Il 25 e 26 settembre talk di Confcooperative Modena con Ceis e Mediando.
Uno doppio spettacolo sulla divulgazione della matematica come strumento di prevenzione degli eccessi da gioco d’azzardo. L’iniziativa è organizzata da Confcooperative Modena al fine di rafforzare la conoscenza e la diffusione della cultura della prevenzione contro il gioco d’azzardo.
I due eventi, aperti al pubblico, si tengono mercoledì 25 e giovedì 26 settembre nell’ambito del festival Modena Smart Life. Il talk del 25 settembre si svolge alle 20.45 nel teatro S. Carlo ed è rivolto alla cittadinanza; quello del 26 comincia alle 9.30 nella chiesa S. Carlo ed è riservato agli studenti delle scuole superiori.
Gli spettacoli sono preceduti da un’introduzione al tema di Confcooperative Modena con il consorzio Ceis e la cooperativa sociale Mediando di Modena, che si occupano dei danni provocati dalla ludopatia. «È una malattia del nostro tempo. Nasce da qui l’esigenza di far conoscere le azioni di contrasto e prevenzione rivolte in particolare agli studenti, ma non solo», dichiara il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli.
Intitolato “Fate il nostro gioco”, il talk è un progetto contro il gioco d’azzardo nato dalla collaborazione tra due torinesi, il matematico Paolo Canova e il fisico Diego Rizzuto.
«L’idea originale era fare della divulgazione matematica, ovvero – spiegano Canova e Rizzuto - sfruttare l’appeal del gioco d’azzardo per convincere il pubblico a sentirsi parlare di matematica e, più specificatamente, di probabilità. Col tempo, però, ha preso sempre più spazio il contenuto educativo sulla prevenzione del gioco d’azzardo, con grande attenzione anche ai meccanismi psicologici (oltre a quelli matematici) che, nascosti nei vari giochi d’azzardo, attirano sempre più giocatori e fanno vincere sempre più il banco».
Fonte: Confcooperative Modena
Nella mattinata odierna, nella chiesa “Corpus Domini” di Parma, si è svolta la celebrazione della Santa Messa in occasione della festa liturgica di San Matteo Apostolo, Patrono della Guardia di Finanza.
La funzione religiosa, alla quale hanno partecipato i Finanzieri in servizio al Comando Provinciale della Guardia di Finanza ed i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia della Sezione di Parma, è stata officiata da S.E. il Vescovo di Parma, Mons. Enrico Solmi.
Alla celebrazione hanno presenziato, accolti dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, le massime Autorità civili e militari.
San Matteo apostolo ed evangelista, la cui festa liturgica cade il 21 settembre, è stato proclamato patrono della Guardia di finanza da Papa Pio XII nel 1934, affinché tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sul suo esempio, coniugare l’adempimento del dovere verso lo Stato con la fedele sequela degli insegnamenti cristiani.
In questo senso, l’omelia di Sua Eccellenza Enrico Solmi ha rappresentato un importante momento di riflessione per le Fiamme Gialle ed i loro familiari.
Il Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, al termine della cerimonia religiosa ha ringraziato tutte le Fiamme Gialle della provincia per “l’impegno e la professionalità profuse in servizio e tutte le Istituzioni operanti sul territorio”.
Secondo Avviso Pubblico sono 18 milioni gli italiani che giocano d’azzardo almeno una volta l’anno: per un milione di essi è una dipendenza a tutti gli effetti, che andrebbe curata. Il 10% sono giovanissimi (14-17 anni) considerati ormai “problematici”. Nel 2018 la spesa per il gioco in Italia (cioè la raccolta meno le vincite) è stata di 18,6 miliardi di euro (7,2 miliardi solo dalle slot machine).
A Modena città (dati 2018) sono in carico 31 persone per fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo, mentre in provincia sono complessivamente 158. Si tratta in prevalenza di maschi (121) di età superiore ai 40 anni.
Per l’Azienda Usl di Modena è il Sert che si occupa dell'assistenza ai giocatori patologici. L'accesso può avvenire sia in modo autonomo, sia tramite medico curante, servizio di salute mentale, assistente sociale, famigliari o amici della persona. Il servizio si rivolge non solo al giocatore, ma anche al suo nucleo familiare, inevitabilmente coinvolto nelle dinamiche relative al gioco d'azzardo.
Oltre all’Ausl, nel contrasto al gioco patologico sono attivi anche altri enti. Il 4 luglio scorso è stato aperto a Modena uno sportello di ascolto presso il Centro per le famiglie (piazza Redecocca 1). Nasce da un progetto di Comune, Ausl e Fondazione Ceis nell’ambito degli interventi distrettuali per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico per il biennio 2019-2020.
Con lo sportello di ascolto esperti e operatori del Ceis escono dai centri preposti negli ambiti sanitari per entrare più facilmente in relazione con le famiglie toccate da un problema che può seriamente minare i rapporti all’interno del nucleo.
Aperto il giovedì dalle 15.30 alle 18.30, lo sportello offre accoglienza, ascolto e informazioni relative ai problemi del gioco d’azzardo, consulenza telefonica, informazioni e orientamento sulla rete dei servizi territoriali, incontri individuali e di gruppo. Il progetto prevede anche l’attivazione di gruppi di confronto e supporto di mutuo aiuto, oltre che iniziative di sensibilizzazione. Allo sportello si accede di persona presso il Centro per le Famiglie (tel. 059 2033343-3614 - 392 5837487 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
La Fondazione Ceis si occupa di gioco d'azzardo patologico da diversi anni, anche in collaborazione con il Sert. Attualmente sono attivi tre gruppi di auto mutuo aiuto con facilitatore: uno a Modena, uno a Mirandola e uno a Carpi. In totale nel corso del 2019 i pazienti in carico sono 54, di cui 16 nel gruppo di Modena, dove è presente da circa un anno anche un gruppo di sostegno per familiari.
Il Piano regionale di contrasto al gioco d'azzardo ha permesso il potenziamento e implementazione delle attività di accoglienza, cura e trattamento nei servizi dipendenze patologiche Ausl anche attraverso l'acquisizione di tre psicologi e un tecnico della riabilitazione psichiatrica che operano in modo trasversale a livello provinciale.
Molestie sessuali. È allarme nella metropolitana di Londra. Denunce aumentate del 42% in 5 anni. La linea più a “rischio” è la Central.
23 settembre 2019
Nonostante la lotta mondiale contro le molestie sessuali si continua a registrare una crescita esponenziale in ogni dove anche nei luoghi che riteniamo tradizionalmente più “civili”. Una vera e propria impennata delle molestie e delle aggressioni a sfondo sessuale è stata segnalata dalla British Transport Police nelle stazioni e sui treni di una delle metropolitane più famose e antiche del mondo, quella di Londra.
Ovviamente le segnalazioni ed i dati ufficiali riportati, riguardano solo i casi registrati che evidenziano un aumento a dir poco preoccupante di denunce pari al 42% negli ultimi 5 anni (dalle 844 del 2015-16 alle 1.206 del 2018-19). L’autorità ritiene che uno dei motivi della crescita del numero delle denunce sia dovuto alle campagne lanciate in questo periodo per incoraggiare le donne (vittime in larga prevalenza di maniaci e molestatori) a venire allo scoperto. Ma le attiviste di varie ong britanniche anti-violenza e femministe sottolineano come in realtà l'aumento dei casi sia reale e i dati ufficiali restino ampiamente sottostimati, invocando una maggiore presenza di agenti, più tutele per chi denuncia e più rigore nelle indagini e nella punizione dei responsabili.
La linea della metro col numero di abusi censiti nettamente più alto è la Central: linea che attraversa il cuore della capitale britannica e che è segnata dal colore rosso. Ovviamente i dati in questione dovrebbero invitare le autorità ad un effettivo aumento dei controlli, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che sottolinea come il fenomeno lungi dal conoscere un arretramento continui ad essere una vera e propria piaga della nostra società e non solo di quella britannica che merita la più ampia attenzione da parte delle istituzioni e la punizione certa e severa di chiunque si macchi di qualsiasi atto molesto.
Novità di quest’anno sulla base dei posti disponibili nei corsi a libero accesso. Domande on line sul sito web di Ateneo.
Parma, 23 settembre 2019
Sono riaperte fino al 31 ottobre le immatricolazioni a 12 corsi di laurea dell’Università di Parma. Dopo la chiusura, il 20 settembre, delle immatricolazioni ai corsi di laurea triennali e al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, l’Ateneo, come indicato nel Manifesto degli Studi 2019-2020, ha infatti deciso quest’anno, sulla base dei posti disponibili, di aprire le iscrizioni senza il pagamento di una mora ai seguenti 12 corsi a libero accesso:
Per accedere alla procedura di immatricolazione, esclusivamente on line, dall’home page del sito web di Ateneo www.unipr.it occorre cliccare sul banner “Iscrizioni a.a. 2010-2020”www.unipr.it/iscrizioni e seguire le istruzioni.
Tutte le informazioni relative ai corsi dell’Ateneo a cui immatricolarsi sono visibili sul sito Ilmondochetiaspetta.unipr.it
Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un 24enne italiano, responsabile del reato di furto aggravato in danno dell’ipermercato Extracoop, presso il Centro Commerciale “Grandemilia”, di Modena.
L’uomo è stato fermato oltre la barriera delle casse, dopo aver pagato il corrispettivo di un succo di frutta e di un pacco di tovaglioli, da una Guardia Particolare Giurata, che aveva notato da parte del ladro una serie di movimenti estremamente sospetti all’interno dell’esercizio commerciale.
Di fatto, il giovane si era portato più volte all’interno di un camerino, fermandosi per parecchio tempo, con prodotti di vario genere, dall’abbigliamento agli alimentari, occultandoli di nascosto in una borsa dopo averli privati delle tacche antitaccheggio e dei codici a barre.
Gli agenti a seguito di perquisizione personale hanno rinvenuto sulla sua persona anche una tenaglia e un paio di forbici, utilizzati per la commissione del reato. In uno zaino recuperato nel camerino erano state nascoste le placche strappate e i codici a barre tagliati. La refurtiva, non rivendibile, ammonta a oltre 370 euro.
Il 24enne, gravato da numerosi precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio, ricettazione, porto d’armi, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, evasione, danneggiamento e lesioni personali, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Questura, in attesa del processo con rito direttissimo.
Questa mattina la Squadra Mobile di Caltanissetta, con l’ausilio della Squadra Mobile di Parma, ha dato esecuzione a 4 ordinanze di applicazione di misura cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica.
Sono finiti in carcere l’avvocato del Foro di Gela Grazio Ferrara, 39 anni; Rinzivillo Benedetto, 55 anni, imprenditore gelese attivo nel commercio delle carni; Incorvaia Giuseppe, imprenditore di Licata (AG) in pensione, 73 anni; Zuppardo Emanuele, 62 anni, di fatto domiciliato a Parma. Tutti sono accusati di associazione mafiosa, aggravata dall’essere armata per avere fatto parte di cosa nostra, clan Rinzivillo.
Emanuele Zuppardo, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della libertà vigilata con obbligo di presentazione alla PG, è stato rintracciato e tratto in arresto presso la sua abitazione nella prima periferia di Parma, dove si era trasferito nel corso di quest’anno.
Sono stati inaugurati questa settimana 10 nuovi autobus a metano, in circolazione già da qualche giorno sulle strade cittadine di Parma. Si tratta di vetture modello LION’S CITY prodotte dalla tedesca MAN, lunghe 12 metri.
I nuovi MAN a metano sono in grado di trasportare fino a 91 persone, delle quali 29 sedute e le rimanenti in piedi. A bordo è presente una postazione a disposizione di passeggeri in carrozzina o, in alternativa, per le mamme con bimbi in passeggino.
Questi nuovi bus sono particolarmente ampi e confortevoli. Hanno il pianale completamente ribassato e senza gradini interni per un più facile accesso a bordo. Dispongono inoltre di una funzione che consente all’autobus di inclinarsi lateralmente quando giunge in fermata, così da ridurre l’altezza dello scalino d’ingresso a soli 24 centimetri. Il dispositivo rende più agevole l’accesso anche per i passeggeri con disabilità motorie in carrozzina poiché riduce sensibilmente il dislivello fra il pianale e il marciapiede e, di conseguenza, la pendenza della pedana a ribaltamento manuale da estrarre in corrispondenza della porta centrale in caso di necessità.
Il sistema d’aria condizionata del vano passeggeri è regolabile separatamente rispetto a quello del conducente, per garantire un viaggio più confortevole anche sulle tratte urbane, dove le fermate sono ravvicinate e le porte vengono aperte e chiuse con maggiore frequenza.
I nuovi bus sono stati scelti con un’attenzione particolare all’ambiente. Oltre ad essere alimentati a gas metano, hanno emissioni gassose ampiamente inferiori ai limiti Euro 6. Con questo nuovo acquisto salgono quindi a 149 i mezzi urbani TEP a bassissimo impatto ambientale (Diesel Euro 6, EEV, a metano ed elettrici).
Dai prossimi giorni saranno in servizio a rotazione sulle principali linee di trasporto pubblico cittadine e su quelle prolungate alla prima cintura extraurbana.
L’acquisto dei 10 nuovi bus a metano ha comportato un investimento di oltre 2,3 milioni di euro, finanziati per una quota parte pari a 952.411 euro da un contributo POR FESR (Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale). Questo lotto è parte di un più ampio progetto di rinnovamento del parco mezzi del valore complessivo di 24 milioni di euro per il triennio 2018-2020. Al termine di questo periodo saranno 86 in tutto i nuovi bus di nuova generazione messi in servizio a Parma e provincia.
Queste fotografie testimoniano la situazione di degrado del Parco dei Vetrai di via Milano. A mandarle è Matteo che a nome degli gli abitanti del quartiere San Leonardo di Parma ci scrive: "Innumerevoli volte è stato segnalato il problema agli organi competenti ma purtroppo non è cambiato nulla. Chiediamo un reale e concreto interessamento per il quartiere S. Leonardo perché ormai i residenti sono stremati."
9-18-26-43-60-79 - Jolly 57 - SuperStar 35: questi sono i numeri vincenti di martedì 17 settembre 2019, grazie ai quali il fortunato giocatore della provincia di Parma si è aggiudicato il jackpot da 66,4 milioni di euro.
Grande festa a Basilicagoiano, nella frazione di Montechiarugolo, dove è stata giocata la schedina contenente i sei numeri vincenti della combinazione grazie a una schedina precompilata da 5 euro, acquistata presso la ricevitoria “Tabacchi e non solo” di via Parma 61.
E ora in paese non si parla che del vincitore, per capire chi possa essere il fortunato.
La vincita del jackpot di ieri sera è la numero 122 della storia del Superenalotto ed è avvenuta a poche settimane da quella di 209 milioni di Lodi, entrata nella storia come la più alta di sempre.
L’Emilia Romagna raggiunge quota 13 vincite del jackpot, confermandosi terza nella classifica delle regioni più fortunate con i premi del Superenalotto, preceduta da Campania con 18 e Lazio con 16.
Nella provincia di Parma, un altro jackpot era stato sbancato il 9 febbraio 2010: in quell'occasione il premio fu di 69,5 milioni di euro.