Provincia di Reggio Emilia

Provincia di Reggio Emilia

Provincia di Reggio Emilia

Sito Ufficiale: http://www.provincia.re.it/

Per il consigliere provinciale delegato all'Agricoltura il miliardo che le imprese del settore risparmieranno potrà essere destinato a rilanciare la competitività del Made in Italy. -

Reggio Emilia, 18 settembre 2015 -

Anche una nutrita delegazione di sindaci reggiani - tra i quali il primo cittadino di Scandiano Alessio Mammi, che è anche consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia – ha partecipato giovedì all'assemblea della Coldiretti tenutasi all'Expo di Milano, nel corso della quale il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato l'abolizione di Irap e Imu agricola a partire dal prossimo anno.
"Si tratta di una iniziativa importante per diminuire i costi e il peso della burocrazia nel settore agricolo, un segnale importante da parte del Governo verso un comparto fondamentale per il nostro Paese e per la nostra provincia in particolare", commenta il consigliere delegato Alessio Mammi. La stessa partecipazione dei sindaci all'assemblea della Coldiretti ha voluto ribadire il sostegno delle istituzioni reggiane al mondo agricolo, "che non consideriamo un residuo del passato, ma un settore strategico per lo sviluppo del nostro territorio, con grandi potenzialità di crescere e generare occupazione e ricchezza".
"Attraverso il taglio di Irap e Imu agricola sarà possibile indirizzare risorse verso l'innovazione e assicurare maggiore competitività al Made in Italy agroalimentare, favorendo nuovi posti di lavoro e la possibilità che i giovani si avvicinino all'agricoltura", aggiunge Mammi giudicando positivamente anche "l'attenzione dimostrata dal premier Renzi e dal ministro Martina alla difesa dei prodotti nazionali contro le sofisticazioni, che purtroppo danneggiano anche il Parmigiano-Reggiano".
Secondo la Coldiretti, tra Irap e Imu agricola il risparmio per le imprese del settore ammonterà a 1 miliardo di euro.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Manovra da 152 mln nonostante calo delle entrate tributarie e aumento dei tagli imposti dallo Stato. Manghi: "Pronti a sforare il Patto di stabilità per opere importanti per la sicurezza". -

Reggio Emilia, 11 settembre 2015 -

A poche ore dalla presentazione in Consiglio provinciale, il presidente Giammaria Manghi ha illustrato ieri mattina alla stampa il Bilancio di previsione 2015 della Provincia di Reggio Emilia che – nonostante il calo delle entrate tributarie (dai 50,6 milioni del 2011 agli attuali 44 milioni previsti) e, soprattutto, l'aumento dei tagli imposti dallo Stato (dai 2,7 milioni del 2011 ai 21 di quest'anno) – ammonta complessivamente a quasi 152 milioni di euro.

"Abbiamo utilizzato tutte le proroghe concesse dal Governo e, per poter predisporre un bilancio in equilibrio, abbiamo atteso il Decreto Enti locali, senza il quale sarebbe stato impossibile far quadre i conti, a causa dei tagli alle risorse previsti dalla Legge di stabilità 2015 e dell'impatto sui bilanci provinciali di alcune incognite legate al processo di riordino sia dal punto di vista delle funzioni sia delle competenze, in particolare per quanto riguarda il personale adibito ai Centri per l'impiego e della Polizia provinciale", ha spiegato il presidente Manghi.
Grazie alla possibilità concessa dal Decreto Enti locali di poter redigere un bilancio di previsione solo annuale e di poter utilizzare tanto l'avanzo libero, "ottenuto grazie a una gestione che in questa Provincia è sempre stata virtuosa", quanto i risparmi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui in parte corrente, la Provincia di Reggio Emilia può dunque presentare una manovra da quasi 152 milioni di euro. "Gestire un ente di questo tipo in dodicesimi è davvero impegnativo ed essere arrivati in fondo senza morti e feriti, salvaguardando posti di lavoro ed equilibrio di bilancio, è una buona notizia per tutta la comunità", ha detto il presidente della Provincia ringraziando i dirigenti Claudia Del Rio e Valerio Bussei per il lavoro svolto.

Anche il Piano degli investimenti è stato redatto solo per l'annualità 2015, come consentito sempre dal Decreto Enti locali, "in quanto tutte le Province sono impossibilitate a fare una programmazione triennale per le troppe incertezze sulle risorse", ha aggiunto il presidente. Nel 2015 gli investimenti previsti dalla Provincia di Reggio Emilia ammontano a 23 milioni e 455.000 euro, destinati a completare il consistente piano di investimenti degli anni scorsi, in particolare per quanto riguarda la sicurezza di strade ed edifici scolastici. Previsti anche 3,5 milioni per nuove infrastrutture stradali, a partire dai 2,9 milioni necessari per il secondo stralcio della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, il cui bando di gara è già pronto. "La realizzazione di questi oltre 23 milioni di investimenti – avverte il presidente Manghi – è tuttavia legata alla possibilità di riuscire a dare compimento al piano delle alienazioni immobiliari e mobiliari". E proprio oggi sul sito della Provincia di Reggio Emilia sarà pubblicato il bando relativo alla vendita di Palazzo Trivelli (base d'asta 2,6 milioni), dei magazzini ex Car in via Lombroso (base d'asta 1,65 milioni), di 3 ex case cantoniere Anas (Campegine 198.000 euro, Brescello 80.000 e Ramiseto 86.000) e di un paio di piccoli terreni.
"Deve però essere chiaro – ha concluso il presidente Manghi - che negli ambiti di nostra competenza come la sicurezza stradale e degli edifici scolastici, di fronte a opere già finanziate e di massima urgenza, valuteremo di proseguire comunque anche in relazione al rispetto del Patto di stabilità". E una riflessione, "ovviamente più politica e istituzionale che tecnico-contabile" – in questi mesi è già stata fatta: "L'orientamento – ha chiarito il presidente Manghi rispondendo ai giornalisti – è che su alcune opere che riteniamo di assoluta priorità per la tutela dell'incolumità delle persone e che sono già finanziate, ma da tempo bloccate dal Patto di stabilità, si decida di sforare: nel dover scegliere tra la sicurezza e il rispetto di una norma, che per altro dal dibattito in corso e dagli incontri con il Governo ci risulta in procinto di essere modificata, siamo intenzionati a propendere per la sicurezza dei nostri cittadini.

Le opere da tempo bloccate dal Patto di stabilità, che in caso di sforamento sarebbero dunque avviate, sono infatti l'adeguamento sismico liceo Chierici per 2,5 milioni e la sistemazione del ponte sulla Sp 18 a Ligonchio (380.000 euro) e di quello tra Boretto e Viadana (310.000). Altri 440.000 euro, frutto di economie nell'ambito dei lavori del secondo lotto della Tangenziale Bagnolo-Novellara, verrebbero invece destinati alla manutenzione ordinaria "assolutamente indispensabile ai fini della sicurezza" delle strade del Reparto Nord, ovvero della Bassa.

Buone notizie, infine, anche sul fronte dei tanti istituti culturali di cui la Provincia è socia e, in molti casi, fondatrice e proprietaria di immobili (da Palazzo Magnani ai Teatri, dal Cervi all'Istoreco): "La cultura non è più una nostra funzione e dunque non possiamo destinarvi risorse, ma senza il mezzo milione della Provincia tutte queste istituzioni rischiano di andare in grande difficoltà: grazie a una importante collaborazione finanziarie della Regione Emilia-Romagna, anche per il 2015 riusciremo comunque a fare la nostra parte".
Oggi pomeriggio il Bilancio di previsione 2015 approda in Consiglio provinciale, prima di essere sottoposto al parere vincolante dell'Assemblea dei sindaci e tornare in Consiglio per l'approvazione.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Polizia provinciale e Guardie ecologiche hanno scoperto ad Argine di Cadelbosco Sopra le carcasse di uccelli non cacciabili accanto al capanno mimetico utilizzato da un modenese. -

Reggio Emilia, 3 settembre 2014 -

Oggi, in tutta l'Emilia-Romagna, è giornata di preapertura della caccia, una anticipazione limitata ad alcune forme di attività venatoria relative a poche specie di uccelli, rispetto alla apertura generale vera e propria prevista per domenica 20 settembre. Il personale della Polizia provinciale è stato comunque impegnato nel controllo dei pochi cacciatori presenti sul territorio, concentrati specialmente in prossimità di campi coltivati a girasole che attirano le tortore selvatiche, specie regina tra quelle bersaglio di questo appuntamento venatorio. Al personale provinciale si sono affiancate anche varie guardie ecologiche e venatorie volontarie.
Ed è proprio grazie alla segnalazione di una pattuglia di Guardie ecologiche volontarie del raggruppamento di Reggio Emilia che è stato individuato un cacciatore irrispettoso delle regole in località Argine di Cadelbosco Sopra. L'uomo, un modenese di 42 anni, stava infatti cacciando col fucile in un capanno mimetico, utilizzando richiami per le tortore. Nei dintorni del capanno, però, oltre ad alcune tortore selvatiche di cui è appunto lecito l'abbattimento, gli agenti, dopo minuziose ricerche, hanno però scoperto tra la vegetazione anche le carcasse di tortore dal collare orientale, specie non cacciabile, e di colombacci, specie per la quale la caccia aprirà solo dalla terza domenica di settembre. Gli agenti della Polizia provinciale hanno quindi proceduto al sequestro degli uccelli, del fucile e delle munizioni e provvederanno a segnalare all'autorità giudiziaria il cacciatore modenese.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"