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Dalla pigiatura dell'uva alla visita incantata, indietro fino agli antichi romani, le attività didattiche al Castello di Gropparello  -

Piacenza, 29 gennaio 2014 -

Adagiato sulle colline piacentine, il Castello di Gropparello (PC) può sembrare, ad una prima occhiata, semplicemente un maniero medievale – d'accordo, splendidamente conservato – ma comunque solo un maniero. Addentrandosi invece nella sua anima, perché anche le pietre ne hanno una, risulta immediatamente chiaro come questo antico Castello sappia in effetti raccontare più storie di quante forse se ne siano vissute al suo interno. E raccontare storie dovrebbe essere il compito principale delle scuole, che in Gropparello – con le sue proposte didattiche, organizzate in pacchetti completi All inclusive, formulati per argomenti e per età - trovano un alleato prezioso, non solo per insegnare ma anche per fare vivere le esperienze che sui libri sono solo raccontate. Perché è proprio attraverso le emozioni scatenate dall'essere catapultati all'interno della storia che i valori e le informazioni vengono veicolati con maggiore forza, diventando parte integrante del bagaglio esistenziale degli alunni.
Il ventaglio di attività proposto spazia dalla natura alla musica, dalla fiaba alla leggenda, passando per la drammatizzazione teatrale e la storia dell'Impero Romano, fino alla storia medievale, alle scienze e all'enogastronomia.
Gli insegnanti possono scegliere tra 5 percorsi alternativi. La Visita Incantata – visita guidata sotto forma di fiaba da un personaggio in costume al castello, proposta a 5,60 euro a bambino – è adatta a studenti di scuola materna ed elementare ed è un viaggio tra gli usi e i costumi della vita medievale. La Visita Guidata Storica – dal costo di 5,60 euro a bambino per elementari e medie e a 7 euro a persona per superiori, università e adulti – consente di approfondire la storia medievale attraverso la conoscenza del castello – esempio tipico di rocca medievale, al punto di vista architettonico e difensivo - e delle sue funzioni. Con un supplemento di 3,40 euro è possibile sostituire la visita storica con una a scelta tra Visita al Castello in lingua inglese, Visita alla scoperta degli strumenti musicali e della loro storia, Visita Naturalistica alle Gole del Vezzeno.
Una Giornata al Parco delle Fiabe – adatta alla scuola materna fino alla prima media – è una vera e propria avventura al primo parco emotivo d'Italia, dove è possibile vivere uan magica esperienza fuori dal tempo, immersi in uno scenario di rocce millenarie e alberi secolari ma anche nelle leggende di fate, streghe, maghi, folletti, elfi, druidi, uomini albero e uomini animale. Accompagnati da una guida lungo il percorso, i ragazzi verranno coinvolti da personaggi dell'immaginario fiabesco, le cui radici affondano in realtà remote che si perdono nella notte dei tempi. Il pacchetto – del costo di 17,30 euro per ogni alunno e di 21,50 euro per i genitori – comprende visita guidata al castello e al Parco delle Fiabe, Avventura in costume da cavalieri per tutti i bambini, ospitalità per il pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino.
"Castello e Natura: Pigiatura dell'Uva" – consigliata per scuole materne ed elementari – si propone come attività volta al recupero delle tradizioni agricole e alla conoscenza del ciclo del raccolto. Nel mese di settembre, a piedi nudi, i bambini praticheranno l'arte della pigiatura dell'uva nei tini e potranno portare a casa il mosto prodotto, per arrivare, attraverso la fermentazione, alla produzione del vino (ad ogni gruppo, viene fornita una scheda che spiega come effettuare la vinificazione in classe). Il pacchetto – del costo di 17,30 euro per ogni alunno – comprende visita guidata al castello, Pigiatura dell'uva, utilizzo dell'area attrezzata per il momento del pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino.
"Alla scoperta degli Antichi Romani" rievoca i tempi in cui – nel II secolo d.C. - Gropparello era un avamposto di difesa dell'augusta città romana di Velleja, per insegnare le regole dell'educazione civica che vigevano nel mondo romano, mettendo in scena un'antica seduta scolastica. Ai giovani discepoli verrà impartita una vera lezione che insegnerà loro, tra le altre cose, i primi rudimenti della retorica. Il pacchetto – del costo di 17,30 euro per ogni alunno – comprende visita guidata al castello, attività di animazione, utilizzo dell'area attrezzata per il momento del pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino. Su richiesta – col costo supplementare di 3 euro a bambino – è possibile aggiungere una degustazione di piatti tipici dell'Antica Roma.
Infine, "Giornata Fantasy: Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda" – proposto dalla quarta elementare in su, al costo di 20,30 euro per alunno – mira ad infondere nei ragazzi sentimenti di coraggio, amore del bene comune e senso della giustizia, mettendo in scena una difesa della pace nel Regno di Camelot, minacciato dalle Forze del Male. Il pacchetto comprende visita guidata al castello, attività di animazione, utilizzo dell'area attrezzata per il momento del pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino.
Biglietto omaggio per due insegnanti ogni classe. Gli insegnanti in numero maggiore rispetto alle gratuità concesse pagheranno € 7,00.
Ulteriori informazioni e proposte su www.castellodigropparello.it

(Fonte: Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti & C.)

 

Piacenza, 28/01/2014 - E' aperto il bando del Servizio "Istruzione e programmazione socio-educativa" della Provincia di Piacenza per l'assegnazione delle Borse di Studio per l'anno scolastico 2013/2014. Le domande potranno essere presentate fino alle 13 di lunedì 3 marzo 2014.
Le domande dovranno essere presentate da uno dei genitori o da chi ha la tutela legale del minore, oppure dallo studente stesso se maggiorenne, presso le segreterie delle scuole o dei Centri di formazione professionale frequentate, che poi provvederanno a trasmettere la documentazione alla Provincia.
La Regione ha già approvato i requisiti per l'assegnazione delle borse di studio per l'anno 2013/2014; i destinatari del bando sono: gli studenti frequentanti le prime due classi delle scuole secondarie di secondo grado, statali, private paritarie e paritarie degli enti locali; gli studenti iscritti al secondo anno presso un organismo di formazione professionale accreditato per l'obbligo di istruzione che opera nel sistema regionale dell'istruzione e formazione professionale; gli studenti iscritti alle prime due annualità dei progetti personalizzati presso un organismo di formazione professionale accreditato per l'obbligo di istruzione (residenti in Emilia Romagna nella provincia di Piacenza con riferimento alla situazione economica della famiglia di appartenenza - ISEE fino a 10.632,94 euro).

Per tutte le informazioni relative al bando è possibile rivolgersi alle segreterie delle scuole di riferimento; agli organismi di formazione professionale accreditati per l'obbligo di istruzione; al Servizio "Istruzione e programmazione socio-educativa" della Provincia di Piacenza (al numero 0523/795532 o all'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); all'Urpel della Provincia di Piacenza (in via Garibaldi, 50 o ai numeri 0523/795444 – 0523/795346 o all'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.); al Comune di residenza del richiedente; al numero verde dell'URP della Regione Emilia-Romagna: 800/66.22.00. Ulteriori informazioni sono infine disponibili sul sito internet della Provincia di Piacenza www.provincia.pc.it.

Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 3 marzo. L'assessore Ilenia Malavasi: "Il diritto allo studio rappresenta una leva strategica per la crescita del paese" -

Reggio Emilia, 27 gennaio 2014 -

Sono aperti (e chiuderanno il prossimo 3 marzo) i termini per la presentazione delle domande relative alle borse di studio per l'anno scolastico 2013/2014. Possono fare richiesta gli studenti delle classi prime e seconde delle scuole secondarie di secondo grado (le scuole superiori) statali, private e paritarie, e gli studenti iscritti al secondo anno presso un organismo di formazione professionale accreditato per l'obbligo di istruzione, che a giugno risulteranno aver completato l'anno scolastico. Il requisito indispensabile per avere diritto alle borse di studio, oltre ovviamente alla residenza, resta quello economico (l'Indicatore della situazione economica equivalente, Isee, del nucleo familiare, riferito all'anno 2012, che non deve superare i 10.632,94 euro).
"Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona e deve essere ritenuto un investimento strategico per garantire quell'eguaglianza sostanziale fra i cittadini sancita nella nostra Costituzione, garantendo la promozione e lo sviluppo di tutte le persone. – sottolinea l'assessore Ilenia Malavasi - Le borse di studio rappresentano uno degli strumenti per favorire la frequenza scolastica e garantire pari opportunità di successo agli alunni meritevoli e alle famiglie più bisognose, che vogliono investire sull'istruzione dei loro figli, uno dei tanti impegni della Provincia sul fronte del diritto allo studio, insieme ai buoni libro, alle azioni contro la dispersione scolastica, ai progetti di qualificazione scolastica, al sostegno alla disabilità".
"Anche attraverso le borse di studio la Provincia di Reggio Emilia intende aiutare le famiglie in questo contesto di crisi - continua l'assessore – un aiuto importante, non solo perché contribuisce a sostenere economicamente chi è più in difficoltà, ma anche perché permette di investire sull'istruzione, sulla crescita e sul talento di tutti i giovani. Questa azione si somma ad altri numerosi progetti che svolgiamo a favore di lavoratori, imprese e famiglie, quali ammortizzatori sociali, formazione professionale, finanziamenti Confidi, microcredito e sostegno all'imprenditoria femminile e giovanile".
Lo scorso anno ben 417 ragazzi che hanno raggiunto la media del 7, hanno ottenuto una borsa di studio maggiorata, pari a 532,5 euro, così come 56 studenti diversamente abili, mentre a tutti gli altri alunni è stata assegnata la borsa di studio base di 426 euro, per un totale di 581.596,5 euro a favore di 1.247 giovani.
Anche in questo anno scolastico, l'aver conseguito la media del 7 darà diritto ad una borsa di studio di importo maggiorato del 25%, così come previsto anche per gli studenti in situazione di handicap certificato, per i quali si prescinde dal requisito del merito, ferma restando la condizione reddituale ed il completamento dell'anno scolastico.
Le domande vanno fatte su un apposito modulo e presentate entro le ore 13:00 del 3 marzo 2014 alla segreteria della scuola frequentata, oppure presso l'organismo di formazione professionale accreditato per l'obbligo di istruzione che opera nel sistema regionale IeFP. Si ricorda che, qualora in fase di controllo vengano rilevate dichiarazioni non veritiere, i contributi economici concessi saranno revocati, con il recupero delle somme eventualmente già erogate, e il fatto sarà segnalato all'Autorità giudiziaria affinché rilevi l'eventuale sussistenza dei reati di truffa ai danni dello Stato o ad altro Ente Pubblico, falsità materiale, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, uso di atto falso.
Moduli e informazioni sono reperibili presso le segreterie delle scuole; le segreterie degli organismi di formazione professionale accreditati per l'obbligo di istruzione; la pagina web del Servizio Programmazione Scolastica, Educativa ed Interventi per la Sicurezza Sociale della Provincia di Reggio Emilia http://scuola.provincia.re.it; l'Ufficio Borse di Studio della Provincia, situato a Reggio Emilia, in via Mazzini n. 6, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8:45 alle 12:45, il martedì e giovedì, previo appuntamento, anche dalle 15:00 alle 17:00. Tel. 0522/444.815 - Fax 0522/444.822 - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Obbligo dei dipendenti pubblici di comunicare ai loro superiori a quale sindacato sono iscritti, se decidono di cancellare l'iscrizione e/o cambiare siglia sindacale: le organizzazioni del comparto scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, hanno richiesto un incontro urgente al Dirigente dell'Ambito scolastico Provinciale -

Parma, 27 gennaio 2014 -

Sono passati oltre dieci giorni dall'emissione di un provvedimento del Ministero dell'Economia (Ragioneria dello Stato- sede di Parma), che vorrebbe imporre, nel solo territorio Parmense, l'obbligo di far controfirmare le adesioni sindacali dei dipendenti della Pubblica Amministrazione ai capi ufficio di ogni singolo lavoratore. Nel caso degli insegnanti sarebbe il preside, sottoponendo così i singoli ad una schedatura che contrasta con le più elementari libertà individuali. Addirittura nemmeno la Pec degli interessati è ritenuta valida, per iscriversi ad un sindacato dovrebbe provvedere l'amministrazione di appartenenza. Le organizzazioni del comparto scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, hanno richiesto un incontro urgente al Dirigente dell'Ambito scolastico Provinciale (ex Provveditore agli Studi), affinché l'amministrazione scolastica rifiuti questo adempimento improprio che le viene richiesto e si adoperi per farlo ritirare. Sulla vicenda interviene Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti: "Registriamo che, seppur dopo due settimane, l'unico politico che ha mostrato una qualche reazione a questo provvedimento è l'on. Patrizia Maestri, la quale ci ha assicurato il suo intervento con l'intento di risolvere la questione. Tutti gli altri sembrano infischiarsene di una così pesante compressione dei diritti che colpisce il Parmense"; Maria Gentilini della Cisl: "Spero che si dedichi la dovuta attenzione alla risoluzione del problema, siamo di fronte ad un diritto riconosciuto dalla costituzione oltre che dalla legge".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams)

 

Giovedì, 23 Gennaio 2014 17:37

Modena, open day al centro scolastico La Carovana

In vista delle iscrizioni all'anno scolastico 2014-2015, sabato 25 gennaio apre le porte al pubblico il centro scolastico La Carovana -

Modena, 23 gennaio 2014


In vista delle iscrizioni all'anno scolastico 2014-2015, dopodomani - sabato 25 gennaio - apre le porte al pubblico il centro scolastico La Carovana, che si trova a Modena in via Piccinini 20-angolo via Fratelli Rosselli. Dalle 10 alle 12 si possono visitare il nido d'infanzia "La Carovana" e la scuola secondaria di primo grado "San Giuseppe", lo storico istituto fondato a inizio Novecento dai Padri Salesiani e rilevato nel 1986 dalla cooperativa sociale La Carovana. Durante l'open day è possibile visionare le aule, incontrare gli insegnanti e porre domande sulla proposta educativa de La Carovana.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

Presentati i dati contenuti nell'Annuario scolastico 2013-2014 realizzato dalla Provincia in collaborazione con l'Ufficio scolastico territoriale. Alunni a quota 83.312 -

Reggio Emilia, 23 gennaio 2014 -

"Una scuola reggiana di qualità che viene rappresentata in questo annuario in tutta la sua ricchezza". Ilenia Malavasi, assessore provinciale all'istruzione, ha aperto con queste parole la conferenza stampa di presentazione dell'Annuario Scolastico provinciale, giunto all'edizione numero 20, che nasce da una collaborazione tra la Provincia di Reggio Emilia e l'Ufficio scolastico regionale. Assieme a lei c'erano Silvia Menabue, dirigente dell'Ufficio scolastico regionale ambito territoriale per la provincia di Reggio Emilia, Luciano Bonacini, dirigente scolastico dell'Istituto San Vincenzo de Paoli nonché curatore dell'Annuario e Luciano Rondanini, ispettore del Miur (Ministero dell'Istruzione, università e ricerca).
"Il sistema prescolare – ha proseguito l'assessore – continua a rappresentare un vanto per le nostre comunità, sebbene la crisi stia incidendo negativamente sulle iscrizioni. Grazie alle scelte compiute nel tempo e al sistema integrato sostenuto con convinzione da tutti i soggetti continuiamo infatti ad avere ottime percentuali di copertura, molto vicine agli standard europei".
Un altro dato che l'assessore mette in luce è quello relativo al costante aumento del tempo pieno: "Si tratta di un segnale significativo, di una scelta che vede protagoniste le famiglie, e questo a fronte invece della progressiva scomparsa del tempo prolungato nelle scuole medie".
"Il quadro che esce da questo annuario – ha aggiunto l'assessore Malavasi – è quello di una scuola complessa, ma di grande qualità che, grazie a tutti gli attori in campo, a partire dai dirigenti scolastici e dal corpo docente, al supporto dell'Ufficio scolastico e alla forte volontà di tutti gli enti locali, ha saputo resistere in un periodo di tagli e garantire un servizio fondamentale per la crescita di ogni cittadino con passione e competenza".

Tutti i numeri della scuola reggiana
La popolazione scolastica reggiana si attesta a 83.312 studenti. Nell'anno scolastico 2013/2014, mentre la scuola primaria e secondaria di I° e II° grado registra il consueto incremento degli iscritti, nella fascia 0-6 anni, dove si evidenziano maggiormente gli effetti della crisi economica, si è verificato un calo significativo nei bambini. Quindi il quadro è stabile, con un calo di 122 unità che interessa esclusivamente la fascia prescolare.
Venendo ai numeri, l'istruzione pubblica accoglie oltre il 79 per cento del totale della popolazione scolastica, percentuale che arriva a toccare e superare il 95 per cento degli iscritti se si considera la fascia della scuola dell'obbligo. Nel dettaglio, per quello che riguarda la prima infanzia, i servizi presenti sul territorio permettono di dare risposta al 31,2% per cento della popolazione in età (fascia 0-3 anni), mentre il sistema integrato delle scuole dell'infanzia (scuole statali, comunali e private) permette la quasi totale copertura. A seguito della riorganizzazione delle rete scolastica, fatta nel 2012/2013, la totalità delle istituzioni scolastiche del primo ciclo in provincia di Reggio Emilia è costituita da istituti comprensivi, a fronte di una percentuale che supera di poco il 79% in Regione e l'84% in Italia. Grazie poi all'attribuzione di posti aggiuntivi in organico di fatto, autorizzata dal Ministero per fare fronte alle scuole terremotate del 2012, nonché alle difficoltà e criticità delle scuole segnalate dagli enti locali della Regione, il numero medio di alunni per classe è rimasto pressoché invariato rispetto all'anno precedente, con una diminuzione in particolare nelle scuole secondarie di I° e II° grado.

Cosa è cambiato nella scuola reggiana
Da un punto di vista quantitativo nella scuola primaria e secondaria di I° e II° grado statale si riscontra un aumento della popolazione degli studenti: la popolazione scolastica complessiva è di 61.455 studenti, con un incremento di 496 alunni rispetto all'anno scolastico precedente. L'aumento è dello 0,4% nella scuola primaria, dove si registra una crescita per il 18esimo anno consecutivo, dell'1% nelle scuole secondarie di I° grado e dello 0,9 nelle scuole secondarie di II° grado, confermando un'inversione di tendenza positiva rilevata ormai da molti anni.
Gli iscritti nelle scuole non statali sono 2.208, pari al 3,5% dell'intera popolazione scolastica, con una sostanziale stabilità rispetto all'anno precedente. In particolare nella scuola secondaria di II° grado, dopo le profonde trasformazioni avvenute con nell'anno scolastico 2010/2011 con l'entrata in vigore dei regolamenti di riordino dell'istruzione superiore, si registra per il quarto anno consecutivo un'omogenea distribuzione di iscritti alle prime classi delle aree liceale, tecnica e professionale a differenza del dato regionale e nazionale.
"Questo dato – ha commentato l'assessore – rappresenta un punto di eccellenza delle nostre scuole rispetto alla forbice molto ampia tra licei e professionali che invece si registra a livello regionale e nazionale. Questo è un vanto reggiano, frutto di un lavoro attento in fase di orientamento e di un sistema di qualità della scuola che ha saputo dimostrare di essere all'altezza della sfida che ci attende: formare al meglio i nostri ragazzi, per aiutarli ad individuare la scuola migliore. Questo sta dando risultati positivi anche nelle bocciature, che calano sia alle medie sia alle superiori, sebbene rimanga ancora critico il biennio che rappresenta ancora un passaggio difficile per i ragazzi. A fronte di un calo delle bocciature, aumentano gli alunni sospesi e ritirati, mettendo in evidenza anche sul nostro territorio il tema della dispersione scolastica".

"I dati contenuti nell'Annuario scolastico rappresentano l'occasione per riflettere sul sistema d'istruzione nel suo complesso – ha aggiunto l'assessore - evidenziando tendenze la cui lettura, al di là delle cifre, è fondamentale per chi si occupa di politiche educative. In particolare sono due gli elementi che caratterizzano la scuola reggiana da un punto di vista demografico e riguardano gli studenti "stranieri" e quelli diversamente abili".
Una scuola che si dimostra quindi inclusiva, con un incremento delle iscrizioni degli immigrati in ogni ordine e grado, con un dato complessivo nelle scuole statali pari al 17,2%, che rende il contesto reggiano una delle province italiane con la più alta incidenza di studenti stranieri e una percentuale in aumento di alunni disabili, pari al 3,4%, con una sempre maggiore presenza nelle scuole secondarie di secondo grado a conferma della tendenza al prolungamento degli studi.

L'approfondimento
La sezione di approfondimento dell'Annuario è dedicata quest'anno all'illustrazione del progetto "Verso un sistema provinciale di valutazione", realizzato dall'Ufficio Scolastico provinciale di Reggio Emilia in collaborazione con la fondazione Manodori, l'associazione Soroptimist e il Rotary Club. La ricerca individua i legami tra il voto riportato dagli allievi al termine della scuola secondaria di I° grado in italiano e matematica ed altri indicatori, come occupazione e titolo di studio dei genitori, ricostruendo la biografia valutativa nelle due discipline dalla quinta elementare fino all'ultimo anno della media. Partendo quindi dalla lettura e dall'equiparazione dei dati raccolti si è cercato di promuovere nelle scuole coinvolte una cultura della valutazione, coinvolgendo non solo gli attori scolastici, ma anche i soggetti istituzionali dell'intera comunità.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Il comunicato della Gilda Insegnanti che informa sull'obbligo dei dipendenti pubblici di comunicare ai loro superiori a quale sindacato sono iscritti, se decidono di cancellare l'iscrizione e/o cambiare siglia sindacale -

Parma, 23 gennaio 2014 -

E' iniziata una nuova era di schedatura dei dipendenti pubblici per opinioni politico-sindacali, a fare da cavia di questa surreale novità che arriva dal Ministero dell'Economia sono coloro che lavorano a Parma. Una nota datata 15 gennaio della Ragioneria dello Stato "dispone" che non sono ritenute valide le iscrizioni ai sindacati se non sono controfirmate dai capi degli uffici di appartenenza di ogni dipendente. Nel caso specifico degli insegnanti, prima di iscriversi, cambiare sigla sindacale, o anche cancellarsi da un sindacato, lo devono dire al preside. Non basta più che un delegato del sindacato si occupi personalmente delle procedure del caso, come avviene dal dopoguerra. Una forma di controllo incredibile da dittatura sudamericana, che mette in soggezione le persone sul luogo di lavoro, identificandole e schedandole per opinione. Esiste la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori), all'art 8 vieta al datore di lavoro "di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore", esiste anche il più recente DPR 16 aprile 2013 n.62 (codice di comportamento dei dipendenti pubblici), che all'art.5 prevede esplicitamente che non si debba comunicare all'ufficio di appartenenza l'adesione a partiti e sindacati. Un atto di imperio che chiediamo di perseguire immediatamente, i diretti destinatari di quest'attacco non ci stanno, Salvatore Pizzo, della Gilda degli Insegnanti dice: "E' gravissimo chiediamo ai Ministri Saccomanni, D'Alia e Carrozza di interrompere questa indecenza, ci chiediamo perché sono partiti proprio da Parma". Il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio, ha informato, per adesso senza risposte, il Ministro Saccomanni, Il Ragioniere Generale dello Stato Franco, ed il Garante della Privacy Soro. Critico anche Simone Saccani della Cgil che ritiene gravissime queste pretese e annuncia battaglia. La Cisl esprime sorpresa e sconcerto tramite Maria Gentilini, ritiene il caso di Parma "un palese attacco che di fatto limita la libertà di scelta di appartenenza sindacale in aperto contrasto con le norme che tutelano i dati personali". Dello stesso avviso anche Ernesto Devodier dello Snals – Confsal.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)

 

La Gilda degli Insegnanti di Parma fa notare che non vi è stata la concertazione con le parti sociali, così come è previsto dalla legge regionale che disciplina queste situazioni -

Parma, 21 gennaio 2014 -

In merito alla recente decisione di avviare nuove classi del Liceo Sportivo al "Bertolucci" e la conseguente perdita del medesimo indirizzo da parte dell'Istituto "Giordani", al di là della normativa nazionale che regola la materia, la Gilda degli Insegnanti di Parma fa notare che quando, a livello locale, la Provincia ha predisposto gli atti di sua competenza (il Piano dell'Offerta Formativa Provinciale), non ha provveduto ad avviare la concertazione con le parti sociali, così come è previsto dalla legge regionale che disciplina queste situazioni.
Le parti sociali rappresentative nel comparto scuola sono le organizzazioni firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, tra cui anche la Gilda Unams, ma dalla provincia non si è mai saputo nulla. Il Coordinatore Provinciale della Gilda Salvatore Pizzo fa notare che: "Troppo spesso le istituzioni locali, quando si tratta di scuola, interloquiscono solo con certi dipendenti dell'amministrazione che sono assunti con la qualifica di dirigente scolastico, non si rendono conto che la rappresentanza collettiva di chi lavora nella scuola è ascritta alle Organizzazioni rappresentative".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams)

 

Venerdì, 17 Gennaio 2014 17:14

La Lega Nord sulle scuole di Busseto

Il comunicato stampa della Lega Nord sezione di Busseto in merito alla situazione delle scuole primarie nel Comune -

Busseto, 17 gennaio 2014 -

L'articolo apparso sulla Gazzetta di Parma nei giorni scorsi, relativo al rischio di chiusura della scuola primaria di Roncole Verdi, riporta alla luce un problema che ciclicamente e sempre più pesantemente si presenta a Busseto: ormai non si contano più tutti gli interventi dei Consiglieri Comunali di maggioranza e minoranza ispirati da una condivisione di intenti per il mantenimento della scuola di Roncole Verdi.
Il consigliere di minoranza della Lega Nord Stefano Capelli, va oltre, mette in evidenza anche le discutibili scelte della Dirigenza scolastica fatte in passato.
Infatti, all'epoca in cui non erano ancora stati imposti pesanti tagli ai Comuni, si era deciso di non richiedere il tempo pieno per l'Istituto Comprensivo di Busseto nonostante il Ministero avesse le risorse per concederlo, successivamente si classificarono le ore di refezione come orario curriculare, favorendo così l'emigrazione dei giovani scolari nelle vicine scuole di Soragna, Castione, Fidenza e Salsomaggiore.
Queste scelte, favorite anche dalla diminuzione demografica, hanno innescato una sensibile riduzione delle iscrizioni con conseguente soppressione delle classi prime e seconde a Roncole Verdi.
Per favorire le famiglie nella scelta di una scuola vicina e dotata di servizi essenziali, la Lega Nord si impegna a sollecitare le competenti istituzioni affinché ripristinino il tempo pieno nelle scuole di Busseto, unica soluzione per riuscire a mantenere un "presidio sociale e culturale irrinunciabile sul territorio".
Infine Capelli sottolinea che quest'anno i genitori, come stabilito dal Ministero, troveranno nella domanda di iscrizione anche l'opzione delle 40 ore e quindi avranno la possibilità di "far leva" con un cospicuo numero di richieste per la riattivazione del tempo pieno, garantendo così una nuova vita all'Istituto Comprensivo di Busseto.

Stefano Capelli

Consigliere Comunale e capogruppo "Lega Nord Padania" Comune di Busseto
Consigliere Unione Terre Verdiane

 

Venerdì, 17 Gennaio 2014 11:33

Reggio Emilia, Open Day al Nido Scuola Totem

Sabato 18 gennaio il nido - scuola dell'infanzia Totem di Reggio Emilia apre le porte a genitori e bambini per illustrare opportunità e progetti -

Reggio Emilia, 17 gennaio 2014 -


Sabato 18 gennaio dalle 9.30 alle 13.00 il nido - scuola dell'Infanzia Totem di Reggio Emilia apre le porte a genitori e bambini. Un'occasione importante per visitare gli spazi e gli ambienti guidati dal personale del servizio e per incontrare la pedagogista Margherita Chiarenza, l'atelierista e il personale insegnante che illustreranno il progetto pedagogico- didattico.
"Totem vanta ormai un'esperienza di oltre 15 anni nel settore educativo, eppure sembra che questa importante impresa nel mondo dell'educazione all'infanzia sia iniziata ieri - spiega Mirosa Macciò, responsabile dell'area infanzia della Cooperativa Sociale Ambra - Certo il coraggio non ci è mancato e soprattutto abbiamo creato un sistema educativo - organizzativo innovativo per quei tempi, ma già assai lungimirante. Siamo stati capaci di guardare avanti e oggi, in questi tempi non facili per tutti, in cui anche i servizi tradizionali cercano di trovare una formula più flessibile e rispondente alle esigenze delle famiglie, il Totem, da pioniere, continua il suo percorso offrendo come sempre servizi diversificati e mantenendo come priorità la qualità educativa. Sempre da pioniere – continua Macciò - Totem English Class, nido scuola inglese, ha raggiunto il quarto anno di attività incontrando il favore di numerose famiglie che hanno apprezzato l'intento educativo basato non sull'insegnamento di una seconda lingua, ma sul suo apprendimento inteso come altra opportunità di comunicazione. A partire da quest'anno, inoltre, Totem organizza laboratori e atelier rivolti a bambini e genitori frequentanti il servizio, ma anche aperti a tutta la cittadinanza".
Durante l'Open Day verranno illustrate le numerose opportunità offerte dal nido-scuola e a tutte le famiglie partecipanti verrà offerta una colazione speciale.
Ai primi 10 iscritti al nido entro il 30 di gennaio verrà applicato uno sconto del 5%sulla retta.

(Fonte: NIDO SCUOLA "TOTEM")

 

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