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Nel mese di marzo si sono registrati andamenti differenti tra le produzioni DOP italiane.

 

Alle importanti crescite di Grana Padano (+2,3%)  e Gorgonzola (+15,5%) si sono contrapposte quelle di Asiago (-7,1%) e Quartirolo Lombardo (-6,5%), stabile il Parmigiano Reggiano DOP (-0,1%).

In dettaglio:

 

GRANA PADANO: nel mese sono state prodotte 486.481 forme, con una variazione rispetto lo scorso marzo del +2,3%. Il risultato mensile è uno dei più alti degli ultimi anni e porta la variazione tendenziale a +2,4% rispetto al 2013.

 

PARMIGIANO REGGIANO: la produzione procede sugli stessi livelli del marzo scorso (-0,1%) andamento che si ripercuote anche sulla variazione tendenziale. La produzione del primo trimestre 2014 è pressoché invariata rispetto al 2013 (-0,05%)

 

GORGONZOLA: inizio 2014 sprint per il Gorgonzola la cui produzione nei primi tre mesi dell’anno è superiore di oltre il 15% rispetto al 2013. Dopo aver chiuso i mesi di gennaio e febbraio ampiamente in positivo anche il mese di marzo chiude con una crescita del 10,1% rispetto lo stesso mese nello scorso anno.

 

ASIAGO: negativa la produzione di Asiago DOP che nel mese cala del 7,1% accumulando da inizio 2014 una decrescita produttiva del 2,4%.

 

QUARTIROLO LOMBARDO: nonostante l’andamento negativo del mese di marzo (-6,5%) il Quartirolo Lombardo DOP riesce a mantenere una produzione consuntiva da inizio anno positiva (+4,4%). Merito soprattutto delle produzioni di febbraio che sono state superiori alla media.

 

Tutti i dati dettagliati sulle produzioni DOP sono visualizzabili nella sezione Economia/Produzioni DOP dal sito di ASSOLATTE

(Fonte Assolatte)

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 23 Aprile 2014 08:17

Settimana di passione per i lattiero caseari.

 

 

La settimana che conduce alla Pasqua si è distinta per una caduta generalizzata dei listini dei lattiero caseari.  Latte spot, Burro, Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno tutti chiuso al ribasso le loro quotazioni. 

- di Virgilio - 

Parma 23 aprile 2014 --

 

Il Latte Spot a Verona cede quasi il 5% portando il valore tra 39,18 e 40,21 /100 litri di latte accumulando perciò una perdita del 3,16% rispetto la media del 2013, l’anno dei record. Sul fronte del Burro i cedimenti maggiori vengono registrati a Parma e Reggio Emilia dove lo zangolato da creme fresche per la burrificazione perde il 4,65% scendendo quindi a 2,05€/kg. Appena dietro seguono le perdite delle creme che a Milano (1,72 €/kg) e Verona (1,70 -1,75€/kg) cedono rispettivamente il 3,37 e il 3,63%.

Flessioni meno marcate per le due principali DOP ma su tutte le piazze prese a riferimento. Il Grana Padano cede 5 centesimi sulla quotazione massima alla borsa di Mantova per entrambe le stagionature prese a riferimento (10 mesi e il 14-16 mesi di stagionatura). Sono invece 10 i centesimi lasciati sul campo a Milano per la stagionatura di 15 mesi (7,60 - 8,25€/kg) e 5 centesimi per la stagionatura di 9 mesi (7,0 - 7,10€/kg).

Analogo andamento è stato registrato per il Parmigiano Reggiano che perde 5 centesimi sulla stagionatura 12 mesi e 10 centesimi sul 24 mesi quotati alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma. Nello specifico la stagionatura 12 mesi e oltre è stata fissata tra 8,65 e 9,00€/kg mentre il 24 mesi scivola tra 9,80 e 10,15€/kg.

PRRE PR 24M GRAF GDE

- Parmigiano Reggiano - Smentite le voci di una raccolta unica - 

  • Lo ha confermato, senza esitazione, il presidente del Consorzio di Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano, in occasione di un incontro con gli operatori di settore  riuniti da “Agriverde” lo scorso 16 aprile a Noceto di Parma. Quindi smentite le voci che circolavano su questa opzione che, probabilmente, a qualcuno potrebbe non dispiacere. Giuseppe Alai ha invece sottolineato come le azioni del Consorzio devono convergere verso la redditività delle imprese di produzione attraverso 4 fondamentali pilastri:
  • quanto” produrre, 
  • come” produrre per la tutela della qualità avendo ben chiaro 
  • per quali mercati
  • per quali consumatori.

Altro punto forte che ha attratto l’interesse dei molti giovani presenti in sala, ha riguardato  l’illustrazione dei  piani produttivi, 2014 – 2016, in approvazione al MIPAAF, e in  particolar modo per quanto concerne il quantitativo di produzione da riservare ai giovani. 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Grana Padano, 1,5 milioni di forme vendute all’estero nel 2013 pari al 34% della produzione.

 

di LGC - Parma 14 aprile 2014 -

Non è stato certamente un 2013 tutto rose e fiori per settore alimentare e a questo non si è sottratto nemmeno il Grana Padano soprattutto per quanto riguarda la prima parte dell’anno. La conferma viene anche dal Presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano DOP, Nicola Baldrighi, intervistato da Assolatte. “ il 2013 si è chiuso positivamente, grazie ad un mercato del latte spot molto vivace. In Italia, il Grana Padano ha confermato i propri livelli di consumo e la sua leadership nel settore dei formaggi duri, con una quota del 49%. I risultati sono confermati dal calo delle giacenze, scese del 3%.

Sul fronte dei prezzi all’ingrosso, dall'inizio dell'estate abbiamo registrato una ripresa delle quotazioni, confermata anche a gennaio.”

L’adozione dei piani produttivi e l’export hanno contribuito al mantenimento dei prezzi su livelli di remuneratività. 

Nel corso del 2013 si è registrata infatti una contrazione della produzione del 3,3% rispetto il 2012. “ Sono risultati che soddisfano, - sottolinea il Presidente Baldrighi commentando i dati - ma occorre continuare a mantenere prudenza produttiva, e dedicare la massima attenzione alla qualità del prodotto.”

I dati diffusi dal Consorzio di Tutela del Grana Padano a inizio di aprile evidenziano come, anche per il mese di marzo, si sia confermata la tendenza all'aumento della produzione, con una variazione del +2,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
In ragione di tale recupero l'offerta del primo trimestre si assesta a quasi 1,4 milioni di forme, pari al +2,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. 

I primi segnali di cedimento dai mercati all’ingrosso si stanno manifestando complice anche il crollo del Latte Spot probabilmente condizionato dalla decrescita del valore del latte tedesco e austriaco.

Sul fronte dell’export il Grana Padano sta dando invece notevoli soddisfazioni. “ Nel periodo gennaio – novembre 2013, il Grana Padano - informa Nicola Baldrighi -  ha confermato la propria leadership di formaggio DOP più consumato nel mondo, con un incremento delle esportazioni del 5,87%. Confortante  soprattutto l'aumento del 7% rilevato nella UE, mentre nei paesi al di fuori dell’Unione europea, l’incremento è stato del 4%.” 

1,5 milioni di forme vendute all’estero nel 2013 pari al 34% della produzione del Consorzio Di Tutela del Grana Padano. 

“Un  dato positivo, - conclude Baldrighi - che in 15 anni vedrebbe più che quadruplicato l'export di Grana Padano, e che premia  il nostro lavoro. Il Consorzio ha investito all'estero con lungimiranza, in anni in cui il mercato interno prosperava, consapevole della forza di questa eccellenza del Made in Italy.”

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

 

La settimana che precede la Pasqua ha confermato la debolezza dei mercati lattiero caseari. Ma è con l’inizio della settimana corrente che la debolezza si è manifestata con maggiore evidenza. 

di Virgilio - 

Parma 16 aprile 2014 --

 

Il Latte Spot prosegue la sua tendenza al ribasso e cede 52 centesimi rispetto l’apertura d’aprile. Ma è con la settimana in corso che la debolezza si manifesta ancor più marcatamente. Lunedi 14 aprile, infatti, alla borsa veronese si sono aggiunte perdite per altri 2,5 euro fissando i prezzi tra 39,18 40,21/100 litri di latte (-6,95% sul mese precedente e -3,36% sull’anno precedente). Un andamento che, seppure più attenuato, segue la tendenza del prezzo del latte proveniente dalla Germania e dall’Austria quotato a 37,42€  (-11,11% rispetto il mese precedente e -10,28% in confronto annuale).  Analogamente il mercato del Burro e della Crema cede  prima 5 e poi altri 10 centesimi in soli otto giorni. Il Burro CEE quotato a Milano lunedi 14 marzo, ad esempio, si è fermato a 3,30€/litro ( -15 centesimi rispetto la quotazione del 31 marzo). La Crema di latte ad uso alimentare, nella settimana in esame, non ha registrato variazioni. Vale la pena di segnalare invece la perdita di 10 centesimi registrata lunedi 14 marzo: 1,75€/Kg. per la panna di centrifuga quotata a Verona e 1,72€/kg per la crema di latte milanese.

Prosegue la tendenza ribassista del Parmigiano Reggiano al quale si affianca anche quella del Grana Padano.

5 i centesimi ceduti dal “Parmigiano” su tutte le piazze e per le diverse stagionature prese in esame. Sulla Piazza di riferimento di Parma il 12 mesi di stagionatura è stato quotato tra 8,70 e 9,05€/kg (-0,56% sulla prima settimana di aprile) mentre il 24 mesi ha registrato una perdita dello 0,98% fissando i prezzi tra 9,90 e 10,25 €/Kg. Altrettanto dicasi per il Grana Padano DOP che ha ceduto 10 centesimi sia a Mantova che a Milano. Mantova infatti ha fissato tra 6,90 e 7,20€/kg il 10 mesi e tra 7,75 e 8,05 il 14-16 mesi.  Un ulteriore cedimento è stato registrato a Milano con l’inizio settimana fissando tra 7,00 e 7,10€/kg il 9 mesi e tra 7,60 e 8,25€/Kg il 15mesi. 

- Parmigiano Reggiano - produzione febbraio 2014 - 

- Nel mese di febbraio l'andamento della produzione di Parmigiano Reggiano ha confermato la fase di stabilizzazione che ha caratterizzato la seconda metà del 2013. Il numero di forme prodotte si è attestato a 267.948 evidenziando una contrazione dello 0,9% rispetto al mese di febbraio dello scorso anno. La crescita dei caseifici delle provincie di Reggio Emilia (+2,9%) e Bologna (+5,6%) è stata compensata dalla flessione rilevata a Mantova (-4,3%) e Modena (-1,1%). Più contenuto il calo finora registrato in provincia di Parma (-0,8%).

  • Grana Padano - produzione marzo 2014 -

Produzione di Grana Padano - marzo 2014

 - I dati diffusi dal Consorzio di Tutela del Grana Padano confermano anche per il mese di marzo la tendenza all'aumento della produzione, con una variazione del +2,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Grazie a tale recupero l'offerta del primo trimestre si assesta a quasi 1,4 milioni di forme, pari al +2,4% rispetto allo stesso periodo del 2013.

(Produzioni da fonte Ismea Servizi)

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Mercoledì, 09 Aprile 2014 10:11

Lattiero Caseario, "Parmigiano" in flessione.

 

 

 

Prosegue la discesa del latte spot. Parmigiano in flessione mentre il Padano conferma i prezzi dell’ottava precedente. Burro e crema stabile ma...

 

di Virgilio - 

Parma 09 aprile 2014 --

 

La prima settimana di aprile ha evidenziato prezzi in flessione per il Parmigiano Reggiano mentre per il Grana Padano i valori si sono mantenuti stabili seppure l’apertura della seconda settimana di aprile abbia già registrato una perdita sulla piazza milanese. Analogamente il burro pur nella conferma dei prezzi registrati nell’ultima ottava di marzo ha iniziato a manifestare segnali di  nuova flessione nella settimana in corso. Stabili da 4 settimane invece le creme a uso alimentare su entrambe le piazze di riferimento (Milano e Verona).

Prosegue la tendenza ribassista del latte spot. Ancora una perdita dello 0,61% si è registrata a Verona portando la forbice di prezzo a collocarsi tra 41,24 e 42,27€/100 litri di latte.

Entrando in maggiore dettaglio, il burro CEE ha confermato il prezzo di 3,45€/kg che resisteva dal 10 marzo ma già all’apertura della settimana borsistica in corso ha ceduto 5 centesimi (3,40€/kg). Stabile, come si diceva, il Padano nella settimana di riferimento ma occorre registrare che nella seduta di lunedi 7 aprile la borsa milanese oltre a registrare il segno negativo per il burro ha interrotto la debole stabilità del Grana Padano DOP lasciando sul terreno 10 centesimi sia per il 9 sia per il 15 mesi di stagionatura fissando i valori tra 7,05 e 7,15 (9 mesi) e 7,70 e 8,35€/kg (15 mesi). Invece confermata la tendenza ribassista per il Parmigiano Reggiano che perde 10 centesimi a Reggio Emilia e 15 a Parma per la stagionatura di 24 mesi, mentre il 12 mesi è rimasto sostanzialmente stabile seppure Milano abbia registrato una perdita di 10 centesimi già dalla settimana in corso. 8,85€/kg (12 mesi ) e tra 10,35 e 11,10 (24 mesi) sono infatti i prezzi fissati a Milano il 7 aprile.

PRRE 24M RE gde

- La Troika obbliga la Grecia a “allungare” la scadenza del latte fresco da 5 a 11 giorni. - 

 Con una maggioranza risicata, il Parlamento greco, ha approvato il provvedimento riguardante i termini di scadenza del latte fresco. Ufficialmente per liberalizzare il settore e favorire i consumatori mentre è cosa nota che la pressione della Troika è stata tale al punto di rischiare di compromettere l’ultima, indispensabile, quindi vitale trance di finanziamento da parte della UE. Con l’adozione del provvedimento che porta da 5 a 11 i giorni  per poter dichiarare il “latte fresco” sono state spalancate le porte del mercato interno al latte di altri Paesi, prevalentemente europei, che contribuiranno a sferrare un altro duro colpo alla economia ellenica. Il settore lattiero caseario greco, c’è da credere, subirà un colpo quasi mortale. La concorrenza è sacrosanta e il provvedimento era necessario ma non indispensabile.  L'ennesimo obolo che il governo di Atene ha dovuto pagare per ottenere gli ultimi aiuti di 10 miliardi di euro concordati con il secondo memorandum del 2012, che, tutto insieme, vale ben 130 miliardi di euro. Una spirale eutanasica si è innescata e sarà difficile da troncare: aiuti in cambio di austerity e ristrutturazione funzionale negli interessi dei paesi creditori. In questi tre anni non sembra che la cura dei ragionieri europei abbia sortito benefici effetti per i greci e l’economia interna.

 

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Mercoledì, 02 Aprile 2014 08:30

Torna a scendere il Latte Spot.

 

 

La tredicesima settimana è stata caratterizzata da una diffusa stabilità fatto salvo per il latte spot che a Verona ha ceduto quasi 1 euro. 

 

di Virgilio - 

Parma 02 aprile 2014 --

Il mese di marzo si chiude nel segno della stabilità per quanto riguarda le due principali DOP. Solo il Grana Padano e limitatamente alla piazza di Mantova ha risentito anche in quest’ultima quest’ultima settimana i marzo dell’ondata negativa della precedente che aveva travolto tutte le piazze e tutte le stagionature. Di atri 5 centesimi si sono ribassati i listini del Grana Padano alla borsa merci di Mantova quotando il 10 mesi tra 7,00 e 7,30 €/kg (-0,69%) e tra 7,85 e 8,15€/kg il 14-16 mesi. Nessuna variazione invece è stata registrata sulle altre piazze per entrambi i prodotti. Seconda settimana di tranquillità anche per le materie grasse. Burro e Creme non hanno subito variazioni in alcuna delle piazze prese a riferimento (Parma, Reggio E. Milano e Verona). Nello specifico il Burro CEE ha confermato i 3,45€/kg,, lo zangolato di panna fresca a Parma è rimasto invariato a 2,20€/kg. e 1,78€/kg la quotazione a Milano per la crema di latte alimentare. 

Al contrario il Latte Spot sta mostrando segni di forte instabilità. Alla borsa veronese ha ceduto quasi 1 euro fissando il prezzo tra 41,76 e  43,82€/100 litri latte (-3,49%). Seppure attenuata la 14esima settimana si è aperta con un ulteriore ribasso (-1,81%).  

 

- Parmalat acquista la società australiana Harvey Fresh specializzata nel settore dairy e presente anche nel mercato delle bevande a base frutta. - 

 Prosegue la strategia di sviluppo delle attività del Gruppo a livello internazionale Parmalat S.p.A. comunica che la propria controllata Parmalat Australia Pty Ltd ha acquistato, in data odierna, la società Harvey Food and Beverage Ltd (“Harvey Fresh”).

Con questa operazione, il Gruppo Parmalat rafforza la propria posizione nel mercato australiano espandendosi geograficamente nel Paese e diventa a pieno titolo un player nazionale. Questa acquisizione migliora la capacità di esportazione del Gruppo sui mercati asiatici. La società possiede due siti produttivi (Harvey e Griffith) ed impiega circa 250 persone. Nell’ultimo esercizio, il fatturato della società, espresso in euro, è stato pari a circa 113 milioni. L’enterprise value dell’attività acquisita è stato fissato, in euro, in circa 79 milioni e l’acquisizione è stata totalmente finanziata dal Gruppo con mezzi propri.

(Fonte Parmalat S.p.A  31 marzo 2014)

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La dodicesima settimana è stata caratterizzata dalla conferma di debolezza dei listini delle due principali DOP nazionali. In pausa i listini del Burro mentre il Latte Spot ha ceduto nuovamente in apertura della settimana in corso. 

 

di Virgilio - 

Parma 26 marzo 2014 --

 

La settimana che va dal 17 al 21 marzo ha, in via generale, riproposto i segnali di debolezza del comparto. Le de principali DOP, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, proseguono il loro percorso in riduzione di listino nelle principali piazze di contrattazione. Nello specifico il Grana Padano ha perduto 5 e 10  centesimi a Mantova per le stagionature di 10 e 14-16 mesi rispettivamente. Identico andamento è stato registrato a Milano dove il 9 mesi è stato quotato tra 7,10 e 7,25€/kg mentre il 15 mesi si è collocato tra 7,80 e  8,45€/kg.  Perdite tra i 5 e i 10 centesimi anche per il Parmigiano Reggiano DOP. Sulla piazza di riferimento parmense il 12 mesi ha fissato i listini tra 8,85 e 9,20€/kg mentre il 24 mesi con una perdita dello 0,96% ha chiuso tra 10,15 e 10,50€/kg.

Sul fronte del Burro e della Crema i listini si sono presi un momento di pausa, così come pure il Latte Spot trattato a Verona. Per quest’ultimo prodotto però la tregua sembra finita. Un marcato calo del 3,49% è stato infatti registrato lunedi (24 marzo) a Verona dove la quotazione è stata fissata tra 41,76 e 43,82/100 litri di latte. 

Latte Spot VR gde

- Il Latte in gravidanza fa bene alla mamma e al bambino - 

Un bicchiere di latte al giorno infatti assicura tanti nutrienti, fondamentali per una gravidanza in salute. Fa bene alla mamma per il contenuto di importanti elementi tra i quali le vitamine che aiutano la salute e la bellezza in gravidanza, tra cui la vitamina A, C, D, E e K, l'acido folico e la riboflavina. Ma fa molto bene anche ai bambini. Come è stato pubblicato sull'European Journal of Clinical Nutrition, i figli delle donne che bevono latte in gravidanza, circa un bicchiere al giorno, diventano anche più alti. I ricercatori hanno misurato l'altezza di circa 800 ragazzi danesi di 25 anni; confrontandola con il consumo di latte da parte delle madri in gravidanza si è notata una certa correlazione positiva tra l'assunzione dell'alimento e la statura dei giovani, sia maschi sia femmine.

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Mercoledì, 19 Marzo 2014 08:24

Formaggi, Parmigiano e Padano in leggera flessione.

 

L’undicesima settimana dell’anno conferma la debolezza dei mercati delle materie grasse. Le due principali DOP mostrano tenui segnali di cedimento. 

 

di Virgilio - 

Parma 19 marzo 2014 --

 

La settimana che va dal 10 al 14 marzo ha riproposto marcati segnali di debolezza sui listini delle materie grasse. Le principali borse prese a riferimento hanno rafforzato i segni negativi dell’ottava precedente. Unica nota positiva è rappresentata dalla conferma dei valori nelle quotazioni di apertura della settimana borsistica in corso per quanto riguarda il burro, la panna e il latte spot.

Nello specifico il Latte Spot ha ceduto il -2,27% registrando una forbice tra 43,82 e 44,85€/100 litri sulla piazza di Verona. Medesima sorte è stata riservata al burro con perdite di diversi centesimi registrati in tutte le piazze considerate.  A milano il Burro CEE ha perso l’1,43% quotando 3,45€/kg. Un calo più marcato per lo zangolato milanese che ha registrato un -3,45% fissando a 2,80/kg. Perdite più modesta invece per il burro di centrifuga quotato a 3,65 con una riduzione del -1,35%.

Come era prevedibile il listino di venerdi 14 marzo, relativamente al Burro zangolato, di Parma ha subito la tendenza flessiva registrata sulle altre piazze con una perdita secca di 10 centesimi allineandosi perfettamente alla quotazione di 2,20€/kg fissata a Reggio Emilia  il martedi precedente..  Flessioni più lievi invece per le creme. Ferma la quotazione di Milano a 1,78€/kg mentre Verona ha ceduto solo lo 0,56% e la forbice di prezzo è compresa tra 1,78 e 1,80€/kg.  

Come già evidenziato la scorsa settimana, anche in questa ottava di rilevazione, le quotazioni all'origine dei due formaggi grana a denominazione hanno continuato la loro fase discendente. Milano ha sostanzialmente tenuto i listini rimandando alla ottava in corso la registrazione delle perdite.  A Mantova invece i segnali flessivi si erano già espressi e l’ottava in esame ha registrato i seguenti prezzi: tra 7,15 e 7,45 /kg il valore del 10 mesi e tra 8,00 e 8,30 il 14.16 mesi di stagionatura. 

Sul Fronte del Parmigiano Reggiano 10 centesimi sono stati perduti a Parma che ha quotato tra 8,90 e  9,25€/kg il 12 mesi e tra 10,25 e 10,60€/kg il 24 mesi. 

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Mercoledì, 12 Marzo 2014 08:19

Leggero calo del "Parmigiano" e del "Padano".

 

 

Marzo si è aperto all’insegna della stabilità. Segnali di cedimento per il Parmigiano Reggiano sulla piazza di Parma e del Padano a Mantova. La seconda settimana di marzo si è aperta con flessioni  diffuse sui derivati del latte.

 

di Virgilio - 

Parma 12 marzo 2014 --

Il mese di marzo si è aperto con listini che, sostanzialmente, hanno replicato l’ultima settimana di febbraio fatto salvo il latte spot che a Verona ha chiuso con un -1,12% fissando tra 44,85 e  45,88€/100 litri  la forbice di prezzo e il Parmigiano Reggiano che ha ceduto 5 centesimi alla borsa di riferimento parmense. Analogamente il Grana Padano DOP, pur dimostrando una diffusa stabilità, riporta segnali di cedimento a Mantova con una contrazione di 5 centesimi dei listini. La settimana in corso invece mostra segnali di cedimento soprattutto sui derivati del latte interrompendo la tregua durata solo due settimane. 5 centesimi perduti dal Burro CEE a Milano e 10 centesimi perduti dallo zangolato a Reggio Emilia (2,20 €/kg) rispettivamente lunedi 10 e martedi 11 marzo.  Flessione confermata anche a Verona (10 marzo) per quanto riguarda il latte spot che segna una ulteriore caduta del 2,27% . 

parmalat-camion cibus gde 

  - Parmalat annuncia i dati di bilancio 2013 - 

“In uno scenario economico globale –si legge nella nota della società - ancora determinato da incertezza, pur in presenza di segnali di ripresa provenienti dai paesi ad economia sviluppata, il Gruppo conferma obiettivi di crescita di fatturato e margine operativo lordo, in linea con l'andamento positivo degli ultimi esercizi”.  La società di Collecchio ha comunicato di di aver chiuso l’esercizio 2013 con un fatturato netto di 5.350,3 milioni di euro, in aumento di 123,2 milioni (+2,4%) rispetto al 2012. Il margine operativo lordo è stato di 437,2 milioni, -1,6% nel confronto annuo mentre l’utile fa segnare un incremento di 139,7 milioni di euro attestandosi a 221 milioni e le disponibilità finanziarie nette sono pari a 1.065,6 milioni, +255,8 milioni rispetto a fine 2012. “Per il 2014, - prosegue la nota - a tassi di cambio e perimetro costanti ed escluso l’effetto dell’iperinflazione, Parmalat stima un fatturato netto e un Ebitda in crescita del 3%, nonostante i primi due trimestri possano risentire ancora delle difficoltà derivanti dall’andamento dei mercati e del prezzo del latte”.

Share Price del 11/3/2014 ore 17,30 - 2,520€

 

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Finalmente si arresta la caduta dei prezzi del burro. Leggera ripresa per le creme a uso alimentare e del latte spot. 

 

di Virgilio - 

Parma 03 marzo 2014 --

Il mese di febbraio si chiude con un segno positivo relativamente alle quotazioni del burro. Confermati i listini della settimana precedente salvo per la  Crema a uso alimentare che a Verona ha guadagnato due centesimi (1,78€/kg). 

Generalmente stabili i prezzi delle due principali DOP seppure si debba registrare, dopo molte settimane di solida stabilità, due segnali di controtendenza. Il Grana Padano ha  infatti perduto 10 centesimi alla borsa mantovana per entrambe le tipologie prese in considerazione. Una tendenza che sembra riflettersi anche sul “Parmigiano” almeno per quanto rilevato a Reggio Emilia e Milano. Nella prima seduta di marzo, infatti, sono stati 5 e 10 i centesimi perduti nei rispettivi listini.

  

 

Tabella riassuntiva

 

- Aggiornamento produzioni Grana Padano e Parmigiano Reggiano - 

Grana Padano - E' proseguita anche nel mese di febbraio la tendenza positiva per la produzione di Grana Padano. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela sono state prodotte 424.681 forme pari al 2,3% rispetto in più rispetto al mese di febbraio dello scorso anno. La produzione cumulata per i primi due mesi è stata pari al +2,4% anche se va interpretata in considerazione della flessione registratasi nel 2013 proprio nella prima parte dell'anno; resta negativo, infatti, il confronto con il primo bimestre 2012 (-3,3%).

Parmigiano Reggiano - In apertura d'anno si è confermato per la produzione di Parmigiano Reggiano il trend del secondo semestre 2013: in base ai dati diffusi dal Consorzio di tutela sono state prodotte 287.153 forme registrando un aumento dello 0,8% rispetto al mese di gennaio 2013.
A livello provinciale si sono registrati andamenti piuttosto differenziati: in crescita la produzione dei caseifici in provincia di Reggio Emilia, Modena e Bologna, con incrementi rispettivamente pari al 3,3%, 2,4% e 5,9%; una contrazione del 5% a Mantova ed un calo contenuto allo 0,6% a Parma. (Fonte Ismea)

 

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