Un libro che racconta il viaggio di Ilaria Bertinelli tra fornelli, cucine di chef rinomati e incontri con persone particolari: “Food Blogger in viaggio” raccoglie 40 ricette particolari da provare a casa, ma soprattutto per tutti perché senza glutine e con la conta dei carboidrati
Di Chiara Marando -
Lunedì 11 Dicembre 2017 -
Ci sono persone che riescono a trasmetterti energia, voglia di metterti in gioco, ma soprattutto il piacere di intraprendere esperienze nuove. Ecco, Ilaria per me - e non solo – è così. Mi è già capitato di scrivere del mio rapporto con lei, di come ci siamo conosciute e dell’avventura che abbiamo intrapreso insieme: un corso di cucina ci ha fatte incontrare, il suo libro “Uno Chef per Gaia” (oggi sono due) ha permesso che ci conoscessimo meglio e l’omonimo blog ha consolidato la nostra amicizia.
Lei è Ilaria Bertinelli, interprete di professione e titolare della società di traduzioni e interpretariato Interconsul di Parma, ma soprattutto mamma di Gaia. Da questa bimba, ora piccola donna, è nato tutto e a lei continua ad ispirarsi il lavoro e l’impegno portato avanti da una madre che desidera parlare della sua esperienza, di chi affronta ogni giorno il problema di celiachia e Diabete di tipo 1 che, all’età di 6 anni, sono stati diagnosticati a Gaia.
Ilaria si è fatta portavoce di una quotidianità vissuta nella loro normalità, del piacere della tavola attraverso ricette studiate e misurate nei carboidrati, poi riportate nei suoi libri/diario.
Ed oggi è arrivato il momento di un nuovo libro, il racconto di un viaggio durante il quale Ilaria ripercorre le persone che ha incontrato e che le hanno lasciato un segno importante. Esperienze in cucina e non solo, momenti da gustare e vivere: “Food Blogger in viaggio”.
La possibilità di pubblicare un libro era uno dei premi messi in palio dal Rice Food Blogger Contest “Chef Giuseppina Carboni” Indetto da Luca Puzzuoli di Risatte&Risotti. Quest’anno Ilaria ha vinto.
Quindi eccoci qui, pronti a leggere e provare le delizie descritte e illustrate tra le pagine di questo cammino, attraverso un viaggio pensato per dimostrare che seguire una dieta speciale – come può essere quella per celiaci e diabetici – non vuol dire punirsi, essere diversi o rinunciare al gusto. E non è un caso che le 40 ricette siano tutte senza glutine, la maggior parte delle quali naturalmente e senza modifiche particolari. Un progetto a cui hanno partecipato anche alcuni degli chef incontrati durante questo percorso, lasciando il loro contributo culinario con piatti da assaporare e riprovare a casa.
Perché la tavola è condivisione, esattamente come lo sono tutti gli incontri raccontati nel libro. Ciò che si desidera sottolineare è quanto spesso siamo noi ad imporci schemi mentali, barriere non reali: non ci accorgiamo che molti prodotti, piatti della tradizione o tipicità sono naturalmente senza glutine. Per abitudine ci dimentichiamo di apprezzare alimenti antichi che possono andare bene per tutti, come il riso divenuto protagonista della ricetta vincitrice del Contest e di molte proposte presenti nel volume. Per Ilaria è stato un modo di “combattere ad armi pari”, la possibilità di cucinare qualcosa che andasse bene anche per Gaia.
“Food Blogger in viaggio” è la realizzazione di un altro sogno, un pezzetto in più di consapevolezza, di quella spinta alla sensibilizzazione verso tematiche come celiachia e diabete attraverso un’ottica scevra da pregiudizi e distante dal mondo di tali patologie. A rendere possibile questo risultato non è stato solo il team di Risate e Risotti ma, ci tiene a sottolineare Ilaria “anche tutti quei piccoli produttori che hanno affiancato i più grandi sponsor mettendosi in gioco e credendo in questo progetto”.
Per acquistare il libro http://amzn.to/2Auat1Z
Sabato 9 dicembre, alle 18.30, presso la Sala Europa di Piazza Grande verrà assegnato il podio ai tre autori dei racconti che sono arrivati in finale nel concorso promosso dall'Associazione Editori Modenesi. I racconti sono stati stampati sulla rivista dell'AEM che sarà distribuita in 10 mila copie durante LibriAmodena, il 9 e il 10 dicembre.
MODENA – Sono Mutila! Di Fausto Bruno Campana, Ad Auschwitz c'era la neve di Manuela Fiorini e Ago di Andrea Righi i tre racconti finalisti del Contest letterario "Modena, una città per suonare (e cantare)" promosso dall'Associazione Editori Modenes (AEM), che sabato 9 dicembre, si contenderanno il podio.
L'appuntamento è alle 18.30, presso la Sala Europa, in Piazza Grande, nell'ambito dell'edizione invernale di LibriAModena, la rassegna che per due giorni, sabato 9 e domenica 10 dicembre, porterà sotto la Ghirlandina le novità e i classici degli editori modenesi.
Il concorso letterario prevedeva come "motivo di ispirazione" canzoni di cantanti e cantautori nati o cresciuti professionalmente sotto la Ghirlandina, da Vasco Rossi a Francesco Guccini, dagli Equipe 84 a Nek, da Pierangelo Bertoli a Luciano Pavarotti, e poi Equipe 84, Caterina Caselli, i Nomadi e i giovanissimi Benji & Fede, idoli delle ultime generazioni.
L'iter di selezione ha previsto una prima "scrematura" di venti racconti, che sono stati votati sul sito dell'associazione dai lettori. Una giuria di qualità, composta da editori, giornalisti, scrittori e rappresentanti degli sponsor, hanno poi selezionato i migliori tre.
I tre racconti finalisti sono stati pubblicati sul sesto numero della rivista dell'Associazione Editori Modenesi, stampata in 10 mila copie, che sarà distribuita gratuitamente durante i due giorni di LibriAModena.
Per l'occasione, tanti anche gli appuntamenti e le presentazioni delle ultime novità. Sempre sabato 9 in Sala Europa, alle 16.30, l'ex sindaco di Modena Giuliano Barbolini presenta il romanzo storico di Alessandro Bergonzini "Nel giardino della Salamandra"; a seguire, alle 17.30, Giorgio Montecchi, presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento, presenta "Enrico Cialdini, il generale di ferro" di Roberto Vaccari.
Sulle bancarelle sotto al portico di Piazza Grande si potranno trovare tutte le ultime novità e i classici dell'editoria modenese. Tra le prime segnaliamo Romanza Noir (Damster Edizioni), l'antologia di racconti ispirati alla figura di Luciano Pavarotti, nel decimo anno della sua scomparsa, i cui proventi andranno a sostegno dei progetti della Luciano Pavarotti Foundation.
INFO
www.editorimodenesi.it
www.libriamodena.it
Stevenson scrisse l'ultimo dei Moicani, io vi segnalo l'ultimo dei "librai" C'erano una volta... Carlo Tonini, Barbieri Renzo... i suoi predecessori e antenati.
Carlo Tonini libraio editore con la sigla CARROCCIO, Renzo barbieri, contitolare alla libreria estense, ecc. era il libraio.
Giancarlo Barbieri è da oltre un anno il "libraio" di Corso Duomo, "Libreria Sagittario" ti assiste nelle richieste impossibili, con la memoria o con il suo strumento, IL COMPUTER, Ma il grande pregio di Giancarlo è che sa dove trovare i libri d'occasione, viaggia si reca sul posto da vari "distributori" alla ricerca del libro perduto, e trova per noi innumerevoli occasioni di libri recenti o del recente passato, libri fuori catalogo, esauriti dallo stesso editore e presente in Corso Duomo.
E' un conoscitore e un coraggioso quando trova dallo stesso editore titoli di "suo" interesse cerca di acquistare le ultime copie, che siano poche unità o alcune centinaia. LIBRAI CORAGGIOSI!
La figlia è la sua spalla, esperta di libri per i più piccoli e ottima conduttrice quando Giancarlo è assente. Per fortuna che Giulia c'è!
Negli ultimi anni molte librerie storiche hanno chiuso la saracinesca. Ultima, per ordine di tempo, la chiusura, nel giugno scorso e dopo quasi sessant'anni di attività, della storica libreria "Muratori" capitanata da Franco Rossi. Qualche anno prima l'antica Libreria Vincenzi 1796 sotto il portico del collegio, Borelli, Panini.
Ci dice Barbieri: "Sono stato contagiato da piccolo dalla passione per i libri. Le stanze della mia casa natale in via Torre a Modena erano piene di libri, così l'amore per la lettura e le storie si è sviluppata naturalmente e ben presto ho deciso di fare dei libri la mia professione".
"Quello dei libri a Modena è un mondo ricco e articolato che ha subito, negli ultimi anni, un drastico mutamento. La crisi ha sicuramente colpito il mondo editoria e spesso si dice che nel nostro Paese i lettori sono pochi e in fase calante. La mia testimonianza, tuttavia, non corrisponde però ai soliti luoghi comuni. Sono sempre a contatto con persone che amano leggere. Nella SAGITTARIO, e credo sia questo il segreto, punto sull'unicità e su una forte identità del libro che non è solo quella commerciale. Investo soprattutto su libri particolari, rari e introvabili, stampe e libri antichi che scovo nei magazzini editoriali".
"Cosa cerca la gente quando entra in una libreria? ci fai un ritratto delle "categorie", se così possiamo chiamarle, di clienti/lettori?"
I modenesi amano leggere saggi e romanzi, sia classici che contemporanei. Vanno per la maggiore i libri di Oriana Fallaci, Vittorio Sgarbi e Philip Daverio. Se parliamo di under 30, funzionano molto i romanzi fantasy moderni.
Le signore meno giovani amano leggere i romanzi in genere o preziosi libri d'arte, mentre numerosi sono gli intenditori d'arte alla ricerca di libri in edizioni rare e di pregio.
Presentato ieri a Milano il libro che raccoglie le storie di 13 autori ispirate alla vita e all'opera del Maestro, scomparso dieci anni fa. Nicoletta Mantovani "L'idea di una raccolta di gialli ispirati a lui gli sarebbe piaciuta". Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Luciano Pavarotti per sostenere i giovani talenti.
Di Manuela Fiorini – Milano 5 dicembre 2017 – "Un progetto innovativo, diverso dal solito. E l'idea di un libro con racconti gialli ispirati a lui, scritti da autori modenesi, è una cosa che anche a Luciano sarebbe piaciuta molto".
Luciano è Pavarotti, il grande tenore scomparso dieci anni fa, le parole sono di Nicoletta Mantovani, vedova del Maestro, il libro è Romanza Noir, presentato ieri nella prestigiosa sede del Pavarotti Milano Restaurant Museum di Piazza Duomo.
Edito dalla casa editrice Damster e inserito nella collana Comma 21, diretta da Fabio Mundadori, Romanza Noir nasce dalla penna di 13 autori che esprimono stili narrativi molto diversi tra loro, ma sempre coinvolgenti e personali.
A unire le storie, una "cornice" in cui si immagina il viaggio in aereo di Luciano, cantante lirico di fama internazionale, da Roma a New York, in compagnia di uno dei suoi "amici della briscola". La cabina di prima classe si trasforma ben presto in un vivace andirivieni di personaggi: ci sono un paio di passeggeri scrocconi e curiosi, una hostess chiacchierona, un capitano che si fida troppo del copilota e, insieme, del pilota automatico.
Big Luciano, che non ne vuole sapere di dormire, tiene svegli gli altri passeggeri. L'amico gli propone allora una specie di "gioco": "Ci raccontiamo storie con te dentro. Vere o inventate non ha importanza, basta che siano belle e strane, e che tu in qualche modo ci possa entrare". "Mi piace! Va bene. Comincia tu", risponde il Maestro. In poco tempo, si uniscono anche gli altri passeggeri e il personale di bordo. Tutti hanno delle storie da raccontare, storie di misteri, misfatti e delitti. Storie che servono a riempire e dare valore al tempo ma che, a volte, lo fermano, catturando l'attenzione con un colpo di scena o un finale a sorpresa.
Splendida la location della presentazione, il Pavarotti Milano Restaurant Museum ( www.pavarottimilano.com ). Molto più che un ristorante, ma un luogo dove sono riunite tutte le passioni del grande tenore: il buon cibo emiliano e modenese in particolare, alcuni dei suoi cimeli, come uno dei suoi celebri foulard, lo smoking indossato durante le sue esibizioni e il suo inseparabile panama, ma anche articoli di giornale, spartiti, ritratti e fotografie che ripercorrono la sua unica e lunga carriera costellata di successi. E qui, una volta a settimana, durante la serata dedicata alla musica dal vivo, si esibiscono i giovani talenti a cui il Maestro ha sempre dedicato tanta attenzione. Ed è proprio a loro, attraverso i progetti della Luciano Pavarotti Foundation ( www.lucianopavarottifoundation.com ), che sarà devoluto parte del ricavato delle vendite del libro.
"A Luciano piaceva insegnare e spesso lo ha fatto gratuitamente", ha detto ancora Nicoletta Mantovani. "Attraverso la Fondazione che porta il suo nome, che ha il duplice scopo sia di portare avanti il suo ricordo, sia di promuovere i progetti che gli stavano tanto a cuore, abbiamo il sogno di aprire un'Accademia dedicata ai giovani talenti. Ma la strada è ancora tanto lunga, per questo, per il momento, offriamo loro un palcoscenico e occasioni per essere notati. E per alcuni di loro si sono già aperte le porte di importanti teatri in Italia e in Europa".
Romanza Noir è in vendita in libreria, sul sito www.damster.it e nei principali bookstore al prezzo di 14 euro.
(foto di Claudio Vincenzi)
È uscito La cura è servita 2, il nuovo libro di Anna Lucia Tassi che raccoglie le storie di pazienti curati attraverso l'alimentazione. Fotografie, referti clinici e testimonianze accompagnano il lettore all'interno di numerosi casi e patologie risolti "a tavola".
Lucia Tassi, medico geriatra e nutrizionista, lascia spesso la parola ai pazienti: sono loro a raccontare l'avvicinamento, spesso con un po' di diffidenza, a questo tipo di terapia, poi il progressivo miglioramento durante la dieta e, infine, la guarigione.
E così Mirco, Fabio, Benedetta, Carlo, Adriano e tanti altri parlano di testosterone basso, cefalee, assenza del ciclo mestruale, steatosi epatica, coliche renali... tutti problemi risolti esclusivamente con il cibo.
"Potrei dire - spiega l'autrice - che si tratta di un libro 'a quattro mani', ma in realtà le mani sono ben di più, perché questa volta i pazienti che hanno chiesto di partecipare, o hanno ben volentieri acconsentito a farlo, sono stati tanti".
In questo appassionato viaggio nella ricerca di nuove cure attraverso l'alimentazione, la dott.ssa Tassi, come già nel suo primo libro, ha scelto di ridurre al minimo il linguaggio scientifico per permettere a tutti di avvicinarsi e comprendere i benefici della terapia.
"È necessario - conclude la dott.ssa Tassi - avvicinarsi agli alimenti in maniera diversa, riconoscendo le loro possibilità curative e, nello stesso tempo, guardare il malato nella sua complessità e non soffermarsi solo sulla malattia. I pazienti sono una sfida continua perché, non avendo un vero e proprio protocollo, bisogna ogni volta trovare una via giusta e personale".
"Cucinare un pasto può diventare come creare un farmaco", scrive nella prefazione al libro Nicoletta Dentico, direttrice Health Innovation in Practice di Ginevra. Le storie dei pazienti che Anna Lucia Tassi racconta nel suo libro ne sono la prova vivente. Leggere per credere.
L'autore sarà a Parma giovedì 23 novembre da Voltapagina. Una copia omaggio del libro sarà messa in palio tra i partecipanti alla presentazione.
Appuntamento con un tema tabù come l'incesto giovedì 23 novembre alle 18.30 alla libreria Voltapagina di via Oberdan, 4 a Parma. Lo scrittore e sceneggiatore Mauro Casiraghi presenta il suo nuovo libro Estate Indiana (Gaffi Editore) che ha come protagonista Peter, ragazzo divorato da un sentimento non solo fraterno per la sorella Celeste. Il romanzo stringe i due protagonisti ai nodi essenziali dell'esistenza - i conflitti familiari, la perdita, la ricerca di una identità - oltrepassando il confine che si erano imposti e travolgendoli in una relazione amorosa. È il preludio a una nuova vita che si svelerà soltanto alla fine del viaggio, in un radioso giorno di estate indiana.
Mauro Casiraghi nasce a Milano nel 1969 e dopo la laurea in Lettere e Scrittura Creativa in Canada, si diploma in sceneggiatura a Roma, dove attualmente vive e lavora. Scrive per il cinema e la TV, collaborando a serie come Un Posto al Sole, La Squadra, i RIS. Pubblica in Italia un soggetto per la Sacher Film di Nanni Moretti e diversi racconti su riviste e antologie nordamericane. Con il precedente romanzo La camera viola (Fazi) – tradotto in inglese e venduto anche all'estero - vince i premi Carver e Carlo Cassola.
All'incontro interverranno insieme all'autore, il giornalista Gian Carlo Zanacca e la dottoressa Alessandra Giovanelli pedagogista, consulente e mediatrice familiare, che si occupa di educazione alle relazioni percorsi di autoformazione, con progetti specifici relativi alle relazioni familiari. In una società in cui il sentimento tra le persone supera ogni barriera concettuale e culturale, ha ancora senso parlare di tabù per una relazione amorosa?
Tra i partecipanti alla presentazione verrà estratta una copia omaggio del libro con dedica dell'autore.
Venerdì 22 settembre, alle 18.30, si conclude il tour dell'antologia che per tutta l'estate ha portato in giro per l'Appennino le storie di diciannove scrittori. Il libro è anche finalista del premio internazionale "Raffaele Crovi", il cui podio sarà deciso il prossimo 1° ottobre a Castelnuovo Monti (RE)
GRIZZANA MORANDI (BO) – Aggiungi un posto a tavola, anzi diciannove! Come gli scrittori che hanno prestato la loro penna per ideare altrettanti racconti, racchiusi nell'antologia "Misteri e Manicaretti dell'Appennino Bolognese", edito dalle Edizioni del Loggione con il patrocinio dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese.
A ogni racconto, ispirato a un luogo dell'Appennino Bolognese, sono state abbinate due ricette della tradizione, tra cui quelle degli chef Lucia Antonelli e Riccardo Facchini.
Per tutta l'estate, il libro è stato protagonista del tour "Brividi a cena – A cena con gli scrittori", nove serate in altrettanti ristoranti che includevano le ricette riportate nel libro e le letture di alcuni brani dalla viva voce degli autori. Venerdì 22 settembre, il gran finale si terrà alla Rocchetta Mattei, a partire dalle 18.30.
La Rocchetta è tra i luoghi che hanno ispirato gli autori.
Gli altri sono: le Grotte di Labante per Fabrizio Carollo, il borgo di Castel di Casio per Francesca Panzacchi, Suviana per Luca Occhi, il Cimitero Sudafricano di Castiglione dei Pepoli per Manuela Fiorini, il Santuario di Boccadirio per Roberta Brintazzoli, Bombiana per Cristina Orlandi, Ronchidoso per Massimo Fagnoni, Borgo la Scola per Sabrina Leonelli, Montovolo per Luca Martinelli, Santa Lucia e Monte Sole per Carmine Caputo, il Museo Etrusco di Marzabotto per Lorena Lusetti, Monte Cenere per Paolo Panzacchi, Vado per Fabio Mundatori, Cedrecchia per il duo Eliselle & Carlo Vanni, San Benedetto Val di Sambro per Andrea Masotti, Tolè per Sara Magnoli e, appunto, la Rocchetta Mattei per Lorena Grattoni.
L'antologia è anche tra i finalisti del premio letterario nazionale "Raffaele Crovi" per la letteratura d'Appennino, il cui podio verrà deciso il prossimo 1° ottobre a Castelnuovo Monti (RE).
Dalla collaborazione tra la Casa Editrice e ALMA nasce il volume “Amatricianae: Grandi Chef insieme per Amatrice”: un volume che raccoglie 33 diverse interpretazioni dell’Amatriciana, insieme a spunti culturali e gastronomici. L’obiettivo è quello di finanziare la raccolta fondi per la ricostruzione di Configno.
Di Chiara Marando -
Mercoledì 30 Agosto 2017 –
Cucina e solidarietà, un binomio che ancora una volta ha dato vita ad un importante progetto nato dalla volontà di sostenere e fornire un contributo concreto a chi ne ha più bisogno. A distanza di un anno dal terremoto che ha sconvolto Amatrice e il territorio circostante, esce in libreria e negli store online il volume “Amatricianae: Grandi Chef Italiani Insieme per Amatrice”: un progetto editoriale a scopo benefico frutto dell’idea della Casa Editrice Plan, la cui sede principale si trova nelle Marche, che ha vissuto da vicino i terribili avvenimenti del 2016, e realizzato in collaborazione con ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Un lavoro che raccoglie le ricette di oltre 30 esponenti dell’alta cucina italiana, insieme per dare altrettante personali interpretazioni dell’Amatriciana, piatto simbolo di una cittadina, della sua tradizione e delle sue eccellenze enogastronomiche. Trentatre gustose varianti che richiamano la versione più classica rivisitandola in chiavi differenti, curiose e creative. Questi i nomi dei grandi nomi della cucina italiana che hanno fornito il loro prezioso contributo: Paolo Barrale; Massimo Bottura; Moreno Cedroni; Stefano Ciotti; Bruno Cossio; Accursio Craparo; Enrico Crippa; Stefano Deidda; Loretta Fanellla; Fabio Giacopelli; Herbert Hintner; Ernesto Iaccarino; Antonia Klugmann; Pietro Leemann; Paolo Lopriore; Isa Mazzocchi; Alessandro Miocchi; Enrico Nativi; Davide Oldani; Giuseppe Pellegrino; Giancarlo Perbellini; Valeria Piccini; Niko Romito; Angelo Sabatelli; Luigi Salvi; Davide Scabin; Maurizio e Sandro Serva; Filippo Sinisgalli; Massimo Spigaroli; Luciano Tona; Fulvio Vailati; Gianfranco Vissani.
A loro si affianca il grande Maestro Gualtiero Marchesi, Rettore di ALMA, con il suo elegante piatto dal titolo “Insieme”.
I proventi della vendita del libro (prezzo di copertina di 19,90 euro) saranno devoluti per finanziare alcuni progetti di ricostruzione a Configno, frazione di Amatrice.
“Non potevamo rimanere indifferenti alla richiesta d’aiuto delle popolazioni colpite dal sisma – spiega il Presidente di ALMA Enzo Malanca - partendo da una ricetta simbolo della tradizione culinaria italiana come l’Amatriciana, che in questi ultimi 12 mesi è diventata il fulcro di molteplici iniziative benefiche, la nostra Scuola ha voluto coinvolgere grandi chef, gli stessi con cui collabora dal 2004 per formare i futuri ambasciatori della cucina italiana e con cui promuove la nostra identità gastronomica nel mondo”.
E la risposta è stata incredibile, perché “Amatricianae” non è solo un ricettario, piuttosto un libro che racconta una storia culinaria attraverso proposte gastronomiche e testi inediti firmati dai docenti di ALMA come Luca Govoni, responsabile di Storia e Cultura della Gastronomia; Davide Mondin, esperto di Certificazioni e Prodotti Tipici, Fabio Amadei, docente di Storia e Cultura della Gastronomia, e il critico enogastronomico Andrea Grignaffini che prova a fare chiarezza sull’eterno dilemma della cipolla nell’Amatriciana. A completare il quadro, e fornire un’immagine ancora “gustosa” delle ricette, gli scatti di Arturo Delle e la copertina di Ugo Nespolo, tra i più acclamati artisti italiani contemporanei, che rimanda al binomio perfetto tra arte e gastronomia.
Le Edizioni del Loggione, lanciano un nuovo portale che si propone come un punto di incontro tra gli autori e gli amanti del genere, in tutte le sue declinazioni. Una grande biblioteca virtuale dove poter leggere racconti e romanzi di qualità.
Di Manuela Fiorini
La nuova sfida della casa editrice modenese Edizioni del Loggione si chiama "R come Romance". All'indirizzo www.storieromantiche.it, da pochi giorni on line, si può trovare una grande biblioteca virtuale, nella quale scegliere e valutare tutte le sfumature del "rosa".
"Il Romance", ci spiega Katia Brentani delle Edizioni del Loggione, "è il genere in cui vengono raccolte le storie d'amore. Tuttavia, ne esistono diverse declinazioni, sfumature, contaminazioni e sottogeneri, ma quasi sempre i romanzi mantengono una struttura di base comune: dalla storia d'amore che costituisce il filo conduttore principale si dipanano in modo diverso avventure, colpi di scena e intrighi. Il finale, si potrebbe dire d'obbligo, è il lieto fine".
Sul sito si possono trovare diverse sezioni, identificate da diversi colori, che raggruppano i racconti dividendoli per sottogeneri. C'è il Romance contemporaneo, con storia ambientate dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Romance storico, con storie ambientate prima del 1945, per esempio nel West o in epoca vittoriana, il Romance Sovrannaturale, con racconti e romanzi che contengono elementi come il fantasy, la fantascienza, la magia e personaggi soprannaturali come vampiri, licantropi, angeli, fantasmi. Nella sezione, Romance Giallo & Suspense i lettori troveranno storie con elementi mutuati dal giallo e dal noir, mentre in quella Romance Young Adult e New Adult si possono trovare storie d'amore romantiche con protagonisti adolescenti. Nella sezione Romance Erotico si potranno trovare invece storie con scene di esplicita passione, attorno alle quali ruota la narrazione. Un genere trasversale, invece, è il Chick lit, diventato popolare in seguito ai successi dei romanzi I love shopping di Sophie Kinsella, Il diavolo veste Prada, di Lauren Weisberg, o Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding. Questa categoria non viene annoverata nel "romance" vero e proprio, perché le storie non si sviluppano attorno alla storia d'amore della protagonista, ma intorno alla sua vita. Sono storie generalmente ambientate in grandi città, dove al centro c'è il rapporto tra il personaggio principale e il mondo del lavoro, oppure la sua vita sociale.
Il portale si propone anche come punto di incontro tra autori e lettori. I racconti, infatti, si possono scaricare gratuitamente, mentre, chi ha nel cassetto una storia che rientra nei generi sopracitati, può inviarla all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I migliori racconti dell'anno saranno poi riuniti in un ebook che sarà messo in vendita sui principali Digital Stores. Stessa modalità anche per chi desidera proporre un romanzo.
R come Romance vuole anche essere un punto di scambio e confronto tra gli autori, che avranno a disposizione un proprio profilo dove poter pubblicare e promuovere i propri lavori.
Il concorso, promosso dalla casa editrice Historica e dall'azienda Rule Design, ha visto la partecipazione di 300 autori provenienti da tutta la regione. Nell'antologia ci sono anche due racconti di Duilio Pizzocchi e Andrea Vasumi. Le presentazioni venerdì 16 giugno a Ravenna e sabato 17 giugno nella Basilica di San Petronio, a Bologna. L'intervista al curatore Stefano Andrini.
Di Manuela Fiorini
BOLOGNA – Emilia Romagna, terra di scrittori. Lo dimostra il successo del concorso letterario "Racconti Emiliano Romagnoli", promosso dalla casa editrice Historica in collaborazione con l'azienda Rule Design, che per questa quinta edizione "sforna" ben tre volumi. Due dedicati agli autori emiliani e uno a quelli romagnoli. Il tour delle presentazioni prenderà il via venerdì 16 giugno, alle 21, presso la sede di Rule Design, in via Dismano 773, a Ravenna, quando saranno premiati gli autori provenienti dalla Romagna. Il giorno successivo, sabato 17 luglio, gli autori emiliani (tantissimi!), saranno invece premiati nella suggestiva Basilica di San Petronio (Sala della Musica, dalle 17), di via Galluzzi 12/2, a Bologna. Il 1° luglio, invece, è in programma un reading una Maratona di Lettura nella cornice del Giardino degli Angeli a Castel San Pietro Terme (BO).
Ben 300 i racconti arrivati alla redazione del concorso. E il duro lavoro di selezione, che ha fatto scendere il numero a 165, è stato svolto dal giornalista, scrittore e conduttore radiofonico Stefano Andrini, dal quale ci siamo fatti raccontare questa avventura.
Come nasce il concorso "Racconti Emiliano Romagnoli" e quali sono le novità di questa quinta edizione?
"Il concorso letterario, assolutamente gratuito, ha l'obiettivo, confermato nell'edizione 2017, di dare voce al talento sommerso. Tra la via Emilia e il West della nostra regione non ci sono solo cibo, musica e motori, ma anche uno spettacolare fiume carsico della fantasia che siamo riusciti ancora una volta a far emergere. Questo oro nero della nostra terra, ancora poco conosciuto o ignorato dalla cultura con l'iniziale maiuscola, è in realtà un fenomeno virale, che attraversa tutte le generazioni (il partecipante più giovane ha 7 anni), coinvolge sia le donne che gli uomini, e ha radici nella città (Modena è una delle più prolifiche), ma anche nei paesi più sperduti. Il concorso riveste, quindi, i panni di un rabdomante alla ricerca di quell'acqua di cui, complici a volte i social e, più generale, una mancata educazione a leggere a scrivere, rischiamo di non ricordare più il sapore e la consistenza".
La precedente edizione comprendeva un racconto inedito di Guareschi. Chi saranno, invece, i superospiti di questa seconda avventura?
"Due grandi comici come Duilio Pizzocchi e Andrea Vasumi. Il racconto di Pizzocchi si intitola "Ma come è bello andare in giro per i colli bolognesi". Nell'incipit scrive: "Essere assunto alla Minarelli non è stato difficile, mi sono presentato e mi hanno sottoposto a un severo test articolato in due domande: ti piacciono le moto? Hai voglia di lavorare? Bene, vieni lunedì alle 8. Anche sui motori non ero proprio un genio, però adesso sono capace di smontarli e rimontarli quasi a occhi chiusi dimenticando fuori pochissimi pezzi. Per non sentirmi inferiore ai colleghi di reparto ogni tanto metto qualche pezzo extra sul loro banco: una vite, una rondella, una guarnizione, così quando hanno finito il montaggio vedono quel pezzo rimasto e devono rismontare tutto.
E quello di Vasumi?
"È in versione quasi esistenziale. "Tutti noi ci siamo trovati, nel corso della vita, di fronte ad un bivio. Vado a destra o a sinistra? Bianco o nero? Sì o no? Tutti tranne me. Eh già, perché io sono un bivio. E quando nasci così, c'è poco da fare: o sei in un modo o sei nell'altro. Eppure, nel mio albero genealogico, c'erano fior fior di infrastrutture: ponti, tangenziali, strade provinciali. Ma io sono nato bivio: mia mamma era una bella rotonda, baciata dal sole e sempre piena di vita ... probabilmente l'avete conosciuta ... la rotonda sul mare che cantava anche Fred Bongusto. Una rotonda sul mare ... il nostro disco che suona ... Bella, bellissima ... la mia mamma ... mentre la canzone, dopo la terza volta che l'ascolti, ti fa venire su l'esaurimento nervoso".
C'è un filo conduttore tra i racconti?
"Una grande orchestra sinfonica, sia pure sui generis. Gli strumenti narrativi che la compongono ci sono tutti e danno vita ad una sorta di romancero padano suggestivo e coinvolgente come un Bolero di Ravel. La memoria, prima di tutto. Con le sue sonorità a volte sbiadite, a volte pacificanti e in altri casi struggenti o addirittura disperate. C'è il suono cupo dei bassi impegnati a tessere la trama di noir ispirati alla realtà o dettati dalla pura fantasia. Combattuti nell'eterno dilemma tra un racconto del male come fuga dalla realtà o il mettere le mani nel letame nella speranza che davvero
anche da quello possano "nascere i fior". La grancassa o un semplice colpo di triangolo ci consentono una full immersion nelle grotte spesso oscure della storia. Mentre soffusi bisbigli d'arpa sono la colonna sonora di una vita che si dipana, si ingarbuglia, talvolta non ritrova neanche più il filo. Ma che, in ogni caso, vale la pena narrare anche a rischio di dissonanze dodecafoniche. Tanti strumenti che in qualsiasi altra occasione potrebbero rischiare l'effetto "torre di Babele" ma che qui in questa terra, della quale l'antologia è specchio tridimensionale, assumono le vesti di un unico straordinario concerto. Quello di un popolo a cui piace, ancora, contare storie".
I volumi "Racconti Emiliano Romagnoli" si potranno ordinare in libreria oppure richiedere direttamente alla casa editrice www.historicaedizioni.com singolarmente o tutta la raccolta.