L'USDA di venerdì 10 agosto ha segnato inaspettatamente un trend ribassista, e stamane il telematico mostra ancora segnali di calo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 agosto 2018 -
In calo anche il valore dell'Euro giustificato dai timori connessi a eventuali ricadute derivanti dalle speculazione in atto contro la Lira Turca, che coinvolge molte banche Europee, italiane comprese.
La sintesi dell'USDA: La previsione di un raccolto USA record di semi di soia a 125 milioni di tonnellate contro 117 della previsione di luglio ma 119 della precedente campagna, accompagnato però da un record anche degli stock di fine raccolto pari a 21,35 milioni di tonnellate contro 15,77 di luglio e 12,64 del 2017/18.
Con questi quantitativi le chiusure del settembre: - 42,20 cents di dollaro per bushel sul del seme - 10,9 dollari per tonnellata corta della farina.
Record dei record per il mais: 370 milioni di tonnellate contro 361 della previsione di luglio e e 371 della precedente campagna. Gli stock di fine raccolto a 42,77 contro 39,43 di luglio e 51,50 della precedente campagna. con questi dati chiusura del settembre a -11,4 cents di dollaro per bushel.
Calo della produzione di grano della EU, ma ampiamente previsto: 137,50 milioni di tonnellate contro 145 di luglio e le 151 della precedente campagna. Raccolti invariati da luglio per Ucraina, Australia e addirittura un milione di tonnellate in più per la Russia: 68 contro 67 ma non dobbiamo dimenticarci che erano 85 della campagna precedente. Questi dati hanno rallentato la "fuga" del grano, chiusura del settembre a - 17,6 cents di dollaro per bushel.
Dati di non facile commento anche perché le attese erano diverse, con un grano che poteva e doveva sostenere tutto. Oggi infatti i mercati mostrano segnali di incertezza. E' presto per trarre delle considerazioni mentre è opportuno porre l'attenzione sul cambio tra Dollaro ed Euro.
Le principali borse contrattazioni e borse merci sono chiuse.
I problemi per la corrente e prossima settimana sono riconducibili a reperibilità di merci e di logistica.
Per il mercato delle bioenergie si segnala ancora difficoltà a fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni. Sono stati registrati affari di mais verde in piedi in campo da 35 a 40€ / tonnellata con trincia a carico dell'acquirente, e mais verde base 30% di umidità a 145€ tonnellata partenza dal punto di raccolta in provincia di Lodi.
Da come va la campagna maidicola non dovrebbero esserci problematiche di Aflatossina B1 quindi ... "a buon intenditor poche parole"
Indicatori internazionali 13 agosto 2018
l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1691 punti, il petrolio è fermo attorno a 67,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,13833
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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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In attesa dell'USDA di venerdì 10/08 sono uscite le previsioni medie degli analisti sui raccolti USA. Le consistenze mondiali.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 8 agosto 2018 -
In attesa dell'USDA di venerdì 10/08 sono uscite le previsioni medie degli analisti sui raccolti USA: il raccolto del corn a 366 milioni di tonnellate contro 362 di luglio: gli stock di fine raccolto a 41,54 contro 39,41 di luglio e 51,5 della precedente campagna. Il seme a 120 contro 117. Gli stock a 17,62 contro 15,78 e 12,65 della precedente campagna. Per il grano a 50,53 contro 51,20.
Mentre per quel che riguarda la consistenza mondiale da segnalare gli stock di fine campagna 2018/19: per il corn a 152 milioni di tonnellate contro 151,6 di luglio, ma da comparare con i 192 della campagna precedente. Il grano a 254,5 contro 261 di luglio e 273 del 2017/18.
Questi sono dati che consentirebbero di giustificare i rialzi del grano. Il seme di soia a 99,5 contro 98,30 e 95,9 del 2017/18
Il mercato ieri sera a chiuso a:
A livello Europa del Nord si continuano a registrare gravi danni sui cereali e sui foraggi e questo porta a riflettere:
- quando il grano è stato caro anche la farina di soya ne ha risentito (ad esempio: anno 2012 grano panificabile media annua 253€ far soya proteica media annua 465€ per il 2013 239 contro 481; per il 2014 206 contro 450; per il 2015 193 contro 395; per il 2016 174 contro 382.)
I mercuriali di giovedì a Bologna, lunedì a Verona e martedì a Milano si commentano da soli, cereali tutti tesi, cruscami in rialzo proteici ben tenuti.
Con il dollaro leggermente più debole i prezzi sul 2019 sono leggermente diversi da ieri, dove la far soya era proposta per 12 mesi a 342-352€ e il luglio dicembre a 348€ partenza dai porti.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte del rincaro del mais. Sono stati registrati affari di mais verde in piedi in campo da 35 a 40€ tonnellata con trincia a carico dell'acquirente. Inoltre da come sta procedendo la campagna maidicola, non dovrebbero insorgere problematiche di Aflatossina B1 - "a buon intenditor poche parole"
Indicatori internazionali 8 agosto 2018
l'Indice dei noli è sceso sino a 1732 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16152
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Il grano continua regnare sovrano, e condiziona tutto il mercato. In attesa dei dati dell'USDA del 10 agosto. Il confronto con i listini nazionali di luglio 2017 mostra il duro a -8,6% e il tenero stabile (-0,4%).
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 agosto 2018 -
Il grano, in questo periodo, la fa da padrone e, in attesa dei dati USDA, le indiscrezioni non promettono nulla di buono. La campagna sta entrando nel pieno del tourbillon del mercato estivo, dove il condizionamento dei mercati è guidato dal meteo, influenzando prevalentemente i listini del grano e del mais.
La campagna di commercializzazione 2017/18 - secondo le rilevazioni ISMEA, si è chiusa evidenziando una ripresa delle quotazioni all'origine del frumento: +8,3% sul 2016/17 per il frumento duro, quotato a un valore medio di campagna di 210,03 euro/t, e +7,1% per il frumento tenero a 187,70 euro/t. Il mese di luglio 2018, che coincide con l'esordio della campagna di commercializzazione 2018/19, ha evidenziato un lieve aumento congiunturale dei prezzi di entrambi i prodotti: +3,3% per il frumento duro che ha raggiunto 201,45 euro/t e +1,3% per il frumento tenero a 184,21 euro/t; tuttavia, il confronto con i listini di luglio 2017 mostra che il frumento duro si attesta su prezzi inferiori dell'8,6%, mentre il frumento tenero rimane sostanzialmente stabile (-0,4%).
L'Indice dei noli è salito a 1773 punti, il petrolio wti è a circa 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15407 (un indice che penalizza i cali registrati dalla soya).
A livello Europa del Nord si segnalano gravi danni sui cereali e sui foraggi e porre maggiore attenzione, oltre che ai cereali, anche alle polpe, ai foraggi, alle bucce di soya e quant'altro possa essere riconducibile a fibre.
La situazione interna intanto si complica ancora di più con il mais al porto che quota 195€ e 198/200 sui silos interni ma con disponibilità limitate. Nel frattempo è ricomparso del nazionale che è stato letteralmente preso d'assalto e in poche battute, esaurito. Il grano tiene, così come l'orzo che quota 197€ /205€ partenza magazzini interni per del normale 63 di peso specifico, i cruscami in aumento e di difficile reperimento, nonostante il caldo che ne sconsiglia lo stoccaggio, i sottoprodotti delle riserie ormai introvabili, proteici e semi proteici ben tenuti. La Farina di soya quota 353-363 a Venezia 350-360 da settembre a dicembre e per il 2019 342/352 mentre a Ravenna serve qualche € in più per portarsela a casa.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni, a fronte del rincaro del mais.
Difficile, per il momento, immaginare che, per proteici e cereali, possano tornare i listini del 2017. Le condizioni sono sensibilmente mutate a seguito del calo del raccolto in Argentina, della Cina che nonostante i dazi deve continuare a consumare soya, i danni registrati nelle coltivazioni del grano, i dubbi sui raccolti di mais e, non ultimo, l'incertezza del cambio €/Dollaro al quale si aggiungano i problemi derivanti dal deficit delle nazioni Europee.
Attenzione al mese di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 6 agosto 2018
l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1773 punti, il petrolio è fermo attorno a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15407
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Il grano ancora regna sovrano... e continua a governare il mercato. Mercati tesi. Basta una indiscrezione e si scatena il panico.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 agosto 2018 -
Significativo quanto successo giovedi pomeriggio: è stata sufficiente una indiscrezione su probabili restrizioni alle esportazioni Ucraine per scatenare il panico, e il grano era salito di ben 35 punti trascinando anche le altre commodities. Con la conseguente smentita il mercato si è ridimensionato e così chiudendo:
Il ridimensionamento registrato nelle ultime sedute dal comparto soya è dovuto all'inasprirsi per ora verbale della guerra dei dazi anche se da più parti si dice che serva per riportare al tavolo delle trattative la Cina.
L'Indice dei noli è salito a 1756 punti, il petrolio wti è a 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15783. Un tasso di cambio che penalizza e annulla i cali della soya.
Il mercato telematico, nella mattinata di venerdi, registrava cali per il comparto soya e aumenti per i cereali.
La situazione interna si complica ancora di più. Il mais al porto vale 190€ mentre all'interno è ricomparsa l'offerta del nazionale a 185€ partenza, il grano tiene. quello ad uso zootecnico vale 190-195€ partenza in base alle qualità e luoghi di carico, l'orzo rimane caro, e i cruscami in aumento.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte del sussulto del mais. Disponibilità di qualche camion di mais uso bioenergetico.
Agosto ha già iniziato a mostrare tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 3 agosto 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1756 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15783
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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ll grano regna sovrano..........e governa il mercato. Il rapporto mensile di IGC indica una diffusa diminuzione di produzione di grano nella UE, in Russia e Ucraina. Crescono gli USA.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 luglio 2018 -
Il grano regna sovrano..........e governa il mercato. Il rapporto mensile dell'IGC (International Grain Council) che per la campagna 2018/19 ha confermato, almeno per il grano, la diminuzione delle produzioni mondiali: 721milioni di tonnellate contro i 737 di giugno. Nella campagna precedente erano 758, quindi con produzioni simili a quelle del 2012/13. Gli stock di fine campagna sono stati stimati a 247 milioni di tonnellate contro 256.
Le produzioni inferiori sono quelle della EU (da 147,3 a 139,9), della Russia (da 70,9 a 66) dell'Ucraina (da 26,2 a 25,5). In aumento invece quelle degli USA da 48,2 a 51,1.
Stabile invece la produzione mondiale del corn che è stimata analoga a quella dello scorso anno: 1.052 milioni di tonnellate nella campagna precedente 1,044.
Le stime mondiali circa la produzione di seme di soya sono in linea coon le precedenti, 359 milioni di tonnellate contro 358, mentre nella campagna precedente la produzione si era fermata a 338 milioni. Gli stock di fine campagna a 44 milioni di tonnellate contro 41.
A fronte di questi numeri il mercato del grano è diventato dominante anche se, nelle sedute post forte aumento (26/07), ci sono state delle prese di profitto da parte dei fondi. Il mercato comunque tiene e gli aumenti si sono diffusi su mais e soya.
La situazione interna quindi cambia: il mais non è più in fase calante ma potrebbe anche tendere in fascia positiva, il grano tiene così come l'orzo, i cruscami sono in aumento e purei proteici.
Per il mercato delle bioenergie si segnala un certo affanno nel fissare i prezzi dei trinciati e dei pastoni a fronte di un sussulto del mais.
Attenzione alle problematiche del mese di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 30 luglio 2018
l'Indice dei noli è sceso leggermente sino a 1679 punti, il petrolio è ridisceso a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16660
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Mercato ancora in stallo ma Noli in aumento. Siamo alle porte di agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 luglio 2018 -
La notizia del giorno è che l'amministrazione Trump avrebbe intenzione di introdurre dei provvedimenti per compensare gli agricoltori Americani dei danni conseguenti all'applicazione dei dazi alla Cina. Tale ipotesi non ha suscitato particolari entusiasmi e reazioni di mercato significative.
La situazione di mercato si dimostra ancora in stallo, mentre i premi (noli) tendono a rincarare. Una situazione che deve far riflettere gli operatori che abbiano necessità di ricoperture.
Per il mercato interno è da segnalare il mais in leggero appesantimento, orzo ben tunuto, grano ancora in aumento, proteici fermi, tenuti specie la farina girasole alto contenuto proteico, a breve potrebbe rincarare anche la farina di colza e trascinarsi anche il panello di lino.
Per le ricoperture sul 2019 a Venezia la normale 44% 334€ tonnellata e proteica a 344€ tonnellata mentre a Ravenna quotazioni più alte di qualche Euro tonnellata. La sensazione è che il mercato sia sul fondo e perciò sperare in ulteriori e significative riduzioni di prezzi è difficilmente ipotizzabile e attendere quota 320€/ton. potrebbe essere pericoloso. Infatti, nonostante si sia di fronte ad un "mercato invertito", dove il lontano quota meno del pronto, non è detto che ci siano altri margini di cedimento.
La crusca ha iniziato la sua fuga agostana e già si tratta sulla prima settimana di agosto a 125€ tonnellata. Disponibilità di un ultimo lotto di mais bianco ad uso bioenergetico, che potrebbe essere utile agli utilizzatori anche nella nuova campagna.
Siamo alle porte di Agosto con tutte le problematiche connesse al mese estivo per eccellenza: scarsità di trasportatori, aziende e depositi che chiudono i battenti e merce dall'estero di difficile reperimento.
Indicatori internazionali 25 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1774 punti, il petrolio è a 69,0$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16935
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Le operazioni di raccolta dei frumenti sono ormai quasi terminate, e inizia a affermarsi una produzione decisamente inferiore rispetto al 2017 e non solo riguardo all'Italia.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 luglio 2018 -
In generale si assiste a un aumento del frumento tenero e dell'orzo, mentre risulta pressoché invariato il frumento duro così come il mais.
Il grano è sostenuto e rimarrà tale. Il calo del raccolto in Russia ed in Ucraina è stimato di 21 milioni di tonnellate; dalle 85 dell'anno scorso alle 64 di quest'anno. Anche in Europa non si scherza sia con le quantità, solo dalla Francia dovremmo avere oltre il 6% di calo, ma anche con le qualità che si attesteranno su valori sensibilmente inferiori.
Per il mais la situazione mondiale è diversa quantitativi nella norma e coltivazioni in corso buone. Il seme di soya ha recuperato dai minimi in quanto come già scritto i prezzi Usa sono concorrenziali ai prezzi del Sud America.
A fronte di quanto sopra, ecco le posizioni dei fondi USA a venerdì sera 20/07: sul corn-mais sono "corti" di -129.323 contratti contro -104.376 quindi ribassisti; sul seme sono "corti" di - 58.399 contro -53.247 quindi in teoria ancora ribassisti; sul grano sono "lunghi" di + 3.557 contro - 246. quindi sono diventati rialzisti; sulla farina sono "lunghi" di + 53.378 contro +51.326 quindi rialzisti;sull'olio sono "corti" di - 90.211 contro - 85.365 quindi ribassisti.
La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya per cui chi si trovasse nella necessità di effettuare ricoperture è opportuno che valuti in prima battuta sulla base dei propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che al momento sono improbabili. (le coperture sono a prezzi accettabili e attenzione al cambio €-Dollaro)
Per il mercato interno porre particolare attenzione alla farina di Soia: Venezia normale 44% 330€ tonn. e proteica 340€ tonn. mentre a Ravenna normale 44% 336€ tonn e proteica 342,50€ tonn. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 379€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19.
In breve sintesi i segnali non mostrano un mercato che si sia posizionato sul fondo.
Indicatori internazionali 24 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1689 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17129
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Il mercato, per quanto riguarda il comparto soya, sembra proprio sul fondo; quello che non hanno ritirato gli acquirenti Cinesi è stato acquistato da altri stati che hanno approfittato del netto ribasso registrato dal comparto. Gli Usa cercano accordi commerciali con altri partner, così come sta facendo la Cina stessa.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 luglio 2018 -
L'attenzione, oltre alla soia, deve essere orientata anche al comparto grano che, quando s'infiammerà, sarà da traino per tutto il mercato:
"Le notizie in giro per il mondo non sono positive: pertanto, l'Euronext/Matif si è apprezzato del 1% ieri (il settembre è passato da 184 del 9/7 a 188 di ieri) e il grano francese vale euro 190 contro 184 del 9/7. Anche il grano 12,5 proteine dal Mar Nero per il settembre è passato da dollari 205 del 3/7 a 215 di ieri " (Pellati).
Il telematico delle 8,40 di venerdi 20 luglio registrava aumenti in tutti i comparti.
La situazione di mercato è abbastanza in stallo per il comparto soya e chi fosse nelle necessità di effettuare ricoperture valuti sui propri costi di trasformazione anziché ipotizzare altri ribassi che, al momento, sono improbabili. Da porre attenzione, ovviamente, alle oscillazioni del tasso di cambio €-Dollaro.
Nel mercato interno: mais in lieve calo, pressato come è dalla grande quantità di grano declassato ad uso foraggero e dalla prossima campagna ormai vicina, orzo carissimo si cerca merce pesante che ormai supera i 200€ tonnellata, grano nella peggiore condizioni ipotizzabili tra qualità e prezzo resta nel limbo della confusione.
Proteici più tenuti sia sul caricabile che sul medio-lungo termine. Le quotazioni di giovedi 19/7/18: le più aggressive erano al porto di Venezia: caricabile 351€ tonn. per la 44% e 361€ per la proteica, un € in meno sino a dicembre 18 mentre il 2019 veniva proposto a 332€ e 342€. Girasole proteico 240€ caricabile, Farina di Colza tra i 245€ e i 250€ in base ai luoghi di carico e di produzione, scarseggia il Panello di lino. La farina di soya convenzionale ogm free veniva proposta a 380€ partenza luoghi di produzione da ottobre 18 a settembre 19. Cereali: il grano al porto 190€ tonn caricabile, merce molto bella. Il mais caricabile, sia a Ravenna che Venezia, 180€ mentre per il nuovo raccolto da novembre 18 a marzo 19 177€ e sino a giugno a 179€ stessi valori anche sugli stessi periodi 2018-2020.
Per il settore delle bioenergie, la crusca è sempre sulla rampa di lancio se dovessero ripartire le esportazioni di pellet, che al momento sta frenando la salita della farina. Scarseggiano vari prodotti e il mais tossinato non solo è introvabile ma proibitivo nel prezzo (175€ reso zona mantova).
Attenzione alle difficoltà solite del mese di agosto dovute essenzialmente a: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos che già stanno creando problemi su alcune merci di derivazione agroindustriale.
Indicatori internazionali 20 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1688 punti, il petrolio è a 68-70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16555
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 luglio 2018 -
Le operazioni di raccolta stanno per concludersi e i prezzi delle materie prime nazionali stanno raggiungendo la quotazione più congrua. Si rafforzano le quotazioni del frumento tenero e dell'orzo mentre per il duro si confermano i problemi connessi alla qualità.
Voci positive stanno invece attraversando i continenti e in particolare "Citibank ha sostenuto che ci sarà una rinegoziazione se non addirittura la fine della guerra commerciale tra USA e Cina prima delle elezioni di metà mandato di novembre" inducendo il mercato a reagire di conseguenza: il mercato ha reagito di conseguenza:
Il telematico stamane alle 8,09 registrava aumenti in tutti i comparti.
Sintesi sul mercato interno: mais fermo, orzo carissimo si cerca merce pesante che potrebbe arrivare a superare a breve i 200€ tonnellata, grano nella peggiore delle confusioni qualitative e di prezzo, e il triticale quest'anno rischia di essere un ottimo cereale biscottiero. Proteici più tenuti sia sul caricabile che medio lungo termine (forse giovedì e venerdì scorso si è toccato il fondo del mercato)
Per il settore delle bioenergie la crusca rischia di ripartire, se ripartiranno le esportazioni di pellet che al momento sta frenando la salita della farina.
Attenzione alle difficoltà più ricorrenti nel mese di agosto: carenza di mezzi e personale, divieti di circolazione, chiusure di fabbriche e silos.
Indicatori internazionali 17 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1666 punti, il petrolio è ridisceso a 68,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17112
@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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"Cereali penalizzati dal meteo (-20%), ed i mercati non danno una mano ai produttori". Considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice provinciale dei giovani di Agia-Cia di RE ed impegnata nel settore cerealicolo.
Reggio Emilia 13 luglio 2018 - La campagna di raccolta dei cereali a semina autunnale, conclusa in gran parte della provincia di Reggio con esclusione della montagna, che tuttavia rappresenta meno del 5% della superficie investita: "E' stata penalizzata dall'andamento meteo spesso piovoso, ed i mercati nonostante un notevole calo delle quantità prodotte, non stanno dando una mano ai produttori; le quotazioni infatti sono in linea con l'annata scorsa".
Sono le considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice dei giovani di Agia-Cia di Reggio Emilia ed impegnata con la famiglia in un'importante azienda cerealicola con sede a Gualtieri.
"Dal punto di vista delle quantità prodotte – segnala – c'è un calo generalizzato intorno al 20% rispetto allo scorso anno, quando già la siccità aveva comportato un calo del 3%. Per quanto riguarda il tenero, possiamo stimare rese sui 57/q.li per ettaro, contro gli 80 dell'anno prima. Per quanto riguarda gli utilizzi, abbiamo molto proteico che ha tenuto ottimamente, pur con il calo in quantità, c'è carenza invece di misto rosso, nei grani da seme molto risulta declassato, da inviare quindi alla macinazione, con perdita delle relative premialità".
"Sul piano della qualità abbiamo registrato grosse differenze, nei rossi ad esempio la forbice qualitativa va da peso specifico 70 fino ad 84. Problemi maggiori di qualità si registrano nel grano duro, dove tra l'altro il declassamento ad uso zootecnico si scontra col fatto che tale uso è limitato al pollame".
"Come considerazione generale – aggiunge Valeria – possiamo dire che chi ha fatto meglio ha seguito bene le necessarie pratiche agronomiche, con risultati quali/quantitativi discreti".
"I prezzi – è la considerazione finale – sono in linea con lo scorso anno, ma non consentono ancora il pareggio dei costi (per il tenero siamo sui 17/18 € per q.le, mentre si dovrebbe arrivare almeno a 20). Ad influenzare i risultati economici della campagna saranno ora i prezzi internazionali, in particolare l'andamento della campagna dei nostri vicini: Austria e Germania".
Le superfici seminate in provincia di Reggio a cereali autunno/vernini si avvicinano ai 10mila ettari per il frumento tenero, mentre sono intorno ai mille le superfici a grano duro e quelle ad orzo.