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Obbligo dei dipendenti pubblici di comunicare ai loro superiori a quale sindacato sono iscritti, se decidono di cancellare l'iscrizione e/o cambiare siglia sindacale: la Gilda degli Insegnanti e tutte le altre organizzazioni sindacali del comparto scuola incontreranno domani il provveditore agli studi -

Parma, 29 gennaio 2014 -

Domani, giovedì 30 gennaio, la Gilda degli Insegnanti e tutte le altre organizzazioni sindacali del comparto scuola, avranno un incontro con il dirigente dell'Ambito territoriale scolastico di Parma (l'ex provveditore agli studi), per fare il punto sulla grave emergenza democratica che si è abbattuta sui dipendenti pubblici del Parmense, i quali secondo una sconvolgente disposizione del Ministero dell'Economia, emessa ad hoc solo nella Provincia di Parma, per vedersi ratificate le iscrizioni ai sindacati dovrebbero farsele vidimare dai responsabili degli uffici in cui lavorano. Addirittura il Ministero dell'Economia, per il tramite della Ragioneria dello Stato, "dispone" a tutti dirigenti degli uffici pubblici come se fossero suoi dipendenti. La Gilda degli insegnanti precisa che nemmeno nell'Unione Sovietica avvenivano queste cose, e per il tramite del Coordinatore Provinciale Salvatore Pizzo, fa notare ancora una volta, che nessun partito ha preso ufficialmente posizione, né altri rappresentanti politici del territorio hanno detto o fatto qualcosa. Dal 15 gennaio in provincia di Parma le adesioni ai sindacati sono praticamente bloccate, nessun sindacato ha intenzione di adeguarsi alla pretesa del Ministero dell'Economia che, chissà perchè riguarda solo Parma, oggi durante la seduta di contrattazione integrativa al Convitto "Maria Luigia" le organizzazioni sindacali hanno fatto mettere agli atti di sentirsi particolarmente intimidite da quanto sta accadendo nel silenzio- assenso della politica. Solo l'on. Maestri, dopo una decina di giorni, ha fatto sapere via Facebook di interessarsi alla questione.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)

 

Obbligo dei dipendenti pubblici di comunicare ai loro superiori a quale sindacato sono iscritti, se decidono di cancellare l'iscrizione e/o cambiare siglia sindacale: le organizzazioni del comparto scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, hanno richiesto un incontro urgente al Dirigente dell'Ambito scolastico Provinciale -

Parma, 27 gennaio 2014 -

Sono passati oltre dieci giorni dall'emissione di un provvedimento del Ministero dell'Economia (Ragioneria dello Stato- sede di Parma), che vorrebbe imporre, nel solo territorio Parmense, l'obbligo di far controfirmare le adesioni sindacali dei dipendenti della Pubblica Amministrazione ai capi ufficio di ogni singolo lavoratore. Nel caso degli insegnanti sarebbe il preside, sottoponendo così i singoli ad una schedatura che contrasta con le più elementari libertà individuali. Addirittura nemmeno la Pec degli interessati è ritenuta valida, per iscriversi ad un sindacato dovrebbe provvedere l'amministrazione di appartenenza. Le organizzazioni del comparto scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, hanno richiesto un incontro urgente al Dirigente dell'Ambito scolastico Provinciale (ex Provveditore agli Studi), affinché l'amministrazione scolastica rifiuti questo adempimento improprio che le viene richiesto e si adoperi per farlo ritirare. Sulla vicenda interviene Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti: "Registriamo che, seppur dopo due settimane, l'unico politico che ha mostrato una qualche reazione a questo provvedimento è l'on. Patrizia Maestri, la quale ci ha assicurato il suo intervento con l'intento di risolvere la questione. Tutti gli altri sembrano infischiarsene di una così pesante compressione dei diritti che colpisce il Parmense"; Maria Gentilini della Cisl: "Spero che si dedichi la dovuta attenzione alla risoluzione del problema, siamo di fronte ad un diritto riconosciuto dalla costituzione oltre che dalla legge".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams)

 

Il comunicato della Gilda Insegnanti che informa sull'obbligo dei dipendenti pubblici di comunicare ai loro superiori a quale sindacato sono iscritti, se decidono di cancellare l'iscrizione e/o cambiare siglia sindacale -

Parma, 23 gennaio 2014 -

E' iniziata una nuova era di schedatura dei dipendenti pubblici per opinioni politico-sindacali, a fare da cavia di questa surreale novità che arriva dal Ministero dell'Economia sono coloro che lavorano a Parma. Una nota datata 15 gennaio della Ragioneria dello Stato "dispone" che non sono ritenute valide le iscrizioni ai sindacati se non sono controfirmate dai capi degli uffici di appartenenza di ogni dipendente. Nel caso specifico degli insegnanti, prima di iscriversi, cambiare sigla sindacale, o anche cancellarsi da un sindacato, lo devono dire al preside. Non basta più che un delegato del sindacato si occupi personalmente delle procedure del caso, come avviene dal dopoguerra. Una forma di controllo incredibile da dittatura sudamericana, che mette in soggezione le persone sul luogo di lavoro, identificandole e schedandole per opinione. Esiste la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori), all'art 8 vieta al datore di lavoro "di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore", esiste anche il più recente DPR 16 aprile 2013 n.62 (codice di comportamento dei dipendenti pubblici), che all'art.5 prevede esplicitamente che non si debba comunicare all'ufficio di appartenenza l'adesione a partiti e sindacati. Un atto di imperio che chiediamo di perseguire immediatamente, i diretti destinatari di quest'attacco non ci stanno, Salvatore Pizzo, della Gilda degli Insegnanti dice: "E' gravissimo chiediamo ai Ministri Saccomanni, D'Alia e Carrozza di interrompere questa indecenza, ci chiediamo perché sono partiti proprio da Parma". Il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio, ha informato, per adesso senza risposte, il Ministro Saccomanni, Il Ragioniere Generale dello Stato Franco, ed il Garante della Privacy Soro. Critico anche Simone Saccani della Cgil che ritiene gravissime queste pretese e annuncia battaglia. La Cisl esprime sorpresa e sconcerto tramite Maria Gentilini, ritiene il caso di Parma "un palese attacco che di fatto limita la libertà di scelta di appartenenza sindacale in aperto contrasto con le norme che tutelano i dati personali". Dello stesso avviso anche Ernesto Devodier dello Snals – Confsal.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)

 

La Gilda degli Insegnanti di Parma fa notare che non vi è stata la concertazione con le parti sociali, così come è previsto dalla legge regionale che disciplina queste situazioni -

Parma, 21 gennaio 2014 -

In merito alla recente decisione di avviare nuove classi del Liceo Sportivo al "Bertolucci" e la conseguente perdita del medesimo indirizzo da parte dell'Istituto "Giordani", al di là della normativa nazionale che regola la materia, la Gilda degli Insegnanti di Parma fa notare che quando, a livello locale, la Provincia ha predisposto gli atti di sua competenza (il Piano dell'Offerta Formativa Provinciale), non ha provveduto ad avviare la concertazione con le parti sociali, così come è previsto dalla legge regionale che disciplina queste situazioni.
Le parti sociali rappresentative nel comparto scuola sono le organizzazioni firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, tra cui anche la Gilda Unams, ma dalla provincia non si è mai saputo nulla. Il Coordinatore Provinciale della Gilda Salvatore Pizzo fa notare che: "Troppo spesso le istituzioni locali, quando si tratta di scuola, interloquiscono solo con certi dipendenti dell'amministrazione che sono assunti con la qualifica di dirigente scolastico, non si rendono conto che la rappresentanza collettiva di chi lavora nella scuola è ascritta alle Organizzazioni rappresentative".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams)

 

Lunedì, 13 Gennaio 2014 07:37

Gilda, volantinaggio a Sorbolo e Mezzani

 

Sorbolo e Mezzani – Volantinaggio della Gilda degli Insegnanti

Parma 13 Gennaio 2014 --

Lunedì mattina nei pressi della scuola Primaria di Sorbolo e martedì mattina nei pressi della scuola primaria di Mezzani, ci saranno i primi due appuntamenti di una serie di volantinaggi che verranno attuati nel Parmense, per informare la collettività che non esistono rapporti gerarchici tra docenti, come alcuni talvolta tendono a far credere. Per adesso l’ordinamento italiano non prevede che un insegnante possa decidere in merito a situazioni che riguardano un altro collega, eventuali funzioni interne alle scuole diverse dal dirigente scolastico sono solo di piccola organizzazione (collaboratori del dirigente e referenti di plesso) e non danno titolo a prendere decisioni. Il volantinaggio sarà tenuto personalmente dal coordinatore provinciale della Gilda Unams Salvatore Pizzo, il quale precisa: “Iniziamo da Sorbolo e da Mezzani perché qui ci sono insegnanti di alta professionalità, è un fatto simbolico per rendere onore a due realtà locali in cui ci sono docenti che agiscono in silenzio e con dedizione. La scelta di queste località è una iniziativa simbolica per far sentire che siamo vicini ai colleghi ed alle colleghe”. 

(fonte Gilda)

Volantino GILDA

La Gilda lancia l'aut aut al Governo sulla questione delle progressioni di carriera -

Parma, 3 gennaio 2014 -

Approfittando dell'attenzione dell'opinione pubblica rivolta verso le Feste Natalizie, i politicanti italiani nei giorni scorsi hanno colpito duramente gli insegnanti della scuola statale avvicinandoli pericolosamente alla soglia di povertà. Con effetto retroattivo hanno disposto di recuperare a partire da questo mese, i piccoli adeguamenti salariali dell'anno 2013 prelevandoli forzatamente, molti sono stipendi di madri e padri di famiglia. Solo qualche settimana fa il governo aveva sottoscritto un'intesa per provvedere a quanto spettava nel 2012, perché anche quell'anno è tuttora scoperto. Soldi che, nel caso dell'annualità 2012, venivano prelevati dal cosiddetto "fondo d'istituto" delle scuole (termine tecnico che indica il quantum a disposizione per lo straordinario in ogni singolo istituto). In pratica un adeguamento al costo della vita che i docenti si sarebbero pagati comunque con una rinuncia. La Gilda degli Insegnanti lancia l'aut aut al Governo è decisa a dichiarare guerra se la questione delle progressioni di carriera, che si trascina ormai da troppo tempo, non troverà una rapida e concreta soluzione.

Si sta andando verso lo sciopero generale annuncia il Coordinatore Provinciale della Gilda Unams di Parma Salvatore Pizzo, che dice: "E' indecente chiedere con effetto retroattiva la restituzione dei soldi a una categoria che già si trova sull'orlo dell'impoverimento", da Roma interviene anche il Coordinatore Nazionale Rino di Meglio, molto vicino alla realtà di Parma: "Riteniamo totalmente inaccettabile il prelievo forzoso deciso dal ministero dell'Economia nelle buste paga degli insegnanti già ridotte all'osso e doppiamente penalizzate dal mancato rinnovo del contratto e dal blocco degli scatti 2013". Fanno sapere dalla Gilda: "Indiciamo subito lo stato di agitazione e alla riapertura delle scuole avvieremo immediatamente la procedura di conciliazione con il Governo. Se non arriverà subito l'atto di indirizzo per il pagamento degli scatti 2012 il 10 gennaio, quando si riunirà il consiglio nazionale della Federazione Gilda-Unams, stabiliremo la data dello sciopero generale".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)

 

Lunedì, 23 Dicembre 2013 12:18

Parma, Docenti senza stipendio

La Gilda degli Insegnanti dopo le segnalazioni di alcuni docenti parmensi che non ricevono lo stipendio: "Perseguire i burocrati inefficienti" -

Parma, 23 dicembre 2013 -


La Gilda degli Insegnanti avendo ricevuto segnalazioni di alcuni docenti parmensi che non ricevono lo stipendio, o che ricevono lo stesso con notevole ritardo, invita i colleghi a verificare se gli uffici delle scuole hanno correttamente svolto le procedure previste affinché la Direzione Provinciale del Ministero dell'Economia possa correttamente accreditare gli emolumenti. Nel caso in cui fossero riscontrate anomalie, la Gilda sollecita i docenti interessati ad agire in primis con la modalità del Decreto ingiuntivo per recuperare coattivamente le somme, e poi chiedere danni non all'Amministrazione direttamente, ma portando davanti al giudice, personalmente e direttamente, gli impiegati eventualmente inefficienti e i funzionari responsabili. Nel caso in cui la disfunzione non dovesse essere degli uffici scolastici, ma di altri enti lo stesso bisogna fare nei confronti dei dipendenti di quegli enti. Non risultano mancanze di fondi pubblici, almeno ufficialmente, quindi qualcuno che sbaglia o non la conta giusta c'è. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda-Unams, precisa: "Noi non siamo un sindacato che tutela tutti a prescindere, e non di certo annoveriamo tra i nostri tesserati i burocrati, chi sbaglia deve pagare, colpire al portafogli di coloro che fanno guai è sicuramente importante".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Parma, 19 dicembre 2013 -

A seguito di una conferenza stampa, in cui l'amministrazione scolastica era rappresentata dal dirigente dell'Istituto Comprensivo "Fra Salimbene – Sanvitale", è stato reso noto che numerose scuole di Parma sono coinvolte in progetto chiamato "Scuole e famiglie in rete", finanziato dalla Fondazione Cariparma alla quale noi della Gilda esprimiamo il plauso per le sue nobili iniziative, ed in una quota parte anche con fondi del Comune e di Parmainfrastrutture. La Gilda degli Insegnanti non mette in dubbio che si tratti un'iniziativa ottima, ma rileva che per l'ennesima volta l'amministrazione scolastica si è dimenticata di svolgere i passi che le procedure in questi casi prevedono. Si tratta di un semplicissimo atto, rendere un'"informativa preventiva" alle rappresentanze del personale. E' un atto obbligatorio, in questo caso parliamo anche dell'impiego di soldi pubblici, e ci saremmo aspettati una pìù precisa applicazione delle norme. Un passaggio fondamentale che mancando, formalmente, non impegna il personale scolastico e pone dei rischi seri per chi ritiene di non adempiere.
Salvatore Pizzo, coordinatore Provinciale della Gilda Unams, commenta: "Non sappiamo se si tratta di leggerezza, volontà politica o altro, certo è che l'Ufficio Scolastico Regionale e le forze politiche che eventualmente avallano queste modalità improprie, devono metterci una pezza. Non abbiamo intenzione di essere trattati così, nel settore scuola l'immunità rispetto a regole e sanzioni non esiste"

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

 

Statalizzare la scuola dell'infanzia prevede la concertazione con le parti sociali -

Parma, 16 dicembre 2013 -

La Gilda degli Insegnanti, che nei giorni scorsi ha già espresso ampia condivisione all'idea dell'Amministrazione Comunale di Sala Baganza di statalizzare la scuola dell'infanzia attualmente gestita da personale religioso. Nel confermare vivamente la posizione già espressa, tuttavia precisa che la Legge regionale 30 giugno 2003, che disciplina la "programmazione territoriale" scolastica, prevede esplicitamente, all'art 45, la concertazione con le parti sociali. Fattispecie che alla Gilda Unams riguarda direttamente, perché essendo uno dei cinque soggetti sindacali firmatari del Contratto Collettivo Nazionale e di quello regionale del comparto scuola, dovrebbe essere formalmente interpellata. Precisa il Coordinatore Provinciale Salvatore Pizzo: "Ciò lo abbiamo già formalmente richiesto anche alla Provincia, ente che in queste procedure ha anch'esso un ruolo".

(Fonte: Gilda Insegnanti Parma)

La questione coinvolgerebbe anche Neviano e Langhirano -

Parma, 11 dicembre 2013 -

Il comunicato sulla posizione della Gilda -

Con una delibera di giunta comunale dello scorso 11 novembre il Comune di Lesignano ha emesso un atto di indirizzo, con il quale vorrebbe modificare l’assetto delle locali scuole statali, che andrebbe a mutare l’attuale composizione dell’Istituto Comprensivo di Lesignano e Neviano degli Arduini. Da quanto si apprende dall’atto, la giunta vorrebbe un istituto autonomo solo per Lesignano, oppure aggregare le locali scuole in un nuovo istituto insieme a quelle di Langhirano, in ogni caso divorziando da Neviano.

 Per adesso qualsiasi mutamento è stato bocciato dal Consiglio d’istituto dell’attuale scuola, il cui parere è previsto dalle norme. Nulla si sa delle posizioni dei comuni di Langhirano e Neviano, nè del Consiglio di Istituto di Langhirano, il cui parere è obbligatorio.

La legge regionale in materia prevede che queste procedure si adottino attuando una concertazione con le parti sociali, ma noi della Gilda, che siamo una delle cinque sigle firmatarie del contratto collettivo del Comparto scuola non abbiamo avuto alcun coinvolgimento, e già questo basta a rendere nulla qualsiasi procedura avviata. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams precisa: “Noi non siamo pregiudizialmente oppositori di nuovi assetti, basta che essi sono rispettosi dei diritti dei docenti, chiediamo però con forza il rispetto per le rappresentanze di categoria, cosa che la politica Parmense a vari livelli, come in questo caso, dimentica in continuazione. Prima di prendere qualsiasi posizione, contraria o favorevole, siamo abituati a convocare le assemblee dei docenti – ed aggiunge – “se le scuole di Lesignano divenissero un istituto a se, non avrebbero un dirigente scolastico titolare ma un reggente, ovvero un preside che sarebbe contemporaneamente titolare di un’altra scuola, in quanto si andrebbe al di sotto della soglia minima dei 600 alunni, poi in uno scenario del genere ci sarebbe da capire il destino delle scuole di Neviano aspetto non secondario per noi che siamo interessati a tutto il sistema scolastico territoriale”.

(fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

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