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Bond Italia consentirà di erogare alle imprese 400 milioni di euro di nuovi finanziamenti a condizioni favorevoli. 2 miliardi già erogati in Italia dal 2014, di cui 266 milioni a PMI e mid-cap dell'Emilia Romagna.

 

UniCredit lancia sul mercato il collocamento della 6a edizione del BOND ITALIA, portafogli di finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI. Il collocamento si rivolge alle Piccole e Medie Imprese (PMI) e alle Mid-cap (imprese diverse dalle Pmi, aventi un numero di dipendenti non superiore a 499).
Nelle precedenti edizioni, dal 2014, tramite Bond Italia UniCredit ha erogato 2 miliardi di euro in Italia, di cui circa 266 milioni di euro in Emilia Romagna.

I nuovi plafond di finanziamenti con garanzia del Fondo saranno due:

un primo plafond di 100 milioni di euro destinato a finanziare investimenti e/o progetti di ricerca e innovazione, con importo massimo per singola azienda di 1 milione di euro, pre-ammortamento di massimo 18 mesi (durante i quali si pagheranno solo gli interessi), cui si aggiunge un periodo di ammortamento da 24 a 60 mesi, a seconda dei progetti presentati;

un secondo plafond di 300 milioni di euro "misto", che consentirà di finanziare, oltre agli investimenti, anche la crescita e sostenere la liquidità (acquisto scorte, pagamento fornitori, spese per il personale, etc.). In questo caso l'importo massimo per singola azienda è di 3 milioni di euro. La durata prevede in ogni caso un periodo di pre-ammortamento massimo di 18 mesi, cui si aggiunge un periodo di ammortamento.

Il Fondo di Garanzia per le PMI, al fine di agevolare l'accesso al credito delle imprese, interviene concedendo garanzie su portafogli di finanziamenti, a copertura di una quota delle prime perdite sui portafogli medesimi.

Il Bond Italia opera su tutto il territorio nazionale a esclusione della Regione Toscana. Per la Regione Abruzzo è possibile accedervi per le operazioni superiori a 100 mila euro e per la Regione Marche per le operazioni superiori a 150 mila euro.

"La garanzia di portafoglio – afferma Andrea Casini, Co-Head Italy di UniCredit – è uno strumento finanziario fortemente innovativo che consente alle imprese di ottenere credito con più velocità a condizioni più favorevoli, senza ulteriori garanzie reali e senza nessun costo per la garanzia. UniCredit ha già erogato circa 2 miliardi di finanziamenti attraverso questo particolare strumento, a conferma del continuo supporto della banca alle piccole imprese italiane."

"La possibilità di accedere a questa nuova edizione di BOND ITALIA – ha ribadito Giovanni Ronca, Co-Head Italy di UniCredit – conferma il ruolo di partner strategico di UniCredit per le imprese che vogliano cogliere le opportunità legate alla trasformazione digitale e all'industria 4.0, e integra un'offerta per le Mid-cap che contempla già diversi strumenti, anche estremamente personalizzati per il supporto, la valorizzazione e la crescita del made in Italy".

 

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Giovedì, 14 Gennaio 2016 13:20

Reti di Imprese: nasce Teamreti Italia

Innovazione e social network per una rete di imprese che guarda al futuro. Nasce Teamreti Italia, una rete di imprese fortemente concentrata sul supporto alle Piccole e Medie imprese che sempre più chiedono di fare rete, che trae le sue origini da AssoretiPMI, l'associazione nazionale indipendente nata dal Gruppo Reti di Imprese PMI sul social network LinkedIn. -

Modena, 14 Gennaio 2016

Le origini sono quelle del social network, l'ambiente è l'ecosistema delle reti d'impresa, l'obiettivo è il rafforzamento delle PMI. Da questo insieme di presupposti nasce Teamreti Italia, una rete di imprese fortemente concentrata sul supporto alle Piccole e Medie imprese che sempre più chiedono di fare rete.
"La complessità del momento storico e lo stesso sistema globale nel quale siamo inseriti impongono un livello di esperienza e di aggiornamento straordinari. Ci vuole una fortissima contaminazione tra competenze ed esperienze professionali diversificate, tra i diversi territori e anche tra gli stessi settori industriali. Viviamo in una società liquida in cui anche il tessuto industriale si evolve e si innova, e spesso si presenta con i contorni più sfumati di quelli di un tempo" afferma Eugenio Ferrari, Presidente dell'Organo Comune di Teamreti Italia, che prosegue: "Abbiamo voluto creare una rete di impresa che partisse da questi presupposti acquisiti in oltre 4 anni di esperienze nel mondo social e associativo al fianco delle reti di impresa. Oggi portiamo questo immenso patrimonio di competenze a tutte quelle reti che si devono ancora formare ma anche alle reti che attraversano un momento di stallo e devono rivedere in tutto o in parte le proprie strategie. Siamo appena partiti ma abbiamo già molte domande di Imprese che chiedono di entrare nella rete".

Teamreti Italia trae le sue origini da AssoretiPMI, l'associazione nazionale indipendente nata dal Gruppo Reti di Imprese PMI sul social network LinkedIn. E' da questa esperienza unica a livello nazionale che Teamreti Italia trae quelle competenze che può trasferire alle Imprese direttamente come Organizzazione presente e operativa su tutto il territorio Italiano.
Le 11 Imprese che hanno dato vita a questa aggregazione assolvono e integrano tutte le competenze necessarie alle creazione e allo sviluppo di una rete di impresa: Teamreti S.r.l, Seam Consulting Srl, Blue Lab Srls, DicaConsulting di Dario Di Carlo, Consulcert Srl, Pignatari Carlo D.I, Gamina Srl, Imprenditore Online Srls, Consulenza&Reti Srl, Davide Zanetti D.I, Immagica Comunicazione Srl.
La crescita della rete nella sua compagine segue un progetto di sviluppo che si articola in tre direttrici: competenze, settori, territorio. Con una forza in più, quella di un grande network già esistente e interconnesso composto da Imprese, Professionisti, Reti di Imprese, Manager ed esperti di reti che si raccolgono nella più grande community italiana sulle reti di impresa, costituita dal gruppo Reti di Imprese PMI e dall'associazione AssoretiPMI.

www.teamretitalia.com 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Imprese CNA protagoniste degli incontri b2b promossi nell'ambito del progetto "Expo in RE: AgricoltuRE per la sostenibilità, l'energia e il nutrimento". -

Reggio Emilia, 3 luglio 2015 -

Sud Africa, Burkina Faso, Namibia, Brasile, Mozambico, Zambia. Sono questi i Paesi coinvolti nell'iniziativa "Agricoltura ed Energie Rinnovabili: la filiera biogas/biometano", la due giorni dedicata ai temi dell'energia e della produzione dagli scarti agricoli con un focus sul biogas nell'ambito del progetto "Expo in RE: AgricoltuRE per la sostenibilità, l'energia e il nutrimento" promosso dal Comune di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia-Romagna con l'adesione, tra le altre associazioni, di CNA.

Sono stati proprio gli imprenditori CNA, appartenenti al raggruppamento CNA Industria, i protagonisti assoluti degli incontri bilaterali avvenuti al Tecnopolo con le delegazioni dei paesi africani e del Brasile. Si tratta di aziende appartenenti per lo più ai settori della meccanica agricola, packaging, trattamento acque ed ambiente, energie rinnovabili. Nello specifico hanno partecipato: Studio Alfa, Becquerel Electric e Re.Co Automazioni di Reggio Emilia, Saer Elettropompe di Guastalla, Atlantic Man di Castelnovo Sotto, Enertech di Bagnolo in piano.

"Non è la prima volta che partecipiamo a questo genere di incontri. Lavoriamo in tutto il mondo e da poco abbiamo avviato un'attività in Costa d'Avorio per la perforazione di pozzi per acqua potabile o ad uso industriale – spiega Giuseppe Conti, titolare della ditta Re.Co Automazioni – abbiamo ritenuto fondamentale la nostra presenza perché questi Paesi hanno tutti bisogno di sistemi di irrigazione. I contatti più interessanti ci sono stati con il Sudafrica, il Burkina Faso, e in parte con la Namibia. Auspichiamo che gli incontri di oggi si traducano in opportunità concrete di business".

La spinta all'internazionalizzazione è uno dei temi centrali nelle azioni di CNA insieme alla promozione delle reti d'impresa capaci di competere, soprattutto all'estero, con le grandi industrie, sfruttando le esperienze e le competenze specifiche trasversali che distinguono ciascuna azienda.

"E' un bene per le nostre imprese – sostiene il direttore generale CNA Fabio Bezzi – riuscire a cogliere queste opportunità di internazionalizzazione. E' segno di vitalità e continua ricerca di nuove prospettive di sviluppo. La vera sfida del futuro sarà quella di essere in grado di produrre energia, una buona energia, a partire dagli scarti della produzione agricola. Sul nostro territorio abbiamo aziende di assoluta qualità, con le competenze necessarie per realizzare progetti importanti in tutto il mondo. Il compito di CNA è fare in modo che le aziende abbiano a disposizione tutti gli strumenti, dai momenti di incontri e relazioni al reperimento di fondi e agevolazioni per gli investimenti, per riuscire in questa impresa".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Giovedì, 04 Giugno 2015 11:52

PMI si consolida la ripresa

Modena prima in Regione nei dati TrendER 2014. Il 2015 comincia con il segno più per le piccole imprese manifatturiere modenesi, all'insegna di una ripresa che sembra trovare elementi di solidità. Crescita al solito trainata da meccanica e sostenuta da alimentare, elettronica e biomedicale. E nell'indagine di CNA Regionale TrendER, il 2014 si chiude con un +4% sul versante fatturato, dato che fa del nostro territorio il migliore in Emilia Romagna. -

Modena, 04 giugno 2015 -

Non sono solo i risultati di TrendER, l'Osservatorio regionale realizzato da CNA Emilia Romagna e dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo che analizza le imprese in regione con meno di 20 dipendenti e che oggi ha diffuso i dati relativi al 2014 (rivelazione che vede Modena al primo posto in regione) a confermare la ripresa.
Anche l'analisi congiunturale relativa alle imprese modenesi del settore manifatturiero sino a 50 dipendenti elaborata dall'Ufficio Studi di CNA Modena, in collaborazione con la Camera di Commercio, conferma i dati positivi che stanno maturando da più parti, Istat in primis. Sia la produzione che il fatturato delle Pmi di casa nostra, infatti, nei primi tre mesi dell'anno sono aumentati del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
A trascinare la ripresa che, come da copione, è l'export, che vale il 22,6% del fatturato totale. Un ammontare importante, ma minore di qualche mese fa, quando in assenza della domanda interna la tenuta del sistema manifatturiero si affidava pressochè esclusivamente alle esportazioni. Rimane stabile l'occupazione.

dati pmi mo

SI CONSOLIDA LA CRESCITA
Si tratta di una crescita importante, malgrado si sia solo a inizio anno, che conferma un percorso di crescita lento, ma sempre più stabile, che contribuisce ad allontanare il livello dell'economia modenese dal minimo raggiunto nel 2009 e sfiorato quattro anni più tardi.

dati 1 pmi mo

I SETTORI
In un panorama complessivamente favorevole, le uniche note stonate arrivano dalla ceramica e, soprattutto, dal comparto della moda (in particolare dalla maglieria). Vola invece la meccanica, ben supportata dall'automotive. Nel dettaglio gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Alimentare

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +0,7% +2,3% +4,8%
FATTURATO -2,0% -9,3% -2,0%
ORDINI ITALIA +11,0% -5,7% +0,6%
ORDINI ESTERO -1,6% +36,4% +12,0%

Prosegue il buon momento di questo importante settore, risultato che acquisisce un'importanza particolare nell'anno dell'Expo. Cresce la componente interna della domanda, visto che l'export si ferma al 7,6%. Gli ordini esteri però, forse proprio grazie all'Esposizione Universale, sono previste in crescita di oltre 36 punti percentuali.

Maglieria

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +0,7% -18,1% +5,6%
FATTURATO -19,4% -6,4% +5,8%
ORDINI ITALIA +66,0% -17,8% -7,8%
ORDINI ESTERO -3,5% +28,9% +17,1%

Male, malissimo la maglieria, che configura in particolare la produzione in conto terzi. Crollo dovuto in particolare al mercato interno, visto che l'export balza a valori record arrivando a sfiorare il 40%.

Abbigliamento

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +1,4% -3,7% -2,0%
FATTURATO +0,5% -4,1% -2,0%
ORDINI ITALIA 0,0% -11,8% -7,6%
ORDINI ESTERO +10,7% +0,0% -24,9%

Non va benissimo neppure per l'abbigliamento, per il quale a preoccupare è la flessione del fatturato. A difendersi meglio sono le imprese in conto proprio, soprattutto quelle che si collocano nella fascia medio-alta del mercato.

Ceramica

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE -2,5% -3,5% +6,2%
FATTURATO -3,3% +2,2% +12,0%
ORDINI ITALIA -7,3% -5,0% -12,0%
ORDINI ESTERO +15,1% +0,0% +13,0%

Dopo la buona performance di fine anno, rifiata il settore della ceramica, rappresentato prevalentemente dal cosiddetto terzo fuoco. Il calo della produzione, infatti, è compensato dalla tenuta del fatturato.

Prodotti in metallo

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +1,1% +1,2% -2,5%
FATTURATO +4,0% +2,5% +0,3%
ORDINI ITALIA +4,5% +3,9% +2,1%
ORDINI ESTERO -12,5% +1,3% +2,3%

Tutti positivi i segni nel comparto della meccanica pesante, che vede aumentare considerevolmente la quota di fatturato estero. Peraltro rimangono buone anche le attese per il futuro, poiché sia gli ordini esteri (+1,3%) che quelli interni (+3,9%) sono, infatti, in aumento. In doppia cifra (+11,4%) le esportazioni.

Macchine e apparecchi meccanici

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +4,6% +18,4% +13,6%
FATTURATO +10,4% +15,2% +15,7%
ORDINI ITALIA -3,3% +23,4% +0,1%
ORDINI ESTERO +14,9% +28,5% +3,0%

Marcia a tutta forza il comparto principe del manifatturiero geminiano, che accelera ancora dopo la già buonissima performance di fine 2014. Si tratta di un'indicazione importantissima per la manifattura modenese, visto che questo comparto rappresenta la cerniera dei vari distretti della nostra economia. La quota del fatturato estero si attesta sopra il 36% e anche le attese per gli ordinativi sono più che favorevoli. In questo contesto non poteva che crescere anche l'occupazione, aumentata dell'1,3%.

Biomedicale 

Parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +2,9% +2,9% +2,5%
FATTURATO -6,1% +2,4% +6,3%
ORDINI ITALIA -1,9% +0,1% -6,9%
ORDINI ESTERO +13,7% -2,0% +7,0%

Stabile e ancora in crescita di questo dinamico comparto, che conferma di avere in qualche modo superato la crisi post sisma.

Apparecchiature elettriche ed elettroniche

parametro 1° trim. 2014 1° trim. 2015 4° trim. 2014
PRODUZIONE +13,1% +5,5% +1,2%
FATTURATO +5,6% +9,7% +1,1%
ORDINI ITALIA +2,8% +4,9% +4,8%
ORDINI ESTERO +39,9% +36,7% +11,4%

Conferma la sua dinamicità un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente, sia per la sua "esportabilità" (praticamente due prodotti su cinque sono venduti oltre confine), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia e innovazione.

I DATI DI TRENDER

TrendER, l'Osservatorio di CNA Emilia Romagna che analizza le imprese in regione con meno di 20 dipendenti, nella rilevazione sul secondo semestre 2014, ha evidenziato come il fatturato complessivo sia ancora diminuito, ma a ritmo decrescente (-8,6% nel primo semestre, -7,7% nel secondo) mentre la componente estera ha dato buoni segnali prendendo a crescere a ritmo sostenuto nel secondo semestre (+26,1%). La performance della componente per conto terzi (-8,5%) che da quattro semestri è più sfavorevole di quella complessiva, indica da un lato che le relazioni di committenza hanno perso un ruolo trainante, dall'altro che il conto proprio costituisce ormai una risposta più efficace per combattere la crisi di domanda. L'analisi per trimestre mostra un alleggerimento della crisi tra il terzo e il quarto trimestre 2014 per il fatturato: si passa infatti da una diminuzione tendenziale del -12,2% nel terzo trimestre ad una del -3,8% nel quarto. Il fatturato estero rafforza la crescita nonostante che il suo peso sul totale (sopra il 4% per il manifatturiero) sia ancora esiguo. Anche le prime indicazioni sul primo trimestre 2015 confermano questa tendenza.

Le dinamiche del fatturato di fine 2014 sono positive per le micro e piccole imprese delle aree provinciali di Modena (+4,0 %) e di Rimini (+6,2%). Per tre territori provinciali le perdite sono a doppia cifra: per la provincia di Piacenza la diminuzione tendenziale del fatturato nel secondo semestre 2014 è pari a -12,7%; per quella di Reggio Emilia: -14,1%; per quella di Bologna: -15,2%. Ravenna segna un -9,8%, Ferrara perde il -8,3%, Forlì-Cesena scende del -7,7%, Parma cala del -4,3%.

Per ciò che riguarda Modena, il secondo semestre 2014 si chiude con una ripresa del fatturato (+4%) trainata dal commercio estero (il fatturato interno cresce del 3,2%) e dal conto proprio (il conto terzi cresce solo dell'1%). Gli investimenti decrescono lievemente ma il loro livello si mantiene relativamente elevato. Le dinamiche delle principali voci di spesa sono discordanti: mentre le spese per retribuzioni crescono leggermente (+0,9%) le spese per consumi, invece, continuano a calare con decisione (quattro semestri consecutivi di ridimensionamento). Il deciso calo delle spese per formazione e per assicurazione (in ambedue i casi una diminuzione che oltrepassa il 20%) concorre a indicare che per l'economia di piccola impresa della provincia, a fine 2014 la ripresa si è solo affacciata.
La ripresa del fatturato totale a fine 2014 è dovuta soprattutto alla forte crescita di fatturato nelle costruzioni (+20%) ma anche alla leggera ripresa del manifatturiero (+2%). Accelera, invece, il ridimensionamento del fatturato per il terziario (-17,7%).
Tra le manifatture, sono in ripresa la meccanica (+5%) e il legno-mobile (+8,3%) mentre prosegue la crisi del sistema moda (ancora -7,9%) e torna in negativo la dinamica del fatturato per le trasformazioni alimentari.
Tra le attività di servizio, le dinamiche più negative interessano i trasporti (-21,7%) ma anche riparazioni veicoli (-14,5%). Per i servizi a persone e famiglie si registra ancora un segno negativo (-2,8%) ma la crisi registra un deciso alleggerimento.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA

"Sono notizie positive che probabilmente vanno oltre le attese – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – e che danno un po' più di fiducia all'intero settore manifatturiero modenese".
"La speranza – continua Venturi – è che questa fiducia si tramuti in un aumento degli investimenti, sia in macchinari – eventualità che avrebbe ripercussioni positive in particolare per il nostro territorio, vocato a questo tipo di produzioni – sia sotto forma di assunzioni. E gli ultimi dati pubblicati dall'Istat vanno fortunatamente in questa direzione".
Secondo CNA, infatti, proprio l'occupazione potrebbe dare una svolta positiva al mercato dei consumi interni, "determinanti – continua il presidente di CNA Modena – affinché la ripresa del settore manifatturiero sia accompagnata da quello del commercio, altra importante gamba della nostra economia".
"In questa situazione finalmente positiva – conclude Venturi – rimane l'amarezza di quello che le imprese potrebbero fare se fossero almeno parzialmente sgravate dal peso del fisco, un fisco che ormai si prende oltre il 60% dei redditi d'impresa a suon di adempimenti fiscali che a loro volta hanno un prezzo. Una recente indagine ha messo in rilievo come il numero annuo degli adempimenti fiscali vada tra i 92 e i 251 giorni. In termini di costi occulti, parliamo di qualcosa come oltre 29 miliardi di euro all'anno, dei quali oltre l'87% gravanti sulle microimprese. Risorse che potrebbero essere più utilmente investite in ricerca, investimenti e nuova occupazione, generando un circolo virtuoso utile all'intera comunità".

(fonte:Ufficio Stampa CNA MO)

 

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

L'andamento dell'ultimo trimestre del 2014, fotografato dall'analisi congiunturale dell'Ufficio Studi di CNA e della Camera di Commercio, salva un anno in chiaroscuro per le pmi del nostro territorio, ma per il futuro rimangono elementi di incertezza che frenano gli investimenti. -

Modena, 6 marzo 2015 -

Una crescita consistente, quella marcata nel quarto trimestre dell'anno dalle imprese modenesi sino a 50 dipendenti, nelle quali la produzione è cresciuta, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, di ben il 4,3% (4% il fatturato). Una crescita per una volta dovuta ad un'inattesa vitalità del mercato interno, come dimostra il fatto che, per la prima volta dopo undici trimestri consecutivi, la quota di export si ferma sotto il 20% (per la precisione al 18,9%). Le attese, però, non solo esaltanti: gli ordinativi nelle mani degli imprenditori, infatti, parlano di un calo del 4,9 in Italia, un passo indietro che nemmeno l'attesa crescita del fatturato estero (+4%) riesce a compensare.

pmi mo

AI LIVELLI DEL 2010
Grazie al dato di fine anno, il 20114 si chiude, per le Pmi di casa nostra, con una crescita della produzione dell'1,6% e del fatturato del 2,2%. Più di un quinto della produzione va all'estero (il 22,5%) mentre l'occupazione è rimasta sostanzialmente stabile (+0,1%). Malgrado tutto ciò, l'economia dei piccoli paga ancora cinque anni alla crisi, fermandosi ai livelli del 2010.

pmi mo1

I SETTORI
Una crescita generale e diffusa, nei diversi settori monitorati dall'indagine, che si rifà al solo settore manifatturiero della nostra economia. L'unico segno meno, infatti, riguarda la carpenteria metallica. (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

alimentare pmi mo

Il dato dell'ultimo trimestre porta questo importante settore a concludere il 2014 con una crescita del 6,7%, così come il fatturato (+4,4%). Rimangono buone anche le prospettive, in particolare dall'estero, con ordinativi al +12%, un buon viatico in attesa di Expo 2015.

maglieria pmi mo

Secondo inattesa trimestre consecutivo di crescita per il settore, dato che chiude l'anno nel segno di una sostanziale stabilità (-0,1% rispetto al 2013), a scapito però dei prezzi (fatturato a -3,5%). La quota di export annuale si ferma al 21,3% del totale.

abbigliamento pmi mo

Leggermente meno performante l'altro settore del tessile-abbigliamento modenese, che chiude l'anno in perdita, sia rispetto alla produzione (-0,9%), che, soprattutto, al fatturato (-4,8%). In questo caso destano una certa preoccupazione le previsioni circa gli ordinativi, previsti in calo a due cifre tanto sul fronte nazionale quanto su quello estero.

ceramica pmi mo

Dopo sette trimestri negativi torna il segno più nel comparto del terzo fuoco, che chiude il 2014 con un arretramento del 4,1% in termini di produzione e del 2,6% per quanto riguarda il fatturato. Ma l'anno appena passato marca una certa propensione all'export, visto che il fatturato oltre confine raggiunge il 6,8% del totale, il record negli ultimi otto anni.

metallo pmi mo

E' l'unico comprato che marca il segno meno, uno stop che comunque non preoccupa più di tanto, sia perché tiene il fatturato, sia perché rimangono positive le attese per il 2015. In ogni caso l'anno si chiude con un piccolo arretramento del fatturato (-0,1%) rispetto al 2013, al contrario del fatturato, che cresce invece del 4,5%. 

macchine pmi mo

Torna a correre, invece, il comparto della meccanica di precisione, la "cerniera" della nostra economia, con un colpaccio in doppia cifra tanto nella produzione quanto nel fatturato. L'anno segna così un +3,6% rispetto al primo di questi due parametri e +8,2% per il secondo, con la quota export del 39,2%.

biomedicale pmi mo

Anche il biomedicale, dopo un semestre negativo, ritrova il segno più, anche se il 2014 si chiude all'insegna della stabilità: +0,3% la produzione, -1,2% il fatturato. Rimane elevata la quota di export (48,8%) pur senza raggiungere i record degli anni passati.

apparecchiature elettriche pmi mo

Conferma la sua dinamicità un comparto magari ancora non molto rappresentativo per la nostra economia, ma da seguire attentamente, sia per la sua "esportabilità" (un prodotto su quattro termina oltre confine), sia per i suoi contenuti in termini di tecnologia ed innovazione. Una considerazione che nasce non tanto dai dati trimestrali, quanto da quelli annuali: con la produzione (+3,9%) e il fatturato (+4,9%) entrambi in crescita rispetto al 2013. E buone sono anche le prospettive, sotto forma di ordinativi, per il 2015.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA

Può sembrare paradossale, ma la generale discesa dell'export ha una chiave di lettura positiva, perché indica una ripresa del mercato nazionale.
Rimane una forte preoccupazione per la mancanza di prospettive a lungo termine. Le aziende, cioè, navigano ancora a vista, alle prese con interrogativi sia di natura squisitamente economica che politica (pensiamo, ad esempio, alle difficoltà della Russia, che stanno minando le potenzialità di un mercato che appena qualche mese fa rappresentava un'area di grande interesse anche per le pmi modenesi, o all'instabilità nei paesi nordafricani e mediorientali). Ciò rallenta gli investimenti, che davvero potrebbero dare un grande impulso a quella sorta di "ripresina" che ci si attende per il 2015.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

 

Nei primi 8 mesi del 2014 nel solo settore commerciale al dettaglio in Emilia Romagna, hanno già chiuso i battenti ben 2.006 negozi. Confesercenti Emilia Romagna avanza proposte di intervento ai candidati alla presidenza della Regione -

Parma, 20 novembre 2014 -

Anche nell'imminenza delle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea legislativa regionale, Confesercenti Emilia Romagna vuole sottolineare la situazione allarmante in cui versano le p.m.i. del commercio e del turismo, in gran parte ormai soffocate da questa lunghissima crisi, il cui effetto si manifesta non solo con un aumento del numero di chiusure, ma anche e soprattutto con una riduzione del numero di nuove aperture. Si assiste dunque a una sempre maggiore difficoltà ad aprire una nuova impresa: un dato allarmante, soprattutto in una regione come l'Emilia Romagna che ha sempre registrato un altissimo tasso di imprenditorialità della popolazione.

Nei primi 8 mesi del 2014 nel solo settore commerciale al dettaglio in Emilia Romagna, hanno già chiuso i battenti ben 2.006 negozi mentre le nuove attività sono state solamente 880; stesso trend per le imprese ricettive e pubblici esercizi: 1.294 chiusure a fronte di 643 nuove aperture.

Le imprese del commercio e della somministrazione versano in una situazione difficilissima: è interesse di tutti evitare l'ecatombe in due dei settori più importanti della nostra economia. Occorre intervenire subito, non si possono lasciare le imprese nel guado e lasciare che le città si desertifichino, con la scomparsa degli importantissimi punti di riferimento per la popolazione storicamente costituiti dai negozi di vicinato. Confesercenti chiede a Comuni e Regione di predisporre con urgenza un piano per salvare il commercio delle nostre città, studiando anche misure di supporto, anche attraverso un Fondo vero e proprio, per chi si mette in gioco e scommette sul futuro decidendo di aprire un nuova attività a partire da credito, assistenza tecnica, affitti e agevolazioni sulle tasse locali.

Per quanto riguarda l'emergenza negozi sfitti è necessario definire un sistema che coniughi le necessità di messa a reddito degli immobili commerciali con il bisogno delle imprese di locali a prezzi ragionevoli per gestire le loro attività. Quindi Confesercenti propone di istituire Tavoli tecnici tra Associazioni imprenditoriali e proprietari immobiliari, anche con la presenza dell'Ente pubblico con un ruolo di garanzia, per studiare un "canone" che sia remunerativo per il proprietario del negozio e sostenibile per il conduttore, con un impianto giuridico concordato.

Questo meccanismo potrebbe essere attivato anche per gli alberghi e le altre forme di ricettività turistica che da un lato vedono le difficoltà di subentro nelle gestioni e dall'altro la necessità in molti casi della rinegoziazione di canoni troppo onerosi e non più adeguati all'attuale trend economico e comunque di più forte competitività economica e di contrazione continua della redditività.

Confesercenti chiede quindi ai candidati alla presidenza della Regione Emilia Romagna di impegnarsi prioritariamente per:

l'accesso pieno ai Fondi Europei 2014-2020 anche per le imprese del commercio, turismo e servizi e relativi progetti di investimento, con misure operative e bandi che consentano la reale fruibilità dei contributi anche alle micro e piccole imprese;

la maggiore dotazione di risorse per la patrimonializzazione e i Fondi di garanzia dei Confidi da affiancare ai positivi interventi già effettuati per la mitigazione del rischio di credito, con un maggiore coordinamento delle modalità di intervento nei vari settori produttivi, anche prevedendo un Fondo e misure ad hoc per le start-up.

lo stop a qualsiasi ulteriore aumento dell'imposizione locale e delle tariffe pubbliche, il cui impatto sulle imprese dovrebbe invece gradualmente diminuire;

misure ancora più efficaci in materia di semplificazione amministrativa e burocratica;

No ad ulteriori inasprimenti dei provvedimenti di limitazione al traffico veicolare privato ed eliminazione dei blocchi del giovedì;

un'attenzione ancora più forte ai temi della mobilità, trasporti, sosta, raggiungibilità delle città e delle destinazioni turistiche che rivestono per le imprese di questi settori un'importanza vitale;

misure concrete per garantire il rispetto della legalità, la lotta all'abusivismo commerciale e alle infiltrazioni malavitose nel tessuto economico; eliminazione dei "regimi agevolati" nelle attività commerciali, turistiche e della somministrazione alimenti e bevande;

il completamento degli interventi di sostegno e dell'erogazione di contributi per le imprese delle aree colpite dal sisma del 2012.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Regionale)

Domani, incontro di CNA, presso la sede Provinciale sui bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI -

Modena, 14 luglio 2014 -

Che cosa sono i finanziamenti europei e come funziona questo complicato meccanismo? Guardandoli dalla prospettiva di un piccolo imprenditore sono senz'altro un'importante opportunità da cogliere (soprattutto in questo momento di difficile congiuntura economica) ma sembrano a volte una meta astratta irraggiungibile, un puzzle da comporre troppo complicato. Passare dall'astratto al concreto può essere però molto semplice se si è supportati da un esperto del settore e CNA vuole essere proprio questo per le sue imprese.

Dal mese di settembre la regione Emilia Romagna inizierà a pubblicare bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI. Tutto quello che un'azienda deve sapere per accedere a questo tipo di finanziamento nei tempi giusti, e le relative opportunità collegate, sono il tema centrale dell'incontro di CNA che si svolgerà martedì 15 luglio alle ore 18.30, presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Innovazione, ambiente, formazione e sviluppo sono solo alcuni degli argomenti che saranno oggetto dei prossimi bandi, in conformità a nuovi regolamenti più favorevoli alle aziende di piccola dimensione. Questa è un'importante novità: anche per i piccoli artigiani si presenta alla porta un'occasione per l'accesso facilitato al capitale fatto su misura per loro.

Relatori della serata Marcella Contini (Responsabile Progetti Internazionali CNA Emilia Romagna), Morena Diazzi (Direttore Generale Attività Produttive Regione Emilia Romagna) e Luciano Vecchi (Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna) che affronteranno tutti gli strumenti di sostegno dalla A alla Z a disposizione delle PMI per l'accesso ai fondi UE. Aprirà l'incontro con i saluti il Presidente di CNA Umberto Venturi.
Questo incontro si colloca all'interno di una serie d'iniziative svolte da CNA in merito alla creazione di una guida per le imprese all'interno del complicato, ma fortemente utile, mondo dei finanziamenti. Tutto questo a dimostrazione di quanto l'associazione abbia a cuore lo sviluppo delle sue imprese. La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Indagine TrendER, Modena sopra la media regionale. Diffusa l'estrapolazione della ricerca statistica curata dall'Associazione assieme all'Istat in collaborazione con la Federazione Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia Romagna -

Modena, 19 giugno 2014 -

Dopo essere cresciuto nel primo semestre 2013, negli ultimi sei mesi dell'anno torna a calare, ancorché di poco -0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il fatturato delle piccole imprese modenesi. Nonostante questo gli investimenti ritornano a crescere e si tratta della novità più piacevole del 2013, peraltro in un contesto regionale dove questi ultimi perdono qualcosa come 16 punti.
Questi sono alcuni dei numeri riguardanti dal territorio che emergono dall'analisi di TrendER, l'indagine statistica elaborata da CNA Regionale e avvallata dall'Istat, studio semestrale che coinvolge qualcosa come oltre 5.000 imprese da uno a diciannove addetti.
Un calo, quello modenese, dovuto essenzialmente alla diminuzione del fatturato registrata dal terziario (-3,9%) e, in parte, dalle costruzioni, mentre continua a crescere, com'era stato evidenziato anche nell'indagine congiunturale elaborata nelle scorse settimane dalla CNA di Modena, il settore manifatturiero. In questo macro settore, merita di essere rilevata l'ulteriore accelerazione della meccanica (+9,4%) rispetto al secondo semestre 2012, mentre crolla il fatturato del legno-mobile, che raggiunge il suo minimo.
Tra le attività di servizio, peggiora ulteriormente la domanda per i servizi a famiglie e a persone, mentre i trasporti riflettendo la ripresa del manifatturiero, registrando un aumento non trascurabile (+6%) che interrompe una fase di ridimensionamento perdurante da un anno e mezzo.

Aggregando questi settori si arriva ai dati provinciali, che si riportano nei due grafici seguenti e che evidenziano le problematiche del conto terzi (il cui fatturato, nel secondo semestre 2013, perde quasi 11 punti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), la ripresa degli investimenti e, soprattutto, la tenuta complessiva del nostro sistema economico. La provincia modenese, infatti, chiude sì l'anno in negativo, dietro all'unica area positiva – quella bolognese, che ha chiuso l'anno con un +2,1% - ma davanti ad altri territorio come la provincia di Parma (-22,4%) che, insieme alle province di Rimini (-17,0%) e di Reggio Emilia (-13,1%), mostra dinamiche sensibilmente peggiori rispetto a quella complessiva della regione (-7,0%).

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Giovedì 19 giugno Unimore ospita l'evento promosso da CNA Reggio Emilia e GT Idea sull'importanza della comunicazione online -

Reggio Emilia, 16 giugno 2014 -

Giovedì 19 giugno dalle 14.30 alle 19 presso l'Aula Magna dell'Università di Modena e Reggio, in Via Allegri, 9 arriva il GT Study Day. L'evento, organizzato da CNA Comunicazione e terziario avanzato in collaborazione con CNA Giovani Imprenditori e CNA Impresa Donna, e da GT Idea - società specializzata nelle strategie nelle attività di ricerca, formazione e consulenza nel settore del Web Marketing, ha lo scopo di capire e conoscere i cambiamenti legati al web per le PMI. I temi trattati nel corso della giornata riguarderanno in particolare search strategy, vetrine virtuali e promozione video. Cosmano Lombardo (direttore di GT Idea) e Giorgio Taverniti, CEO di GT Idea e fondatore della omonima Community online, la più grande d'Italia dedicata ai temi del Web Marketing, interverranno sul web marketing e la SEO (Search Engine Optimization), fondamentali per la promozione del proprio business a livello globale, e offriranno una panoramica sulla rivoluzione del Search Marketing, focalizzandosi sui cambiamenti derivanti dall'azione di Google. Seguiranno gli interventi di Luca Bove, esperto di marketing strategico e operativo, che approfondirà il tema della promozione del proprio prodotto/servizio attraverso le vetrine virtuali (marketplace) e Anna Covone, sulla promozione video attraverso Youtube. 

Giuliano Ferrari, Presidente provinciale CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, spiega come: "Con questo importante evento, oltre ad aumentare le sinergie di azione tra le Unioni e i Raggruppamenti del sistema CNA, ci poniamo l'obiettivo di aumentare all'interno delle PMI la consapevolezza dell'importanza di investire sul canale Internet per sviluppare il business e accrescere la propria visibilità. Ciò significa definire obiettivi, pianificare azioni e strategie, monitorare i risultati con metodo e costanza". Dello stesso avviso Manuel Villa, Presidente provinciale CNA Giovani Imprenditori, che aggiunge: "Vorremmo diffondere una nuova cultura d'impresa secondo la quale diviene necessario, anche per le micro, piccole e medie imprese, affrontare un mercato difficile ed in continuo cambiamento utilizzando i canali web. Il marketing tradizionale non è più sufficiente, bisogna saper cogliere le relazioni tra web e marketing per analizzare il proprio target di riferimento, comunicando e vendendo il proprio prodotto a livello globale". Cosmano Lombardo, direttore di GT Idea: "Oggi non prendere in considerazione il Search Marketing nell'impostazione di un sistema di business equivale, nella maggior parte dei casi, a rimanere isolati dall'andamento del mercato e ancorati a modelli obsoleti. Esplorare il Search Marketing, approfondirlo e studiarne le strategie annesse e le implicazioni in ambito business è un'opera in cui ci siamo ambiziosamente lanciati insieme ai nostri Partner e agli altri operatori del settore. Speriamo che tale lavoro possa essere sostanzialmente utile a creare valore per coloro i quali azionano questa importante macro-leva del web marketing".

L'evento è gratuito ma l'iscrizione è obbligatoria tramite adesione online sul sito www.cnare.it. Segreteria organizzativa: Fosca Bonaretti, Tel. 0522-356350, Fax 0522-356351, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest: "Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro. Ma è indispensabile ridare ossigeno alle pmi sane" -

Reggio Emilia, 5 giugno 2014 -

"Il problema dell'accesso al credito ha ridotto moltissimi artigiani e imprese in gravi difficoltà o peggio li ha costretti alla chiusura. Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro, ma è indispensabile ridare ossigeno alle PMI sane, in grado di produrre. CNA fa la propria parte di rappresentanza di queste imprese chiedendo alle istituzioni strumenti più efficaci per favorire l'accesso al credito ma gli strumenti che abbiamo, anche se limitati, vanno utilizzati e la nostra associazione offre la consulenza necessaria per farlo". Queste le motivazioni principali secondo Cristina Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest, alla base del seminario dal titolo: "Come conoscere meglio il sistema bancario".

Obiettivo dell'incontro era quello di far crescere la consapevolezza su come funzionano gli istituti di credito e in particolare su quali sono i modelli con cui le banche valutano un'impresa. Discorso affrontato da Sergio Manini, formatore esperto di banca e finanza. Il rating, la classe di rischio, la perdita attesa: strumenti tecnici di valutazione da cui dipende se concedere un finanziamento o un affidamento e a quali costi.

Gianni Mazzi, Direttore di CNA Prefina, ha illustrato gli strumenti pubblici nazionali e regionali per il sostegno al credito. Si può dire che si sono fatti molti sforzi, in questi ultimi anni per sostenere le banche, meno per sostenere l'accesso al credito delle PMI: "Grazie al sistema di garanzie Unifidi – ha spiegato Gianni Mazzi – molte imprese sono riuscite ad ottenere dei finanziamenti ed è importante anche ricorrere agli strumenti pubblici come i fondi della nuova legge Sabatini, il fondo Energia e il fondo StartEr sui quali Prefina offre consulenza. Inoltre, CNA Reggio Emilia ha stretto convenzioni bancarie molto interessanti con diversi istituti di credito e grazie alle migliaia di domande che presentiamo sappiamo quali banche hanno più liquidità e disponibilità con le imprese".

Infine, Massimo Medici, Direzione CNA Servizi Imprese e Cittadini, e Marco Lasagni, Consulente CNA Prefina, sono entrati nel merito dei servizi dell'Associazione per difendere le imprese e sostenerle nei rapporti con le banche, come l'Home Banking SICURO, la predisposizione del business plan e il calcolo dell'anatocismo, servizio molto apprezzato dagli imprenditori presenti.

Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Prefina Tel. 0522-356389, 0522-356336, 0522-356251, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

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