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Elezioni amministrative 2019. Tredici comuni dell'Emilia-Romagna ai tempi supplementari per eleggere il primo cittadino: domenica 9 giugno al ballottaggio anche i capoluoghi Reggio Emilia, Ferrara e Forlì. Le altre sfide per la fascia tricolore ad Argenta, Copparo (Fe), Molinella (Bo), Cesena, Savignano sul Rubicone (Fc), Carpi, Castelfranco, Maranello, Mirandola (Mo) e Casalgrande nel reggiano. Al voto oltre 585 mila elettori in 760 seggi. Si vota dalle 7 alle 23, a seguire lo spoglio.

Bologna -

Sono 13 i comuni emiliano-romagnoli i cui elettori sono chiamati alle urne, domenica 9 giugno, nel turno di ballottaggio per eleggere il sindaco: tra questi anche i 3 capoluoghi di provincia, ovvero le città di Ferrara, Forlì e Reggio Emilia. Sfide per il primo cittadino anche nei comuni di: Argenta e Copparo nel ferrarese; Molinella nel bolognese; Cesena e Savignano sul Rubicone nella provincia di Forlì-Cesena; Carpi, Castelfranco Emilia, Maranello e Mirandola nel modenese; Casalgrande nel reggiano.

Dopo la tornata elettorale di domenica 26 maggio (nella quale sono stati eletti al primo turno 222 sindaci dei 235 in corsa), andranno al voto 585.760 elettori (281.828 sono uomini e 303.932 donne), che potranno esprimere la propria preferenza in 760 seggi aperti solo nella giornata di domenica, dalle ore 7 alle 23. Terminate le operazioni di voto si procederà allo spoglio.

Tutte le informazioni sul voto si possono consultare sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo http://www.regione.emilia-romagna.it/elezioni realizzato dall’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale con la collaborazione dell’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa. L’elaborazione dei dati è curata dal servizio statistico della Giunta e dalla Direzione Generale dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola.

Le sfide nel dettaglio

Nel bolognese al voto il comune di Molinella dove si sfidano Dario Mantovani (centrosinistra, 49.45% al primo turno) e Marco Stegani (centrodestra, 36.04%).

Nel ferrarese, sfide nei comuni di Ferrara tra Alan Fabbri (centrodestra, al 48.44% al primo turno) e Aldo Modonesi (centrosinistra, al 31.75%), di Copparo tra Fabrizio Pagnoni (centrodestra, 42.72% al primo turno) e Diego Farina (centrosinistra, 39,42%) e di Argenta tra Andrea Baldini (centrosinistra, 46.18% al primo turno) e Antonio Curtarello (centrodestra, 40.73%).

Nel reggiano ballottaggio nel comune di Reggio Emilia tra Luca Vecchi (centrosinistra, 49.13% al primo turno) e Roberto Salati (centrodestra, 28.22%) e in quello di Casalgrande tra Alberto Vaccari (centrosinistra, 38.64%) e Giuseppe Daviddi (lista civica, 23.01%).

Nella provincia di Forlì-Cesena sfide nella città di Forlì tra Gian Luca Zattani (centrodestra, 45.80%) e Giorgio Calderoni (centrosinistra, 37.21%), a Cesena tra Enzo Lattuca (centrosinistra, 42.83%) e Andrea Rossi(centrodestra, 33.81%) e a Savignano sul Rubicone tra Filippo Giovannini (centrosinistra, 45.25%) e Marco Foschi (centrodestra, 37.81).

Quattro i turni di ballottaggio nel modenese: a Carpi sfidatra Alberto Bellelli (centrosinistra, 48.01% al primo turno) e Federica Boccaletti (centrodestra, 27.30%), a Castelfranco Emilia tra Giovanni Gargano(centrosinistra, 41.78%) e Modesto Amicucci (centrodestra, 30.80%), a Maranello tra Luigi Zironi(centrosinistra, 49,99%) e Luca Barbolini (centrodestra, 36.22%) e a Mirandola tra Alberto Greco(centrodestra, 47.48%) e Roberto Ganzerli (centrosinistra, 43.10%).

In allegato: tabella elettori al ballottaggio (per provincia e comuni)

 

Mercatone Uno. La Regione chiederà all'Inps di pagare il Tfr maturato dai lavoratori. I sindacati: "Positivo l'impegno di Regione e Comuni". Vertice in viale Aldo Moro con le organizzazioni sindacali e con le associazioni dei consumatori in difesa dei clienti che chiedono una rapida riapertura dei punti vendita e una rappresentanza al tavolo del Mise.

Bologna -

La Regione inviterà l’Inps dell’Emilia-Romagna e nazionale a pagare il Trattamento di fine rapporto, Tfr, maturato dai lavoratori di mercatone Uno prima del passaggio alla gestione della Shernon Holding. Al contempo, la Regione continua a collaborare con i Comuni per applicare tutti i possibili interventi sociali in questa fase di sospensione dei lavoratori, che sono privati priva di ogni forma di reddito o di ammortizzatore sociale.

Lo ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, nell’incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei Comuni sede di punti vendita, che si è svolto ieri pomeriggio in Regione per condividere azioni a supporto dei lavoratori (450 in Emilia-Romagna e 1800 in Italia), coinvolti nella crisi Mercatone Uno/Shernon Holding srl.

L’incontro è stato anche occasione per riportare ai sindacati l’esito del vertice con le banche di lunedì scorso, firmatarie del Protocollo di anticipazione della cassa integrazione di lunedì scorso, in merito alla richiesta di sospensione temporanea dei mutui e dei prestiti avanzata da Regione e Comuni. Richiesta che è stata recepita dalle banche.

I sindacati hanno apprezzato l’impegno della Regione e la disponibilità dei Comuni ad attivarsi.

Al termine dell’incontro con i sindacati, l’assessore regionale ha avuto uno scambio di vedute con le associazioni di consumatori, in rappresentanza di centinaia di clienti in attesa di merce non consegnata. Clienti che aspettano, pur da posizioni diverse, di conoscere il destino della Shernon. 
Nell’incontro è stato fatto il punto sulle ripercussioni che la crisi del Mercatone Uno sta avendo sulla clientela. La rapida riapertura dei punti vendita, è stato condiviso, rappresenterebbe anche una soluzione per i diritti dei clienti, oltre a rappresentare il riavvio di un percorso di rilancio dell’azienda, da tutti auspicato. Inoltre la Regione sosterrà la richiesta delle Associazioni Nazionali dei Consumatori di essere coinvolte dal Ministero nel confronto per la soluzione a questa vicenda.

Fonte: Regione ER

 

Mercatone Uno, la Regione incontra le banche: l'impegno degli istituti di credito per arrivare alla sospensione dei mutui per i lavoratori sospesi. Vertice oggi con gli istituti bancari firmatari del protocollo di anticipazione della cassa integrazione e, a seguire, quello con gli 11 Comuni che ospitano sedi dell'azienda. Già fissato l'incontro con i sindacati per il 5 giugno .


Bologna -

Prende corpo la sospensione del pagamento dei mutui per i lavoratori della Mercatone Uno. La misura è stata chiesta dalla Regione alle banche a sostegno di addette e addetti sospesi dal lavoro dopo la dichiarazione di fallimento dell’azienda da parte del Tribunale di Milano. E le banche, firmatarie del Protocollo di anticipazione della cassa integrazione, oggi convocate in Regione, a Bologna, si sono impegnate a coinvolgere l’Abi (Associazione bancaria italiana) regionale per studiare un protocollo da applicarsi temporaneamente, in attesa della definizione di norme nazionali, che preveda appunto la sospensione del pagamento dei ratei dei mutui.

Continua quindi l’impegno della Regione per affrontare la crisi della Mercatone Uno, in assenza di un quadro di riferimento nazionale. L’assessore alla Attività produttive, Palma Costi, ha informato i rappresentanti degli Istituti di credito della richiesta, presentata dalla Regione stessa e dalle Organizzazioni sindacali al Governo (al tavolo ministeriale del 27 maggio scorso), affinché l’amministrazione straordinaria riprenda in carico i lavoratori Shernon, perché questo consentirebbe l’utilizzo degli ammortizzatori sociali necessari in questa drammatica situazione. Questo, attraverso il Protocollo di anticipazione bancaria, consentirebbe anche di ridurre i tempi di attesa della cassa integrazione rispetto all’erogazione da parte dell’Inps. 

Sempre secondo l’assessore, servirebbe reintrodurre a livello normativo la possibilità prevista dalla finanziaria del 2015 (scaduta nell’agosto del 2018), di sospendere i mutui anche per i lavoratori in regime di ammortizzatori sociali.

Dopo l’incontro con le banche, l’assessore regionale alle Attività produttive ha incontrato i rappresentanti degli 11 Comuni che ospitano sedi di Mercatone Uno, per valutare le azioni di sostegno sociale possibili da applicare a sostegno dei lavoratori in questa fase emergenziale. 

Inoltre, Costi ha indetto un prossimo incontro il 5 giugno, nella sede della Regione, con le Organizzazioni sindacali, per continuare il confronto nella ricerca di soluzioni.
/CL

Fonte: Regione ER

 

Sanità. Il presidente Bonaccini: "Salvini male informato. In Emilia-Romagna gli ospedali li costruiamo nuovi o ampliamo quelli esistenti. Qui sanità al vertice in Italia". Il presidente della Regione Emilia-Romagna risponde al ministro Salvini, che ha accusato le amministrazioni centrosinistra di aver chiuso ospedali in regione.

Bologna 

“Caro Salvini, il governo di cui fai parte ha di nuovo indicato l’Emilia-Romagna tra le prime tre Regioni benchmark, cioè quelle che hanno la migliore sanità pubblica del Paese. E, proprio stamattina, l'Indice di Performance Sanitaria realizzato dall'Istituto Demoskopika ci colloca ancora una volta sul podio. Per quanto riguarda gli ospedali, bisogna sapere di cosa si parla. Noi non solo non li chiudiamo, ma ne costruiamo di nuovi: a Cesena, dove andrai oggi, e poi a Carpi e a Piacenza”.

E’ il commento di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, alle dichiarazioni del ministro degli Interni Matteo Salvini, oggi in tour elettorale in diverse località della regione. Salvini, in uno dei suoi interventi, ha accusato le amministrazioni di centrosinistra di aver chiuso ospedali.

"Dal 1 gennaio - continua Bonaccini - in questa Regione non si paga più il superticket, misura che voi avevate annunciato a parole ma che solo noi abbiamo realizzato nei fatti. Abbiamo potuto abolirlo grazie all'efficienza di un sistema di acquisti che ha pochi paragoni in giro per l'Italia e l'Europa, a dimostrazione che qui in Emilia-Romagna sappiamo far funzionare le cose abbastanza bene, se è vero che proprio il Governo di cui fa parte Salvini ci ha indicato anche in questo caso come esempio virtuoso per il resto del Paese". 

Conclude Bonaccini, rivolgendosi direttamente a Salvini: "Sarebbe utile avere meno polemica e qualche risposta in più: ad esempio, come Regione abbiamo avanzato proposte serie e responsabili in tema di autonomia, che non solo non dividono l'Italia, ma non chiedono neppure un euro in più allo Stato; purtroppo da un anno te ne sento parlare, ma non arriva nessuna risposta concreta. Un Paese si governa compiendo atti, non con i comizi".

Fonte: Regione ER

 

Ex Mercatone Uno. Nuovo incontro al Ministero, nulla di fatto ancora per l'amministrazione straordinaria. La Regione chiede al Governo di mantenere l'impegno affinchè le procedure previste per la tutela dei lavoratori sia attivata prima possibile.

Bologna –

L’amministrazione straordinaria di Mercatone Uno non ha ancora presentato istanza al Tribunale di Bologna per chiedere di tornare a gestire la compagine aziendale di Shernon Holding, la società che aveva acquisito il marchio che è stata dichiarata fallita nei giorni scorsi dal Tribunale di Milano.

La notizia si è appresa ieri pomeriggio, nel corso di un incontro che si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo economico, presenti oltre ai rappresentanti dell’amministrazione straordinaria di Mercatone Uno anche rappresentanti del Ministero e delle Regioni coinvolte per la presenza di punti vendita sul loro territorio e dell’associazione dei fornitori di Mercatone Uno e di Shernon Holding. 

L’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna ha rimarcato come il riavvio della amministrazione straordinaria sia ad oggi l’unico modo attraverso il quale è possibile salvaguardare il reddito dei lavoratori attivando ammortizzatori sociali e riprendere le attività commerciali. Sempre secondo l’assessore, è necessario che il Governo, come peraltro si era impegnato a fare nel corso dell’incontro di lunedì scorso, ponga il massimo impegno affinché si proceda celermente per riattivare l’amministrazione straordinaria, unico modo per garantire il sostegno al reddito ai 1.800 lavoratori dei 55 punti vendita in tutta Italia. /BM

Fonte: Regione ER

Maltempo Parma, esondazione a Langhirano. Il Carroccio chiede se l'alluvione possa essere stata causata, oltre che dall'abbondanza e dall'intensità della pioggia, anche dalla mancanza di interventi di manutenzione recenti su sponde e adiacenze.

Parma -

L'esondazione del Rio Scalia a Langhirano, nel parmense, dopo abbondanti e intense piogge, è al centro di un'interrogazione della Lega Nord.

Il fiume, infatti, avrebbe allagato una parte dell'abitato del capoluogo comunale, compreso il centro storico, e la ex statale Massese, causando "pesanti disagi alla popolazione e probabili gravi danni ad abitazioni nonché a unità commerciali e produttive".

I leghisti chiedono quindi "se siano previsti risarcimenti ai privati dopo i danni subiti". Inoltre, visto che non risultano "interventi di manutenzione su sponde e adiacenze in tempi recenti", il Carroccio chiede alla Giunta se l'alluvione possa essere stata causata, oltre che dall'abbondanza e dall'intensità della pioggia, anche da questi fattori o da "interventi umani che abbiano ristretto la portata ed il percorso del fiume".

(Francesca Mezzadri)

Fonte: Regione ER

Maltempo: situazione sotto controllo in Emilia-Romagna, ma nuova allerta rossa fino alla mezzanotte di domani, giovedì 30 maggio, per le piene di Secchia e Panaro. Allerta gialla su larga parte del territorio, per rischio frane ed esondazioni. Bene il coordinamento del sistema regionale di Protezione civile e gli aiuti arrivati dopo la stato di mobilitazione.

Bologna –

Nuova allerta rossa per criticità idraulica anche per la giornata di domani, giovedì 30 maggio, sui bacini dei fiumi Secchia e Panaro, tra il modenese e il reggiano.

Dopo la giornata di ieri, con l’allerta rossa in pianura tra Parma e Bologna che aveva fatto scattare lo stato di mobilitazione regionale, la situazione in Emilia-Romagna è sotto controllo, anche se resta alta l’attenzione in pianura.

Oggi l’Agenzia regionale di Protezione civile, sulla base delle previsioni Arpae, ha emesso una nuova allerta rossa a causa dei livelli idrometrici che restano al di sopra della soglia 2 nei tratti arginati di valle del fiume Secchia, già sollecitati dalla lunga sequenza di piene delle ultime settimane. 
E sono ancora sotto osservazione tutti i bacini dell’Emilia-Romagna, mentre è allerta gialla per le restanti aree con rischio frane, dissesti e smottamenti in tutta la collina emiliana e la pianura fra Parma e Piacenza più l’area romagnola.


IL METEO

Per domani, sul fronte del meteo, permangono condizioni di moderata instabilità. In particolare nel ferrarese e in Romagna sono previsti rovesci o temporali in mattinata, associati a vento sostenuto da Nord-Est. Qui l’attenzione va alla rete dei corsi d’acqua minori e dei canali.

La perturbazione si sta spostando verso Est in attenuazione nelle successive 48 ore. Da venerdì è prevista una rimonta dell’alta pressione.

Le deboli precipitazioni ancora in atto sulle zone montane alimentano le piene di tutti i corsi d’acqua dell’Emilia centro-occidentale, che defluiscono lentamente a valle, mantenendo i livelli generalmente sopra la soglia 2.


L’IMPEGNO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Oltre al mantenimento del codice rosso dell’allerta per piene, questa situazione giustifica anche la continua sorveglianza e monitoraggio degli argini, già in corso a cura di tutte le componenti del sistema della Protezione civile regionale, dai tecnici dell’Agenzia ai volontari dei Coordinamenti provinciali e delle associazioni, Aipo, Comuni, 118-Sanità, Esercito e Vigili del fuoco (già censiti 107 interventi).

Nella giornata di oggi sono attive 24 squadre di volontari dell’Emilia-Romagna (87 unità) dai Coordinamenti di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e dalle associazioni Federgev, Ana (Associazione nazionale alpini), Anc (Associazione nazionale carabinieri) e Cri (Croce rossa italiana).

Sono 163 i volontari in azione venuti da altre Regioni (Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana) ed è assicurato il loro avvicendamento fino alla mezzanotte di domani, giovedì 30 maggio. 

L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, consiglia ai cittadini di tenere comportamenti prudenti e improntati all’autotutela e seguirà l’evoluzione della situazione; si consiglia di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it

Elezioni 2019 - Le amministrative nei quattro capoluoghi dell'Emilia-Romagna al voto: in corsa 25 candidati sindaco, sostenuti da 56 liste. In lizza anche 1.673 candidati consiglieri per 128 posti disponibili. Le curiosità e i dati. Tutte le cifre sulla tornata elettorale per le comunali a Forlì, Ferrara, Modena e Reggio Emilia sul sito informativo online della Regione dedicato alle prossime consultazioni del 26 maggio.

Bologna –

Venticinque candidati in lizza per quattro posti da primo cittadino sostenuti da 56 liste, 6 (meno di un quarto) sono donne e complessivamente hanno una età media di 51,4 anni (43,5 anni per le donne e 53,9 per gli uomini). E sono 1.673 gli aspiranti consiglieri per uno dei 128 posti disponibili.

Sono queste alcune delle curiosità sui candidati sindaco e consiglieri in corsa nelle elezioni amministrative a Forlì, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, le città capoluogo dell’Emilia-Romagna i cui gli elettori sono chiamati alle urne.

Si vota dalle ore 7 alle 23 in 2.623 sezioni elettorali dell’Emilia-Romagna. I dati si possono consultare sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo http://www.regione.emilia-romagna.it/elezionirealizzato dall’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale con la collaborazione dell’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa. L’elaborazione dei dati è curata dal servizio statistico della Giunta e dalla Direzione Generale dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola.

Aspiranti sindaco e liste nei 4 capoluoghi
Dei 25 candidati in corsa per ricoprire i 4 posti da sindaco 5 sono a Reggio Emilia, 7 a Modena, 8 a Ferrara e 5 a Forlì. Le candidate donne sono solo 6: 1 su 8 (12,5%) a Ferrara, 1 su 5 a Forlì, 2 su 7 a Modena e 2 su 5 (40%) a Reggio Emilia. Per quanto riguarda le liste a sostegno dei candidati sindaco ce ne sono 12 a Reggio Emilia, 13 a Forlì, 14 a Modena e 17 Ferrara.
Il candidato sindaco più giovane è una ragazza di 26 anni che si presenta a Modena mentre quello più anziano ha 68 anni e si candida a Forlì. Dei 25 candidati solo 4 sono fuori dall’Emilia-Romagna o all’estero: gli altri 21 sono emiliano-romagnoli e 11 sono nati nello stesso comune nel quale hanno deciso di concorrere.

Reggio Emilia
Sono 348 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 12 liste (in media 29 candidati per lista). Le donne sono 150 (pari al 43,1%), mentre gli uomini 198. L’età media dei candidati consiglieri è di 47 anni, sia per le donne che per gli uomini. I candidati che non superano i 20 anni di età sono 11, di questi 2 hanno 18 anni: 4 candidati hanno più di 80 anni.
Tra i candidati 166 sono nati a Reggio Emilia (47,7%) e 69 in provincia (19,8%), 24 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 69 dal resto d’Italia e 20 (5,7%) sono nati all’estero.

Modena
Sono 418 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 14 liste (in media 29,9 candidati per lista). Le donne sono 168 (pari al 40,2%), mentre gli uomini 250. L’età media dei candidati è di 50,6 anni, 49 anni per le donne e 51,8 anni per gli uomini. I candidati che non superano 20 anni sono 8, di questi 3 hanno 18 anni: 7 candidati hanno più di 80 anni.
Tra essi 180 sono nati a Modena (43,1%) e 64 in provincia (15,3%), 34 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 116 dal resto d’Italia e 24 (5,7%) sono nati all’estero.

Ferrara
Sono 519 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 17 liste (in media 30,5 candidati per lista). Le donne sono 222 (pari al 42,8%), mentre gli uomini 297. L’età media  dei candidati è di 49,5 anni, sia per le donne che per gli uomini. I candidati che non superano 20 anni sono 15, di questi 4 hanno 18 anni: 3 candidati hanno più di 80 anni. Tra questi 303 sono nati a Ferrara (58,4%) e 79 in provincia (15,2%), 24 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 99 dal resto d’Italia e 14 (1,9%) sono nati all’estero.

Forlì
Sono 388 i candidati alla carica di consigliere per uno dei 32 posti disponibili, in 13 liste (in media 29,8 candidati per lista). Le donne sono 175 (pari al 45,1%), mentre gli uomini 213. L’età media dei candidati è di 49,1 anni, 49,6 anni per le donne e 48,7 anni per gli uomini. I candidati che non superano 20 anni sono 10, 5 diciannovenni e 5 ventenni: 4 candidati hanno più di 80 anni.
Tra i candidati 222 sono nati a Forlì (57,2%) e 67 in provincia (17,3%), 35 provengono dalle altre province dell’Emilia-Romagna, 53 dal resto d’Italia e 11 (2,8%) sono nati all’estero.

Fonte: Regione ER

 

Internazionali di tennis Emilia-Romagna a Basilicanova (Parma) dal 17 al 23 giugno. Al Tennis Club President, un torneo targato Atp. In palio un montepremi di oltre 54 mila dollari. Marcello Marchesini (Mef Tennis Events): "Grazie alla Regione per aver riportato qui una tappa del circuito professionistico".

Bologna -

Il grande tennis sbarca a Parma. Da lunedì 17 a domenica 23 giugno il Tennis Club President ospiterà la prima edizione degli Internazionali di Tennis Emilia-Romagna, il secondo torneo Atp Challenger 80 della stagione targato Mef Tennis Events. La società che organizza e gestisce eventi tennistici da oltre dieci anni, il cui è presidente è Marcello Marchesini.  La manifestazione è stata presentata questa mattina presso la sede della Regione. Erano presenti, oltre a MarchesiniRomano Botti, presidente Tennis Club President, Fabio Rossi, direttore Tennis Club President e Gilberto Fantini, presidente Comitato Regionale Federtennis.

"Siamo felici di riportare in Emilia-Romagna– ha detto Marchesini- una tappa del circuito di tennis professionistico Atp Challenger Tour, che mancava ormai da diversi anni. Siamo grati alla Regione che ha abbracciato la nostra proposta e ci adopereremo affinché questo evento diventi un appuntamento fisso e immancabile per il territorio regionale. L’obiettivo di Mef Tennis Events sarà dare la massima visibilità alle eccellenze regionali e a quelle imprenditoriali degli sponsor che hanno scelto e che sceglieranno di affiancarci, nella realizzazione del più prestigioso evento tennistico in programma in Emilia-Romagna. Siamo certi che il binomio tennis-turismo possa portare grandi benefici, coniugando lo sport alla valorizzazione delle bellezze che questa terra sa offrire”.

La Race to Mef Challenger Gli Internazionali di Tennis Emilia-Romagna metteranno in palio un montepremi di 54.160 dollari, e per tutti i giocatori ci sarà ospitalità. Come da regolamento il tabellone di qualificazioni sarà composto da 4 atleti, mentre il principale da 48. Una wild card del tabellone principale sarà assegnata al vincitore del secondo torneo Race to Mef Challenger, competizione internazionale che andrà in scena allo Sporting Club San Severo dal 1 all’8 giugno. Nato da un’idea di Marcello Marchesini, il circuito Race to Mef Challenger concede ai tennisti, in particolare i giovani, la possibilità di affacciarsi al livello Challenger senza passare dal tanto discusso Itf World Tennis Tour (noto come Itf Transition Tour) ma attraverso la conquista di una wild card. Nella prima tappa si è imposto Gianluca Di Nicola, che ha poi incantato il pubblico del Circolo Tennis Francavilla al Mare Sporting Club nella sfida contro il “golden boy” Lorenzo Musetti, vincitore di una partita entusiasmante al terzo e decisivo set.

La sede del torneo – Sarà il Tennis Club President di Basilicanova (Parma) a ospitare l’evento. Fondato nel 1974, il Club si estende su una superficie di circa 50.000 metri quadrati, offrendo numerose e moderne strutture. Sono presenti una palestra, una piscina, servizi di ristorazione, 9 campi da tennis dei quali 6 in terra rossa e 3 in play-it, questi ultimi in una splendida struttura indoor.

Fonte: Regione ER

La Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 torna in serie A dopo dieci anni e la Regione premia il club biancoblu, nel corso di una cerimonia che si è svolta questa mattina nella sede di viale Aldo Moro. Consegnata una targa al presidente della Fortitudo Christian Pavani che era accompagnato da dirigenti e giocatori.

La Giunta regionale ha voluto riconoscere l’impegno di tutta la società nel raggiungere un risultato che è motivo di orgoglio per una città, Bologna, dove il basket ha un peso e una risonanza pari a quella del calcio. “Siamo orgogliosi di essere qui- hanno commentato i dirigenti della Effe-, per noi è una grande soddisfazione e cercheremo di onorare al meglio questa promozione per Bologna e l’Emilia-Romagna”.

Alla consegna della targa erano anche presenti il direttore generale Valentino Renzi, il General manager Marco Carraretto, l’allenatore Antimo Martino e i giocatori Stefano Mancinelli (capitano), Andrea BenevelliGuido RosselliMarco Venuto e Kenny Hasbrouck.

Fonte: Regione ER

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