Iren ha avviato una campagna informativa dedicata al servizio di prenotazione online per il ritiro dei rifiuti ingombranti, in un periodo, quello estivo, che tradizionalmente vede molti cittadini dedicarsi ad attività di sgombero e pulizia con un conseguente aumento dei rifiuti ingombranti da smaltire.
Chiunque abbia un rifiuto ingombrante da smaltire (da mobili ad elettrodomestici di grandi dimensioni, da materassi a sanitari…) ed è impossibilitato a portarlo nei centri di raccolta presenti in città, può scegliere la comoda e veloce prenotazione di ritiro a domicilio attraverso il canale telefonico 800-212607 e ora anche attraverso la prenotazione online, disponibile sul sito https://servizi.irenambiente.it.Le nuove tecnologie stanno progressivamente cambiando le modalità di contatto fra cittadini ed azienda, con una netta crescita di contatti attraverso il sito internet. Un dato che sta manifestando ulteriori segnali di crescita in questi primi mesi del 2019.
La campagna di comunicazione, veicolata sul web tramite banner pubblicitari, costituisce un richiamo a non abbandonare i propri rifiuti ingombranti per strada, con conseguenze negative sulla collettività.
Sovente capita che aree non strettamente situate vicino alla città, vengano dimenticate. Ne è esempio eloquente l'area antistante l'autogrill della strada provinciale 343 per Colorno. Il materiale fotografico del nostro membro di coordinamento, Fabrizio Giorgetti, non lascia adito a dubbi.
Nei pressi della ditta di logistica "Number One" è posizionato un rimorchio quasi del tutto bruciato, ormai utilizzato per bivacco e pernottamento. Insomma una simil stanza d'hotel forse a mezza stella, in cui è possibile trovare rifiuti indifferenziati di ogni sorta; dalle bottiglie di birra in vetro a sacchi neri carichi di spazzatura, da cassette di legno a materiale infiammabile.
E' pur vero che il container è già in parte incenerito, ma tale nascondiglio surrogato può essere parecchio insidioso per diversi motivi. Oltre a poter ulteriormente prendere fuoco, con un grosso problema per la viabilità, visto l'alto passaggio di veicoli che ogni giorno vi circola, non dimentichiamo il problema della sicurezza, in quanto non dovrebbero esserci zone franche nel nostro territorio.
Ci auguriamo che venga quanto prima provveduto a rimuovere la carcassa del container e che venga predisposta una seria sanificazione dell'area attualmente irrespirabile.
Il gruppo
Amo Colorno
Cresce ancora la raccolta differenziata di rifiuti in Emilia-Romagna: nel 2018 è arrivata al 68%, + 3,7%. Incrementi in tutte le province: 128 Comuni (il 39%) raggiungono con due anni di anticipo l'obiettivo del 73% fissato dal Piano regionale. In 93 oltre l'80%. I dati nei territori. L'assessore Gazzolo: "Risultato molto buono, frutto di un lavoro collettivo e delle politiche condivise con il Piano regionale. Il +3,7% rappresenta l'incremento più forte degli ultimi anni e con questo andamento supereremo agevolmente l'obiettivo fissato per il 2020".
Bologna –
Cresce la raccolta differenziata dei rifiuti in Emilia-Romagna, che raggiunge in media il 68%, superando in diversi Comuni, con due anni di anticipo, gli obiettivi fissati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr).
In particolare, 128 Comuni (il 39% dei 329 totali) hanno già raggiunto il target fissato dal Prgr, che prevede di arrivare al 73% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani in Emilia-Romagna nel 2020.
In 93 Comuni (il 30% degli enti), inoltre, tale soglia è stata raggiunta o superata, toccando o andando oltre quota 80% di raccolta differenziata, mentre in 14 Comuni (4%) si è arrivati al 90% e oltre.
Dai dati 2018, relativi a tutte le province dell’Emilia-Romagna, emerge che la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è arrivata in media in regione al 68% (era il 64,3% nel 2017). Incrementi in tutte le province: in quella di Parma la differenziata si attesta al 78,3% (+0,7% sul 2017), a Reggio Emilia al 77% (+5,7%), Ferrara al 76,2% (+8,2%), Modena al 70,7% (+2,9%), Piacenza al 68,7% (+7,6%), Rimini al 66,6% (+3,1%), Bologna al 63,8% (+4,8%), Forlì-Cesena al 56,6% (+0,2%), Ravenna al 55,9% (+1,1).
In particolare, se la produzione totale dei rifiuti urbani nel 2018 è stata pari a 3 milioni di tonnellate (con un aumento contenuto rispetto al 2017) continua in maniera costante la crescita della raccolta differenziata che consente di recuperare oltre 2 milioni di tonnellate di rifiuti nel 2018, diminuendo in modo sensibile l’indifferenziato residuo.
I dati registrano +3,7% sul 2017 e +6,8% sul 2016, anno di entrata in vigore del Piano regionale dei rifiuti. I rifiuti indifferenziati sono in calo del 6,8% rispetto al 2017.
“Si tratta di un risultato importante e molto buono, frutto anche delle politiche promosse dal Piano regionale”, sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo. “Un risultato al quale hanno lavorato da protagonisti i Comuni e i gestori, con la collaborazione attiva dei cittadini dell’Emilia-Romagna. Con questo andamento positivo raggiungeremo agevolmente l’obiettivo del Piano per il 2020”.
Guardando agli obiettivi del Prgr, sono positivi anche i risultati negli 81 Comuni che hanno applicato la tariffazione puntuale: sono 43 (sui 79 totali) quelli con l’80% o più di rifiuti differenziati e 11 (sui 14 totali) quelli che hanno raggiunto il 90% di raccolta differenziata.
Facendo, invece, riferimento agli obiettivi fissati nelle norme nazionali, il 54% dei Comuni dell’Emilia-Romagna ha già superato la quota del 65%.
Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto, si segnala un miglioramento generalizzato: la percentuale maggiore di differenziata riguarda il verde (21%), la carta (19,3%) e l’umido (15,4%). Seguono legno e vetro (8,6% ognuno); plastica (7,5%); rifiuti da costruzione e demolizioni (4,4%) e ingombranti (4,2%); i cosiddetti “altri rifiuti” come acidi, batterie, farmaci, oli, vernici, (3,7%); rifiuti derivanti dallo spazzamento delle strade (2,8%); metalli (1,5%); Raee (1,2%) e compostaggio domestico (1%).
LA TRASFORMAZIONE DEI SERVIZI DI RACCOLTA A PIACENZA: UNA SFIDA PER IL FUTURO -
In questi ultimi anni, il Comune di Piacenza ha avviato e sta portando avanti convintamente un'importante trasformazione nelle modalità di raccolta differenziata e del porta a porta nella nostra Città. Iren, gestore dei servizi ambientali, affianca il Comune nella sfida ambientale che sta coinvolgendo tutti a vario titolo. Oggigiorno il problema della produzione e della corretta gestione del ciclo dei rifiuti rappresenta uno dei temi centrali che il nostro mondo si trova ad affrontare. Pensare a tutelare il patrimonio più importante che abbiamo, l'ambiente, rappresenta una sfida non più procrastinabile e ciascuno di noi è chiamato a fare in concreto la sua parte, ogni giorno.
Piacenza è un importante capoluogo, oltre che polo logistico ed industriale con un elevato standard di innovazione e progresso: anche sul tema della sostenibilità è, quindi, necessario adottare soluzioni che vadano in questa direzione, sviluppando in tutti noi una sempre maggiore consapevolezza verso le tematiche ambientali. In questo Iren affianca il comune nelle sue scelte, che sono state quelle della corretta differenziazione dei rifiuti, che rientra appieno in questo percorso: infatti, tanto maggiore è la quantità di rifiuto differenziato che viene raccolto minore sarà il consumo di energia e di materie prime e maggiore la salvaguardia dell'ambiente.
Il progetto di trasformazione delle modalità di raccolta, approvato dalla Amministrazione Comunale, prevede una progressiva estensione del "porta a porta" ed è in linea con gli obiettivi dettati dal Piano d'Ambito della Provincia di Piacenza, deliberato il 25 settembre 2015, che prevede al 2020 il conseguimento di sfidanti risultati quali l'estensione della raccolta domiciliare al 92,9% degli abitanti (con solo il restante 7,1% che manterrà il modello di raccolta di prossimità) ed il raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata pari a 67,9% (nel 2018 siamo saliti significativamente già oltre al 67%) oltre ad una produzione massima pro capite annuale di rifiuto indifferenziato di 150 Kg.
Ed è proprio lo stesso Piano che specifica le tipologie di rifiuto oggetto della raccolta domiciliare. In questa direzione si colloca il processo che vede l'assegnazione di set di contenitori (privati o condominiali) per la raccolta domiciliare delle varie frazioni e la contestuale progressiva rimozione dei cassonetti per la raccolta stradale dei rifiuti indifferenziati. Una soluzione tecnica che, come dimostra l'esperienza degli altri quartieri dove il sistema è già stato introdotto, si è rivelata efficace per incrementare le percentuali di differenziata. Per anni la città di Piacenza è rimasta ferma con una raccolta prevalentemente stradale che non ha mai consentito di raggiungere percentuali elevate, ci si attestava sul 59%. Nella primavera 2018, di concerto con l'Amministrazione Comunale, è stata introdotta la raccolta porta a porta nella zona limitrofa a Viale Dante: questa trasformazione ha comportato effetti positivi sulle percentuali di differenziata. Al 31 dicembre 2018 Piacenza ha chiuso con 61,5% di raccolta differenziata (64% con proiezione annuale). Soluzioni tecniche simili sono state adottate ed ancora oggi in uso in contesti territoriali vicini e simili che hanno consentito di raggiungere e oltrepassare soglie prossime all'80% di raccolta differenziata.
Non va inoltre dimenticato che, a supporto della raccolta differenziata e del servizio di raccolta domiciliare, nel Capoluogo sono presenti tre Centri di Raccolta, situati in via XXV Maggio, via Pastore e Strada Valnure, presso i quali è possibile conferire i rifiuti differenziati.
Informazioni e segnalazioni: quali sono i canali diretti di contatto?
L'introduzione della raccolta porta a porta è stata preceduta da una massiva e capillare campagna di informazione: incontri pubblici, lettere alla cittadinanza, distribuzione di materiale informativo, affissioni di manifesti stradali, allestimento di un Punto Informativo, incontri con gli amministratori e con le associazioni, banner sui siti dei media web locali, comunicati stampa. Per avvisare la cittadinanza a partire dal 29 aprile è stata anche realizzata una campagna di affissioni; sono state effettuate inserzioni sulle testate on-line e sul quotidiano Libertà e distribuite locandine negli esercizi pubblici e nei condomini.
Il materiale presentato agli incontri e distribuito ad ogni famiglia comprende il Calendario di raccolta per conoscere i giorni e gli orari in ogni zona e via, l'Opuscolo per sapere cosa va differenziato e il Rifiutologo che presenta in ordine alfabetico diversi oggetti affinché possano essere conferiti correttamente. E' stato anche realizzato un depliant, "La raccolta differenziata parla tutte le lingue", che attraverso le immagini risolve i dubbi sul "dove lo butto?" ed è tradotto in inglese, francese, spagnolo, rumeno, cinese, arabo.
Il tutto con un unico scopo, quello di informare compiutamente i cittadini sui fini della nuova raccolta e sulle modalità operative.
Filo diretto con Iren: per informazioni, richieste e segnalazioni relative ai servizi di raccolta differenziata e igiene urbana è disponibile il Customer Care Ambientale Iren, contattabile al Numero Verde 800-212607, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 17:00 e il sabato delle ore 8:00 alle ore 13:00. È anche possibile inviare una e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fase di messa a punto del servizio: i tecnici di Iren sono a disposizione per individuare le migliori soluzioni rapportate alla specifica natura dei luoghi, tenendo conto, per quanto possibile, delle esigenze dei singoli e di concerto con la Amministrazione Comunale.
Quanti sono gli abitanti coinvolti nell'anello del centro storico?
La raccolta porta a porta è stata attivata nell'anello del centro storico di Piacenza, e coinvolge circa 12.500 abitanti. Dal 23 aprile al 25 maggio sono state consegnate le dotazioni condominiali/famigliari: circa 2.000 contenitori per l'indifferenziato (da mastelle 40 lt a volumetrie maggiori, 1100 lt) e circa 5.000 contenitori per le differenziate (organico, pb e carta). Parallelamente alla raccolta porta a porta nella zona dell'anello del centro storico, in accordo con l'Amministrazione Comunale, è partita l'attività di raccolta di Plastica e Barattolame in un unico contenitore.
Cosa è cambiato per i residenti del dentro monumentale?
Nulla è cambiato per i residenti del centro monumentale nel quale è stata mantenuta la raccolta porta a porta preesistente. Nel centro storico monumentale la raccolta differenziata di rifiuto indifferenziato (bisettimanale), carta (settimanale), plastica e barattolame (bisettimanale) è attiva dal 2009. Il rifiuto indifferenziato non viene raccolto in contenitori, ma in sacchi neri forniti da Iren. Nel centro storico monumentale - ovvero nel perimetro compreso tra via Roma, via Cavour, via Cittadella, primo tratto di via Borghetto (fino all'incrocio con via Poggiali), via sant'Eufemia, via Taverna dal civico 771 (dispari) e 74 (pari), via Nova, via San Siro, via Scalabrini fino a Piazzetta San Paolo, Via Alberoni dopo incrocio con Via Tibini - la raccolta prosegue quindi con le modalità già in vigore.
Cosa accade dopo la raccolta differenziata?
Tutte le frazioni differenziate sono avviate al recupero tramite i Consorzi di filiera. La commistione di rifiuti a valle delle raccolte differenziate è impossibile: ogni filiera è separata dall'altra e viene indirizzata al riciclo.
Consorzi di Filiera: Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi collabora con i Comuni in base a specifiche convenzioni regolate dall'Accordo quadro nazionale ANCI-CONAI e rappresenta per i cittadini la garanzia che i materiali provenienti dalla raccolta differenziata trovino pieno utilizzo attraverso corretti processi di recupero e riciclo. Il CONAI indirizza l'attività e garantisce i risultati di recupero di 6 Consorzi dei materiali: acciaio (Ricrea), alluminio (Cial), carta/cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro (Coreve). Altri consorzi di filiera, per citarne alcuni, sono COBAT Raee per la gestione dei rifiuti elettronici, COBAT Tyre per la gestione dei pneumatici in disuso, COBAT Ripa per la gestione delle pile e degli accumulatori esausti, CONOU Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, CONOE Consorzio Nazionale per la raccolta e smaltimento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti.
Agenti Accertatori: chi sono e cosa fanno?
La figura degli Agenti Accertatori è prevista dalla Legge Regionale sull'economia circolare (16/2015) per potenziare le azioni di informazione, vigilanza e controllo sul territorio regionale. Essi non sono semplici dipendenti di Iren. Per divenire Agente occorre frequentare un corso di formazione tenuto da ATERSIR. Al termine del corso i candidati devono superare una prova di esame. Solo a seguito del superamento dell'esame i candidati assumono la qualifica di Agente Accertatore e si affiancano ai Vigili del Corpo della Polizia Municipale, ai Vigili Ambientali, e alle Guardie Ecologiche Volontarie come ulteriore punto di riferimento sul territorio. A Piacenza gli agenti accertatori sono due.
Essi esercitano una azione di controllo sul territorio, innanzitutto in chiave formativa ed informativa. Favoriscono le corrette modalità di gestione dei rifiuti ed i comportamenti ecovirtuosi. Riducono i fenomeni di degrado legati alla mancanza di rispetto delle regole che sono, ad esempio, alla base dei sistemi di raccolta differenziata porta a porta. Capita spesso che gli Utenti - nonostante le pervasive e insistenti campagne di informazione - non abbiano compreso appieno la portata delle innovazioni introdotte dai nuovi sistemi di raccolta e le relative regole tecniche. Gli Agenti Accertatori intervengono per informare e formare le persone alle nuove forme di raccolta. Solo in caso di renitenza e di deliberata inosservanza delle norme, gli Agenti intervengono in chiave sanzionatoria, applicando quanto previsto dai regolamenti comunali e da Atersir. In questa loro funzione gli Agenti Accertatori sono pubblici ufficiali ed hanno piena potestà ispettiva sugli abbandoni dei rifiuti e sugli errati conferimenti, al pari delle altre forze dell'ordine. Hanno dunque anche il dovere di notificare i verbali di contestazione ai sanzionati e assolvere le pratiche per l'applicazione delle sanzioni.
I carabinieri del gruppo forestale di Parma hanno denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica un imprenditore ed un collaboratore di questi, entrambi parmigiani, per l'esercizio di attività di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione o comunicazione, reato previsto dall'art. 256 comma 1 del d. lgs 152/2006.
Nel dettaglio, i militari hanno sorpreso il conducente di un autocarro mentre scaricava rifiuti speciali in un terreno nel comune di Fontevivo, in uso all'impresa della quale il conducente stesso è dipendente.
Nel sito i Carabinieri Forestali hanno rinvenuto altri cumuli di rifiuti presumibilmente non pericolosi consistenti in residui da demolizioni, di manufatti, di materiali plastici e metallici, residui di coperture isolanti e bancali in legno, il tutto stoccato illegalmente.
I militari hanno quindi provveduto al sequestro probatorio del materiale e dell'autocarro peraltro non autorizzato al traporto di rifiuti.
Tari: la tassa sui rifiuti non aumenta. Il nuovo Piano 2019: garantiti più controlli e più servizi. In merito all'approvazione delle delibere inerenti il Piano Economico Finanziario ed il Piano Tariffario legato alla Tari – Tassa sui rifiuti, il Comune di Parma informa che non sono previsti aumenti, ma il potenziamento di alcuni servizi e l'incremento dei controlli.
Parma -
Non è previsto nessun aumento delle tariffe, per l'anno 2019: in conformità al Piano Economico Finanziario ed al Piano tariffario TARI che garantisce il 100% di copertura dei costi relativi, la tassa sui rifiuti si mantiene sostanzialmente linea con le tariffe 2018, tra le più basse in Emilia Romagna.
Viene confermata l’efficacia del sistema di tariffazione puntuale e più in generale del sistema di gestione dei rifiuti con la raccolta porta a porta introdotto sul territorio comunale che ha visto Parma posizionarsi al primo posto in regione, fra le città capoluogo di provincia, per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, pari, nel 2018, all'81,2%. Sostenibile dal punto di vista ambientale e favorevole ai cittadini grazie alla tariffa più bassa in Emilia Romagna.
SACCHI CON CODICE A BARRE IN CENTRO STORICO
Tutto questo, a fronte del potenziamento di alcuni servizi come l'avvio del progetto sperimentale di distribuzione di sacchi con codice a barre per la raccolta di plastica-barattolame in Centro Storico, al fine di monitorare le eventuali non conformità; il progetto sarà, poi, esteso all'intera città.
MAGGIORI CONTROLLI
Sono previsti maggiori controlli e più telecamere contro l'abbandono dei rifiuti e per vigilare sul loro corretto smaltimento, attraverso il rafforzamento del personale dedicato: si passerà dalle attuali 4 unità a 6 unità operative. Verranno, inoltre, incrementate di 10 unità le telecamere e le fototrappole per il controllo dell'abbandono dei rifiuti nei punti critici sia nel Centro Storico che nelle aree esterne, al fine di garantire un monitoraggio costante ed omogeneo del territorio.
Tra i progetti, verrà portato a compimento il progetto “Orti Rifiuti Zero” con l'attivazione di piazzole di compostaggio per i rifiuti verdi negli orti sociali.
PROGETTO ECOFESTE 2019
Proseguirà il progetto Ecofeste 2019 con l'attivazione di un bando per favorire il riutilizzo ed il recupero dei rifiuti nell'ambito di feste che si svolgeranno a Parma nel 2019.
CENTRI DI RACCOLTA
Verrà mantenuta la modalità di conferimento dei rifiuti indifferenziati “a punti” nei Centri di Raccolta, mediante scontistica Tari per le utenze domestiche, per premiare i cittadini virtuosi. CDR che saranno aperti, almeno in un caso, anche all’ora di pranzo. E' prevista anche la prosecuzione del progetto sperimentale della raccolta del verde porta a porta nel centro storico.
PULIZIA DELLE STRADE
Novità in positivo anche per alcuni servizi con il potenziamento e miglioramento della qualità della pulizia delle strade con l'aumento di numero di servizi svolti anche attraverso la figura dello “Spazzino di Quartiere”, che fungerà da punto di riferimento della comunità per quanto riguarda le segnalazioni e le necessità di intervento. Sono previsti, inoltre, lavaggi leggeri con mezzi appositi dotati di lancia ad alta pressione e prodotti sanificanti e deodorizzanti all'interno ed all'esterno delle Ecostation, e nei punti in cui si rileva la necessità come nei borghi storici. A cui si aggiunge il trattamento enzimatico bisettimanale dei contenitori posti all'interno delle Ecostation.
Sempre in tema di servizi sono contemplati lavaggi con autobotte e lancia ad alta pressione e prodotti sanificanti e deodorizzanti nel centro storico e l'estensione del periodo di intervento fino a novembre; verrà intensificata la pulizia delle aree verdi e dei parchi cittadini e sarà estesa la fornitura del portacenere “Fumetto di Parma” alle utenze situate nelle zone residenziali esterne al centro storico. E' in programma anche la revisione dei siti di posa dei cestini stradali in centro storico, con l'eliminazione di quelli meno utilizzati ed oggetto di abbandoni e l'utilizzo di cestini con apertura cilindrica al fine di evitare conferimenti non corretti.
NESSUN AUMENTO SULLA TASSA RIFIUTI, PIÙ SERVIZI E LOTTA AGLI ABBANDONI
“Nessun aumento sulla tassa rifiuti, più servizi e lotta agli abbandoni. Questo, in sintesi, il contenuto della delibera approvata ieri in Consiglio Comunale – commenta l'assessora alle Politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi - Prosegue con successo, e con soddisfazione per l’Amministrazione Comunale, il percorso virtuoso di Parma nella gestione dei rifiuti. Percorso che ha portato la nostra città a oltrepassare l’80% nella raccolta differenziata (81,2% per la precisione) e ad avere la tariffa più bassa in regione. Il nuovo Piano 2019 punta al miglioramento della quantità e della qualità della raccolta separata con una rete ampliata e perfezionata di servizi, senza sostanziali variazioni economico finanziarie.
Grande attenzione al tema della pulizia di strade, marciapiedi e aree pubbliche. Grande attenzione al tema dei controlli e lotta agli abbandoni. Grande attenzione ai comportamenti più virtuosi con sconti e agevolazioni che premiano i cittadini, le imprese e i progetti sostenibili.
E chi possiede un animale, con distribuzione a domicilio dei sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine. Per una città più ordinata, più pulita e che premia chi si dà da fare per il bene comune”.
Fonte: Comune di Parma
L'assessore Stefano Capelli: "Grazie all'impegno dei cittadini Busseto è 20esimo nella classifica regionale".
Busseto, 4 febbraio 2019 | E' stato consegnato sabato, 2 febbraio, nel corso di un convegno regiona-le a Poggio Renatico, in provincia Ferrara, il premio al Comune di Busseto come "Comune impegnato nell'attuazione degli obiettivi LR16/2017 per la riduzione dei rifiuti e per l'economia circolare".
Il premio è stato ritirato, a nome dell'Amministrazione, dall'Assessore Capelli che sottolinea come gli obiettivi del Comune di Busseto tendano verso una costante riduzione degli sprechi, ad un conteni-mento dei rifiuti non inviati a riciclo, alla riduzione procapite dei rifiuti urbani e all'incentivo alla rac-colta differenziata.
"I bussetani – sottolinea l'assessore al Bilancio e Tributi – sono precisi e bravi nella raccolta differen-ziata. Un impegno che ci ha permesso di classificarci al ventesimo posto in Regione, su 333 Comuni: siamo il settimo Comune della Provincia di Parma nella classifica. Come Amministrazione è doveroso ringraziare i cittadini per il loro impegno quotidiano e invitarli a proseguire in questa direzione per ar-rivare ad ottenere risultati sempre più concreti e in linea con gli obiettivi della Legge Regionale".
Busseto si è classificato 20esimo nella classifica del "Sotto il muro dei 100kg: Comuni verso rifiuti ze-ro", organizzato dalla Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna in collaborazione con il WWF e Legambiente regionale e con l'EcoIstituto di Faenza.
La classifica premia i Comuni che, nel corso del 2017, hanno prodotto meno di 100kg di rifiuto procapite e si stanno dirigendo verso "i rifiuti zero": Busseto, per la precisione, ha prodotto 94 kg di rifiuto procapite migliorando la performance dello scorso anno che superava i cento chili procapite: "Un miglioramento significativo, rispetto ai dati del 2016, che dimo-stra l'impegno di tutti i cittadini nella raccolta differenziata", conclude l'assessore Capelli.
Buone notizie dal Consiglio locale di Atersir, l'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, che si è riunito questa mattina nella Sala del Consiglio provinciale per approvare il piano economico e finanziario 2019 sui rifiuti per i Comuni serviti da Iren e Sabar. "L'approvazione del piano finanziario, che condurrà fino alla gara per il nuovo affidamento della gestione dei rifiuti prevista per il 2020, ci ha portato a raggiungere un obbiettivo fondamentale: nessun aumento della Tari per il 2019", dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni. Per il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, si tratta di "un risultato importante, anche alla luce della prosecuzione del potenziamento del servizio, tra cui l'introduzione per il 2019 della tariffa puntuale nei Comuni di Reggio Emilia, Correggio e Rubiera, che verrà nel tempo estesa al resto dei Comuni".
Subito dopo il voto in Consiglio locale, il rappresentante reggiano – l'assessore del Comune di Reggio Emilia, Mirko Tutino – ha provveduto a far approvare immediatamente in Consiglio d'ambito il piano economico e finanziario, rendendolo pienamente esecutivo.
"Grazie anche al minor costo di smaltimento dei rifiuti indifferenziati, pur mantenendo invariata la Tari sarà possibile attivare nuovi servizi attraverso la prosecuzione del piano provinciale, con l'introduzione del sistema di raccolta porta a porta nei comuni di Albinea, Casalgrande, Casina, Quattro Castella e Scandiano", aggiunge la coordinatrice del Consiglio locale di Atersir, Tania Tellini, ringraziando "la struttura tecnica di Atersir e le due aziende, Iren e Sabar, per la grande collaborazione".
Il piano economico e finanziario ha inoltre evidenziato una percentuale di raccolta differenziata – ormai al 75% - in ulteriore crescita, confermando la provincia di Reggio Emilia tra le realtà più virtuose a livello nazionale. "E' un primato ambientale di cui va dato atto all'impegno e alla sensibilità dei cittadini reggiani e ad un sistema di enti locali che da tempo lavora con determinazione per gestire al meglio e in autosufficienza i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei nostri territori", concludono Zanni, Vecchi e Tellini.
Sviluppo sostenibile, Piacenza Oltre incontra in Sant'Eufemia Gloria Zavatta, Amministratore Unico AMAT Milano
Piacenza 2 gennaio 2019 - Anno nuovo, aria vecchia. Gli ultimi giorni di quest'anno, oltre a panettone e lenticchie, hanno regalato ai cittadini piacentini un numero sempre maggiore di Pm10. Dal 28 dicembre al 1 gennaio il dato sulle polveri sottili è passato da 26 microgrammi per metro cubo della Vigilia di Natale a oltre 60, costante. Un dato questo che interessa tutta l'Emilia Romagna, con punte di circa 70 a Parma, Reggio Emilia, Ravenna e Modena. Sono state perciò previste le misure antismog di rito (stop ai diesel Euro 4), ma la situazione deve cambiare alla radice, evitando provvedimenti spot che rimandano soltanto il problema al prossimo sforamento.
L'Associazione Piacenza Oltre organizza un incontro sabato 12 gennaio presso l'Istituto Sant'Eufemia di Via San Marco 37, per confrontare la situazione della città di Piacenza con quella di Milano, il cui sindaco Sala ha firmato a Parigi un importante provvedimento in cui la città meneghina si impegna a eliminare combustibili fossili entro il 2030. Ne parlerà Caterina Pagani, presidente di Piacenza Oltre e ingegnere ambientale col contributo di Gloria Zavatta, Amministratore Unico di AMAT, Agenzia Mobilità Ambiente Territorio del Comune di Milano.
"Abbiamo pensato a questo incontro - precisa Caterina Pagani - con lo scopo di creare uno stimolo di riflessione che aiuti Piacenza e i suoi amministratori a trovare delle soluzioni più coraggiose e lungimiranti ai problemi di inquinamento atmosferico che tanto ci preoccupano. L'esempio di quello che negli anni ha fatto Milano dimostra che decisioni per quanto impopolari pagano e permettono di raggiungere obiettivi che fanno piacere a tutti".
Piacenza Oltre e i suoi componenti, uniti dalla passione per il sociale, la cooperazione e il benessere collettivo, credono sia importante avvicinare i cittadini alla vita pubblica della città, favorendo attività di critica e proposta politica per il territorio, pur nascendo come gruppo civico. All'interno dell'associazione ruotano competenze e professioni diverse, dal ricercatore all'insegnante, ma anche professionisti.