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La Direzione Generale dell'AUSL e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informano sulle variazioni ai consueti orari di lunedì 7 dicembre, ponte dell'Immacolata. Chiusi gli uffici amministrativi e gli Uffici relazioni con il pubblico.Assicurate le prestazioni già prenotate. -

Parma, 4 dicembre 2015 -

La Direzione Generale dell'AUSL e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informano i cittadini che lunedì 7 dicembre gli uffici amministrativi e gli Uffici relazioni con il pubblico resteranno chiusi.

Sono assicurate tutte le prestazioni già prenotate e sono aperti gli Sportelli unici – CUP dell'AUSL ad eccezione dei CUP di Busseto, Noceto e Traversetolo. Sempre all'AUSL, nel distretto di Fidenza sono chiusi l'ufficio cartelle cliniche dell'Ospedale di Vaio e il punto di accoglienza dei poliambulatori del distretto. Nel distretto Sud-Est, chiusi i consultori familiari di Langhirano, Collecchio, Traversetolo e Felino, il servizio di distribuzione farmaci di Traversetolo, mentre quello di Collecchio chiude alle 11. Chiusura alle 13 per il servizio distribuzione presidi per diabetici di Collecchio.

Piccole variazioni sui consueti orari anche per l'Ospedale Maggiore con l'anticipo della chiusura alle ore 15 del Centro servizi, del call center per la libera professione 0521.702807 e dei punti di accoglienza segreteria della radiologia, segreteria di scienze radiologiche e neuroradiologia. Anticipa la chiusura alle ore 12 l'Ufficio cartelle cliniche.

Il numero verde unico di prenotazione 800.629.444 è aperto con il consueto orario, dalle 7.30 alle ore 18, così come il numero verde regionale 800.033.033, dalle ore 8.30 alle 17.30.

Gli Uffici stampa
Azienda USL di Parma
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Artisti e band di primissimo piano. Performance e aftershow capaci di soddisfare palati raffinati e appassionati di ogni genere: dal rock al folk, passando per il jazz, l'elettronica, la world music e la canzone d'autore. Dal 4 all' 8 novembre nei teatri di Parma e dintorni arriva la IX edizione del Barezzi Festival. -

Parma, 3 novembre 2015 -

Musica di qualità, internazionalità e incontro affascinante fra passato e presente: ecco il Barezzi Festival 2015, un appuntamento che dall'interno dei teatri e degli ambienti più prestigiosi e affascinanti del cuore dell'Emilia viaggia attraverso suoni e musica da tutto il pianeta. In questa nona edizione, artisti e band di primissimo piano della scena italiana e internazionale animeranno Parma e dintorni dal 4 all' 8 novembre con performance e aftershow capaci di soddisfare palati raffinati e appassionati di ogni genere: dal rock al folk, passando per il jazz l'elettronica, la world music e la canzone d'autore.

Il festival, arrivato alla sua nona edizione, è dedicato e s'ispira alla figura di Antonio Barezzi, piccolo produttore di alcolici di Busseto che intravide il talento del giovanissimo Giuseppe Verdi e ne finanziò la formazione e gli studi. L'evocazione della figura di Barezzi intende fornire, e continuamente riscoprire un modello di mecenatismo illuminato da diffondere e provare ad emulare.
Barezzi Festival nasce con lo scopo di promuovere la musica di qualità, costituendo un punto di incontro tra l'Opera, la musica classica in generale e la contemporaneità. Per portare avanti il filo rosso di questa unione, vero e proprio tratto distintivo del Barezzi, tutti gli artisti ospiti sono invitati a interpretare liberamente un brano del repertorio verdiano, secondo il loro stile.

Come ogni anno la manifestazione premia musicisti e cantautori e che si sono distinti per le loro doti: dopo Caterina Caselli, Gary Lucas, e Mauro Pagani, il Premio Barezzi sarà consegnato il 4 Novembre a Enrico Rava e il giorno 8 Novembre Vinicio Capossela.

"BAREZZI SNUG, PAUSE DI GUSTO E OZIO"

Da quest'anno la musica del Barezzi Festival entra anche in alcuni dei migliori ristoranti di Parma: è nato infatti "Barezzi Snug, pause di gusto e ozio", iniziativa che sabato 6 e domenica 7 novembre coinvolge i ristoratori parmensi alla ricerca di un'atmosfera fuori dalla norma con piatti speciali accompagnati dalle musiche degli allievi del Conservatorio di Parma.
Questa edizione 2015 del Barezzi Festival è sostenuta, oltre che dagli enti istituzionali locali, da Tanqueray N° TEN, ancora partner ufficiale, dopo la riuscitissima esperienza del Barezzi Night la scorsa primavera: dopo ogni concerto sarà possibile degustare il N° TEN, gin pluripremiato dalle inconfondibili note agrumate. Con Barezzi Festival, il gin conferma il suo legame con il mondo della musica d'autore accompagnando i concerti della manifestazione con i suoi sofisticati sapori.

GLI OSPITI

Rufus Wainwright, esponente di spicco della scena cantautorale mondiale, musicista completo dotato di una vocalità unica, sarà protagonista di un'unica data italiana in piano solo al Teatro Regio di Parma venerdì 6 novembre, dove interpreterà anche per la prima volta l'aria della Traviata "Di Provenza il mar, il suol" in omaggio a Giuseppe Verdi. Wainwright da sempre amante dell'opera, il 15 settembre scorso ha presentato ad Atene una nuova versione di "Prima Donna", la sua opera composta ispirandosi ad una serie di interviste di Maria Callas, con la fotografa statunitense Cindy Sherman ad interpretare proprio il ruolo della celebre artista greca, e la collaborazione dell'artista Francesco Vezzoli che ha creato e pensato per l'occasione una videoinstallazione. A seguire, nel ridotto del Teatro Regio, l'after show di Tanqueray N° TEN con Diango's Fingers Quartet.

I Calexico, celebre progetto in cui si fonde musica folk, cantautorato, world music, nato dal genio di Joey Burns e John Convertino, già membri dei Giant Sand, si esibiranno sabato 7 novembre all'Auditorium Paganini di Parma. Il loro pubblico potrà partecipare all'after party organizzato nella Sala Ipogea sempre da Tanqueray N° Ten, con il dj set "desertico" a cura di Faris Amine cantautore, chitarrista e polistrumentista membro dei Tinariwen, nato da madre Tuareg e padre italiano.

James Senese virtuoso sassofonista insieme ai suoi Napoli Centrale, gruppo dedito al jazz-rock dalla forte connotazione popolare, che ha collaborato con artisti come Pino Daniele, Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla e Raiz, salirà sul palco del Teatro Verdi di Busseto e aprirà il festival, mercoledì 4 novembre.

Levante, giovane cantautrice tra gli artisti emergenti italiani più in vista negli ultimi anni canterà giovedì 5 novembre al Teatro Magnani di Fidenza.

Venerdì 6 novembre in Piazza Ghiaia a Parma sarà la volta di Random Recipe, talentuosa formazione canadese. DI Oach, giovanissima band italiana dalle sonorità folk statunitensi e dei canti del nord Europa, suonerà gratuitamente sabato 7 novembre in Piazza Ghiaia a Parma.
Chiuderanno il Festival con un concerto gratuito in Piazza Ghiaia a Parma domenica 8 novembre i Thegiornalisti, band romana che sta raccogliendo grandi consensi nel circuito della musica indipendente italiana e Appino, leader degli Zen Circus, ormai storica rock band italiana, ed autore di due apprezzati dischi da solista.Tutti i concerti di Barezzi Off , in Piazza Ghiaia sono ad ingresso gratuito e realizzati anche grazie al contributo di Conad-Sapori e Dintorni.

Barezzi Festival è organizzato da è-motivi a.p.s. in collaborazione con il Comune di Parma, direzione artistica di Giovanni Sparano , realizzato grazie al sostegno di Diageo Reserve sponsor premium, Conad-Sapori e Dintorni, Banca Intesa - San Paolo, Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna, Comune di Busseto, Comune di Fidenza, Fondazione Teatro Regio.

Ad ospitare gli appuntamenti in programma saranno prestigiosi teatri e spazi di Parma e provincia, luoghi prestigiosi, suggestivi ed altamente simbolici. Veri e propri templi della musica di qualità, dell'Opera e della classica perfetti anche per ospitare alcune tra le migliori proposte della musica contemporanea, leggera, rock e jazz internazionale. Il Teatro Regio e l'Auditorium Paganini di Parma, il Teatro Verdi di Busseto, il Teatro Magnani di Fidenza, sono solo alcuni dei luoghi scelti per il Barezzi Festival 2015. Ad affiancare questi appuntamenti ci saranno anche una serie di eventi ed attività collaterali. Da un lato Barezzi Off, concerti di artisti e band emergenti italiani ed internazionali in Piazza della Ghiaia, nel cuore del centro storico di Parma, storica sede del mercato cittadino e centro nevralgico della socialità. Dall'altro, i concerti e le performance di "Barezzi Snug pause di ozio e gusto" che si terranno sia venerdì 6 che sabato 7 novembre alle ore 13 accompagnati alla possibilità di gustare gli speciali Barezzi Menu.
I ristoranti protagonisti di Barezzi Snug sono Osteria Virgilio, TCafè, Tabarro, DaMAT, Forchet-ta, Jaki, Croce di Malta, Aristeo, Kikko, Menu torrefazione Gallo, Labò, OHIBO-Cucina Ela-stica, Oenopolium.
In queste speciali location suoneranno Rocco Rosignoli, Davide Tortorella, Andrea Dondi, Francesco Melani, Josephine Salvi, Enrica Savigni, Ion Nani, Lorenzo Donadei, Salvatore Iaia, Andrea Pellegrino, Simone Rota, Gilda Gianolio, Claudia Zucconi. Tutti hanno studiato al Conservatorio di Parma e sono pronti i loro strumenti a creare un clima di intimità e piacere al di fuori dell'ordinario.

Tutte le info e il programma completo su www.barezzilive.it 

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Un avvincente "giallo" sulla vita del Maestro Giuseppe Verdi è stato risolto grazie alla ricerca illustrata dal prof. Dino Rizzo, pluripremiato studioso. La verità in merito alla sparizione della domanda che Giuseppe Verdi presentò nel 1834 per la nomina a Maestro di Cappella ed Organista della Collegiata di Busseto è stata svelata durante l'incontro di domenica presso la Casa del Giovane Giuseppe Verdi, a Busseto. -

Parma, 22 ottobre 2015 -

L'indagine "poliziesca" del maestro Dino Rizzo in merito alla sparizione della domanda che Giuseppe Verdi presentò nel 1834 per la nomina a Maestro di Cappella ed Organista della Collegiata di Busseto, si è conclusa con un colpevole: Antonio Barezzi. Tutto ciò è emerso dalla ricerca illustrata dal pluripremiato studioso durante la conferenza tenuta domenica 18 ottobre nella "Casa giovanile di Verdi" a Busseto, dove il Maestro visse dai 10 ai 18 anni.

Nel giugno 1834 Antonio Barezzi, con la domanda di Verdi fra le mani ed all'insaputa dell'interessato e di suo padre Carlo, comunicò al vice podestà dell'epoca, filarmonico e amico di lunga data, il desiderio della figlia Margherita che, terminati gli studi milanesi di Verdi, voleva sposarlo e stabilirsi a Milano per consentirgli lo sviluppo della carriera di operista. Restare a Busseto non piaceva né a Giuseppe né a Margherita. Per questi motivi Verdi, quindi, non doveva vincere il concorso. Papà Carlo invece desiderava fortemente quell'incarico per il figlio. Lo prelevò con la forza a Milano, infatti, per ricondurlo a Busseto e sostenere il Concorso, ma Antonio Barezzi non ebbe il coraggio di dirgli che aveva compiuto il "sabotaggio" arrogandosi così un ruolo paterno che non gli apparteneva e, per giustificare la mancata nomina, non esitò ad accusare il parroco di aver nascosto la domanda con la complicità del vice podestà al fine di assumere un raccomandato del vescovo di Parma.

Tesi smentita dai documenti storici e dagli studi del prof. Dino Rizzo. Alla relazione dello studioso erano presenti numerose autorità fra cui il Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza e l'Assessore alla Pubblica Istruzione Gianluca Catelli, in rappresentanza del Club dei 27 il Vice presidente Stefano Bianchi (Aida) e Giuseppe Amenta (Luisa Miller), il prof Marco Capra dell'Università di Parma e la ricercatrice Meri Rizzi, autrice de "Il Giovane Giuseppe Verdi".

Anna Sichel per l'occasione ha ringraziato il professor Dino Rizzo per la straordinaria organizzazione degli eventi collaterali al Festival Verdi svolti nella "Casa del giovane Verdi" con un esemplare omaggio: il "Va' Pensiero" cantato dal vivo da Nicoletta Damiani in un arrangiamento moderno del M° Leonardo Rosi, vincitore con Giuliano Taviani del David di Donatello 2015. Arrangiamento che è divenuto la colonna sonora di un video in cui emergono tutte le bellezze della Città di Busseto, sorvolate da un incantevole e festante volo di rondini.

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Casa del Giovane Giuseppe Verdi, "Busseto 1834: chi ha nascosto la domanda di Verdi per la Collegiata?". Domenica il musicologo Dino Rizzo terrà una conferenza che avrà le caratteristiche di un'indagine poliziesca. -

Parma, 16 ottobre 2015 -

Domenica 18 ottobre 2015 alle 11 nella "Casa del Giovane Verdi" a Busseto, dimora in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, il musicologo Dino Rizzo terrà una conferenza che avrà le caratteristiche di un'indagine poliziesca dal titolo: "Busseto 1834: chi ha nascosto la domanda di Verdi per la Collegiata?".

Attraverso la rigorosa citazione di documenti, Rizzo ricostruirà le vicende legate alla mancata nomina di Verdi come Maestro di Cappella e organista della Collegiata di Busseto quale successore di Ferdinando Provesi e svelerà la soluzione di un 'giallo': la scomparsa della sua domanda di partecipazione al concorso, la nomina di Giovanni Ferrari di Guastalla e l'accusa al parroco della Collegiata di aver nascosto la domanda, infatti, sono le circostanze che diedero inizio alla 'guerra' fra i filarmonici bussetani capeggiati da Antonio Barezzi e i sostenitori del clero della principale chiesa di Busseto.

Scontri che termineranno con l'esclusione dei Filarmonici dalle esecuzioni in Collegiata (1835) e con la nomina di Verdi a Maestro di Musica del Comune di Busseto (1836). Lo studioso Dino Rizzo, oltre ad essere autore di edizioni critiche, ricerche ed articoli che hanno illuminato vari angoli bui della biografia e produzione del Cigno di Busseto, in particolar modo la sua giovinezza ed il suo rapporto con il Sacro, ha anche vinto il premio "Verdi" 1993 del Rotary Club e dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

L'appuntamento culturale è la terza conferenza collaterale al Festival Verdi che si svolge grazie alla proprietaria dello storico luogo messo gratuitamente a disposizione da Anna Sichel, grande amica della cultura, con il coordinamento della ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro "Il giovane Giuseppe Verdi" e con il patrocinio del Comune di Busseto.

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L'architetto Luca Casaroli ha illustrato le sue recenti scoperte sui possedimenti che furono del Maestro. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella "Casa del Giovane Verdi" a Busseto. -

Parma, 14 ottobre 2015 -

Nella "Casa del giovane Verdi", storico luogo in via Piroli a Busseto in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, domenica l'architetto Luca Casaroli di Rivergaro (Piacenza) ha condotto il numeroso pubblico, tra cui tanti giovani, nei possedimenti terrieri di Verdi illustrando i risultati della sua ricerca. Studio che ha compiuto come tesi di laurea in Architettura ambientale presso il Politecnico di Milano con i docenti Renzo Marchesi e Carla Danani. Casaroli ha ricordato nei dettagli come, nel 1844, il padre Carlo aiutò economicamente il figlio Giuseppe nel pagamento delle rate per l'acquisto del fondo "Il Pulgaro" a Roncole e tramite varie mappe ha definito i reali confini delle terre di Verdi.

Per ogni terreno ha illustrato la motivazione che indusse Verdi al suo acquisto: la presenza dell'acqua, di un caseificio, di un mulino ed altre strutture indispensabili per migliorare la produttività dei suoi poderi e la lavorazione dei raccolti. Numerose sono state le domande che il pubblico ha rivolto a Casaroli tese ad approfondire l'attività del Verdi imprenditore agricolo e l'influenza economica avuta sugli abitanti del "suo villaggio" di Sant'Agata e non solo. Comportamento che i presenti hanno confrontato con quanto avviene nell'attuale panorama produttivo italiano, in cui Verdi potrebbe essere un modello da seguire per il superamento dell'attuale crisi economica.

L'evento si è concluso con un dono dei geometri Marta Cammi e Luigi Zanotti che hanno messo a disposizione della "Casa del Giovane Verdi" le antiche mappe catastali realizzate nel 1820-1821 dai cartografi militari austriaci per il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella"Casa del Giovane Verdi" messa a disposizione gratuitamente da Anna Sichel, patrocinati dal Comune di Busseto e coordinati dal musicologo Dino Rizzo e dalla studiosa e ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro "Il giovane Giuseppe Verdi".

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Domenica 11 ottobre alle ore 11 nella "Casa del giovane Verdi" a Busseto, l'architetto Luca Casaroli illustrerà gli inediti risultati della sua ricerca "Nelle terre di Verdi: in carrozza con il Maestro" -

Parma, 9 ottobre 2015 -

Da anni si afferma che Verdi era un ricco possidente terriero le cui proprietà "erano racchiuse dall'Ongina e dall'Arda e che dal Po si estendevano sino alla città di Fiorenzuola", ma tramite lo spoglio degli atti di compravendita e delle mappe catastali, una recente ricerca verdiana dell'architetto Luca Casaroli ha oltrepassato il mito definendo i reali confini delle proprietà del Maestro. Il minuzioso lavoro verrà presentato Domenica 11 ottobre alle ore 11 nella "Casa del giovane Verdi" in Busseto, dove si stanno svolgendo una serie di appuntamenti collaterali al Festival Verdi.

Nella dimora in cui il Cigno di Busseto visse dai 10 ai 18 anni Luca Casaroli illustrerà gli inediti risultati della sua ricerca: "Nelle terre di Verdi: in carrozza con il Maestro", svolta nell'ambito del Politecnico di Milano (Scuola di Architettura e società). Una ricerca fondamentale per un progetto di valorizzazione territoriale patrocinato dall'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna e adottato dall'Associazione piacentina "Le Terre Traverse". Attività che ha permesso, inoltre, di definire il criterio di acquisizione adottato da Verdi. Incontro che offre quindi nuove conoscenze ed emozioni che il fascino della Casa frequentata dal piccolo Verdi durante gli studi ginnasiali bussetani amplificherà.

L'appuntamento alla Casa del giovane Verdi si svolge grazie alla bussetana Anna Sichel grande amica della cultura e proprietaria dello storico sito che mette a disposizione tale luogo gratuitamente senza alcun fine lucrativo. Il musicologo Dino Rizzo delegato alla Cultura del Comune di Busseto e la ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro il giovane Giuseppe Verdi, coordinano le attività culturali collaterali al festival di Verdi e patrocinate dal Comune di Busseto.

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Spazio a giovani talenti per il primo anno di ritrovata vita della Casa del Giovane "Giuseppe Verdi". Nelle prossime domeniche di ottobre continueranno gli eventi, tutti collaterali al Festival Verdi. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

Un video di benvenuto sulla Città di Busseto con la colonna sonora dal "Va Pensiero" in chiave moderna, è stato un momento di emozione, in occasione del primo anno di ritrovata vita della Casa del Giovane "Giuseppe Verdi". Molti sono stati i giovani coinvolti con tanto interesse per il Cigno di Busseto, nella dimora in cui Giuseppe Verdi visse la sua giovinezza, dai 10 ai 18 anni.

Domenica mattina nello storico luogo in via Piroli, ad inaugurare gli eventi collaterali al Festival Verdi, il professor Marco Capra, docente di Storia della musica moderna e contemporanea e di storia del teatro musicale all'Università di Parma, con la presentazione del volume edito a cura di Antonio Carlini "Fuori dal teatro, modi e percorsi della divulgazione di Verdi", di Marsilio Editori e Casa della Musica (giugno 2015) ha entusiasmato i presenti per la sua preparazione e professionalità.

La ritrovata casa verdiana, restaurata e messa a disposizione da Anna Sichel gratuitamente per eventi culturali, tende a valorizzare proprio i giovani nelle attività che propone. Così è stato con Elisa Pedretti, 24enne di Salsomaggiore Terme, giovane artista laureatasi in decorazione e ambiente con 110 e lode, che ha donato per l'occasione un suo ritratto di Verdi alla Casa del Giovane Verdi e per la chef Nadia Bouzouane, diplomata alla Academie de Paris-Group ACCOR, che ha annunciato la creazione di prelibatezze culinarie a base di cioccolato, legate ai piatti tipici delle terre del Po tanto amati dal Maestro, noto anche per il suo palato esigente.

Nelle prossime domeniche di ottobre continueranno gli eventi, tutti collaterali al Festival Verdi, patrocinati dal Comune di Busseto e coordinati dal musicologo Dino Rizzo e dalla studiosa di cose verdiane Meri Rizzi.

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La Casa del Giovane Verdi, suggella domenica 4 ottobre il suo 1° anno di ritrovata vita con le attività culturali collaterali al Festival Verdi. -

Parma, 3 ottobre 2015 -

La filantropa Anna Sichel, un anno fa, restituiva alla Cultura ed alla Cittadinanza la dimora in cui Giuseppe Verdi visse la sua giovinezza dagli 11 ai 18 anni. In questi dodici mesi numerosi sono stati gli appuntamenti culturali che si sono svolti nella Casa. A suggello di questo primo anno di ritrovata vita, per tutto il mese di ottobre, la Casa del Giovane Verdi in via Piroli a Busseto, ospiterà una serie di iniziative collaterali al Festival Verdi con il Patrocinio del Comune di Busseto.

Gli eventi, coordinati dal musicologo Dino Rizzo, consigliere comunale delegato alla Cultura, e dalla studiosa Meri Rizzi, autrice del libro "Il giovane Giuseppe Verdi" contenente numerosi documenti inediti, saranno gratuiti. Elemento questo che caratterizza il luogo verdiano aperto al pubblico dopo il restauro realizzato da Anna Sichel.

Domenica 4 ottobre alle ore 11 il professor Marco Capra, docente di Storia della musica moderna e contemporanea e di Storia del teatro musicale all'Università di Parma, presenterà il volume edito a cura di Antonio Carlini "Fuori dal teatro, modi e percorsi della divulgazione di Verdi", da Marsilio Editori e Casa della Musica (giugno 2015). Volume contenente gli Atti del convegno che numerosi studiosi del Maestro hanno realizzato nella Casa della Musica di Parma nel dicembre 2013. Libri, progetti di valorizzazione, fotografie artistiche, curiosità biografiche e trascrizioni musicali saranno fonte di nuove conoscenze ed emozioni che la Casa frequentata dal piccolo Verdi amplificherà ed offrirà ai visitatori.

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Presso la Casa del Giovane Verdi a Busseto la conclusione della mostra della pittrice fidentina Ivana Bianchi è stata festeggiata con la donazione al Comune di un importante ritratto di Giuseppe Verdi in digitale. -

Parma, 9 settembre 2015 -

Le iniziative culturali che si stanno susseguendo in quella che fu la dimora giovanile di Giuseppe Verdi in Via Piroli, a Busseto lo scorso fine settimana hanno regalato agli appassionati della cultura verdiana e non, altre due chicche: la conclusione della mostra della pittrice fidentina Ivana Bianchi è stata festeggiata con la donazione al Comune di Busseto di un importante ritratto di Giuseppe Verdi in digitale, in origine destinato alla Casa della Cultura. La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza del Sindaco Maria Giovanna Gambazza e dell'Assessore alla cultura il M° Dino Rizzo, noto studioso di musicologia nella Casa in cui il Cigno di Busseto visse dai 10 ai 18 anni. A fare gli onori di casa Anna Sichel, che ha messo gratuitamente a disposizione della cultura questo ritrovato luogo verdiano e con lei la ricercatrice Meri Rizzi autrice di "Il Giovane Giuseppe Verdi".

Il week end culturale della Casa del Giovane Verdi è stato coronato anche da un singolare quanto suggestivo concerto del flautista Mauro Uselli noto anche come "Il poeta del flauto", arrivato a Busseto direttamente da Londra, dove è stato recentemente premiato dalla prestigiosa "British Music Art Community". Uselli ha suonato arie verdiane dal balconcino della dimora che fu del Maestro, con il pubblico in strada incantato dalle note che provenivano dal luogo in cui il Cigno di Busseto imparò a suonare. Uselli ha concluso il concerto con la interpretazione de "La Forza del destino" che ha commosso i presenti. Alla serata ha presenziato anche Vincent de Muro dell' "Italy Opera History and Musicologist".

uselli mauro dal balcone di casa giovane verdi rid

Pubblicato in Cultura Parma

Nel luogo verdiano ritrovato e precisamente, nella casa in cui il Cigno di Busseto visse dai 10 ai 18 anni, dopo il grande successo ottenuto dalla presentazione del libro "Il Giovane Giuseppe Verdi" di Meri Rizzi; dal 22 agosto al 6 settembre saranno esposte le opere della pittrice fidentina Ivana Bianchi.

L'artista fu "iniziata" alla pittura da Oreste Emanuelli.

Le sue qualità pittoriche sono state esposte a Las Vegas, Venezia, Torino, Firenze, Fidenza, Parma ed alla 1^ biennale di Palermo.

Nasce come paesaggista appassionata delle terre Verdiane, raffinata, misteriosa e contemplativa interprete dei valori della natura, della bellezza, dei colori. Dipinge tutto ciò che le dà sensazioni positive, trasmettendo lo stesso stato d'animo agli osservatori, trascinandoli così, lontano dai mille problemi della quotidianità, in un mondo magico. Ha realizzato anche un imponente ritratto di Giuseppe Verdi in digitale. L'appuntamento culturale che si svolgerà nella storica dimora di Via Piroli nel cuore della cittadina verdiana, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Busseto.

L'inaugurazione è fissata per sabato 22 agosto alle ore 18. Questa mostra è speciale, la prima dopo l'esposizione permanente di documenti inediti relativi al mecenate Pietro Michiara, che in quella sua casa ospitò il Verdi studente a Busseto. Luogo messo a disposizione gratuitamente da Anna Sichel amica della Cultura.

Pubblicato in Arte Parma
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