Condividiamo con piacere, e senza apportare alcuna inutile modifica, il testo scritto da Umberto Guidoni, vicepresidente di Anmic Parma, attualmente in quarantena. Una testimonianza vera e intensa, a nostro parere da leggere e rileggere.
Cronaca di una quarantena.
Dopo quasi tre settimane chiuso in casa mi chiedo: Come va con questo isolamento da classificato come 'persona a rischio'? Mi rispondo che comincio ad essere un po' stanco di questo allontanamento da qualsiasi tipo di relazione con l'esterno. Ma scrivere mi aiuta. Mi rispondo che mi fa un po' rabbia vedere tanta gente indisciplinata dopo tutte le avvertenze date dai virologi per contenere il virus ma, in una società individualista e profondamente deresponsabilizzata, non poteva essere altrimenti. Forse inconsapevoli, giocano con la mia salute.
Mi rispondo che è difficile seguire le regole quando quasi tutti intorno a te hanno comportamenti che cozzano con i consigli medici. Alla fine sono io, e le altre persone a rischio, ad essere esposti a subire quei comportamenti. Come canta il maestro "è difficile restare calmi e indifferenti mentre tutti intorno fanno rumore", però accetto il fatto che tutta questa situazione sia per me una merda, ma sono grato di sapere che passerà. Gente, lamentiamoci meno e aiutiamoci di più a vicenda. Vedo me stesso cercare di sdrammatizzare, e sperare in una soluzione rapida di questa rottura di balle perché ho già i biglietti per Sting in concerto, quest'estate.
Mi rispondo che va... Penso che la disabilità, come il Covid-19, è una compagna che non va allontanata -anche perché non si scosta- ma va conosciuta. E, in questo, tra disabilità e virus (con i problemi che provocano) vedo tante analogie. La disabilità la accetti, ne prendi consapevolezza, ci convivi ma ogni disabilità è diversa, ogni persona è diversa e tutti reagiscono in maniera differente. Come succede quando accetti i difetti della persona che ami: dentro di te a volte ci litighi, a volte fai finta di niente, a volti ci combatti.
Ma la disabilità la combatti senza perdere. Non si perde, mai. Si lotta e basta, con le persone che hai vicino, la domotica, con la medicina, la razionalità, le associazioni e le istituzioni, conoscendo le leggi, avendo delle idee, alcuni lo fanno con la fede, altri ancora con modi differenti. Potremmo dire che è una sfida mentale con la disabilità, tra me e lei. Un dialogo muto tra me e lei. E ogni volta che esco di casa da solo, ogni volta che supero una barriera architettoniche soffocata da una rampa, mi sembra di sfidarla e vincere. Di assestare un buon gancio sinistro come il migliore dei pugili.
C'è, naturalmente, un sentimento di paura, dove la paura è legittima, lecita e più che salutare quando ti aiuta a non dimenticare le medicine al mattino prima di uscire oppure a motivarti a restare in casa causa virus. La paura capita si alterni a momenti di profonda tristezza e rassegnazione. Poi passa qualche giorno, torna la combattività, torna il cervello magari pensando ad una nuova idea da realizzare. Un nuovo progetto e facendo volare la fantasia. Cambia il tuo modo di essere e l'energia mentale che hai dentro di te.
E poi cambia il rapporto che hai con il tempo. Quando hai una disabilità, nel mio caso una malattia degenerativa, hai un domani più breve e un futuro più vicino. Con una preoccupazione molto marcata di usare bene il tempo che hai, poco o molto non importa. Ma al di là del rapporto con il tempo cambia il rapporto con la vita. Esserci è bello anche quando esserci fa schifo anche in quel momento non ti sembra possibile. Di momenti in cui la vita -e l'essere umano- fa schifo ce n'è tanti. Poi arrivano altri momenti belli. Si alternano e arrivano senza chiedere permesso.
Mi rispondo che, come vivi la disabilità, o una quarantena, ti fa vedere che la vita può essere bella anche se si è travestita da mostro. Quando ti capita qualcosa di bello ti arriva una sorta di gratitudine dove il bello e il buono sono molto di più, sono un'occasione reale di felicità. Dove l'amore per la vita si raddoppia e moltiplica. Però continuo ad essere un po' stanco, perché è da inizio anno che affronto altri problemi con entrate/uscite da ospedali, e ora, come ho detto, questa rottura di balle. Tuttavia ne vale la pena, accidenti se ne vale la pena, c'è sempre un nuovo traguardo da tagliare. In ogni caso, do pochi meriti alla disabilità, e se mi dessero la possibilità di non esserlo più accetterei subito. Accetterei su due piedi, ecco...?
nUn abbraccio (a distanza) a tutti ??
Umberto Guidoni, vicepresidente di Anmic Parma
L’uomo ha accumulato circa 12 mila euro di multe non pagate nel territorio di Modena e recapitate a un indirizzo virtuale di Bologna utilizzato per registrare i senza tetto. Ufficialmente il 42 risulta nullatenente, ma è risultato intestatario di 78 vetture e di un’attività di rivendita di auto usate. Da aprile 2019 percepiva 500 euro di reddito di cittadinanza, che dovrà restituire.
Di Claudia Fiori, Modena 23 gennaio 2020 - A scoperchiare il classico “Vaso di Pandora” è stato un cittadino del quartiere Madonnina che ha inviato al comando di via Galilei una segnalazione per un’auto che si aggirava nella zona con fare sospetto. Da un rapido controllo da parte della Polizia locale è emerso che l’auto risultava intestata a un 42 enne, residente a Bologna, a un indirizzo “virtuale”, ufficialmente utilizzato dai Servizi Sociali per registrare le persone senza fissa dimora.
Non solo, però. Alla stessa persona risultavano intestate ben 78 auto. Il soggetto, inoltre, aveva accumulato quasi 12 mila euro di multe stradali non pagate per infrazioni commesse nel territorio di Modena. Inoltre, l’uomo risulta intestatario di un’attività di rivendita di auto usate, con sede sempre presso l’indirizzo virtuale, per la quale non ha presentato però la denuncia dei redditi. Molte delle auto intestate al 42 enne, probabilmente un prestanome, risultano sprovviste di copertura assicurativa e non revisionati. Su di esse sono in corso ulteriori accertamenti.
Infine, incrociando i suoi dati con quelli a disposizione dell’INPS, è risultato che da aprile 2019, lo stesso soggetto percepisce 500 euro al mese di Reddito di Cittadinanza. L’uomo è stato quindi denunciato alla Procura di Modena per violazione delle norme sul diritto di riscossione del Reddito di Cittadinanza e dovrà restituire circa 4000 euro. Rimane da sapere se, effettivamente, sarà in grado di farlo.
Ieri, nell'ambito del Controllo Integrato del Territorio, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e a uomini della locale Polizia Municipale, ha effettuato un mirato servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, con particolare riferimento ai furti in abitazione.
Le verifiche hanno interessato l'intera città ove sono state disimpegnate diverse pattuglie, che hanno monitorato le varie zone residenziali ed industriali; durante il servizio sono stati predisposti anche posti di controllo lungo le principali arterie stradali.
150 le persone complessivamente identificate e 70 gli autoveicoli controllati.
Nel corso della mattinata, inoltre, personale della Squadra Amministrativa del Commissariato di P.S., impegnato nell'ambito dell'attività di prevenzione e repressione del gioco illegale, ha controllato 4 sale giochi, all'interno delle quali sono state identificate 30 persone.
Per avere una città pulita serve la collaborazione di tutti i cittadini, purtroppo una minoranza di persone poco civili continua a non rispettare le regole, sporcando la città. Il Comune di Parma pubblica un altro video che ritrae lo spiacevole fenomeno degli abbandoni abusivi di rifiuti, in questo caso le immagini si riferiscono alla Eco Station di Borgo Felino.
La stretta sull’abbandono abusivo di rifiuti nel Comune di Parma arriva dall'occhio vigile delle telecamere. Tale attività coordinata dalla Polizia Locale prevede controlli continui attraverso il sistema di videosorveglianza e attraverso gli interventi sul campo degli operatori di Polizia Locale e degli ispettori IREN. Diversi soggetti che hanno abbandonato rifiuti sono stati identificati e sanzionati.
"Continueremo a pubblicare le immagini di coloro che sporcano la nostra città e a sanzionarli. Non smetteremo di intervenire su questi incivili con rigore e fermezza. Tutti noi siamo chiamati ad attivarci segnalando chi non rispetta Parma. La Polizia Locale è in ascolto e a disposizione. In tutte le zone della città purtroppo vengono segnalati abbandoni di rifiuti " ha sottolineato l'Assessore alla Sicurezza Cristiano Casa.
Oltre 400 eventi tra spettacoli mostre e incontri. L’assessore Guerra “Con Parma2020 abbiamo imparato che cosa vuole dire lavorare insieme, mettendo in relazione ambiti diversi, che potrebbero sembrare distanti dai temi culturali”
Articolo di Chiara Marando -
Una presentazione in grande stile questa mattina a Milano per Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura. Ad aprire gli interventi, l’iconico filmato rappresentativo della ragazza in giallo che visita le vie del centro storico cittadino, ammirandone le bellezze artistiche, architettoniche e soffermandosi ad assaporare le eccellenze del territorio. Un omaggio a Bertolucci, ripreso anche nel cortometraggio che ripercorre il territorio della provincia, con richiami evidenti ai film del regista, attraverso immagini, riprese e dialoghi originali.
Sul palco, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, Alessandro Chiesi, Presidente “Parma, io ci sto” e del Comitato per Parma 2020, il designer Erik Spiekermann, che ha ideato concept grafico e logo ufficiale Parma 2020.
“La parola chiave di Parma 2020 è “capacità di custodire” il nostro patrimonio preservandolo nel tempo – ha dichiarato il sindaco Pizzarotti – quello che desideriamo mettere in evidenza e far risaltare è il valore culturale in termini di identità, ovvero quello che siamo e quello che potremmo essere.
“Per noi questo riconoscimento rappresenta una opportunità per iniziare un viaggio – ha aggiunto Alessandro Chiesi, Presidente “Parma, io ci sto” e del Comitato per Parma 2020 – una occasione sia sul piano strategico sia su quello culturale. Ci siamo poi fortemente impegnati per dare vita al Comitato Parma 2020 a sostegno del raggiungimento degli obiettivi e della realizzazione del programma, mobilitando tutte le energie della città e sperimentando così un nuovo modello di collaborazione pubblico-privato e un metodo di lavoro che auspichiamo prosegua ben oltre il 2020”.
“Parma è la prima provincia italiana con 44 prodotti IGP e DOP prosciutto e parmigiano da soli valgono 2 miliardi e 970 milioni ha industrie che l’hanno resa famosa nel mondo – ha voluto sottolineare il presidente della Regione Bonaccini – È un bene per tutti che Parma abbia fatto squadra con le imprese, le istituzioni, i territori vicini di Piacenza e Reggio. Sono state superate differenze anche politiche e questo sarà un bene per tutto il territorio. L’idea è quella di una Emilia Romagna aperta al mondo. Ed ora quello che dobbiamo fare è investire nel sapere, questa è la nostra missione per il futuro”.
Quello proposto in occasione di Parma2020 è un calendario con oltre 400 eventi tra spettacoli, mostre, incontri, ma anche aziende aperte e restauri che riporteranno alla città alcuni importanti monumenti, come l’Ospedale Vecchio, la chiesa di San Francesco e l'ex monastero di San Paolo.
“Con Parma2020 abbiamo imparato che cosa vuole dire lavorare veramente insieme, mettendo in relazione ambiti diversi, che potrebbero sembrare distanti dai temi culturali – ha concluso l’Assessore alla Cultura Michele Guerra - Oggi abbiamo un programma che lega il tessuto culturale della città, fatto di una visione condivisa e sguardi che sapranno aiutare Parma a sentirsi fulcro di esperienze e azioni internazionali”.
IL PROGRAMMA
Il programma generale di Parma 2020 ha come nucleo fondante il Dossier di candidatura, dal quale si sono poi sviluppate una serie di azioni da parte di città e territorio, sotto il comune denominatore "La cultura batte il tempo".
Il Programma generale della Capitale della Cultura è composto da: Il Dossier di candidatura e gli eventi speciali; L’energia del territorio; Il programma dell’Università di Parma; Emilia 2020.
QUI IL CALENDARIO COMPLETO DEGLI EVENTI: https://parma2020.it/it-IT/Il-calendario-di-Parma-2020.aspx
Galleria foto Francesca Bocchia
Domenica 1 dicembre si celebra la Giornata Mondiale contro l’Aids. In Emilia-Romagna in 10 anni quasi dimezzati i nuovi casi di Hiv tra i residenti, scesi a 220 nel 2018. Fondamentali la prevenzione e la diagnosi precoce. Diverse iniziative in città e provincia.
In Emilia-Romagna sono sempre meno le persone che contraggono l’infezione da Hiv: dal 2009 al 2018, le nuove diagnosi tra i cittadini residenti sono quasi dimezzate, passando da 418 a 220 e mettendo a segno, quindi, un -47%. Calo che si è fatto ancor più rilevante negli ultimi anni, considerando che nel 2015 i nuovi casi erano 291, scesi a 285 nel 2016 e arrivati, appunto, a 220 (171 uomini e 49 donne) nel 2018, con un’incidenza del 4,9% ogni 100mila abitanti. Fondamentali sempre la prevenzione e la diagnosi precoce. Le nuove diagnosi di Hiv nel 2018 sono state: 31 a Reggio Emilia (incidenza 5,8 ogni centomila abitanti); 40 a Bologna (incidenza 3,9); 17 a Ferrara (incidenza 4,9); 17 a Forlì-Cesena (incidenza 4,3); 34 a Modena (incidenza 4,8); 27 a Parma (incidenza 6,0); 6 a Piacenza (incidenza 2,1), 18 a Ravenna (incidenza 4,6); 30 a Rimini (incidenza 8,9).
La diagnosi precoce consente di attivare tempestivamente cure efficaci, invece il 60% delle persone che scoprono per la prima volta di essere sieropositive lo fa nella fase avanzata dell’infezione, o quando è già in Aids conclamato. Per questo la Regione continua a insistere sulla necessità di informare e sensibilizzare i cittadini e lo fa con la campagna “Proteggersi sempre, discriminare mai”: comunicazione social, manifesti, video per coniugare l’attenzione alla prevenzione con l’impegno a contrastare il pregiudizio nei confronti delle persone sieropositive o malate di Aids. Al suo fianco ci sono le Aziende sanitarie e leassociazioni di volontariato, che per la giornata del 1 dicembre hanno programmato iniziative e incontri su tutto il territorio: in molte piazze medici e infermieri del Servizio sanitario regionale saranno a disposizione per eseguire gratuitamente il testattraverso un tampone salivare o con una semplice puntura sul dito, naturalmente in forma anonima.
I dati, elaborati dal Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna, fotografano la situazione dello scorso anno e dell’arco temporale 2006-2018. Esaminando l’intero periodo di sorveglianza sanitaria, tra le persone sieropositive il 74% è maschio, il 32% ha dai 30 ai 39 anni, il 69% è italiano. La classe di età più colpita è quella tra i 20 e i 49 anni (78%), i casi di sieropositività sono invece modesti tra i più giovani e negli ultracinquantenni. L’incidenza tra i maschi è 11,8 casi ogni centomila abitanti, tra le femmine è 4,0. Le persone straniere con Hiv sono poco meno di un terzo del totale (31%), sensibilmente più giovani rispetto agli italiani e prevalentemente di sesso femminile. La modalità di trasmissione principale (90% nel 2018) è quella sessuale. Il 50% di tutti i casi è dovuto a trasmissione eterosessuale e purtroppo la percezione del rischio tra gli eterosessuali è molto bassa: solo il 14% dei sieropositivi l’ha dichiarata come motivazione del test di diagnosi. Le persone giuntetardi alla diagnosi lo scorso anno sono state 132: il 60% dei nuovi casi; in particolare, al momento della diagnosi il 37% delle persone era già in Aids o in una fase molto avanzata dell’infezione. I residenti in Emilia-Romagna che hanno sviluppato la malattia conclamata, quindi l’Aids, sono stati 47 nel 2018 (61 nell’anno precedente).
Ecco le iniziative in programma domani, sabato 30 novembre in città e in provincia.
A REGGIO EMILIA
-test rapido al dito per hiv dalle ore 10 alle ore 18 all’Urp (Punto Arcobaleno) in via Farini 2/1;
-test rapido salivare per hiv dalle ore 9 alle ore 11.30 presso il Serdp padiglione Tanzi, via Amendola 2;
-test rapido salivare per hiv dalle ore 9 alle ore 11.30 presso il Sertdp Bassa Soglia via Bocconi 2/4;
-test completo per hiv, sifilide, epatite c dalle ore 9 alle ore 13 presso l’ambulatorio delle malattie infettive, Padiglione di Malattie infettive, ospedale Santa Maria Nuova;
-test completo per hiv, sifilide, epatite c dalle ore 9 alle ore 12 presso i Poliambulatori Ausl viale Monte San Michele 8/a.
IN PROVINCIA
offerta del test hiv, distribuzione dei volantini relativi all’iniziativa e di materiale informativo e couselling presso i Sertdp della provincia: Guastalla, via Circonvallazione,29; Correggio via Campagnola,2; Montecchio, via Giuseppe Saragat, 11; Castelnovo Ne’ Monti, via Roma, 125/b orari: 9-11.30.
Per il test rapido: risposta in 20 minuti, per il test completo: prelievo di sangue con risposta da ritirare dopo 7 giorni. Per maggiori informazioni: www.helpaids.it ; portale ER Salute http://salute.regione.emilia-romagna.it/aids
L’appuntamento di oggi, all'Auditorium Paganini di Parma per l'inaugurazione dell'anno accademico 2019-2020 dell'Università di Parma, si è aperto alle 11 con l’ingresso del corteo accademico e con gli interventi musicali del Coro Universitario “Ildebrando Pizzetti”, diretto da Ilaria Poldi.
Dopo i saluti del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e del Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, sono intervenuti il Rettore Paolo Andrei, il Presidente del Consiglio degli Studenti Yuri Ferrari e la Presidente del Consiglio del Personale tecnico amministrativo Rita Ollà.
Ospite d'eccezione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto al suo arrivo con entusiasmo.
La prolusione è stata dedicata al tema dello sviluppo sostenibile. A tenerla Enrico Giovannini, Professore ordinario di Statistica economica e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), intervenuto sul tema Salvare il pianeta e salvare l’umanità. Utopia o dovere morale? Anche il capo dello Stato è intervenuto sul tema del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale.
Foto a cura di Francesca Bocchia
Giornate intense per gli Operatori della Questura di Parma, coadiuvati da personale dell’unità Cinofila di Bologna, Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia, operatori della Polizia Municipale durante i controlli straordinari del territorio svolti negli ultimi giorni al fine di contrastare il fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti nei Parchi Pubblici della città Parma, nel centro cittadino, e per il contrasto dell’immigrazione clandestina.
Sono stati effettuati controlli nel Parco Ducale e nel Parco Nord, nonché nel centro cittadino, nelle zone di piazza Ghiaia e del Battistero che hanno portato al rinvenimento di diverse quantità di sostanze stupefacenti nascoste tra le siepi ed in alcuni viali dell’Oltretorrente.
Nel Parco Nord sono state rinvenute gr. 103.,7 di sostanza stupefacente tipo Hashish e gr. 268,2 di sostanza tipo Marijuana., nell’oltretorrente circa 55 grammi di Marijuana.
I controlli effettuati portavano all’identificazione di 72 persone e 48 veicoli.
Contestualmente sono stati controllati due cittadini stranieri irregolari e particolarmente pericolosi.
Uno di origini Marocchine 98’, pluripregiudicato, già gravato da diverse condanne per reati contro la persona e il patrimonio. Nel dettaglio aveva compiuto in passato gravi rapine nel centro cittadino di Parma. Per tutti questi motivi è stato sottoposto all’Ufficio Immigrazione che gli ha notificato l’espulsione dal territorio nazionale, con accompagnamento al cpr di Potenza pericolosità sociale. Il tutto in attesa del suo effettivo allontanamento dall’Italia.
Espulsione per pericolosità sociale anche nei confronti di un Senegalese classe 93’, sempre rintracciato da equipaggi delle volanti in questo centro cittadino, gravato da numerose condanne per rapine ed altri reati contro il patrimonio. Quest’ultimo è stato sottoposto all’espulsione dal t.n. per pericolosità sociale, con accompagnamento al cpr di Bari.
Gli introiti del tradizionale appuntamento che si svolge tutti gli anni a Montecavolo consentiranno di acquistare un monitor e un ecografo utili per la cura dei pazienti in Dialisi.
Un monitor in grado di misurare molteplici parametri vitali, la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la saturazione di ossigeno del sangue per i pazienti dializzati e un ecografo a infrarossi per visualizzare meglio le vene, utile agli infermieri di Dialisi per effettuare la venipuntura con maggiore precisione. Questi sono gli strumenti che saranno acquistati dall’Ausl IRCCS di Reggio Emilia per il reparto di Nefrologia e Dialisi del Santa Maria Nuova grazie agli 11mila 850 euro raccolti in occasione della “Sagra dal Scarpasoun” e donati dall’azienda reggiana “Nonna Lea-Nonno Pepi” che organizza il tradizionale appuntamento.
Ad accogliere e ringraziare i titolari dell’azienda, la signora Adriana Giberti e i figli Eleonora e Patrick Benassi, sono stati il direttore generale dell’Ausl Fausto Nicolini e l’équipe medica e infermieristica della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi con il direttore Mariacristina Gregorini.
Il direttore Nicolini ha ringraziato sottolineando la sensibilità che questa famiglia ha da anni nei confronti dell’attività dell’Ausl e il grande valore che hanno iniziative come questa a testimonianza della vicinanza della comunità reggiana al Servizio di Sanità pubblica.
Nella nostra Provincia le persone che hanno bisogno di dialisi sono attualmente 353: di queste, 144 la effettuano al Santa Maria Nuova, 161 presso i cinque Centri Dialisi presenti sul territorio, uno in ciascun Ospedale della Provincia (cosiddetti CAL o “Centri Dialisi ad Assistenza Limitata”), tutti afferenti alla Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi del Santa Maria Nuova; altri 48 pazienti effettuano la dialisi peritoneale, una metodica dialitica che permette il trattamento a domicilio. I pazienti dializzati sono avviati al percorso di Trapianto renaletutte le volte che le condizioni cliniche lo consentono; nel 2019 hanno ricevuto il trapianto renale 21 cittadini residenti nella nostra Provincia e 175 sono le persone già portatrici di trapianto renale seguite nel Centro.
La Nefrologia e Dialisi è dotata inoltre di 14 posti letto di degenza per la cura delle malattie renali ed effettua una intensa attività ambulatoriale sia al Santa Maria Nuova che in tutto il territorio provinciale per la prevenzione e la cura delle nefropatie.