Nei guai p finito un 35 enne residente nel reggiano, dopo che una ragazza di Carpi si è presentata al Pronto Soccorso per farsi medicare alcune ferite. Lì ha raccontato di essere stata rinchiusa nell’appartamento dell’uomo e minacciata con un’arma per costringerla ad avere rapporti sessuali.
Nei giorni scorsi i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Parma – Dott. Mattia Fiorentini, per una somma pari ad oltre 1.000.000 di euro, a carico della Marzolara Food processing S.r.l., soggetto giuridico appartenente ad un gruppo societario friulano, operante all’interno della filiera di produzione del prosciutto, con stabilimento di produzione nella provincia parmense.
Nella giornata di ieri, i militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Parma hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma dott. Mattia Fiorentini, a carico di una nota società parmense operante nel commercio di prodotti medicali. La società in parola, interamente posseduta da un soggetto giuridico lussemburghese, ha un assetto proprietario e di governance riconducibile ad un unico nucleo familiare.
Parma 3 dicembre 2020 - I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità unitamente a quelli della Compagnia di Parma, nell’ambito del controllo finalizzato a reprimere la contraffazione di giocattoli, hanno effettuato un’ispezione presso un esercizio commerciale di Parma.
Una piccola quantità di sostanza stupefacente sequestrata e due persone segnalate al Prefetto come assuntori. È quanto riscontrato dalla Polizia Locale UCMAN, presidio di Mirandola nell’ambito della costante e continua attività di monitoraggio e presidio del territorio finalizzato alla sicurezza dei cittadini.
Il ragazzo, che è seguito dai Servizi Sociali per problemi di dipendenza, ha chiuso in casa la nonna 62 enne e le ha sequestrato il cellulare. Per liberarla è intervenuta la Polizia, allertata dalla madre del giovane, che intanto si era dato alla fuga.
Nella giornata del 29 giugno 2020, i militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Parma – Dott. Mattia Fiorentini nei confronti di due importanti società cooperative parmensi, per omessi versamenti dell’Imposta sul valore aggiunto per gli anni d’imposta 2017 e 2018, per un ammontare complessivo di oltre 11 milioni di euro.
Tre chili e mezzo di cocaina, oltre due chili di hashish, 40.000 euro contanti ed un'auto con vano segreto, la Polizia di Stato arresta due persone.
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, con l'ausilio dei colleghi della Questura di Modena, nella giornata di ieri hanno registrato l'ennesimo sequestro di un rilevante quantitativo di cocaina ed hashish.
Martedì mattina, in particolare, gli investigatori della Squadra Mobile reggiana si recavano, in trasferta, a Modena per monitorare un'abitazione che era sospettata di essere il luogo ove numerosi pusher reggiani si recavano per acquistare cocaina ed hashish. Nel corso della mattinata gli investigatori notavano un'autovettura recarsi nella corte dell'abitazione; il proprietario dell'abitazione avvicinava l'uomo a bordo e, dopo avergli consegnato qualcosa, riceveva due involucri.
Gli uomini della Squadra Mobile, quindi, decidevano, da un lato, di bloccare l'auto che era entrata nel cortile – su cui veniva identificato un cittadino albanese residente nel Forlivese – e di entrare nell'abitazione monitorata. All'interno dell'abitazione si rintracciava un uomo, marocchino, ed uno dei due panetti consegnatigli poco prima contenente un chilo di cocaina. L'altro panetto era stato già aperto e l'uomo stava procedendo al taglio ed al confezionamento nella cocaina in sasso. Nell'appartamento, anche, oltre due chili di hashish.
Nell'autovettura condotta dal cittadino albanese, ad un primo controllo, non si trovava nulla. Il mezzo quindi veniva condotto in Questura ove, con pazienta e professionalità, gli uomini della Squadra Mobile riuscivano ad individuare un vano segreto, ricavato nel cruscotto, al cui interno erano occultati un panetto da oltre un chilo di cocaina e poco meno di 40.000 euro contanti sottovuoto.
Sulla scorta di quanto accertato entrambi i soggetti venivano tratti in arresto ed associati presso il carcere di Modena a disposizione dell'Autorità giudiziaria.
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