Provincia di Parma

Provincia di Parma

Provincia di Parma

Sito Ufficiale: http://www.provincia.parma.it/

E' stato presentato in Piazza della Pace dal vice presidente della Provincia Bellini, con il regista Valla, lo sceneggiatore D'Ambrosio, l'attore Nucera, il musicista Ronchini. Rollercoaster Love verrà proiettato per la prima volta lunedì 21 marzo alle 21 al The Space Cinema Campus.

Parma, 19 marzo 2016

Verrà proiettato per la prima volta lunedì 21 marzo alle 21 al The Space Cinema Campus il lungometraggio Rollercoaster Love, presentato stamattina in Piazza della Pace.
Per partecipare alla proiezione occorre prenotare al numero 346.2698267 (dopo le 18).

Si tratta di un film indipendente made in Parma, autoprodotto da Wolf Studios tramite una campagna di crowdfunding, con il patrocinio della Provincia di Parma e del Comune di Felino e con la collaborazione con le giovanili di football dei Parma Panthers e delle Starlight Cheerleaders.
Il territorio di Parma e della sua provincia ha ispirato buona parte delle scene, girate tra Felino, Sala Baganza e Torrechiara, oltre che in alcuni altri luoghi della regione (Ravenna, Marina di Ravenna e Faenza). Sono state 500 le persone del territorio coinvolte nelle riprese, durate 30 giorni, nell'estate 2015.
Felinesi sono regista, sceneggiatore e autore della colonna sonora, e buona parte degli attori, che appartengono alla compagnia di teatro ArtistiSenzaNome, uno è di Lesignano.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte: il vice presidente della Provincia Gianni Guido Bellini, il regista Emanuele Valla e lo sceneggiatore Dario D'Ambrosio e l'attore protagonista Luca Nucera, oltre a Federico Ronchini, portavoce della giovane band parmense Earthist, che si esibirà dal vivo prima della proiezione al cinema lunedì sera.

"La Provincia sostiene questa iniziativa culturale per il suo forte legame con il territorio – ha spiegato il vice Presidente Bellini – Parmigiani sono gli autori e gli attori, e parte delle scene sono girate nel Parmense e ne potranno perciò costituire una bella promozione."

"Il film parla d'amore, o meglio degli alti e dei bassi dell'amore, come i su e giù di una folle corsa sulle montagne russe" ha spiegato il regista Emanuele Valla presentando la sua creazione, realizzata in collaborazione con lo sceneggiatore Dario D'Ambrosio, come già avvenne per il film Dreaming Alaska del 2012. "L'amore a volte è dannatamente instabile: sale d'improvviso e ti butta giù con la stessa rapidità. Ti "sbattacchia" a destra e a sinistra, ti fa urlare e ti stringe lo stomaco... eppure vuoi riprovarci. Così come David, il protagonista, ancora provato dal suo ultimo giro, che ha davanti a sé un'interminabile coda prima di tornare a salire sull'ottovolante."

"Rollercoaster Love si ispira ad una storia vera, ma ha l'ambizione di parlare a tutti. Prova a dare una chiave di lettura dell'amore, di un suo aspetto o della sua assenza" ha affermato D'Ambrosio.

Il cast si compone di artisti affermati come Luca Nucera nei panni del protagonista, attore dell'Ensemble stabile della Fondazione Teatro Due e Tania Tuccinardi, già protagonista di musical di successo, che in questi giorni impegnata a Milano per la prima tappa del nuovo tour di "Notre Dame De Paris"; vi sono poi Francesco Antimiani, artista poliedrico che spazia dal musical alla lirica, e Gian Marco Schiaretti, da tre anni Tarzan nel musical disneyano in scena a Stoccarda. E poi Erica Sani ed Elia Galeotti, alla loro prima esperienza.

I titoli di testa sono della CHD Animation, un gruppo di ragazzi di Vicenza, mentre le musiche, a cui ha collaborato con alcuni brani il cantautore americano Joshua W. Scott, sono degli Earthist, la giovanissima band parmigiana di ottime promesse che in occasione della premiere del film lunedì sera eseguirà live in sala un breve concerto introduttivo.

"La collaborazione con Valla e D'Ambrosio prosegue da Dreaming Alaska – ha affermato Federico Ronchini, portavoce della band e compositore delle musiche originali - e si sviluppa quasi in parallelo. Le canzoni del nostro ultimo album Lightward sembravano perfette per quelle immagini e per il mood di Rollercoaster, quindi non abbiamo esitato ad accettare di proseguire la collaborazione. Siamo cresciuti nello stesso paese, a pochi metri di distanza e abbiamo fatto tanta strada insieme, è bello pensare che i nostri progetti siano una metafora della vita reale."

Altre informazioni:
sul sito del film www.rollercoasterlove.com 
sulla pagina Facebook dedicata 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Venerdì, 18 Marzo 2016 11:32

Prove di Area Vasta a Fiorenzuola

Grande partecipazione di amministratori locali al teatro Verdi all'incontro con l'Assessore Petitti organizzato dai Presidenti delle Province di Parma Fritelli e di Piacenza Rolleri sulla proposta di accordo quadro tra le due Province.

Parma, 18 marzo 2016

Erano presenti in gran numero i sindaci del Parmense e del Piacentino ieri mattina, al teatro Verdi di Fiorenzuola, all'incontro con l'Assessore regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti, organizzato dai Presidenti delle Province di Parma Filippo Fritelli e di Piacenza Francesco Rolleri per discutere dell'accordo quadro che si sta stipulando tra le Province di Parma e Piacenza.

Rolleri, che è anche Sindaco di Vigolzone, ha illustrato le ragioni dell'accordo: i fortissimi tagli ai bilanci, il blocco delle assunzioni e la drastica riduzione del personale provinciale, il processo di riforma costituzionale che porterà in autunno al referendum per l'abolizione definitiva delle Province, il nuovo progetto di Area vasta. "Alcuni dei nostri uffici sono ora svuotati di personale e per continuare ad erogare un buon servizio al territorio abbiamo iniziato la sperimentazione di un cammino di collaborazione tra le due Province, che porta a una organizzazione unitaria di tali uffici – ha spiegato - I due Enti mantengono la loro indipendenza e la loro identità territoriale, ma alcune funzioni, come il turismo e la gestione del brand Emilia potrebbero essere gestite in futuro anche con altre Province, soprattutto Reggio Emilia, che per ora non aderisce, ma che avrà la possibilità di essere coinvolta in seguito, a partire da questo accordo quadro.

area vasta parma fiorenzuola

E i segnali di apertura da Reggio non mancano, come ha comunicato il Presidente della Provincia di Parma e Sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli, che ha incontrato ieri gli amministratori di oltre Enza al Fuori orario di Taneto, insieme al Sindaco di Parma per parlare proprio di area vasta, incontro organizzato da una forza politica locale.
"Partiamo da uno stato di necessità, ma vogliamo impostare un discorso costruttivo, che ci porti a superare i confini provinciali e iniziare a programmare insieme sulle politiche ambientali, dei rifiuti e dei trasporti – ha affermato Fritelli - Ora, con questo accordo, partiamo facendo lavorare insieme le persone, che non è poco, ma poi l'Area vasta dovrà diventare più un ente di programmazione che di gestione, per governare il cambiamento, anziché subirlo."

L'accordo quadro, illustrato dal Direttore generale della Provincia di Piacenza Vittorio Silva, prevede la programmazione, il coordinamento e supporto ai Comuni in alcune funzioni amministrative: centrale unica di committenza, servizio Europa, servizio legale, con sperimentazioni anche sulla pianificazione territoriale e la promozione turistica. Si tratta di uno strumento flessibile che in soli sei punti indica un chiaro percorso di collaborazione. I Consigli provinciali saranno chiamati a votare e per ciascuna attività sarà poi stipulata una specifica convenzione. L'accordo è aperto fin da subito all'adesione di altri enti.

Numerosi gli interventi dei Sindaci, a partire da quello di Fiorenzuola Giovanni Compiani, secondo cui "questa sperimentazione di Area vasta è un passo importante per mettere in relazione i territori per valorizzarli meglio, farli uscire dalle dimensioni ristrette delle Province per sviluppare forza e coesione."
Per Paolo Bianchi Sindaco di Collecchio e Delegato provinciale "dobbiamo già pensarci come un territorio unico, sapendo che gli altri ci vedono già così", valorizzando le esperienze positive di collaborazione in corso, come quella dell'Ente Gestione Parchi.
Per Patrizia Calza, Sindaco di Gragnano e Vice Presidente Provincia di Piacenza: "Gli amministratori locali vogliono essere protagonisti in questo processo di riforma. La dimensione territoriale è già superata: ce lo dicono gli altri, innanzitutto gli operatori economici."
Crede nell'Area vasta di Parma, Piacenza, Reggio, e anche oltre, il Presidente dell'Unione Pedemontana e Sindaco di Traversetolo Ginetto Mari, secondo cui: "Il cambiamento è necessario, ed è essenziale anche per i piccoli comuni mettersi insieme, superando le logiche di campanile per avere buoni servizi e un territorio attrattivo, semplificando anche i processi amministrativi".
L'Area vasta è indispensabile anche per il Sindaco di Cerignale e Consigliere provinciale Massimo Castelli, che ha richiamato la necessità di un supporto tecnico per attuare politiche tese a far restare la popolazione in montagna, e se possibile farla aumentare:
Il Sindaco di Sorbolo e Presidente dell'Unione Bassa Est Parmense Nicola Cesari ha frenato sul tema delle fusioni ("che devono rispettare la storia degli enti") e ha indicato le eccellenze da valorizzare insieme, dall'agroalimentare al Po.
Il Presidente del Consiglio comunale di Parma Marco Vagnozzi ha auspicato un cambio delle regole a favore della semplificazione amministrativa (ad esempio in materia di urbanistica), ha proposto di inserire anche l'Ufficio Anticorruzione nel protocollo di intesa, ha proposto una maggiore collaborazione per ottenere finanziamenti europei, ad esempio con progetti enologici, e si è detto favorevole all'apertura dell'Area vasta alle Province di Reggio e Modena.
Critico sul percorso di costruzione dell'Area vasta il Sindaco di Lugagnano Val d'Arda Jonathan Papamarenghi, che ne ha lamentato la scarsa condivisione, esprimendo il timore che possa aumentare i costi e allontanare le decisioni dai territori.
Favorevole alle fusioni, più che alle unioni, il Sindaco di Monticelli d'Ongina Michele Sfriso, che ha richiamato la necessità di lavorare insieme per promuovere il turismo puntando su Po, enogastronomia, castelli e identità dei territori, "lavorandoci da protagonisti".

"Questo accordo quadro è l'inizio di un percorso virtuoso di due Province che hanno colto il senso della sfida, che è culturale ed economica, non solo amministrativa – ha concluso l'Assessore regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti, complimentandosi per l'iniziativa – Qui non si cancellano le identità, ma si unificano e semplificano i costi, esprimendo consapevolezza e volontà di protagonismo, con l'obiettivo di creare sviluppo e competitività, dando una prospettiva anche ai lavoratori. E c'è anche l'attenzione del Governo alla nostra sperimentazione sulle Aree vaste e sulle Unioni di Comuni, che rappresentano ormai un esempio a livello nazionale, in vista di nuove leggi sulla materia."

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Il quadro nazionale e regionale è invece di una diminuzione. Nel Parmense calano i nati, aumentano i decessi (ma notevolmente meno che nel resto d'Italia) e rallenta la crescita degli stranieri rispetto al periodo 1995-2013. Tutti i dati demografici resi noti dall'Ufficio Statistica della Provincia. Vescovi: "La popolazione cresce meno e aumentano gli squilibri territoriali".

Parma, 15 marzo 2016

La popolazione del Parmense, dopo la battuta di arresto del 2014, fa registrare un leggero aumento, per il secondo anno consecutivo, di circa 1.500 individui pari a +0,3%, arrivando a 446.987 persone al 1° gennaio 2016.
Questo attivo è dovuto al saldo migratorio positivo (di 2.736 persone fino ad ottobre dell'anno scorso, in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2014), che compensa e supera i dati negativi: calo delle nascite del 2% rispetto all'anno precedente (-76 bambini), che proseguirà quasi certamente anche nei prossimi anni, per il calo progressivo delle donne in età feconda, e aumento della mortalità (3,9% rispetto al gennaio-ottobre del 2014).
Il ritmo di crescita degli stranieri però è molto rallentato: si è passati da un aumento annuo a due cifre dal 1995 fino al 2010, e che a volte arrivava vicino al 20%, al + 1,3% di quest'anno, pari a 760 persone.

"Gli stranieri sentono la crisi più degli autoctoni, da qui il rallentamento della loro dinamica demografica e, di conseguenza, della crescita della popolazione in generale. Positivo il fatto che nel nostro territorio non si sia avuto il picco di mortalità registrato nelle altre zone d'Italia e in alcuni Paesi esteri - ha spiegato il Delegato provinciale alla Statistica Maurizio Vescovi – L'altro dato significativo è che anche a livello demografico si accentuano gli squilibri territoriali, con la maggiore sofferenza nelle zone "deboli". Il tema del riequilibrio resta all'ordine del giorno."

Un picco di mortalità

Se nel parmense la popolazione cresce, il quadro regionale e nazionale è invece quello di un calo della popolazione, che era sempre aumentata dagli anni '50 in poi, salvo casi molto lievi e sporadici. Tra le cause, oltre a un calo delle nascite e del saldo migratorio attivo, vi è soprattutto un picco di mortalità, con un + 9% sia a scala regionale che a scala nazionale, e in Francia, Spagna, Inghilterra e Galles; nella nostra provincia invece i decessi sono aumentati solo del 3,9% rispetto allo stesso periodo gennaio – ottobre del 2014, meno dell'anno precedente (+4,9%). L'aumento è quindi spiegabile con l'invecchiamento complessivo della nostra popolazione.

I dati comunali

A livello comunale la popolazione complessiva diminuisce, nell'ultimo anno, in 29 comuni su 45. In particolare, i decrementi maggiori si registrano nei centri della fascia montana: Valmozzola (-2,5%), Corniglio (-2,4%), Varsi e Bore (-2,2%), ma anche in alcuni di pianura: Mezzani, con una perdita dell'1,6% di popolazione in un anno, Polesine Zibello con -1,1% e Colorno con -0,8%.
Di contro, a parte Terenzo, che con una crescita di sole 17 persone fa registrare un aumento dell'1,4%, gli incrementi percentuali più significativi si registrano per Parma (+0,9%), Collecchio (+0,8%) e Salsomaggiore (+0,7%).

Gli stranieri

I nati stranieri sono in diminuzione, 40 bambini in meno rispetto all'anno scorso (-3,9%), un calo che non si era mai verificato in questa misura.
La popolazione straniera residente si avvicina alla soglia delle 60 mila persone (precisamente 59.903 al 1° gennaio 2016, il 13,4% della popolazione complessiva).
Crescono le acquisizioni della cittadinanza italiana: erano state 1.150 nel 2013, sono state invece 1.947 nel 2014 (ultimo anno disponibile). Il dato è destinato ad aumentare ancora in futuro, con il raggiungimento del 18° anno di età da parte di quote sempre più ampie di persone nate in Italia da genitori stranieri.
Le più alte percentuali di crescita della popolazione straniera le troviamo in diversi comuni montani o dell'alta collina (Tornolo, Terenzo, Pellegrino, Compiano); sono numeri bassi in valore assoluto, ma che in realtà demograficamente in crisi possono rappresentare un sostegno significativo.
La più alta incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si registra nei comuni di Langhirano (20%), Calestano e Colorno (intorno al 18%-19%).
In generale la Montagna presenta valori percentuali più bassi; in alcuni casi, però, anche qualche comune montano raggiunge percentuali di presenza straniera piuttosto alte: ad esempio, Tizzano Val Parma (12,4%), Palanzano (10,2%) e Solignano (9,4%).

Per quanto riguarda le cittadinanze più numerose, al primo posto troviamo i Rumeni (tra le poche nazionalità in crescita rispetto al 2015), seguiti a breve distanza dai Moldavi (diminuiti, invece, dell'1,2% nell'arco dell'ultimo anno); in generale i cittadini dell'Est Europa si confermano il gruppo più numeroso tra gli stranieri.
Per varie delle principali nazionalità si registrano dei cali; tra le diminuzioni più forti si confermano, come l'anno scorso, quelle dei Marocchini (-3,4%) e dei Tunisini (-3,7%).
In crescita, tra le prime dieci nazionalità presenti nel nostro territorio, oltre ai Rumeni, gli Indiani +4,4%. In generale sembra che la componente dei cittadini provenienti dal continente asiatico sia in crescita: Pakistan +13,4%, Cina +8,8%.
Gli stranieri raggiungono, nella fascia di età 25-34 anni una percentuale di circa il 27% rispetto alla popolazione complessiva; rilevante (25%) anche la quota di stranieri nella fascia 0-4.
Cominciano ad avere qualche consistenza le persone straniere con 65 anni e oltre: sono ora 1.976 mentre erano solo 114 nel 1997.

Gli anziani

Le persone con 65 anni e oltre, hanno raggiunto il livello di 103.476 con una crescita dello 0,7% rispetto al 2015, del tutto analoga a quella registrata l'anno scorso.
I "grandi anziani" (da 75 anni in avanti) continuano ad aumentare e raggiungono il numero di 55.610; nell'ultimo anno si registra una crescita abbastanza consistente (1,7%) leggermente inferiore all'aumento del 2015 (+1,9%).

Le persone con 80 anni e oltre nella nostra provincia sono 33.895, il 7,6% della popolazione complessiva (erano il 7% nel 2006).
All'1.1.2016, inoltre, nella nostra provincia ci assestiamo, per il terzo anno consecutivo, sopra i 200 ultracentenari, 209 per la precisione. In leggero calo, quindi, rispetto al massimo storico di 220 registrato nel 2014.

Le fasce di età scolare

Tra le fasce di età scolare, crescono:
- quella collegata alla scuola primaria, età 6-10 (588 unità, +2,7% rispetto all'anno precedente, ma +16,9% rispetto al 2009)
- quella della scuola media, età 11-13 (195 residenti in più, +1,7% nell'ultimo anno e +11,2% rispetto al 2009)
- quella della scuola superiore, età 14-18 (390 persone in più, +2,1% nell'ultimo anno, ma +10,5% se consideriamo come anno base il 2009).
L'unica classe di età in calo rispetto al 2009 è la 0-2 (-5,2%): il calo delle nascite degli ultimi anni si è già trasmesso su questa fascia di età, e nei prossimi anni farà sentire i suoi effetti anche sulle classi di età scolari successive.

Maggiori dettagli sul sito www.statistica.parma.it 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"