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Giovedì, 26 Febbraio 2015 17:44

Parma - Uomo accoltellato sull'autobus

Accoltellato sull'autobus 5 di via Mazzini. L'uomo è stato trasportato al pronto soccorso in grave condizioni -

Parma, 26 febbraio 2015 - 

E' successo nel primo pomeriggio di oggi, sull'autobus 5 di via Mazzini e ancora non si conosce la dinamica esatta dell'accaduto. L'uomo è stato trasportato al Maggiore in grave condizioni. La Polizia sembra abbia fermato tre uomini.

La nota di Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia -

"Parma è allo sbando! Una persona è stata accoltellata su un autobus in via Mazzini, in pieno centro. Dalle prime notizie pare sia molto grave. Si tratta di un fatto di sangue gravissimo avvenuto di pomeriggio e di fronte ad altri passeggeri dell'autobus. Il sindaco Pizzarotti non può continuare a perdere tempo su Twitter e deve prendere in mano la situazione: faccia qualcosa! Ha smantellato tutto quello che era stato fatto dalla passata amministrazione in termini di sicurezza e questi sono i risultati. Sembra il Bronx: agli spacciatori e alla sporcizia, ora dobbiamo anche aggiungere questo episodio di violenza in pieno giorno e in pieno centro. Spero che le forze dell'ordine e la magistratura individuino presto la causa di quanto avvenuto". Così Francesca Gambarini, esponente parmense di Forza Italia commenta l'accoltellamento avvenuto a Parma nel primo pomeriggio.

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Ingenti debiti hanno decretato il fallimento di uno dei simboli della città: dopo settant'anni chiudono le storiche boutique Fatam -

Parma, 26 febbraio 2015 -

Da tempo si sospettava di un possibile fallimento di uno dei negozi storici di Parma, punto di riferimento della biancheria per la casa e non solo. Ora è purtroppo ufficiale, il Tribunale di Parma ha dichiarato fallito Giovanni Vercesi, titolare della Fatam.

Un'altra saracinesca abbassata, l'ennesima nel "salotto buono" di Parma. Il mese scorso è toccato a quella del grande punto vendita Fatam in fondo a via Cavour d'angolo con via Melloni. Un' epidemia che sta colpendo la nostra città e la nostra tradizione. Ferite che rimangono aperte per molto tempo, riducendo il tasso di servizio offerto dal centro e lasciando spazio a degrado e insicurezza.

Una storia, quella di Fatam, iniziata nel 1945, fatta di tessuti di pregio e qualità dei tagli, che si era creata un nome importante nella nostra città, divenuto punto di riferimento negli anni con il moltiplicarsi di punti vendita tra le vie del centro storico e non.

A pesare sulla storica boutique che negli ultimi anni, complice forse la crisi, ci sono 4 milioni di debiti, di cui oltre 3 milioni di euro dovuti a Equitalia e protesti per 675mila euro.

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Hanno approfittato del portafogli dimenticato sul sedile del furgone. Risalendo al prelievo ed incrociando le immagini catturate dalla telecamera sono stati identificati e denunciati -

Modena, 26 febbraio 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Carpi hanno denunciato due pregiudicati, rispettivamente di 40 e 50 anni, di Modena. I due sono riusciti a rubare il portafogli di un giardiniere, che recatosi in un condominio per eseguire lavori l' ha dimenticato sul sedile del furgone parcheggiato in via Torricelli, con all'interno 1.000 euro.

Immediatamente, dopo essersi accorto del furto, perpetrato infrangendo il finestrino del veicolo, la vittima ha denunciato il fatto ai Carabinieri fornendo anche il numero del bancomat e il codice segreto, custodito incautamente assieme alla tessera.

I due malviventi, approfittando dell'occasione avevano già effettuato subito un prelievo da 250 euro presso una banca in Via Del'Industria. Risalendo al prelievo ed incrociando le immagini catturate dalla telecamera collocata sul bancomat con quelle comunali, nonché con la segnalazione di un cittadino che aveva indicato un parziale di targa della Fiat Punto adoperata dai malviventi, i militari sono riusciti a risalire all'identità dei due, facendo girare le foto dei sospettati tra tutti comandi dell'Arma sparsi nella Provincia di Modena.

I due sono stati denunciati per furto e indebito utilizzo carta di credito.

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Dopo l'acquisto l'inserzionista, già con precedenti per truffa, è sparito facendo perdere le proprie tracce ovviamente senza recapitare il telefonino -

Modena, 26 febbraio 2015 -

La vittima della truffa, un 50enne Sanfeliciano, non poteva immaginare che dietro a quell'annuncio online si nascondesse una persona già con precedenti, proprio per truffa, nascosta dietro falsa identità.

Ha acquistato un iPhone 4 su un portale online, da una 30 enne russa residente a Como, per la cifra di 200 euro, ma subito dopo l'accredito del denaro su carta Post Pay la donna è sparita, facendo perdere le proprie tracce, ovviamente senza recapitare il telefonino.

Dopo aver denunciato i fatti ai Carabinieri di San Felice, i militari sono riusciti a risalire all'identità della truffatrice attraverso una delle utenze telefoniche con cui aveva contattato la vittima e incrociando il dato con il codice telematico del computer con cui aveva aperto l'annuncio su cui aveva falsificato i propri dati, presentandosi con una identità diversa. La donna è stata denunciata ed è al momento irreperibile sul territorio nazionale.

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Il Sindaco di Parma sulla questione aereoporto si appella a Reggio Emilia, per cercare di convincere i cosiddetti "cugini" reggiani a collaborare per un'operazione di doppio rilancio -

Parma 24 Febbraio 2015 -

Per la città di Parma la questione "Aeroporto" è da anni una nota dolente, un problema vivo che si trascina da ormai troppo tempo e che torna a farsi sentire a gran voce. Tanti i tentativi per salvare la struttura ma forse troppi i soldi necessari. Ora è il Sindaco Federico Pizzarotti a muoversi e chiedere uno "scambio di favori" ai colleghi sindaci reggiani su polemiche ancora calde, un'offerta di aiuto reciproco ed un passo avanti nella cooperazione: "Noi riconosciamo la vostra stazione Mediopadana, voi ci aiutate a salvare il nostro aeroporto".

Questo è il cuore dell'appello lanciato dal Sindaco di Parma, un discorso che spazia su una vasta area proprio per cercare di convincere i cosiddetti "cugini" reggiani a collaborare per un'operazione di doppio rilancio: quello dell'Alta Velocità e dell'aeroporto Giuseppe Verdi.

Ampio risalto all'offerta è stato dato anche dalle testate reggiane, che citano testualmente le parole del Sindaco Pizzarotti: "Per me è indiscutibile che l'Alta Velocità sia la stazione Mediopadana a Reggio Emilia, ma questo non vuol dire che durante Expo noi non dobbiamo avere collegamenti dignotosi - e continua - C'è gente che ha manifestato interesse per l'aeroporto di Forlì che era già chiuso o per quello di Rimini che è pieno di debiti, quindi non vedo perché non dovrebbe avvenire anche per noi che di debiti non ne abbiamo".

L'invito è quello di realizzare iniziative mirate di promozione e valorizzazione del territorio per alzare il tasso di affluenza turistica all'aeroporto parmigiano, elemento che porterebbe beneficio alla vicina Reggio e, di conseguenza, alla stazione Mediopadana.

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Visto l'abbassamento di PM 10 e la fase di attenzione attivata dalla protezione civile è revocata la limitazione al traffico prevista per mercoledì 25 febbraio -

Parma, 24 febbraio 2015 -

In considerazione delle precipitazioni occorse nella giornata odierna, il sensibile abbassamento dei limiti di PM10 e la fase di attenzione attivata dalla protezione civile, l'amministrazione comunale ha deciso di revocare in via prudenziale il blocco straordinario del traffico previsto per la giornata di mercoledì.

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Il ragazzo si è schiantato contro il muro di una abitazione nei pressi di Albareto, per poi fuggire con l'amico, entrambi fortunatamente illesi -

Modena, 24 febbraio 2015 -

Un ragazzo di diciassette anni si è messo alla guida del Suv del padre e si è schiantato contro un'abitazione in via Cavo Argine, nei pressi di Albareto, nel tardo pomeriggio di ieri.

Il giovane, non in età da patente, insieme ad un amico 14enne ha preso l'auto, ma dopo mezzo chilometro ha perso il controllo finendo contro la recinzione di un vicino. L'auto ha poi invaso il cortile ed è andando a sbattere contro il muro della casa. Per fortuna illesi, i due giovani si sono subito dati alla fuga fra i campi, abbandonando l'automobile davanti agli occhi basiti della proprietaria dell'abitazione.

La Municipale, chiamata dalla signora che in un primo momento aveva pensato a una scossa di terremoto - data la forza dell'impatto - è risalita in breve al proprietario della vettura residente nelle vicinanze del sinistro. L'uomo, dopo qualche tentennamento e davanti al figlio con il volto segnato dall'incidente e indosso le scarpe ancora sporche di fango, ha ammesso che alla guida del suo Suv c'era il figlio 17enne.

Al ragazzo è stata contestata la guida senza patente, mentre il padre dovrà rispondere di incauto affidamento ma anche della mancanza dei requisiti per guidare e della fuga del figlio che, essendo minorenne, non può essere soggetto a sanzioni amministrative.

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La Cisl Fp interviene sul caso dei 73 infermieri condannati per esercizio abusivo della professione: "Tutti gli infermieri le cui posizioni sono state verificate sono in grado di documentare, ricevute alla mano, di aver versato ogni anno la quota di iscrizione all'Ipasvi" -

Modena, 24 febbraio 2015

Rischiano di essere sospesi dal lavoro gli infermieri condannati per esercizio abusivo della professione, e questo nonostante diversi tra essi possano dimostrare di aver sempre pagato la quota annuale dell'Ipasvi, compreso il 2011. A lanciare l'allarme è la Cisl Funzione pubblica di Modena, alla quale si stanno rivolgendo alcuni degli infermieri condannati.

«Stiamo approfondendo le singole situazioni dei professionisti che si sono rivolti a noi – spiega la segretaria provinciale della Cisl Fp Patrizia De Cosimo - Finora possiamo dire che tutti gli infermieri le cui posizioni sono state verificate – parliamo di una ventina di persone - sono in grado di documentare, ricevute alla mano, di aver versato ogni anno la quota di iscrizione all'Ipasvi (il collegio degli infermieri). Tutto ciò solleva dubbi e interrogativi sia sulla fondatezza dell'accusa di esercizio abusivo della professione, che è grave e infamante, sia sulle modalità di conduzione delle indagini che hanno portato alla condanna».

De Cosimo chiede perché gli inquirenti non hanno preventivamente chiesto agli infermieri, che non sapevano nemmeno di essere indagati, se potevano dimostrare o meno l'estraneità all'accusa. Inoltre l'indagine sembra essere basata unicamente sulla banca dati Ipasvi che, a quanto risulta dalle prime verifiche, potrebbe non essere aggiornata. Infine, continua la Cisl Fp, perché l'Ipasvi non ha sollecitato gli infermieri che gli risultavano non in regola?

«In questa vicenda emergono comportamenti di una superficialità inaccettabileattacca De Cosimo – Ne fanno le spese professionisti esemplari, la cui correttezza e credibilità sono messe in dubbio ora persino dai loro superiori, alcuni dei quali si chiedono se devono sospendere dal lavoro gli infermieri condannati. Per una questione esclusivamente burocratica, peraltro controversa (l'iscrizione al collegio infermieri), si mette in discussione la professionalità, attestata da un regolare titolo di studio e da anni di comprovata esperienza lavorativa di rapporto esclusivo con enti pubblici, di decine di operatori sanitari. A tutela non solo dei lavoratori coinvolti, ma anche dei cittadini, non possiamo restare indifferenti. Per questo abbiamo già attivato i nostri legali per approfondire la questione e verificare la possibilità – conclude la segretaria provinciale della Cisl Funzione pubblica - che i lavoratori condannati nonostante il pagamento della quota chiedano il risarcimento danni al collegio infermieri».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

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Un sessantenne di Pavullo nel Frignano in stato di ebrezza ha minacciato gli operatori della Municipale che lo hanno assistito in attesa dell'ambulanza -

Modena, 24 febbraio 2015 -

Ieri sera, poco dopo le 19, una pattuglia della Municipale attivata dalla videosorveglianza collegata alla Sala operativa è stata allertata perché a bordo di un autobus vi era un uomo in stato di ebrezza, che aveva dato in escandescenza. L'uomo, un sessantenne di Pavullo nel Frignano, feritosi dopo una caduta accidentale sul mezzo perdeva sangue dal naso.

Raggiunto l' autobus fermo in piazza Garibaldi, gli operatori della Municipale lo hanno fatto scendere dal mezzo e aiutato a sedere su di una panchina, in attesa del 118 chiamato dal conducente del bus. Alla richiesta dei documenti, l'uomo però ha reagito sfoderando un cutter con cui ha minacciato gli agenti, che sono riusciti ad immobilizzarlo.

Accompagnato in ambulanza al Pronto soccorso del Policlinico per essere medicato, gli è stato sequestrato il cutter ed è stato denunciato per resistenza e per non avere fornito le generalità.

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La precisazione dell'Azienda Usl di Modena in merito alla condanna che ha interessato 73 infermieri -

Modena, 24 febbraio 2015 -

Sono ben 73 gli infermieri che sono stati condannati dal Tribunale di Modena per abuso di professione. I fatti risalgono ad accertamenti del 2011 e per fortuna non si riferiscono a un caso di malasanità, ma sono legati ad una pura questione formale: il mancato pagamento della quota annuale al Collegio degli infermieri.

"Tutti all'atto dell'assunzione avevano i requisiti per esercitare in modo legittimo la professione di infermiere." - specifica l'azienda Ausl di Modena. "La questione contestata, è ininfluente rispetto alla preparazione e capacità di svolgere l'attività di assistenza da parte delle persone interessate dal provvedimento." - continua la nota.

Ad intervenire sulla vicenda è direttamente la direzione dell'Azienda che intende in questo modo chiarire che non è mai stata in discussione la qualità dell'assistenza e la preparazione e competenza del personale che la eroga.

Si tratta, aggiunge l'Ausl, di un requisito, l'iscrizione all'IPASVI, la Federazione Nazionale Collegi Infermieri, che sembrerebbe essere venuto meno successivamente all'assunzione. Alla luce di quanto accaduto, i fatti risalgono al 2011, in collaborazione con gli infermieri e l'IPASVI, già in passato si sono poste in essere azioni volte ad eliminare queste incongruenze.

Pubblicato in Cronaca Modena
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