mont'Arquato Rosso" prosegue con i vini d'arte del Mont'Arquato. Sabato 18 e domenica 19 nel bicchiere da degustazione delle Cantine Casabella vi sarà "Lo Schiaffo", cabernet sauvignon di intensità eccezionale. La degustazione artistica si svolgerà nel negozio, aperto dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 di sabato e dalle 9 alle 12.30 di domenica con promozioni sul vino protagonista della giornata.

"Lo Schiaffo" nasce dall'intensa emozione che l'artista Giancarlo Bargoni provò durante una visita guidata alle Cantine Casabella nell'ottobre del 2009: l'assaggio del mosto a fine fermentazione di due piccole partite di Chardonnay e di Cabernet- Sauvignon colpì così tanto il pittore che chiese di riassaggiare i vini a maggio, quando i prodotti sarebbero stati più evoluti. Il secondo incontro non deluse Bargoni che rimase stupito dalla complessità degli aromi e dalle sensazioni, uniche e diverse tra loro, che provò. L'assaggio fu ispirazione: Giancarlo Bargoni pose su due tele le complesse emozioni di quei momenti.

degustazione lo schiaffo rid

Lo Schiaffo, da molti definito «più californiano che piacentino», fu definito dall'artista «Cabernet Sauvignon, non è un Sagrantino, ma ha un tannino forte e un corpo da record che genera una sensazione di violenza, come uno "SCHIAFFO"». Gli stessi due vini furono scelti come partner del vernissage della mostra al Musée Estrine- Fondazione Van Gogh di Saint-Rémy-de-Provence, dove i profumi ed i colori della Provenza si sono intrecciati con i sentori dei due vini di Cantine Casabella e con i colori dei quadri di Giancarlo Bargoni.
Per info: Cantine Casabella, Castell'Arquato- 0523804441; info@cantinecasabella; www.cantinecasabella.com.

Scheda

Emilia Igt Cabernet Sauvignon
Lo Schiaffo

Vitigno: Uve a bacca rossa: Cabernet - Sauvignon 100%.
Produzione:
ETA' MEDIA VIGNA: 25 anni.
RESA PER ETTARO IN UVA: 85 quintali.
EPOCA E CONDIZIONE DELLA VENDEMMIA: prima decade del mese di ottobre con raccolta manuale delle uve selezionate.
SISTEMA DI COLTIVAZIONE E DENSITÀ VIGNA: cordone speronato con 4.500 piante per ettaro.
VINIFICAZIONE: di raspa - pigiatura, fermentazione alcolica e macerazione sulle bucce per 10 giorni a temperatura di 26° C e completamento della fermentazione in barriques nuove francesi e americane alla temperatura di 15° C.
MATURAZIONE E AFFINAMENTO: Sei mesi nelle barriques e tre mesi in bottiglia alla temperatura di 15° C.
Caratteristiche organolettiche:
COLORE: rosso rubino molto intenso.
PROFUMO: vinoso, intenso, caratteristico e fruttato con note di bacche rosse, vaniglia e peperone verde maturo.
SAPORE: Corposo, pieno e leggermente tannico, ma complessivamente rotondo, complesso e di buon retrogusto.
GRADAZIONE ALCOLICA: 13,5 % vol.
Abbinamenti gastronomici: Arrosti, carni alla griglia, brasati.
Servizio: a 18° C in calici grandi a tulipano chiuso.

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

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Prosegue con la degustazione del Gutturnio la rassegna autunnale della cantina arquatese: un viaggio del gusto, un incontro con la tradizione, in una due giorni dedicata al campione di casa -

Piacenza, 7 ottobre 2014 -

Entra nel vivo la rassegna "Mont'Arquato Rosso", dedicata ai vini rossi di Cantine Casabella, a Castell'Arquato, nel piacentino, in programma ogni weekend di ottobre. Un appuntamento che sta mietendo grande successo tra i tanti winelovers del territorio provinciale e limitrofo. Sul tavolo di degustazione questa settimana, sabato 11 e domenica 12 ottobre, arriva il Gutturnio doc dei Colli Piacentini, nelle tre linee di punta della cantina: l'"Azienda Agricola Casabella", la "Viticoltori Arquatesi" e la "Mont'Arquato".

Il protagonista della cantina sarà presentato dal sommelier attraverso un viaggio sensoriale di assaggio e narrazione che comprenderà tutte le tipologie di Gutturnio della cantina. Si partirà dal Gutturnio frizzante, quello della tradizione, ben noto ed apprezzato, per arrivare a quello classico superiore. Posto d'onore al terzo assaggio, quello dedicato al "Duca di ferro". Il Gutturnio riserva, sarà l'apice di un percorso sensoriale alla scoperta del gusto. Il "Duca di ferro", già vincitore dello speciale premio "Denominazione d'origine" a Vinitaly 2014, oltre che della menzione sulla guida de L'Espresso, tra le più rinomate, completerà un percorso che si svilupperà tra assaggi di specialità gastronomiche locali e narrazioni sensoriali. Ma anche un omaggio alla tradizione ed alla storia della terra del vino, con particolare attenzione a Castell'Arquato, piccola perla medievale che ispira la linea di pregio della cantina, e di cui il "Duca di ferro" è il massimo rappresentante.

La degustazione, aperta al pubblico, si svilupperà, come un percorso, nello Store di Cantine Casabella per tutto il weekend: sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 e domenica dalle 9 alle 12. Per maggiori informazioni: www.cantinecasabella.com; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 0523804441.

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

 

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