CNA Modena

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Sito ufficiale: www.mo.cna.it

Approvata in Consiglio dei Ministri la norma che impone di rivolgersi alle officine convenzionate con le compagnie assicurative in caso di incidente. Lo stupore delle Associazioni di categoria -


Modena, 16 dicembre 2013 -

"Il Governo si oppone alla libera concorrenza nel settore RC auto, con buona pace di chi sperava finalmente in un calo delle tariffe". E' con sorpresa e delusione che le Associazioni provinciali dei Carrozzieri di CNA e Lapam – che rappresentano 280 carrozzerie e oltre 2.000 occupati – accolgono la decisione del Consiglio dei Ministri in merito alla riforma della RC auto dello scorso 13 dicembre: un Decreto Legge che rende obbligatoria la "forma specifica" nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine convenzionate con le assicurazioni, e pagate direttamente da queste ultime.
"Questa ipotesi – spiega Oriano Setti, responsabile provinciale di CNA Autoriparazione – è l'esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le Assicurazioni impongono condizioni di lavoro sotto costo, mettendo a rischio la qualità della riparazione. Inoltre, si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e rivolgersi all'officina di fiducia. Liberalizzare significa ampliare l'offerta, mentre il provvedimento all'esame del Governo metterebbe fuori gioco migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato". "La norma proposta si muove in un grave e palese conflitto di interesse – incalza Carlo Alberto Medici, responsabile provinciale per Lapam – in cui ricadono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non a occuparsi direttamente della riparazione. Le carrozzerie indipendenti non possono essere rottamate per decreto in nome di una finta liberalizzazione".
Prezzi e normative a parte, centrale nella protesta di CNA e Lapam è il tema della sicurezza: la libertà di decidere chi effettuerà la riparazione, senza giochi al ribasso, garantisce una qualità maggiore del lavoro sugli autoveicoli (i quali, complice la crisi, sempre più spesso vengono riparati per posticipare l'acquisto del nuovo).
Le Associazioni dei Carrozzieri, che aderiscono alla mobilitazione della categoria e annunciano una manifestazione a Roma nei primi giorni di gennaio, sollecitano l'eliminazione dell'obbligo di risarcimento in forma specifica dalla riforma dell'RC auto.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

 

Ancora niente crescita per le Pmi modenesi: la produzione cala nel terzo trimestre sia rispetto ad un anno fa, sia a confronto dei tre mesi precedenti. Ancora una volta a salvare il settore manifatturiero è la meccanica -

Modena, 12 dicembre 2013 -

Quello del secondo trimestre, quando la produzione aveva raggiunto quasi il pareggio, si è rivelato un fuoco di paglia. Nel periodo luglio-settembre, infatti, i principali parametri produttivi delle imprese sino a 50 dipendenti monitorate da CNA subiscono un’altra battuta d’arresto: rispetto a dodici mesi fa perde il 2,5% la produzione e il 2,6% il fatturato. Ci salva l’export, che raggiunge quota 27,8% del fatturato, ma soprattutto a causa della perdurante debolezza del mercato interno. Le speranze si aggrappano agli ordinativi, annunciati in crescita sia dall’estero (+7,5) che in Italia (+1,5%). In leggera flessione (-1%) l’occupazione.

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AI LIVELLI DEL 2009

Una vero e proprio ruzzolone, insomma, che fa tornare l’economia dei piccoli ai valori del 2009, distanti quasi 20 punti (circa un quinto in meno), dai livelli produttivi record raggiunti sei anni fa, come fotografa il grafico seguente.

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I SETTORI

Tutti segni meno nei vari settori produttivi, con le eccezioni della meccanica, sia quella di precisione che pesante, e delle apparecchiature elettroniche, segmento magari ancora non diffusissimo nel nostro territorio, ma da seguire per l’alto contenuto di valore aggiunto che lo caratterizza. Ecco nel dettaglio gli andamenti settoriali (ciascun valore fa riferimento alla variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

ALIMENTARE

parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-8,5%

-3,9%

-16,6%

FATTURATO

-6,8%

-1,9%

-15,4%

ORDINI ITALIA

-12,3%

+0,3%

-6,4%

ORDINI ESTERO

+6,9%

+0,1%

-5,0%

Rallenta la fase negativa di un settore che solitamente ha nel secondo semestre dell’anno il suo periodo clou. Sale ai massimi (33,2% la quota di fatturato estero sul totale).

MAGLIERIA

parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-20,7%

-13,2%

+3,9%

FATTURATO

-14,5%

-8,9%

+5,7%

ORDINI ITALIA

-26,5%

+5,0%

-0,1%

ORDINI ESTERO

-15,5%

-11,4%

+3,0%

Era solo un solo un fuoco di paglia l’incoraggiante risultato marcato dalla maglieria nel secondo trimestre 2013: a luglio è iniziata una nuova contrazione che ritorna a dipingere a tinte nere il futuro. In controtendenza gli ordinativi interni.

ABBIGLIAMENTO

parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-10,2%

-7,3%

-13,1%

FATTURATO

+8,7%

-14,3%

-4,0%

ORDINI ITALIA

-11,3%

+5,8%

-10,0%

ORDINI ESTERO

-22,8%

+16,8%

-3,0%

Tiene sicuramente meglio il conto proprio, anche se si diminuiscono prezzi e fatturato,. Al solito, l’ancora di salvezza è rappresentata dall’export, che vale circa la metà della produzione complessiva. Anche in questo caso incoraggianti le prospettive degli ordinativi, sia in Italia che oltreconfine.

CERAMICA

Parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-8,7%

-8,3%

-12,6%

FATTURATO

-8,5%

-3,8%

-14,5%

ORDINI ITALIA

-9,6%

-4,0%

-12,5%

ORDINI ESTERO

-30,3%

+1,8%

-6,0%

Frena l’economia, frena l’edilizia e frena, ovviamente, anche la ceramica, che nel terzo trimestre comunque migliora – si fa per dire – rispetto al periodo precedente.

PRODOTTI IN METALLO

parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-5,5%

+2,1%

+3,1%

FATTURATO

-3,8%

+3,0%

+5,8%

ORDINI ITALIA

-7,7%

+3,9%

+4,3%

ORDINI ESTERO

-2,8%

+36,3%

+8,7%

Le uniche note liete arrivano, come spesso accade, dal mondo della meccanica. A cominciate da quella pesante, che migliora sia rispetto al trimestre precedente che ad un anno fa. L’export si attesta al 26% ma sono soprattutto le attese degli ordinativi che fanno pensare ad una ripresa in atto.

MACCHINE E APPARECCHI MECCANICI

Parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-2,3%

+2,7%

+0,2%

FATTURATO

+0,8%

-3,0%

+7,2%

ORDINI ITALIA

-1,4%

-2,6%

-2,4%

ORDINI ESTERO

-4,3%

-19,3%

+18,4%

Le stesse considerazioni valgono per meccanica di precisione, che però paga l’aumento di produzione con un calo del fatturato, segno della tensione che continua a permanere sul lato dei prezzi. Inoltre, l’andamento degli ordinativi contrasta con la stabilità di questa pseudo-ripresa. Sopra il 41% il dato del fatturato estero.

BIOMEDICALE

Parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-0,3%

-7,2%

-0,4%

FATTURATO

+0,9%

-0,1%

+8,8%

ORDINI ITALIA

+2,2%

+4,0%

+6,6%

ORDINI ESTERO

+9,3%

+8,8%

+12,5%

Quasi fisiologico il calo del biomedicale, ancora condizionato dagli effetti del sisma di maggio, Incoraggiante l’andamento degli ordinativi, attesi comunque in crescita, sia in Italia che oltreconfine. Rimane altissima (56%) la percentuale di fatturato estero sul totale.

APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE

parametro

3° trim. 2012

3° trim. 2013

2° trim. 2013

PRODUZIONE

-6,0%

+0,7%

+5,1%

FATTURATO

-9,5%

+1,5%

+7,1%

ORDINI ITALIA

-12,8%

+4,4%

-7,5%

ORDINI ESTERO

+12,1%

-10,1%

+2,4%

Tiene anche questo comparto, forse ancora poco “pesante” per la nostra economia, ma che sta evidenziando una buona dinamicità.

LE CONSIDERAZIONI DI CNA: LA SITUAZIONE E’ CRITICA

Anche il 2013 si appresta a chiudere con un segno meno, per una ripresa che si allontana. E a pagare dazio sono soprattutto le imprese più piccole, a cominciare dalle medie per arrivare sino a quelle artigiane. “Sono i numeri che lo dicono”, rileva Umberto Venturi, presidente della CNA di Modena, “Mediobanca rivela che la pressione fiscale è all’incirca 10 punti più pesante nelle medie imprese rispetto a quelle più grandi. Ed è anche per colpa del fisco se quest’anno probabilmente chiuderanno i battenti quasi 34 mila imprese artigiane, che fanno circa 93 imprese al giorno, solo nel 2013”.

Costruzioni e manifattura i settori più colpiti. “Non possiamo più aspettare interventi tesi allo sviluppo, che passano anche attraverso una riduzione del carico fiscale che consenta alle imprese di investire e di sostenere l’occupazione”.

Occorre la consapevolezza che oggi c’è in gioco non il benessere di qualche imprenditore, ma la tenuta di un sistema economico attorno al quale è cresciuta un’intera comunità. Il governo deve capire che non è possibile perseguire i risparmi di spesa tagliando le spese degli enti locali: è come togliere le lattine dalla base di una piramide: è il modo giusto per farla crollare. D’altra parte, ci attendiamo che anche gli enti locali facciano la loro parte. Siamo convinti che è ancora possibile efficientare la macchina amministrativa senza pesare sui cittadini”

Creditori che la pubblica amministrazione non paga. Imprenditori cui non mancano le commesse ma la fiducia delle banche. Gli uni e gli altri che finiscono in mano agli strozzini. I più grossi se la cavano meglio: hanno i più piccoli cui negare il dovuto. La vicinanza fra morti sul lavoro e morti per il lavoro non è solo simbolica.Creditori che la pubblica amministrazione non paga. Imprenditori cui non mancano le commesse ma la fiducia delle banche. Gli uni e gli altri che finiscono in mano agli strozzini. I più grossi se la cavano meglio: hanno i più piccoli cui negare il dovuto. La vicinanza fra morti sul lavoro e morti per il lavoro non è solo simbolica.

 

(fonte: L’Ufficio Stampa CNA Modena)

 Modena, 11 dicembre 2013 -

Martedì 10 dicembre, presso la CNA di Ravenna, si è tenuta la cerimonia di conferimento del premio "Human Resource Management" alle aziende romagnole che hanno partecipato alla seconda edizione del progetto "Laboratorio per l'imprenditorialità" realizzato da CNA ed ECIPAR di Ravenna, un progetto teso a valorizzare i processi di innovazione volti al miglioramento continuo.

Una serata importante, che ha visto premiate nove imprese in relazione alle diverse competenze e che ha riservato uno spazio anche un imprenditore mirandolese, Luigi Mai, simbolo e testimonianza di tutti gli imprenditori che, colpiti dal sisma nel maggio 2012, non si sono arresi, ma all’indomani del tragico evento hanno trovato la forza e il coraggio di ripartire. Mai, sino al maggio scorso presidente provinciale di CNA Modena, ricevendo il premio “alla fatica” ha raccontato ha raccontato la sua storia senza retorica, facendosi portavoce di tutti gli imprenditori vittime del sisma che si sono rimboccati subito le maniche per ricominciare.

Nella foto, la premiazione di Luigi Mai.

 

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)

 

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