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È uscito per le Edizioni Il Messaggero Padova il primo libro dell’autrice carpigiana. Rivolto agli adolescenti, intende veicolare il messaggio di Luigi Monfort, santo molto amato da Giovanni Paolo II.

Un libro delicato, con citazioni di canzoni, ma anche di riferimenti alla società moderna e al linguaggio dei giovani. “L’Amore della Sapienza”, esordio letterario della scrittrice carpigiana Elisabetta Ronchetti, già educatrice A.G.E.S.C.I (Associazione Guide Scout Cattolici Italiani) e con all’attivo diverse pubblicazioni di racconti in antologie, vede protagonista Gigi, un ragazzo che, dopo la morte del padre, rifiuta di andare a scuola, si rintana in casa e si mette alla ricerca, attraverso internet, di quello che lui chiama “il segreto della vita”. Durante questo suo viaggio interiore, Gigi accetta solo la compagnia di due amici fidati, ma sarà la scoperta del testo del Santo francese Luigi de Montfort a fornirgli le risposte che cerca. Ne abbiamo parlato con l’autrice.

 

Come nasce “L’amore della sapienza”?

“Nasce come sintesi di diverse attività che ho seguito: quella determinante e la più recente è stata la lettura del libro originale al quale il mio vuole ricondurre e far conoscere, ossia L’amore dell’eterna sapienza di san Luigi Montfort; un altro elemento è stato l’aver seguito le attività proposte dalla diocesi sulla trasmissione della fede oggi; nasce anche da miei trascorsi quale educatrice scout in cui mi sono trovata per alcuni anni a ideare anche attività di catechesi: c’era da porre attenzione al linguaggio, a come catturare l’attenzione, c’era da usare la fantasia pur rimanendo fedeli al contenuto. Da queste attività e interessi è nato questo libro”.

 

Come mai hai deciso di scrivere un libro destinato agli adolescenti?

“Il testo originale e l’Autore stesso, a mio avviso, portano di per sé a questo. L’Autore, nel suo modo appassionato e emozionato di esprimersi, nonostante abbia scritto il suo testo in età adulta, mi ha ricordato proprio un adolescente che ama profondamente ciò in cui crede e ciò che fa e per questo trascina ed ‘infiamma’ il lettore. San Luigi Monfort in effetti, durante la sua vita, è stato un gran trascinatore, e questo si sente ancora oggi nei suoi scritti che risentano, nella forma, del passare del tempo (sono stati scritti tra il ‘600 e il ‘700), ma sono in realtà vivi e hanno molto da dire. Inoltre, Monfort ha un punto di vista ‘fuori dal gruppo’, non omologato alla società del suo tempo, alla quale non risparmia sagaci osservazioni. Cerca la sincerità e la verità e penso che questo sia, grazie al cielo, tipico di ogni adolescente. Durante l’adolescenza si devono ancora fare scelte determinanti, si osserva molto, si soppesa, prima di adeguarsi, maturando, alle regole e alla cultura dell’ambiente al quale si appartiene. Nelle emozioni, nella passione, nella libertà di coscienza e d’espressione, nella ricerca della sincerità e della verità, trovo che san Luigi Montfort possa essere uno specchio per ogni adolescente di ogni tempo, anche per quelli di oggi” 

 

Gigi, il tuo personaggio, è un ragazzo che dopo la morte del padre si rifiuta di andare a scuola, ha solo due amici e si mette a cercare il “segreto della vita” su internet. Quando c’è in Gigi dei ragazzi di oggi?

“Devo subito dire che il personaggio di Gigi è appena abbozzato: non ho certo voluto cimentarmi in una descrizione realistica del lutto di cui si parla e della sua elaborazione. La storia e il personaggio di Gigi sono un espediente per veicolare la ricerca della verità e di ciò che può dare spessore alla vita, ricerca già percorsa e descritta da San Luigi Monfort, nel suo testo. Poiché sicuramente pochi conoscono questo autore e lo hanno letto, ho voluto creare un personaggio e una storia che potessero riproporre il percorso del santo con un linguaggio più semplice e adatto ai ragazzi di oggi, immaginando e creando una situazione ‘di necessità’ che giustificasse il fatto che un ragazzo si metta in ricerca” 

 

Attraverso l’avventura interiore di Gigi, hai voluto riproporre il messaggio di Luigi de Montfort, un santo che forse non tutti conoscono. Qual è questo messaggio e perché pensi che possa essere ancora attuale?

“San Luigi Montfort è conosciuto dagli ‘addetti ai lavori’ per diversi messaggi. È ricco. Ricco di tante cose. I contenuti sono tanti. Cito solo la sua teologia mariana: oggi, chiunque voglia approfondire la figura di Maria, passa attraverso gli scritti di questo santo. È imprescindibile. Lo stesso San Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato, ha indicato san Luigi come “un teologo di classe’ e lo ha voluto con forza Dottore della Chiesa. Oggi la causa è in corso. Quindi sul suo spessore e sulla sua attualità non ci sono dubbi”. 

 

Nel libro ci sono anche diverse citazioni di canzoni, come si coniugano con la trama e con il messaggio di Luigi de Montfort? 

“Le canzoni esprimono emozioni e contenuti che possono non aver ancora trovato espressione verbale, dialogica, o anche che non sono ancora stati pensati da chi ascolta, anticipano, oppure rinforzano ciò che già si prova. Quasi sempre le canzoni e la musica sono espressione dell’ambiente e dell’epoca in cui sono state create. Nel mio caso quindi, le canzoni e le citazioni aiutano sia a contestualizzare in questo periodo storico le emozioni e i pensieri del protagonista Gigi sia, ri-narrando, col linguaggio proprio della musica, queste emozioni, le rinforzano, dando un pochino più di vigore alla narrazione. Se mai qualche educatore volesse parlare di san Luigi Montfort ai sui ragazzi, come ha auspicato san Giovanni Paolo II, potrebbe usare questo libro dal contenuto già semplificato e le canzoni citate, come strumenti dai quali partire per lavori e riflessioni di gruppo”. 

 

L’AUTRICE

Elisabetta Ronchetti è nata a Carpi nel 1966. Dopo anni in cui si è interessata all’educazione dei ragazzi attraverso l‘A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e al ruolo della donna nella società attraverso il C.I.F. (Centro Italiano Femminile), dal 2015 ha partecipato ai corsi di scrittura dell’Associazione “Canto 31” di Bologna con docenti Gianluca Morozzi e Maria Silvia Avanzato e a un corso della Scuola Holden con docente Andrea Tarabbia. Suoi racconti sono pubblicati in diverse antologie, tra cui “La Casa dei Segni” (Elis Colombini Editore), una raccolta di racconti e storie sul Frignano, realizzato insieme ad altri sette autori dell’Associazione “I Semi Neri”. L’Amore della Sapienza è il suo primo libro e si propone come testo formativo destinato ai ragazzi dai 14 anni, con lo scopo di divulgare con linguaggio contemporaneo, uno scritto di San Luigi Maria Grignion de Monrfort, teologo del Settecento caro a San Giovanni Paolo II. 

 

SCHEDA DEL LIBRO

Elisabetta Ronchetti

L'amore della sapienza- Un ragazzo cerca il segreto della vita 

Edizioni Il Messaggero Padova

Pagg, 114 - € 10

 

Pubblicato in Cultura Modena

 Jonathan Bazzi presenta il libro “Febbre” il 14 settembre a Parma.

Di Nicola Comparato Parma 8 settembre 2019 -Una vita passata tra incertezze e sofferenza, genitori separati, un padre assente, un quartiere degradato, un ragazzo timido, serio, balbuziente, studioso, dotato di una diversità che nel contesto lo rende speciale e che lo allontana dagli altri ragazzi di Rozzano.

Jonathan Bazzi, nato a Milano il 13 giugno 1985, omosessuale e per questo vittima di bullismo, un giorno, di colpo, comincia a stare male. La febbre non passa. Jonathan è preoccupato, si pone mille domande senza riuscire a trovare una risposta. Dopo varie visite e controlli arriva il verdetto. Jonathan ha l’HIV. Ma questo per Jonathan Bazzi non significa la fine. Per lui è solo l’inizio di qualcosa di nuovo, cominciando a vedere la sua malattia, non come un problema, ma come una caratteristica. L’HIV non guarda in faccia a nessuno, non è la malattia dei tossicodipendenti e degli omosessuali come molti ancora credono. Jonathan decide di non nascondersi, affrontando a testa alta la sua nuova caratteristica, al contrario di tante persone “normali” che vivono ogni giorno indossando una maschera. E lo fa nel migliore dei modi scrivendo “Febbre”, libro autobiografico edito da Fandango, un romanzo che diventa una macchina del tempo per il lettore e per l’autore stesso, ripercorrendo, pagina dopo pagina, la vita di Jonathan da quando era bambino fino ad oggi. Perché “Febbre” di Jonathan Bazzi non è solo un libro da leggere, “Febbre” è una storia da raccontare.

Qui le prossime date della presentazione del libro:

– 14 settembre Parma
Libreria Diari di Bordo – Libri Per Viaggiare con Ariase Barretta

– 19 settembre Bologna
Centro Commerciale Artigianale Pilastro con Valeria Alpi, Sandro Mattioli e IGOR Libreria

– 20 settembre Milano
Aids Running in Music (Parco Sempione)

Per maggiori informazioni la pagina Facebook di Jonathan Bazzi

https://www.facebook.com/lacongiuradeibazzi/ 

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Pubblicato in Cultura Parma
Mercoledì, 04 Settembre 2019 15:29

La Luna nell’obiettivo, tra effimero ed eterno

Dal 17 ottobre al 24 novembre 2019, 170 fotografie vintage degli archivi NASA in “The Bright Side of the Moon” allo Spazio BDC28 di Parma nell’ambito di ColornoPhotoLife.

Parma -

Effimero ed eterno: due aggettivi che trovano una perfetta sintesi nell’immagine dello sbarco sulla luna, piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità, ancora oggi considerato letteralmente incredibile dai dietrologi dello spazio e comunque capace di incarnare, per la maggior parte dei terrestri, l’idea di qualcosa di lontano ma non troppo, tecnicamente intangibile eppure prepotentemente concreto grazie a una copertura mediatica di carattere globale. Di più, universale. 

L’intreccio di tutti questi elementi, la superficie pallida inquadrata senza pudore e senza veli in una sorta di voyeurismo galattico, giustifica e offre lo spunto per riflettere sull’allunaggio e sul recente passato dell’uomo oltre l’orbita familiare attraverso gli scatti in mostra dal 18 ottobre al 24 novembre 2019 – con vernissage alle 21:00 del 17 ottobre - allo Spazio BDC28 di Parma, riuniti sotto il titolo di “The Bright Side of the Moon - fotografie vintage dagli archivi Nasa”. Organizzata a margine della decima edizione di ColornoPhotoLife, in programma dal 18 al 20 ottobre alla Reggia di Colorno e dedicata  al tema “L’effimero e L’eterno”, l’esposizione celebra i 50 anni dello sbarco lunare di Neil Armstrong e soci con 170 fotografie vintage degli archivi NASA relative ai primissimi lanci e training (1950 - 1966) e alle missioni dei programmi Mercury (1960 - 1963), Gemini (1964 - 1966) e Apollo (1966 - 1972), oltre a 2 roadbook di Apollo 13 e Apollo 15.

Inaugurato ad Artefiera a Bologna nel Gennaio 2016, BDC – Bonanni Del Rio Catalog è il progetto di Lucia Bonanni e Mauro Del Rio riunisce l’insieme delle attività e delle produzioni organizzate dalla coppia relative all’arte contemporanea: una serie in divenire di eventi, oggetti e luoghi, ognuno identificato da un numero progressivo. Il quartiere generale di BDC è BDC28, chiesa sconsacrata nel centro storico di Parma, dove si sviluppa la più lunga ed elegante via porticata della città. Qui, nel Seicento una confraternita legata alla Chiesa di San Benedetto fondò l’oratorio di Santa Maria della Pace.  Agli inizi del Novecento l’istituto religioso fu sconsacrato, quindi riconvertito a officina meccanica, e in seguito a garage, finché nel 2015 è stato recuperato e riaperto alla città di Parma con il progetto BDC. Oggi è un centro dedicato all’arte contemporanea: fotografia, disegno, musica live, performance, incontri.

Proprio qui, BDC49 - The Bright Side of the Moon apre uno scorcio interplanetario portando a Parma un frammento del ruolo della fotografia nel programma spaziale americano degli anni ’60 e ’70, parte integrante del proposito scientifico delle missioni ma anche strumento indispensabile per cogliere e mostrare a tutti un momento capitale nella storia del mondo, fuori dal mondo. Non è eccessivo considerare la fotografia come un elemento chiave nell’operazione mediatica che gli istituti della NASA realizzarono al fine di catturare l’attenzione del pubblico e risvegliare un sentimento collettivo di partecipazione al piano di esplorazione dello spazio. Gli scatti qui esposti, presentati nei più grandi musei del mondo e attualmente in mostra al MET di New York, sono gli stessi originariamente usati dalla NASA sia come oggetto di studio e approfondimento scientifico, sia come documentazione ufficiale da sottoporre agli investitori, oltre che ovviamente per scopi pubblicitari e di divulgazione.

La collezione privata include nel complesso un numero impressionante di fotografie prodotte dalla NASA dall’inizio del programma Mercury. L’autenticità degli scatti è comprovata non solo dalla tipologia di pellicola scelta e dal carattere fotografico usato, ma anche avvalorata dal timbro dell’ente spaziale. In bianco e nero o a colori, queste fotografie sono tutte testimonianze dal pregio inestimabile: le prime erano, infatti, normalmente prodotte durante il periodo di training precedente l’operazione spaziale, mentre quelle a colori furono scattate nella fase del lancio e della missione. Oltre a vantare un indiscutibile valore scientifico, storico e culturale, questi scatti possiedono un’intrinseca e intramontabile qualità artistica che documenta la bellezza della Terra e degli altri oggetti celesti, catturando allo stesso tempo il coraggio e l’audacia dello spirito umano.

La mostra – a ingresso gratuito - è aperta tutti i venerdì, sabato e domenica, dal 18 Ottobre al 24 Novembre 2019, dalle 16:00 alle 20:00.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Ekis Edizioni, la casa editrice di Reggio Emilia riferimento nazionale sul coaching e lo sviluppo personale, annuncia ufficialmente l’uscita del libro “Pensa in Modo Intelligente” del Dott. Richard Bandler, il genio creativo della PNL - programmazione neurolinguistica - della nostra epoca, guida e ispiratore dei migliori coach e formatori del mondo. 

La presentazione del libro è stata organizzata dalla casa editrice in una modalità non solo informativa per la stampa e gli addetti ai lavori, ma innovativa e interattiva.

L’evento avrà luogo il 4 settembre alle ore 21.00 in diretta nel gruppo Facebook PNL Live.

Per accedervi è necessaria l’iscrizione al link www.ekis.it/pnllive.


Saranno presenti l’autore, live dall’America, Alessandro Mora e Roberta Liguori, entrambi Master Trainer di PNL. Tutti coloro che si collegheranno durante l’appuntamento con “Pensa in Modo Intelligente” avranno l’opportunità di porre domande, chiedere curiosità e confrontarsi direttamente con i protagonisti in linea. 

Il nuovo lavoro di Richard Bandler è stato realizzato in collaborazione con professionisti internazionali come la dott.ssa Brenda Bradstock, life mastery consultant e chiropratico e Mr Owen Fitzpatrick, psicologo, speaker internazionale e autore di bestseller tradotti in 15 lingue.

Il testo è una vera e propria guida che si rivolge a tutti coloro che vogliono migliorare concretamente la propria vita, per realizzare il futuro che davvero desiderano. 

Come?

Ma non è tutto, la tecnologia e un ulteriore lavoro da parte degli scrittori si affiancano ai lettori. Oltre al libro, saranno infatti a disposizione gli approfondimenti video realizzati dagli autori sul sito https://newthinkingpublications.com, tradotti anche in italiano alla pagina http://www.pensainmodointelligente.it

In più, tutti gli italiani che vogliono confrontarsi sui contenuti del libro, possono consultare pagine ad hoc su facebook e contenuti extra sui principali canali di comunicazione online come YouTube, Instagram e Linkedin.

 

Moderatore della presentazione del libro - 4 settembre 2019

Alessandro Mora

Master Trainer di PNL e capo del Top Team internazionale degli assistenti del Dott. Richard Bandler (co-creatore della Programmazione Neuro Linguistica) nei corsi della Society of NLP. È Mental Coach di atleti olimpionici e squadre professionistiche e li aiuta a utilizzare la mente al top per eccellere nelle loro performance. È socio di Ekis – The Coaching Company e tiene corsi di PNL e sviluppo personale in Italia e all’estero. 

Roberta Liguori

Laureata in Informatica, è Mental Coach, Master Trainer di PNL, scrittrice e triatleta. Fa parte del Top Team internazionale degli assistenti del Dott. Richard Bandler nei corsi della Society of NLP. Ha scritto il libro di grande successo “Perché io sogno forte” in cui racconta come ha affrontato un cancro utilizzando gli strumenti mentali imparati grazie alla PNL e ha all’attivo quattro Ironman.

 

Gli autori

Dr. Richard Bandler

Co-creatore della PNL, da oltre 45 anni si dedica allo sviluppo di idee, idee, tecniche e modelli utili per il progresso dell’evoluzione umana. Le tecnologie comportamentali di cui scrive sui suoi libri – venduti in milioni di copie e tradotti in 10 libri – sono il fulcro dei suoi corsi di PNL, di design human engineering, e di neuro hypnotic re-patterning. 

Dr. Glenda Bradstock

Dream builder coach e life mastery consultant, dopo essersi laureata in filosofia e aver lavorato nel settore bancario, nel mondo dell’arte e della fotografia, ha completato la sua formazione olistica diventando chiropratico. Negli ultimi 35 anni ha aiutato le persone a riacquistare la propria salute attraverso le cure chiropratiche, la nutrizione e le terapie alternative.

Owen Fitzpatrick

Psicologo, speaker internazionale e autore di 8 bestseller tradotti in più di 15 lingue, lavora con miliardari, atleti olimpici e aziende del calibro di Coca-Cola, Google, Salesforce, Psizer, Oriflame e Barclays Bank. È attore e regista pluripremiato e per più di due anni ha presentato anche il suo programma televisivo in prima serata su un canale nazionale irlandese. 

 

La Casa Editrice – Ekis Edizioni

Il Sogno diventa Realtà

Perché non apriamo una Casa Editrice?
Da anni ai nostri corsi diciamo alle persone di leggere dei libri. 
per noi per primi la lettura è una fonte fondamentale a cui attingere.
E allora lo abbiamo Fatto!

 

Il Nostro Obiettivo

Vogliamo essere degli Editori e farlo col Cuore. 
Pubblicheremo libri sul Coaching e la Crescita Personale, in ambito Life, Sport, Business.
E non ci fermiamo qui.
Infatti vogliamo produrre e promuovere contenuti che hanno un’anima.
E che possano concretamente migliorare la Vita delle persone.

Pubblicato in Cultura Emilia

Si è chiuso con un grande successo di pubblico, l’omaggio che Modena ha reso a Franco Fontana (1933), uno dei suoi artisti più importanti e tra i più conosciuti a livello internazionale.

Modena -

Sono state, infatti, 23.529 le persone (per una media giornaliera di 226) che hanno ammirato la mostra, curata da Diana Baldon e dallo stesso Franco Fontana, ospitata da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE, nelle tre sedi della Palazzina dei Giardini, del MATA - Ex Manifattura Tabacchi e della Sala Grande di Palazzo Santa Margherita.

Il pubblico è stato per il 41,6% del totale proveniente da Modena, il 13% dalla sua provincia, il 14,2% dalla regione Emilia-Romagna, il 28,6% dall’Italia e il restante 2,6% dall’estero.

Per poter soddisfare le continue richieste del pubblico, gli organizzatori hanno dovuto richiedere una ristampa del catalogo, edito da Franco Cosimo Panini.

Particolarmente significativo è il dato relativo ai gruppi scolastici. Sono state 52 le classi, per un totale di 1.215 alunni e di 148 accompagnatori, che si sono lasciati affascinare dagli scatti del maestro modenese.

Le foto della mostra a cura di Francesca Bocchia

Pubblicato in Cultura Modena

Inaugura sabato 31 agosto, alle ore 18, presso la Galleria San Ludovico, l’esposizione pittorica “La lettera in corpo” dell’artista parmigiana Francesca Dosi, realizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Parma, che proseguirà fino al 15 settembre.

La mostra nasce da un’idea originale dell’artista che ha curato la regia, la messa in scena, l’ambientazione e i costumi delle inquadrature fotografiche, realizzate dal fotografo Enrico Grassi, che hanno preceduto la fase pittorica. Nell’omonimo saggio “La lettera in corpo” (Diabasis, 2017) la Dosi ha affrontato sul piano teorico la “messa in corpo” filmica del romanzo epistolare di Choderlos de Laclos Les liaisons dangereuses, analizzando Dangerous Liaisons di Stephen Frears. L’artista ha accompagnato questo studio teorico con un progetto pittorico di rielaborazione del carteggio tardo settecentesco e con una selezione fotografica, di Enrico Grassi, inerente il medesimo soggetto.

I dipinti, realizzati partendo dalle immagini fotografiche, offrono corpo “pittorico” al desiderio: ovvero un corpo disincarnato fatto di materia e cromatismi, di spessore e profondità prospettica, una doppia dimensione che, allo sguardo, prende vita. Il corpo dei modelli viene dapprima fotografato e in seguito riproposto tramite un abile alternarsi di sovrapposizioni ed evanescenze. La tecnica della Dosi mira a disegnare il reticolo di forze prodotto dall’incontro tra gli interpreti, acuendo la risonanza sensoriale dello spettatore che sembra poter accedere alla trama della pelle.

La mostra, aperta al pubblico dal 31 agosto con ingresso libero, si concluderà il 15 settembre, con un finissage che vedrà esibizioni dal vivo di musica e di canto operistico settecentesco.

Per tutto il corso della mostra sarà inoltre possibile ascoltare, in una registrazione realizzata da Alba Pessini (docente di Letteratura francese all’Università di Parma), brani estrapolati dal carteggio tardo settecentesco; selezionati per la parte musicale dal soprano Francesca Olivieri e per la parte testuale dalla stessa Dosi, con il missaggio sonoro di Mirko Ghizzoni.

Gli orari di apertura della mostra saranno: mercoledì dalle 15.30 alle 19.30; giovedì dalle 10 alle19.30; venerdì e sabato dalle 10 alle 21; domenica dalle 10 alle 19.30.

Così Francesca Dosi racconta la genesi e la finalità del proprio lavoro insieme al fotografo Grassi: “[…] Abbiamo scattato all’interno di case private e di luoghi storici cittadini (il Teatro Regio e il Palazzo Ducale) inventato costumi improbabili con materiali di recupero e giocato sugli anacronismi, tra i quali spiccano i palchi di un teatro ottocentesco e l’utilizzo delle pistole al posto delle spade con cui si affrontano in duello Danceny e Valmont nella parte conclusiva del romanzo. Non ci premeva la fedeltà filologica al testo e all’epoca raccontata, bensì la resa di una “fisiologia” scenica che interpella lo spettatore e, assieme a lui, interroga il desiderio, alimentato dalla sua stessa procrastinazione entro una danza macabra di avvicinamento e allontanamento. Le fotografie e i quadri traspongono le diverse fasi di un gioco di seduzione libertina che si rivela essere una tragedia a tinte fosche, generata e scandita dalle parole dei singoli corrispondenti, incapaci di sottrarsi al personaggio che di sé hanno costruito e all’ineluttabilità mortuaria che accompagna il carteggio”.

 

Francesca Dosi

Autodidatta, ha realizzato tra gli altri progetti artistici, “Ninfa” e “Il sogno della farfalla”, entrambi accompagnati da performances di danza, musica, canto e poesia, riproposti a intervalli regolari in contesti diversi tra loro e non forzatamente espositivi, a dimostrazione della volontà da parte della Dosi di cogliere il momento di fusione tra le arti e di fare della propria pittura parte di un tutto in divenire.

Ha recentemente aperto un atelier a Parma nell’Oltretorrente (in via Imbriani 50/a): un laboratorio di ricerca pittorica dove procedere al lavoro sui quadri e condividerne gli esiti con amici e passanti. 

Ha all’attivo diverse attività di ricerca e di scrittura, tra i saggi maggiori: Trajectoires balzaciennes dans le cinéma de Jacques Rivette edito da LettMotif, “La lettera in corpo” edito da Diabasis, Il nostro bisogno di De André, in fase di pubblicazione con la Nuova Fondazione Battei e il romanzo “Ma saison avec Guillaume” edito da La Société des écrivains e di cui si prepara l'edizione italiana.

Cinema: tre produzioni, i restauri della Cineteca e gli eventi legati all'anniversario felliniano. La Regione Emilia Romagna alla 76° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Bologna -

Dalla gara di enigmistica, di Gianni Amelio, alla “fratellanza speciale” al centro dell’opera prima di Stefano Cipani, dal potere della memoria degli archivi, documentario di Federico Ferrone e Michele Manzolini, alla innovativa fusione tra teatro e realtà virtuale di Elio Germano e Omar Rashid, fino ai restauri della Cineteca di Bologna.

Sono queste le proposte made in Emilia-Romagna che approderanno alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. 

“Anche quest’anno- afferma l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti- grande soddisfazione per i progetti cinematografici sostenuti dalla Regione che arrivano sul red carpet, proponendo non solo la creatività di autori e registi ma anche la visione di nostri territori in tutta la loro bellezza. Supportiamo da diversi anni e con risorse crescenti il settore cinematografico e audiovisivo, nella convinzione che oltre alla valenza culturale, sia un volano anche per lo sviluppo turistico dell’Emilia-Romagna, oltre che per la crescita di maestranze e operatori, con un riflesso crescente anche nell’ambito dell’economia della creatività, che rappresenta oggi il 5% del Pil regionale. Nell’occasione lanceremo (il 2 settembre, alle ore 17 Hotel Excelsior, Lido di Venezia) l’anniversario del Centenario nella nascita di Federico Fellini, promosso da differenti istituzioni ed enti, guidati dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Rimini e dalla Direzione generale Cinema del Mibac, a testimonianza di una terra di cinema costellata da grandi registi tra cui l’indimenticabile Federico Fellini, un mito anche per le nuove generazioni”.

A fianco delle tre produzioni sostenute dal Fondo per l’Audiovisivo ci sarà l’Emilia-Romagna Film Commission, al Lido nelle giornate del Festival, a disposizione di operatori italiani e stranieri per illustrare il proprio Fondo e i servizi offerti alle produzioni che intendono lavorare in Emilia-Romagna.

 

 La cineteca di Bologna

Presente come ogni anno al Lido anche la Cineteca di Bologna, sostenuta dalla Regione, in competizione nella sezione “Classici” con due capolavori ritrovati. Il 29 agosto, si svolgerà nella Sala Giardino la proiezione de Lo sceicco bianco di Federico Fellini, restaurato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna nell’ambito del progetto Fellini 100, in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity. Il film sarà uno degli eventi di accompagnamento al 2020, anno in cui si celebrerà il centenario della nascita del grande regista. Strategia del ragno è il secondo restauro della Cineteca di Bologna (in programma l’1 settembre al Lido), quarto lungometraggio di Bernardo Bertolucci, riportato all’originale splendore dall’Immagine Ritrovata e da Massimo Sordella, in collaborazione con Compass Film.

La Cineteca sarà presente nella sezione Classici anche con due cortometraggi iraniani: The Hills of Marlik diretto nel 1964 da Ebrahim Golestan e The House is Black diretto nel 1962 da Forough Farrokhzad, Con il supporto di Mahrokh Eshaghian e la bolognese Genoma Films.

 

Le produzioni sostenute dalla Regione alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Realizzato, tra Piacenza e Bobbio, “Passatempo” è il primo cortometraggio di fiction del Maestro Gianni Amelio, interpretato da Roberto Carpentieri e Daoda Sissoko, al suo debutto cinematografico. In programma il 29 agosto, come film di apertura della Settimana Internazionale della Critica, prodotto da Bartlebyfilm, The Film Club con Rai Cinema in collaborazione con Fondazione Fare Cinema e Vision Distribution. Il film racconta di una gara di enigmistica tra un professore e un ragazzo del Mali, dove si vince compilando per intero un cruciverba. Ma c’è una variante che rende la prova impossibile: indovinare le soluzioni prima ancora che venga posto il quesito. E tuttavia il ragazzo arriva alla fine. O quasi…

“Mio fratello rincorre i dinosauri”, sarà l’Evento speciale delle Giornate degli Autori il 2 settembre, opera prima di Stefano Cipani, con Alessandro GassmannIsabella Ragonese, e la partecipazione straordinaria di Rossy De Palma, attrice, modella e musicista spagnola musa di Pedro Almodóvar. Firmata dal bolognese Fabio Bonifacci, la sceneggiatura è stata realizzata in collaborazione con Giacomo Mazzariol, autore dell’omonimo bestseller Einaudi, e racconta la storia del rapporto tra Jack, che prende coscienza della sindrome di Down del fratello Gio, in un percorso difficile di crescita e di accettazione. Il film, girato interamente a Pieve di Cento, con incursioni a Bologna, Cento e Anzola dell’Emilia (attraverso la Carpigiani con il suo Gelato Museum) è frutto di una sinergia produttiva italo-spagnola che ha coinvolto Paco Cinematografica, Neo Art Producciones e Rai Cinema.

Nella sezione Sconfini, verrà presentato in concorso il 3 settembre“Il Varco”, documentario sul potere della Memoria, costruito su repertori reali, pubblici e privati, provenienti dagli archivi dell’Istituto Luce e di Home Movies – Archivio nazionale del film di famiglia, co-produttori dell’opera insieme a Kiné e Rai Cinema. Federico Ferrone e Michele Manzolini, che continuano così la loro ricerca sulla storia italiana del ‘900, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.

I finanziamenti della Regione per l’audiovisivo

Dall’inizio della legislatura sono stati messi a disposizione del settore, da parte della Regione, oltre 21 milioni di euro per la produzione, promozione, formazione, innovazione ed esercizio, di cui solo per il 2019, oltre 5 milioni di Euro. 

Questi contributisostengono progetti di sviluppo e produzione per oltre 2 milioni di euro, festival e rassegne annuali (oltre 1,6 milioni di Euro), mentre oltre 1,2 milioni di euro sono stati assegnati per la promozione e la valorizzazione della cultura cinematografica, a partire dal rapporto con la Cineteca di Bologna.

 

Fonte: Regione ER

Il festival, pioniere nella scoperta dei più grandi talenti internazionali di circo contemporaneo, porta nella splendida cittadina ducale di Colorno le esperienze artistiche più eccentriche e poetiche del mondo circense: il duetto fra un danzatore e un escavatore, un clown che tocca il cuore, acrobati che assaltano la scena lanciando coltelli, giostre fantastiche, esperti di hula hop, sand art, fanfare e musica da non poter stare fermi: tutto questo e molto altro è Tutti matti per Colorno 2019.

 

La dodicesima edizione di Tutti Matti per Colorno, il festival di circo contemporaneo, teatro e musica all’aperto più atteso in Emilia Romagna, con la direzione artistica e organizzativa di Teatro Necessario, torna venerdì 30 agosto, sabato 31 e domenica 1 settembre 2019.

Per tre giorni il talento e l’estro di numerose formazioni artistiche internazionali, tra programmazione ufficiale, Scena OFF e progetti speciali, con un centinaio di spettacoli in calendario, oltre a un mercato dell’artigianato e a un’area street food di qualità, saranno protagonisti di una proposta unica, amata dal pubblico di tutte le età. 

Per i giovani circensi in erba (dai 6 agli 11 anni) torna anche la piccola scuola di circo curata dall’Ass. Circolarmente, Percorso Scuola Circo Conad, realizzata grazie al sostegno di Conad Centro Nord. Proprio davanti al negozio Conad di Colorno avrà luogo giovedì 29 agosto alle ore 18.00 un’anteprima del festival con lo spettacolo Sleep inside della compagnia Okidok.

In dodici  anni Tutti matti per Colorno ha portato nella splendida cittadina ducale alcune fra - e per la prima volta in Italia - le esperienze artistiche più eccentriche, divertenti, poetiche e, in alcuni casi, rischiose del mondo; una selezione ogni anno diversa di spettacoli internazionali difficili da vedere altrove. 

Fra i tanti si ricordano David Dimitri - L’homme Cirque, che concentra in se stesso un intero circo, il Cirque Bidon di Francois Rouline che il circo lo porta in giro per le strade su carovane di legno trainate da cavalli, dai giganteschi cavalli di luce della compagnia Quidam, alla mongolfiera acrobatica di Cirque Inextremiste, i cileni Murmuyo e Metrayeta che hanno comicamente bloccato il traffico e una miriade di altri artisti che hanno lasciato ricordi indelebili nelle centinaia di migliaia di spettatori incontrati in questi anni. Una festa di circo contemporaneo, teatro di strada che include da sempre anche la musica, da ballare, ascoltare e da vivere nelle lunghissime jam session notturne, divenute ormai parte del programma.

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Fra le proposte più straordinarie a cui assistere a Tutti Matti Per Colorno 2019, TRANSPORTS EXCEPTIONNELS è un audace opera coreografica della compagnia Beau Geste: un duetto tra un ballerino e un escavatore, un singolare incontro tra ferro e corpo, in cui il danzatore e la macchina si sfiorano, si guardano, si inseguono e si incontrano, il tutto su alcune celebri arie operistiche cantate da Maria Callas (Il Cid di Massenet, Sansone e Dalila di Camille Saint-Saëns e Norma di Bellini). Un pas de deux che è divenuto emblema della compagnia ed è stato presentato più di 700 volte in Francia e all'estero in quasi 50 paesi. 

Dalla Catalogna arriva il clown Leandre, punta di diamante del mimo internazionale, divertente come Charlie Chaplin, poetico come Buster Keaton. In RIEN À DIRE Leandre mette in scena una casa senza muri fatta, con solo quattro mobili e una porta; una casa piena di varchi verso l’assurdo, abitata da un solo personaggio, circondato da presenze, calzini volanti, piogge di ombrelli, regali inaspettati, pianoforti telepatici, demoni, sogni… Una casa immaginata per condividere la solitudine e le emozioni. Senza una parola ma con un’infinita poesia e tenerezza, Leandre, arriva dritto al cuore degli spettatori.

Dalla Francia arrivano i giovani e già pluripremiati acrobati di Cirque la Compagnie con L’AVIS BIDON, spettacolo coinvolgente in cui i quattro artisti prendono d’assalto la scena sulle note di Wagner e dei Noir Désir. Un turbinio di situazioni e di differenti discipline, dal quadro coreano al palo cinese, dal lancio di coltelli al canto, che con ironia e umorismo fonde corpi, parole e musica, lasciando emergere un’originale visione dei rapporti umani. Sempre dalla Francia, esordio della giovane e talentuosa compagnia A Sens Unique, LÉGER DÉMÊLÉ combina acrobazie leggere e attriti turbolenti, in un coinvolgente susseguirsi di corde, pali cinesi, prese acrobatiche estreme, molta confusione e… tanti sorrisi. Uno spettacolo di circo contemporaneo fresco, divertente e cinico allo stesso tempo, un inno alla giovinezza, spavaldo e fiero. 

Tante altre le compagnie in programma: TONY CLIFTON CIRCUS in Missione Roosvelt, una performance urbana in cui i partecipanti saranno protagonisti di una vera e propria mission impossible (20 posti prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), gli OKIDOK due clown che in Slips Inside credono di essere bellissimi, atletici, attraenti e invece... ,i giochi della compagnia catalana Guixo de 8, LA DINAMICA DEL CONTROVENTO, giostra fantastica che fa volare il pubblico sulle note di un pianoforte suonato dal vivo. 

Grande spazio come ogni anno alla musica, con la FANFARE OLAÏTAN dal Benin, unica fanfara africana che ha spopolato in Europa grazie la forza del rito woodoo che mette in scena nella sua incontenibie performance, gli SUGAR DADDY AND THE CEREAL KILLERS con un repertorio che spazia dal Rythm’n’Blues al Jive, Boogie Woogie, Swing e Rock’n’Roll, i THE BLIND RATS specializzati delle sonorità della scena musicale degli anni del proibizionismo americano che faranno ballare i Parma Lindy Hoppers e tutti gli amanti dello swing e infine il pianoforte incontenibile di ROBERTO ESPOSITO che per 3 serate trascinerà il pubblico in canzoni e cantate collettive al suono del suo piano e di celebri melodie di tutte le epoche.

Molti anche gli artisti selezionati con bando per il programma della Scena OFF: MASSIMO PEDERZOLI in Surprise, cameo di 10 minuti per un pubblico che vuole sorprendersi il mimo ADRIAN KAYE, l’artista di Hula hop ANDREANNE THIBOUTOT, gli acrobati cileni DEPASO, l’artista di sand art ERMELINDA COCCIA che crea mondi con la sabbia, la magia di L’ABILE TEATRO, l’acrobatica aerea di LUDILÒ e i circensi PIROUETTES ENSEMBLE. 

Saranno inoltre 5 le compagnie in scena nella sezione TRAMPOLINO, bando lanciato da A.C.C.I., Associazione Circo Contemporaneo Italia, di cui Teatro Necessario è membro fondatore:  Duolinda, Maremotum, Byk Cirque, compagnia blucinQue e Chilowatt - Electric Company +.

Nell’ambito di Trampolino avrà luogo anche una la tavola rotonda Il Circo: un’identità multidisciplinare, promossa da A.C.C.I., in collaborazione con Tutti Matti per Colorno e Ateatro.

Dal 2016 il Festival è preceduto e seguito da altri appuntamenti internazionali di circo in provincia: Tutti matti… in Emilia 2019 presenta il 26 agosto a Sant’Ilario D’Enza in Piazza Curiel lo spettacolo Nuova Barberia Carloni di Teatro Necessario, il 27 e 28 agosto lo spettacolo LÉGER DÉMÊLÉ della compagnia A SENS UNIQUE. In settembre a Montechiarugolo il 4 LEANDRE porta in scena RIEN À DIRE e il 5 settembre CIRQUE LA COMPAGNIE propone L’AVIS BIDON.

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RISTORO E MERCATO

Il tendone bar del festival è aperto ogni giorno allo Spazio Circo e ha un secondo approdo posizionato in Piazza Garibaldi con cibo e birra del festival prodotta dal Birrificio Farnese. 

In spazio circo sono diverse le proposte di street food di alta qualità, mentre altri punti ristoro con specialità gastronomiche locali sono curati dai commercianti del paese.

Novità di quest’anno è il mercato dei Cibi Rari con prodotti gastronomici insoliti e particolari per esploratori del gusto. 

Appuntamento fisso anche con il mercatino dell’artigianato: in piazza Garibaldi e nei Giardini della Reggia ogni giorno esporranno le loro creazioni d’arte e ingegno 30 artigiani selezionati con un bando.

 

Il Festival è diretto dalla compagnia di circo contemporaneo Teatro Necessario, che lo organizza insieme a Comune di Colorno, con il sostegno di Mibact, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma e con il contributo di Fondazione Cariparma, Fondazione Nuovi Mecenati / Institut Français d’Italie - La Francia in Scena. Main sponsor è GLF; BPER accompagna il Festival nel suo percorso verso una maggiore sostenibilità ambientale. Contribuiscono a sostenere le attività Carebo, Baretz, Gas Sales, insieme a Zec, Condiparma, Bottega Verde, Righi Elettroservizi, Confesercenti Parma, Caggiati, numerose piccole imprese ed esercenti locali, preziosi sponsor tecnici. Il Festival è membro del network internazionale di circo contemporaneo CIRCOSTRADA e Teatro Necessario è membro fondatore di ACCI - Ass. Circo Contemporaneo Italia. 

Ingresso a offerta libera. Tutti gli spettacoli del Festival sono gratuiti ad eccezione di LÉGER DÉMÊLÉ della compagnia A SENS UNIQUE, RIEN À DIRE di LEANDRE e L’AVIS BIDON di CIRQUE LA COMPAGNIE, i cui biglietti sono acquistabili in prevendita sul sito www.tuttimattipercolorno.it e presso le rivendite autorizzate Vivaticket di tutta Italia pubblicate sul sito www.vivaticket.it

I biglietti saranno in vendita anche a Colorno presso la biglietteria di Via Mazzini, 7 aperta da lunedì 26 a giovedì 29 agosto dalle 16.00 alle 19.00.

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TUTTI MATTI PER COLORNO

 

VENERDÌ 30/08

Dalle 18.30 alle 00.00

Con le compagnie Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Pirouettes Ensemble in Approdi, Andréanne Thiboutot in Hoopelaï, LudiLò in Resta, Cometa Circus in Cometa, Depáso in La Trottola, Ermelinda Coccia in Nessuno Altrove, Massimo Pederzoli in Surprise, L’Abile Teatro in Mago per Svago, La dinamica del controvento (giostra)

20.30 A sens unique in Léger Démêlé (spettacolo a pagamento)

22.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)

23.00 Okidok in Slips Inside (capienza limitata, ingresso con spilletta e contromarca)

00.00 Fanfare Olaïtan (concerto)

 

SABATO 31/08

Dalle 17.00 alle 0.00

Con le compagnie Pirouette Ensemble in Approdi, L’Abile Teatro in Mago per Svago, Cie Byk in Istinto, Depáso in La Trottola, Cometa Circus in Cometa, Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Andréanne Thiboutot in Hoopelaï, LudiLò in Resta, Fanfare Olaïtan (itinerante), Ermelinda Coccia in Nessuno Altrove, Okidok in Slips Inside, Massimo Pederzoli in Surprise, BluCinque in Luk / Osservatorio, Beau Geste in Transports Excepionnel, La dinamica del controvento (giostra), 

15.30 Tavola Rotonda Il Circo: Un’Identità multidisciplinare (presso Aranciaia)

10.30  e 17.00 Tony Clifton Circus in Mission Roosvelt (20 posti prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

18.30 A sens unique in Léger Démêlé (spettacolo a pagamento)

20.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)

21.30 Leandre in Rien à dire (spettacolo a pagamento)

0.00 Sugar Daddy and the cereal killers (concerto)

 

DOMENICA 02/09

Dalle 16.00 alle 22.15

Con le compagnie Maremotum in Limbo, Adrian Kaye in Adrian Kaye show, Depáso in La Trottola, Pirouettes Ensemble in Approdi, LudiLò in Resta, Massimo Pederzoli in Surprise, Cometa Circus in Cometa, Duolinda in La Dama Demodè, Chilowatt-electric company+ in Rex, Beau Geste in Transports Excepionnel, La dinamica del controvento (giostra) 

18.45 Okidok in Slips Inside (capienza limitata, ingresso con spilletta e contromarca)

19.00 Cirque la Compagnie in L’Avis Bidon (spettacolo a pagamento)

21.00 Leandre in Rien à dire (spettacolo a pagamento)

22.30 The blind rats (concerto) con i Parma Lindy Hoppers, blues/swing, musica e danza 

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Summer School 2019: a Castelnovo il primo concerto della nuova edizione. Nella Chiesa della Risurrezione si esibiranno Julia Liubimova, soprano, e Renato Negri, organo.

Reggio Emilia, 21 agosto 2019 –

Prendono il via i concerti della 8° edizione della Summer School.Giovedì 22 agosto alle ore 21, nella Chiesa della Risurrezione di Castelnovo ne’ Monti, in via 1° maggio, inaugurerà il mese di concerti tra Reggio Emilia e l’Appennino Julia Liubimova, soprano, e Renato Negri, organo. Il duo eseguirà un ricco programma con musiche di Bohm, Puccini, Pergolesi, Cherubini, Vavilov, Frescobaldi, Bach, Bruhns, Haendel, Vivaldi e Giordani

Julia Liubimova, al Conservatorio Statale “Rimsky-Korsakov” di San Pietroburgo, sotto la guida della famosa mezzosoprano russa Irina Bogacheva, nel 2016 ha conseguito la laurea in Canto lirico e nel 2019 ha ottenuto il Dottorato in Canto lirico. Ha al suo attivo numerose partecipazioni sul palcoscenico del Teatro Accademico dell'opera e del balletto del Conservatorio statale Rimsky-Korsakov di San Pietroburgo, mentre recentemente ha debuttato nella Sala della Filarmonica di Novosibirsk accompagnata dall'omonima Orchestra Sinfonica diretta da Alim Shakh tenendo anche un concerto monografico dedicato al compositore vivente russo Boris Lisitsin interpretando in prima esecuzione assoluta il Poema sinfonico vocale "Marina" su testi della poetessa Marina Tsvetaeva.

Renato Negri è organista titolare nella chiesa di San Francesco da Paola di Reggio Emilia (organo inserito nell’Orgelführer Europa, prestigiosa guida agli organi più importanti del continente) e organista titolare del Teatro Municipale «Romolo Valli». È Direttore Artistico della rassegna Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della Città. Diverse sue interpretazioni sono state presentate da Paolo Terni a Rai Radio Tre. A seguito della donazione da parte della famiglia Ovi Chicchi nel 2007 dell’organo meccanico Hillebrand, insegna Organo all’Istituto Superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri – Claudio Merulo”.

Il prossimo concerto si terrà lunedì 26 agosto alle ore 21 nella Sala Concerti dell’Isituto “Claudio Merulo” di Castelnovo ne’ Monti con il concerto conclusivo della Master Class di Clarinetto tenuta da Fabrizio Meloni e Giovanni Picciati. L'ingresso al concerto è libero e limitato ai posti disponibili. L’intero calendario dei concerti è consultabile sul sito peri-merulo.it.

Anche quest’anno la Summer School si rivela un importante progetto formativo e praticamente unico nel suo genere che incrementa in modo significativo l'offerta del Peri-Merulo, completando un quadro di attività che abbraccia tutti i dodici mesi dell'anno. Uno sforzo reso possibile dalla scuola mettendo in campo risorse e competenze in uno sforzo corale, grazie anche al sostegno di amministrazioni locali e privati che si dimostrano capaci di una visione illuminata e progettuale della politica culturale, anche in tempi di grandi criticità come sono quelli odierni. A questo contribuiscono i numerosi sponsor del territorio che testimoniano un legame dell’Istituto radicato nella provincia di Reggio, dagli appennini alla pianura passando ovviamente per la città capoluogo: sono Coopservice, Industrial Packaging, Bper Banca, il Rotary Club di Reggio Emilia, il Castello di Sarzano e Reire le realtà imprenditoriali che credono nel valore della Summer School. A questi si aggiungono gli enti e le amministrazioni che da ormai 8 anni collaborano alla realizzazione di un grande appuntamento per le loro comunità: Comune di Reggio Emilia, Comune di Castelnovo ne’ Monti, Comune di Scandiano, Comune di Casina, Comune di Ventasso e la Fondazione Manodori

La mostra POP THERAPY. Lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci, che rende omaggio al genio eclettico di Elio Fiorucci, è stata prorogata fino al 15 settembre 2019. 

L’esposizione, curata da Diana Baldon e Francesca Fontana, indaga il ‘fenomeno Fiorucci’ attraverso 200 figurine che compongono l’album Fiorucci Stickers, pubblicato nel 1984 dalle Edizioni Panini

Già dalla confezione, l’album si presenta in modo assolutamente innovativo: non una pubblicazione sfogliabile ma un raccoglitore di colore rosa fucsia e giallo fluo, richiudibile mediante un bottone calamitato, al cui interno si trovano 28 schede mobili su cui attaccare le figurine. La flessibilità che lo caratterizza è strumentale per consentire all’utente di esprimere la propria creatività e mettere alla prova la propria fantasia. 

All’epoca della pubblicazione, le figurine erano considerate veri e propri oggetti di design, utilizzabili per decorare diari, motorini, ante di armadi, uno dei tanti linguaggi espressivi con cui si esprimeva la cosiddetta ‘Fioruccimania’.  Una vera e propria opera in stile Fiorucci che ebbe uno straordinario successo, con oltre 25 milioni di bustine vendute, pari a 105 milioni di figurine, ed è stato uno dei rari esempi di recupero del ruolo pubblicitario della figurina.

Il percorso espositivo, organizzato in sezioni, ricalca la divisione tematica dell’album. Fiorucci Story propone alcune delle immagini più iconiche del marchio, dai celebri candidi angioletti elaborati dal grafico Italo Lupi nel 1970, alle sfrontate e provocanti campagne pubblicitarie incentrate sulla nudità del corpo femminile concepita da fotografi e grafici come Oliviero Toscani e Augusto Vignali. Electron rivela dischi volanti, circuiti, robot, videogames che sembrano fuoriusciti dal canale televisivo MTV; Pin Up propone gli stereotipi di donne sensuali e ammiccanti “made in USA”; Dance è un compendio della storia del ballo; Romance è incentrato sull’amore e la passione, con citazioni di vecchi film e fumetti rivisitati in chiave pop; Swim, infine, celebra la vita in spiaggia e i costumi da bagno. 

La mostra si conclude con una sezione dedicata ai negozi Fiorucci, la cui realizzazione era generalmente affidata a importanti architetti e designer quali Amalia Del Ponte, Ettore Sottsass, Michele De Lucchi, Franco Marabelli e Andrea Branzi. Sono esposti studi e progetti degli spazi e dell'arredamento, nonché alcune fotografie dei punti vendita, tutti provenienti dallo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.

La rassegna è arricchita da una selezione di oggetti quali abiti, accessori, scatole in latta e riviste d'epoca concessi in prestito da collezionisti privati.

Completa il percorso, l’installazione di Ludovica Gioscia (Roma, 1977), le cui opere risultano fortemente influenzate dalla cultura e dalla società degli anni ’80. Gli oggetti e i movimenti del periodo, che hanno avuto un impatto indelebile sulla sua formazione, si ripresentano nelle sue sculture e installazioni. Modelli grafici, tessuti, frammenti di diari personali, carte da parati, una serie dei suoi Portals appesi al soffitto e i Mad Lab Coatsaffiancheranno le figurine e i materiali di Fiorucci per creare un ambiente suggestivo, di forte impatto visivo. Ponendo l'attenzione sul pattern come elemento-chiave della figurazione degli anni ottanta, Ludovica Gioscia sottolinea come l'interesse per la moda e il design non riguardi soltanto la sfera d'espressione creativa ma la dinamica di un mondo industriale consumistico all'interno del quale moda e design dettano qualsiasi codice, da come ci si muove a come ci si rapporta alle cose. Nel 2010 l’artista ha creato l’Archivio Paninaro, al quale si è ispirata per una selezione di documenti archivistici pensati per cogliere legami con l’album Fiorucci e con il periodo storico in cui esso è stato prodotto, e realizzare una sorta di Wunderkammer ricca di riferimenti all’immaginario Fiorucci e agli anni in cui esplodeva il fenomeno. 

l titolo dell’installazione It's Everything I've Always Wanted, All Plastic è una citazione di Andy Warhol in riferimento al negozio Fiorucci di New York.

POP THERAPY è realizzata in collaborazione con Ca' Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia - Fondazione Musei Civici di Venezia.


Modena, Museo della Figurina, Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) 

9 marzo - 15 settembre 2019

Orari di apertura

Giovedì-domenica 17-22

Durante festivalfilosofia 2019

Venerdì 13 settembre: 9-23

Sabato 14 settembre: 9-24

Domenica 15 settembre: 9-21

Ingresso

Intero: €6,00 | Ridotto: €4,00

Nelle giornate del festivalfilosofia: ingresso libero

Informazioni

Tel. +39 059 2032919 | www.fmav.org  

Pubblicato in Cultura Modena
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