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Gioielleria "Carboni1950", arte orafa, buon gusto e esperienza da 65 anni al servizio dei clienti.

Una tradizione che si tramanda e si arricchisce di padre in figlio mantenendo intatta l'origine nobile dei mastri orafi.
Competenze che fanno la differenza quando si tratta di confezionare il gioiello su misura adatto alla personalità di chi dovrà indossarlo.
65 anni di esperienza hanno il loro peso e se l'amore per gli orologi Vintage vi spaventa, con Luca Carboni siete in una botte di ferro.
Con la collezione degli orologi di secondo polso, accuratamente selezionati dallo staff di esperti "Carboni1950", troverai l'orologio dei tuoi sogni mettendo al riparo l'investimento.

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Carboni1950 è una raffinata boutique di gioielleria e orologeria, ma anche un laboratorio esperto e professionale nel campo dell'oreficeria, della gioielleria e della gemmologia; la gestione familiare da tre generazioni unisce la serietà della tradizione con una speciale attenzione alle nuove tendenze di gusto e della moda.
- Gioielleria artigianale. Design e innovazione.
- Gioielleria
- Orologi Grandi Marche di "Secondo Polso"
- Concessionario Eberhard
- Concessionario Orologi Gucci

negozio10 carboni negozio11 carboni

Per maggiori informazioni:
"Carboni 1950" 0521-284312- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
oppure consultare il sito per lo shopping on line: Carboni1950.it
Carboni1950 - Via Mazzini, 5/a 43121 Parma

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Pubblicato in Gioielleria Carboni 1950

Se ami l'avventura come Steve McQueen il Rolex Freccione fa per te.

Nei primi dieci anni di produzione il Rolex Explorer Freccione è diventato una delle passioni dei collezionisti. Ha guadagnato il podio raggiungendo alte quotazioni.
E, in effetti, è uno dei sogni nel cassetto degli amanti di orologi vintage di eccellenza.
Con gli orologi di secondo polso, consigliati da un esperto come Luca Carboni, potrai trovare l'orologio giusto per te mettendo al riparo il tuo valore d'acquisto.

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Carboni1950 è una raffinata boutique di gioielleria e orologeria, ma anche un laboratorio esperto e professionale nel campo dell'oreficeria, della gioielleria e della gemmologia; la gestione familiare da tre generazioni unisce la serietà della tradizione con una speciale attenzione alle nuove tendenze di gusto e della moda.
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- Gioielleria
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Carboni1950 - Via Mazzini, 5/a 43121 Parma

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Rolex EXPLORER II - nato per gli speleologi è diventato un must per gli appassionati e per i collezionisti.

Così come il Submariner si è legato all'immagine di 007 o il Daytona al mito di Paul Newman, il Rolex Explorer II - chiamato anche "freccione" per la grande lancetta che indica l'ora, si è indissolubilmente accostato all'immagine di "duro" e di "tenebroso" di Steve McQueen nonostante non fosse mai stato fotografato con indosso questo prestigioso modello.
Da subito è divenuto uno dei sogni nel cassetto degli amanti di orologi vintage di eccellenza.

Con gli orologi di secondo polso, consigliati da un esperto come Luca Carboni, potrai trovare l'orologio giusto per te mettendo al riparo il tuo valore d'acquisto.

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Carboni1950 è una raffinata boutique di gioielleria e orologeria, ma anche un laboratorio esperto e professionale nel campo dell'oreficeria, della gioielleria e della gemmologia; la gestione familiare da tre generazioni unisce la serietà della tradizione con una speciale attenzione alle nuove tendenze di gusto e della moda.
- Gioielleria artigianale. Design e innovazione.
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- Concessionario Eberhard
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Carboni1950 - Via Mazzini, 5/a 43121 Parma

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Gioielleria "Carboni1950", arte orafa, buon gusto e esperienza da 65 anni al servizio dei clienti.

Una tradizione che si tramanda e si arricchisce di padre in figlio mantenendo intatta l'origine nobile dei mastri orafi.
Competenze che fanno la differenza quando si tratta di confezionare il gioiello su misura adatto alla personalità di chi dovrà indossarlo.
65 anni di esperienza hanno il loro peso e se l'amore per gli orologi Vintage vi spaventa, con Luca Carboni siete in una botte di ferro.
Con la collezione degli orologi di secondo polso, accuratamente selezionati dallo staff di esperti "Carboni1950", troverai l'orologio dei tuoi sogni mettendo al riparo l'investimento.

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Carboni1950 è una raffinata boutique di gioielleria e orologeria, ma anche un laboratorio esperto e professionale nel campo dell'oreficeria, della gioielleria e della gemmologia; la gestione familiare da tre generazioni unisce la serietà della tradizione con una speciale attenzione alle nuove tendenze di gusto e della moda.
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Questa domenica allo Spazio Gerra chiude Creativity Circus, la mostra che spazia tra arte, tecnologia e produzione industriale. L'esibizione raccoglie i progetti premiati dal bando "Il prodotto della creatività", dell'Associazione Giovani Artisti dell'Emilia Romagna. Presenti anche alcuni progetti reggiani.

Reggio Emilia, 2 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

Arte, startup, progetti di rigenerazione urbana e tanta Rete. E' Creativity Circus, la mostra che ospita i progetti premiati dal bando Gaer (Associazione Giovani Artisti dell'Emilia Romagna) Il prodotto della creatività, insieme a una selezione di progetti reggiani. L'esposizione, visitabile fino a domenica presso lo Spazio Gerra, si suddivide in tre sezioni: "Art Projects", "Showcase" e "Urban Projects". (continua sotto)

Urban Creatures Spazio Gerra Reggio Emilia Ultimi giorni mostra Creativity Circus Spazio Gerra mostra arte tecnologia web gazzettadellemilia

"Art Projects" propone esplorazioni e relazioni tra le varie discipline artistiche. Come in Burn Clear di Anna Deflorian, dove il fumetto si contamina con altri linguaggi. Oppure come nel progetto Siliqoon, dell'artista ravennate Andrea Magnani e in collaborazione con il Mambo di Bologna, dove l'arte si incontra con la produzione artigianale e industriale. Ma l'arte apre anche una porta tra lo spettatore e l'opera. Questo rapporto è ben evidente nei due progetti riminesi esposti allo Spazio Gerra: Ri///Flux, di Leila Sadeghol Vaad, e Paisa(j)e, l'installazione di Laura Rastelli.

La seconda sezione, "Showcase", è dedicata invece alle startup creative e a progetti legati al web. Che non è così etereo come si potrebbe pensare. Infatti ci sono i mobili in open source Play Wood, del reggiano Stefano Guerrieri. Ma anche Nutworks, il progetto di editoria web e cartacea con sede presso l'Officina delle Arti. E con il computer si può fare anche arte, come dimostra Giulia Morselli con i suoi DrifDraf, oggetti di design realizzati con tecnologie digitali. E poi i Quadri fonoassorbenti di Enea Negri, gli strumenti prodotti con materiali di recupero dei MiaTralVia e l'applicazione sull'alimentazione consapevole Plate Room, a cura della parmigiana Stefania Solari. Grazie alle Musical Postcards di Gloria Annovi, invece, gli appassionati di musica potranno organizzare fantastici viaggi a tema. (continua sotto)

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Nell'ultima parte della mostra, "Urban Projects", gli interventi di rigenerazione urbana temporanea portati avanti dall'associazione forlivese Spazi Indecisi saranno messi a confronto con il progetto reggiano Urbanauti, che punta a esplorare gli spazi periferici e marginali della città. Si chiude con il progetto Mini partenze. L'impertinenza tra Musica e Arti Visive, che raccoglie elaborati multimediali ideati da studenti della scuola media Dalla Chiesa di Reggio Emilia, e i prototipi tra design ed elettronica realizzati dagli studenti del corso di Industrial Design dell'Università di Modena e Reggio, in collaborazione con il FabLab di Reggio Emilia.

Il Presidente Dallari: "Nel 2014 a Reggio pressione fiscale al 60%. In queste condizioni artigiani e pmi non possono ripartire" -

Reggio Emilia, 16 maggio 2014 -

Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani? Il Centro Studi CNA lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione. Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia".

L'Osservatorio, presentato a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi", raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014. Il dato medio della pressione fiscale complessiva in Italia nel 2014 attesta un 63,1%. I dati provinciali collocano Reggio Emilia all'88° posto della classifica con una media del 60% (-0,4% rispetto al 2013).

Per quanto riguarda il Tax Free Day, ovvero fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle pmi, a Reggio si lavora fino all'8 agosto solo per poter pagare le imposte, ben 12 giorni in più rispetto al 2011. Una bella differenza rispetto alle prime in classifica Cuneo e Carbonia dove il fisco si ferma rispettivamente al 25 e al 26 luglio.

Triste risultato anche per il reddito disponibile che resta alle imprese dopo aver pagato le tasse: tenendo a riferimento come modello un'impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d'impresa di 50mila euro/anno, l'Osservatorio CNA ha collocato Reggio Emilia al 26° posto con soli 19.982 euro su 50mila con una variazione rispetto al 2011 di 1.663euro (-7.7%).

"Una fotografia dell'economia reggiana non certo confortante – sottolinea il presidente provinciale CNA Nunzio Dallari – ma che non si attesta su livelli drammatici. In regione siamo la provincia che tratta fiscalmente meglio artigiani e pmi, eppure quel 60% di pressione fiscale è davvero troppo alto per poter pensare a una ripresa economica. Governo e amministrazioni comunali devono impegnarsi per ridurre il carico fiscale a livelli accettabili per permettere nuove assunzioni e investimenti".

CNA non si limita a osservare e analizzare la situazione economica italiana e sulla base dei dati raccolti avanza 8 proposte su fisco, artigiani e pmi:
attivare un fondo unico (con entrate provenienti da lotta all'evasione, riduzione della spesa pubblica e risistemazione delle tax-expenditures) che per ridurre la pressione fiscale su imprese e lavoro;
rivedere la tassazione Irpef riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito dichiarato;
aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro;
rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili;
ridurre il peso dell'Imu sugli immobili strumentali d'impresa destinati ad attività produttive;
rendere deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap;
rendere obbligatorie tariffe Tari commisurate a quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica;
semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici sia a livello centrale che locale.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
"Una passeggiata tra le 166 attività e gli 8 mercati simbolo del territorio". 

Piacenza, 17 febbraio 2014

Una guida che racconta 166 Botteghe storiche e 8 mercati riconosciuti del territorio. Uno strumento che restituisce una fotografia ad oggi del patrimonio storico commerciale, in gran parte ormai perduto. Una guida per il turismo, che attraverso la suddivisione per itinerari pensa e propone 4 possibili tour sul territorio. E' questo il progetto dell'Unione Commercianti Piacenza patrocinato dalla Provincia di Piacenza e presentato questo pomeriggio in Provincia. La pubblicazione si suddivide in diverse sezioni: Gli "Antichi Mestieri Artigiani", gli "Antichi Sapori" in cui si trovano tante Trattorie e Locande, Osterie e Ristoranti, Drogherie e Bar, "Luoghi e Vedute storiche" posti in località, palazzi o borghi del nostro patrimonio storico e culturale, e per finire i "Mercati storici", che rappresentano le origini del commercio e ne rimangono i testimoni.

"La riscoperta e la valorizzazione di queste nostre tradizioni, diventate negli anni eccellenze - ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi durante la presentazione - rappresentano la strada da percorrere in questi tempi difficili. Grazie per tutto quello che botteghe e mercati storici hanno fatto e faranno per il nostro territorio. La guida verrà resa disponibile sul sito internet della Provincia".

"La pubblicazione - ha aggiunto il presidente dell'Unione Commercianti Piacenza Alfredo Parietti - si prefigge lo scopo di essere una "mappa", unica nel suo genere, pensata per guidare il potenziale turista visitatore tra i vicoli e le piazze più significative dei Comuni della provincia di Piacenza facendo scoprire le autentiche botteghe. E' doveroso un ringraziamento a tutti i soggetti che hanno contribuito a far sì che questa pubblicazione sia stata realizzata, in particolare all'Amministrazione Provinciale di Piacenza, ai sostenitori del progetto e ai titolari delle 166 Botteghe Storiche e agli operatori dei sette mercati storici che grazie al loro impegno arricchiscono il nostro territorio". "Il volume – ha detto infine il direttore del quotidiano Libertà Gaetano Rizzuto, moderatore della presentazione – consente di fare una passeggiata ideale tra i luoghi simbolo del nostro territorio".

La Regione Emilia Romagna (con la legge regionale del 10 marzo 2008 "Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche"), ha riconosciuto - lo si ricorda - gli esercizi commerciali/artigianali ed i mercati che sono in possesso di determinati requisiti (50 anni di attività, medesima tipologia merceologica, mantenimento delle caratteristiche originarie del locale) iscrivendoli in appositi Albi Comunali; gli esercizi hanno acquisito lo "status" di Bottega o Mercato Storico, convalidato da un apposito Marchio distintivo. La Provincia di Piacenza, dal 2008 ad oggi, ha svolto un importante ruolo di coordinamento territoriale, provvedendo a diffondere e promuovere l'iniziativa regionale presso i Comuni, fornendo loro supporto nelle diverse fasi del progetto, nonché attivando un minuzioso lavoro di raccolta e classificazione della documentazione delle singole iscrizioni ricevute dai Comuni.
L'analisi delle schede pervenute rileva un interessante risultato: ad oggi sul territorio piacentino sono iscritte ben 166 botteghe storiche e 8 mercati storici. Le più vecchie risalgono alla metà dell'800. Per la maggior parte (44%) si tratta di piccoli negozi di vicinato soprattutto di vendita generi alimentari, ma sono numerosi anche i pubblici esercizi (32%) che, seppur cambiando gestione o insegna, hanno mantenuto l'attività. Una quota minore, ma comunque significativa, è rappresentata dai laboratori artigiani (19%), la cui attività è spesso tramandata di padre in figlio e costituisce un'importante testimonianza di tradizione imprenditoriale a servizio del territorio.

(Fonte: ufficio stampa provincia di Piacenza)
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