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Tre gli appuntamenti nazionali a Roma: 10, 12, 17 dicembre. Anche da Parma nutrite delegazioni unitarie

Sulla scena pubblica italiana si agitano fantasmi sovranisti e populisti che puntano a distogliere l’attenzione dai problemi reali del Paese e dei suoi cittadini. È urgente, invece, rimettere al centro il lavoro che manca – e quando c’è è spesso troppo precario – le condizioni di vita delle persone, affrontarne l’impoverimento, il disagio e le solitudini cresciuti in questi anni.

Per questo CGIL, CISL e UIL hanno indetto una settimana di mobilitazione, a sostegno delle richieste fatte al governo e per superare le resistenze di Confindustria arinnovare i contratti nazionali di lavoro. Dopo la grande manifestazione in piazza San Giovanni a Roma dello scorso febbraio – e tutte le altre mobilitazioni territoriali e di categoria – il nuovo governo, a differenza di quanto avevano fatto quelli precedenti, ha aperto una discussione con il sindacato. Il confronto ha prodotto alcuni risultati positivi, a partire dalla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti (taglio del cuneo fiscale) e dalla cancellazione dei superticket nella sanità pubblica.

In merito alla manovra economica, il cui iter parlamentare è ancora in corso, CGIL, CISL e UIL apprezzano la disponibilità dimostrata dall’Esecutivo e la conseguente ripresa del dialogo e di una parte dei contenuti proposti dal governo, ma ritengono insufficienti le risorse che pure sono state messe in campo sui capitoli della piattaforma sindacale unitaria.

I risultati ottenuti sono il frutto sia dell’enorme partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani alle iniziative di piazza, avviate sin dallo scorso 9 febbraio, sia del successivo confronto con il Governo, ma non sono affatto esaustive delle rivendicazioni unitarie.

È necessario dare continuità alla mobilitazione, non solo per evitare peggioramenti e sollecitare alcuni miglioramenti della manovra che sarà approvata definitivamente entro la fine dell’anno, ma anche per chiedere di avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi.

A sostegno di queste rivendicazioni e di tutte le altre richieste contenute nella piattaforma, sia per la manovra in corso di approvazione sia in vista del prossimo Def, CGIL, CISL e UIL hanno deciso di indire una settimana di mobilitazione con iniziative nei territori e tre manifestazioni/assemblee nazionali aperte, che si svolgeranno in Piazza Santi Apostoli a Roma dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

Il 10 dicembre dedicata alle questioni del mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri.

Il 12 dicembre per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.

Il 17 dicembre sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre il fenomeno dell’evasione; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell’opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza.

Le tre manifestazioni/assemblee, a cui parteciperanno anche nutrite delegazioni unitarie provenienti dalle diverse realtà lavorative di Parma, vedranno protagonisti le delegate e i delegati dei lavoratori che al governo e alle imprese porranno i problemi dei rispettivi luoghi di lavoro e avanzeranno le proposte contenute nella piattaforma unitaria e già discusse nelle assemblee dei lavoratori, una modalità che vuole essere anche una strada per rendere protagonisti i lavoratori, i loro problemi, la loro capacità di proposta.

 

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L'UGL preannuncia lo stato di agitazione per i dipendenti comunali di Parma. Attraverso una lettera inviata a S.E. il Prefetto e al Sindaco di Parma, l'organizzazione sindacale preannuncia lo stato di agitazionedi tutti i dipendenti del Comune di Parma e dichiara che "rimane in attesa della convocazione per il tentativo obbligatorio di conciliazione, ai sensi dell'art.2, comma 2, della L. 146/1990, così come modificata dalla L.83/ 2000.".

A seguire il testo della lettera e l'originale in allegato in formato pdf scaricabile

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Oggetto: Preannuncio stato d'agitazione dei dipendenti del Comune di Parma.

Questa O.S. in intestazione,

Considerato

1- Che nell' anno 2016 l'amministrazione comunale, ha deciso di non incrementare il fondo, decisione che ha pesato sul futuro della maggior parte dei lavoratori del Comune di Parma, e tali errori oggi pesano sulla situazione attuale.
2- Che questa O.S. chiede che gli importi destinati agli incarichi di nuove posizioni organizzative non comportino decurtazione nel fondo incentivante di tutti i dipendenti, ed i risparmi eventuali finanzino il fondo di tutti i lavoratori.

3- Che questa O.S. non ritiene corretta ed equilibrata la scelta dell'amministrazione di decurtare a tutti i dipendenti la produttività, per poi elargire progressioni orizzontali solo ad una minima parte dei dipendenti, ma ritiene congrua la decurtazione della produttivita' se viene data l'opportunita' a tutti i dipendenti di progredire.

4- Che questa O.S. chiede di aumentare la spesa per il fondo destinato alle progressioni orizzontali, per garantire a più del 80% dei dipendenti la possibilità di progredire nella posizione economica successiva con l'obiettivo di dare risposte in un biennio alle legittime aspettative di crescita del personale che ancora non è stato oggetto di passaggio orizzontale, e che e' fermo da oltre 10 anni.


5- Che questa O.S. chiede l'introduzione di criteri costantemente per le progressioni economiche orizzontali, che tengano maggiormente conto del tempo di permanenza trascorso al servizio del Comune di Parma, e di permanenza nella categoria economica, anche al fine di dare maggior rilievo alle posizioni dei lavoratori più vicini al collocamento a riposo e con più esperienza.

6- Che questa O.S. ritiene discriminante per chi usufruisce della legge 104, per chi ha la causa di servizio e per chi è in maternità obbligatoria nonché per chi è affetto da gravi patologie, non considerare tale periodo di assenza dovuta per legge, come presenza in servizio come ricordato anche da pronunciamenti giurisprudenziali ai fini della valutazione.

7- Che questa O.S. chiede specifica indennità di condizioni di lavoro (disagio e rischio e maneggio valori) per il personale educativo nidi materne in ragione delle oggettive difficoltà lavorative derivanti dalla sostanziale modifica dell' utenza, e di nuovi e ripetuti casi di contrasti con cittadini non rispettosi né del ruolo né della funzione espletata e che in alcuni casi tale personale ha dovuto ricorrere a cure del pronto soccorso per situazioni di lesioni personali.

8- Che questa O.S. chiede la ricostruzione in carriera del personale educativo nidi e materne al fine dell' assegnazione delle progressioni orizzontali ( cosi come avviene nello stato centrale).

9- Che questa O.S. chiede, venga rispettata la norma contrattuale e di legge relativa agli accessi agli atti per le organizzazioni sindacali e le R5U e relative risposte.

10- Che questa O.S. chiede la corresponsione indennità di ordine pubblico svolta dal personale dell' area vigilanza circolare333.G/9624 del 25.08.90 DPR140/01 circolare 333.GCONTR 2002 del 06.08.02

11- Che questa O.S. chiede spiegazioni in merito a quale normativa vigente si sia applicata l'indennità esterna di euro 3,50 che stabilisce di effettuare un servizio esterno di almeno 4 ore.

12- Che questa 0 .5. non valuta positivamente il continuo avvicendarsi dei responsabili della Polizia Locale: dal 2010 al 2019 sono transitati da via del Taglio ben 7 comandanti.

VISTO

 

La legge regionale 24/2003 e successive modifiche sulla polizia locale; La carenza d'organico della polizia locale del Comune di Parma;
Che tutti i problemi suindicati, se non risolti, creeranno ai cittadini ed agli operatori disagi e difficoltà del servizio alla cittadinanza, nonché alla sicurezza del personale impiegato e degli stessi cittadini;
Che, nonostante quanto succitato, il personale della Polizia Locale ha continuato a mantenere la massima disponibilità ed il massimo spirito collaborativo per rispondere alle esigenze della cittadinanza, garantendo, in condizioni di disagio, i servizi richiesti,

PREANNUNCIA
LO STATO D'AGITAZIONE di tutti i dipendenti del Comune di Parma.
Si rimane in attesa della convocazione per il tentativo obbligatorio di conciliazione, ai sensi dell'art.2, comma 2, della L. 146/1990, così come modificata dalla L.83/ 2000.
Cordiali saluti.

Matteo lmpagnatiello

 

 

Pubblicato in Lavoro Parma

Agenzia Entrate: i 300 lavoratori modenesi dicono basta alla loro delegittimazione e chiedono investimenti per lavorare meglio
Sollecitano investimenti per migliorare i servizi a cittadini e imprese e denunciano difficoltà operative, acuite dalla campagna di delegittimazione esterna.

Modena 20 settembre 2017 -  I 300 lavoratori della direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Modena si sono riuniti in assemblea, aderendo alla vertenza nazionale attivata unitariamente dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Funzione pubblica, Uil Pa, Unsa Salfi e Flp.

«I dipendenti modenesi delle Entrate chiedono che sia restituita dignità al lavoro che svolgono quotidianamente per contribuire a una migliore qualità ed equità dell'azione dell'Agenzia - affermano i segretari territoriali Vincenzo Santoro (Fp Cgil), Elena Belli (Cisl Funzione pubblica) e Paola Bollini (Uil Pa Agenzia Entrate Emilia-Romagna) – Stigmatizzano le immotivate resistenze dell'Agenzia e del Ministero vigilante al riconoscimento professionale del personale, lamentano la totale indifferenza rispetto alle difficoltà operative e lavorative più volte denunciate, denunciano l'assordante silenzio del vertice politico e amministrativo rispetto alla forte campagna di delegittimazione esterna verso il personale. Inoltre i lavoratori chiedono un complessivo miglioramento dei servizi attraverso significativi investimenti su personale e strutture, nonché il rilancio della partecipazione e del dialogo sui processi di riforma in atto».

I sindacati ribadiscono l'importanza della ripresa delle relazioni sindacali al fine di scongiurare l'ennesima riforma "a costo zero", i cui effetti negativi finirebbero per ricadere sui lavoratori e sugli utenti che affollano ogni giorno le sedi territoriali dell'Agenzia delle Entrate.

«Se non verrà riaperto presto il confronto – avvertono Fp Cgil, Cisl Funzione pubblica, Uil Pa, Unsa Salfi e Flp - la mobilitazione proseguirà a oltranza».

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
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