La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza conosce le posizioni della Lega e della Capogruppo in Commissione Istruzione al Senato, Maria Gabriella Saponara, in merito alle “classi pollaio” ed al precariato scolastico, le cui responsabilità sono antiche e, purtroppo, riguardano tutti i governi fino ad oggi succedutisi alla guida del Paese.
Le classi pollaio continueranno a essere una caratteristica poco invidiabile della scuola Parmense, la recente classifica pubblicata dal Sole 24 Ore che relega la provincia di Parma all'ultimo posto in merito al rapporto alunni/classi parla chiaro.
Decreto sostegni Bis anche da Parma si leva alta la protesta dei docenti, oggi alle 17,00 su You Tube
Piacenza 26 maggio 2021 - La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma tiene a precisare che le norme contrattuali vigenti nel settore dell'Istruzione prevedono che la Didattica a distanza debba essere garantita solo per l'emergenza Covid, quando sono assenti classi o gruppi di alunni, non per situazioni connesse a manifestazioni sportive qual è il Giro d'Italia.
Piacenza 26 maggio 0221 - La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, condividendo la richiesta di un aumento degli organici dei docenti per le scuole primarie di Gropparello e Caorso, suggerisce alle comunità locali di tenere presente che il numero di addetti da assegnare a ciascun territorio è deciso unilateralmente dal Ministero dell'Istruzione e non da altri: si tratta di una scelta puramente politica, che dovrebbe essere ben nota agli amministratori locali che in queste ore hanno preso posizione con iniziative di vario tipo.
L'Ufficio Scolastico di Parma e Piacenza ha comunicato che il Ministero dell'Istruzione ha tagliato d'autorità ben 20 posti nell'organico dei docenti, non garantendo la copertura per i corsi serali nel territorio della provincia di Parma.
Ripartenza delle scuole superiori: i dirigenti scolastici non hanno ricevuto alcuna delega per parlare a nome delle rappresentanze dei docenti
Politici introdotti nelle scuole durante le attività didattiche: una vergogna che deve finir, quello del "Giordani" solo l'ultimo caso