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Martedì 17 luglio, alle 21, appuntamento in Piazza Tasso con uno spettacolo di musica e danza originale e raffinato, con musicalità tratte dalle culture più antiche

SERRAMAZZONI (MO) – Entra nel vivo il Festival Bruno Serri, che martedì 17 luglio, alle 21, fa tappa in Piazza Tasso, a Serramazzoni, con lo spettacolo di musica e danza "Babele" Il suono prima del suono", che vede protagonista la Bosso Concept Ensemble con Ivana Zecca al clarinetto, Davide Bendramin al bandoneòn e fisarmonica, Jorge A.Bosso al violoncello e Paolo Baldini al contrabbasso.

Lo spettacolo vuole mettere in scena un affresco sonoro nel mondo policromo e ridondante dell'Est europeo, dalla musica gitana al klezmer con influenze e contaminazioni delle sonorità slave, rumene, bulgare e balcaniche, fino alla musica egiziana e orientale, ricca di tradizioni mistiche e spirituali, trascinante per la sincera malinconia, ma anche per l'allegria e la spensieratezza che riesce a trasmettere.

Le storie che accompagnano queste tradizioni sono d'amore e di tragedia, di riscatto e redenzione per musicisti, saltimbanchi e predicatori itineranti. E le stesse sfumature ed emozioni si ritrovano anche nelle musiche della festa della nostra tradizione popolare nei campi e nelle danze che accompagnano la vita.

Il concerto sarà arricchito dalla presenza di due giovani talenti della danza classica, Daniele Romagnoli e Sofia Ugoletti, Del Asd Centro Danza Appennino.

L'iniziativa è sostenuta dalla fondazione Cassa di Risparmio di Modena dalla regione Emilia-Romagna e dal Comune Di Serramazzoni con il contributo del Comune di Lama Mocogno, Montecreto, Fanano.
Prossimo appuntamento del Festival Bruno Serri: Mercoledì 18 luglio a Lama Mocogno, alle ore 21,00 presso il Teatro all'aperto "La Rotonda".

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Nuovo appuntamento per il Festival "Il Po ricorda": domani, venerdì 13 luglio alle 17.30, gli spazi museali del Centro visite del Parco fluviale del Trebbia ospiteranno la conferenza di Elisa Ponzi, dell'associazione Arti e Pensieri, dedicata al sito pluristratificato di Santa Margherita come vera e propria "macchina del tempo".

Prosegue quindi il viaggio alla scoperta della città romana, mettendo in luce le scoperte emerse dagli scavi archeologici condotti tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80 dove oggi ha sede l'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Elisa Ponzi ha dedicato alla storia di quest'area la propria tesi di laurea: la conferenza sarà occasione per approfondire la vitalità della colonia romana di Placentia anche sotto il profilo della produzione artigianale, analizzando i ritrovamenti di ceramiche e fornaci da cui si evidenzia un fiorente mercato di vasi per la tavola, la cucina e la conservazione delle derrate alimentari.

Per i bambini, contestualmente, sarà possibile cimentarsi in un laboratorio archeologico tra scavi, individuazione di reperti e documentazione, come in un vero cantiere. Come sempre, operatori didattici specializzati guideranno le attività rivolte ai più piccoli.

Il prossimo appuntamento in calendario è il concerto del 27 luglio, in collaborazione con Orzorock Music, preceduto da una mostra fotografica presso il Centro visite del Parco Fluviale del Trebbia e accompagnato da visite guidate, laboratori artistici, navigazioni e altre sorprese. Per la partecipazione agli aperitivi sarà gradita una piccola offerta a sostegno delle attività dell'Associazione Arti e Pensieri.

"Il Po ricorda" si svolge in collaborazione con l'Amministrazione comunale, l'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia occidentale, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e il patrocinio del Via Francigena Collective Project 2018.

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Sabato 14 luglio, nella magnifica cornice del Cortile della Rocca Municipale, l'Associazione Culturale Amici di Verdi e il Comune di Busseto in collaborazione con il Museo Renata Tebaldi e con il contributo di Fondazione Cariparma assegnano il prestigioso premio "Verdi d'Oro Città di Busseto" al celebre soprano Aprile Millo.

Il premio viene assegnato agli artisti che hanno onorato nel mondo il nome del Maestro Verdi: per la prima volta è stato consegnato a Carlo Bergonzi nel 1972, poi hanno ricevuto il premio anche Renata Tebaldi (1973); Fiorenza Cossotto (1974); il Coro del Teatro alla Scala (1975); Piero Cappuccilli (1978); Cesare Siepi (1979); Renato Bruson (1985); Ghena Dimitrova (1987); Riccardo Muti (1992); Placido Domingo e Franco Zeffirelli (2002); Zubin Mehta (2014) e Leo Nucci (2016).

La consegna del premio ad Aprile Millo si terrà alle ore 21.00 e sarà preceduta da un concerto in memoria di Carlo Bergonzi, nell'imminenza del quarto anniversario della morte, con la partecipazione del baritono Roberto De Candia, del soprano Gioia Crepaldi, del tenore Rubens Pelizzari accompagnati dal pianoforte del maestro Elio Scaravella. A consegnare la targa premio ad Aprile Millo saranno il presidente dell'Associazione Amici di Verdi - che quest'anno celebra il 50esimo di fondazione - Maestro Fabrizio Cassi e il sindaco del Comune di Busseto Giancarlo Contini. La Millo ha iniziato la sua carriera proprio a Busseto vincendo nel 1978 il concorso internazionale "Voci Verdiane": è stata una delle regine del Metropolitan dove ha interpretato le eroine verdiane di Aida, Desdemona, Luisa Miller e Leonora de "Il Trovatore"; alla Scala ha esordito interpretando Elvira di Ernani. Per il terzo anno consecutivo l'artista terrà a Busseto la Masterclass di Interpretazione e Canto Lirico rivolta a cantanti lirici e studenti di canto italiani e stranieri.

"Aprile Millo - commenta il presidente degli Amici di Verdi Fabrizio Cassi - merita il Verdi d'oro per la sua straordinaria carriera svolta in tutti i più grandi teatri del mondo e con i più grandi interpreti del mondo dell'opera a cominciare dal nostro Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, James Levine, Sinopoli e tanti altri. Inoltre è bello che Busseto l'abbia premiata nel 1978 col Primo premio del concorso Voci Verdiane per indicarle l'inizio della professione e la premi ora per celebrarne la luminosissima carriera col Verdi D'Oro. Busseto vuole esser sempre più nel destino di Aprile Millo". Emozionato anche il sindaco Giancarlo Contini che ricorda la premiazione del 1978 per mano del commendator Bergonzi: "Un onore per Busseto attribuire il premio ad una grande artista verdiana che ha cantato in tutto il mondo a fianco di Bergonzi. Ringrazio - conclude - gli Amici di Verdi per l'assidua ricerca sulle voci che porta al conferimento del Verdi d'Oro".

Biglietti

I biglietti per il concerto e la premiazione sono disponibili in prevendita alla sede degli Amici di Verdi, in via Roma 119, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Da martedì 10 luglio i soci potranno acquistare il biglietto a 10€, mentre venerdì 13 e sabato 14 saranno disponibili i biglietti per la libera vendita a 15€. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto.

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Ieri la Mostra "Giapponizzati. Racconti di un viaggio di moda" ha chiuso i battenti dopo 18 giorni di effettiva apertura facendo registrare un risultato pari a 12.304 visitatori, dato certificato dal conta persone elettronico presente all'ingresso della Chiesa di San Carlo. Dal giorno dell'inaugurazione, giovedì 7 giugno, migliaia di persone hanno raggiunto il centro storico di Modena, per ammirare questo importante allestimento curato da Stefano Dominella, Presidente della Maison Gattinoni.

Tantissime le testimonianze positive raccolte nel libro presente all'ingresso della Chiesa. La parola più ricorrente è stata "emozionante". Per Modenamoremio il Direttore Maria Carafoli sottolinea che "è stato "emozionante" anche e soprattutto riscontrare quanto questa Mostra sia stata visitata da turisti stranieri, risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione con Modenatur, tour operator specializzato nell'accoglienza a Modena."

Molto gradito è stato anche il programma degli eventi collaterali, curato da Fabio Ceppelli in collaborazione con l'Associazione Culturale Symballein, che ha visto la realizzazione di due appuntamenti: la "Dimostrazione origami" con Noryko Tayama e la "Dimostrazione di vestizione kimono" con Yamaguchi Sachiko.

Questo importante ed elegante progetto espositivo è stato organizzato da Modenamoremio, società di promozione del centro storico, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e il Comune di Modena.

Cogliamo l'occasione per ringraziare pubblicamente il Prof. Giuliano Albarani e la Dott.ssa Edith Barbieri, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Collegio San Carlo. Ringraziamo inoltre per l'importante sostegno la Camera di Commercio di Modena, Iris Ceramiche, Grani&partners, Usco e BPER Banca.

Le più belle canzoni dei Beatles con una grande orchestra sinfonica e la voce di Lucina. Questa sera il sogno di tanti fan della mitica band di Liverpool diventerà realtà. Appuntamento alle ore 21 all'Auditorium in Largo Mahler (Milano) con l'Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi" diretta da Giovanni Marziliano.

L'EVENTO

Chi non conosce le melodie dei Beatles? John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr hanno scritto la storia della musica mondiale. Non solo hanno rivoluzionato la musica pop ma hanno anche influenzato milioni di giovani nel mondo, lasciando il segno nella cultura pop del Novecento. Un successo rimasto intatto a quarant'anni di distanza dallo scioglimento del gruppo. Perché la Beatlesmania attraversa le generazioni e non si placa mai. Ecco allora che la rassegna "EstateSforzesca"  propone alcune delle più belle canzoni dei Beatles arrangiate per orchestra sinfonica. La splendida voce di Lucina accompagnerà l'orchestra: un mix esplosivo da vivere sotto le stelle dell'estate milanese.

LE CANZONI

Il programma prevede alcune delle canzoni più famose: All you need is love, Lucy in the sky with diamonds, Twist and shout, Strawberry fields forever, Penny Lane ed Hey Jude sono solo alcuni dei successi che il pubblico potrà cantare. I posti a sedere disponibili saranno 500. Quelli in piedi circa 1200. I biglietti saranno disponibili la sera stessa alla biglietteria del Castello (Torre del Filarete) a partire da due ore prima dell'inizio del concerto. L'accesso del pubblico è consentito dalle ore 20,30. 

LUCINA

Nata da una famiglia di artisti, la cantante, classe 1991, ha un curriculum di tutto rispetto. Dal 2008 al 2010 a soli 17 anni interpreta Flora nel musical su ghiaccio "Winx On Ice", affiancando nella tournee italiana ed europea le pluri-campionesse Carolina Kostner, Silvia Fontana e in Russia Irina Slutskaya. All'età di 19 anni vince una borsa di studio che le permetterà di trasferirsi a Roma per frequentare per 3 anni l'accademia EUTHECA "European Union Academy of Theatre and Cinema". Nel 2015 vince il suo primo concorso per il Musical "LiebeStirbtNie" (Love NeverDies, The Phantom of The Opera II, regia di Andrew Lloyd Webber) per il ruolo di Ensemble - Cover MegGiry (co-protagonista). Nel 2018 sarà impegnata in "Non si uccidono così anche i cavalli" con la regia di Giancarlo Fares e coreografie di Manuel Micheli.

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Mercoledì, 04 Luglio 2018 09:44

Musei Civici, gli appuntamenti del fine settimana

L'ingresso ai Musei Civici di Parma è gratuito: riscopri il patrimonio dei musei e degli spazi espositivi del Comune di Parma grazie a iniziative, visite guidate e workshop gratuiti per grandi e piccini, realizzati da personale specializzato dei Musei e promossi dall'assessorato alla Cultura del Comune di Parma.

Sabato 7 luglio

Castello dei Burattini
ore 11.00: visita guidata Burattini e marionette
Uno speciale percorso per conoscere i personaggi che popolano il magico mondo dei burattini. Per tutti. Durata: 1 ora. Non è necessaria la prenotazione.

Pinacoteca Stuard
ore 15.30: Viaggio in Pinacoteca
Sono in arrivo le vacanze: ispirati dai pittori della Pinacoteca, i bambini potranno dipingere ad acquerello il mare come il Tempesta, le colline, i laghi e i boschi come Giulio e Guido Carmignani, immaginando di viaggiare con la fantasia e... i pennelli! Età: 4 – 9 anni. Durata: 1 ora e 30 minuti. Max 20 bambini. È gradita la prenotazione: tel. 0521-508184.

ore 16.30: visita guidata alla Collezione. Non è necessaria la prenotazione.

Domenica 8 luglio

Castello dei Burattini
ore 11.00: visita guidata Burattini e marionette
Uno speciale percorso per conoscere i personaggi che popolano il magico mondo dei burattini. Per tutti. Durata: 1 ora. Non è necessaria la prenotazione.

ore 16.30: La favola delle teste di legno
Spettacolo di burattini della Compagnia "I Ferrari". Non è necessaria la prenotazione.

Pinacoteca Stuard
ore 16.30: visita guidata alla Collezione. Non è necessaria la prenotazione.

Musei Civici - Orari di apertura nel weekend
Pinacoteca Stuard e Castello dei Burattini: sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30.
Museo dell'Opera e Casa del Suono: sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Casa natale Arturo Toscanini: sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, domenica dalle 10.00 alle 18.00

Contatti

Castello dei Burattini: tel 0521-031631 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Pinacoteca Stuard: tel 0521-508184 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Casa della Musica: tel 0521-031170 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Lunedì, 02 Luglio 2018 16:37

"Aperitivo in Torre"

Un aperitivo così in centro, che a Modena più in centro di così non si può. In ogni venerdì sera a luglio e agosto, infatti, sono in programma alle 19.30 visite guidate gratuite alla Ghirlandina, previo pagamento del biglietto d'ingresso, intitolate proprio "Aperitivo in Torre", che si concludono, appunto, con l'offerta di un aperitivo ai partecipanti.

Durante le visite, le guide spiegheranno la storia e la funzione civico-religiosa avuta sin dal medioevo dalla Torre simbolo della città, che si staglia nel cuore di Modena, al centro del sito Unesco di piazza Grande, patrimonio dell'umanità. Durante il percorso di salita di 200 gradini, si racconteranno la sala della Secchia rapita, quella degli Strumenti Scientifici e quella dei Torresani, con i suoi capitelli scolpiti recentemente restaurati, da cui si può ammirare dall'alto il panorama cittadino.

L'appuntamento, come detto, si ripete ogni venerdì di luglio e agosto, con ritrovo sempre nella biglietteria della Ghirlandina alle 19.15 per l'acquisto del ticket, mentre la visita guidata inizia alle 19.30 per terminare con il brindisi di saluto finale per tutti.

Anche i bambini, se accompagnati, possono partecipare.

La prenotazione per massimo 25 persone è obbligatoria via e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La visita guidata e l'aperitivo sono gratuiti previo pagamento del biglietto d'ingresso alla Ghirlandina (3 euro, ridotto 2 per bambini e studenti 6-26 anni, over 65, gruppi di minimo 10 partecipanti; gratis per bimbi fino a 5 anni, disabili con accompagnatori, giornalisti, guide turistiche e insegnanti che accompagnano classi); oppure biglietto Unico Sito Unesco da 6 euro a validità illimitata per Ghirlandina, Acetaia Comunale (prenotazione allo Iat per venerdì pomeriggio, sabato e festivi mattina e pomeriggio), Sale storiche di Palazzo Comunale e Musei del Duomo.

La torre è aperta con orario estivo: da martedì a venerdì 9.30-13 e 15 -19; sabato, domenica, festivi orario continuato 9.30-19 (ingressi fino a mezz'ora prima della chiusura).

Iat Informazione e Accoglienza Turistica tel. 059 2032660 www.visitmodena.it.

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Venerdì, 29 Giugno 2018 09:26

Multifix, 100 anni di serial.

MUTIFLIX 100 ANNI DI SERIAL -  AL CINEMA RITROVATO LE 15 PUNTATE DI WOLVES OF KULTUR, SERIE AMERICANA DEL 1918 DI SPIONAGGIO BELLICO INDUSTRIALE DA VEDERE IN UN VERA SALA CINEMATOGRAFICA D'INIZIO NOVECENTO.

Un secolo di serial. Le serie cinematografiche non fanno impazzire il mondo solo ai giorni nostri. Sono sempre state la passione del pubblico. Ma con una (ovvia) differenza, rispetto a oggi: si vedevano al cinema.

La Cineteca di Bologna – per la 32ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in programma dal 23 giugno al 1° luglio – offre l'esperienza di un viaggio unico nel tempo e nello spazio, per vivere le serie cinematografiche esattamente come un secolo fa, nel 1918.

Tutti i giorni, alle 9 di mattina e alle 7 di sera, andranno sullo schermo i 15 episodi di Wolves of Kultur, avvincente serie americana del 1918: una storia di spionaggio bellico industriale, realizzata proprio sul finire della Prima guerra mondiale. Un intreccio di omicidi, inseguimenti e vendette, alla ricerca dei piani ingegneristici per la costruzione di un siluro radio-comandato.
E un trionfo di cliff-hangers, ovvero di finali sospesi, che costringevano lo spettatore a vedere la puntata successiva. Esattamente come oggi. Solo che un secolo fa, per vederla, bisognava andare al cinema. E così dovranno fare gli spettatori del Cinema Ritrovato.

E che cinema! Per l'occasione, infatti, la Cineteca di Bologna apre temporaneamente il Modernissimo, splendido edificio d'inizio Novecento, oggi ancora un cantiere – in attesa della riapertura prevista nel 2019 – che lascia trasparire la struttura liberty e aumentare ancor più per lo spettatore l'esperienza di un viaggio nel tempo.

Mutiflix: così la Cineteca di Bologna ha battezzato l'esperienza di vivere le proiezioni della serie Wolves of Kultur al Modernissimo, durante Il Cinema Ritrovato, è sostenuta da UniCredit.

La serie Pathé del 1918 Wolves of Kultur è la storia di Alice Grayson, una giovane e patriottica lady, nipote di un inventore che ha progettato un siluro radiocomandato. Un giorno trova lo zio assassinato e i progetti segreti rubati. Alice giura vendetta e si mette alla caccia dei responsabili, membri della gang "Wolves of Kultur", incrociando un altro agente segreto in incognito, Roger Barclay, anche lui sulle tracce degli stessi nemici. Leah Baird, di solito arruolata in ruoli di vamp, esce dalla sua veste abituale per interpretare la ricca avventuriera improvvisata agente segreta. La affianca Sheldon Lewis, anche lui sovente interprete di ruoli antagonisti, qui nei panni del misterioso Roger Barclay.

Quasi un secolo prima del boom della serialità televisiva, i serial d'avventura e di mistero dell'era del muto, come The Perils of Pauline e The Exploits of Elaine, tenevano già gli spettatori incollati allo schermo cinematografico. Oggi diremmo che Wolves of Kultur intreccia spy story e action thriller, tra inseguimenti mozzafiato e l'utilizzo originario del cliffhanger, espediente di suspence di fine episodio tutt'ora ampiamente utilizzato in ogni narrazione seriale che si rispetti. Ma Wolves of Kultur è un caso sfortunato. Joseph A. Golden – che ha già lavorato più volte con un'altra serial queen, Pearl White – realizza 15 episodi, che vengono proiettati a partire dal 13 ottobre 1918: la serie è esplicitamente anti-tedesca, ma la guerra finisce di lì a poco, e gli spettatori perdono interesse nei prodotti di propaganda. Il quindicesimo episodio viene proiettato il 19 gennaio 1919, poi Wolves of Kultur sparisce nel nulla per quasi un secolo.
Cento anni dopo riportiamo Wolves of Kultur nel suo luogo deputato, la sala cinematografica, nella cornice d'eccezione del Cinema Modernissimo.

"Eccoci dunque a presentare la nostra nuova avventurosa sezione", racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. "Dovrete cercarla al Modernissimo, un luogo sospeso, tra quello che non è più e quello che non è ancora. Le sale cinematografiche stanno diventando un luogo che interessa sempre meno i grandi gruppi globali, che vogliono tutto possedere. Netflix ha il suo prodotto di punta nelle serie TV. Quindi noi, che crediamo nel futuro della sala, a patto che sia bellissima e programmata in maniera sorprendente, vi proponiamo per otto giorni una discesa nell'utopia, il Mutiflix, dove potrete vedere una serie cinematografica in 15 episodi, naturalmente del 1918. Si intitola Wolves of Kultur. Se il titolo non vi convince ma amate le serie televisive, sarete felici di sapere che il cliffhanger, prima di questo film, non era mai stato cosi mozzafiato.... i serial d'inizio Novecento sono stati fondamentali nel contribuire a creare il cinema di avventura.
Negli anni della Prima guerra mondiale, si sviluppa la moda dei serial. Molti avevano per protagoniste delle donne, anche perché le donne rappresentavano naturalmente la maggior parte del pubblico dell'epoca. In momenti di grande paura, un appuntamento fisso, nel quale ritrovare le proprie eroine e i propri eroi, dava una straordinaria certezza".

"Nel bel mezzo del cantiere del Cinema Modernissimo, centrale di future possibilità, una confortante visione si è impadronita di me", racconta Mariann Lewisnky, una delle direttrici del Cinema Ritrovato. "Questo è il posto per un programma di proporzioni megalitiche. Questo sarebbe il paradiso per i fan di Netflix, che accorrerebbero in massa per assistere a un flusso ininterrotto di serial di cent'anni fa: ore e ore di Mutiflix (questo il titolo che abbiamo scherzosamente immaginato per i serial dell'epoca muta), senza limiti, senza forbici, uncut, più ce n'è meglio è".

MUTIFLIX
100 anni di serial

Dal 23 al 30 giugno

Tutti i giorni alle ore 9 e alle ore 19

Cinema Modernissimo

WOLVES OF KULTUR

(USA/1918)
15 episodi

Il Cinema Ritrovato
XXXII edizione
Bologna, 23 giugno – 1° luglio


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www.cinetecadibologna.it 

 

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Sabato, 16 Giugno 2018 14:29

Pupi Avati dialoga con Michele Brambilla

In piazza Garibaldi, il regista bolognese Pupi Avati si è raccontato, in un'intervista pubblica con il direttore della Gazzetta di Parma Michele Brambilla: dal tentativo giovanile (fallito) di diventare un jazzista al lavoro come dirigente di un'industria di surgelati, posto lasciato per andare a Cinecittà a cercare fortuna. La sua vita come un sogno, o forse come un film.

LIVE in PARMA la rassegna di incontri promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, in collaborazione con la Domenica de Il Sole 24 Ore, partita ieri con successo alla presenza di grandi ospiti tra cui Carlo Ossola, Eugenio Borgna, Vittorio Lingiardi e i sindaci Giorgio Gori, Federico Sboarina e Federico Pizzarotti proseguirà secondo il calendario di seguito illustrato: 

 

alle ore 17, 00 con  Giulio Giorello e Gilberto Corbellini si confronteranno sulla natura (bifronte) dell'informazione scientifica. Nell'epoca della Rete sembra a prima vista difficile distinguere la buona informazione scientifica da "notizie" incerte, velleitarie e confuse. Tuttavia questo è un problema ben più antico, come sta a dimostrare gran parte del dibattito scientifico a partire almeno da Galileo Galilei.

Alle ore 18.30 gli appuntamenti ospitati in piazza Garibaldi si chiuderanno con l'incontro fra i critici cinematografici Gianni Canova e Roberto Escobar a partire dal libro di Canova "Divi duci guitti papi caimani. L'immaginario del potere nel cinema italiano, da Rossellini a «The young pope»" (Edizioni Bietti) in cui l'autore presenta un lavoro di ricerca e riflessione sul rapporto distorto che la cultura popolare italiana ha con l'idea di potere. Un dialogo sul cinema e sui film per mettere a fuoco una riflessione sulle rappresentazioni del potere. Sul modo in cui il potere evocato sugli schermi del cinema si sia poi radicato nell'immaginario collettivo, l'abbia fecondato e suggestionato, fino a generare contraccolpi e conseguenze anche sulla percezione che gli italiani hanno messo in atto - sia individualmente che collettivamente - nella propria storia e nella propria vita.

Alle ore 21 Gianni Canova si sposterà alla Arena Shakespeare di Teatro Due dove, accompagnato dai musicisti Lorenzo Palmeri (tastiera) e Shunya Sugawara (polistrumentista), presenterà al pubblico "Charlot, the Tramp" un originale spettacolo, concepito come un mix di lezione, performance e concerto, in cui Canova proverà a descrivere il genio di Charlot raccontando che cosa ci emoziona nell'arte di Charlot. Nella convinzione che certe emozioni siano contagiose e che quanto più vengono fatte circolare tanto più producono effetti benefici su chi le condivide. Perché Charlot, the Tramp, è uno di quei comici, rari e preziosi, che non si sono limitati a farci ridere, ma che ci hanno anche aiutato a vivere meglio.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

In caso di maltempo gli incontri di piazza Garibaldi si terranno all'Auditorium di Palazzo del Governatore, mentre quelli dell'Arena Shakespeare si sposteranno nella sala interna di Teatro Due.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Programma completo su: www.domenicalive.it 

(Foto e galleria immagine di Francesca Bocchia)

 

 

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I tre volumi editi da Historica usciranno il prossimo 22 giugno e conterrà i 155 racconti selezionati (su 280). Tra i tanti generi presenti, dall'erotico alla commedia, dal thriller al racconto storico, spicca un personaggio: la nonna. E la scrittrice più giovane ha 11 anni.

Di Manuela Fiorini - È ormai un appuntamento fisso per gli scrittori, o aspiranti tali, dell'Emilia Romagna: il concorso "Racconti Emiliano Romagnoli", promosso da RuleDesigner è giunto alla sua sesta edizione. Ben 280 i racconti pervenuti nell'arco di due mesi. Ma "solo" 155 di questi sono stati selezionati ed entreranno a far parte dei tre volumi, due "emiliani" e uno "romagnolo", in uscita il prossimo 22 giugno ed editi da Historica, casa editrice anch'essa emiliano-romagnola.

Un'altra caratteristica del concorso è quella di valorizzare, oltre agli autori presenti, anche il territorio regionale. Non solo, infatti, i volumi saranno presenti alle più importanti fiere di settore, ma le presentazioni si terranno in luoghi storici e suggestivi della nostra regione.

Chi si è preso "la briga" di curare, selezionare, editare i racconti è il giornalista, scrittore, speaker radiofonico Stefano Andrini, bolognese doc, che abbiamo intervistato per farci raccontare qualche curiosità sul concorso e sui libri in uscita.

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Ben 280 racconti pervenuti, 155 selezionati: c'è un genere prevalente?
"Lo spettro dei generi è molto ampio. Dal noir alle storie della memoria (la guerra, nonostante siano passati molti anni dalla sua conclusione, è ancora ben presente nell'immaginario di molti autori. Domina il fantasy (quello a chilometro zero fa la parte del leone). E ci sono efficaci incursioni nel campo sempre ben battuto dalle penne 2.0. Ovvero la fantascienza. Non conosce tramonto la propensione di raccontare le cinquanta sfumature dell'amore svariando dalle corde drammatiche a quelle più ironiche. Più che un genere c'è un personaggio che svetta in modo ricorrente su tutti gli altri. La nonna, infatti, si conferma come la maschera per eccellenza della nostra regione".

Da dove arrivano gli autori? Sono di più gli Emiliani o i Romagnoli?
"Sono un centinaio i racconti arrivati dall'Emilia (leader indiscussa è ovviamente Bologna). Le donne, secondo tradizione, scrivono più degli uomini. Tra le curiosità abbiamo nella nostra squadra di autori una bambina di soli 11 anni. Un fenomeno che abbiamo registrato in questa edizione è la capillarità. I testi arrivano nella stragrande maggioranza dai paesi piuttosto che dalle città capoluogo"

Quali sono le ragioni del successo di questo concorso che raggruppa gli scrittori della nostra regione?
"La gratuità, in primo luogo. A seguire una serietà organizzativa ormai consolidata. La distribuzione delle antologie nelle più importanti fiere del settore. Ma soprattutto la possibilità che viene data a tutti di costruire una vera e propria community. Fino al punto da vivere insieme appassionati eventi di lettura dove tutti diventano protagonisti".

Il concorso ha come condizione che gli autori vivano o risiedano in Emilia Romagna, questo legame con la terra di origine si riflette nei racconti?
"Il popolo emiliano e romagnolo è da sempre legato ad una grande tradizione di storytelling: davanti al camino, attorno ad un fuoco acceso in spiaggia, durante una partita a carte o in bilico su un cantiere appena aperto. ma la cartina di tornasole che nell'antologia fa capire che noi siamo noi è il cibo. Impossibile, per gli autori, staccarsi da questa seconda pelle".

Altra peculiarità del concorso RuleDesigner sono le location in cui sarà presentata l'antologia, che hanno un forte legame con il territorio, in un'ottica di valorizzazione. Quali saranno le tappe di questa nuova edizione di "Racconti Emiliano Romagnoli?
"Le premiazioni si svolgeranno nella Rocca di Dozza un complesso monumentale di origine medievale trasformato da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito, in epoca rinascimentale, a residenza nobiliare e a Villa Manuzzi (Ravenna) sede dell'azienda RuleDesigner che sponsorizza il Concorso".

 

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