Inaugurato il museo della squadra crociata sotto gli occhi di molti tifosi entusiasti. Le coppe e le maglie dei più grandi campioni che hanno calcato il prato del Tardini, raccolte in questo piccolo gioiello di fianco allo stadio.
di Luca Gabrielli, ph. Francesca Bocchia
Parma, 5 febbraio 2017
Un tuffo nel passato. Un passato a tinte gialloblu e crociate che si può scoprire nel nuovo museo dedicato alla gloriosa storia del Parma Calcio a due passi dallo stadio Tardini. Ieri pomeriggio è stato ufficialmente aperto al pubblico nel nome di Ernesto Ceresini, il più grande presidente della storia crociata, entrato di diritto nei cuori dei tifosi. In questo spazio si può rivivere tutta la storia della società, dalle foto in bianco e nero fino alle esultanze di Asprilla e Zola. In un attimo i tifosi possono tornare indietro con i ricordi e riassaporare le gesta dei loro beniamini, visti giocare dal vivo o sentito parlare da nonni o genitori.
È stato davvero fatto uno sforzo importante per la creazione di questo museo che ricalca per pathos e cura dei dettagli i più importanti musei dedicati a squadre storiche come Barcellona e Juventus. A colpire immediatamente l'occhio sono le innumerevoli coppe vinte a cavallo degli anni '90-2000, racchiuse in una bacheca tutte insieme. In quel decennio il Parma Calcio ha vissuto il massimo splendore della sua storia e si è fatto conoscere in tutto il mondo grazie alle vittorie internazionali. Di quel periodo non poteva di certo mancare la maglia gialloblu del giocatore che forse, più di tutti, è entrato nei cuori della gente. Quell'Hernan Crespo arrivato poco più che ventenne, timido e ancora acerbo e che poi negli anni è diventato l'uomo e il campione che ha stregato tutti con i suoi colpi di tacco e il magico gol contro gli odiati rivali della Juventus.
Una carrellata di maglie che partono da quelle storiche crociate e usurate dal tempo dei primi anni del novecento, fino ad arrivare a quella magica della finale di Coppa delle Coppe a Wembley, la prima coppa internazionale vinta.
Alle pareti foto e descrizioni delle imprese dei giocatori fanno da padrone con la possibilità di visualizzare immagini scaricando l'applicazione creata appositamente per il museo.
Qui dentro si può finalmente assaporare la storia del Parma e di Parma e credere ancora con più entusiasmo al sogno di tornare al più presto in serie A, il campionato che per anni ha visto la squadra ducale trionfare e regalare splendide emozioni ai suoi tifosi.
Guarda qui le foto della presentazione del museo
Nel big match contro i lagunari, i crociati vanno sul due a zero grazie alle reti di Baraye e Nocciolini ma giocano tutta la ripresa in dieci uomini a causa dell'espulsione di Canini e vengono rimontati dai padroni di casa
Parma 29 gennaio 2017 - di Luca Gabrielli
Davvero un'occasione persa. Nello scontro diretto al vertice tra la prima e la seconda in classifica, i crociati hanno illuso i 1500 tifosi ducali giunti a Venezia per incitarli. L'uno-due micidiale di Baraye e Nocciolini nel giro di quattro minuti sembrava avesse spianato la strada agli uomini di D'Aversa per il colpaccio al Penzo di Venezia e invece nell'ultimo minuto del primo tempo, la svolta della partita. Canini si fa espellere per doppia ammonizione grazie a due falli ingenui e lascia la squadra in inferiorità numerica per tutta la ripresa. La partita cambia radicalmente con il Parma non più arrembante e cinico di inizio partita ma chiuso in difesa e in balia della manovra arrembante del Venezia targato Inzaghi che trova il pareggio all'ultimo minuto come accadde nello scontro dell'andata.
Nulla da dire sulla prestazione e l'approccio alla gara del Parma che in quattro minuti porta il risultato sul due a zero. Prima è Baraye al 15' a portare i crociati in vantaggio con un colpo di testa sul traversone perfetto di Nocciolini e al 18' è lo stesso Nocciolini dalla destra a rientrare sul sinistro e battere il portiere Facchin con un tiro a giro. I padroni di casa rimangono tramortiti da questo inizio di partita e faticano a riorganizzarsi e a rendersi pericolosi dalle parti di Frattali ma al 46' Canini la commette grossa facendosi espellere per doppia ammonizione.
La prima frazione di gioco termina con il doppio vantaggio dei crociati costretti però a giocare la ripresa in dieci uomini.
La capolista non ci sta e riporta la gara in parità
D'Aversa corre allora ai ripari e rimpolpa la difesa con Saporetti al posto dell'autore del primo gol Baraye ma il Venezia trova subito il due a uno con il colpo di testa di Moreo. Da questo momento il Parma non produce più una trama di gioco e rimane per tutta la partita sotto assedio dei ragazzi di Inzaghi che sfiorano la rete più volte. La partita tra mille sofferenze sembra volgere al termine con la vittoria in trasferta dei crociati ma al 90' l'arbitro decreta un calcio di rigore per un fallo di mano di Lucarelli: Gejio si presenta dagli undici metri e batte Frattali che pure aveva intuito, fissando il risultato finale sul due a due.
Una partita che lascia l'amaro in bocca per come si era messa nei primi minuti ma che ancora una volta mostra le potenzialità e allo stesso tempo le fragilità della squadra ducale. Il campionato è ancora lungo e la prima posizione è sempre lì a portata di mano soli tre punti.
E' dedicato al "Primo Tifoso" del Parma, Ernesto Ceresini, il museo del Parma calcio presentato in anteprima alla stampa questo pomeriggio. 103 anni di storia gloriosa che verrà aperto al pubblico a partire dal prossimo 13 gennaio 2017.
C'è il primo trofeo conquistato in Coppa Italia nel 1992, ma anche la maglia di Wembley e della prima Coppa Uefa. Un "tempio dei ricordi", dedicato al signor Presidente, l'indimenticato Ernesto Ceresini, frutto di passione, sofferenza ma anche tanta generosità.
Al nuovo Parma il compito di onorare, con orgoglio e dignità, questa storia meravigliosa.
(Galleria Immagini, a seguire in fondo pagina, a cura di Francesca Bocchia)
(Galleria Immagini completa in fondo pagina)
Come ormai da tradizione anche quest'anno il Parma Calcio 1913 ha incontrato, questa mattina, i piccoli pazienti dell'Ospedale dei Bambini per consegnare regali e gadget della società. Tutta la prima squadra, con dirigenti, tecnici, staff e calciatori ha incontrato i piccoli ricoverati.
Foto di Francesca Bocchia
Crociati per Macerata, sulla pagina ufficiale Ebay di Live Onlus asta benefica delle prime 11 casacche gialloblù a strisce orizzontali utilizzate sabato 12 novembre allo stadio Helvia Recina, per la 13^ giornata del girone B di Lega Pro.
Parma, 14 Dicembre 2016
Da ieri pomeriggio sono disponibili on line le prime 11 maglie originali del Parma Calcio 1913 "Crociati per Macerata" per l'asta benefica realizzata in collaborazione con Live Onlus sulla loro pagina ufficiale ebay.
Il ricavato del primo lotto delle maglie donate dal Parma Calcio 1913 – si tratta delle casacche gialloblù a strisce orizzontali utilizzate sabato 12 novembre allo stadio Helvia Recina, per la 13^ giornata del girone B di Lega Pro, indossate in campo da Mazzocchi, Giorgino, Nocciolini, Baraye ed Evacuo, da Miglietta, Melandri, Benassi e Messina che erano in panchina, oltre a quella gialla del portiere titolare Zommers, e alla maglia crociata gialloblù del capitano della Formazione Allievi Under 17 Marco D'Aloia usata in occasione dell'incontro del 20 novembre a Collecchio contro i pari età della Maceratese – sarà interamente devoluto alla ASD Futbol 3, scuola calcio diretta da Claudio Pellegrini.
Un secondo lotto di maglie (quelle gialloblù di Canini, Saporetti, Corapi, Nunzella, Calaiò, Scavone, Guazzo, Ricci, Simonetti, quella del secondo portiere Coric e quella bianco-crociata utilizzata domenica 20 dal Capitano della Under 15 Cristian Mignemi nell'incontro svoltosi a Noceto contro i pari età della Maceratese) vedrà il ricavato interamente devoluto al Cus Camerino.
Per partecipare alle aste clicca qui
Il Parma Calcio 1913 desidera ringraziare l'Associazione "Amici della Rata" per aver collaborato nella identificazione delle società sportive che beneficeranno della generosità dei tifosi e dei collezionisti che all'asta si aggiudicheranno le maglie originali "Crociati per Macerata".
Si sta delineando il nuovo organigramma della società ducale. Il Parma Calcio 1913 comunica di aver nominato Daniele Faggiano nuovo direttore sportivo, posizione lasciata vacante nelle settimane scorse.
Parma, 7 dicembre 2016
Dopo i vani tentativi per portare a Parma prima Francesco Palmieri e poi Davide Vagnati, la scelta della nuova dirigenza crociata è ricaduta sull'ex dirigente palermitano Daniele Faggiano, da poco libero dal suo contratto con il vulcanico presidente Zamparini. La presentazione del nuovo dirigente del club crociato è fissata per oggi alle ore 11.30, nella sala media del Centro Sportivo di Collecchio.
La carriera
Dopo un breve esperienza come portiere, già a 25 anni inizia la carriera di dirigente sportivo nei dilettanti, nel Manduria e poi a Brindisi. La prima società professionistica è in C2, il Noicattaro. Da lì è chiamato da Giorgio Perinetti al Bari Calcio, e diviene capo degli osservatori in serie B.
Nel 2010 segue Perinetti al Siena in B, poi promosso. Perinetti, responsabile dell'area tecnica, lo promuove nell'ottobre 2011, direttore sportivo. A fine stagione, come Perinetti, lascia Siena e viene squalificato per quattro mesi per omessa denuncia nella vicenda del calcio scommesse, fino a dicembre 2012.
Nell'ottobre 2012 intanto viene chiamato dal Trapani Calcio, allora in Lega Pro, come direttore sportivo. La società conquista quell'anno la promozione in B, dove disputa tre stagioni, e in quella 2015-16 conclude al terzo posto, perdendo la finale play-off per la A.
Faggiano viene contattato dal Bari e dall'Ascoli, ma rifiuta e l'11 giugno 2016, il presidente del Trapani Vittorio Morace gli rinnova il contratto.
L'estate scorsa Faggiano ufficializza le dimissioni dalla società granata, per sostituire Rino Foschi come direttore sportivo del Palermo Calcio.
Pochi giorni fa, all'indomani dell'esonero dell'allenatore De Zerbi, presenta le dimissioni da direttore sportivo del Palermo per incomprensioni col presidente Zamparini riguardanti la scelta del nuovo allenatore e le decisioni sul mercato.
Ora inizia una nuova avventura a Parma con il mercato di gennaio che si prospetta scoppiettante.
A nulla è servito l'avvicendamento in panchina tra Apolloni e Morrone. I crociati perdono due a uno al Del Conero evidenziando gli ormai cronici problemi difensivi e l'incapacità di imporre il proprio gioco.
di Luca Gabrielli - Parma, 27 novembre 2016 -
Stefano Morrone sperava sicuramente in un esordio migliore tra i professionisti ma così non è stato e contro l'Ancona che lotta per non retrocedere si torna a casa con un'altra sconfitta e con la classifica che ora si fa davvero brutta.
Ma ciò che da inizio stagione impressiona negativamente di questa squadra è la mancanza di carattere e di attributi che al primo gol subito si disunisce e perde completamente il controllo della situazione, andando in balia di avversari con minori qualità tecniche del Parma. L'avvento di Morrone, famoso da calciatore per la sua voglia di lottare su ogni pallone, doveva dare una svegliata a questo gruppo che sembrava svogliato e privo di anima ma un solo uomo in tre giorni non può evidentemente fare miracoli.
Ad Ancona si è visto il solito copione con il Parma che è andato subito in svantaggio, ha pareggiato immediatamente illudendo i pochi tifosi giunti nelle Marche per sostenerli e poi è caduto alla metà del secondo tempo incapace di reagire al secondo gol. Così proprio non va ed intanto lá davanti le squadre incominciano a scappare e a macinare punti. In caso di vittoria del Venezia il distacco dalla capolista diventerebbe di sette lunghezze, veramente tanti, forse troppi. Ma i conti si faranno alla fine.
Nel frattempo si avvicina il ritorno a Parma di Francesco Palmieri, attuale responsabile del Settore Giovanile del Sassuolo. È lui l'uomo scelto dalla società come nuovo direttore sportivo e con lui potrebbe tornare anche Hernan Crespo, idolo invocato nei giorni scorsi dai tifosi per sedersi sulla panchina scottante crociata.
Esordio amaro per Morrone e solite amnesie della squadra
Stefano Morrone, alla prima panchina tra i professionisti, decide di cambiare modulo e passare ad un 4-3-3 sulla carta più imprevedibile con Nocciolini,Calaiò e Melandri a non dare punti di riferimento in avanti.
La gara parte con un Parma in apparenza grintoso che corre su ogni pallone ma che al 6' si trova già sotto: punizione dalla distanza che trova Zommers imperfetto sulla ribattuta e Daffara bravo in tap-in ad insaccare.
I crociati però reagiscono immediatamente e al10′ Melandri in area stoppa un pallone e serve con l'esterno destro Nocciolini che di prima intenzione scaraventa il pallone alle spalle di Scuffia. Il Parma sembra aver trovato nuova linfa e più tardi sfiora il vantaggio due volte con Emanuele Calaiò che però si fa ipnotizzare dal portiere anconetano. Il finale di primo tempo è tutto dei padroni di casa che prima colpiscono una traversa e poi invocano un rigore che non avrebbe gridato allo scandalo.
Nella ripresa il Parma è incapace di creare occasioni di una certa pericolosità e via via che il tempo passa l'Ancona accarezza l'idea del colpaccio che si tramuta nel 69' nel colpo del ko: contropiede dei padroni di casa, difesa crociata immobile e Fregnani libero al centro dell'area di battere Zommers. Morrone fa entrare immediatamente Guazzo per Giorgino e proprio la punta nei minuti finali ha sul destro l'occasione del pareggio ma tira debolmente sul portiere dell'Ancona.
La partita si chiude con un'altra sconfitta portata a casa dopo una settimana a dir poco surreale e burrascosa
Il vicepresidente del club: "Scala, Apolloni e Minotti vanno solo ringraziati ma era giunto il momento di cambiare". È giunta ieri sera, come un fulmine a ciel sereno, il ribaltone societario e stamattina si è svolta a Collecchio una conferenza stampa per spiegare l'accaduto.
Di Luca Gabrielli
Parma, 23 novembre 2016
Dopo la "notte dei cristalli" che ha portato all'inaspettato esonero di Apolloni, all'allontanamento di Minotti e Galassi e alle conseguenti dimissioni del presidente Nevio Scala, si è tenuto stamani a Collecchio, una conferenza stampa presieduta dal vicepresidente del Parma Calcio, Marco Ferrari. Ha voluto spiegare le motivazioni di questa rivoluzione societaria e con rammarico su quanto accaduto, ha tranquillizzato i tifosi sulle prossime decisioni.
Le brutte prestazioni di inizio campionato hanno portato ad una svolta.
"Dopo 5 mesi della nuova stagione di Lega Pro la valutazione della proprietà non è stata positiva. Non c'è l'obbligo di andare in serie B ma in questo periodo non abbiamo visto, cosa più preoccupante, un miglioramento progressivo rispetto ai limiti". Esordisce così il vicepresidente crociato, sottolineando però la professionalità e l'attaccamento ai colori del Parma di Apolloni, Scala, Minotti e Galassi, delusi per la decisione presa.
"Ringraziamo Apolloni, Minotti e Scala che abbiamo tolto dalla sua campagna; si sono messi a disposizione dando tutti il massimo e questo non significa non fare errori. Non so se il progetto sarebbe partito senza di loro e ricordo la vittoria del campionato di serie D. L'amarezza spero passi.
La decisione, che è stata presa senza consultare prima i giocatori, ha riguardato non solo Apolloni ma tutto lo staff perché in questi mesi ci è stato spiegato che c'era un lavoro collegiale. La decisione è stata sofferta. Nevio non ha condiviso la decisione che riguardava lo staff tecnico e con enorme coerenza ha dato le dimissioni da presidente."
Centrale è stato il concetto, ripetuto più volte durante la conferenza stampa, in cui si è specificato che fosse giunto il momento di cambiare perché non si poteva continuare in questo modo, per rispetto dei tifosi. "Tutti si erano convinti che la stagione aveva preso una certa piega e non fare nulla sarebbe stato non corretto anche verso i tifosi. Non pretendiamo di vincere ma competere per la vittoria è un dovere. Da qui la scelta di intervenire nell'interesse del Parma. La volontà della proprietà, in passato e in futuro, è di valutare le cose al di là della singola gara ma non si può prescindere totalmente dai risultati intesi come percorso tecnico. Sono stati valutati 5 mesi di lavoro e fare finta di niente sarebbe stato ipocrita".
Dopo queste dovute spiegazioni si è parlato anche dell'immediato futuro con la promozione come allenatore dell'ex storico capitano Stefano Morrone e sui possibili futuri scenari societari. "La decisione del nuovo allenatore non sarà a breve. Ci sarà bisogno di una persona di esperienza, cerchiamo un nuovo allenatore e un responsabile dell'area tecnica. Mi ha colpito l'entusiasmo di Morrone che si è già messo a studiare l'Ancona, l'avversario di sabato. La proprietà, che ha un progetto triennale, ha valutato anche la possibilità di dover fare un altro campionato di Lega Pro che a livello economico è certamente il peggiore."
Non è uscito nessun nome dalla bocca di Marco Ferrari ma in città circolano già alcune voci. Come allenatori i più papabili sembrano essere l'ex idolo Hernan Crespo e l'ex allenatore laziale Delio Rossi mentre come nuovo ad sembra essere in pole Pierpaolo Marino.
Non resta che aspettare fiduciosi, con i giocatori che sabato dovranno mettercela tutta nella trasferta di Ancona.
Via Minotti e si dimette anche Scala. La pesante sconfitta di sabato scorso contro il Padova ha dato uno scossone nella società crociata. I contrasti tra la proprietà e lo staff all'origine di tutto. Zeman, Delio Rossi e Crespo i nomi che si fanno in città.
di Luca Gabrielli - Parma, 22 novembre 2016
Una vera e propria bufera si scatena a Parma. Le ultime prestazioni deludenti e le idee diverse hanno portato ad una vera e propria rivoluzione in società. Esonerato l'allenatore crociato Luigi Apolloni ed insieme a lui lasciano anche Lorenzo Minotti, responsabile dell'area tecnica e Galassi, direttore sportivo. A far clamore sono anche le dimissioni del presidente Nevio Scala nel giorno del suo sessantanovesimo compleanno, in evidente disaccordo con le decisioni prese dalla proprietà.
La squadra al momento sembra verrà affidata all'ex capitano Stefano Morrone ma al più presto verranno svelati i nomi dei nuovi dirigenti e di chi allenerà i giocatori crociati. Per quanto riguarda lo staff tecnico si parla di Larini, ex dirigente del Parma anni fa mentre molto suggestivi i nomi che si fanno su chi guiderà la squadra. Si va dall'ex idolo della Curva Nord Hernan Crespo, al boemo Zdenek Zeman ma il più papabile sembra essere l'ex laziale Delio Rossi.
Sconfitta sonora al Tardini contro un Padova ordinato e letale. La squadra di Apolloni passa in vantaggio ma poi è buio totale. Difesa disastrosa con amnesie da squadra amatoriale e nel frattempo il Venezia vince ed allunga in classifica.
di Luca Gabrielli Parma, 20 novembre 2016 -
Una sconfitta bruciante, senza appello.
La partita del Parma è durata solo un tempo che come al solito si chiude in svantaggio, dopo aver dato timide speranze di passare un sabato pomeriggio tranquillo al Tardini. La squadra di Apolloni passa in vantaggio dopo una ventina di minuti su un errore difensivo della squadra veneta che Calaiò trasforma in gol ma neanche il tempo di esultare ed un minuto dopo arriva il pareggio. Sarà il primo di tanti errori della difesa, con Zommers che sbaglia l'uscita ed il centravanti Altinier che lo aggira ed insacca facile facile. E' il solito copione della squadra emiliana, incapace di mantenere il vantaggio ma che fin qui aveva mostrato di tenere bene il campo e di creare buone occasioni da rete. Al 35' arriva però la doccia fredda con il vantaggio ospite sempre ad opera di Altinier, abile a sfruttare un altro svarione difensivo: Saporetti in scivolata intercetta un passaggio che termina però sui piedi del padovano che supera un inerme Zommers.
Da qui inizia la via crucis del Parma con Nocciolini che sfiora la rete per due volte senza però trovare il guizzo giusto. Il primo tempo termina in svantaggio per due a uno con i crociati che, a differenza di altre volte, giocano e creano occasioni ma che mostrano un inspiegabile fragilità difensiva.
Difesa tragicomica e fischi dei tifosi a fine partita
Ad inizio ripresa Miglietta prende il posto di Giorgino con l'intento di verticalizzare maggiormente e i ducali si rendono pericolosi nei primi minuti per due volte prima con Corapi e poi con con Calaiò. Ma proprio non è giornata e al 52' arriva il colpo del ko con l'ennesima papera difensiva e Mazzocco che può chiudere la partita indisturbato nonostante il tentativo miracoloso di Zommers. Non c'è più partita. Apolloni inserisce prima Mazzocchi per Simonetti e poi Guazzo per un impalpabile Evacuo ma gli schemi saltano e i crociati, inermi e demoralizzati, si buttano in avanti senza lucidità e subiscono il quarto e definitivo gol del Padova su corner, con Russo che senza problemi segna di testa.
La gara finisce con una sonora e meritata sconfitta, con i tifosi che danno sfogo alla loro delusione fischiando la squadra di casa. Un passo indietro davvero preoccupante degli uomini di Apolloni che oltre ad una scarsa condizione fisica, hanno mostrato evidenti limiti caratteriali che si portano avanti da inizio stagione. I ducali non riescono mai a passare in vantaggio e a mantenere il risultato e questo, per una squadra che è stata costruita per vincere, è inconcepibile. Come si è visto ieri, non sempre sarà possibile tirare fuori il coniglio dal cilindro come successo nelle scorse partite. Ad un mese esatto dal tanto agognato derby con la Reggiana, il Parma scivola al quinto posto, superati proprio dagli odiati cugini e con il Venezia che vince e incomincia ad allungare. Serve una reazione e soprattutto l'allenatore dovrà lavorare nella testa dei giocatori per far si che non si ripetano partite umilianti come quella di ieri.