Per i clienti più servizi funzionali e interattivi grazie a innovazione tecnologica, design e marketing presso le agenzie ristrutturate in seguito ai danni riportati a causa del terremoto.
Modena, 1 giugno 2017
Tornano operative le filiali UniCredit di Novi di Modena e Novi di Modena Rovereto, in provincia di Modena.
Erano rimaste chiuse per la realizzazione di specifici interventi di ristrutturazione resi necessari a causa dei danni riportati dagli immobili in seguito al terremoto che ha duramente colpito il centro emiliano. Il servizio, per volontà della banca, non è comunque stato interrotto ed è stata sempre garantita l’operatività alla clientela grazie all’utilizzo di sedi provvisorie attivate dalla banca e alla solerzia dei team al lavoro nei due centri.
Le due agenzie sono state quindi inaugurate mercoledì 31 maggio da Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; e Alessandra Russo, Area Manager Carpi; alla presenza dei direttori delle filiali rinnovate, Gabriele Magnoni per Novi di Modena e Nicola Melioli per Novi di Modena Rovereto.
Nelle nuove filiali l’operatività giornaliera è ampiamente supportata dalle più avanzate tecnologie, come gli atm evoluti disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per prelievi, versamenti e diverse funzioni di pagamento e ricarica.
I team al lavoro nelle nuove agenzie (4 in quella di Novi, in via Medaglie d’oro n.14/16; 7 in quella di Rovereto, in via Chiesa Sud n. 47) è composto da consulenti specializzati in investimenti e finanziamenti a privati e imprese che seguiranno i clienti nelle transazioni complesse e per l’assistenza sui prodotti, in modo flessibile e limitando i tempi di attesa.
Sull’area di Carpi UniCredit è storicamente presente con una struttura commerciale articolata in 19 agenzie nelle quali lavora un team composto da 179 persone al servizio di oltre 45.800 clienti.
500 milioni alle Pmi, 300 milioni alle Mid-Cap. 50 milioni per investimenti in aree colpite da calamità.
Milano, 31 maggio 2017
Il Gruppo UniCredit ha firmato ieri con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) tre nuove linee di finanziamento destinate alle imprese italiane dei settori produttivi e dei servizi, per un ammontare complessivo di 850 milioni di euro.
Unitamente agli importi sopra indicati, UniCredit e UniCredit Leasing si impegnano a erogare altrettanti fondi a medio termine, sempre destinati a PMI e Mid-Cap, portando a un miliardo e 700 milioni di euro le risorse messe a disposizione del sistema produttivo italiano grazie all'accordo odierno.
Le tre linee di finanziamento concordate con BEI sono così articolate:
• 500 milioni di euro sono destinati alle imprese con un organico fino a 250 dipendenti (PMI) per finanziare investimenti in beni materiali e immateriali e in capitale circolante. I progetti finanziabili non potranno superare l'importo di 25 milioni di euro, con la possibilità per le imprese di accedere anche alla garanzia del Fondo Centrale.
• 300 milioni di euro sono destinati alle imprese fino a 3.000 dipendenti (Mid-Cap) per realizzare investimenti materiali e immateriali e finanziare capitale circolante. In questo caso gli investimenti finanziati non potranno superare i 50 milioni di euro.
• 50 milioni di euro sono infine destinati da UniCredit a investimenti promossi da imprese PMI e Mid- Cap e finalizzati alla prevenzione e alla ricostruzione di infrastrutture industriali, turistiche e agricole situate nelle Regioni colpite da disastri naturali.
L'accordo siglato ieri testimonia l'impegno congiunto del Gruppo UniCredit e della Banca Europea per gli Investimenti per il sostegno dell'economia italiana.
Viene altresì confermata la capacità di UniCredit di mettere efficacemente a beneficio delle imprese i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli Investimenti, pari a circa 1 miliardo di euro nel 2016 e quasi 1,1 miliardi di euro in questa prima metà del 2017.
Nello scorso febbraio UniCredit aveva infatti firmato con la BEI una linea di finanziamento di 230 milioni di euro, denominata UniCredit Sme and Midcap finance initiative, destinata alla sottoscrizione di operazioni di mini bond emessi dalle imprese italiane.
Dal 2014, anno della privatizzazione dell'Ente CRI, il Comitato CRI di Piacenza è impegnato nel rinnovo dei mezzi e delle ambulanze dell'Associazione, al fine di garantire maggior sicurezza agli operatori sanitari e ai pazienti trasportati ed inoltre al fine di garantire maggior disponibilità in casi di urgenze o maggior richiesta di mezzi, cercando di rispondere celermente a tutte le necessità del territorio in cui si interviene.
L'acquisto di numerosi mezzi comporta un importante investimento finanziario ma quest'anno, grazie al Progetto Carta Etica di UniCredit è stato possibile acquistare un'autovettura per il trasporto organi ed emoderivati con uno sforzo in meno.
Il Progetto Carta Etica di UniCredit si realizza grazie a UniCreditCard Flexia Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi, per il titolare destina il 2 per mille di ogni spesa effettuata ad un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà sociale. Un segno concreto di come UniCredit sia una banca vicina anche alle istanze sociali del territorio.
La vettura acquistata dalla Croce Rossa piacentina grazie al sostegno di UniCredit è una Fiat Tipo SW, allestita per il trasporto di organi ed emoderivati. Andrà al servizio della Centrale Trasporti Intraospedalieri Urgenti per tutte le necessità di trasporti urgenti a lungo e medio raggio.
Il mezzo è stato presentato alla città e inaugurato - alla presenza di Marina Moretti, Area Manager Piacenza UniCredit; di Gianluigi Savi, Direttore della Filiale Piacenza Battisti UniCredit; e delle autorità Piacentine - in occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa in programma sul pubblico passeggio di Piacenza il 27 Maggio 2017.
Progetti innovativi per promuovere e valorizzare le opere d'arte di Palazzo Magnani. Inaugurazione a Bologna, martedì 23 maggio ore 18.30 alla presenza di Giusella Finocchiaro – Presidente Fondazione del Mont e Giuseppe Vita – Presidente UniCredit.
Bologna, 23 maggio 2017
Un nuovo percorso espositivo, un'ampia apertura al pubblico, tirocini formativi per studenti dell'Università e dell'Accademia di Bologna, un concorso di idee aperto ai giovani per la creazione di progetti innovativi per promuovere e valorizzare le opere d'arte di Palazzo Magnani anche attraverso nuovi strumenti di marketing culturale e le più recenti tecnologie. Questi i primi concreti risultati dell'accordo di collaborazione stretto lo scorso anno tra la Fondazione del Monte e UniCredit per la valorizzazione della Quadreria di Palazzo Magnani. Un'intesa volta a confermare il forte impegno di Banca e Fondazione in campo culturale, nel segno dell'arte e del riconoscimento del patrimonio della città di Bologna.
Palazzo Magnani
Storica dimora cinquecentesca di via Zamboni 20, sede bolognese di UniCredit, ben nota per le straordinarie opere che la arricchiscono come gli affreschi di Agostino, Annibale e Ludovico Carracci e i dipinti di arte antica e moderna - si apre così sempre più alla collettività con nuove attività che sono state illustrate alla stampa e alla città da Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte e da Giuseppe Vita, Presidente UniCredit.
Appuntamento per l'inaugurazione di questa nuova fase della vita di Palazzo Magnani questa sera alle ore 18.30. Ai saluti dei Presidenti della Fondazione del Monte e di UniCredit, seguiranno la presentazione del percorso e la visita guidata al Salone dei Carracci a cura di Marco Riccòmini. Una spettacolare proiezione sulla facciata del Palazzo Magnani completerà la serata offrendo all'esterno la visione del capolavoro dei Carracci. La proiezione sarà ripetuta domani a partire dalle ore 21.30.
Un nuovo percorso espositivo per la Quadreria
Si inizia con un rinnovato percorso espositivo che mostra le opere più importanti della Quadreria, dal Cinquecento al Settecento, attorno allo straordinario fregio dei Carracci.
Quest'ultimo allestimento è stato curato da Marco Riccòmini, art advisor ed esperto di arte antica che seguirà i progetti artistici della Quadreria per la parte antica. Il fulcro narrativo del nuovo percorso è il riferimento alle opere dei maestri bolognesi Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, come le Storie della fondazione di Roma che troneggiano nello splendido salone a loro intitolato al primo piano di Palazzo Magnani.
Così ad esempio la stanza d'apertura, che ospita la monumentale Adorazione dei Magi di Cantarini – spiega Riccòmini nel suo catalogo "La Quadreria di Palazzo Magnani" –, "offre poi un assaggio del Siglo de Oro della pittura bolognese (ovvero il Seicento), che ha inizio pressappoco negli anni del giovanile San Vincenzo di Ludovico Carracci". La sala dedicata alle sole tele di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnuolo racconta, invece, del suo amore per i Carracci. "Tutto il resto precede o segue a ruota quel che accadde sul finire del Cinquecento al primo piano del palazzo affacciato sulla Strada San Donato (come si chiamava anticamente via Zamboni), che ha cambiato per sempre la storia della pittura in Italia". E tra le opere presenti, allora, quelle di Prospero Fontana (Sacra Famiglia coi santi Giovannino e Francesco; La Madonna Assunta e i quattro santi protettori di Bologna) di Alessandro Tiarini (L'apparizione a San Francesca Romana) e del Guercino (La Trinità, Orazione nell'orto, Lucrezia).
Sala del Novecento
Uno degli obiettivi del progetto è quello di mettere in dialogo l'anima antica e quella moderna della Quadreria: una prima selezione di opere contemporanee, effettuata da Maura Pozzati, docente di Storia e Metodologia della Critica d'Arte all'Accademia di Belle Arti di Bologna e membro del Consiglio di Amministrazione dell'Istituzione Bologna Musei, che curerà i progetti sul contemporaneo, è visibile in una sala dedicata ad autori del Novecento. La curatrice ha delineato un percorso di confronto tra le opere attorno al tema del paesaggio: sia interiore che esteriore, come veduta o come stato dell'essere, spesso reso attraverso una materia grumosa e densa, "informale".
"Se il punto centrale della sala è rappresentato dal quadro di Morandi Paesaggio di Grizzana del 1962" commenta Maura Pozzati "in realtà il momento di forza è il rapporto tra il grande dipinto di Moreni, dal gesto convulso e violento, e l'opera di Morlotti Paesaggio (1955), dove la natura smette di essere indagata otticamente ma diventa tattile e la pittura è un tutt'uno con la pasta del mondo. La stessa percezione, anche se addolcita e alleggerita, la ritroviamo nel quadro di Fautrier Paysage (1928). Esposti in questa sala anche il quadro di Romiti Composizione del 1954, L'atelier dell'artista del 1936 di De Pisis, Sutherland con tre lavori del 1943 e un piccolo quadro di Burri, proveniente dalla collezione di Francesco Arcangeli.
L'apertura al pubblico
Prima visitabile solo su prenotazione, grazie alla sinergia tra Fondazione del Monte e UniCredit, la Quadreria apre adesso al pubblico ogni mercoledì e il secondo sabato del mese. Inoltre, per valorizzare al meglio questa parte della città e tutte le principali realtà culturali che si affacciano sulla via Zamboni, giovani studenti dell'Università e dell'Accademia di Bologna, a seguito degli accordi tra le Istituzioni, avranno la possibilità di svolgere tirocini formativi, conducendo il pubblico alla scoperta delle sale.
Concorso di idee
La Fondazione del Monte e UniCredit hanno voluto rendere i giovani protagonisti in un concorso di idee per la creazione di progetti innovativi incentrati sulla promozione e sulla valorizzazione del patrimonio artistico e storico di Palazzo Magnani e della Quadreria attraverso l'ideazione e la realizzazione di nuovi strumenti di marketing culturale con tecnologie d'avanguardia.
Il concorso partirà oggi, in concomitanza con l'inaugurazione, e le domande dovranno essere inviate entro il 31 ottobre 2017.
La partecipazione al concorso è gratuita e aperta agli studenti di tutte le facoltà dell'Università di Bologna, dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, ai laureati dell'Università di Bologna e ai diplomati delle scuole d'Arte di Bologna da non oltre due anni.
Al primo classificato verrà corrisposto un premio in denaro pari a € 5.000,00 e gli sarà data la possibilità di vedere realizzata la propria iniziativa.
Le proposte saranno giudicate da una Commissione di esperti in campo artistico e di comunicazione.
Gli appuntamenti in Quadreria
Palazzo Magnani e la sua Quadreria rappresentano un luogo simbolo del rinnovato impegno e del continuo investimento che la Fondazione e UniCredit operano a favore della cultura e del patrimonio artistico in un costante dialogo con la città e in collaborazione con il territorio, coinvolgendo in particolare i giovani e creando occasioni di conoscenza ed esperienza dell'arte attraverso mostre, incontri e progetti di ricerca. Per questo motivo, la Quadreria sarà animata anche da un ricco programma di incontri culturali e artistici, attività espositive e concerti.
"Oggi, grazie alla collaborazione fra UniCredit e Fondazione del Monte – ha dichiarato Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna - uno dei tesori di Bologna si rivela alla città e non solo, in un progetto che rende accessibili Palazzo Magnani e le opere esposte ai visitatori e agli studiosi di tutto il modo, in collegamento con i maggiori musei internazionali. Il progetto ha anche un immediato impatto sociale poiché utilizza direttamente le competenze degli studenti dell'Accademia delle belle arti e dell'Università di Bologna; attiva un'altra rete di collaborazione fra i soggetti pubblici e privati della città e infine costituisce un'ulteriore importante conferma dell'impegno della Fondazione nella valorizzazione di Via Zamboni".
"Mi fa molto piacere - ha dichiarato Giuseppe Vita, Presidente UniCredit - che questo nuovo progetto artistico voluto dalla Banca e dalla Fondazione del Monte porti nuova luce sulla Quadreria di palazzo Magnani, perché diventi un luogo di sviluppo culturale per la città di Bologna, i suoi cittadini e soprattutto i giovani."
Info e prenotazioni visite www.quadreriapalazzomagnani.it
Reggio Emilia: UniCredit per il settore agroalimentare strategie e sinergie per coltivare il futuro delle imprese locali. Il Tecnopolo di Reggio Emilia ospita il Focus organizzato dalla banca sulle tematiche dell'accesso al credito e sulle soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari
REGGIO EMILIA, 15 maggio 2017 – E' dedicato a Reggio Emilia e allo sviluppo delle potenzialità del comparto agroalimentare del territorio il Focus organizzato da UniCredit sul tema dei finanziamenti per il settore. Obiettivo: offrire agli imprenditori dell'area reggiana un vademecum di percorribili strategie di accesso al credito che permetta alle aziende di instaurare un rapporto con le banche stabile nel tempo e modellato sulle recenti innovazioni normative del settore bancario, così da contenere il costo del denaro e rendere leggibile ed affidabile l'impresa agricola al fine di sostenerne al meglio la crescita.
La banca, già firmataria di un accordo nazionale con il MiPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Ambientali e Forestali) a supporto delle aziende dell'agroalimentare con un plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018, prosegue così nel suo impegno a tutto tondo per l'economia del territorio organizzando un incontro di approfondimento sulle tematiche legate all'accesso al credito, alle soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari e alle sinergie vincenti per coltivare il futuro delle imprese locali. Una giornata di formazione e confronto che, all'interno del Tecnopolo di Reggio Emilia, ha coinvolto un centinaio di aziende reggiane, esperti del settore crediti e rappresentanti di punta della produttività agroalimentare del territorio.
«L'agroalimentare – sottolinea Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - è tra i settori strategici per l'economia del nostro Paese e può e deve rappresentare sempre di più la nostra eccellenza anche all'estero. La crescita registrata negli ultimi anni dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista dell'economia nazionale e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma è necessario crescere ancora. Da tempo UniCredit è impegnata a sostenere le imprese del settore. Ne sono esempio concreto i 350 milioni di euro erogati nell'ultimo anno in Emilia Romagna, nell'ambito dell'accordo che UniCredit ha stretto con il MiPAAF a supporto delle aziende dell'agroalimentare. Una cifra che vogliamo far crescere, specie in aree ad alto potenziale come quella reggiana, illustrando agli imprenditori tipologie, prassi e tempistiche idonee all'approvvigionamento di un credito che sia di qualità. Ecco perché abbiamo organizzato il Forum sulle tematiche dell'accesso al credito qui a Reggio Emilia".
Dai Piani di Sviluppo Rurale alle norme di Basilea 2, dal rischio di credito alla pianificazione delle esigenze finanziarie rispetto al ciclo produttivo, dal credito di filiera al Reverse Factoring, nel corso dell'incontro organizzato da UniCredit a Reggio Emilia, aperto dai saluti di Andrea Parmeggiani, Direttore Reggio Emilia Innovazione, e di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, sono stati numerosi i temi affrontati da Vito Noto, Responsabile Crediti Centro Nord UniCredit; Mauro Bambagioni, Specialista Agricoltura UniCredit; e Andrea Barra, responsabile UniCredit Factoring Centro Nord.
Nel corso della giornata di formazione e confronto è intervenuto anche Massimo Macchitella, Responsabile Small Business & Financing Products UniCredit, ponendo l'accento sulle diverse iniziative che la banca sta realizzando per potenziare il supporto del Gruppo bancario al mondo agricolo: dai prodotti mirati all'impiego di gestori specializzati, dalle analisi specifiche delle filiere alimentari alle attività di formazione e promozione che rispondono alle istanze che emergono dai territori sui quali la banca è impegnata ogni giorno.
A completare il Focus organizzato dalla banca anche una tavola rotonda moderata da Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit, e arricchita dagli interventi di Alberto Viappiani, Amministratore Delegato Dalter Spa e Colline di Canossa Srl; Davide Frascari, Presidente Emilia Wine Sca; Marco Pirani, Presidente Progeo Sca; Massimo Dolci, Titolare Azienda Agricola Dolci e Vinsani Ss; e Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano.
Competenze ed esperienze a confronto per fornire agli imprenditori tutte le principali informazioni per comprendere se, come e quando chiedere un finanziamento; e quali tipologie di credito siano al momento disponibili e più conformi alle esigenze di sviluppo delle aziende del settore, dato che – è uno dei punti chiave emersi dal Forum reggiano - la semplice erogazione di credito non è l'unico supporto necessario allo sviluppo del business e può rivelarsi anche dannoso qualora non rispetti le reali necessità e le potenzialità dell'impresa. UniCredit ha voluto illustrare le norme e le procedure che regolamentano l'attività delle banche nella concessione dei crediti alle aziende con l'obiettivo di aiutare gli imprenditori del territorio ad avere piena conoscenza non solo delle proprie reali urgenze ma anche delle logiche con cui il sistema bancario opera, in modo da conciliare le esigenze di tutti gli attori di quello che può e deve essere un processo vincente per l'avvio e la crescita del business.
Una panoramica sul settore agroalimentare: Focus Emilia Romagna e Reggio Emilia
Quello agroalimentare è un settore che contribuisce per il 5,8% all'economia della regione che vede attive nella filiera produttiva poco meno di 70mila imprese. In dettaglio, nel 2015 il valore della sola produzione agricola regionale ha raggiunto quota 6,6 miliardi, con un valore aggiunto di circa 3,4 miliardi di euro.
La natura anticiclica del settore ha attenuato l'impatto della crisi, così a fronte di un valore aggiunto dell'intera economia diminuito del 4% tra il 2007 e il 2015, quello dell'industria alimentare regionale, nello stesso periodo, risulta aumentato del 6% e quello dell'agricoltura del 20%. L'eccellenza del settore in Emilia Romagna è confermata anche da una dinamica del valore aggiunto decisamente superiore rispetto a quella media italiana che registra -0,2% per l'industria alimentare e 3% per l'agricoltura (Elaborazioni UniCredit su dati Istat).
In questo ambito, Reggio Emilia nel 2015 si distingue tra le province con i migliori risultati, con un valore aggiunto conseguito nel 2015 di 412 milioni di euro in crescita del 2,7% rispetto al 2014 (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia); e allargando il discorso all'intera filiera agroalimentare, registra un giro d'affari per export di circa 620milioni di euro.
L'export guida la crescita del settore agroalimentare nel suo complesso in Regione: le vendite all'estero sono aumentate infatti nell'ultimo decennio di circa il 60%, toccando a fine 2015 un valore prossimo ai 6 miliardi. Le province più attive in tal senso sono Parma che contribuisce al totale regionale per il 27,2%; Modena con il 22,5% e Reggio Emilia e Ravenna che registrano un apporto del 10%. Seguono Bologna (9,2%), Forlì-Cesena (8,5%), Ferrara (6,2%), Piacenza /4%) e Rimini (2,4%).
L'Emilia Romagna inoltre si attesta leader in Italia per il cibo di qualità, con 43 prodotti certificati Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità Tradizionali Garantite) seguita da Veneto, Lombardia e Sicilia. Tra le eccellenze della regione, spiccano "tesori" emiliani come il parmigiano reggiano e l'aceto balsamico tradizionale. A livello nazionale, al gennaio 2015, i prodotti italiani DOP, IGT, e STG iscritti nell'apposito Registro sono 278 su un totale di 1.311 (21,1%). Tra questi, il 40% circa sono prodotti ortofrutticoli e cereali; seguono formaggi (18%), olio d'oliva (16%) e salumi (13%). (Dati 2015 – fonte Mipaaf e Sinab, Sistema di informazione nazionale sull'Agricoltura biologica)
Apple Pay da oggi disponibile per i clienti italiani UniCredit. Al via un modo di pagare semplice, sicuro e privato.
Milano, 17 maggio 2017
UniCredit annuncia che Apple Pay è da oggi disponibile per i suoi clienti italiani. Apple Pay trasformerà i pagamenti su mobile in modo semplice, sicuro e privato, ma anche veloce e conveniente.
UniCredit è la prima banca in Italia a offrire la possibilità di utilizzare tutti i tipi di carte – siano esse di credito, prepagate e di debito – ai suoi 6 milioni di clienti che ne sono in possesso per pagare con Apple Pay nei negozi, via app e online.
Per utilizzare Apple Pay, basta avere una carta UniCredit e un iPhone, iPad, Apple Watch o MacBook con Safari. E' sufficiente attivare la App MonHey dal Mobile Banking di UniCredit e aggiungere le carte al Wallet.
Apple Pay può essere utilizzato dai titolari di carte UniCredit con uno dei POS italiani che accettano pagamenti contactless o ovunque nel mondo in cui i pagamenti contactless vengono accettati. I clienti UniCredit possono pagare con Apple Pay:
• con il Touch ID, tenendo l'iPhone vicino al lettore POS contactless;
• da Apple Watch semplicemente facendo doppio clic sul pulsante laterale e posizionando Apple Watch sopra al lettore;
• via App e su siti web che accettano Apple Pay, selezionando Apple Pay come metodo di pagamento e posizionando il dito sul Touch ID.
L'offerta di Apple Pay rappresenta un'importante tappa nella strategia di UniCredit relativa alla innovazione e alla digitalizzazione, che è parte rilevante del processo di trasformazione del modello di business della banca previsto da Transform 2019, con lo scopo di migliorare l'esperienza dei clienti e rinforzare la relazione della banca con gli stessi. Con l'integrazione di Apple Pay, i clienti UniCredit avranno a disposizione un sistema di pagamento sicuro, veloce e semplice.
Sicurezza e privacy sono l'elemento chiave di Apple Pay. Quando si utilizza una carta di credito o di debito con Apple Pay, i numeri della carta non vengono memorizzati sul dispositivo né sui server Apple. Un numero identificativo unico viene assegnato, criptato e salvato in sicurezza nell'elemento protetto del dispositivo. Ogni transazione è autorizzata con un unico codice dinamico di protezione, che cambia di volta in volta.
"Siamo entusiasti di portare in Italia Apple Pay fin dal giorno del suo lancio nel nostro Paese, poiché è una delle più rilevanti innovazioni tecnologiche e uno dei più diffusi sistemi di pagamento. In UniCredit, infatti, siamo costantemente impegnati a fornire ai nostri clienti soluzioni concrete a supporto dei loro bisogni finanziari e Apple Pay va proprio in questa direzione, con un meccanismo di pagamento semplice" - ha sottolineato Gianni Franco Papa, Direttore Generale di UniCredit. "In un mondo sempre più digitale, come dimostrano anche i recenti dati di Gruppo per il perimetro Italia con circa 3 milioni di clienti attivi online, 1.5 milioni di clienti mobile e la crescita di oltre il 60% delle vendite remote nell'ultimo anno, l'offerta di Apple Pay ai possessori delle nostre carte di credito in Italia testimonia la nostra forte attenzione a digitalizzazione e innovazione per servire al meglio i nostri clienti e rafforzare la nostra offerta commerciale; questo ci permette allo stesso tempo di generare valore per i nostri clienti, i nostri investitori e i nostri clienti".
Apple Pay è facile da configurare e gli utenti continueranno a ricevere tutti benefici e i vantaggi offerti dalle carte di credito e di debito.
Per fare acquisti nei negozi, Apple Pay è utilizzabile su iPhone SE, iPhone 6 e versioni successive e Apple Watch.
Lo shopping online tramite le app e i siti web che accettano Apple Pay consiste semplicemente nel tocco di un dito con Touch ID, senza compilare manualmente lunghi moduli o digitare ripetutamente le informazioni di spedizione e di fatturazione. Quando si pagano beni e servizi su app o Safari, Apple Pay è utilizzabile con iPhone 6 e versioni successive, iPhone SE, iPad Pro, iPad Air 2 e iPad mini 3 e versioni successive. Si può anche utilizzare Apple Pay su Safari con qualsiasi Mac prodotto dal 2012 in poi e dotato di sistema operativo MacOS Sierra e confermare il pagamento con iPhone 6 o versione successiva o Apple Watch o con Touch ID sul nuovo MacBook Pro.
Per maggiori informazioni: http://www.apple.com/apple-pay/
UniCredit è un Gruppo Pan-Europeo solido con un modello di banca commerciale semplice e con una piattaforma di Corporate & Investment Banking perfettamente integrata che mette a disposizione dei suoi 25 milioni di clienti una rete unica in Europa Occidentale e Centro Orientale. UniCredit offre competenze locali nonché una rete internazionale unica in grado di accompagnare e supportare la propria ampia base di clientela a livello globale, attraverso banche leader in 14 Paesi ed un network che si estende ad altri 18 Paesi in tutto il mondo. Le banche del Gruppo UniCredit hanno posizioni di leadership in Italia, Germania, Austria, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Turchia.
UniCredit Start Lab, al via le selezioni: 92 i progetti imprenditoriali dell'Emilia Romagna in gara per l'edizione 2017.
Anche nel 2017 non si ferma la carica delle startup iscritte a UniCredit Start Lab, programma di accelerazione per progetti imprenditoriali promosso da UniCredit e giunto alla sua quarta stagione.
Le 797 candidature, pervenute da tutta Italia entro lo scorso 2 maggio al termine di un tour di presentazione che ha toccato oltre 30 tappe in giro per lo Stivale, hanno infatti consentito di superare quota 3.400 business plan ricevuti da UniCredit a partire dal lancio dell'iniziativa, nel febbraio 2014. Il gran numero di startup iscritte è il frutto di una rete di relazioni sempre più fitta tra UniCredit e oltre 110 stakeholder coinvolti sul territorio tra incubatori, acceleratori, università, associazioni di categoria e parchi scientifici.
494 imprese di nuova costituzione e 303 idee imprenditoriali innovative accedono così a una selezione articolata in due diversi passaggi: il primo a cura di un team dedicato della Banca, il secondo svolto da quattro commissioni composte da esperti dei settori Clean Tech, Digital, Innovative Made in Italy e Life Science.
Tutte le startup che supereranno il primo livello di selezione beneficeranno di attività di formazione aziendale e manageriale, di sviluppo del network e di servizi bancari specifici. La startup vincitrice in ciascuna delle quattro categorie a giudizio delle commissioni riceverà inoltre un contributo di 10.000 euro.
Il sostanzioso numero di iscritti all'edizione 2017 di UniCredit Start Lab permette di tracciare uno spaccato del fenomeno startup in Italia e, nello specifico, in Emilia Romagna che si posiziona terza nella lista delle regioni più "creative".
È la Lombardia, infatti, con 160 candidature, la regione più prolifica in termini di nuove idee imprenditoriali, seguita da Veneto e Campania, entrambe con 93 business plan candidati. Subito dopo ecco l'Emilia Romagna in gara con 92 progetti: si tratta in larga parte di idee innovative per i settori "digital" (37%) e "Innovative" (40%) cioè destinati alla realizzazione di prodotti, servizi o innovazioni di processo tesi a valorizzare le eccellenze del Made in Italy, come agrifood, moda, design e turismo.
Sotto il profilo anagrafico, per questa edizione di UniCredit Start Lab, il 57% dei partecipanti emiliano romagnoli ha un'età compresa tra i 22 e i 40 anni. Il 41% supera i 40 anni, segno che la creatività e l'innovazione non hanno età.
Il Tecnopolo di Reggio Emilia ospita il Focus organizzato dalla banca sulle tematiche dell'accesso al credito e sulle soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari
REGGIO EMILIA, 15 maggio 2017
E' dedicato a Reggio Emilia e allo sviluppo delle potenzialità del comparto agroalimentare del territorio il Focus organizzato da UniCredit sul tema dei finanziamenti per il settore. Obiettivo: offrire agli imprenditori dell'area reggiana un vademecum di percorribili strategie di accesso al credito che permetta alle aziende di instaurare un rapporto con le banche stabile nel tempo e modellato sulle recenti innovazioni normative del settore bancario, così da contenere il costo del denaro e rendere leggibile ed affidabile l'impresa agricola al fine di sostenerne al meglio la crescita.
La banca, già firmataria di un accordo nazionale con il MiPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Ambientali e Forestali) a supporto delle aziende dell'agroalimentare con un plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018, prosegue così nel suo impegno a tutto tondo per l'economia del territorio organizzando un incontro di approfondimento sulle tematiche legate all'accesso al credito, alle soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari e alle sinergie vincenti per coltivare il futuro delle imprese locali. Una giornata di formazione e confronto che, all'interno del Tecnopolo di Reggio Emilia, ha coinvolto un centinaio di aziende reggiane, esperti del settore crediti e rappresentanti di punta della produttività agroalimentare del territorio.
«L'agroalimentare – sottolinea Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - è tra i settori strategici per l'economia del nostro Paese e può e deve rappresentare sempre di più la nostra eccellenza anche all'estero. La crescita registrata negli ultimi anni dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista dell'economia nazionale e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma è necessario crescere ancora. Da tempo UniCredit è impegnata a sostenere le imprese del settore. Ne sono esempio concreto i 350 milioni di euro erogati nell'ultimo anno in Emilia Romagna, nell'ambito dell'accordo che UniCredit ha stretto con il MiPAAF a supporto delle aziende dell'agroalimentare. Una cifra che vogliamo far crescere, specie in aree ad alto potenziale come quella reggiana, illustrando agli imprenditori tipologie, prassi e tempistiche idonee all'approvvigionamento di un credito che sia di qualità. Ecco perché abbiamo organizzato il Forum sulle tematiche dell'accesso al credito qui a Reggio Emilia".
Dai Piani di Sviluppo Rurale alle norme di Basilea 2, dal rischio di credito alla pianificazione delle esigenze finanziarie rispetto al ciclo produttivo, dal credito di filiera al Reverse Factoring, nel corso dell'incontro organizzato da UniCredit a Reggio Emilia, aperto dai saluti di Andrea Parmeggiani, Direttore Reggio Emilia Innovazione, e di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, sono stati numerosi i temi affrontati da Vito Noto, Responsabile Crediti Centro Nord UniCredit; Mauro Bambagioni, Specialista Agricoltura UniCredit; e Andrea Barra, responsabile UniCredit Factoring Centro Nord.
Nel corso della giornata di formazione e confronto è intervenuto anche Massimo Macchitella, Responsabile Small Business & Financing Products UniCredit, ponendo l'accento sulle diverse iniziative che la banca sta realizzando per potenziare il supporto del Gruppo bancario al mondo agricolo: dai prodotti mirati all'impiego di gestori specializzati, dalle analisi specifiche delle filiere alimentari alle attività di formazione e promozione che rispondono alle istanze che emergono dai territori sui quali la banca è impegnata ogni giorno.
A completare il Focus organizzato dalla banca anche una tavola rotonda moderata da Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit, e arricchita dagli interventi di Alberto Viappiani, Amministratore Delegato Dalter Spa e Colline di Canossa Srl; Davide Frascari, Presidente Emilia Wine Sca; Marco Pirani, Presidente Progeo Sca; Massimo Dolci, Titolare Azienda Agricola Dolci e Vinsani Ss; e Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano.
Competenze ed esperienze a confronto per fornire agli imprenditori tutte le principali informazioni per comprendere se, come e quando chiedere un finanziamento; e quali tipologie di credito siano al momento disponibili e più conformi alle esigenze di sviluppo delle aziende del settore, dato che – è uno dei punti chiave emersi dal Forum reggiano - la semplice erogazione di credito non è l'unico supporto necessario allo sviluppo del business e può rivelarsi anche dannoso qualora non rispetti le reali necessità e le potenzialità dell'impresa. UniCredit ha voluto illustrare le norme e le procedure che regolamentano l'attività delle banche nella concessione dei crediti alle aziende con l'obiettivo di aiutare gli imprenditori del territorio ad avere piena conoscenza non solo delle proprie reali urgenze ma anche delle logiche con cui il sistema bancario opera, in modo da conciliare le esigenze di tutti gli attori di quello che può e deve essere un processo vincente per l'avvio e la crescita del business.
Una panoramica sul settore agroalimentare: Focus Emilia Romagna e Reggio Emilia
Quello agroalimentare è un settore che contribuisce per il 5,8% all'economia della regione che vede attive nella filiera produttiva poco meno di 70mila imprese. In dettaglio, nel 2015 il valore della sola produzione agricola regionale ha raggiunto quota 6,6 miliardi, con un valore aggiunto di circa 3,4 miliardi di euro.
La natura anticiclica del settore ha attenuato l'impatto della crisi, così a fronte di un valore aggiunto dell'intera economia diminuito del 4% tra il 2007 e il 2015, quello dell'industria alimentare regionale, nello stesso periodo, risulta aumentato del 6% e quello dell'agricoltura del 20%. L'eccellenza del settore in Emilia Romagna è confermata anche da una dinamica del valore aggiunto decisamente superiore rispetto a quella media italiana che registra -0,2% per l'industria alimentare e 3% per l'agricoltura (Elaborazioni UniCredit su dati Istat).
In questo ambito, Reggio Emilia nel 2015 si distingue tra le province con i migliori risultati, con un valore aggiunto conseguito nel 2015 di 412 milioni di euro in crescita del 2,7% rispetto al 2014 (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia); e allargando il discorso all'intera filiera agroalimentare, registra un giro d'affari per export di circa 620milioni di euro.
L'export guida la crescita del settore agroalimentare nel suo complesso in Regione: le vendite all'estero sono aumentate infatti nell'ultimo decennio di circa il 60%, toccando a fine 2015 un valore prossimo ai 6 miliardi. Le province più attive in tal senso sono Parma che contribuisce al totale regionale per il 27,2%; Modena con il 22,5% e Reggio Emilia e Ravenna che registrano un apporto del 10%. Seguono Bologna (9,2%), Forlì-Cesena (8,5%), Ferrara (6,2%), Piacenza /4%) e Rimini (2,4%).
L'Emilia Romagna inoltre si attesta leader in Italia per il cibo di qualità, con 43 prodotti certificati Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità Tradizionali Garantite) seguita da Veneto, Lombardia e Sicilia. Tra le eccellenze della regione, spiccano "tesori" emiliani come il parmigiano reggiano e l'aceto balsamico tradizionale. A livello nazionale, al gennaio 2015, i prodotti italiani DOP, IGT, e STG iscritti nell'apposito Registro sono 278 su un totale di 1.311 (21,1%). Tra questi, il 40% circa sono prodotti ortofrutticoli e cereali; seguono formaggi (18%), olio d'oliva (16%) e salumi (13%). (Dati 2015 – fonte Mipaaf e Sinab, Sistema di informazione nazionale sull'Agricoltura biologica).
Strategie e sinergie per coltivare il futuro delle imprese locali. Accesso al credito e soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari. Lunedì 15 maggio 2017, con inizio alle 09.30 presso Tecnopolo di Reggio Emilia Piazzale Europa 1, Reggio Emilia.
Reggio Emilia, 11 maggio 2017
Il Tecnopolo di Reggio Emilia ospita il Focus organizzato da UniCredit sulle tematiche dell'accesso al credito e sulle soluzioni offerte dal sistema bancario in tema di finanziamenti agrari. L'incontro è in programma lunedì 15 maggio, con inizio alle ore 9,30.
Obiettivo: offrire agli imprenditori dell'area reggiana un vademecum di percorribili strategie di accesso al credito che permetta alle aziende di instaurare un rapporto con le banche stabile nel tempo e modellato sulle recenti innovazioni normative del settore bancario.
Intervengono: Andrea Parmeggiani, Direttore Reggio Emilia Innovazione; Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; Vito Noto, Responsabile Crediti Centro Nord UniCredit; Mauro Bambagioni, Specialista Agricoltura UniCredit; Andrea Barra, responsabile UniCredit Factoring Centro Nord; Massimo Macchitella, Responsabile Small Business & Financing Products UniCredit.
A completare il Focus organizzato dalla banca anche una tavola rotonda moderata da Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit, e arricchita dagli interventi di Alberto Viappiani, Amministratore Delegato Dalter Alimentari Spa e Colline di Canossa Srl; Davide Frascari, Presidente Emilia Wine Sca; Marco Pirani, Presidente Progeo Sca; Massimo Dolci, Titolare Azienda Agricola Dolci e Vinsani Ss; e Nicola Bertinelli, Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano.
La banca ha consegnato due speciali riconoscimenti per i risultati raggiunti in termini di internazionalizzazione a due aziende nate nell'area di Cesena: Sorma Group e Suba Seeds. La premiazione si è svolta il 10 maggio nel corso di una serata di gala organizzata con Macfrut, grande fiera dell'ortofrutta di cui UniCredit è sponsor e partner tecnico.
Bologna, 11 maggio 2017
UniCredit premia l'eccellenza di due aziende che, partendo dalla Romagna e in particolare dall'area di Cesena, hanno saputo conquistare un ruolo di primo piano nel mondo in due diversi settori del business legato all'ortofrutta.
Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; e Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit hanno quindi consegnato l'"UniCredit award for internationalization" a Silvia Lotti e Maurizio Tumedei, rappresentanti rispettivamente di Sorma Group e Suba Seed.
La premiazione è avvenuta nel corso della serata di Gala organizzata mercoledì all'interno del Castello Malatestiano di Rimini. Tra i presenti anche Daniele Traversa, Area Manager Corporate Romagna UniCredit; Leonardo Gregianin del settore Sviluppo Territori Centro Nord UniCredit; e Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera.
L'"UniCredit award for internationalization" è lo speciale riconoscimento attribuito alle imprese d'eccellenza presenti a Macfrut, fiera internazionale dell'ortofrutta in programma a Rimini Fiera fino al 12 maggio. L'iniziativa si inserisce appunto nell'ambito dell'ampio piano di collaborazione operativa stretto tra MacFrut e UniCredit che ha voluto essere non solo sponsor ma anche partner tecnico della grande fiera.
Nelle edizioni passate l'"UniCredit award for internationalization" è stato attribuito a Unitec (Lugo - Ravenna) e Zespri (Nuova Zelanda) nel 2015; Sun World (Usa) e Gruppo Turatti (Venezia) nel 2016.